l nuovo piano industriale di MPS. Morelli descrive la linea guida per il rilancio dell'Istiituto

di Paolino Canzoneri

 
MILANO – L'amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena Marco Morelli ha convocato per il prossimo 24 Novembre una assemblea straordinaria per sancire l'aumento del capitale fino a 5 miliardi di euro, aumento con esclusione o limitazione del diritto di opzione da attuare entro il 30 Giugno. Il piano industriale del manager italiano intende aumentare l'efficenza di MPS mediante una serie di iniziative di non poco conto come un'aspra riduzione di circa 2600 dipendenti, una diversa collocazione dei restanti dipendenti verso aree di attività commerciali e una repentina chiusura di circa 500 filiali; operazione che in toto gioverà ad un calo dei costi del personale di circa il 9% che dagli attuali 1,6 miliardi di euro si arriverebbe ad un 9% a 1,5 miliardi di euro previsto per il 2019, riduzione che avverrebbe mediante un avvicendamento naturale della forza lavoro e l'attivazione di un fondo di solidarietà. Il manager non ha dubbi: "Ci sentiamo tranquilli che questa operazione avrà buon fine. L’aumento di capitale idealmente partirebbe i primi 7-8 giorni di dicembre, se ci sono condizioni di mercato l’obiettivo è quello. Ora parte il road-show che durerà 10-12 giorni per presentare il piano mentre la conversione dei bond lme, liability management exercise si farà dopo l’assemblea. A quel punto dovremmo essere ad uno stadio avanzato per valutare l’interesse degli investitori core, avremo lanciato il lme, per cui avremo un’idea della realizzabilità di quella operazione. Poi partirà l’aumento e lo lasceremo aperto per un periodo congruo. L’obiettivo è per farlo entro fine anno anche se dipende dalle condizioni di mercato.". Appare evidente e fin troppo chiaro il tentativo di escogitare un piano a breve durata teso a risollevare le sorti di una banca fin troppo piena di "grane" che oggi come non mai necessita di riacquisire la fiducia degli investitori: "Vogliamo riavvicinarci alla nostra base clienti ed essere sicuri che Mps ridiventi una banca italiana commerciale solida ed efficiente. Nonostante quanto successo nel passato la banca resta molto solida”. La struttura del piano prevede l'aumento di capitale di cui una parte da destinare ai titolari di bond subordinati per la conversione dei loro titoli in azioni, una seconda parte come cassa riservata ai soggetti interessati ad acquistare partecipazioni nella banca (cornerstone investor) e una terza di una parte di cassa da destinare in opzione agli attuali azionisti. Attualmente il titolo in Borsa sembra altalenante e proprio a causa della perdita di quasi 850 milioni di euro negli ultimi 9 mesi a causa anche di pesanti rettifiche su crediti di 750 milioni di euro contabilizzate nelgli utlimi tre mesi. Questa mattina Morelli ha illustrato le linee di base del piano ai  Sindacati che hanno accolto con una certa positività e il segretario generale della Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI) Lando Maria Sileoni ha apostrofato: "Siamo fiduciosi nel nuovo corso, il gruppo non poteva diventare un ring dove si combatteva per fini che esulavano dal rilancio dell'azienda. Il fatto che siano previste nuove assunzioni è di buon auspicio. Le uscite dovranno invece essere gestite attraverso prepensionamenti volontari e incentivati e la stessa semplificazione organizzativa del gruppo lascia ben sperare.  Accettiamo la sfida consapevoli che il percorso che ci attende non sarà né facile né agevole".



Catania, nigeriane costrette a prostituirsi dopo riti voodoo: 15 arresti

di Paolino Canzoneri

CATANIA – La Polizia di Stato su delega della procura di Catania ha messo un'ordinanza cautelare nei confronti di 15 nigeriani con l'accusa di associazione per delinquere, tratta di persone con l'aggravante della transnazionalità e di induzione e sfruttamento della prostituzione. I nigeriani accusati gestivano una tratta di giovane connazionali reclutate, introdotte, trasportate ed ospitate in Italia e indotte alla prostituzione. La Squadra Mobile di Catania ha evidenziato nel corso di capillari indagini l'esistenza di più organizzazioni criminali con diverse basi in Nigeria, Libia, Catania e in altre città del nord Italia con il compito di reclutare donne giovani, sottoporle a riti "Voodoo" contraendone un debito e trasferendole prima in Libia e successivamente in Italia a bordo di imbarcazioni, introdotte nel circuito della prostituzione, facendosi poi corrispondere periodicamente le somme “investite” nei loro viaggi. Grazie ad una denuncia di aggressione subita da una donna nigeriana prostituta da parte di una connazionale, la Polizia ha avuto modo di avviare una indagine iniziale che ha fatto luce sul motivo dell'aggressione per motivi legati all'esercizio della prostituzione in una zona controllata e gestita dall'organizzazione che ne pretendeva il controllo con la forza. Capi del sodalizio criminale Hassan ed Emanuel contattati con lo scopo di reclutare giovani donne e inviarle illegalmente nel territorio italiano per essere avviate alla prostituzione. In un brano di una conversazione telefonica intercettata dalla Squadra Mobile di Catania: "Credo che Linda (nome inventato) sia scappata. Ho chiamato un uomo in Nigeria per fare il voodoo. Lui dovrà trasformare Linda in uno zombie. Lei dovrà pensare soltanto a lavorare e ripagare". Riti Voodoo per costringerele alla cieca obbedienza, fatte giiungere in Italia al solo scopo della prostituzione. A Catania sono stati arrestati Tina Nosakhare di 28 anni; Faby Osagie Idehen di 23 ed Irene Ebhodaghe di 44. A Caserta è stata arrestata Faith Otasowie di 30; A Siracusa Cynthia Samuel di 24; A Licodia Eubea Chineyere Marvelous Uyor di 27 anni; A Giugliano nel napoletano Gift Akoro di 28, e Toyin Lokiki di 31;  A Vigodarzere nel padovano Beauty Aidiagbonya di 26 e David Ewere Omofomwan di 35; A Mondragone nel casertano Albert Agyapong di 30. Nei confronti di altri quattro destinatari di misura cautelare, trasferitisi all’estero, è in corso la procedura per l'arresto europeo ed estradizione.




