Palermo, Radio Italia Live 2017: folla oceanica per il mega concerto
di Paolino Canzoneri – Angelo Barraco
di Paolino Canzoneri – Angelo Barraco
MILANO – Il conduttore tv e paroliere Paolo Limiti è morto a 77 anni nella sua casa milanese: era malato di cancro. Era nato a Milano l'8 maggio del 1940. Come paroliere collaborò soprattutto con Mina per la quale scrisse canzoni di grande successo come Bugiardo e incosciente o La voce del silenzio. Da tempo lottava contro un cancro. Era stato sposato con Justine Mattera. La malattia lo aveva colpito improvvisamente l'estate scorsa ad Alassio.
Redazione
Appuntamento con la tradizione popolare e folclorica quello di oggi a Officina Stampa, il primo web talk trasmesso in diretta sulla rete e condotto dalla giornalista Chiara Rai.
In studio il pluripremiato gruppo folclorico “U Rembombu” di Nemi, che lo scorso anno ha celebrato i suoi 30 anni di attività con la presentazione di un libro, sempre in prima linea nell’esportare nel mondo quella che è la tradizione popolare e culturale del piccolo paese delle fragole garantendo alle generazioni future quelle che sono le autenticità e le bellezze della comunità di Nemi attraverso l'attenta ricerca di brani musicali popolari abbinati alla danza, come pure la cura di ogni minimo dettaglio dei costumi tradizionali che i componenti del gruppo indossano. Nel corso della trasmissione “U Rembombu” regalerà quindi dei momenti musicali e di danza. Non mancherà poi un’intervista al presidente del gruppo Elisabetta Mannoni e ai componenti di questa storica formazione.
Altro argomento che ha suscitato non poche polemiche nella città di Anguillara, la recente approvazione da parte della Regione Lazio della variante al Piano Regolatore. Una variante, quella approvata che regolerà di fatto la politica urbanistica dei prossimi anni della cittadina lacustre che sorge ai piedi del lago di Bracciano. A parlarne in diretta Sergio Manciuria, presidente di AnguillaraSvolta nonché esperto in materia ed estensore del PRGC del 2006. Ospite anche Carlo Franco Presidente Associazione Spiagge Vigna di Valle che aggiornerà sulla situazione della gestione degli arenili.
Non mancherà il momento dedicato al sociale con il consueto angolo condotto da Simone Carabella che tratterà un argomento alla ribalta delle cronache in questi ultimi giorni: lo Ius Soli.
Si proseguirà poi con un tema molto sentito: Un commento da parte dell’Avvocato del foro di Roma Susanna Donatella Campione in merito alla sentenza della Cassazione sul mantenimento del coniuge divorziato. Interverrà con un video servizio anche l’avvocato, sempre del foro di Roma Maurizio Bruno.
Ad affiancare Chiara Rai nella conduzione di questa puntata sarà il giornalista Emilio Ammaturo e come consuetudine la chiusura puntata con la rassegna stampa.
La trasmissione potrà essere seguita sui seguenti canali web:
Youtube OFFICINA STAMPA
www.officinastampa.tv
Facebook OFFICINA STAMPA
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Redazione
Una puntata dedicata ad un salotto politico quella di domani, giovedì 15 giugno a OFFICINA STAMPA il web talk del giovedì trasmesso in diretta a partire dalle 18 dal locale Black Jack di Grottaferrata di Lino Ventriglia.
