STOP ALLA FUGA DI CERVELLI: INCENTIVI PER CHI TORNA IN ITALIA

di Christian Montagna

Una bella notizia finalmente giunge da questa Italia devastata dalle controversie politiche e dalla disperazione sociale. I giovani sempre più spesso in fuga dal bel paese, da oggi, potrebbero essere incentivati a tornare viste le riduzioni approvate dal Parlamento. Secondo una nuova norma del decreto fiscale dell'internazionalizzazione delle imprese, infatti, il reddito prodotto in Italia da lavoratori "con qualifiche elevate" che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato italiano potrà beneficiare per 5 anni di una riduzione del reddito imponibile del 30%.


Saranno dunque incoraggiati i “cervelloni” che hanno portato le proprie menti ingegnose negli altri paesi: dopo che il Cdm avrà introdotto la norma accogliendo l’indicazione del Parlamento, potranno accedere all’incentivo tutti coloro che nei cinque anni precedenti non siano stati residenti in Italia, che svolgano una attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano e che rivestano una qualifica per la quale sia richiesta una alta specializzazione e il titolo di laurea.


L’obiettivo del decreto. Il decreto legislativo intende rafforzare il ruolo che il fisco svolge a sostegno delle imprese che decidono di operare all'estero: ridurre i vincoli alle operazioni e creare un quadro normativo semplificato e più accessibile agli investitori. Ma soprattutto, visti i momenti di precarietà che sta attraversando il nostro paese, un esodo di massa sarebbe assolutamente da scongiurare. Giunto al penultimo step , il decreto una volta tornato in Parlamento, dovrà acquisire i pareri definitivi delle Commissioni parlamentari competenti per diventare a tutti gli effetti definitivo.




MODA: STEFANO DOMINELLA "STRIGLIA" ALTAROMA

di Silvio Rossi

Roma – Un bilancio a metà, questo in sostanza è, per Stefano Dominella, il quadro di Altaroma, rassegna che la scorsa settimana ha visto tornare le passerelle nella capitale, con la chicca della sfilata della maison Valentino, che come avviene da oltre cinquant’anni, ha incantato i presenti.

La sfilata della casa di moda è stata l’anteprima dell’edizione 2015 di Altaroma, e certamente ne ha rappresentato anche il momento clou, con lo scenario di piazza Mignanelli, dove ha la residenza romana lo stilista, a fare da cornice alle splendide creazioni agli abiti disegnati dal marchio.

Per Dominella, che ha iniziato la sua carriera nella moda a fianco di Gattinoni, e che ha dimostrato negli anni di avere un talento sotto il punto di vista organizzativo e di controllo, partecipando attivamente a molte iniziative nate per divulgare al pubblico il concetto di bellezza legato alla moda, e ricoprendo diverse cariche dirigenziali negli organismi legati al comparto (è presidente della Commissione di “Unindustria” per le attività di sviluppo e promozione della moda nel Lazio), Altaroma è un mezzo che ha una grande potenzialità, ma che forse non viene sfruttata adeguatamente.

Roma è una città che merita molto, che può fare molto, ma nella moda, come d’altronde in tutti i settori, bisogna lavorare sodo, avere un progetto valido, e soprattutto non adagiarsi sugli allori. Se volessimo concentrare il senso di quanto ci ha raccontato Dominella, solo impegnandosi al massimo, con un progetto valido, si può far si che Roma abbia nella moda lo spazio che merita.

Per questo motivo i suoi suggerimenti sono dei pungoli che gli organizzatori delle sfilate romane devono prendere come punti di partenza per migliorare, perché non si può dilapidare un patrimonio rappresentato dal lavoro degli artigiani, dalla bellezza degli spazi che la città può mettere a disposizione per l’alta moda.

Roma è stata da qualche anno defilata rispetto alla moda. Si può dire che quest’anno ha ripreso a puntare sulla moda?