Effeti Brexit: Bba, grandi banche via da GB nel 2017 mentre le piccole via entro Natale

di Paolino Canzoneri

La scelta dei britannici di uscire dall'Unione Europea inizia a preoccupare seriamente l'associazione delle banche britanniche e nonostante le trattative del Brexit non siano ancora avviate, si fanno strada timori concreti che le aziende del Regno Unito, divenute extracomunitarie, potranno subire restrizioni tariffarie rilevanti con conseguente riduzione dei ricavi, il tutto a difesa del mercato interno europeo. Il presidente della British Bankers Association (BBA) Anthony Browne ha lanciato l'allarme sull'Observer sottolineando come le grandi banche tritanniche abbiano programmato di  trasferirsi in località dentro la  Comunità Europea nel primo trimentre del prossimo anno mentre Istituti più piccoli addirittura compieranno il trasferimento già entro la fine di quest'anno: "La maggioranza delle banche internazionali ora ha dei gruppi di lavoro per vedere quali operazioni trasferire per garantire di poter continuare a servire i clienti, la data entro cui devono farlo, e come farlo nel miglior modo possibile. Molte banche più piccole pianificano di concretizzare i trasferimenti prima di Natale, mentre i più grandi intendono cominciare nel primo trimestre del prossimo anno e stabilire barriere a commercio e servizi finanziari sarà un ostacolo per tutti. Tutta l'Europa soffrirà nel caso che Londra scelga una "Brexit dura". Il risultato del referendum sembra sempre più mostrare quanto il Regno Unito si stia preparando ad attraversare momenti difficili con serie prospettiva poco incoraggianti protese verso un pericoloso isolamento che sovvertirà i saldi equilibri e dovrà fare i conti con le banche stesse che non erano d'accordo con il "leave" rivelatosi poi vincente. Browne stesso è sicuro che il dibattito politico e quello pubblico sta conducendo il Regno verso un terreno impervio e difficile. Diffiicle dargli torto poichè la fuga delle banche potrà causare rischi enormi per l'occupazione a cominciare dalla stessa Londra che pagherà pesantemente con seri problemi alle aziende finanziarie che operavano per i paese dell'UE, basti ricordare che le banche locate a Londra mantengono a galla finanziariamente il continente con prestiti di 1.100 miliardi di sterline, realtà che sarà a rischio. Rassicurazioni sul mantenimento dello status della City di Londra si sono fatte sentire dal ministro per la Brexit  David Davis e dal cancelliere ministro dell'economia Philip Hammond ma è pur vero che ancora i passi non sembrano brevi e la preoccupazione diventa tangibile. L'Observer inoltre aggiunge che l'intenzione del governo di controllare la libera fruizione e movimento degli stranieri nel Regno non favorirà certo il mantenimento dello status atuale delle banche nel paese. Browne spera di mettere in guardia i politici britannici che sembrano ignorare i potenziali effetti della Brexit: "Innalzare barriere al commercio nei servizi finanziari oltremanica ci danneggerà tutti". Il presidente Francois Hollande avalla comunque la preoccupazione di Browne perchè questa Hard Brexit porterà ad un duro negoziato e al solito il popolo ne pagherà il prezzo più alto.




Renzi in tour: dopo gli Usa il premier sbarca in Sicilia


di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – Al ritorno dalla trasferta in America il presidente del Consiglio Matteo Renzi non affatto stanco del lussuoso trattamento e dalla presunta "strizzatina d'orecchie" avuta da Obama con il suo "patti chiari e amicizia lunga", Matteo Renzi torna ai suoi impegni più o meno istituzionali partecipando ad importanti iniziative nella maggiore isola d'Italia in diversi passaggi come la consueta inaugurazione dell'anno accademico, evento d'apertura al Teatro Massimo.

 

La protesta dei lavoratori Fin qui tutto regolare "da protocollo" se non fosse però che gruppi di operai della SIS che si occupano della realizzazione del passante ferroviario saranno presenti a manifestare il loro dissenso per la decisione dell'azienda di licenziare 210 operai edili dopo i 250 già licenziati lo scorso agosto. Gli operai in tuta da lavoro consegneranno al premier una lettera per esaminare il caso e coinvolgere il governo per evitare i rischi di una ennesima opera incompiuta: "Sconfitta per i lavoratori e cittadini ma sopratutto per le istituzioni" come scritto nel comunicato. Renzi nel suo cammino e nei suoi impegni ha sempre il fiato al collo di una conduzione politica pregna di evidenti falle con cui prima o poi dovrà farne i conti e già ieri nel capoluogo siciliano in pieno centro storico blindato e con negozi e locali chiusi, al Teatro Santa Cecilia in una sala gremita di grandi presenze del PD fra cui Rosario Crocetta, Antonello Cracolici, Fausto Raciti, Giuseppe Lupo e Beppe Lumia; durante il suo comizio per il prossimo referendum alla manifestazione "Basta un SI", ha dovuto registrare suo malgrado fuori dal Teatro dietro transenne prontamente presidiate da Polizia e Carabinieri la presenza e le proteste accese dei 400 lavoratori di Almaviva che rischiano il trasferimento in Calabria a Rende a seguito di una commessa ENEL in scadenza a dicembre.

