BATTIPAGLIA: LA BANDA DEI SUPERMERCATI TORNA A COLPIRE.

di Ch. Mont.

Da una parte all’altra della provincia continuano a colpire indisturbati ma stavolta i carabinieri pare siano sulle loro tracce. Con il periodo di crisi che l’Italia sta vivendo, i reati di scippi e rapina sono in netto aumento. La banda dei supermercati torna a colpire sempre con le stesse modalità: ad ora di chiusura, armati e con volto semicoperto. Ieri due malviventi hanno fatto irruzione al supermercato Cinque Stelle di Battipaglia e minacciando la cassiera con una pistola si son fatti consegnare un bottino equivalente a cinquecento euro. All’arrivo delle forze dell’ordine erano già scappati. Le indagini procedono a grande velocità.




CASERTA: STALKER 51 ENNE CONDANNATO AL BRACCIALETTO ELETTRONICO

di Christian Montagna

Vite tragicamente spezzate, scorci di vita resi invivibili da mariti o ex compagni gelosi che sempre più spesso tormentano le donne che dicono di amare. Un uomo che usa violenza verso una donna, non è un uomo. E’ inutile perdonare, questi gesti non si devono dimenticare. Perché se un uomo è di natura violenta va educato e sarà sempre violento fino a quando non capirà di aver sbagliato. E a farglielo capire ci deve pensare la legge perché in questo lo Stato è spesso assente. Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e le organizzazioni che assistono le donne vittime di stalking, il fenomeno sembra non arrestarsi. La cronaca ci riporta quotidianamente eventi di questo genere. Proprio oggi, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha emesso una sentenza nei confronti di Giovanni Calenzo, 51 anni. L’uomo già agli arresti domiciliari per non aver rispettato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, è stato condannato ad indossare il braccialetto elettronico in seguito alle ulteriori minacce di morte rivolte al telefono alla sua ex moglie. I carabinieri della stazione di Cellole, hanno notificato la sentenza e applicato il bracciale.




BARLETTA: GIOVANE DONNA TENTA IL FURTO DI UN TABLET

Redazione

 
Barletta – I Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno tratto in arresto nella flagranza del reato con l'accusa di furto aggravato una donna di nazionalità romena senza fissa dimora. La romena, di anni 29, è stata sorpresa mentre era intenta a rubare un tablet presso un centro commerciale.
I militari, intervenuti su segnalazione del personale di vigilanza, hanno bloccato e tratto in arresto la straniera che è stata ristretta presso la locale casa circondariale a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.




CASALESI: SEI ARRESTI E SEQUESTRI PER 2 MILIONI DI EURO

Redazione

Duro colpo ai Casalesi. Sono ben sei gli arresti e conseguenti sequestri di beni per due milioni di euro. Questo il bilancio dell'operazione in corso, condotta dai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Caserta e del Gico della Guardia di finanza di Firenze nei confronti di affiliati al clan dei casalesi. Il sequestro preventivo riguarda di quote societarie e beni immobili, appunto per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. I destinatari dei provvedimenti sono sospettati di gestire racket e l'introduzione di monete false.




BARI: DUE 18ENNI IN TRASFERTA RUBANO IN UN BAR

Redazione

Monopoli (BA) – I Carabinieri della Compagnia di Monopoli unitamente ad un militare, libero dal servizio in forza alla Stazione di Locorotondo, hanno arrestato due 18enni di Martina Franca con le accuse di furto aggravato e di porto ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. In ore notturne i militari, su segnalazione al numero di emergenza "112" effettuata da alcuni passanti, sono intervenuti presso un bar del luogo per un furto in atto. Sul posto hanno sorpreso e bloccato i due che dopo essersi introdotti nell'esercizio commerciale previa effrazione della porta di ingresso, avevano forzato il registratore di cassa e due macchinette slot machine impossessandosi di 50 euro in contanti restituiti all'avente diritto. La successiva perquisizione personale ha consentito di rinvenire nella disponibilità dei due alcuni arnesi da scasso, sottoposti a sequestro.