Diciamo no! Diciamo che grazie a Valentino, quest’anno, Roma ha rivissuto un momento importante di moda, bisogna vedere senza Valentino cosa succederà.

In effetti Valentino è stato un gran successo.

Valentino è stato un SUO successo eccezionale, in una città meravigliosa, con una forza di suggestione, di stile, e una forza economica che solo Valentino può portare in questa città. Ma se non ci fosse stato lui, che cosa sarebbe stato questo calendario?

Ma i giovani a Roma non riescono a imporsi?

I giovani sì, ma i giovani sono giovani, c’è bisogno di qualche tutor, che tiri la volata. Roma sta diventando, è diventata la città per il lancio di giovani, ma dovrebbe avere anche un lancio per i senior.

Il fatto che negli ultimi anni molte case di moda italiane siano passate sotto capitali stranieri, ha influito negativamente?  

Assolutamente no, perché Roma è fuori da quel circuito, che riguarda le case di moda di Prêt-à-porter, che sono milanesi, e sono gruppi da uno, due, tre miliardi di euro l’anno. Roma è la città, la patria, e la storia dell’artigianato e dell’alta moda, e io credo che bisognerebbe fare un progetto per ridare spessore e vita alla storia dell’alta moda italiana.

Se però andiamo nella provincia italiana, ci sono molte realtà artigianali che stanno cercando di puntare sulla qualità, nella moda come in altri settori. Roma può fare da collante per queste realtà?

Roma dovrebbe fare da collante per l’artigianato di lusso, per l’artigianato creativo, purtroppo non lo fa.

Cosa manca?

Manca il progetto, manca qualcuno che si impegni per portarlo avanti.

Queste iniziative della Regione, che stanno cercando di aiutare lo sviluppo delle piccole e media aziende, anche nella moda, possono aiutare?

La regione ha già puntato, come hanno detto prima Zingaretti e Calenda, su Altaroma, appunto, che promuove i giovani, ma la regione da sola non può sostituirsi alle aziende.




LA GAFFE DI RENZI IN KENYA: ECCO COSA SI INTRAVEDE DALLA SUA GIACCA. LA FOTO DIVENTA SUBITO VIRALE

Redazione

Kenya – Ennesima gaffe del premier Matteo Renzi in visita in Kenya al presidente: alcuni fotografi hanno scattato delle foto in cui dalla giacca del premier si intravede un giubbotto anti-proiettili. La foto è diventata virale e i quotidiani si sono scatenati con le ironie sul caso. La rivista Nairobi News ad esempio ha considerato un'offesa il gesto del presidente del Consiglio italiano e ha ironizzato così: "Non avrà preso troppo seriamente l'invito di Kenyatta a iniziare a occuparsi di sicurezza?"


Gaffe plateale quella del nostro premier che intimorito si è imbottito di protezioni. Aveva per caso paura che potesse succedergli qualcosa? La foto estratta da una videoregistrazione ufficiale dell'incontro purtroppo non lascia adito a dubbi: il giubbotto è ben visibile nonostante sia nascosto dalla giacca.




RENZI E I PROBLEMI CON LA GEOGRAFIA POLITICA: LA MELONI LO BACCHETTA SU TWITTER

di C. Ma.

Diventa virale sui socialnetwork il botta e risposta tra Matteo Renzi e Giorgia Meloni. Un premier incredibilmente disorientato, e quasi pittoresco, forse spinto nel voler fotografare l’Europa come una grande casa dove esistono straordinarie realtà, ha dimostrato di avere problemi nel riconoscere la geografia politica dell’Unione Europea, tanto che in visita al Cern di Ginevra, ha scritto sul social network : “Al Cern di Ginevra, l’Europa che ci piace, l’Europa che funziona”.
Immediata la replica del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che sotto il suo post gli scrive: «Matteo Renzi, ci stai dicendo che l’Europa che funziona è quella fuori da UE e Euro? O è solo un epic fail?».
La Svizzera, infatti, non è né nell’Unione Europea né nell’eurozona. Insomma un epic fail che Matteo Renzi incassa e che sta diventano virale in rete, che va ad aggiungersi alle molteplici gaffe che Renzi sta seminando ormai da mesi.