 

Renzi sale sul palco e apre il suo comizio evidenziando orgoglioso gli ottimi esiti della sua visita negli States e ricorda una delle eccellenze italiane Giusy Nicolini finalista al premio internazionale Word Mayor 2016 conferito ai primi cittadini che si sono distinti per il loro contributo alla crescita della loro comunità per poi lanciarsi andare in un'ora di discorso-polemica sull'attacco della vecchia guardia che prova a rientrare in gioco cavalcando e strumentalizzando a proprio vantaggio la scelta del NO: "E' facile dire che le cose non vanno. L'atteggiamento di chi sta alla finestra. La politica non e' questa. Da Palazzo Chigi ho preso più consapevolezza delle potenzialità del Paese. Il referendum costituzionale e' il più grande simbolo tra quelli che danno una mano e quelli che mettono bocca solo per fare polemica. Chi vota SI vuole che le cose cambino. Chi vota NO lascia le cose come stanno. La domanda non e' 'pensate che Renzi sia ingrassato o vi stanno simpatici i ministri'. C'e' una domanda sulla riforma e io vorrei che entrassimo nel merito. Ti sta antipatico Renzi? Occhio che se voti no per decenni resta tutto così. Il bicameralismo perfetto c'e' solo in Italia. Il bicameralismo perfetto e' un ping pong che fa male all'Italia. Siamo il parlamento più numeroso e costoso del mondo. E' antipolitica volere ridurre? Ho visto Berlusconi, Monti, D'Alema, gente che ha avuto qualche responsabilità. Come fanno a dire 'io avrei fatto in un altro modo'. Perché non l'hanno fatto?. Questo non e' un referendum contro la democrazia ma contro la burocrazia. Non c'e nessuna norma che cambia i poteri del primo ministro. Che non può neppure cambiare un ministro. C'è una differenza profonda tra quelli di prima e quelli di adesso. Quelli di prima vedono il referendum come l'occasione per tornare in partita. Sono stati messi da parte e oggi dicono questa è l'occasione per non finire ai giardinetti." Immancabile il riferimento al tormentone del Ponte: "Bisogna mettere a posto i viadotti e le ferrovie, dobbiamo portare la banda larga nei paesi. Dopo di che dovete dirmi perché in un Paese normale si possono spendere miliardi a Torino o tra Firenze e Bologna e invece se si mettono un po'di soldi per collegare la Sicilia e la Calabria è una sciagura mondiale. Il fatto che gli investimenti al sud non si fanno perché c'è l'illegalità è insopportabile, come se la Nord invece va tutto bene. L'illegalità si combatte al sud come al nord. Se il referendum passa è finita la stagione degli inciuci, se vince il NO non succede nulla e non cambierà niente almeno per i prossimi vent'anni. La Sicilia deve tornare ad attrarre cervelli. Non ad assistere alla fuga. Ma dobbiamo andare avanti. E rispondere col sorriso."  Stoccata a chi ha criticato la schermatrice italiana campionessa mondiale Beatrice Maria Vio ripresa in uno spassoso selfie con Obama a cui è seguito l'annuncio del logo del prossimo G7 previsto a Taormina l'anno prossimo: "Un autorevole leader in occasione di un meeting ha fatto una battuta particolarmente stupida. Avevo fatto un passaggio sulla Sicilia. E questa personalità ha fatto una battuta tipica dei pregiudizi che ancora subite e subiamo. Ha detto 'la Sicilia e' il luogo della mafia'. Io ho detto che la Sicilia e' cultura, teatro, passione, cibo. E che prima di parlare di Sicilia questa persona avrebbe dovuto studiare. Allora ho deciso di fare il G7 qui e non a Firenze. Mi sono iscritto in Giurisprudenza nel '93 quando un Fiorino era esploso sotto gli Uffizi" e ricordando i grandi eroi caduti della mafia ha aggiunto: "Noi questa lotta non la dimentichiamo. Ma diciamo che la Sicilia non e' soltanto questo". Dopo un altro comizio previsto a Trapani ad un centinaio di chilometri da Palermo, il premier correrà alla volta proprio di Taormina, famosa località mondana e culturale, scelta come già detto, per il prossimo G7 del 2017 dove presenterà il nuovo logo ufficiale con la presenza del Sindaco Eligio Giardina.




