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Metropoli

Guidonia, sequestrate 228 mascherine. Ammaturo: “Distribuitele a chi non le può comprare”

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GUIDONIA (RM) – Il 14 marzo una pattuglia della GdF ha proceduto a Guidonia Montecelio a confiscare in una farmacia della Città 228 mascherine che si stavano vendendo a prezzi da sciacallaggio. I dispositivi sono stati sequestrati, intanto mancando in Italia le fabbriche. Per farle siamo estero dipendenti a causa della burocrazia che presiede la Sanità. È stata il consigliere di FdI Giovanna Ammaturo a chiedere al Sindaco Barbet un intervento presso il Procuratore di Tivoli dott. Francesco Menditto affinchè le mascherine possano essere dissequestrate e consegnate alla Protezione Civile per essere distribuite ai cittadini. “ In momenti di quarantena sono tante le categorie sociali che hanno difficoltà non solo economiche. Le mascherine non si trovano, non le hanno neanche i sanitari. Da sabato, ha detto l’Ammaturo, ho provato ad interessare l’assessore Russo responsabile dei servizi sociali per offrire a tanti, troppe volte soli e senza opportunità questa piccola goccia d’acqua senza nessuna risposta.
Analogamente il sindaco Barbet. Considerata la carenza di questi i dispositivi è un gesto di intelligenza e di attenzione oltre ad accettare che è tempo che la burocrazia sia messa da parte. E’ il momento che Barbet decida sullo riscadenzamento dei tributi comunali come fatto da molti Comuni e sollevi all’ANCI la questione. Le tasse comunali, ed è questo il
paradosso, sui vari decreti pasticciati di Conte , non hanno definito i termini di sospensione per le scadenze a marzo, ma l’emergenza sanitaria è scattata il 31 gennaio fino al 31 luglio come è scritto in Gazzetta. Se c’è una emergenza le bollette e le tasse si pospongono almeno fino alla scadenza.
Dalla antologia dei decreti Conte sia le bollette del 2020 recapitate finora agli utenti, sia la tassa sui rifiuti, non si esprime in modo chiaro e netto: è demandata ai regolamenti comunali la facoltà di prorogare la scadenza della Tari.

Guidonia Montecelio che è la seconda città non capoluogo di provincia in Italia deve far sentire la propria voce e saper allineare gli altri comuni. La problematica di una eventuale esposizione di cassa, con un saldo attivo di oltre 20 mln di euro non dovrebbe essere una incognita inaccessibile per Barbet. Occorre lanciare messaggi di solidarietà concreti. In momenti di emergenza sanitaria, rigore e di responsabilizzazione personale, ha detto il consigliere Ammaturo, bene ha fatto il Governo centrale a varare la nuova stretta per chi viola la quarantena ma altrettanto rigore dovrà essere riservato, alla fine del tunnel, per chi occupa case pubbliche, per chi spaccia o delinque o peggio ingiuria le Forze dell’Ordine. Facile fare i forti con i deboli ma l’intransigenza non tollera confusione e arrendevolezza”.

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.



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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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