Biodistretto dei Castelli Romani: Grottaferrata lancia la proposta

GROTTAFERRATA (RM) – E’ partita con successo dal Comune di Grottaferrata la proposta di verificare opportunità e possibilità legate alla costituzione di un comitato promotore di un biodistretto nei Castelli Romani, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale approvata nel mese di luglio del 2019 dal Consiglio regionale del Lazio.

CHE COS’E’ UN BIODISTRETTO – Un biodistretto è un’area vocata al biologico dove produttori, cittadini, operatori turistici e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse.

I PROTAGONISTI NEI CASTELLI ROMANI – L’invito in tal senso è stato rivolto dall’Amministrazione comunale grottaferratese in primis ai sindaci dei comuni più prossimi: Frascati, Colonna, Marino, Rocca di Papa, Monte Porzio Catone, ai presidi degli istituti scolastici di Grottaferrata, alla Coldiretti di Roma, all’Arsial, a Confagricoltura e alla Camera di Commercio di Roma.

Positiva e unanime la risposta da parte dei vari rappresentanti istituzionali e della società civile presenti all’incontro tenutosi nella sede municipale del Comune di Grottaferrata.

Nel corso dell’incontro Roberto Bellardini, esperto di Arsial ha illustrato con chiarezza tutti gli articoli della Legge Regionale oggetto del convegno

Particolare interesse, condivisione e stimolo hanno dimostrato già nel corso della riunione i primi cittadini dei comuni di Marino, Carlo Colizza il quale ha affermato che le politiche ambientali, la difesa e la promozione delle attività agricole passano attraverso una nuova pianificazione che il Comune di Marino ha già avviato. Presente anche il sindaco di Frascati, Roberto Mastrosanti.

Insieme alle rappresentanze istituzionali degli altri comuni hanno partecipato anche la Cooperativa Capodarco, impegnata nel sociale e da tempo al lavoro sui metodi di coltivazione biologica dei terreni sequestrati alle mafie, i produttori vitivinicoli e le aziende di ristorazione e ricettive del territorio.

Per l’Amministrazione comunale di Grottaferrata hanno partecipato il sindaco Luciano Andreotti, i delegati al Turismo, Alessandro Cocco e alle Politiche scolastiche, Franco Antonio Sapia, principali animatori dell’iniziativa, il delegato alla Fiera, Massimiliano Di Giorgio, la delegata alla tutela degli animali, Daniela Calfapietra e il consigliere comunale Gianluca Paolucci.

Una volta costituito il Comitato Promotore, come previsto dalla già citata Legge Regionale, lo stesso si adopererà per approntare un Piano triennale nel quale da realizzare con cadenza e programmazione annuale che sarà finanziato completamente dalla Regione Lazio.

Il Comitato Promotore e il Piano da esso prodotto ricevono riconoscimento e accettazione entro 180 giorni.

I BIODISTRETTI IN ITALIA E NEL LAZIO – In Italia sono 27 i biodistretti già costituiti dei quali due sono nel Lazio: l’Etrusco Romano e Valle Amerina. Altri due sono in fase di costituzione:Val Comino Maremma Etrusca e Monti della Tolfa. Quello dei Castelli Romani, in ordine cronologico, sarebbe il quinto a nascere nella nostra regione.

“L’idea di dare vita a un biodistretto è un progetto che necessita di serietà, competenze, volontà politiche e non da ultimo caratteristiche specifiche del territorio in questione” ha detto il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti.

“Il biodistretto non guarda i confini del Grande Raccordo Anulare o dei comuni ma mette insieme territori omogenei con amministratori che manifestano una visione comune del territorio: dai rapporti che le amministrazioni intendono avere con le aziende, con il settore ricettivo, con la filiera del legno, lo dico pensando a Rocca di Papa. Il biodistretto deve rappresentare al meglio le qualità dei nostri territori”.