Palermo, prete falso esorcista e colonnello finiscono in manette per violenza sessuale

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Agenti della Polizia Giudiziaria in servizio alla procura dei miniori del capoluogo siciliano hanno posto agli arresti con l'accusa di violenza sessuale il prete guaritore ed esorcista Salvatore Anello di 59 anni e Salvatore Muratore colonnello dell'esercito in servizio alla caserma Turba di 52 anni. Le pesanti accuse di violenza sessuale contestate al parroco sono riferite a presunte preghiere e benedizioni di quattro donne che si trovavano ammalate in uno stato di debolezza e fragilità psicologica e una dodicenne che si erano rivolti a lui nella speranza di ottenere una guarigione. Le violenze si sarebbero consumate nel bel mezzo di riti vari dove il sacerdote cappellano all'ospedale Civico avrebbe professato la preghiera di guarigione palpeggiando insistentemente le donne nelle parti intime. L'arresto del parroco è avvenuta nel convento dei Cappuccini. In manette pure l'ufficiale dell'esercito in servizio presso la caserma Turba che svolgeva il compito di animatore della comunità "Rinnovamento dello Spirito Santo" e che faceva parte pure dello stesso gruppo di preghiera. L'Esercito provvedendo all'immediata sospensione dell'ufficiale dal servizio, ha emesso un comunicato: "Profondo sdegno e condanna nei riguardi dei gravi eventi accaduti e conferma la massima collaborazione con gli organi inquirenti. La Forza Armata, inoltre si ribadisce il pieno rigore nel perseguire i comportamenti che, violando la dignità umana, non rispettano i principi e i valori su cui si fonda l'Istituzione e screditano tutti i soldati che, invece, con onestà e professionalità, quotidianamente svolgono il proprio devoto servizio alla Nazione, in Italia e all'estero, anche a rischio della propria vita". Da una precisa ricostruzione curata dal procuratore Giorgia Righi e dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca le violenze sarebbero avvenute nelle abitazioni delle vittime. Le indagini sono partite a seguito della denuncia di due minorenni e della madre oggetto delle attenzioni del Colonnello a cui raccontava il suo tormento. Il colonnello avrebbe coercizzato la donna convincendola d'essere vittima del "malocchio" e che avrebbe potuto guarire con il rito del sacerdote che ufficialmente non era neanche riconosciuto esorcista dalla diocesi palermitana e quando mostravano dubbi o perplessità il sacerdote rispondeva che la causa era il diavolo che parlava e che lui, tramite il rito, invocava il demone della lussuria. Muratore stesso avrebbe abusato anche di un'altra minorenne chiedendole foto in costume. Ulteriori indagini sono in corso per accertare se ci sono state altre vittime abusate. 




Il mestiere difficile di Giancarlo Siani e l'ignaro "passo falso"

di Paolino Canzoneri

"Non tutti possono tendendo le braccia afferrare la sorte e schiaffeggiarne la faccia". Questa frase dal testo di un brano di un famoso gruppo emiliano punk degli anni 90, seppur riferito ad un contesto diverso, riassume alla perfezione quanto nella vita ci si trovi a volte davanti a precise scelte che direttamente o indirettamente possono rappresentare un serio pericolo per la propria incolumità. Il giornalismo è un mestiere di testimonianza concreta, di descrizione di ciò che accade intorno in ogni dove e avere la fortuna di poterlo esercitare regala una gioia immensa perchè nella vita la comunicazione con il prossimo è una condizione indispensabile che ci lega al presente e ci rende parte integrante di quel breve lasso di tempo di vita concessoci. Un mestiere che a forza d'esser esercitato infonde passione; giorno dopo giorno, articolo dopo articolo; riesce anche a cambiare e sviluppare e migliorare il modo di scrivere e riesce ad impreziosirne l'ampiezza dello spessore con cui si descrive un fatto sempre più pieno di dettagli, il tutto teso ad acquisire una visione d'insieme che non ometta o che tralasci nessum minimo dettaglio cosicchè ciò che si otterrà sarà la piena e completa descrizione della notizia. Il giornalista che si approccia a questo mestiere parte sempre con una precisa e rigorosa percezione consapevole dell'importanza e della delicatezza dell'argomento o del fatto che andrà a sviluppare. La cronaca nera in primis è da sempre stata terreno pericoloso che comporta l'impiego di una dose non indifferente di attenzione e di riflessione basata sul "come" viene descritto un fatto e come farcirlo di nomi, dettagli e tutto quello che si è scoperto e si è appreso da indagini o testimonianze acquisite. Spingersi sempre oltre cercando di arrivare al cuore della notizia alla ricerca della completezza dell'articolo da sempre ha urtato certi equilibri di chi vuole che questa completezza, che certi nomi e modalità non siano scritte e descritte su carta o sul web perchè come saggiamente i latini ci insegnano "Verba volant scripta manent" e  quindi la parola scritta divenuta "il quarto potere" lascia e lascierà sempre un segno inoppugnabile che non "vola" nell'aria come le "parole al vento". Giancarlo Siani era un giovanissimo giornalista di Napoli che negli anni 80 stava compiendo il suo percorso professionale nel giornalismo e sognava di poter essere assunto al quotidiano "Il Mattino" presso cui scriveva tabella di cronaca pubblicati nelle ultime pagine del quotidiano quasi a completamento di spazi rimasti vacanti. Un giovane ventiseienne che in quasi due anni si occupava di criminalità in un periodo in cui la camorra stringeva una morsa tremenda nel capoluogo campano e dominava in modo assoluto approfittando della scarsa presenza dello Stato. La sua modalità di scrittura cresceva sempre di più parallelamente alla sua passione che lo portava a svolgere indagini personali e a spingersi anche a congetture e riflessioni personali che non mancavano nei suoi tabella. Chiavi di lettura che a sua insaputa si rivelarono tragicamente indovinate e che in poco tempo incuterono timore e preoccupazione nelle cosche stesse che in quegli anni erano interessate a garantire il pieno e regolare svolgimento dei traffici di droga e sigarette e che dovevano manifestare supremazia assoluta di un potere che non permettesse neanche la diffusione della parola scritta divenuta minaccia insostenibile. Il fratello, orgoglioso del percorso professionale di Giancarlo, ad un certo punto sembra abbia ravvisato un approfondimento sempre più scevro da qualsiasi apparente accortezza e cautela  tanto da chiederglielo direttamente e la risposta che si sentì dare dal fratello fu proprio "ma  non c'è nessun pericolo, scrivo cose che già si sanno, che tutti sanno" ed è proprio questa risposta che offre spunto di riflessione e di analisi. Sembra evidente come la personale percezione di quanto ci si stia addentrando sempre più in modo pericoloso e la precisa consapevolezza del rischio crescente a cui si va incontro, vengano in un certo senso offuscate dalla crescente passione e dedizione a questo lavoro che in un certo senso distoglie l'attenzione e causa una sorta di abbassamento della percezione di pericolo. Una passione che fa perdere il polso del reale rischio a cui si va incontro. Si presuppone che nessun giornalista sia propenso al sacrificio della propria vita e che in termini pratici, nonostante la delicatezza degli argomenti e l'evidente  pericolosità, nessuno sia disposto a mettere a repentaglio la propria incolumità. Giancarlo, vittima di quella passione e di quella felicità che forse gli ha oscurato gli occhi tanto da non fargli vedere e capire bene dove stava andando, è stato colto di sorpresa, ucciso da due sicari il 23 settembre del 1985 la sera in cui dopo il lavoro sarebbe andato ad assistere ad un concerto di Vasco Rossi. Chi scrive sente sinceramente l'onore e il peso di considerarsi "collega" di Giancarlo, un ragazzo di soli 26 anni, promessa del giornalismo in tempi difficili che si cibava della sua quotidiana felciità di esercitare la professione del giornalismo. E' impossibile avere piena consapevolezza del reale peso dei propri tabella e per quanto si possa credere di essere lucidamente attenti credendo di misurare parola per parola, non sarà mai possibile essere certi al millesimo di non urtare niente e nessuno. L'ignaro "passo falso" lo si può sempre compiere ma la professione impone correttezza e verità. Giancarlo come anche molti altri colleghi hanno pagato con la vita quell'esigenza d'esser voce per megafoni aperti per farsi sentire il più lontano possibile.




