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AUTOSTIMA: COME ACCRESCERLA

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Tempo di lettura 4 minuti Tramite l’applicazione del pensiero positivo è possibile davvero effettuare un cambiamento in ciascuno di noi e quindi sviluppare l’autostima.

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A cura della dott.ssa Vanessa Tartaglia, Psicologa e Psicoterapeuta 

“Non vediamo le cose per come sono ma per come siamo”
Anaïs Nin

Cos’è l’autostima
L’autostima è solo una componente del nostro benessere psicologico , ma funziona come una particolare lente che ingigantisce o miniaturizza le nostre risorse personali.
L’autostima si inizia a sviluppare sin da piccoli, è uno stile di pensiero che viene appreso sin dall’infanzia nell’interazione con l’ambiente e con le altre persone e che continua ad alimentarsi ogni giorno della nostra vita. Ognuno di noi ha un’immagine di sé come composta da un mosaico al quale giorno dopo giorno si aggiungono piccoli tasselli in base alle risposte che riceviamo dagli altri ed a come percepiamo ed interpretiamo tali risposte. Sin dai primi anni di vita la famiglia deve sostenere la stima del bambino attraverso messaggi educativi positivi, non facendogli vivere il mancato raggiungimento delle mete come un fallimento, rinforzandoli ad accettare se stessi per l’essere e non per l’apparire. Quando il bambino è accettato dagli adulti che si occupano di lui, sviluppa un senso di adeguatezza che si ripercuoterà successivamente, positivamente, nelle relazioni con gli altri durante il percorso dello sviluppo. Al contrario frasi che sminuiscono il bambino come ad es. “Sei cattivo" o “Non capisci niente”, vengono conservati ripercuotendosi, negativamente, sulle esperienze di vita future.

L’autostima può essere alta, bassa, positiva o negativa: ognuno è consapevole del fatto che la stima che abbiamo di noi stessi influisce sul proprio comportamento, sulle relazioni sociali e lavorative, sulla vita affettiva e familiare. Più si ha un autostima alta, maggiore è la fiducia che si ha negli altri e più questi dimostrano una alta stima nei propri confronti. Minore è la stima che si ha di se stessi e più si diventa pessimisti, autocritici e severi nei propri confronti, ci si lamenta continuamente stressandosi di più e sprecando delle energie senza realizzare niente di buono, oppure concretizzando delle cose che non danno soddisfazione, confermando dunque le aspettative negative che si hanno nei confronti della vita. Chi sperimenta bassa autostima non sentendosi sufficientemente sicuro del proprio valore e delle proprie qualità, evita di scegliere e agire per un eccessivo timore di sbagliare, sperimenta maggior incertezza e difficoltà a staccare dalla situazione problematica per cercare una soluzione e quando vive un insuccesso soffre maggiormente, associando l’accaduto esclusivamente ad una sua mancanza mentre quando sperimenta un successo tende a svalutarlo, sminuirlo.
Dunque, è necessario avere fiducia in se stessi per riuscire ad affrontare le diverse situazioni che si presentano nei differenti ambiti della vita. Una buona autostima permette nell’ambito socio-affettivo di avere delle relazioni di qualità piuttosto che di quantità, traendone positività emotiva; all’interno della sfera lavorativa dà il coraggio per confrontarsi con idee e concetti nuovi, per affrontare un cambiamento, per rafforzare l’impegno e realizzare i propri obiettivi. La mancanza di autostima rende la persona inattiva, apatica e toglie lo stimolo alla crescita emotiva e personale; diventa una profezia che si auto-avvera: più si è passivi, meno si ha voglia di fare e meno risultati si ottengono.

