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Roma

ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."

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"Forse il PDL locale, ancor più in difficoltà per il ritorno in Consiglio dell'ex sindaco Marco Mattei e attuale assessore regionale all'Ambiente, vuole prendere le distanze dalla battaglia contro l'inceneritore?"

 IVAN GALEA

Redazione

Nota di Federica Nobilio, in prima linea nella lotta contro l'ineneritore

"Mi giunge voce piuttosto certa che il consigliere di centro-destra, quota PDL, Romeo Giorgi, avrebbe sollevato problemi e manifestato disappunto richiedendone la rimozione contro i banner esposti dall'amministrazione contro l'inceneritore. Vorrei ricordare innanzitutto che i banner in questione che riportano la dicitura "NO ALL'INCENERITORE SI ALLA SALUTE", sono stati frutto della richiesta di associazioni di cittadini che l'amministrazione ha accolto e a cui ha scelto di dare seguito. Azione tra l'altro condivisa da moltissime persone che anche in forma autonoma hanno esposto alle finestre delle proprie abitazioni i banner del coordinamento NO INC, a ulteriore conferma, se servisse, di quanto la battaglia contro l'ecomostro dei Castelli sia sentita dalla popolazione. Allora mi verrebbe da chiedere: qual è l'obiettivo del consigliere Giorgi? Perché non ne approva l'affisione? Forse vuole rappresentare una posizione politica diversa, a titolo personale o in nome e per conto del partito che rappresenta, dal sentire diffuso degli abitanti di Albano? Forse il PDL locale, ancor più in difficoltà per il ritorno in Consiglio dell'ex sindaco Mattei e attuale assessore regionale all'ambiente, vuole prendere le distanze dalla battaglia contro l'inceneritore? Magari l'imbarazzo del consigliere Giorgi, già consigliere dal 2005 con delega ai vigili, è dovuto alla consapevolezza di aver "condiviso" con l'amministrazione di allora una linea politica che ha nella sostanza favorito gli iter amministrativi propedeutici sia all'ampliamento della discarica di Roncigliano che alla realizzazione dell'inceneritore?
Insomma sarebbe utile conoscere a questo punto la posizione ufficiale sia della PDL sia del Consigliere Giorgi rispetto alla questione inceneritore. I cittadini se lo aspettano e hanno iil diritto di sapere da che parte della barricata sta.
La salute non ha colore. E' un diritto di tutti pretenderla un dovere garantirla! NO ALL'INCENERITORE SI' ALLA SALUTE!"

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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