“Il biodistretto non ha bisogno di cappelli politici. Nasce dal basso: dalla necessità che arriva fino ai vertici delle pubbliche amministrazioni di difendere l’identità, la cultura, i saperi e i sapori che hanno segnato la storia di uno specifico territorio da difendere e promuovere”.

“Un lavoro intenso dunque – ha proseguito Andreotti – che incide nel profondo e anche noi a Grottaferrata stiamo facendo disegnando ad esempio un nuovo Piano Regolatore che cambi indirizzo alle scelte che si fanno per i territori, ad esempio dicendo basta all’edilizia fine a se stessa e sì al biodistretto che comprende le bellezze paesaggistiche e architettoniche come le Ville Tuscolane. Le aziende che insistono nel biodistretto sanciscono un patto che non riguarda solo l’Amministrazione ma appunto i privati, i cittadini e anche le scuole. Un patto che deve essere rispettato e all’interno del quale inserire ciascuno le proprie peculiarità rispetto alle quali – ha concluso il sindaco – servirà una coerenza che sarà elemento decisivo a legare la storia del territorio, le volontà e gli indirizzi”.

Il prossimo passaggio con la presentazione di una delibera quadro di costituzione del Comitato Promotore del Biodistretto Castelli Romani – stando agli intendimenti e agli idem sentire emersi dall’assemblea dei giorni scorsi – potrà essere proprio la Fiera di Grottaferrata in programma nella cittadina criptense dal 21 alk 29 marzo prossimi.




Le eccellenze della Tuscia viterbese nel nuovo volume di Francesca Ceci e Francesca Pandimiglio: sabato la presentazione a Soriano nel Cimino

SORIANO NEL CIMINO (VT) – Sabato 22 febbraio 2020, a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Soriano nel Cimino, sarà presentato il volume “Ville, palazzi e castelli nella Tuscia Viterbese tra XV e XVII secolo: natura, mitologia e alchimia” edito da Edizioni Archeoares e curato sapientemente da Francesca Ceci e Francesca Pandimiglio. Questo volume riepiloga gli interventi del convegno tenutosi nel 2018 a Soriano sulle residenze, castelli, chiese e giardini che hanno scritto la storia del territorio della Tuscia.

Eccellenze della Tuscia viterbese tra professori, studiosi, ricercatori, cultori hanno partecipato, con una serie di interventi a carattere accademico, presentando e dibattendo su argomenti inerenti la divulgazione e la valorizzazione della ricerca storico artistica, paesaggistica e archeologica dei più importanti complessi architettonici della provincia di Viterbo.

Un viaggio attraverso i segreti, le bellezze e i misteri delle dimore e residenze storiche che hanno scritto la storia del territorio della Tuscia.
Magnifici siti monumentali che hanno attirato l’attenzione di numerosi architetti e artisti nelle varie epoche, ambienti immersi nel verde, nel bello e nella storia, ci riportano la testimonianza delle vicende delle importanti famiglie quali i Farnese, i Madruzzo, gli Orsini, i Marescotti, gli Sforza, i Ruspoli, i Maidalchini, i Pamphili, i Lante, gli Altieri, i Della Rovere e i Colonna, i Barberini Colonna di Sciarra, i Misciattelli, i Del Drago, i Carafa, succedutesi nei secoli.

L’evento, nato dall’idea del conte Stash Klossowski de Rola, del castello di Montecalvello, Francesca Ceci e Sigfrido Höbel, è stato patrocinato dal Comune di Soriano nel Cimino, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Viterbo ed è stato organizzato dall’assessore alla cultura del Comune Ing. Rachele Chiani in collaborazione con la Dott.ssa Francesca Ceci e la Prof.ssa Francesca Pandimiglio, e le Associazioni Arte e Benessere di Bomarzo e Soriano Terzo Millennio onlus.

La presentazione di questo magnifico volume, sarà un’occasione unica, per rituffarsi nei tempi che furono seguendo l’itinerario naturale disegnato, attraverso le loro magnifiche opere, gli uomini illustri del nostro passato.