SALERNO: E’ TUTTO PRONTO PER LA NOTTE BIANCA

di Christian Montagna

Salerno –
Mancano poche ore ad un’altra giornata di questo week ricco di eventi nella bella città campana di Salerno. E’ tutto pronto per la quinta edizione di "Notte Bianca Week-End Salerno", un evento patrocinato dall'Expo Milano e organizzato dalla Cidec della Provincia di Salerno. Il 3, 4 e 5 luglio infatti Salerno sarà meta di turisti e visitatori perché “aperta”per tutta la notte. Numerosi gli ospiti che prenderanno parte alla manifestazione. Da via Mobilio a Pastena, da Mercatello a piazza Portanova: il fiume di persone che invaderà la città campana scorrerà per tutte le strade principali. Musica, cabaret, shopping, divertimento e tanta allegria saranno a disposizione dei visitatori.


Gli ospiti della Notte Bianca. A calcare i palchi nelle piazze saranno i Ditelo Voi, Clementino, Valerio Scanu, Tony Tammaro, Gino Fastidio, Camaleonti, Luna Palumbo, Little Tony Family, Mal, Paolo Caiazzo, Cecilia Gayle oltre ai gruppi locali dei Picarielli, The Smash, Vico Masuccio, Poterico, Oro Nero, Lui e Gli Amici del Re. Gli esercizi commerciali resteranno aperti fino a tarda serata in occasione anche dei saldi estivi.


La mobilità. Ferrovie dello Stato permetterà in questi tre giorni il prolungamento degli orari per quanto riguarda metropolitane e treni: la metropolitana di Salerno, con partenza da Salerno Stazione Centrale alla stazione “stadio ”Arechi sarà attiva dalle ore ore 23 alle 2 e con partenza dalla stazione “stadio ”Arechi” a Salerno Stazione Centrale dalle ore 23,30, ogni ora fino alle 2,30. Inoltre, per la sola serata di sabato 4 luglio 2015, il CSTP effettuerà il servizio navetta continuativo dalle ore 19 in poi, con partenza dallo stadio “Arechi” (lato distinti, davanti alla stazione della metropolitana) per Via Leucosia.


I riconoscimenti. E’ festa anche per i campioni di Salerno ai quali saranno consegnati premi durante le serate: a riceverli saranno i Campioni del Mondo Francesco Boccia, strianese, campione del mondo di pasticceria, e Marco Di Pasquale, salernitano, campione del mondo della pizza. A premiarli sarà il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. Inoltre sarà consegnato anche il Premio “Luciano Schiavone” ai due attori salernitani Vincenzo Alfieri (Premio New Generation) e Antonio Ianniello (Premio Special Awards).




ESTATE: 4 ITALIANI SU 10 PARTONO A LUGLIO. IL MARE FA LA PARTE DEL LEONE

Redazione

Quasi quattro italiani su dieci (il 38 per cento) in vacanza nell'estate 2015 hanno scelto di partire nel mese di luglio quando le scuole sono già terminate e si riesce a risparmiare un pò rispetto all'altissima stagione. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in occasione del primo weekend di luglio che inaugura la stagione delle grandi partenze. Quest'estate, sottolinea la Coldiretti, sono 11,4 milioni gli italiani che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di luglio con un aumento di quasi 2 milioni rispetto allo scorso anno. Un orientamento, sottolinea la Coldiretti, favorito anche dalle previsioni di bel tempo con sole e caldo assicurato per quasi tutta la metà del mese. Se aumentano i vacanzieri, la tendenza è però al risparmio nella durata e nella distanza delle mete e alla caccia di saldi con le offerte last minute. Rispetto allo scorso anno, c'è ben un 16 per cento degli italiani che dichiara di spendere di meno contro appena un 3 per cento che ha deciso di aumentare il budget. In ogni caso l'82 per cento dei vacanzieri, precisa la Coldiretti, resterà in Italia anche per la spinta dei recenti fatti di cronaca.

