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Campobasso, “Premio donne al timone”: prestigioso riconoscimento a Eliana Tagliente

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Campobasso. “Premio Donne al Timone”. Tra le eccellenze al femminile premiata Eliana Tagliente per la sua incisiva attività svolta nella veste di Delegata Nazionale ANCRI alla Pari Opportunità
“Rappresenta un modello di riferimento. Dimostra concretamente come una donna con problemi di salute, mamma, lavoratrice grazie alla tenacia e la forte determinazione, può riuscire anche a dedicarsi e raggiungere obiettivi in attività filantropiche ed umanitarie meritevoli di particolare considerazione sociale e grande attenzione istituzionale”.
Con questa motivazione, la Provincia di Isernia, la Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso e Isernia Giuditta Lembo e i membri del comitato tecnico scientifico del Premio “Donne al Timone“ hanno conferito il prestigioso riconoscimento a Eliana Tagliente per la sua incisiva attività svolta nella veste di Delegata Nazionale ANCRI alla Pari Opportunità.
Eliana Tagliente – ha precisato la Consigliera Giuditta Lembo organizzatrice del Premio – è una “eccellenza al femminile, sposata, madre di due figlie di 16 e 11 anni che combatte da 38 anni con il diabete mellito e da 14 anche con la sclerosi multipla. Si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2001, iscritta all’albo dei giornalisti dal 2002, Nel 2005, dopo il biennio di pratica legale, ha sostenuto l’esame per l’abilitazione alle pratica forense. Ha iniziato a lavorare come legale d’azienda nel 2002 e lo è tutt’ora. Nel 2013 è stata insignita della Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
Il suo spirito combattivo e la sua forte determinazione a non farsi sopraffare dai problemi di salute le consente di mantenere forte l’impegno lavorativo e familiare tenendo alta l’attenzione ai problemi delle persone affette da disabilità.
Attività che realizza soprattutto come Delegata Nazionale alle Pari Opportunità dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica (ANCRI)”.
Il presidente dell’ANCRI Tommaso Bove parlando dell’impegno come Delegata Nazionale del sodalizio alle Pari Opportunità ha evidenziato che , il 7 dicembre del 2019 in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, a Firenze, Eliana coinvolgendo CRI, ANCRI e AISM ha promosso una Giornata seminariale, nel Salone dei 500 a Palazzo Vecchio, dove affrontando il tema degli ostacoli burocratici che limitano i diritti delle persone con disabilità, ha portato la sua testimonianza toccante e coraggiosa al punto da far ritenere necessario istituire un “osservatorio sul rispetto dei diritti della persona malata da parte della burocrazia”.
Alla vigilia del Festival di Sanremo 2020 ha formalizzato il suo disappunto al Presidente della RAI, alla Commissione Pari Opportunità RAI e alla Commissione parlamentare di Vigilanza dei servizi televisivi, sulla scelta di ammettere a Sanremo artisti che abbiano, nel loro repertorio, diffuso testi (e videoclip) di istigazione al femminicidio e comunque di particolare volgarità, ritenendo che la direzione artistica del Festival di Sanremo debba rispettare quei valori insiti nella nostra Costituzione, nelle Convenzioni europee e nello stesso Contratto televisivo pubblico che impone di “superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione”
Ha sollevato la questione delle difficoltà che la burocrazia pone ai disabili, mettendo in evidenza anche l’esigenza di snellire la burocrazia per l’accesso nelle ZTL delle persone disabili;
Ha focalizzato l’attenzione sul rinnovo delle patenti speciali e messo le basi perché si pensi ad agevolazioni alle aziende che lasciano lavorare serenamente, garantendogli parità di trattamento, persone affette da disabilità (anche per non pesare sui sussidi assistenziali).

