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Roma

ZAGAROLO: IL COMUNE VA IN TILT PER LE PROCESSIONARIE, BIMBI NEL CAOS

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L'aria intorno alla scuola era satura di polvere di legno dovuta all’eccessivo lavoro sul taglio degli alberi, tanto che i bambini hanno accusato tosse, alcuni irritazione e una maestra si è sentita poco bene per problemi allergici

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – In una società normale un'amministrazione pubblica tutela la salute pubblica specie quella dei bambini. E sempre in una società normale le famose toppe, che servono per riparare a quelle che dovrebbero essere rare leggerezze e non la "regola" da parte di chi è preposto alla tutela della salute pubblica, dovrebbero restituire il decoro alle responsabilità che sono venute meno.

Ma non sempre è così, come nel caso dello scandalo, che è stato denunciato lo scorso 16 marzo sulle colonne del nostro giornale [ZAGAROLO: A SCUOLA LO SCANDALO DELLE PROCESSIONARIE, BIMBI A RISCHIO]  relativo alla mancata presa d’atto, da parte dell’amministrazione comunale di Zagarolo, della denuncia di alcuni insegnati della scuola De Amicis che segnalavano, fin dallo scorso 9 febbraio 2015, la presenza dei nidi di processionarie sugli alberi attigui il plesso scolastico e di larve all’interno della struttura.

Ebbene, dopo esattamente due giorni dalla pubblicazione dell'articolo di denuncia, che fotografava la situazione in cui versava la scuola di Zagarolo, l'amministrazione comunale ha fatto effettuare dei lavori ma con i bambini presenti nelle classi.

Oltre un mese per informare il proprietario del terreno dove sono ubicati gli alberi che si affacciano sulla strada di accesso alla scuola e oltre un mese in cui la salute dei bambini è stata lasciata a rischio contaminazione da processionarie.

Quello che emerge è che dopo oltre un mese dalla comunicazione effettuata dagli insegnati agli organi competenti nessuno ha agito tempestivamente pensando che la salute pubblica dei bambini doveva avere una priorità indipendentemente dalla paternità di quegli alberi.

Così i piccoli alunni oltre a rischiare la contaminazione delle processionarie all’interno dei locali scolastici non sono potuti uscire, per ovvi motivi di sicurezza, nell'orario della ricreazione all'aperto e pare proprio che durante il mese fatidico nessuno abbia mosso foglia.

Ma ecco che il gigante partorisce il topolino: mercoledì 18 marzo 2015 durante la mattinata alla scuola era presente una super postazione con tanto di mezzo col cestello per ovviare al pericolo delle processionarie sugli alberi. E sempre la mattina del 18 marzo 2015 è stata transennata la strada dove che gli alunni percorrono per entrare alla scuola e dove le maestre possono parcheggiare le proprie vetture. I lavori sono iniziati appena è suonata la campanella delle lezioni, ma la squadra al lavoro, invece di isolare i nidi delle processionarie ha cominciato a tagliare non solo i rami, ma addirittura quasi tutti gli alberi su quella via, condizionando la qualità dell’intera giornata dei bambini. Le aule affacciate al piazzale oltre al rumore assordante hanno dovute convivere con le finestre chiuse senza la possibilità di avere ricambi d’aria necessarie alla salubrità stessa della classe dove in media ci sono 22/25 bambini.

La cosa peggiore che riportano le maestre è che l’aria intorno alla scuola era satura di polvere di legno dovuta all’eccessivo lavoro sul taglio degli alberi, tanto che, riferiscono le maestre, i bambini hanno accusato tosse, alcuni irritazione e una maestra si è sentita poco bene per problemi allergici. Per tutto questo è stata protocollata una relazione su come i bambini hanno vissuto una giornata scolastica senza che un benchè minimo preavviso potesse spiegare che presso la scuola si sarebbero effettuati i lavori che avrebbero potuto creare problemi a soggetti asmatici e allergici.

L’assessore all'ambiente del comune di Zagarolo Giacomo Vernini rispondendo a chi gli chiedeva informazioni su questa azione, ha spiegato che inizialmente i lavori erano stati programmati per la giornata di domenica ma a causa del maltempo non sono proseguiti nell’operazione e che la nuova data era stata fissata per mercoledì 18 marzo dopo la richiesta dei permessi per affiggere il divieto di sosta sulla strada che costeggia la scuola.

Insomma per avere un permesso a transennare la strada ci son voluti più di due giorni, e i lavori sono stati effettuati mercoledì mattina a oltre un mese dalla denuncia degli insegnanti e  dopo la pubblicazione del nostro articolo del 16 marzo 2015. 
Nessuno era a conoscenza del divieto ed in genere si avvisa il giorno prima con tanto di cartello se una tratto di strada sarà chiuso sia la transito che al parcheggio, indicando anche l’orario. Questo in modo da non recare disagio alla cittadinanza e soprattutto per chi quel tratto di strada lo utilizza giornalmente e… dulcis in fundo una zona in cui grava anche l’emergenza dei parcheggi.

Il cartello non c’era e il giorno prima – 17 marzo 2015  le maestre non erano state informate di questo divieto, infatti le stesse arrivando al distretto scolastico di Zagarolo nella mattinata di mercoledì per parcheggiare le proprie auto, hanno trovato la strada sbarrata dal divieto di accesso e hanno dovuto provvedere diversamente e anche alla svelta per non arrivare tardi all’entrata degli alunni in classe. E’ stato fatto infine presente che anche se i bambini erano rinchiusi nelle aule, con tanto di fazzoletti sulla faccia, dalla scuola entravano e uscivano docenti e personale sotto la fonte d’inquinamento del legno polverizzato e la caduta dei rami.

L'intera gestione di questa triste vicenda lascia pensare che il tema della sicurezza nelle scuole non sia proprio il "piatto forte" per l'amministrazione comunale di Zagarolo.
Per restare in tema scolastico l’intera amministrazione comunale si prende, nella nostra pagella virtuale, uno zero  con il ringraziamento dei bambini per come il loro diritto alla salute sia stato messo su una scala di priorità alquanto discutibile.

Quando si vuole rimediare alla gaffe e ad una grave inefficienza, la fretta spesso è cattiva consigliera. Questa operazione ne è l’esempio tangibile.