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Albano Laziale elezioni, Borelli e Orciuoli: primi confronti… a distanza

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ALBANO LAZIALE (RM) – Si conclude l’era dell’amministrazione di centrosinistra rappresentata dal sindaco Nicola Marini ad Albano Laziale che a settembre vedrà tornare alle urne gli elettori per il rinnovo del governo locale.

Il sindaco uscente, eletto per la prima volta nel 2010, è restato in carica per due mandati, dopo essere succeduto all’ex sindaco Marco Mattei di area centrodestrista, che a sua volta è restato in carica per un decennio, dal 2000 al 2010, al governo di Albano Laziale.

E la grande sfida, per la prossima tornata elettorale, è rappresentata dal classico duello tra centrosinistra e centrodestra, considerando l’ormai irreversibile declino di quella politica improvvisata, strillata e caratterizzata da tanti facili slogan che si è poi rivelata fallimentare sotto tutti i punti di vista.

Una sfida, dunque, che vede il candidato sindaco condiviso largamente da tutto il centrosinistra Massimiliano Borelli, erede di Nicola Marini, proseguire il percorso programmatico portato avanti durante il mandato di quest’ultimo, scontrarsi con Matteo Mauro Orciuoli candidato condiviso da tutte le forze di centrodestra per cercare di conquistare il comando di palazzo Savelli.

Massimiliano Borelli – centrosinistra

L’intervista al candidato sindaco di centrosinistra Massimiliano Borelli – Officina Stampa del 18/06/2020

Massimiliano Borelli, che ha fatto parte della compagine governativa dell’amministrazione Marini, oltre a ricoprire la carica di Consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale, prima di parlare delle linee programmatiche relative al suo eventuale mandato di governo rispetto a ciò che è stato realizzato in questi ultimi 10 anni, ha fatto dei chiari riferimenti a quelle che ha definito come “una serie di difficoltà incontrate dal centrosinistra, in primis a problemi di bilancio e a delle grosse somme da doversi sobbarcare a causa di scelte legittime prese dalle amministrazioni precedenti”.

Per Borelli amministrare un comune di media grandezza, come Albano Laziale, richiede esperienza, responsabilità, decisione, ma anche capacità di gestire rapporti sovracomunali “Perché è necessario andare a reperire le risorse laddove da soli non si riesce ad averne” ha detto, spiegando che con i soli tributi non si riesce certo a mettere in campo tutti i servizi necessari alla cittadinanza.

Borelli ha ricordato anche che l’inizio della prima consiliatura Marini (2010) è coinciso con la crisi economica del 2009 e che nonostante questo l’amministrazione è comunque riuscita ad affrontare e a risolvere numerosi problemi nonché a individuare degli asset strategici che rappresentano per Borelli il punto di partenza della proposta per la città e che dovranno essere sviluppati tenendo conto della attuale fase pandemica.   

Matteo Mauro Orciuoli – centrodestra

L’intervista al candidato sindaco di centrodestra Matteo Mauro Orciuoli – Officina Stampa del 25/06/2020

Perplessità espresse da Matteo Mauro Orciuoli, candidato sindaco per il centrodestra, riguardo le esternazioni dell’antagonista sui bilanci comunali degli ultimi 10 anni. “Sentire ancora parlare di problemi di bilancio, dopo 10 anni, mi sembra assurdo. – Ha detto Orciuoli – Mi sembra come se qualcuno sia sceso dalla luna o da Marte senza aver vissuto questi ultimi 10 anni di amministrazione citando cose che non conosce”.

Orciuoli a suffragio di quanto dichiarato ha citato, documenti alla mano, un passaggio della relazione di inizio mandato del 2015 dell’amministrazione Marini dove si legge “Grazie al ritrovato equilibrio finanziario”. Orciuoli ha quindi rimarcato il fatto che le casse comunali stanno bene e che lo sono sempre state aldilà delle questioni storiche a cui ha accennato Borelli.