SCOMPARSA GABRIELE DE TURSI: RITROVATA IN APERTA CAMPAGNA LA MOTO HONDA HORNET 600

I Carabinieri ritrovano la moto di Gabriele de Tursi, scomparso il 5 giugno 2013.

Strongoli (KR) – Nella mattinata di sabato 26 aprile 2014, i militari della Stazione di Strongoli hanno rinvenuto, abbandonata in aperta campagna, nei pressi della ss492, nel tratto da lungo tempo interdetto al traffico a causa di una frana, la HONDA HORNET 600, di colore blu, utilizzata da Gabriele DE TURSI il giorno della sua scomparsa, avvenuta il 5 giugno 2013. Sul mezzo, ancora in buone condizioni, sono in corso i rilievi tecnici effettuati a cura dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Crotone, intervenuti sul posto unitamente a quelli del Comando Compagnia di Cirò Marina.

La scomparsa
Gabriele De Tursi, 19 anni, si era da poco diplomato elettricista e viveva insieme alla sua famiglia a Strongoli in provincia di Crotone. La mattina del 5 giugno del 2013 usci' di casa, subito dopo aver pranzato, con la sua motocicletta, una Honda Hornet 600 blu targata BW93313.

Un conoscente è certo di averlo visto alle 16 a Rocca di Nepo, a circa 15 chilometri. Alle 19 non è andato all’appuntamento che aveva con la fidanzata con la quale doveva cenare. In casa non mancava nulla: ha lasciato il cellulare in carica, i documenti e il portafoglio.




ACERRA SCUOLA NICOLA CAPASSO: ADOTTATI E PIANTATI ALBERI DI PAULONIA

Redazione

Acerra – Gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Nicola Capasso” di Acerra hanno piantato e adottato gli alberi di Paulonia, che questa mattina gli agricoltori dell’Associazione Ari.Amo, in collaborazione con il Comune di Acerra, hanno piantato nell’area verde dell’istituto scolastico. Il progetto di piantumazione delle zone a verde delle scuole, è partito dalla scuola di via “De Gasperi”, dove tra l’altro è allocato il laboratorio mobile dell’Arpac per il monitoraggio dell’aria, e proseguirà anche nelle altre scuole cittadine, considerato che l’albero di Paulonia è riconosciuto come miglior assorbitore di anidride carbonica, capace di restituire ossigeno all’ambiente, ed è usato per alberare strade urbane e parchi cittadini. Grazie alle sue foglie molto grandi con superficie morbida, quest’albero può essere utilizzato come barriera per il rumore e le polveri.
Si tratta di un’idea concreta dell’Amministrazione comunale di Acerra, guidata dal Sindaco Raffaele Lettieri, e dei giovani agricoltori di Ari.Amo, per lasciare ai bambini un messaggio importante, come il gesto di piantare alberi di cui prendersi cura ogni giorno. Non solo, è anche un modo per migliorare la fruizione degli spazi verdi delle scuole da parte degli alunni, e per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria, con più ossigeno, e maggiore assorbimento dell’anidride carbonica per mitigare l’inquinamento atmosferico e sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente.
Il primo cittadino di Acerra ha così commentato l’iniziativa: «Il benessere delle persone è fortemente correlato con la qualità della vita ed un ruolo fondamentale è giocato dal verde, inteso come presenza diffusa di piante in città. Quello iniziato oggi è sicuramente un passo importante per lo sviluppo sostenibile della nostra città, per diffondere la cultura del verde. Con questo provvedimento miriamo ad aumentare il numero degli alberi e dunque dell’ossigeno. Al tempo stesso, si vuole ridurre l’inquinamento e stimolare comportamenti quotidiani virtuosi».