Anguillara Sabazia, dimissioni di massa. Cade il sindaco Sabrina Anselmo: ora si aspetta il Commissario prefettizio

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Dimissioni di massa di nove consiglieri del Comune di Anguillara Sabazia protocollate questa mattina dall’ormai ex presidente del consiglio comunale Silvia Silvestri.

Nessuno si aspettava questo epilogo, tantomeno che la Silvestri, amica d’infanzia di Sabrina Anselmo, firmasse la caduta della sindaca eletta con i Cinque Stelle a giugno del 2016 nonostante una condanna passata in giudicato.

È finita l’era Anselmo, un periodo per molti considerato “buio” per la Città di Anguillara Sabazia

Tutta la fiducia riposta in quel vento di novità è crollata pian piano quando la città di Anguillara Sabazia ha iniziato la sua lenta decadenza. L’atto di “dimissioni contestuali da consiglieri del Comune di Anguillara Sabazia” è indirizzato al segretario comunale Alessandra Giovinazzo. I firmatari sono: Silvia Silvestri, Ernesto Liberati, Antonio Pizzigallo, Antonio Fioroni, Silvio Bianchini, Matteo Flenghi, Eugenio Catarci, Roberto Guiducci, Christian Calabrese.

Tra le motivazioni c’è “l’inconciliabilità politica avvenuta nel tempo tra i componenti della maggioranza che avevano fondato la propria credibilità su valori assoluti quali onestà, trasparenza e partecipazione attiva dei cittadini, principi puntualmente disattesi per saccenteria e arroganza di pochi a discapito degli altri qui presenti”.

Le parole e accuse nei confronti del sindaco Anselmo sono molto forti

“Da tempo, il gruppo consigliare di maggioranza, è tenuto all’oscuro delle scelte dell’esecutivo presenziato dal sindaco Sabrina Anselmo che ha voluto uno scollamento tra la Giunta e il Consiglio stesso, venendo meno al principio di condivisione sopra citato”.

Un atto d’accusa, quello dei Consiglieri comunali preceduto, solo 3 settimane fa, dalle dimissioni del Vicesindaco e assessore Sara Galea

La Vicesindaco nella lunga lettera pubblicata su questo quotidiano tra le varie motivazioni aveva messo in risalto il fatto che: “Ho dovuto tradire me stessa repentinamente, ed i miei elettori, accettando la volontà coercitiva di censurare qualsiasi comunicazione io facessi nella mia pagina – Facebook Ndr. – riguardo le tematiche comunali, anche sulle mie stesse deleghe, anche quando comunicavo semplicemente eventi, o avvisi, custodisco le cronologie dove mi si redarguiva per aver fatto comunicazioni, nonostante fossi l’assessore alle pubbliche relazioni, nonostante avrei dovuto io mantenere aperti i discorsi e garantire la mediazione con i cittadini, nonostante avrei voluto realizzare un sano colloquio con i cittadini, ma non solo per questo ma anche, e soprattutto, perché avrei voluto garantire quel famoso amico in Comune che è diventato immaginario pochi mesi dopo essere entrati come amministratori, non ho potuto farlo perché venivo accusata di farmi campagna elettorale. Sono stata indegnamente censurata.
Dovevo stare nell’ombra, non dovevo permettermi di scrivere nulla se non c’era il benestare di altri”.

Le considerazioni contenute nell’atto protocollato questa mattina dai Consiglieri comunali parlano di piano regolatore, scuola e di politica gestionale che porta inevitabilmente al dissesto finanziario