Le situazioni irrisolte di Albano Laziale, secondo Orciuoli, vanno quindi ricercate nelle pieghe delle scelte fatte nell’ultimo trentennio e soprattutto in quelle delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni ‘70/’80. Situazioni lasciate in eredità a chi è venuto dopo come la formalizzazione delle procedure relative ai vari espropri di terreni per fare lottizzazioni o ad interventi di edilizia economica e popolare, che non sono mai state fatte in maniera corretta e precisa.

Quindi Orciuoli ha spiegato che a causa di queste scelte, che partono dalle giunte comunali targate partito comunista, il Comune si è trovato ad avere tutta una serie di contenziosi a cui fare fronte, parecchi tuttora in essere, per i quali l’Ente locale sarà chiamato a rispondere alla giustizia amministrativa. Situazioni di criticità, ha evidenziato il candidato di centrodestra, che hanno un nome e un cognome. Quindi Orciuoli ha voluto mettere i puntini sulle i rimarcando il fatto che Borelli non può certo addossare le responsabilità relative alle difficoltà incontrate nel corso del decennio Marini, per quanto riguarda la stesura dei bilanci comunali, al precedente governo Mattei, ma di andarle a cercare in casa propria.

Rivitalizzare il commercio di Albano Laziale, sicuramente uno dei leitmotiv delle linee programmatiche della coalizione di centrodestra che Orciuoli intende portare avanti in caso di vittoria elettorale. Ma il messaggio più forte che il candidato centrodestrista intende far passare a gran voce è quello di “ascoltare i cittadini” percependo le situazioni di difficoltà per poter quindi intervenire in maniera capillare. “Io non posso decidere da solo del commercio – ha detto Orciuoli – se non ascolto prima l’associazione dei commercianti”. Un confronto dunque tra quelle che sono le esigenze dei cittadini, dei commercianti o di altre categorie per poi lasciare alla politica la valutazione delle azioni giuste da portare avanti per risolvere e rilanciare le necessità.

La parola d’ordine per Orciuoli è quella di dare un taglio con il passato dettando una linea di discontinuità per far ripartire Albano Laziale.

Entrambi i due candidati sembrano comunque allineati sul fatto che qualsiasi scelta futura interessi Albano Laziale vada preventivamente concordata con la cittadinanza, soprattutto in materia di commercio e naturalmente ognuno con le proprie sfumature.        

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Castel Gandolfo, sulle sponde del lago appare un cartello del Comune “Attenzione pericolo di Morte”

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L’assessore Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi”

“Attenzione pericolo di morte, divieto di accesso nell’area e nello spazio lacuale antistante. Presenza di ordigni bellici inesplosi”. Questo quanto riportato dalla segnaletica, apparsa da qualche giorno e messa dal Comune di Castel Gandolfo che dice chiaramente che nel lago ci sono bombe inesplose che stanno lì dalla seconda guerra mondiale.

La segnaletica richiama due ordinanze (ndr. come scritto sui cartelli stessi) del 2013 e del 2021

Il fatto che esistano ben due ordinanze sta a significare che il pericolo della presenza di ordigni bellici si conosce da almeno 11 anni ma il segnale di pericolo, inequivocabile nella sua interpretazione, è stato messo pochi giorni fa:

Il cartello si trova sull’arenile del lago Albano di Castel Gandolfo, tra il vecchio porticciolo e il civico 7 di via dei Pescatori, vicino a un circolo di canoa direttamente con accesso in acqua per disabili.

Il cartello ha scatenato non poche polemiche e messo preoccupazione tra più di qualche operatore balneare e turistico nonché dei residenti che qualche bracciata lì intorno, almeno in questi anni e ultimi tempi, l’hanno azzardata: “Ci chiediamo perché sia comparso adesso – dicono altri residenti del posto – ci sembra davvero strano e il messaggio è inquietante: se si fa il bagno c’è il pericolo che esploda una bomba. Naturalmente vieteremo ai nostri figli di frequentare la zona, ci manca anche la disgrazia e poi magari ci sentiamo dire che ci avevano avvisato”.

Dal Comune, risponde l’assessore alle Attività produttive Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi e il Genio Civile ha provveduto alla bonifica. In via precauzionale abbiamo deciso insieme a Prefettura e Arma dei carabinieri di apporre la segnaletica e le boe che delimitano alla zona di pericolo in attesa di effettuare una bonifica più generale dell’area. Il sindaco ha già richiesto un intervento diretto della Regione o in alternativa i fondi per poter effettuare quanto prima l’intervento”.

