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ROMA, INDAGINE SUI PRONTO SOCCORSO: DATI IMPRESSIONANTI

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Tempo di lettura 5 minuti Per un codice Rosso si possono attendere anche 31 ore.

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Redazione

Roma – La Uil Fpl di Roma ha condotto un indagine accurata su tutti i Pronto Soccorso di Roma e Lazio indicando il numero degli accessi totali, le principali modalità di arrivo, l’afflusso, e soprattutto il tempo di permanenza di codici Rossi e Gialli. I dati impressionano.

A comunicarlo è Sandro Bernardini, Segretario Responsabile della Uil Fpl di Roma.

Facendo una analisi veloce dei dati del Pronto Soccorso, vi è stato un continuo aumento dei cittadini che fanno ricorso al Pronto soccorso:nel solo 2011 un +1,8% .
Ad esempio il numero degli accessi tra gli ultrasettantacinquenni tra gli anni 2009-10 ed 2011 è aumentato. Considerando le previsioni Istat dell’andamento della popolazione anziana fino al 2020, si può stimare un incremento di accessi per quella data del 20% rispetto al 2010. In aggiunta alla considerazione che la percentuale di accessi che esita in ricovero negli ultra 75enni è di circa il 44%.

Per quello che riguarda l’accesso in Pronto Soccorso, le principali modalità di arrivo nel 2011 sono state circa 83% in modo autonomo,   nel 2012 l’81,68%; il 12% ambulanza pubblica nel 2011, mentre nel 2012 il 12,79%; 3% altre ambulanze nel 2011, 3,29% nel 2012); 1% Elicottero del 118 nel 2011, lo 0,06% nel 2012; 1% ambulanza privata mentre nel 2012 l 1,02%.

Gli accessi al Pronto Soccorso per il codice Rosso,  che corrispondono a emergenza con accesso immediato alla sala,sono in continuo aumento: si è passati a 20.204 del 2007 a 34.448 del 2011 pari all’1,7% sino ai 37.734 nel 2012 pari a 1,92% con punte pari al 5% presso l’Umberto I, 4,1% presso il San Filippo Neri, 3,9% presso il San Camillo/Forlanini,3,7 al Grassi di Ostia.

I Codici Gialli, che rappresentano le urgenze con criticità medio alta, sono aumentati da 303.055 del 2007 ai 418.686 del 2011 pari al 20,6% del totale sino ai 426.540 del 2012 pari al 21,73%, con punte sino al 40,6% al San Giuseppe presso l’Asl Roma H, al 39% allo Spaziani dell’Asl di Frosinone, al 34,8 del S.F.N.
In lieve calo i codici meno urgenti Verdi (cioè senza segni di imminente pericolo di vita) che rappresentano la maggioranza degli accessi con il 71% del totale 2011, pari a 1.443.792; 1.359.879 nel 2012 pari al 69,27%.

Quasi invariata la quantità di accessi in Codice Bianco (sono i casi non urgenti, a volte viene fatto coincidere con accesso improprio e quindi sottoposto al pagamento del ticket) che prevede anche il pagamento di un ticket pari a 25 euro con 127.649 accessi del 2011 pari al 6,3%, ai 127.974 nel 2012 pari al 6,52%; sul totale degli accessi in codice Bianco ben il 46,7% non hanno pagato il Ticket previsto sulla base delle varie esenzioni esistenti.

Sul totale degli accessi nei vari Pronto Soccorso del 2012, pari a 1.963.274, il maggior afflusso proviene dai cittadini residenti nell’Asl Roma E 345.618, dall’Asl Roma A 332.111 e dall’Asl di Latina 215.646, Asl Roma B 189.244 e via proseguendo sino all’Asl di Rieti con  36.888 accessi nei vari PS.

Il tempo di permanenza rappresenta uno degli indicatori (insieme al Tempo di attesa) che determina la capacità di un Pronto Soccorso di rispondere tempestivamente alle richieste di assistenza e la capacità di far fronte in modo adeguato ai casi con urgenza differibile.   Ora – prosegue Bernardini – produrremo una panoramica generale sui codici con maggiore gravità ed urgenza: i Codici Rossi e Gialli. 
Abbiamo effettuato una suddisione in:

Pronto Soccorso: San Carlo di Nancy, Civile di Bracciano, Parodi Delfino, Santissimo Gonfalone, Coniugi Bernardini, Angelucci, San Giuseppe, San Sebastiano Martire, Civile Paolo Colombo, Sant' Anna, Civile di Acquapendente, Andosilla, Civile di Tarquinia, Civile di Tarquinia, A. Fiorini, San Giovanni di Dio, Citta' di Aprilia, San Benedetto, Civile di Anagni, Santissima Trinita';

Dea I: San Giovanni Calibita – FBF, Policlinico Casilino, Sandro Pertini, Sant' Eugenio, Madre Giuseppina Vannini, Giovanni Battista Grassi, Santo Spirito, San Pietro – FBF, Aurelia Hospital, San Paolo, San Giovanni Evangelista, Generale Provinciale, Generale Provinciale, Belcolle, San Camillo de Lellis, Santa Maria Goretti, Dono Svizzero, Fabrizio Spaziani, Santa Scolastica, San Filippo Neri, S.Andrea, Policlinico Tor Vergata Generale;

Dea II: San Camillo – Forlanini Generale, San Giovanni, A. Gemelli, Policlinico Umberto I Centrale;

P.s. Specialistici: George Eastman, Regionale Oftalmico, C.T.O., Cristo Re, I.C.O.T. San Camillo-Forlanini Pediatrico, San Camillo – Forlanini Ostetrico, Bambino Gesu', Policlinico Umberto I Oculistica, Policlinico Umberto I Ostetrica, Policlinico Umberto I Pediatrica, Policlinico Umberto I Ematologico, Policlinico Tor Vergata Odontoiatrico.
 