Prima dello spazio politico, la puntata aprirà con un interessante focus sull’alimentazione: come resettare il metabolismo? In molti conosciamo gli alimenti che fanno bene per una corretta dieta ma come accostarli? Ospite nel salotto rosso di Officina Stampa la Dottoressa Elisa De Filippi, Biologa nutrizionista
Gli ospiti che parleranno invece di un primo bilancio delle amministrative 2017 saranno il senatore del Partito Democratico Bruno Astorre, il senatore di Forza Italia Francesco Aracri e Francesco Zicchieri, coordinatore regionale di Noi Con Salvini
Ci collegheremo poi con Simone Carabella che sarà ricevuto a palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi per il caso della piccola Noemi, la bambina disabile che rischia di essere mandata via dalla casa popolare da un momento all’altro. Come consuetudine un momento dedicato alla rassegna stampa
La diretta, visualizzata da migliaia di utenti, sarà trasmessa a partire dalle 18 sui seguenti canali:
Facebook e YouTube cercando Officina Stampa
direttamente sul sito di www.officinastampa.tv
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di Angelo Barraco
Trapani – Grande successo per la prima audizione di“Una voce per il Cantagiro”, manifestazione per cantautori, interpreti e band di tutte le età che venerdì 9 giugno ha avuto ufficialmente inizio nella splendida cornice del Cine Teatro Don Bosco di Trapani. Le vicende elettorali che in questi giorni hanno fatto tanto discutere non hanno minimamente intaccato l’entusiasmo dei cittadini che invece hanno risposto, da tutta la provincia di Trapani e non solo, con effimero entusiasmo e voglia di alleggerirsi gli animi con buona musica. Copiosa la partecipazione alle audizioni di grandi e piccini , grazie soprattutto all’impeccabile organizzazione di Fernando Daidone e Gianluca Almanza dell’Associazione Culturale “Impronte Musicali” che sin dal primo pomeriggio hanno accolto i partecipanti alla manifestazione e hanno fatto provare loro i brani che avrebbero cantato e suonato in serata. Alle 21.00 le luci del Cine Teatro son calate, la sala gremita e silente osservava il palco dove veniva proiettato un video che ripercorreva la storia del Cantagiro, con i nomi e i volti che hanno segnato indelebilmente la musica italiana e partecipando alla kermesse. Rosalba Pizzo ha presentato gli artisti sul palco con garbo, eleganza e una spiccata professionalità, interagendo sul palco con gli artisti e abbattendo ogni forma di barriera che solitamente si crea tra palcoscenico e pubblico. La giuria di esperti, composta da professionisti nel settore musicale e giornalisti, ha ascoltato ogni singolo brano con dovizia, scegliendo alla fine i migliori che passeranno al turno successivo e si esibiranno in altre sedi. Il Cantagiro rappresenta una vera e propria istituzione per la cultura musicale italiana, una manifestazione canora estiva che dal 1962 ad oggi ha portato in giro per lo stivale le più belle voci del paese. Come dimenticare il “molleggiato” Adriano Celentano che nel 1962 portò lo splendido brano “Stai lontana da me”, o Peppino di Capri che nel 1963 si presentò con il brano “Non ti credo” o ancora Gianni Morandi che nel 1964 cantò “In ginocchio da te”. Una kermesse che ha visto sfilare i pionieri della musica italiana, ma chi sarà il prossimo Celentano o la prossima Caterina Caselli che uscirà dal Cantagiro? Staremo a vedere!
Redazione
Giovedì 18 maggio 2017 alle 18 in apertura della trasmissione Officina Stampa l'architetto Di Benedetti svelerà la "posizione particolare, in cui si trova la terza nave dell'Imperatore Caligola nei fondali del lago. Media di tutto il mondo si sono interessati alla ricerca della terza nave di Nemi partita a seguito delle ipotesi avanzate dall’architetto di Genzano Giuliano Di Benedetti, l’uomo che sostiene di aver trovato prove storiche sul fatto che Caligola fece costruire tre navi sul lago di Nemi. Al momento si rimane con l'unica certezza storica che nei fondali del lago di Nemi c'erano due immense imbarcazioni recuperate durante il ventennio fascista e poi andate distrutte dall'incendio che divampò la notte tra il 31 maggio e il 1 giugno del 1944. Giovedì 18 maggio 2017 Di Benedetti sarà ospite nel salotto del web talk di OFFICINA STAMPA per illustrare i motivi per cui lui è convinto che la terza nave di Nemi si trova ancora nei fondali del lago, in una posizione particolare. Si va verso la risoluzione di un mistero che affascina il mondo e che tiene tutti col fiato sospeso.
Non mancherà il momento dello sport con il giornalista Marco Martone direttore di ScrivoNapoli.it
Simone Carabella porterà in studio la famiglia della piccola Alice, la bambina di Rocca di Papa per cui Carabella ha organizzato addirittura una maratona di 50 chilometri fino a Roma per battersi per i suoi diritti e quelli di tanti bambini disabili nelle sue condizioni
Un altro tema di carattere sociale animerà il salotto di OFFICINA STAMPA: il tema è l’attualità del Rotary, ospiti il presidente del Rotary Club di Guidonia Giulio Goria già direttore generale Isef a Roma, Roberta Spadone presidente incoming del Rotary di Guidonia ed il giornalista Emilio Ammaturo.
Ci sarà poi uno spazio dedicato alla politica: quale il futuro del Movimento di Noi con Salvini dopo le primarie? In studio Marco Mercante responsabile per la provincia di Roma di Noi Con Salvini
Un momento di comicità si avrà con il collegamento con Salvo La Monica nei panni di Fantozzi che analizzerà con la conduttrice l’attuale momento storico in cui torna attuale la figura dell’italiano impiegato frustrato dalla società d’oggi ma la scelta è tutte nelle nostre mani: vogliamo reagire al “fantozzismo”?