CAMPANIA SCIOPERO FORESTALE: PRESIDIO SOTTO PALAZZO SANTA LUCIA PER CHIEDERE "FATTI", NON PAROLE

Redazione

Napoli – “Niente stipendi e una riforma ancora al palo: lo stallo della Regione sulla forestazione che si ripercuote sulle vite dei lavoratori di tutta la Campania è diventato insostenibile. Il governatore Stefano Caldoro e l’assessore competente, Daniela Nugnes, intervengano immediatamente prima che la situazione scivoli dalle mani e diventi incontrollabile così come accaduto per i lavoratori della nuova società Campania Ambiente”. Così Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, ha commentato lo sciopero indetto per oggi dal settore Forestale in Campania con un presidio sotto Palazzo Santa Lucia. “I nostri lavoratori non possono davvero più attendere. Occorre imprimere una svolta concreta alla condizione di immobilismo – ha dichiarato il segretario generale della Fai Cisl Campania, Carmine Santese – . Permane, infatti, una duplice emergenza: quella salariale, ormai cronica, con 12-15 mesi di stipendi arretrati e la mancata riforma della legge 11/96 sulla forestazione". Nei giorni scorsi la Fai Cisl ha inviato all’assessore Nugnes modifiche e integrazioni al testo di riforma della legge 11/96, ma dopo un passaggio fugace e insoddisfacente con i gruppi consiliari, non c'è stato nessun seguito alle proposte della Cisl. “Adesso basta – conclude Lina Lucci –. Non possiamo più tollerare il gap tra ciò che viene detto e le attività messe in atto. Regione e Consiglio si diano una mossa per concretizzare quelli che a chiacchiere restano soli buoni propositi. Basta con il rimpallo di rimpallo delle responsabilità tra i due enti. Sono 4 anni che a destra come a sinistra sulla forestazione si discute di una riforma che non si concretizza. Mai. Siamo in campagna elettorale: i lavoratori forestali misurino la politica sulle cose che fa. Altrimenti agiscano di conseguenza”.

In seguito alla manifestazione, è stato convocato per martedì 29 aprile alle ore 13 un tavolo in Regione con gli assessori competenti. 




MODICA PAOLO BORROMETI CRONISTA MASSACRATO DI BOTTE: SOLIDARIETA' AD UN GIORNALISTA SCOMODO ALLA MAFIA

di Cinzia Marchegiani

Modica – Paolo Borrometi è il direttore della testata Agi, oltre che giornalista de La Spia. E’ un cronista scomodo in una terra troppo bella e contemporaneamente violenta con chi indaga sui delitti senza volto dei sicari. La sua voce rappresenta quella della comunità che non si arrende ad una mafia sempre radicata nel territorio, che miete vittime e dolore cui non ci si può arrendere mai. Proprio la scorsa settimana due persone non riconoscibili l’hanno atteso davanti alla sua casa per massacrarlo di botte. Fortunatamente soccorso dal padre è stato subito trasportato all’ospedale e nella sera stessa è potuto tornare alla propria abitazione. Molte le testimonianze di solidarietà, gente semplice che nella vita quotidiana si aggrappa ai tutori della legge e di quell’informazione che cerca tra le immonde notizie, tracce, segreti da estirpare per poter portare alla luce scottanti verità. La sua collega, Patrizia Terranova su la Spia con titolo anche troppo eloquente, “Il silenzio assordante” denuncia l’assenza della politica territoriale:”Ma scusate, mi sbaglio o anche qui a Modica , nella nostra provincia, abbiamo dei rappresentanti politici? Forse ho sognato immaginando di avere un deputato nazionale, una senatrice, un sindaco, un presidente del consiglio comunale? Ma si, credo proprio di avere fatto un sogno, come recitava il grande Paolo Rossi “un sogno all’incontrario”. Nella realta’, qui a Modica vige solo il silenzio, appunto il silenzio rumoroso quello che fa male, ferisce. Qualche giorno fa un giovane modicano, non importa se giornalista, avvocato o fruttivendolo, e’ stato brutalmente aggredito in pieno centro a Modica in una fascia oraria abbastanza viva, l’altra sera due rapine a pochi metri di distanza nell’immediata periferia di Modica, rapina sventata dalla Polizia, eppure nessuno alza la voce, nessuno si indigna non avendo nessun rappresentante politico e o istituzionale, perche’ se ci fosse un sindaco, un deputato , una senatrice, credo che il primo avrebbe chiesto un incontro al prefetto con relativo comitato per l’ordine pubblico, i secondi sarebbero corsi a visitare il sindaco e preparare immediatamente un’interrogazione parlamentare, illustrando tutto nei dettagli duramente con una conferenza stampa, ma siccome il mio e’ solo un sogno…tutto tace, la vittima dell aggressione e’ rimasto circondato solo dai suoi amici, la polizia continua ad arrestare malviventi, ma nessuno dice GRAZIE, dimenticavo…..il giovane aggredito e’ anche un giornalista…….un rumore oggi c’e’ stato …ignoti malviventi sempre nella barocca Modica hanno scassinato, in pieno giorno, un appartamento.”