Usa, terzo e ultimo duello televisivo Clinton-Trump. Ancora vittoria per Hillary

di Paolino Canzoneri

NEW YORK – Ieri mattina ora italiana si è consumato l'ultimo confronto telvisivo tra i due contendenti alla Casa Bianca per la prossima presidenza degli Stati Uniti. Hillary Clinton dei democratici e Donald Trump per i repubblicani hanno condotto anche questa volta un confronto asprissimo dai toni accesi e da reciproche accuse. I sondaggi ancora una volta sanciscono la vittoria della Clinton nonostante l'emittente televisiva Fox News invece abbia dato notizia dell'esatto opposto con un netto 62% a favore del Tycoon; ma americani e paesi collegati hanno assistito ad un nuovo match violento senza esclusioni di colpi dove i due contenti combattivi come non mai hanno parlato di aborto, sicurezza, politica estera e nello specifico i rapporti con la russia di Putin etc. In quest'ultimo periodo i sondaggi davano Trump in caduta libera costringendolo a banali accuse di presunte irregolarità e nel caso di perdita delle elezioni Trump stesso non ha dato certezze di accettarne le sconfitta. In questo clima arroventato il confronto scontro ha preso toni durissimi specialmente su temi come la sicurezza ed emigrazione dove Donal Trump ha confermato la rigidezza della sua linea intransigente di deportare e cacciare tutti gli immigrati clandestini fra cui possono celarsi pericolosi criminali ma anzicchè usare l'aggettivo "criminali" li ha chiamati "Hombre cattive" parola spagnola quasi a volersi riferire direttamente ai messicani suscitando ovviamente sdegno nei democratici che hanno lo hanno accusato di razzismo. Un agguerrito scontro testa a testa a seguito di una campagna senza esclusioni di colpi che verrà ricordata per i toni di bassa levatura ai limiti dell'insulto gratuito e nonostante la Clinton abbia numerosissimi sostenitori nel campo della musica, certe star mondiali come Madonna sono scese ai livelli da bassifondo incitando il voto per la Clinton e dicendosi disposta a contraccambiare con prestazioni sessuali, mentre l'attrice  Meryl Streep e il bassista dei Pink Floyd Roger Waters si sono schierati pubblicamente dalla parte della candidata democratica, la prima con un intervento al microfono durante un intervento alla convention dei democratici a Filadelfia e il secondo cantando e deridendo il Tycoon con il brano "Pigs" (Porci) durante un recente concerto proprio in Messico. A soli 18 giorni dal voto sembra che certe trame stiano interferendo nelle elezioni USA e il voto rappresenterà senza ombra di dubbio uno scossone serio per gli Stati Uniti e per il mondo intero.




Exomars: fiato sospeso per interruzione del segnale della sonda Schiaparelli ad un minuto dall'atterraggio su Marte

di Paolino Canzoneri

Alle 16.49 di ieri il lander spaziale della spedizione Exomars avrebbe dovuto toccare il terreno di Marte ma a 50 secondi dal previsto atterraggio il segnale improvvisamente si è interrotto. La sonda europea con tecnologia italiana è parte integrante di un grande progetto spaziale patrocinato dall'Agenzia Spaziale Europea ESA e concretizzato nella progettazione e spedizione delle sonde TGO-Schiaparelli create per lo sviluppo delle tecnologie di atterraggio. L'Italia partecipa a questo progetto giocando un ruolo importantissimo condividendo il 34% delle spese della missione e offrendo alle nostre industrie Leonardo-Finmeccanica la possibilità di aggiornamento e sviluppo per le nostre innovazioni. Paolo Ferri, direttore delle operazioni al centro di controllo di Darmstadt ha spiegato l'accaduto: "Mancavano cinquanta secondi all'atterraggio quando il segnale della capsula Schiaparelli si è interrotto improvvisamente.