Ora procediamo all’analisi dei dati in nostro possesso con i casi più eclatanti:

Per i Codici Rossi la maglia nera aspetta ad alcuni Dea di primo Livello:

Nel Policlinico Tor Vergata Generale la permanenza media dei 1530 cittadini nel 2012 è stata di ben 1876,70 minuti, vale a dire 31,27 ore;

Al Generale Provinciale nell Asl Roma H, la permanenza media dei 602 cittadini entranti in questo ospedale in codice rosso è stata di 1102,8 minuti, pari a  ossia 18,38 ore;

Nell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea la permanenza media dei 1072 cittadini entrati in codice rosso è stata di 1085,4 minuti, pari a 18,09 ore;
Altro Dea di primo Livello sopra la soglia dei 1000 minuti di permanenza è l’Ospedale Sandro Pertini nell’Asl Roma B, nello specifico le 2491 persone in codice rosso hanno atteso ben 1059,30 minuti, pari a 17,65 ore;

Per i Codici Rossi nei Dea di secondo livello abbiamo:

il Policlinico Umberto I Centrale, i cui 3425 cittadini entrati in questa struttura con il codice rosso nel 2012, hanno atteso ben 16,19 ore;
Al Gemelli la permanenza dei 1967 cittadini è stata di 659,3 minuti pari a 10,98 ore;
Al San Camillo Forlanini i 2364 cittadini hanno atteso 649,6 minuti pari a 10,82 minuti;
Si salva il San Giovanni Addolorata: la permanenza per i 1726 cittadini è stata di 231 minuti, pari a 3,85 ore.

In conclusione  – continua il Segretario della Uil Fpl di Roma – dividendo per livello di complessità, nel Pronto Soccorso sui 5705 accessi in Codice Rosso il tempo di permanenza medio è di 341,6 minuti, pari a 5,69 ore; nei DEA di I livello  i cui accessi totali nel 2012 sono stati  21953 il tempo medio di permanenza è di 11,27 ore ore circa; nei Dea di II livello i cui accessi totali nel 2012 sono stati di 9482 il tempo medio di permanenza  è stato  di 11,52 ore; nei Pronto Soccorso Specialistici i cui accessi sono stati 594 nel 2012 la media è stata di 151,5 pari a 2,52 ore.

Vediamo ora la situazione dei Codici Gialli:

Nei Dea di I livello ancora una volta i tempi medi di permanenza peggiori si registrano nel Policlinico Tor Vergata con 1768,70 minuti, vale a dire che in media gli 11.749 cittadini che sono entrati in codice giallo in questa struttura hanno atteso 29,48 ore;
A seguire il Sant’Andrea con 1064,5 minuti di permanenza media dei 9079 accessi, pari a 17,74 ore;
Sopra i mille anche il Sandro Pertini, precisamente 1025,80 di permanenza per gli oltre 11.201 accessi nel 2012 in codice giallo; ai 787,7 minuti del Policlinico Casilino nell’Asl Roma B, ad una permanenza media di 763,6 dei 12.57 accessi presso il San Filippo Neri; 635,4 minuti per il Vannini nell’Asl Roma C con 9167 accessi; ai 557,4 dell’Aurelia Hospital che ha registrato nel 2012 circa 6349 accessi; quasi 9 ore al Grassi presso l’Asl Roma D, presso il San Giovanni Evangelista nell’Asl Roma G.
Per il Dea di II Livello il tempo peggiore lo regista il Policlinico Umberto I: con i suoi 21.360 accessi nel 2012, la permanenza media è di 726,1 minuti, pari a 12,10 ore; 8,26 ore di permanenza media al Gemelli con 18258 accessi;
Nel Pronto Soccorso ad avere il dato peggiore è il Civile Paolo Colombo nell’Asl Roma H con una permanenza media di 630,1  minuti, pari a 10,50 ore con un accesso di 9705 persone nel 2012;

Riassumendo- afferma Bernardini – nel PS i 108.642 codici Gialli hanno una permanenza media  di 5 ore; nei Dea di I livello i 228.478 codici Gialli  9 ore circa; nei Dea di II livello i 66558 circa 10 ore ed infine nei PS Specialistici i 22.862 impiegano 3 ore circa.

Proposte Sandro Bernardini Uil Fpl Roma:

Oltre allo sblocco del Turn Over per potenziare il Pronto Soccorso, a partire dalle strutture con il più alto tempo di permanenza ormai a rischio default, occorre migliorare e potenziare le disponibilità dei posti letto sulla base delle attuali necessità.
Inoltre –conclude Bernardini – si dovrebbero attuare politiche volte a spostare almeno la meta degli accessi in Pronto Soccorso in altre strutture; questo è possibile con una concreta diffusione delle  ‘Case della Salute’ cosi come programmato dalla Regione Lazio, almeno una per ogni distretto con la presenza di medici di base, specialisti ambulatoriali, infermieri e tecnici.
 

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Cronaca

Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

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Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

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