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Roma

VIRNA LISI: UNA CASTELLANA NEL MONDO

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Tempo di lettura 3 minuti Una vita passata ai Castelli, in Via Vecchia Romana, nei pressi di Via dei Laghi ai confini tra Marino e Ciampino e non era raro vederli nei negozi di Ciampino, Marino e Castelgandolfo

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di Brunetto Fantauzzi

Era un volto tra i più conosciuti del cinema italiano. Che aveva attraversato le generazioni, grazie al successo conseguito anche in tv. Virna Lisi, morta a Roma nella sua casa a 78 anni, aveva scoperto, solo un mese fa, di avere una malattia incurabile. Nella sua carriera aveva ricevuto sei Nastri d’argento, un premio per la migliore interpretazione femminile a Cannes, quattro David di Donatello, di cui due alla carriera. Era Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Per molti anni aveva abitato a via Vecchia Romana, ai confini tra Marino e Ciampino, ma gli amministratori l’hanno trascurata.

Un amore per Virna Lisi, la bocca che poteva dire ciò che voleva, aveva solo un nome: Franco Pesci, un imprenditore noto, architetto, costruttore, Presidente della Roma anni 60, nonché marito per 53 anni dell’attrice Virna Lisi, papà e nonno di 3 nipoti. Un uomo in gamba, semplice. Un legame profondo con la moglie: amanti e complici, genitori amorevoli, fino alla scomparsa avvenuta un anno prima di lei.

Una vita passata ai Castelli, in Via Vecchia Romana, nei pressi di Via dei Laghi ai confini tra Marino e Ciampino e non era raro vederli nei negozi di Ciampino, Marino e Castelgandolfo, prima di andare ad abitare a Roma sulla Cassia. Anche se gli amministratori si sono ben guardati dal ricordarla.

 Lei che poteva diventare una grande stella di Hollywood e che per amore del marito e della famiglia decise di rinunciare al suo “sogno americano” e di rimanere a Roma: “«Amo molto il mio lavoro, ma se avessi dovuto scegliere fra l’essere un’attrice o una moglie e una mamma, non avrei avuto dubbi: veniva prima la mia famiglia»” ha confessato Virna Lisi.

Angelo dagli occhi azzurri e dal sorriso amabile, Virna Lisi è stata una delle attrici italiane più conosciute. La sua eleganza, la sensibilità interpretativa e lo sguardo sempre lucido e maturo, la rendevano una donna incantevole. Una perla del cinema italiano.

“E dire che la bionda Virna avrebbe potuto diventare «la nuova Marylin»: subito dopo la tragica morte della Monroe, Hollywood le propose un contratto d’oro e vari film importanti, con ruoli da protagonista. Nel frattempo era nato anche l’unico figlio della coppia, Corrado. « In America  ci sono stata per quattro anni, dal 1964 – ha ricordato lei – Ho conosciuto i nomi più importanti del mondo del cinema di allora». Da Frank Sinatra a Jack Lemmon a Tony Curtis, le riviste di gossip dell’epoca li consideravano tutti follemente innamorati di lei. Poteva sfondare, diventare una star con Sophia Loren. Ma proprio per amore del marito, costretto a fare da pendolare fra Roma e Los Angeles, e della famiglia, l’attrice decise di rinunciare al suo «sogno americano» e di tornare nella Capitale. Dove ha continuato a recitare al cinema e a teatro, negli ultimi anni è stata soprattutto protagonista di varie fiction televisive su Rai e Mediaset, sempre con grande successo e grandi ascolti.

Le frequentazioni importanti con artisti e maestri del cinema la fanno crescere professionalmente, tanto da tentare il lancio all'estero. Hollywood accetta la sua candidatura e le offre un ruolo a fianco di Jack Lemmon in Come uccidere vostra moglie (1965). Torna in Italia dopo aver rifiutato il ruolo di protagonista per Barbarella, sostituita da Jane Fonda. E poi ho fatto la bella donna per così tanti anni che mi bastava. Volevo parti drammatiche e mi ci vede a interpretare Va’ dove ti porta il cuore, Al di là del bene e del male o Caterina de’ Medici nella Regina Margot”.

Insomma concludiamo questo ricordo di Virna, nostra conterranea, con le sue stesse parole  «Mi hanno sempre detto che sono algida. In realtà dentro sono un’Anna Magnani» anche se i nostri amministratori hanno dimenticato di ricordarla, perdendo una occasione importante. .

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Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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