Un agguato che riporta la fragilità di questo sistema, che trova in un cronista il nemico da silurare, da intimorire, poiché il giornalista si carica sulle proprie spalle il dovere civico dimenticato, soprattutto da chi è stato eletto per tutelare con la giustizia e la legge. Un circuito chiuso del malaffare che viene interrotto da queste schegge della verità che svegliano da un torpore secolare la coscienza di ognuno e indistintamente, dal nord al sud. Non esiste un confine per la mafia e si nutre dell’assoluta indifferenza della collettività.

Tra le tante forme di affetto rivolte a Paolo, arriva la solidarietà anche da Assostampa che ravvisa un segnale preoccupante per la libertà d’informazione in provincia di Ragusa e in Sicilia e quindi rivolge un appello alle forze inquirenti affinché facciano piena luce sull’increscioso episodio. Sono proprio gli inquirenti e il Commissario Capo della Polizia di Stato, Nino Ciavola, che stanno svolgendo le indagini su questo vile gesto che però, non rimane isolato, infatti lo scorso ottobre 2013 aveva ricevuto un altro atto intimidatorio, dove sulla fiancata della propria macchina avevano scritto rigandola “Stai attento”.

Su Facebok Paolo Borrometi ringrazia dell’affetto ricevuto che lo conforta a continuare nel suo lavoro. Proprio due giorni prima dell’aggressione rimandava al mittente di chi lo aveva criticato di aver parlato di mafia e omertà nella storia di un delitto che stava seguendo, quello di Ivano Inglese, un giovane uomo barbaramente ucciso 19 mesi fa alla chiusura del distributore di benzina, precisamente il 22 settembre del 2012 in Contrada Pozzo Ribaudo a Vittoria.
Probabilmente la sua aggressione potrebbe essere collegata ai mandati di quell’omicidio ancora senza nomi dei sicari. Con una riflessione il cronista si rivolge a tutti i lettori:” La nostra Terra non può essere solo terra di eroi, lapidi e commemorazioni. Non ci si può indignare solo quattro o cinque volte l’anno, in occasione dei giorni della memoria di Falcone, Borsellino, Impastato, Fava ed altri grandi uomini, che rischiano di essere considerati tali solo in quelle occasioni. Le loro idee devono davvero camminare sulle nostre gambe. È il loro esempio che va preso, abbracciato, sposato. Non quello di alcuni silenzi, tanto assordanti quanto imbarazzanti, questa Terra ha bisogno. Non bisogna offrire la pericolosissima sensazione di voltarsi dall’altra parte. Abbiate coraggio, non chinate la testa! Perché, come diceva Peppino Impastato, 'la mafia è una montagna di merda' ”.

Si apprende dal Corriere di Ragusa che il Viceministro all´Interno Filippo Bubbico in merito a quest’aggressione ha espresso preoccupazione e solidarietà: "La violenza ai danni del cronista ragusano, impegnato in inchieste su vicende criminali, è anche un attentato alla libertà di espressione di un’intera comunità e, per questo, ancora più intollerabile. Raccontare quello che accade in terre di mafia, fare informazione, è un vaccino irrinunciabile contro un´epidemia oscura come quella criminale. Nel ribadire vicinanza a Paolo Borrometi, voglio sottolineare che lui non è solo, già da qualche tempo la sua situazione è stata segnalata ed è oggetto di attenzione da parte delle istituzioni. Episodi come quello avvenuto nei giorni scorsi non devono piu´ accadere, bisogna fare chiarezza al più presto sull´aggressione e rendere piu´ alta la vigilanza.”

