CAPO TEULADA: NON CI SARANNO ESERCITAZIONI MILITARI

Redazione

Capo Teulada (Sardegna, Cagliari) – Non ci saranno bombe che esplodono, militari che sparano a Capo Teulada. Almeno fino a fine mese. "Tutte le esercitazioni previste per settembre sono state annullate. Il programma di missili e bombe e' stato repentinamente cancellato nella notte tra venerdi' e sabato", annuncia il deputato Mauro Pili (Unidos-Misto). "E' l'ennesima cancellazione in pochi giorni considerato che il programma della prima decade di ottobre era stato cancellato senza spiegazioni ufficiali". Dal 25 agosto sono in corso nel poligono operazioni di bonifica con l'impiego di circa 80 uomini. "Se stanno veramente facendo opere di bonifica", osserva Pili, "come possono riprendere a sparare? Oppure era tutta una farsa e non stanno bonificando niente?". Pili attacca il ministro della Difesa Roberta Pinotti: "Appare sempre di piu' un ministro nel pallone". "Un ministero autorevole e responsabile", aggiunge il parlamentare, "non sarebbe in preda a un evidente stato confusionale. Semmai agirebbe con trasparenza e chiarezza, senza propaganda, con l'obiettivo di sanare il vulnus grave che si e' accertato nella base di Teulada. Insistere in un atteggiamento arrogante lo sta facendo sconfinare nel patetico".

Secondo Pili, "e' evidente che o si fanno le azioni di bonifica o si fanno le esercitazioni: sarebbe difficile per chiunque argomentare il doppio binario intrapreso dalla Difesa".
"Se e' vero che la magistratura ha avviato un'indagine sulle attivita' del poligono", aggiunge il deputato, in riferimento all'inchiesta della procura di Cagliari, che, con un fascicolo affidato al pm Emanuele Secci, indaga per omicidio colposo, "sara' difficile ipotizzare che lo stato dei luoghi possa essere alterato ulteriormente". I vertici del poligono hanno presentato un piano di recupero concordato con gli inquirenti e gli enti regionali per la tutela dell'ambiente. "L'annuncio dell'annullamento delle esercitazioni di settembre e quelle della prima decade di ottobre sono un passo obbligato", conclude Pili, "cosi' come appare illogico e irrazionale pianificare nuove esercitazioni per la seconda e terza decade di ottobre"