Nell’ambito delle iniziative portate avanti per ridurre i disagi e le “barriere burocratiche” dei pazienti con sclerosi multipla, il 14 novembre scorso, a Roma, è intervenuta nell’ambito di un convegno tematico, “Io non sclero”, organizzato al Policlinico Gemelli di Roma, evidenziando le condizioni di vita delle persone costrette a combattere questa malattia dal decorso invalidante progressivo.”
Nel dicembre 2019 ha organizzato, con la partecipazioni di figure istituzionali coinvolte un Focus sulle pari opportunità. A gennaio 2020, in occasione dell’anniversario della Delega Nazionale, ha pubblicato una riflessione sugli effetti del lock down sulla violenza sulle donne alla luce dei dati pubblicati dal Ministero dell’Interno.”
Il tema delle difficoltà che la burocrazia pone ai disabili, è stato affrontato da Officina Stampa. La conduttrice Chiara Rai ha intervistato Eliana Tagliente mettendo in evidenza la necessità di snellire le procedure per l’accesso nelle ZTL alle persone disabili. Nel corso della trasmissione televisiva è stata focalizzata l’attenzione sul rinnovo delle patenti speciali e messo le basi perché si pensi ad agevolazioni alle aziende che lasciano lavorare serenamente, garantendogli parità di trattamento, persone affette da disabilità (anche per non pesare sui sussidi assistenziali).
Nell’ambito della manifestazione organizzata a Campobasso è stato consegnato un Premio alla “Memoria” che la Consigliera di Parità Giuditta Lembo ha voluto dedicare alla ex collega della Provincia di Isernia Tina Fiorenzo scomparsa lo scorso anno.
Tra i premiati anche l’ex Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e la criminologa psicoterapeuta Virginia Ciaravolo, Presidente dell’Associazione “Mai più violenza infinita”.
Sono stati, Inoltre, l’Ordine dei Medici di Isernia, il Segretariato della Sezione regionale del Molise FIMP
(Federazione Italiana Medici Pediatri Molise) e l’Ordine dei giornalisti del Molise. Per la sezione “Eccellenze molisane al femminile” sono state premiate: Celeste Condorelli (Amministratrice
delegata del Gemelli Molise), Vittoria Doretti (Responsabile ed ideatrice del Protocollo Operativo “Codice Rosa”, dedicato alle vittime della violenza di genere e dei crimini di odio, recepito nelle Linee guida nazionali), Antonella Cortese (Criminologa e Psicologa impegnata nella tutela dei diritti dei militari e delle forze dell’ordine), Emilia Petrollini (già Dirigente della Regione Molise), Maria Stella Rossi (Scrittrice), Serena Di Nucci (Imprenditrice), Gioconda Marinelli (Scrittrice), Rita Marcogliese (Imprenditrice), Carmelina Colantuono (Imprenditrice e custode della transumanza), Michela Anziano (Presidente Associazione “Un filo che unisce”), Ida Di Ianni (Scrittrice, Direttrice editoriale della Volturnia), Maria Monaco (Funzionaria della Provincia di Isernia), Teresa Ascione (Presidente cooperativa “Creazioni Moda”), Mariantonietta Di Nardo (Presidente Associazione “Mamme, salute e ambiente” di Venafro), Marianna Considerato (Presidente Associazione “Oltre la vita”), Rossella D’Orsi (Responsabile del SIPROIMI/ SAI di Venafro che si occupa dell’accoglienza di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale).
Per la sezione “Uomini illuminati” i premi sono stati conferiti a: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Consigliera di Parità Provincia di Isernia Provincia di Isernia Enzo Di Giacomo (Presidente Tribunale di Isernia), Francesco Laratta (Già Parlamentare e amministratore Ismea, Ente economico del Governo che si occupa di credito per le imprese agricole), Maurizio Gasperi (Endocrinologo e Professore Cattedra di Endocrinologia Laurea di medicina e Chirurgia-Università degli Studi del Molise), Fernando Galasso, Giuseppe Galasso e Andrea Galasso (Studio commerciale), Pasqualino De Mattia (Presidente Associazione MeToo, responsabile campagna di comunicazione “Non ti amo da morire”), Giorgio Gagliardi (Responsabile progetto “Creazioni Moda”), Gianni Alfano (Segretario regionale del sindacato di Polizia Coisp Molise).

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Isola delle rose e isola dei famosi: due esperimenti sociali agli antipodi

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L’Isola delle Rose e l’Isola dei Famosi rappresentano due realtà molto diverse tra loro, sia dal punto di vista sociologico che motivazionale, che riflettono cambiamenti significativi nella società nel corso del tempo.