Particolarmente gettonate quest'anno sono le vacanze brevi con il 18 per cento dei vacanzieri che prevede una durata inferiore ai tre giorni, il 27 per cento da 4 giorni ad una settimana, il 26 per cento da una a due settimane, il 13 per cento da due a tre settimane, il 6 per cento da tre a quattro settimane e il 5 per cento oltre un mese, tra quelli che hanno già deciso. Rispetto allo scorso anno l'8 per cento ha scelto destinazioni più vicine mentre il 6 per cento le ha allungate.

È il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 seguito dalla montagna con il 18 per cento ma non mancano scelte alternative con l'aumento delle presenze in campagna che è scelta dal 5 per cento dei vacanzieri. Meno di uno italiano in vacanza su tre (31 per cento) ha scelto di alloggiare in alberghi o pensioni con il 36 per cento che si è orientato verso case o appartamenti di proprietà, di parenti e amici mentre un ulteriore 15 per cento le affitta. Si risparmia dunque sull'alloggio piuttosto che sulla spesa per il cibo alla quale viene destinato circa 1/3 del budget delle vacanze dei 30 milioni di italiani che questa estate le faranno, per una spesa complessiva di 15,1 miliardi tra alloggio, alimentazione, servizi e svaghi.

Dalla ripresa del turismo dipendono molte opportunità di crescita del Paese con oltre un milione di persone occupate, molte delle quali proprio durante il periodo estivo. Ad avere un effetto diretto sono tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza, all'informazione, ai servizi e all'assistenza alla clientela, ma a beneficiare del maggiore impatto, conclude la Coldiretti, sono tutte le strutture economiche impegnate ad offrire prodotti e servizi, a partire da quelle agroalimentari. 




LA TELEVISIONE PUBBLICA GIAPPONESE ALLA RICERCA DEI NOSTRI BORGHI

di Silvio Rossi

È curioso vedere una troupe giapponese girare con le telecamere in un paesino di montagna con meno di trecento abitanti. A prima vista ci si potrebbe chiedere: “Cosa avranno mai da trovare in un paesino del genere per venire qui dall’altra parte del mondo?”.
Accade così che a Chiauci, piccola località a novecento metri di altitudine, nel centro dell’appennino molisano, da alcuni giorni la presenza di questi curiosi ospiti dagli occhi a mandorla è diventata realtà.

Per saperne di più, dopo esserci informati con alcuni abitanti del posto, contenti nel vedere l’interesse di persone molto lontane per le loro bellezze, abbiamo parlato con la regista Yuki Koikeda, della televisione statale BS Nippon.

In un italiano discreto ci ha spiegato che la TV giapponese ha un programma che parla del nostro paese, perché nel paese del sol levante, la cultura italiana è molto apprezzata. Il programma è al suo ottavo anno, ha più di un milione di spettatori, e ha visitato finora oltre duecento borghi, prevalentemente di piccole dimensioni, con i centri storici caratteristici.

Anche i due operatori che stavano seguendo le persone del paese, per documentarne la vita, erano entusiasti dei luoghi, del sapore che certi luoghi riescono a offrire. Tutto ciò dovrebbe far riflettere quale potenziale turistico offrono non solo Roma, Firenze o Venezia.
I turisti stranieri amano vedere non solo i capolavori di Giotto o Michelangelo. L’Italia ha un tesoro diffuso in tutti gli ottomila comuni che sono sparsi nella nostra penisola. Un patrimonio di testimonianza storica, che in altre nazioni riescono a valorizzare anche quando, se riferiti ai nostri borghi medievali, non meritano tanto.
Eppure nei percorsi turistici difficilmente vengono inserite queste località, che hanno bisogno solamente di essere conosciute meglio.