“Considerato che la volontà del gruppo consigliare era quella di revocare il PRG e diminuire il consumo di suolo sul territorio di Anguillara ed invece si è ritrovato solo a spendere risorse senza ottenere quanto originariamente sbandierato in campagna elettorale e inizio del mandato sindacale. Atteso che nell’anno 2019 a causa di alcune scelte legate alla gestione dell’emergenza sismica e statica dei plessi scolastici, il sindaco preferirebbe ingessare il bilancio comunale per costruire una nuova scuola in via Duca degli Abruzzi piuttosto che mettere in sicurezza le strutture che non raggiungono il grado minimo di vulnerabilità sismica con grave pericolo dell’incolumità pubblica per bambini e docenti. Considerata l’esperienza fortemente negativa seguita al bando di gara sui moduli provvisori scolastici denominati containers che secondo l’iniziativa amministrativa dovevano sopperire per un solo anno alla repentina chiusura del plesso materna e primaria di via Verdi dichiarata inagibile per evidenze carenze strutturali rilevatesi successivamente pari alle condizioni delle scuole di Monte Le Forche, nido il Ranocchio, materna e primaria Scala e medie San Francesco per le quali il sindaco non ha disposto alcun provvedimento restrittivo all’agibilità prefigurando una leggerezza nella valutazione iniziale oppure una evidente incapacità nella gestione attuale: il perseverare di tale gestione sindacale nel proseguo del mandato consiliare comporterebbe inevitabilmente il dissesto finanziario del Comune con enormi con ricadute economiche pesanti sulle tasche dei concittadini ormai intolleranti alle politiche di arroganza e saccenteria”.

Un carro ormai guidato soltanto da un paio di persone

Già queste parole da sole, fanno capire molte cose. Fanno capire come i Consiglieri di maggioranza hanno aspettato fino all’ultimo momento di irreversibile situazione disastrosa per scendere da un carro ormai guidato soltanto da un paio di persone.

Tutti gli altri però sono stati “sudditi e complici”, almeno fino ad oggi. A loro va dato atto di quel barlume di onestà intellettuale che li ha portati, anche se molto tardi, a staccare la spina. Anguillara Sabazia adesso aspetta il commissario prefettizio, ma l’auspicio è quello di un’ampia e condivisa riflessione prima di tornare nelle urne.




Paura da Coronavirus? Il professor Andrea Possenti: intanto possiamo aumentare le nostre difese immunitarie con la micoterapia

Curarsi con i funghi, un cibo che oltre ad essere buono al palato, possiede insospettabili proprietà terapeutiche.

Parliamo dei cosiddetti funghi medicinali

Usati da secoli nella medicina tradizionale cinese e oggi una consolidata realtà in Cina e Giappone dove la micoterapia fa parte delle cure tradizionali ed è addirittura inserita nei protocolli terapeutici ufficiali negli ospedali, per esempio come coadiuvante delle cure oncologiche.

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L’intervista di Chiara Rai al Professor Andrea Possenti Medico chirurgo specializzato in Odontostomatologia e docente a La Sapienza

Si tratta di 10 specie di funghi, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità curative.

Ma vediamo quali sono:

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 13/02/2020

La prima specie è l’Agaricus blazei, scoperto in Brasile, risulta molto
utile per le allergie e per l’eccesso di peso.

Il secondo fungo è l’Auricularia, utile per abbassare la pressione e come
ansiolitico e come antinfiammatorio in generale.

Il terzo fungo è il Coprinus, scoperto e studiato in occidente nel secolo
scorso, molto utile come ipoglicemizzante anti diabete e utile anche per i
disturbi digestivi.

Troviamo poi il Cordyceps, un fungo originario delle vette tibetane in
grado di migliorare l’ossigenazione del sangue. Quindi particolarmente indicato
per la rigenerazione del fegato anche in caso di infezioni virali come le
epatiti o in caso di intossicazioni.

Per chi soffre di
disturbi di stomaco e gastriti può provare l’Hericium. Questo
fungo induce una produzione di muco, quella sostanza che riveste le pareti
interne dello stomaco proteggendole dall’erosività dei succhi gastrici, quindi stimolando
la produzione di muco protettivo e facendo sparire l’infiammazione da gastrite
senza nessun effetto collaterale. Questo fungo, inoltre, riesce a fare quello
che è stato scoperto da Rita Levi Montalcini.
Nel 1986 lei ricevette il premio Nobel per la Medicina per aver scoperto che i
neuroni, una volta danneggiati, sono in grado di rigenerarsi grazie al fattore NGF (fattore di crescita nervoso). Ecco, questo fungo
fa proprio questo, stimola la rigenerazione neuronale.