Questi ordigni, rimasti dormienti per decenni, rappresentano un rischio reale e tangibile per chiunque si avvicini alle rive del lago. La presenza di ordigni bellici inesplosi, sebbene sorprendente nonostante abbastanza frequente nell’area dei Castelli Romani, è un fenomeno che semina paura e non incoraggia il rilancio turistico di qualità tanto auspicato per l’intera provincia. I resti dei conflitti passati continuano a emergere, minacciando la sicurezza e la stabilità delle comunità locali. Tuttavia, la loro scoperta sulle rive tranquille del Lago serve da promemoria urgente dell’importanza di affrontare questi pericoli con determinazione e urgenza. «Le autorità locali devono agire prontamente – dicono alcuni residenti – per identificare e rimuovere in modo sicuro gli ordigni bellici rimasti, proteggendo così il pubblico da potenziali rischi mortali. Allo stesso tempo, è essenziale educare il pubblico sulla natura di questa minaccia e sull’importanza di rispettare i divieti d’accesso per garantire la sicurezza di tutti». Lo scorso anno, a fine agosto, un bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stata trovata nella tarda mattinata di una tranquilla domenica nei pressi del lago. La scoperta è stata fatta da una persona che stava passeggiando lungo il percorso naturalistico di via dei Pescatori. Scattato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo. La bomba, una spoletta lunga 10 centimetri non pericolosa, al momento del ritrovamento si trovava a qualche metro di distanza dalla riva. Il cartello apparso pochi giorno fa lascia presagire che il pericolo sia davvero concreto.

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Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Federica Lavalle

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Federica Lavalle, classe 1981, sposata, mamma di Lorenzo e Matteo. A leggere il suo curriculum vitae ci si accorge che in poco più di 40 anni ha un bel bagaglio di esperienze qualificate ed importanti in vari ambiti.

Giornalista, una laurea ed un master in economia sullo sviluppo sostenibile. A tutto ciò si aggiunge un passato da vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali, vicesegretario provinciale del Pd, presidente del Gal e consigliere metropolitano di Roma Capitale. Soprattutto una mamma super impegnata.

Ci diamo del tu? Ma dove lo trovi tutto questo tempo?

(sorride ed arrossisce insieme) Si si diamoci del tu. Vivo la vita con grande energia.
Sono sempre stata, sin dai tempi della scuola, una ragazza molto impegnata che ha cercato di cogliere i tanti aspetti che la vita ci pone di fronte e ringrazio la mia mia famiglia, da sempre attiva ed attenta nel campo sociale, che è stata un ulteriore stimolo alla mia attività politica

Quindi la politica non è stata una scelta ma una evoluzione del percorso?

Certo che si. Quando militi in un partito capisci, comprendi e, soprattutto tocchi con mano le problematiche delle persone ed allora la politica diventa impegno sociale finalizzato a lavorare per migliorare le cose.

Prima di questa nostra chiacchierata ho girato un po’ per Rocca Priora.
La “vox populi”, la piazza diciamo, mi parla di te come una persona capace di ascoltare e poi realizzare, dare consistenza a quelle parole ascoltate.
Spiegami un po’ …

Davvero? – risponde con estremo entusiasmo – mi fa piacere perché è l’ulteriore riprova di quella che è la mia Storia ed il mio modo di essere che nasce proprio dalla mia innata voglia di ascoltare le storie delle persone, le loro esperienze ed empatizzare con la comunità che mi onoro di rappresentare.

Mi piace dare risposte concrete dopo avere ascoltato e capito.
Tutto ciò diventa, per me, il valore aggiunto al mio agire politico.
Ho avuto il privilegio di porre in essere tutta una serie di progetti realizzati proprio grazie a questo approccio: dal Teatro delle Fontanacce nato dall’impulso realizzato della comunità roccapriorese e realizzato grazie al grosso impegno di Massimo e Luciana Frazzetto passando poi al Museo Benedetto Robazza che fu la realizzazione di un sogno condiviso da molti che io, allora assessore alle Politiche Sociali e Culturali ebbi l’onore di far nascere con l’aiuto, il sostegno, i consigli, la grande generosità di Luciana Vinci e dello stesso maestro Robazza.
Il Narciso un progetto che veniva dal basso e dall’unione di tutte le associazioni locali e che divenne un punto di riferimento dell’associazionismo stesso.