AL VIA I SALDI ESTIVI: OGGI SI PARTE DALLA CAMPANIA

di Christian Montagna

Napoli – Come quasi ogni anno, in Campania, i saldi di fine stagione arrivano prima che nelle altre regioni d’Italia. Coincidenza, gioco del destino o imminente necessità di smaltire la merce? Chissà. Eppure, pare che questa cosa ai napoletani piaccia molto. Anche per l’estate 2015, a tagliare il nastro è stata la Campania che ha dato con oggi il via alla stagione dei saldi fino al 25 Agosto. Da domani invece si accoderanno anche Basilicata, Puglia e Marche mentre per sabato sono previsti anche nelle restanti regioni italiane. Quanti di voi avranno atteso e bramato questo giorno da mesi per poter salvaguardare il portafogli facendo shopping ? Secondo le stime e le voci di piazza, siete davvero tanti!


Sono soprattutto i napoletani in questo periodo di grande difficoltà economica ad avere un maggiore occhio di riguardo verso le proprie dispense economiche. Non che a Napoli la vita costi di più rispetto agli altri posti ma, da qui in giù , trovare un lavoro è un’impresa sempre più ardua e perciò, poter spendere è un lusso che in pochi possono permettersi.


Gli sconti “alti”. Il regalo che quest’anno avranno i consumatori è quello di vedere affisso al capo d’abbigliamento tanto desiderato un cartello con una percentuale pari al 40 o 50 sin dai primi giorni. Secondo le rilevazioni condotte da Confesercenti, infatti , su un panel di imprese del settore, quasi 1 negozio su 2 ha già deciso di offrire sconti di partenza dal 40% in su. Una grande sorpresa per tutti coloro che nonostante il caldo afoso di questi giorni, non si perderanno d’animo e saranno invogliati a comprare. Questa mattina però per le vie del centro lo scenario era poco invitante: un lento via vai di persone intente ad accaparrarsi l’abito dei sogni al prezzo ragionevole scandiva i ritmi di una giornata davvero molto afosa. Per il fine settimana, secondo le stime dei commercianti, è atteso il grande boom della stagione.


Fismo e Confesercenti. In fondo, lo aveva detto anche il presidente di Fismo, Roberto Manzoni, che “ I prossimi saldi estivi saranno una grande occasione per tutti.” Capi di alta qualità a prezzi convenienti dopo un’annata poco soddisfacente saranno esposti nelle boutique per essere “smaltiti” il più presto possibile per far spazio a quelle che saranno le nuove tendenze e le nuove collezioni.


I dati. E’ minimo il miglioramento tra gli anni 2014/2015: un imprenditore su due (il 49%) non ha rilevato miglioramenti rispetto al 2014, contro un 26% che riscontra segnali di ripresa e un 24% che registra invece un ulteriore calo. Certo è che la maggior parte delle imprese risentono anche delle zone in cui sono collocate. Secondo l’Istat, il 2015, finora, conferma le impressioni degli imprenditori: le vendite nel comparto moda registrano nei primi quattro mesi del 2015 una sostanziale stabilità per l'abbigliamento (+0.3%) e una contrazione per le calzature -0.6%. Continua però l’ondata di chiusure delle imprese strozzate dalle spese: solo tra gennaio ed aprile hanno chiuso 2.600 negozi del comparto.


I saldi nelle altre regioni. L’ondata di saldi partita dalla Campania, investirà le altre regioni a partire da domani.
3 LUGLIO: Puglia (fino al 15/9); Basilicata ( fino al 2/09); Marche (fino al 1/09)
4LUGLIO: Lombardia (fino al 27/08); Valle d’Aosta ( fino al 17/08); Piemonte (fino al 29/08); Liguria (fino al 17/08); Umbria( fino al 27/08); Lazio (fino al 14/08); Friuli Venezia Giulia (fino al 1/09); Veneto ( fino al 31/08); Abruzzo( fino al 1/09); Molise( fino al 2/09); Calabria (fino al 31/08); Sicilia (fino al 15/09); Sardegna (fino al 27/08); Emilia Romagna (fino al 27/08); Trentino Alto Adige (fino al 1/09); Toscana (fino al 27/08).