Per aumentare le nostre difese immunitarie esiste il fungo Maitake, che ha un ottimo effetto stimolante del sistema immunitario, protettivo della prostata, ipoglicemizzante e anti colesterolo, pertanto è un fungo brucia-grassi. Ma soprattutto svolge un’azione antinfiammatoria sulla mucosa intestinale risultando molto utile per contrastare malattie come il morbo di Crohn e la colite.

Troviamo poi il Pleurotus, uno dei funghi più studiati per le sue
proprietà terapeutiche: protettivo di fegato e reni, aiuta a disintossicarsi da
alcool e sigarette e migliora in generale la funzionalità dei filtri del corpo.
Inoltre fluidifica il sangue e quindi risulta protettivo del cuore.

Esiste anche un fungo per contrastare la caduta dei capelli, si tratta del Polyporus, un fungo che tradizionalmente è sempre stato usato per ridurre la ritenzione idrica e migliorare la diuresi perché agisce sui reni, proteggendoli anche dalle malattie infiammatorie e dai calcoli.

Per vivere più a lungo troviamo il Reishi, il fungo della longevità. Considerato il più potente dei funghi medicinali, da sempre noto per le sue proprietà ad ampio spettro. Si sono contati almeno 400 principi attivi solo in quest’unico fungo, tanto che risulta preventivo di quasi tutte le possibili patologie del corpo umano, tumori inclusi. Svolge azione cortison-like, quindi è un potente antinfiammatorio indicato sia per proteggere dalle malattie virali e dalle infezioni come in caso caso di patologie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto. Riduce colesterolo e glicemia, depura il fegato, migliora la digestione ed è un alleato delle donne, aiutando a contrastare i disturbi ormonali femminili, le irregolarità del ciclo e i disturbi della menopausa. Ma è anche utile agli uomini, perché stimola la produzione di testosterone in chi ne sia carente. Infine è anche il fungo della bellezza, perché migliora notevolmente l’estetica della pelle.

L’ultimo fungo, è lo
Shiitake ottimo anche in cucina, ha proprietà
antinfiammatorie, protegge dalle malattie virali e dalle infezioni del cavo
orale come le stomatiti e le afte, riequilibra il sistema immunitario e fa bene
all’intestino.

Gli studi effettuati
hanno dimostrato che gli Integratori Micoterapici possono essere associati ai
farmaci tradizionali, perché migliorano il risultato complessivo. E i benefici
delle due tipologie di prodotto si sommano e garantiscono un effetto potenziato.




Il Questore di Terni Roberto Massucci, insignito dal Presidente della Repubblica del titolo onorifico di Grande Ufficiale, diventa Socio nazionale dell’ANCRI

La tessera sociale gli è stata consegnata dal presidente dell’Ancri Tommaso Bove e dal prefetto Francesco Tagliente a margine della celebrazione della “Giornata dell’Amore per il Tricolore”, organizzata dalla Questura di Terni, in collaborazione con L’ANCRI e il Comune, in occasione dei festeggiamenti di San Valentino, il Santo patrono della città umbra e degli innamorati.

Il Prefetto Tagliente, motivando l’ingresso in ANCRI del Questore Roberto Massucci, ha richiamato il comune percorso professionale e modo di sentire i valori e i principi richiamati nella nostra Costituzione e l’applauditissimo intervento fatto poco prima alla platea dal Questore con richiami alle vicende più toccanti del suo percorso professionale che ha suscitato emozioni e profonde riflessioni sui valori e sulla importanza del Tricolore e degli altri simboli della Repubblica.