Alle 19 la seconda parte di Officina Stampa che inaugura uno spazio dedicato alle prossime elezioni amministrative dell'11 giugno. Nella puntata il confronto tra gli 8 candidati a sindaco di Ardea che si terrà in diretta dalle ore 19 nel corso della trasmissione web tv OFFICINA STAMPA condotta da Chiara Rai nella sezione dedicata allo SPECIALE AMMINISTRATIVE 2017. Due le domande per ciascun candidato che avrà due minuti per rispondere. Sarà un’opportunità per conoscere coloro che aspirano ad amministrare il Comune di Ardea, alle porte di Roma.
Ospiti nel salotto di OFFICINA STAMPA:
Alessandra Cantore “Lista Civica Ardea Cambia Mente”, dalla “Lista per Cantore sindaco” e da “Presenza popolare”.
Alfredo Cugini è sostenuto da “Ardea democratica con Cugini sindaco”, “Ardea futura”, “Ardea valore comune”, “Con la gente per Cugini sindaco”, “Cuori italiani Direzione Italia per Ardea”, “Movimento diritti e futuro”, “Patto per Ardea”
Luca Fanco è il candidato per “Luca Fanco sindaco – Movimento civico Mauro Porcelli per Ardea”
Monica Fasoli è sostenuta da “Liberiamo Ardea”
Massimiliano Giordani si presenta per la lista “Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale”
Mario Savarese è il candidato a sindaco per il “Movimento 5 Stelle”
Barbara Tamanti per “La sinistra che vogliamo”
Luca Vita, i sostenuto da “Ardea Domani”
A chiudere la puntata, come di consueto la rassegna stampa a cura di Chiara Rai e il giornalista Emilio Ammaturo
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Maggio, tempo di libri per i musei italiani che con l'hashtag #lartechelegge aderiscono al Maggio dei Libri in un'ottica di promozione non solo dell'arte italiana, ma del piacere della lettura, anche in linea con il rinnovato Patto della Lettura del Ministero con i principali broadcaster italiani e con l'appuntamento con lo storico Salone del Libro di Torinoche si terrà al Lingotto dal 18 al 22 maggio. Per la campagna social ideata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, saranno dunque oltre trenta le locandine digitali che animeranno il profilo @museitaliani: dal celebre ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez conservato alla Pinacoteca di Brera a Milano, al Ritratto di donna di Corcos a Palazzo Pistilli di Campobasso che "dialoga" idealmente con la donna di Sogni della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea a Roma. E ancora la Lettrice Notturna, immortalata in una posa d'abbandono, conservata nella Casa Museo dell'anglista Mario Praz.
Succede a Torino I numeri offrono la prima panoramica di ciò che avverrà nei 45 mila metri quadri di superficie espositiva dei padiglioni del Lingotto Fiere: circa 11 mila i metri quadri commerciali (il 10% in più dello scorso anno) allo stato attuale occupati da 424 titolari di stand (nel 2016 erano 338), a cui si sommano i 9 stand dei progetti speciali.Complessivamente il trentesimo Salone del Libro propone ad oggi 1.060 case editrici, dando vita a un programma che conta circa 1.200 appuntamenti disseminati nelle 30 sale a disposizione del pubblico, che vanno dai 600 posti della più grande, la Sala Gialla, ai 20 dei laboratori didattici.
di Gianfranco Nitti
NAPOLI – In occasione del cinquantenario della scomparsa del grande Antonio de Curtis, in arte Totò, avvenuta il 15 aprile 1967, e nell’ambito delle celebrazioni che si terranno in suo ricordo, la città di Napoli ospita la mostra monumentale Totò Genio, voluta dall’Associazione Antonio de Curtis, promossa e co-organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali del paese, l’Istituto Luce, il Polo Museale della Campania – Palazzo Reale, la RAI, la Siae – Società italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio Centrale dello Stato.
La mostra ospitata a Napoli è la prima grande antologica dedicata a Totò e vuole mettere in luce la grandezza di uno dei maggiori interpreti italiani del Novecento: un viaggio indietro nel tempo, attraverso l’arte universale di Totò, figura poliedrica che ha giocato la sua vita gomito a gomito con l’arte dello stupore.
Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro – genito Gagliardi De Curtis Di Bisanzio, più brevemente Antonio de Curtis e conosciuto al grande pubblico come Totò, è stato uno dei maggiori artisti italiani, simbolo dello spettacolo comico in Italia, un artista a tutto tondo, attore di teatro e di cinema (sono 97 i film da lui interpretati) ma anche poeta e autore di canzoni.
