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Roma

ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE

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Redazione

“Il muro di terra (terrapieno) alto 15 metri, posto tra il VII invaso e Villaggio Ardeatino, che nasconde alla vista esterna la discarica di Roncigliano lì non potrebbe starci. Stessa cosa, in buona sostanza – sostengono dal No Inc – può dirsi per il II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso. Qualcuno, quindi, non solo avrebbe costruito queste due opere senza le prescritte autorizzazioni previste dalla legge ma le avrebbe anche, subito dopo, collaudate. Chi, inoltre, avrebbe dovuto intervenire per farle rimuovere non si sarebbe attivato a dovere”. Questa la sostanza del nuovo esposto depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, nella persona del sostituto procuratore Dott. Travaglini, dal No Inc. Proprio oggi, difatti, i No Inc hanno depositato una nuova querela penale nei confronti del Direttore Lavori – sotto la cui responsabilità è avvenuta la realizzazione del terrapieno nonché del II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso – il notissimo e stimatissimo Ingegner Bruno Guidobaldi – nei confronti della Soc. Pontina Ambiente srl di Cerroni, proprietaria della discarica – nonché del collaudatore in corso d’opera (sia del I° sia del II° sub-lotto) Geologo Francesco Nolasco, sotto la cui responsabilità tali opere sono state recentemente collaudate (26 Luglio 2011 e 20 Gennaio 2012).
Poche settimane fa anche l’Ufficio Urbanistico del Comune di Albano fu oggetto d’un esposto. La querela riguardava, in modo particolare, una presunta omissione da parte dell’Ufficio Urbanistico del Comune di Albano che prima ha rilevato, correttamente e tempestivamente, l'irregolarità del muro di terra ma poi, subito dopo, non avrebbe dato seguito a precisi poteri-doveri previsti e disciplinati dal D.Lgs n.380/2001, ovvero un’ordinanza d’abbattimento e ripristino dello stato dei luoghi: “Il dirigente od il responsabile (comunale) – recita il testo unico edilizio richiamato – quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate da leggi statali, regionali o da altre norme urbanistiche vigenti o adottate, a vincolo di inedificabilità (…) provvede alla demolizione ed al ripristino dello stato dei luoghi”.
 
Il terrapieno, quindi, sarebbe stato costruito davvero troppo a ridosso della strada provinciale Ardeatina, in “zona agricola di rilevante valore”, incompatibile con l'ampliamento delle discariche (Ptpr): piano nel quale l'area in questione è soggetta a vari vincoli, quello storico-archeologico e quello paesaggistico-ambientale. Anche il II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso si troverebbe, secondo le associazioni ambientaliste locali, sia all’interno d’un punto tipicizzato – con fascia di rispetto di 100 metri lineari – sia all’interno della fascia di 100 metri lineari prevista dal vincolo archeologico posto a partire dalla Via Ardeatina, fasce di rispetto previste dal Ptpr della Regione Lazio: area, anche in questo caso, a “tutela agraria” incompatibile con l’ampliamento della discarica. Perciò, sottolineano i No Inc, sarebbero stati necessari sia il parere della Soprintendenza ai beni archeologici sia la specifica autorizzazione degli uffici competenti della Regione Lazio. Oltre a tutto ciò, a loro dire, mancherebbe pure il necessario nulla osta del Genio Civile.
  
 
 

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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Roma

Roma, inchiodato il rapinatore di Tor Bella Monaca

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L’uomo si trova già detenuto al carcere romano di Regina Coeli dove sta scontando una pena per un altro reato
 
ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno notificato a un 40enne romano, appartenente a una nota famiglia di Tor Bella Monaca, un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa in data 8 aprile 2024 dal GIP del Tribunale ordinario di Roma, perché gravemente indiziato del reato di rapina.
 
L’uomo, già detenuto in carcere per altro reato, è gravemente indiziato di aver compiuto una serie di rapine, nella Capitale, tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il provvedimento, emesso dall’Autorità Giudiziaria, recepisce appieno le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri di Tor Bella Monaca, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per ben 8 colpi, commessi con lo stesso modus operandi. Dopo aver raggiunto l’obiettivo a bordo di una moto, un uomo entrava nelle attività commerciali e, sotto minaccia di una pistola si faceva consegnare l’incasso.
 
I Carabinieri, grazie all’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza delle attività commerciali poste lungo le vie limitrofe, hanno potuto raccogliere gravi elementi indiziari a carico del 40enne circa la commissione delle rapine ai danni di: un negozio in via Partanna commessa il 12.12.2023; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 16.12.2023; una farmacia in via Giovanni Castano commessa il 29.12.2023; una farmacia in via Siculiana commessa il 30.12.2023; un supermercato in via Isnello commessa il 08.01.2024; un distributore in via di Tor Bella Monaca commessa il 27.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 28.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 29.01.2024, durante la quale il titolare, intervenuto in soccorso della cassiera, è stato colpito con il calcio di una pistola, riportando lesioni guaribili in 10 giorni.
 
Il bottino complessivo dei colpi messi a segno hanno fruttato circa 5.500 euro. A notifica avvenuta, l’indagato rimane ristretto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli, dove era già detenuto per altra causa.
 
Privo di virus.www.avast.com

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