Come si sviluppare l'autostima
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi”
M.Proust
Per una buona stima di se è importante riconoscere i propri diritti; considerare i propri bisogni; definire i limiti e le risorse di se stessi; esprimere le proprie opinioni; prendersi cura di se fisicamente ed emotivamente; imparare a conoscere le proprie qualità e realizzazioni; stabilire dei traguardi, godendo i momenti per averli raggiunti e ricaricarsi di positività per andare verso nuovi obiettivi, non vivendo in maniera frustrante le mete non conquistate.
L’elemento più importante per alimentare l’autostima è premiarsi ogni qualvolta lo si ritiene necessario è utile ad aumentare la fiducia in se stessi, anche attraverso piccole cose: un buon pasto, un bagno rilassante, l’acquisto di un piccolo oggetto che ci piace, fare un riposino.
Realizzare quotidianamente qualcosa di piccolo che ci fa piacere, ci dà la possibilità di proteggere un bene prezioso: SE STESSI.
Non potremo essere mentalmente tranquilli se siamo sommersi da una moltitudine di pensieri negativi e limitazioni su noi stessi
Una mente anche se piena di pensieri negativi e limitazioni può cambiare opinione su noi stessi a patto che le forniamo qualche dimostrazione concreta, qualche prova che metta in discussione le sue idee negative tanto care e rafforzate nel corso degli anni.
Se ci sentiamo incapaci, inconsciamente ci comporteremo da incapaci, rifuggiremo le novità e le nuove esperienze, e questo scappare via andrà a rafforzare l’idea che siamo dei falliti.
Nel corso della vita, quindi, una persona senza saperlo, continua a rafforzare le idee principali che ha di se stessa.
Il pensiero positivo contro tutto questo non può molto , ma se applicato alla realtà può smuovere le acque. Facciamo quindi una distinzione tra puro pensiero positivo e pensiero positivo applicato.
Il puro pensiero positivo fine a se stesso è quando leggi un libro o frequenti un seminario sull’autostima, ti entusiasmi per le idee positive che hai appreso, ma queste vengono messe da parte, vengono immagazzinate nel tuo cervello, come se avessi sentito una notizia al telegiornale. Non le applichi nella tua vita, non le provi, non le sperimenti.
Per aumentare l’autostima c’è bisogno che quei bei concetti e idee potenzianti scendano in profondità in noi stessi e c’è solo un modo per farlo: applicarli. Tramite l’applicazione del pensiero positivo è possibile davvero effettuare un cambiamento in ciascuno di noi e quindi sviluppare l’autostima.
La scusa “sono così e non posso farci niente” è un modo per evitare il disagio del cambiamento. Perché ogni cambiamento porta con sé una certa dose di disagio. Se vogliamo crescere, progredire, dobbiamo accettare quella sensazione di imbarazzo, fastidio, impaccio che si prova quando ci cimentiamo in qualcosa di nuovo mai provato prima.
Per aumentare la nostra autostima e fiducia in noi stessi abbiamo bisogno di un “pensiero positivo applicato”, cioè constatare che davvero quando pensiamo in positivo e agiamo di conseguenza i risultati ci sono eccome.
Quando siamo in uno “stato potenziale” e cioè carichi, fiduciosi, adrenalinici, potremmo arrivare davvero a stupirci di noi stessi. E la scoperta della possibilità di un nuovo modo di essere positivo e capace, creerà nuove idee e credenze potenzianti su noi stessi che prenderanno il posto di quelle vecchie.
Il comandamento è: agire e mettersi alla prova!

Contatti:
Dott.ssa Vanessa Tartaglia
Psicologa-Psicoterapeuta
Cell.3388558488 email: vanessatartaglia@yahoo.it
www.centropsicologiacastelliromani.it
p.zza Salvatore Fagiolo n. 9 00041 Albano laziale

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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Politica

Pescara, convention FdI: Meloni annuncia candidatura alle europee

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Il colpo di teatro arriva solo alla fine: perché la candidatura in tutte le circoscrizioni era oramai più che scontata ma lei chiede anche di scrivere sulla scheda “solo Giorgia, il mio nome di battesimo” perché “io sarò sempre e solo una di voi, una del popolo”.

Lo dice Giorgia Meloni dopo quasi un’ora di comizio, tra una battuta e l’altra pure sulle sue condizioni, “sull’ottovolante” per gli otoliti.