 

La situazione che si è creata appare critica ma non si può dire che lo sbarco sia fallito. Scorrendo la sequenza delle manovre che la capsula doveva compiere si può dedurre che tutto si sia svolto in modo regolare sino all'apertura del paracadute". Il tutto necessariamente gestito automaticamente dal computer di bordo vista la lontanzanza dalla terra di oltre 175 milioni di chilometri : "Lo scudo termico aveva protetto bene il modulo dalla vampata di calore generata dall'attrito con l'atmosfera, il paracadute staccatosi come da prassi aveva trascinato correttamente il cono protettivo superiore che copriva la Schiaparelli ma a quel punto si sarebbero innescate altre manovre che hanno portato all'interruzione del segnale." Il fiato sospeso continua alla stazione e si attendono ulteriori sviluppi ed eventuale ripresa del segnale che scongiurerebbe un primo fallimento oggettivamente possibile alla luce della complessità dell'operazione ma ovviamente messo in conto. L'operazione Exomars alla volta della grande pianura Meridiani Planum del pianeta rosso Marte era iniziata sette mesi fà grazie ad un colossale budget di 1,1 miliardi che aveva coinvolto eccellenze italiane come il direttore delle operazioni di sbarco Paolo Ferri milanese leader dell'ESA; Silvia Sangiorgi marchigiana ingegnere elettronico con orientamento spaziale e vice manager dell'operazione Exomars; Francesca Esposito napoletana laureata in Fisica e con dottorato il ingegneria spaziale coordinatrice del team degli addetti ai sensori per la raccolta dati. Eccellenze che inorgogliscono il nostro paese che gioca un ruolo importantissimo nelle difficili imprese dello spazio. Il nome della sonda Schiaparelli rende omaggio all'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli scomparso nel 1910 che per primo disegnò una mappa del terreno marziano scatenando fantasie e speculazioni sulla presenza di civiltà aliene. Dal 1960 ad oggi i tentativi di atterrare sul suolo marziano sono state numerose e quasi tutte hanno fallito. L'ex URSS, Giappone, Cina, USA ed Europa si sono cimentate nell'impresa difficile. La sonda Viking 1 riuscì ad atterrare sul pianeta rosso nel 1976 riuscendo ad inviare alla Terra migliaia di immagini tra cui la celebre foto "faccia di Marte" che fra rilievi, ombre, dossi e alture sembrava ritraesse addirittura un volto dalle sembianze umane. Dal 2011 oramai per sempre "campeggiano" due rover "Spirit" e "Opportunity" inviati dalla missione Mars Science Laboratory. Ad oggi uno solo dei due è funzionante e periodicamente manda alla Terra foto del terreno di Marte fornendo preziosissime informazioni. 




Destra e Sinistra: utopie negli anni della "volgarità"

