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Metropoli

Trevignano, rimosso il gazebo della presunta veggente

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TREVIGNANO (RM) – A Trevignano Romano, questa mattina, è stato rimosso il gazebo abusivo nella collina di via Campo delle rose, dove ogni 3 del mese la presunta veggente Gisella Cardia, attraverso la sua associazione «La Madonna di Trevignano», dà appuntamento ai suoi seguaci per l’apparizione mariana.

Il gazebo è stato rimosso, dopo l’ordinanza emessa dal Comune, per l’accertata infrazione comunale per abuso edilizio. E’ stato quindi tolto dalla stessa associazione in ottemperanze a quanto disposto dal comune.

Se Cardia non avesse provveduto, l’amministrazione sarebbe entrata in posso dell’area stessa. Per quanto riguarda le altre infrazioni rilevate nella zona, per le panchine ancorate a terra e per la teca con la statua della Madonna, è stata emessa un’altra ordinanza qualche settimana fa, ma si aspettano ora i 90 giorni di tempo per l’eventuale ricorso al Tar.

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Cronaca

Bracciano, arrestato spacciatore di cocaina

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BRACCIANO (RM) – Si comunica che lo scorso pomeriggio i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano hanno arrestato un romano 47enne, già noto, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nel corso di un servizio antidroga nel centro cittadino, hanno notato l’uomo che a bordo della propria autovettura alla loro vista effettuava una strana manovra, quasi a volersi sottrarre dal controllo. È stato subito fermato identificato e sottoposto a perquisizione personale, veicolare e domiciliare. Al termine del controllo è stato trovato in possesso di ben 30 grammi di cocaina, di mezzo chilo di sostanza da taglio, un bilancino elettronico e vario materiale per il confezionamento delle dosi.
L’uomo dopo l’arresto è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, a disposizione della Procura di Civitavecchia.



 

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Cronaca

Tivoli, insegnante di religione arrestato per violenza sessuale su minori: “Comprava il loro silenzio con i regali e facendo l’amico”

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Un uomo di 46 anni, insegnante di religione e con incarichi in ambito religioso, è stato raggiunto da misura cautelare emessa dalla Procura di Tivoli per violenza sessuale ai danni di quattro ragazzi di età compresa, all’epoca dei fatti, tra i 10 e 15 anni.

Violenze, secondo quanto spiega una nota del Procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, andate avanti per anni. 

L’indagato “dopo avere creato una relazione di fiducia e amicale con i minorenni e i loro genitori – spiega la nota del Procuratore – è gravemente indiziato di avere commesso violenze sessuali, specie approfittando di gite organizzate unitamente ad associazioni educative anche di carattere religioso, delle quali faceva parte”.

Le violenze sarebbero avvenute nel circondario della zona di Tivoli e in altre località italiane. Abusi avvenuti nel corso anche di campus estivi e gite scolastiche.

Tra gli episodi contestati anche uno avvenuto nel 2020 quando l’indagato, sospeso nel frattempo dall’insegnamento, lavorava in una casa famiglia di Roma che si occupa di minori vittime di abusi. L’arrestato era stato anche vicepreside di un istituto superiore della zona di Tivoli ed ha ricoperto diversi incarichi sia da laico all’interno della struttura ecclesiale sia in una associazione religiosa che si occupa di minorenni. In base a quanto riferito dal procuratore di Tivoli, Francesco Menditto nel corso di una conferenza stampa, almeno due segnalazioni di abusi arrivate negli anni alle autorità religiose non sono mai state trasmesse all’ufficio giudiziario.  