E poi mi hanno raccontato la tua dedizione completa alla scuola Materna comunale gratuita.

E si! Uno dei progetti che resta vivo nel mio cuore di mamma.
Qui ci fu la spinta con in aggiunta la necessità raccolta dalle famiglie, dalle mamme roccaprioresi. Come ti ho già detto la volta precedente capimmo e toccamo con mano proprio le difficoltà delle neomamme lavoratrici a tornare al lavoro. Coniugare l’essere mamma al proprio lavoro diventa difficile se noi “politica” non mettiamo in campo gli strumenti necessari tali per consentire loro di tornare a riprendersi quello spazio lavorativo conquistato, tante volte, con estrema fatica.

Domanda cattivella: hai parlato di “campo largo di idee condivise”. La lista Fare Rocca Priora è un, passami il termine, laboratorio politico che va dal Pd a FdI … ma Elly lo sa?

(e qui prima sorride ma poi con molta serietà risponde) Massimiliano io sono profondamente di sinistra, non solo sono da sempre impegnata in politica e sempre dalla stessa parte e da generazioni, sono iscritta alla Cgil ma quando ho la possibilità mi sono sempre impegnata per i temi storicamente legati alla cultura di sinistra come la scuola pubblica e per tutti, l’inclusione sociale ed il sostegno alle fragilità.
Ed in più ti aggiungo che nel territorio lavoriamo sui programmi, come sempre d’altronde.
Il Pd allargò il campo già nel 2009 con il progetto civico e amministrativo Viva Rocca Priora che favorì 10 anni di buon governo e grande stabilità cn Damiano Pucci sindaco che allora proveniva da un’esperienza di centro destra con l’UdC.

Nulla di nuovo dunque.

Quindi buone idee e capacità di realizzarle al servizio della comunità?

Certo che si. Poi alle persone interessa cosa faremo per loro e io di quello ti voglio parlare

Non ti nascondo che questo tuo approccio alla Politica, con la P maiuscola mi piace assai ma ora viene il meglio: cosa vuol lasciare alla tua città?

Mi impegnerò a restituire a Rocca Priora un asilo nido implementando maggiormente i servizi all’infanzia comunali e questa sarà un’opportunità per le famiglie ma creerà anche un importante indotto lavorativo.
Con la squadra di governo lavoreremo molto sul tema della disabilità e dell’inclusione a tutti i livelli riservando una quota di bilancio comunale per sostenere chi non ce la fa.

Federica se hai dato una occhiata alle altre mie interviste sai che sono solito chiudere con due sogni da realizzare con la “famosa” bacchetta magica.
Che sogno vuoi per la tua famiglia? E che sogno vuoi realizzare per la tua città?

Sono una donna molto concreta e per Rocca Priora vorrò lavorare, durante questo mandato, alla realizzazione di due strutture che la comunità attende da tempo:
una casa della musica e delle arti per restituire una struttura alla nostra realtà bandistica che è un’eccellenza regionale e per tutti quelli che fanno cultura sul territorio e una palestra per le Scuole Medie da utilizzare anche per le attività pomeridiane.
Nonostante l’altezza
– sorride – devi saper che sono stata un’accanita pallavolista e non abbiamo mai avuto una palestra che potesse ospitare un campo regolare.
Per la “Federica bambina” ma per molte delle mie colleghe sportive era una sogno poter avere un palestra adeguata. Lavorerò per realizzare questo.

Ho letto serenità negli occhi di Federica durante tutta questa intervista. L’immagine che mi lascia è di una donna energica ma che riesce ad emozionarsi di fronte alle piccole cose e questo suo profondo legale con Rocca Priora si tocca profondamente.
Grazie ancora …

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Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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