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Cronaca

Troina: in migliaia ai funerali Padre Luigi Ferlauto

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Tempo di lettura 3 minuti Un grande sacerdote che ha fatto grandi cose per Troina, per i più deboli e per tutti coloro che hanno creduto e credono nel suo immenso progetto.

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di Peppe Cuva

TROINA (EN) – Migliaia e migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 14 settembre presso la cittadella dell’Oasi Maria SS di Troina, in provincia di Enna, ai funerali di padre Luigi Ferlauto, fondatore di quest’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

L’Oasi è un ente a rilevanza nazionale che si prefigge obiettivi di ricerca scientifica insieme a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità per lo studio multidisciplinare delle cause congenite ed acquisite del ritardo mentale e della involuzione cerebrale senile, individuazione dei mezzi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.

Quindi in tantissimi si sono radunati per dare l’ultimo saluto a un grande uomo e sacerdote che con il suo altruismo ha creato una struttura di eccellenza medica in un comune della Sicilia centrale, una zona spesso marginale e marginalizzata, dando una speranza in più soprattutto a quei pazienti che fino a quel momento venivano considerati dei reietti della società.

Troina, l’ultimo saluto a padre Luigi Ferlauto fondatore dell’Oasi Maria SS

Una funzione sobria e intensa, a tratti commovente, celebrata dal Vescovo di Nicosia mons. Salvatore Muratore che durante la sua omelia ha voluto ribadire come l’opera di padre Ferlauto sia stata dettata dal Vangelo, dalla voglia di spendersi per gli altri, dall’altruismo che è un tratto distintivo del vero cristiano.

“Le parole del Vangelo sono chiarissime, afferma mons. Muratore, “Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatta a me” padre Ferlauto l’ha presa alla lettera e lo ha incarnato nell’arco dei suo tanti anni di sacerdozio, quando da giovanissimo prete ha intuito che la sua vita doveva essere spesa per i disabili, per gli ammalati più ammalati e più dimenticati ed è stato un profeta, un apripista dentro la chiesa e nella storia in questa direzione”. “Per cui, conclude il vescovo di Nicosia, abbiamo l’Oasi che è una ricchezza immensa per la Sicilia, per il territorio nostro, ma perchè c’è stato un profeta che ha creduto fortemente prima di tutto al Vangelo ed è detto che se Gesù lo incontriamo là lo dobbiamo servire perchè ci ha dato la vita”.

Sul feretro di don Luigi Ferlauto un solo fiore, una sua volontà, a testimonianza della semplicità e grandezza di un uomo.

Presenti al funerale anche le autorità civili e militari di Troina, ma anche di tutto il comprensorio ennese e di tutta la Sicilia, con in testa il sindaco del centro nebroideo Fabio Venezia che commosso e nello stesso momento orgoglioso parla così del suo concittadino padre Ferlauto: “Era un grande uomo, afferma il primo cittadino di Troina, che ha segnato il cammino della storia della nostra comunità. Una perdita incolmabile, ma anche la speranza, la forza, la fede per continuare il suo grande progetto a favore degli ultimi e dei disabili ed è questa l’eredità, lo straordinario patrimonio di valori che raccogliamo tutti uniti per portare quest’opera profetica che è l’Oasi di Troina”.

A fine funzione il presidente dell’Oasi Maria SS padre Silvio Rotondo in un discorso molto intenso e profondo ha ribadito che l’istituto è stato, è e sarà una realtà libera che non sarà mai attaccata alla giacca di nessuno, solo a quella dei propri ragazzi e ha gridato a gran voce che la convenzione con la Regione Sicilia, che si rinnova ogni tre anni, dovrebbe essere un atto spontaneo verso una struttura che fornisce una sanità di eccellenza e soprattutto dà molti posti di lavoro. Un appello accorato quello di padre Rotondo che ha fatto intendere chiaramente che l’Oasi camminerà sempre sulle proprie gambe, anche tra mille difficoltà, senza affidarsi a questo a quel politico.
Subito dopo vi sono state le varie testimonianze di alcuni pazienti dell’Oasi che hanno ringraziato padre Ferlauto per tutto quello che ha fatto per loro, parole e gesti commoventi di giovani e meno giovani che sono entrati nell’istituto e hanno trovato accoglienza e fratellanza, ma soprattutto hanno trovato comprensione e gioia di vivere e anche miglioramenti della propria salute.

Hanno parlato anche le “figlie adottive” di padre Ferlauto e il “nipotino” Lucio, quest’ultimo con infinita dolcezza ha detto: “Mio nonno adesso sicuramente è in paradiso, paradiso paradiso”.

“Ci hai accolte come figlie, testimonia Rosy una delle “figlie adottate” da padre Ferlauto, ci hai dato una famiglia, ci hai dato l’opportunità di ricevere un’educazione speciale fatta di accoglienza, sensibilità verso il prossimo, disponibilità, condivisione, mente aperta, assenza di pregiudizi, fare e agire nell’interesse di tutti non solo del nostro interesse personale e tanto altro.” “Forse non sempre abbiamo recepito e messo in pratica questi principi, continua Rosy, magari ne faremo tesoro da oggi con i nostri figli, con i nostri colleghi e i nostri amici, ciao papà ti vogliamo bene e grazie di tutto e per tutto”.

Poi il feretro di don Luigi è stato portato nella radura sotto la statua della Vergine Maria, che come per Ferragosto, è stata fatta lievitare fino in cima al congegno che la fa sollevare da terra e qui migliaia di palloncini bianchi con su scritto il nome degli ospiti dell’Oasi e un Grazie sono volati in cielo fra gli applausi e la commozione dei presenti.

Poi tutti in corteo a piedi hanno accompagnato padre Ferlauto verso il cimitero di Troina, per salutare per l’ultima volta un grande uomo, un grande sacerdote che ha fatto grandi cose per Troina, per i più deboli e per tutti coloro che hanno creduto e credono nel suo immenso progetto.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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