Tra i presenti nella sala blu di palazzo Gazzoli, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, i prefetti di Perugia e di Terni, i sindaci dei 33 comuni della provincia di Terni, il Questore di Perugia, i vertici della magistratura e delle Forze e corpi di Polizia dell’Umbria, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, Dirigenti, Funzionari, Agenti e amici provenienti da varie città, i rappresentanti delle comunità straniere residenti e, in primo piano, al centro delle attenzioni, oltre 100 studenti delle scuole “Casagrande – Cesi”, “Renato Donatelli” e “Sandro Pertini”.

Dopo il saluto del questore, Roberto Massucci, del prefetto Emilio Dario Sensi e del sindaco Leonardo Latini, del presidente dell’Associazione nazionale degli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Tommaso Bove e del prefetto Francesco Tagliente, la cerimonia – presentata dal giornalista Rai Marco Mazzocchi – è proseguita con l’esibizione della Fanfara della polizia di Stato, che ha eseguito l’Inno di Mameli, e con un’interpretazione del vice ispettore Stefano De Majo sul tema ‘La polizia e il Tricolore’. A concludere la giornata l’intervento del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli




Via dei Laghi, violento scontro tra auto e furgone: un ferito

Brutto incidente alle 7:30 circa di questa mattina su via Dei Laghi dove una utilitaria grigia ha colpito violentemente un camioncino da cantiere. Ferito un uomo portato al pronto soccorso di Tor Vergata.

La vettura si trovava sulla via Dei Laghi pronta a voltare in direzione della stazione ferroviaria Pantanelle quando è avvenuto l’impatto con il furgone. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Castel Gandolfo che hanno effettuato i rilievi e ascoltato i testimoni presenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.




Bullismo, mobbing e stalking. Nuove tutele per delle patologie certificate: parlano gli esperti

Il mobbing, lo stalking ed il bullismo sono di fatto l’espressione di una società in cui sono dominanti i valori della sopraffazione e dell’arbitrio del più forte sul più debole, in cui i modelli vincenti, spesso veicolati anche attraverso i mass media, sono quelli dell’arroganza e del non rispetto per l’altro.

Strumenti di
autoaffermazione sono la violenza, l’aggressività, la minaccia, quale risultato
di un modo di concepire se stessi come al di sopra di tutto e tutti e quindi
anche sulle volontà altrui.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 06/02/2020

Questo in tutte
le sfere interpersonali a partire dai luoghi di lavoro, o di studio, nelle
relazioni affettive dove vige il principio della supremazia del più forte.

Ma oggi ci sono
nuove tutele per queste patologie certificate? Sicuramente è necessario un
lavoro di squadra per neutralizzare il problema.

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Da sinistra: Daniela Iozzi (Psicologa, psicoterapeuta) – Luigi Iavarone (Presidente associazione EMotivAzione) – Rosj Guido (Psicologa, psicoterapeuta)

Spesso il
persecutore è un soggetto non nuovo a certi comportamenti illeciti o criminali
e ha una certa domestichezza nel gestire le proprie attività delittuose,
rendendo di fatto poco produttive le azioni di tutela della vittima messe in
campo dagli avvocati.

Pertanto, per
ottenere risultati apprezzabili, soprattutto in caso di persecutori “abituali”
o recidivi, risulta opportuno affrontare il problema da diverse prospettive. In
sostanza, è necessaria la sinergia di diversi specialisti che si occupino del
caso congiuntamente, apportando le loro specifiche conoscenze e competenze.




Riforma della prescrizione e presunti innocenti in carcere: Bonafede, i dati ministeriali e… quelle prese di posizione

Il ministro Alfonso Bonafede
continua a collezionare molte critiche per le sue “uscite” e prese di posizione
riguardo un mondo che a volte sembra essere lontano dalla sua comprensione.

Soltanto lo scorso 24 gennaio,
durante il programma de La7 “In Onda” ha detto che “gli innocenti non finiscono
in carcere”, dimostrando quindi di ignorare i dati del suo ministero.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 30/01/2020

Nelle carceri italiane, infatti, il 34,5% dei detenuti è oggi in attesa di giudizio, cioè presunti innocenti. Dal 1992 alla fine del 2017, 26.412 persone hanno subito una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, prima di essere riconosciute innocenti con sentenza definitiva.