di Paolino Canzoneri

Il passato è storia scritta. E' quel lento scorrere del tempo in cui si evidenziano le nostre azioni, le nostre scelte, il nostro istinto che condiziona la trama dell'episodio in corso della nostra vita e che ci colloca, nostro malgrado, come comparse obbligate in un contesto storico che diverrà analisi oggettiva e parola scritta a testimonianza del nostro presente e futura interpretazione ed analisi per studiosi e scrittori con l'arduo compito di tramandare e preservare nel bene e nel male l'essenzialtà e le caratteristiche più evidenti. Per ogni periodo storico si sente l'esigenza e si tende a identificarlo con un titolo o con una semplice e breve descrizione ed è cosi che il grande artista assoluto Giorgio Gaber durante uno dei suoi spettacoli teatrali provò a pensare ad un titolo, una definizione che racchiudesse il ciclo storico sociale e politico del nostro paese di questi ultimi 20 anni come è stato per esempio titolare "La rivoluzione francese" o "il romanticismo" etc; si arriverebbe forse a "la volgarità". Definizione che gli studiosi magari attribuirebbero in modo impietoso a quegli anni in cui governi di destra e sinistra hanno avuto modo di dimostrare quanto sia ad oggi "obsoleto" tenere conto delle ideologie di fondo causa essenziale di scontri violenti e di contrapposizione basata su idee e su congetture oramai fuori dal nostro tempo, dal nosto presente. Ma allora ci si chiede come mai esistano ancora dei partiti, delle fazioni e degli schieramenti politici che dietro un apparente base ideologica si distinguono rispetto agli altri facendo credere d'esser mossi da un credo, da una precisa "disciplina politica" di cui si sentono di farne parte ma alla condizione che convenga sempre e che, nello stesso tempo, ne assicuri "la poltrona". Ad oggi la storia ha confermato come l'estremismo abbia oggettivamente lacerato il paese, come il fervore giovanile delle rivolte studentesche del 68 abbiano dato prova di quella necessità di identitità, di riconoscimento e di partecipazione attiva che ha spinto gli studenti universitari e le fabbriche ad organizzarsi in assemblee e a programmare una lotta al sistema che poi è trascesa nella mancanza di lucidità trasformando uno sfogo, un confronto in una sanguinosa e violenta lotta eversiva; gioventù rossa e nera accecata da quella consapevolezza di quanto fosse necessario combattere il potere ad ogni costo per poi essi stessi diventarne fautori e violenti detentori a sprezzo delle regole civili e democratiche. La violenza non ha mai distinto destra o sinistra perchè impugnare armi per uccidere o posizionare bombe per lo stesso scopo non ha mai conferito nessun attributo di distinzione o abbia rappresentato un atto politico "accettabile" da considerare ma è sempre stato un gesto dettato da follia fuori da ogni schema politico plausibile basti comprendere come la strategia eversiva rossa mirata a colpire "il cuore dello Stato" e nello specifico personalità nell'ambito istituzionale sia stata una azione bellica concettualmente di tipo tradizionale perchè basta sull'abbattimento del diretto nemico responsabile come in guerra, mentre la strategia nera ha concentrato il proprio attacco per lo più basato su grandi attentanti dinamitardi con episodi di terrorismo cieco mirato a destabilizzare lo Stato attaccando inconsapevoli cittadini inermi e innocenti costretti a pagare con la vita. Le idelogie putroppo hanno presentato lati estremi che in tutti casi hanno creato una cancrena che non ha nulla a che vedere con la politica; una vera metastasi che ha rimosso ogni predisposizione civile e democratica dell'ascoltare e considerare le ragioni dell'altra parte quale possibile risorsa per arricchire il proprio bagaglio di idee. La cosiddetta utopia intesa come impossibilità oggettiva di realizzazione degli scenari ideologici delle contrapposte fazioni ad oggi ha fallito miseramente, ognuna per motivazioni diverse e legate da una unico errore di base: la sopravvalutazione dell'integrità dell'essere umano e la mancanza di consapevolezza di come persistano nell'uomo enormi limiti e debolezze che vanifichino anche i presupposti buoni. Credere che basti un unico condottiero, una figura monarchica che sappia interpretare le esigenze e lo sviluppo della popolazione e che riesca a mantenere attiva e proficua l'ottima organizzazione civile della popolazione ha da sempre fallito clamorosamente e la storia ci "scarrella", senza andare oltreoceano e per citarne proprio pochi, tutta una serie di uomini dalle belle speranze che divorati dal potere hanno perso letteralmente il contatto con la realtà e con la loro popolazione diventando dopo pochi anni al comando dei folli dittatori dal solito epilogo tragico e scontato come il rumeno serafico Ceausescu costretto a scappare come un ladro dal palazzo di governo e poi fucilato con la moglie da un tribunale improvvisato a poche miglia dalla capitale, come il sanguinario Saddam Hussein impiccato dopo un processo, il presuntuoso Gheddafi pestato orrendamente da una folla dopo essersi nascosto nel deserto nel corso della rivoluzione e aprendo la strada al caos assoluto in Libia e per fare i conti pure a casa nostra, il mascellone Mussolini fucilato e appeso come un pipistrello a piazzale Loreto e putroppo ce ne sarebbero tantissimi altri. Ma la situazione dall'altra parte non è da meno. L'illusione di un mondo comunista fatto di consociativismo e di eguaglianza con pari diritti e di assemblee comunitarie che rappresentino il potere legislativo ed esecutivo porta con se le contraddizioni in termini di impossibilità di perpetuare una perfettta eguaglianza e una reale intesa anche nel modo stesso di concepire lo sviluppo. Lunghe ed infinite discussioni che da sempre caratterizzano il modus vivendi della sinistra che in questa necessità di sfogarsi e parlare di crisi e di obiettivi ha sempre creduto di evidenziare il proprio spessore politico generando fiumi di parole che alla sostanza il più delle volte non trovano riscontro e non rappresentano mai una precisa linea condivisa da tutti. Il maestro assoluto Giorgio Gaber in uno dei suoi più riusciti spettacoli teatro-musicali precursore della crisi d'identità della sinistra cantava: "la sola certezza che resta è la tua confusione, il vantaggio di avere coscienza di quello che sei. Ma il fatto di avere la coscienza che sei nella merda più totale è l'unica sostanziale differenza da un borghese normale. E tutto saltava in aria e c'era  un senso di vittoria come se tenesse conto del coraggio la storia". "Qualcuno era comunista perchè si era felici solo se lo erano tutti". Questa forma di aggregazione e di voglia di considerare ogni cosa dicendo "noi" piuttosto che "io" la diceva lunga e in fin dei conti l'illusione della sinistra è da sempre stata più aggregante, più profonda e più legata a sentimenti di fratellanza e di bene comune. I "referenti" storici della sinistra sono sempre stati innumerevoli in ogni campo: musica, arte, letteratura etc. mentre nella destra pochi e sparuti rappresentanti si sono fatti strada con fatica. Ogni cosa non è mai fatta per caso, il nostro cervello è diviso in due emisferi: sinistro e destro; uno di questi due emisferi è razionale mentre l'altro invece istintivo e viscerale; quello razionale è il sinistro. Ma a voler ritornare a parlare sul serio oggi l'ideologia destra o sinistra non trova più le motivazioni di un tempo. Oggi in questo periodo che i storici magari chiameranno "gli anni della volgarità" le differenze di pensiero destra sinistra valgono solamente nell'ottica di una propria visione politica del futuro. Un proprio panorama dettato da determinate convinzioni basate sul fondamento ideologico da cui tutto è partito e anche questo concetto va scemando sempre più verso una sorta di abonorme ignoranza della politica, un preoccupante analfabetismo volto a mirare più al "gruppo" politico che garantisca longevità e perseveranza nella casta nell'assoluto disinteresse delle esigenze dei cittadini vunerabili, fragili e disperati sempre più considerati quali pedine da manovrare al momento del voto con promesse da marinaio. 