L’Isola delle Rose è un’isola artificiale costruita nel 1967 al largo della costa italiana vicino a Rimini. Fu creata come una micronazione autoproclamata dallo scienziato e ingegnere italiano Giorgio Rosa, con l’obiettivo di sfidare la sovranità territoriale italiana e promuovere l’ideale di libertà e indipendenza. L’Isola delle Rose rappresenta una sperimentazione sociale e politica, con l’idea di creare una comunità utopica basata sulla cooperazione e l’autogestione.

D’altra parte, l’Isola dei Famosi è un reality show televisivo in cui un gruppo di persone famose viene portato in un’isola remota e deve affrontare sfide fisiche e mentali per sopravvivere e guadagnare premi. L’Isola dei Famosi è incentrata sull’intrattenimento e sulla competizione, con l’obiettivo di attirare l’attenzione del pubblico e generare interesse attraverso il dramma e le dinamiche interpersonali.

Le differenze sociologiche tra le due realtà sono evidenti:

  1. Finalità e motivazioni: L’Isola delle Rose era motivata da ideali di libertà, indipendenza e sperimentazione sociale, mentre l’Isola dei Famosi è incentrata sull’intrattenimento, la competizione e la celebrità.
  2. Struttura sociale: L’Isola delle Rose aveva una struttura sociale basata sull’autogestione e la cooperazione tra i membri della comunità, mentre l’Isola dei Famosi ha una struttura gerarchica con ruoli definiti e dinamiche di potere.
  3. Approccio alla vita quotidiana: Sull’Isola delle Rose, i residenti dovevano affrontare le sfide della vita quotidiana in un ambiente isolato e autonomo, mentre sull’Isola dei Famosi i concorrenti affrontano sfide create artificialmente per l’intrattenimento televisivo.
  4. Rapporto con il mondo esterno: L’Isola delle Rose era isolata dal resto del mondo e tentava di sfidare le autorità nazionali, mentre l’Isola dei Famosi è un programma televisivo che ha una forte connessione con il mondo esterno attraverso la trasmissione televisiva e i social media.

In conclusione, l’Isola delle Rose e l’Isola dei Famosi rappresentano due esperimenti sociali molto diversi tra loro, che riflettono valori, ideali e obiettivi differenti. Mentre l’Isola delle Rose rappresentava un tentativo di creare una comunità utopica basata sulla libertà e l’autogestione, l’Isola dei Famosi è un programma televisivo che si concentra sull’intrattenimento, la competizione e la celebrità.

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Dalla disco music alla Trap music: il fascino della “Febbre del sabato sera” è ancora vivo e vegeto

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La storia della disco music ha radici profonde nella cultura musicale afroamericana e ha attraversato diverse fasi e influenze nel corso degli anni, influenzando generazioni di appassionati di musica e ballerini.

Negli anni ’70, la disco music ha avuto origine nei club notturni di New York City e Philadelphia, dove DJ come DJ Kool Herc, DJ Afrika Bambaataa e DJ Grandmaster Flash iniziarono a sperimentare con mixaggi elettronici e a suonare registrazioni di musica funk e soul a velocità più elevate. Questa nuova forma di musica da ballo ha catturato l’immaginazione delle persone e ha rapidamente guadagnato popolarità nelle discoteche di tutto il mondo.

Tra i primi artisti che hanno contribuito a definire il suono della disco music ci sono stati i Jackson 5, con hit come “Dancing Machine”, e artisti come Donna Summer, Gloria Gaynor e i Bee Gees, che hanno dominato le classifiche con brani come “Love to Love You Baby”, “I Will Survive” e “Stayin’ Alive”, rispettivamente. Questi brani sono diventati inno della cultura disco e hanno contribuito a definire il suo stile e la sua estetica.

Barry White è stato un altro artista iconico della disco music, noto per le sue canzoni romantiche e sensuali che includevano “Can’t Get Enough of Your Love, Babe” e “You’re the First, the Last, My Everything”. Le sue produzioni orchestrali lussureggianti e la sua voce profonda e sensuale hanno reso le sue canzoni dei classici della disco music.