L’Osservatore d’Italia esprime solidarietà a Paolo Borrometi, spesso il cronista diventa il bersaglio facile laddove le proprie inchieste affiancano il lavoro dei tutori della legge, nelle complicate e difficilissime storie di delitti e crimini che evocano paura solo a nominarle.

Paolo Borsellino aveva tracciato lo stile: “La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”…perché non si può continuare a guardare sperando che non ci accada mai nulla.
 




POMPEI: UNO SCOOTER DETURPA LA SACRALITA' DEI MONUMENTI

di Christian Montagna

Pompei (NA) – Trascorse le festività pasquali, partono i bilanci: a Pompei affluenza di turisti record. Immancabili i problemi di ordine pubblico. Si sa, in una giornata come quella di Pasquetta, bella e soleggiata, l’incontro tra storia, musei e relax porta il nome di Pompei. A creare disagi stavolta sono stati gli amici a quattro zampe randagi e non. Forti della capacità che sanno di avere di intenerire l’uomo, hanno convinto bambini e turisti a farsi lasciare gli avanzi di cibo e gelati. Peccato però che quel suolo su cui si cibano sia un patrimonio mondiale e non va deturpato. Il ministro Dario Franceschini e il commissario Aldo Aldi hanno attuato il piano comunale anti randagismo: dalla prossima settimana, volontari saranno addetti al controllo degli ingressi ai siti archeologici per impedire l’accesso ai cani. Anche i turisti che portano con sé i propri animali non potranno entrarvi. Tra l’altro, di museruole, palette e sacchetti per la raccolta nemmeno l’ombra. Nel giorno di Pasquetta , agli scavi non si son fatti mancare nulla. Sui social network impazzava la foto di uno scooter SH 150 parcheggiato dietro la fontana all’incrocio tra via Consolare e vicolo di Modesto all’esterno della “ Taberna Fortunatae”. Una guida turistica pompeiana, in preda allo sdegno, ha immortalato la scena e pubblicata su facebook. In poche ore l’immagine ha girato il mondo. In un area in cui possono circolare soltanto mezzi di scarico merci autorizzati, qualcuno, ha evaso i controlli e parcheggiato comodamente il proprio scooter. I carabinieri stanno indagando sul caso e sono vicini all’identificazione del colpevole che sarà soggetto ad un’ azione disciplinare. “Un offesa senza precedenti alla storia degli scavi” dicono dalla Soprintendenza. I quindici mila visitatori provenienti da tutto il mondo ora sanno anche che a Pompei c’è chi parcheggia i mezzi davanti ai monumenti. Un danno di immagine inestimabile per il sito archeologico quotidianamente sotto gli occhi del mondo intero.

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NAPOLI: BOOM DI VISITATORI A PASQUA

di Christian Montagna

Fino al primo Maggio, gli alberghi di Napoli hanno registrato il sold out. Un eccellente segnale di ripresa registrato durante le festività pasquali. Una città organizzata e pronta ad accogliere le folle di turisti. A cominciare dalla distribuzione di mappe fornite ai forestieri per facilitare l’orientamento nei vicoli della Napoli antica. Il teatro San Carlo, oltre ad aver estasiato la cancelliera Merkel in visita nel capoluogo, ha registrato oltre dieci mila visite. A San Gregorio Armeno, seppure fuori stagione ma in tema con le temperature meteo, è stato allestito un presepe pasquale. I Decumani, piazza Bellini e piazza del Gesù letteralmente invase. Nei ristoranti del centro storico lunghe fila di attesa. Commercianti, albergatori e ristoratori non possono che festeggiare. Anche musei e castelli tra le mete scelte dai visitatori: il Castel dell’Ovo ad esempio ha registrato un incremento di visite di oltre il cinquanta per cento rispetto agli anni scorsi. Una grande soddisfazione per chi lavora duramente per accrescere l’appeal della città.

Ordine e decoro che a Napoli sembravano ormai essersi estinti sono stati i protagonisti di questi due giorni di festa ad eccezione della zona della Stazione Garibaldi che rimane ancora nel degrado. Un immenso ringraziamento dunque a chi ha permesso tutto ciò e ha reso fieri i napoletani di appartenere a questa splendida terra.