CAMPANIA: ARRIVA IL MASTER IN LINGUA E CANZONE NAPOLETANA

di Ch. Mo.

Salerno – E’ la novità più assoluta che renderà ancora più famosa la lingua napoletana: il primo master sulla “Canzone e lingua napoletana” si terrà in autunno al Conservatorio di Musica, Giuseppe Martucci di Salerno. Diretto da Pasquale Scialò, il corso sarà attivo nell’anno accademico 2015-2016.


Le candidature. Andranno presentate le domande di ammissione entro il 6 luglio; i colloqui invece si terranno il 16 luglio. Quaranta è il numero di candidati ammessi a quello che si può definire il primo percorso di studio che consente di conseguire un titolo di studio riconosciuto in Italia e all' estero.


Il master. Lezioni frontali e incontri laboratoriali saranno alla base del master organizzati in tre ambiti: storico-analitica generale, interpretativa e attività di tirocinio e stage, per apprendere la storia, la diversa fisionomia formale, l'interpretazione vocale e strumentale di una delle espressioni musicali più diffuse al mondo. Il corso si propone l' obiettivo di creare una figura professionale, dall' alto profilo teorico-pratico, in grado di lavorare nello studio, nella conservazione e nella diffusione della canzone napoletana classica. Oltre alla musica e al canto, il master è strutturato in moduli formativi sulla lingua napoletana, con corsi di grammatica, scrittura, pronuncia e conoscenza della letteratura.


Il piano di studi.
Il piano di studi permetterà, dunque, ai futuri professionisti della “canzone e della lingua napoletana” di avere una conoscenza globale di quel repertorio che ha avuto il suo massimo splendore tra fine '800 e la metà del '900, grazie alla presenza di un ampio mercato e alla creazione di un sapiente dosaggio poetico-musicale ad opera, tra gli altri, di poeti come Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Libero Bovio, E. A. Mario e musicisti come Paolo Tosti, Pasquale Costa, Luigi Denza, Vincenzo Valente.


Il napoletano patrimonio dell’Unesco. L’Unesco, lo scorso anno aveva stabilito che il napoletano con le sue parole non è un dialetto bensì una lingua, al punto da inserirlo nella lista dei patrimoni per l’umanità. Il napoletano è secondo soltanto alla lingua ufficiale, l'italiano, per diffusione sull'intero territorio nazionale. E’ parlato in tutto il sud Italia, ma anche in Abruzzo, Molise, Lazio. E’ una lingua esportata in tutto il mondo attraverso la canzone classica napoletana e pian piano si sta "involgarendo". Soprattutto fra i giovani, sono tanti i termini del napoletano che stanno assumendo "connotati volgari" o poco riconducibili al vero ed originale significato di quel vocabolo.




EXPO: RENZI BLOCCATO IN ASCENSORE. LO SALVANO I VIGILI DEL FUOCO

di Simonetta D'Onofrio

“Abbiamo stretto i rapporti con il Kazakistan…”, è stato il commento del premier Matteo Renzi, quando dopo un inconveniente tecnico, i vigili del fuoco lo hanno tirato fuori da un ascensore dentro Palazzo Italia, all’Expo di Milano. Non ha perso il suo senso dell’humor, nonostante la figuraccia che, inevitabilmente, il nostro paese ha mostrato agli occhi del mondo. Durante la visita all’esposizione di Nursultan Nazarbaev, presidente Kazako, che seguiva il forum bilaterale, non tutto è filato liscio. L’ascensore che stava portando i due politici al piano superiore della struttura, si è bloccato alcuni minuti, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco armati di accetta, che sono riusciti alla fine ad aprirne le porte. Un incontro che era nato con buone premesse. Sono stati stipulati contratti per centinaia di milioni, tra le aziende italiane e kazake presenti all’expo. Il presidente della repubblica asiatica ha dichiarato, durante la manifestazione: “L’Italia è il nostro primo partner, e gli italiani mangiano gli spaghetti fatti con il nostro frumento”.


