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VACCINI ESAVALENTI: LA PROCURA DI TORINO AVVIA LE INDAGINI
Tempo di lettura 4 minutiIl Tribunale di Torino ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal Pm
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11 anni faon
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cmontagna
Era stato inviato l’esposto in varie Procure. In Italia i vaccini obbligatori sono quattro, Antidifterite, antitetanica, antipoliomelite e antiepatite virale B, mentre nelle Asl, senza una corretta informazione vengono iniettati anche pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b, con un probabile sovraccarico e shock del sistema immunitario oltre un danno erariale di circa 114 milioni di euro all’anno. Il Tribunale di Torino ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal PM, ora la Procura avrà 6 mesi di tempo per rispondere ai quesiti posti dal Gip e dal Codacons.
di Cinzia Marchegiani
Torino – Il Codacons lo aveva anticipato lo scorso marzo 2014 quando il Procuratore di Trani aveva aperto l’inchiesta per capire se c’è correlazione tra la sindrome autistica che ha colpito due bambini in seguito a vaccino trivalente (facoltativo) e il presunto danno da vaccino. Bacchettando il ministro Lorenzin che affermava che alcune procure emettono sentenze che vanno contro le evidenze scientifiche, anticipava che avrebbe fatto ricorso per bloccare gli inutili vaccini pediatrici in Italia, anzi rispediva alla Lorenzin dettagli che certamente non possono essere sottaciuti” Forse la Lorenzin dovrebbe informarsi meglio prima di rilasciare dichiarazioni alquanto temerarie. La somministrazione polivalente dei vaccini come avviene nel nostro paese, nonostante solo quattro vaccini pediatrici siano obbligatori per legge, non è affatto esente da rischi per la salute dei bambini, perché può comportare danni da sovraccarico e shock del sistema immunitario. La letteratura scientifica attuale e gli esponenti della comunità scientifica sostengono che la somministrazione polivalente potrebbe indurre reazioni cosidette ‘autoimmuni’, cioè l’organismo potrebbe arrivare anche a produrre anticorpi che, non riconoscendo più il ‘vero nemico’ da aggredire, aggredirebbero in una situazione di smarrimento generale le funzionalità di organi interni al paziente (es, demielizzazioni, Les, alterazioni ematologiche, encefalopatie, etc, etc,). Le evidenze scientifiche, quindi, a differenza di quanto sostiene il Ministro della Salute, sono tutt’altro che compatte nel riconoscere l’assoluta bontà dei vaccini. Per tale motivo, a tutela della salute dei cittadini e sulla scia dell’indagine aperta a Trani, presenteremo ricorso al Tar del lazio per sospendere la somministrazione del vaccino esavalente e limitare la fornitura a soli quattro previsti dalla legge, con risparmi pari a 114 milioni di euro per la collettività.”
Proprio oggi il Codacons condivide l’avanzamento di questa battaglia di legalità, nonché a tutela della salute. Infatti l’associazione a tutela dei consumatori aveva inviato anche un dettagliato esposto denunciando in diverse Procure della Repubblica la pratica seguita dal Servizio Sanitario Nazionale di iniettare ai bambini un vaccino esavalente, nonostante la legge riconosca solo quattro vaccini obbligatori. Nello specifico – spiega l’associazione – il D.M. 7 aprile 1999 riconosce come obbligatori l’antidifterite, l’antitetanica, l’antipoliomelite e l’antiepatite virale B. Tuttavia nelle Asl, anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini, viene fornito ed iniettato ai piccoli un vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b. Tale pratica, denunciava il Codacons, può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario nei bambini, mentre sul fronte economico la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN pari a 114 milioni di euro all’anno a vantaggio delle multinazionali dei farmaci e spiega che gli esposti a propria battaglia.
La Procura di Torino chiedeva l’archiviazione dell’esposto Codacons, ma il Gip del Tribunale, dott. Gianni Macchioni, accogliendo l’opposizione dell’associazione, ha ribaltato le carte ordinando al PM di proseguire le indagini. Si legge nel provvedimento del Gip:“Gli accertamenti disposti dal P.M. rispondono direttamente ad un solo quesito, dando conto in termini esaustivi del fatto che la vicenda non abbia comportato un pericolo per la salute pubblica… la CT offre una risposta indiretta ed incompleta, limitandosi a spiegare che le vaccinazioni di massa producono un doppio beneficio, preservando dalla malattia coloro i quali vengono vaccinati e dando altresì luogo ad una drastica riduzione delle concrete possibilità di diffusione del morbo. Una argomentazione degna della massima considerazione anche e soprattutto nell’ambito delle funzioni di prevenzione devolute al SSN ma che non pare esaustiva, sia perché richiede di essere coordinata con la differente disciplina vigente, che distingue tra vaccini obbligatori e non, sia perché non spiega la scelta dei vaccini da associare a quelli obbligatori. D’altra parte, come condivisibilmente rileva il Codacons, occorre accertare se davvero sia in atto la prassi dallo stesso ente denunciata e se essa, nella misura in cui appare contrastare, in concreto, col diritto costituzionalmente garantito alla scelta delle cure, sia frutto di determinazioni da parte dell’autorità preposta impropriamente sensibili nei confronti di interessi privati”.
Il Tribunale di Torino ha quindi rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal PM; ora la Procura avrà 6 mesi di tempo per rispondere ai quesiti posti dal Gip e dal Codacons.
Sarebbe interessante anche cominciare a capire perché le Regioni e le istituzioni sanitarie devono incentivare con premi di denaro, medici e pediatri che riescono a far vaccinare almeno il 75% dei loro pazienti, soprattutto perchè al di là di quella barricata ci si chiede quanto sia labile il confine tra l'onestà intellettualmente e l'obiettivo da raggiungere per poter ritirare il premio annuale…ma questa è un altra storia dove l'Osservatore d'Italia andrà in dettaglio Regione per Regione.
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