Quindi oltre 26 mila innocenti ristretti nelle patrie galere

Per risarcirli, lo Stato ha versato complessivamente poco meno di 656 milioni di euro. Ma non è tutto. A stigmatizzare il comportamento del Guardasigilli è stato anche il Garante dei detenuti, Mauro Palma, che ha criticato il video “postato dal ministro della giustizia e pubblicato sulla rivista online ministeriale”, che “si aggiunge a quel riferimento al ‘marcire’ che il ministro dell’Interno ha più volte espresso in suoi video, riferimento che indica una finalità della pena detentiva opposta a quella voluta dalla nostra Costituzione”.

Ma non è finita perché ci
sono le palesi proteste contro la legge Bonafede sulla riforma della
prescrizione.

In sostanza, da quest’ anno
la prescrizione dei reati si interromperà dopo la sentenza di primo grado, sia
di condanna sia di assoluzione.

Oltre a non snellire i tempi
della giustizia, secondo molti questa riforma metterà a dura prova gli uffici
giuridici, portando il sistema italiano al collasso totale




Elezioni regionali, Astorre (Pd) e Ciocchetti (FdI) fanno il punto

In totale saranno otto le regioni chiamate alle urne: Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche e Puglia.

Come avvenuto già per le regionali del 2019, non ci sarà però una data unica.

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La video intervista al Senatore Bruno Astorre Segretario del Pd Lazio e all’Onorevole Luciano Ciocchetti rappresentante di Fratelli d’Italia

In Emilia Romagna si voterà infatti il 26 gennaio, con anche la Calabria che alla fine si è unita per una sorta di election day.

Nelle altre sei regioni invece le elezioni ci saranno nella tarda primavera insieme al primo turno delle amministrative

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

In totale in Emilia Romagna saranno sette i candidati in corsa

Il governatore uscente Stefano Bonaccini è nuovamente il candidato del centrosinistra, con i 5 Stelle che ci saranno e correranno per conto proprio puntando su Simone Benini. Il centrodestra invece ha scelto di puntare sulla senatrice leghista Lucia Borgonzoni.

In Calabria saranno quattro i candidati in corsa. Alla fine il governatore uscente Mario Oliverio non si è ripresentato, ricompattando così il centrosinistra con il PD che ha deciso di appoggiare l’imprenditore Pippo Callipo mentre la scelta del Movimento 5 Stelle è ricaduta sul docente universitario Francesco Aiello.

Nel centrodestra la scelta di Forza Italia di candidare la deputata Jole Santelli ha indispettito Mario Occhiuto, con il sindaco di Cosenza che dopo un appello di Silvio Berlusconi ha rinunciato a correre per conto proprio.




Sistema elettorale maggioritario, la Corte costituzionale dice no al referendum leghista

Il referendum sul sistema elettorale maggioritario è stato dichiarato “inammissibile” dalla Corte Costituzionale, che lo scorso giovedì 16 gennaio si è espressa, dopo otto ore di camera di consiglio.

Il referendum era stato proposto dalla Lega e sostenuto anche da otto Consigli regionali, fra cui quello ligure, con il presidente Giovanni Toti in testa.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

Il referendum mirava a
proporre ai cittadini di esprimersi a favore o contro l’abrogazione delle norme
sulla distribuzione proporzionale dei seggi elettorali.

La Corte ha motivato il
respingimento del referendum per una “assorbente ragione dell’eccessiva
manipolatività del quesito referendario”.

Una decisione che ha
scatenato le ire del leader leghista Matteo Salvini, che ha chiaramente parlato
di una “difesa del vecchio sistema, con Pd e 5 Stelle che restano attaccati
alle poltrone”.

Il ministro delle Riforme
Federico D’Incà ha subito annunciato che il Governo andrà avanti “per superare
il Rosatellum e dare al paese una legge elettorale proporzionale con soglia
alta”.