Un inconveniente fastidioso, ma che fortunatamente è accaduto con un paese “amico”, che non userà quanto accaduto per schernirci. Anzi, passato il momento degli imbarazzi, Nazarbaev ha puntato decisamente sul profilo commerciale dell’incontro, promuovendo la qualità del latte di giumenta, prodotto di punta dell’agroalimentare del Kazakistan. Nell’occasione, c’è stato anche spazio per un momento di solidarietà internazionale con le vittime degli attentati terroristici di questi giorni, col premier che ha dichiarato: “Prima del business viene un altro motivo di unione e cooperazione. Italia e Kazakistan condividono un’idea di lotta al terrorismo, pace universale, ascolto e inclusione culturale. E in questo momento c’è bisogno che tutti i Paesi dell’area euro-asiatica cooperino per la pace contro il terrorismo e il fanatismo che in queste ore e in questi giorni ha fatto i danni che conosciamo, tra Tunisia, Francia e Kuwait”.




STEFANO FASSINA ALL’ATTACCO DEL PD: “NON CI SONO CONDIZIONI PER ANDARE AVANTI”

di Cinzia Marchegiani

Sono pesanti e gravi le parole che Stefano Fassina rivolge al suo partito, una sorta di una profonda riflessione che in verità già da tempo lascia trasparire la propria contrarietà alla politica renziana. Ora Fassina va all’attacco e ha voluto evidenziare la crepa ormai netta di una rottura tra lui e il PD, Fassina con il suo intervenuto dal palco di un’iniziativa del Pd a Capannelle (Roma), dove senza giri di parole, ha dichiarato:  “È arrivato per me il momento di prendere atto che non ci sono più le condizioni per andare avanti nel Pd e insieme a tanti e tante che hanno maturato per vie autonome la mia stessa riflessione proveremo a costruire altri percorsi non per fare una testimonianza minoritaria ma per fare una sinistra di governo ma su una agenda alternativa".

Un filo inquieto il rapporto di Fassina con il suo PD
, ma soprattutto verso Renzi. Era il 4 gennaio 2014, in contrasto con la nuova linea del partito rappresentata dal segretario Matteo Renzi, Fassina presentava dimissioni irrevocabili lasciando l'incarico di viceministro dell'economia. La querelle tra Fassina e Renzi diventava ormai eloquente quando durante la conferenza stampa al termine della riunione della segreteria del Partito Democratico, Renzi aveva risposto con una battuta al giornalista che gli aveva fatto una domanda sul rimpasto e sulle ripetute richieste di chiarimento politico avanzate dal viceministro dell’Economia, il giornalista aveva pronunciato il nome di Fassina e Renzi lo aveva interrotto domandando: "Chi?" Secca la risposta di Fassina che commentava: “Le parole del segretario Renzi su di me confermano la valutazione politica che ho proposto in questi giorni: la delegazione del PD al governo va resa coerente con il risultato congressuale. Non c’è nulla di personale. Questione politica. Un dovere lasciare per chi, come me, ha sostenuto un’altra posizione”

Fassina e il nuovo progetto politico in antitesi a Renzi. Anche se per ora non ha riconfermato la sua uscita dal PD, il messaggio di Fassina è chiaro e lucido, quello di costruire un progetto politico che non sia una testimonianza minoritaria ma per fare una sinistra di governo su una agenda alternativa. Quindi Fassina si vede proiettato in un cambiamento radicale , ma soprattutto assai lontano dalla politica renziana, di cui non ha fatto mai fatica a nascondere il proprio disappunto, come la sua contrarietà al voto sulla fiducia posta dal governo al ddl Scuola che sarà votata giovedì prossimo in Senato.