Lanciando non solo la campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le europee ma anche la sfida a pesare il suo consenso personale, dopo un anno e mezzo alla guida del governo.
La premier dal palco vista mare di Pescara chiama il suo popolo al plebiscito su di sé (‘Giorgia Meloni detta Giorgia” sarà la dicitura sulla lista che consentirà di indicare come preferenza solo il nome) mentre in platea la ascoltano “l’alleato fedele” Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi.

Matteo Salvini, come annunciato all’ultimo, non c’è e fa solo una comparsata, collegato per strada, da Milano. “Ci ha preferito il ponte”, dice lei a metà tra lo scherzo e la punzecchiatura. Per poi infilarsi in 73 minuti di discorso in cui ripercorre la storia di Fratelli d’Italia, ricordando che alle scorse europee “mancammo di pochissimo il quorum del 4%” mentre ora il partito punta almeno a confermare quel 26% conquistato il 22 settembre scorso, che ha portato la destra al governo. Ora, è l’Europa a essere “a un bivio” e tutti “devono essere pronti a fare la loro parte” sprona parlamentari e militanti la premier, che è anche presidente di Fdi e di Ecr, quei conservatori europei che, è convinta, saranno “strategici e fondamentali” nella prossima legislatura Ue. L’impresa, “difficile ma non impossibile”, per Meloni, è quella di replicare a Bruxelles “il modello italiano” di una “maggioranza che metta insieme le forze del centrodestra” per “mandare all’opposizione la sinistra anche in Ue”.


“Mai con la sinistra” è il mantra, che serve a spazzare via, almeno per ora, le ipotesi di cedimenti dopo il voto, quando ci sarà da sedersi al tavolo delle trattative per i nuovi vertici europei. Anche perché – è il concetto che ripete da inizio anno la Meloni – un conto sono gli accordi per la Commissione, altro è una maggioranza stabile al Parlamento europeo.


Intanto, archiviata la conferenza programmatica (quello che ironicamente anche nel ‘fantacongresso’ che circola tra i Fratelli d’Italia viene definito il ‘Giorgia beach party”, che dava parecchi punti in classifica a chi lo pronunciava) ora “c’è la campagna elettorale”. E i dirigenti del partito già hanno iniziato a organizzare i prossimi appuntamenti. Non essendo “la leader del Pd so che il partito mi aiuterà”, ha detto Meloni lanciando una delle tante stilettate a Elly Schlein, cui tuttavia dà il ruolo di avversaria. E se “Giorgia”, come ha detto lei stessa dal palco, in giro andrà poco perché vuole restare concentrata sull’attività di governo, toccherà alla sorella, Arianna Meloni, uscire di più dalle retrovie di qui al voto dell’8 e 9 giugno (un appuntamento per la responsabile della segreteria e delle tessere sarà quasi sicuramente al Sud, in Salento).


Per il resto la premier sfodera il classico armamentario da comizio, attacca Schlein chiamandola direttamente per nome ma anche il Movimento 5 Stelle quando parla del Superbonus come della “più grande patrimoniale al contrario” fatta in Italia. E poi la natalità che deve diventare centrale, la difesa delle origini “guidaico-cristiane” dell’Europa, il cambio di passo già impresso a Bruxelles sulle politiche green, sull’auto, sui migranti. E l’ennesima difesa di Edi Rama (e un attacco a Report) “linciato da quella che poi chiamano Telemeloni, solo perché ha aiutato l’Italia”.

Alla fine il saluto con Ignazio La Russa (che si è perso l’Inter per sentire la premier ma ha la partita “registrata” e poi corre a vedersi il secondo tempo) e niente pranzo sul lungomare, dove pure la aspettavano. Non sta bene, sempre gli otoliti, dicono i suoi. “Se mi vedete sbandare – scherza lei dal palco – non vi preoccupate, cerco di stare ferma e ce la faccio”. Prima della frase più attesa: “Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fdi in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo….”. 

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