“Era un uomo impossibile da odiare, un secondo padre, una persona conosciuta e ben voluta da tutti, capace di comprare il silenzio delle vittime con regali costosi, ma anche con l’ascolto, con la comprensione, con parole adatte a consolare dalle angosce dell’adolescenza”. E’ quanto scrive il gip di Tivoli nell’ordinanza cautelare con cui ha disposto gli arresti domiciliari per il docente. Per il giudice è “concreto ed attuale il pericolo di reiterazione delle per medesime condotte criminose, evidenziate, in particolare,dalle specifiche modalità e circostanze del fatto”. L’uomo “ha reiteratamente posto in essere atti di violenza sessuale nei confronti di soggetti minorenni, a lui affidati dai familiari in virtù del rapporto di fiducia instaurato negli anni o in relazione alla sua qualità di educatore – scrive il gip – L’indagato non ha avuto scrupoli nell’approfittarsi della fiducia in lui riposta, ignorando completamente le gravi ricadute del suo agire nei confronti dei minori, approfittando della loro giovane e complicata età, della loro inesperienza, consapevole che l’acquisto di doni, il tempo loro dedicato, lo svago, le continue elargizioni economiche, unitamente al supporto offerto ai loro familiari, gli avrebbe consentito di ottenere il loro silenzio”. Per il gip la persona “presenta totale incapacità di contenere gli impulsi anche a dispetto delle possibili conseguenze dei suoi comportamenti sullo stato psico-fisico delle vittime”. 

“Il clima di omertà ambientale è molto simile a quello mafioso. I genitori non vogliono accettare la violenza che può avere patito il loro figlio, cercano di coprire, nascondere e non credono al minore. Spesso si rivolgono all’autorità religiosa che tende a tenere la vicenda al suo interno. Uno dei ragazzi, infatti, dice: ‘io non denuncerò mai perché non mi crederanno mai e tutto questo non porterà a niente’. Questo è quello che pensano i nostri ragazzi. Bisogna credere a loro e avere fiducia quando denunciano e i genitori devono immediatamente rivolgersi all’autorità statale”. Lo ha detto dal procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, nel corso della conferenza stampa in cui ha illustrato l’indagine che ha portato all’arresto di un docente di religione per violenza sessuale ai danni di minori.

“Chi non denuncia deve sapere che avrà sulla coscienza eventuali ulteriori violenze ai danni di altri bambini. Non vogliamo fare processi morali ma se avessimo subito avuto tutte le carte dall’autorità religiosa lo avremmo fermato prima. Siamo convinti che le vittime sono di più: chiunque ritenga di avere informazioni utili, potrà prendere contatti col personale del Commissariato Polizia di Stato di Tivoli, particolarmente impegnato nel perseguire i delitti come quello in esame, al numero 0774319482”.

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Cronaca

Trevignano, manufatti della veggente. Il Comune: «Se non tolgono tutto, acquisiamo il terreno»

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“Dopo la rimozione del gazebo proseguono incessantemente le attività amministrative che l’Amministrazione Comunale ha già da tempo messo in atto perchè, sul luogo delle presunte apparizioni, sia ripristinata completamente la legalità” – lo comunica in una nota il Sindaco di Trevignano Romano Claudia Maciucchi che aggiunge – “in data 15 maggio 2023, l’Associazione “La Madonna di Trevignano Romano ETS” sotto il controllo della Polizia Locale del Comune di Trevignano Romano e dei Guardiaparco, ha eseguito la rimozione del gazebo, abusivamente realizzato, sul terreno in Località Campo Le Rose.

La struttura è stata eliminata in ottemperanza a quanto disposto nell’Ordinanza Comunale N. 4 in data 18 aprile 2023 emessa a sostegno dei precedenti atti amministrativi dell’Ente Parco di Bracciano e Martignano.

L’Associazione, come documentato dalla Polizia Locale del Comune di Trevignano Romano, nel verbale di “parziale” ottemperanza, non ha eseguito compiutamente quanto stabilito dall’Ordinanza Comunale sopra richiamata, avendo rimosso solo alcuni degli abusi in essa contestati.” – il Sindaco prosegue precisando che – “Il parziale adempimento è stato prontamente comunicato alla Procura di Civitavecchia per gli adempimenti di Sua competenza.

Rimane pertanto invariato l’obbligo, in capo all’Associazione, di provvedere ad eliminare, entro la scadenza dei 90 giorni, tutti gli ulteriori abusi contestati e, ove ciò non avvenga, il Comune di Trevignano Romano, procederà, in conformità alle disposizioni di legge, ad acquisire l’area interessata dagli abusi, al proprio patrimonio immobiliare indisponibile. L’Amministrazione Comunale di Trevignano Romano, intervenuta a sostegno dell’attività già svolta dal Parco di Bracciano e Martignano, potendo contare su una struttura amministrativa più snella, procede spedita, nell’azione di repressione degli illeciti contestati all’associazione “La Madonna di Trevignano Romano ETS.”

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