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Metropoli

Anguillara Sabazia, scuola container e amministratori in affanno. Dopo 800 mila euro e un mese di disagi spunta la soluzione cappotto: si salvi chi può

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riapre domani la scuola container in via duca degli Abruzzi ad Anguillara Sabazia, chiusa giovedì scorso a causa della presenza di scarafaggi e di infiltrazioni d’acqua dal tetto e dalle pareti. L’orario per i giorni 8 e 9 sarà ridotto, “per favorire – si legge in una nota della dirigente scolastica Paola Di Napoli – i lavori di una copertura supplementare sulla struttura”.

Un altro elemento paradossale si aggiunge ad una storia già di per se complessa e maldigerita che ha estenuato gli animi dei genitori dei circa 400 bambini della ex scuola via Verdi che ricordiamo essere stata chiusa perché dichiarata inagibile senza considerare la possibilità di una messa in sicurezza che avrebbe potuto evitare questo mare di disagi.

I fatti più recenti

La sindaca di Anguillara Sabazia Sabrina Anselmo ha comunicato a tutte le autorità competenti tra cui la Asl di voler procedere all’installazione di una copertura”per far fronte a eventuali fenomeni temporaleschi denominati bombe d’acqua”. La decisione di mettere il “cappotto” ai container sarebbe stata “suggerita” all’Amministrazione nella relazione tecnica delle infiltrazioni nei monoblocchi dell’impresa appaltatrice.

“Siamo alla follia – dice Sergio Manciuria, presidente di AnguillaraSvolta e portavoce di centinaia di genitori – per due motivi sostanziali in base alla relazione pubblicata dal Sindaco di Anguillara e fornita della Metalsystem srl fornitrice dei famosi container ipertecnologici: il primo certifica che il progetto dei container non è collaudato per resistere a fenomeni temporaleschi tale da richiedere in via cautelativa una copertura supplementare. Secondo il tecnico incaricato è stato nominato da Algeco cioè da una società terza all’appalto indicata originariamente dall’attuale amministrazione come modello di esempio da eseguire, cioè in pratica è stato chiesto all’Oste se il vino è buono. Come genitori siamo sempre più preoccupati della sicurezza dei nostri figli e non oso pensare se in quei giorni a seguito di bomba d’acqua fosse crollata l’attuale copertura. La magistratura deve intervenire”.

Nel frattempo tutti i consiglieri di opposizione hanno protocollato la richiesta di un Consiglio comunale straordinario aperto al pubblico per affrontare “il disastro della scuola container e il vergognoso taglio del servizio ai disabili gravi”: “Entrambe le situazioni – scrivono tra l’altro dalle opposizioni – hanno scosso le sensibilità di tutti i cittadini, soprattutto quelli coinvolti direttamente, tanto da aver ispirato manifestazioni spontanee per la difesa di diritti sacrosanti. Data l’impossibilità nel ricevere risposte e chiarimenti, l’opposizione si è vista costretta a depositare richiesta di convocazione del Consiglio comunale per discutere ampiamente di questi due temi. L’assenza di condivisione delle scelte che coinvolgono la vita dei cittadini è ormai prassi ed è triste pensare che nemmeno fa più notizia, la trasparenza non pervenuta e la completa indifferenza mostrata davanti le richieste delle persone coinvolte nelle scelte prese continua ad allargare il divario tra gli occupanti del Palazzo Baronale e i cittadini sempre più stanchi di questo modus operandi. Speriamo che i consiglieri che sostengono puntualmente questa giunta ci spieghino il perché di questa ostinazione. Non parlano con i loro concittadini? Non vedono che ormai nessuno in città ritiene il loro operato minimamente positivo? L’opposizione chiederà risposte, spiegazioni e pretenderà che qualcuno si prenda la responsabilità di quanto sta accadendo. E’ impensabile che i sempre più frequenti errori di questa maggioranza non portano mai ad alcun tipo di conseguenza. Richiediamo inoltre di svolgere tale consiglio comunale in un giorno ed un orario adatti alla partecipazione della cittadinanza. Dovevano cambiare Anguillara, cacciare i politici e rendere il Comune un palazzo di vetro, ora sono diventati i rappresentanti di tutto ciò che hanno sempre criticato. Prima di diventare maggioranza, il delegato alla scuola e il Sindaco hanno sempre usato l’argomento scuola per fare politica e ricevere consenso, alla prova del nove non solo non hanno risolto alcuna problematica a suo tempo contestata ma si stanno dimostrando incapaci di mettere le toppe anche ai danni creati da loro stessi. Il Vice Sindaco che senza alcuna empatia e senso umano taglia il servizio offerto alla disabilità grave senza prendere in considerazione alcuna richiesta delle famiglie. Hanno fallito da ogni punto di vista, aiutateci a mandarli a casa”.

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.



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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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