 

 




Palermo, temperature record: a Mondello è ancora agosto

di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – Si potrebbe quasi dire che l'autunno quest'anno non abbia voglia di fare capolino nonostante qualche giornata sia stata ventosa, fresca e a volte pioviginosa. Dal fine settimana scorso la famosa località turistica si è d'improvviso ripopolata grazie o a causa, difficile esserne precisi, di giorni di afa e di scirocco che hanno colto di sorpresa gli abitanti ignari che ancora oggi a metà ottobre vestono ancora abiti estivi. Un excursus termico che ha portato il termometro a segnare oltre 34° e a causare disagio e malessere fisico nella popolazione oramai boccheggiante e sfiancata da questa estensione forzata dell'estate.


Un clima atipico e preoccupante non solo per i metereopatici che ne risentono fisicamente ma anche una questione di dispendio energetico fuori previsione per l'improvviso riutilizzo copioso degli apparecchi di aria condizionata che hanno causato alcuni black-out di corrente qua e la nella città e nelle località marittime. Quel che colpisce ancora di più è la totale contrapposizione di clima che si registra in questi giorni con un settentrione con clima piovoso e temperature basse da riscaldamenti accesi e un nord altrettanto freddo ma afflitto da trombe d'aria ed eccezionali burrasche. Il tutto in una estensione territoriale italiana che tutto sommato non è cosi enorme rispetto altre nazioni decisamente più grandi.

 

Mondello in questi casi riporta la gente in spiaggia e molte persone non resistono al piacere di un bagno fuori stagione, un azzardo perchè non vi è garanzia di assistenza e quindi chi si immerge lo fa consapevolmente a proprio rischio ma un bagno fuori stagione nel mare riscaldato da un clima afoso è irresistibile e quella fetta di turisti che hanno scelto di partire per le vacanze ad autunno, si ritrovano sorpresi a passeggiare nella spiaggia come se fossero giunti ad agosto o settembre. Nel corso dei decenni questi scompensi climatici sono avvenuti spesso ma è pur vero che si resta sempre piacevolmente stupiti e gli isolani accettano rassegnati quelle sofferenze fisiche dovute proprio al repentino cambiamento di temperature che può causare l'insorgere di raffreddori, emicranie e influenze. In fondo le previsioni dei cambiamenti climatici già in corso appaiono probabili e concreti specie se riflettendo e facendo due semplici conti fra due mesi saremo a Natale, magari si potrà fare il bagno a mezzanotte.  




Svolta Pensioni, accordo sull'Ape agevolata. La Cgil: troppi 30 anni di contributi versati

di Paolino Canzoneri

Il Segretario confederale dell'Unione Italiana del Lavoro UIL Domenico Proietti dopo l'incontro con il governo di ieri rende noto importanti novità riguardo l'anticipo pensionistico, l'APE, a cui potranno accedere  disoccupati e disabili nonchè l'APE detta social che coinvolge determinate categorie di lavoratori impegnati in attività faticose e usuranti come operai edili, maestre, alcune tipologie di infermieri, autisti di mezzi pesanti e macchinisti; tutti con un reddito inferiore ai 1.350 euro lordi. Tale provvedimento sarà in vigore dal primo maggio del 2017 e potrà riguardere quella fascia di lavoratori attivi che hanno accumulato almeno 35 anni di contributi versati e anche i disoccupati con 30 anni di contributi. Al vaglio la possibilità da parte del sindacato dei cittadini UIL di poter aumentare le categorie interessate all'anticipo pensionistico e abbassare ulteriormente i livelli nonostante la Confederazione Generale Italiana del Lavoro CGIL abbia fatto presente con un tweet che 30 anni di contributi sono troppi: "Il governo Renzi si rimangia la parola: 30 anni di contributi invece di 20 per Ape social. Gli antibiotici a Matteo Renzi non fanno effetto". Nel caso di APE volontaria la rata di restituzione del prestito in caso di anticipo pensionistico sarà di 4,5 – 4,6% per ogni anni di anticipo sulla pensione. Proietti stesso ha reso noto che il governo si impegnerà a stanziare delle risorse a copertura di quel 4,5% mancante per coprire il costo degli interessi dell'assicurazione e per coprire parte del capitale del prestito pensionistico da dover restituire in 20 anni da parte del lavoratore entrato in pensione. Il segretario confederale Proietti ha spiegato inoltre che i lavoratori precoci potranno andare in pensione con 41 anni di contributi avendo però versato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni o se facenti parte delle categorie relative ai lavori faticosi: "E' importante che sia passato il principio che con 41 anni di contributi si possa andare in pensione". In pratica i lavoratori precoci possono andare quindi in pensione con 41 anni di contributi, prima di aver raggiunto i 63 anni di età, limite previsto per l'accesso all'Ape agevolata. Il governo ha anche confermato l'intenzione di togliere la penalizzazione che sarebbe dovuta tornare nel 2019 per chi va in pensione prima dei 62 anni." Per queste categorie il costo dell’anticipo pensionistico, attraverso un reddito ponte, sarà a carico dello Stato. Le risorse stanziate per il pacchetto pensioni ammonteranno a circa 1,6 miliardi per il 2017 e in totale circa sei miliardi in tre anni