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Bullismo, mobbing e stalking. Nuove tutele per delle patologie certificate: parlano gli esperti

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Il mobbing, lo stalking ed il bullismo sono di fatto l’espressione di una società in cui sono dominanti i valori della sopraffazione e dell’arbitrio del più forte sul più debole, in cui i modelli vincenti, spesso veicolati anche attraverso i mass media, sono quelli dell’arroganza e del non rispetto per l’altro.

Strumenti di autoaffermazione sono la violenza, l’aggressività, la minaccia, quale risultato di un modo di concepire se stessi come al di sopra di tutto e tutti e quindi anche sulle volontà altrui.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 06/02/2020

Questo in tutte le sfere interpersonali a partire dai luoghi di lavoro, o di studio, nelle relazioni affettive dove vige il principio della supremazia del più forte.

Ma oggi ci sono nuove tutele per queste patologie certificate? Sicuramente è necessario un lavoro di squadra per neutralizzare il problema.

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Da sinistra: Daniela Iozzi (Psicologa, psicoterapeuta) – Luigi Iavarone (Presidente associazione EMotivAzione) – Rosj Guido (Psicologa, psicoterapeuta)

Spesso il persecutore è un soggetto non nuovo a certi comportamenti illeciti o criminali e ha una certa domestichezza nel gestire le proprie attività delittuose, rendendo di fatto poco produttive le azioni di tutela della vittima messe in campo dagli avvocati.

Pertanto, per ottenere risultati apprezzabili, soprattutto in caso di persecutori “abituali” o recidivi, risulta opportuno affrontare il problema da diverse prospettive. In sostanza, è necessaria la sinergia di diversi specialisti che si occupino del caso congiuntamente, apportando le loro specifiche conoscenze e competenze.