E il proporzionale trova
soddisfatti anche il pentastellato Luigi Di Maio e il segretario del Pd Nicola
Zingaretti. Per Giovanni Toti, invece, la decisione della Corte Costituzionale,
“ci riporta indietro alla Prima Repubblica, in quanto con il sistema
maggioritario, gli elettori avrebbero finalmente potuto scegliere i propri
parlamentari, le alleanze, il Governo del Paese prima del voto”. Ora, sempre
secondo Toti, “il rischio è che la maggioranza parlamentare voti una legge
proporzionale, che ci riporterà alla Prima Repubblica, consentendo ai partiti
di accordarsi dopo il voto, alle spalle dei cittadini, mandando a Roma una
serie di raccomandati, senza nessuna esperienza sul territorio”.




Piano bar e spettacoli di musica dal vivo, il permesso Siae non basta più: il direttore commerciale Soundreef spiega le nuove regole

Aperte nuove frontiere per gli operatori del settore musicale italiano dopo la sottoscrizione di un accordo, dello scorso 10 aprile, tra SIAE e SOUNDREEF-LEA.

Un accordo arrivato a seguito del recepimento della Direttiva Barnier e dopo alcune battaglie legali tra le due società riguardo la liberalizzazione dell’attività di intermediazione dei diritti d’autore.

A spiegare nel dettaglio come funziona oggi la procedura relativa la richiesta dei vari permessi per quei utilizzatori che operano nel settore della musica dal vivo, il Direttore commerciale della SOUNDREEF dr. Massimo Scialò.

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L’intervista di Chiara Rai al dr. Massimo Scialò Direttore commerciale della SOUNDREEF trasmessa a Officina Stampa del 23/01/2020

In Italia con il Decreto legislativo 35/2017, è stata infatti riconosciuta agli autori la libertà di scegliere l’organismo di gestione collettiva a cui affidare le proprie opere.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

Un accordo che ha visto terminare dopo oltre un secolo il monopolio della
SIAE per la gestione dei diritti d’autore e che ha assistito quindi alla
nascita di SOUNDREEF, società di diritto anglosassone, che in Italia riscuote i
diritti d’autore dei propri associati attraverso l’associazione senza fini di
lucro LIBERI AUTORI EDITORI (LEA).

L’accordo, per quanto riguarda le esecuzioni musicali dal vivo, prevede l’obbligo
per gli organizzatori di munirsi di doppia licenza, SIAE e SOUNDREEF-LEA qualora
durante l’evento siano eseguiti brani del repertorio tutelato da SIAE e quelli del repertorio
tutelato da LEA-SOUNDREEF.

Ma il problema per gli organizzatori è quello di non poter sapere in anticipo cosa suoneranno i musicisti durante un evento

Non si può infatti prevedere durante una serata di piano bar, a titolo di esempio, se sarà suonato solo repertorio tutelato da SIAE oppure tutelato solo da SOUNDREEF/LEA o se tutelato da ambedue le società.

Molti brani musicali, infatti, sono tutelati sia da SIAE che da SOUNDREEF/LEA

Così come la famosa canzone cantata da Umberto Tozzi “Ti Amo” che è stata composta dallo stesso Tozzi iscritto SIAE insieme a Giancarlo Bigazzi il cui repertorio è tutelato da SOUNDREEF/LEA.

Così come altri brani che rappresentano dei veri e propri evergreen e che sovente si ritrovano nelle scalette musicali dei piano bar sparsi lungo la nostra penisola. Brani come “Gloria”, “I migliori anni della nostra vita”, “Almeno tu nell’universo”, “Quello che le donne non dicono” tanto per citarne alcuni, ma lista è molto più ampia ed è destinata a crescere esponenzialmente viste le ultime acquisizioni di grandi successi interpretati da celebri artisti come Laura Pausini, Vasco Rossi, Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Ligabue, Francesco Renga, Eros Ramazzotti, Jennifer Lopez, Marco Masini, Gianna Nannini, Marco Mengoni, Robert Miles e molti altri.