Negli anni successivi, la disco music ha subito un declino di popolarità verso la fine degli anni ’70, ma il suo impatto sulla cultura musicale è rimasto significativo. Elementi della disco music sono stati incorporati in generi musicali successivi, compresa la dance music degli anni ’80 e ’90 e la musica house e dance pop contemporanea.

Più recentemente, il genere trap music ha guadagnato popolarità, soprattutto tra i giovani, con artisti come Future, Travis Scott e Migos che hanno portato avanti il suono e lo stile della trap music. Anche se la trap music ha radici diverse dalla disco music, entrambi i generi condividono un focus sull’energia e sul ritmo che li rende irresistibili per molti adolescenti e giovani amanti della musica da ballo.

In definitiva, la disco music ha avuto un impatto duraturo sulla cultura musicale e continua a influenzare la musica e la cultura pop contemporanee, dimostrando che il fascino della “febbre del sabato sera” è ancora vivo e vegeto per molte persone di tutte le età.

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Le note disciplinari a scuola: perché?

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Secondo il parere di alcuni docenti, da quando si utilizza il registro elettronico si è più propensi a cliccare sulla voce note per richiamare il comportamento non corretto di alcuni alunni.

Questa modalità è molto più diffusa nelle scuole secondarie di II grado piuttosto che negli altri gradi scolastici. Il perché di questo spartiacque rispetto agli altri gradi d’istruzione dipende dall’età degli alunni.

Nell’immaginario collettivo l’adolescente attua comportamenti più atipici rispetto ad altre età, nonché “degni” di una nota disciplinare in cui viene esplicato l’errore del comportamento dell’alunno da parte del docente.

Perché l’adolescente?

L’adolescente è maggiormente coinvolto nella fragilità del suo cambiamento e pertanto più volubile nel mettere in atto atteggiamenti non coerenti. È un’età di passaggio tra la pubertà e l’adolescenza costellata dai primi amori, le prime relazioni e i primi atteggiamenti di rivalsa sociale.

Un’età in cui il ragazzo/a si pensa in un’ottica di indipendenza da tutto e da tutti, in cui l’ego si esprime in modo alto, pensando di essere leader e di poter assumere comportamenti di ogni tipo. A volte la scaltrezza di un adolescente è peggiore di quella che può assumere un adulto.
In tutto ciò, la genitorialità e, a volte nemmeno la scuola, riesce a scalfire atteggiamenti non congrui alla convivenza sociale da parte di alcuni adolescenti.

È una fase di vita in cui ci si sente “grandi”, in cui ci si oppone alla correttezza e alla presa di coscienza di sé e dell’altro. Un passaggio difficile per la maggioranza dei ragazzi/e: alcuni adolescenti non riescono a darsi una collocazione nel mondo circostante, cadendo spesso in situazioni poco sicure (es. alcool, droga, fumo etc …).

Di concerto tali atteggiamenti vengono riflessi nel contesto domestico e scolastico.
In quest’ultimo caso, il docente è costretto a segnalare, mediante una nota disciplinare, il comportamento incoerente dell’alunno/a.

È in tal senso che il giovane mette in atto comportamenti spesso oppositivi e ribadisce la sua “innocenza”. Qui nascono i dissapori tra alunni e docenti e si spezza una sorta d’incantesimo che segna il percorso dello studente. Nascono raffronti con il docente che ha segnalato una nota disciplinare sia da parte dell’alunno che dei genitori. Quest’ultimi “pretendono” spiegazioni dall’insegnante e spesso sono contrari alla nota assegnata al figlio/a. In casi più sporadici, invece, è lo stesso genitore che chiede aiuto agli insegnanti poiché non riesce a tollerare il comportamento del figlio/a.

In questo contesto, i docenti e i genitori ricoprono un ruolo essenziale per la crescita e l’evoluzione del ragazzo/a. Queste due figure educative devono premunirsi di pazienza, stabilendo le regole da seguire e cercando di accompagnare il giovane verso la strada migliore per lui/lei.

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