Proprio in virtù del forte legame che univa Totò a Napoli, si è scelto di ospitare questa grande mostra nella città da lui tanto amata, come prima tappa di un lungo progetto itinerante nazionale e poi internazionale. Tre i luoghi prescelti per mettere insieme i tanti tasselli di un grande mosaico che rappresenta l’arte di Totò: il Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore. All’interno di questi prestigiosi spazi si snoda il percorso delle mostre nella mostra, che ripercorrono e raccontano attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi, manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito, la vita, l’arte e la grandezza del Principe Antonio de Curtis.
Le mostre nella mostra:
“Genio tra i geni”
Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino)- Cappella Palatina
La mostra ospitata nella Cappella Palatina del Museo Civico di Castel Nuovo ripercorre e racconta il rapporto tra Totò e i grandi della cultura del Novecento.
L’esposizione inizia con i disegni che Federico Fellini dedicò a Totò, che in lui vedeva un artista senza tempo; a seguire i disegni realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica Marc’Aurelio e gli oltre trenta schizzi di Pasolini per La terra vista dalla luna, episodio del film Le streghe (1967) interpretato da Totò.
Una selezione di interviste a personaggi di spicco della cultura e dello che raccontano il loro legame con Totò e quello che il grande attore ha rappresentato per loro.
Si possono poi ammirare i disegni di fumettisti celebri come Crepax, Pratt, Manara, Onorato e Pazienza, e l’opera di Mimmo Paladino Posti in piedi…a prescindere ispirata alla figura di Totò. Sono esposti infine documenti e carteggi, come quelli di Pasolini e Zavattini, e fotografie che lo ritraggono insieme ai grandi personaggi del Novecento.
“Totò, che spettacolo!”
La vita, il varietà, la poesia, le canzoni, la biblioteca, le cose di Totò (il famoso baule). L’Istituto Luce e la Rai per Totò.
Palazzo Reale – Sala Dorica
Nella sala Dorica di Palazzo Reale viene analizzato il rapporto tra Totò e le arti: costumi di scena originali, filmati e installazioni multimediali sono al centro di questa sezione, in cui Totò sarà nuovamente in scena con la sue voce e le sue inconfondibili “smorfie”. Al centro il baule di scena, che Totò portava sempre con se nei teatri e nei set cinematografici. Il baule, affidato, custodito e successivamente donato da Totò a suo cugino e segretario Eduardo Clemente attualmente è custodito dal figlio Federico, che lo ha messo a disposizione per l’esposizione. Sono esposte anche quattro poesie inedite che mettono in luce il Totò più intimo e lontano dai riflettori e dall’immagine di Principe della risata, quello che rifugiava sentimenti e sensazioni nella poesia o nelle canzoni.
“Dentro Totò”
Convento di San Domenico Maggiore (Grande Refettorio e Piccolo Refettorio)
La mostra ospitata all’interno del Convento di San Domenico Maggiore permette di scoprire nuovi importanti aspetti della figura del grande artista, attraverso diverse sezioni. In questa parte viene raccontato un Totò più “privato”, le due persone racchiuse in Totò, nella vita e sulla scena, diverse e complementari. Attore grandissimo e uomo fragile.
In questa parte della mostra viene raccontato il suo grande amore per Franca Faldini, compagna degli ultimi quindici anni di vita. Il suo legame con Napoli, attraverso un filmato eccezionale che mostra un inedito Totò nella veste di Cicerone che illustra a dei turisti “Napule” a’riggina. E ancora il suo grande amore per gli animali, in particolare per i cani, per i quali Totò provava un affetto sincero e incondizionato. La passione per l’araldica e quella per la cucina, che viene raccontata attraverso le ricette tramandate dalla figlia Liliana.
Totò e la pubblicità racconta un aspetto meno noto della sua carriera; come molti altri personaggi del cinema e della televisione, ha fornito la propria testimonianza diretta sulla qualità dei prodotti italiani. Negli anni è stato testimonial di diversi prodotti, come nel 1957, quando insieme a Franca Faldini è stato protagonista della pubblicità della Lambretta, oppure ancora nel caso della Perugina, che lo scelse come volto per pubblicizzare il famoso Bacio.
Nessuno mi ricorderà è la frase con cui, pochi giorni prima della sua scomparsa, Totò chiuse un’intervista. In questa parte della mostra vengono raccontati i suoi funerali, che furono tre, il primo a Roma, il secondo a Napoli e il terzo nel Rione Sanità a Napoli, in cui era nato. Attraverso fotografie, filmati storici provenienti dall’Archivio Luce e dalla Rai, giornali e ricordi, viene data testimonianza del sentito e meraviglioso addio che Napoli ha rivolto al suo più grande artista.
La mostra si chiude con Totò e il cinema, allestita nel Piccolo Refettorio, dove sono esposti manifesti, locandine e fotobuste dei 97 film che hanno visto protagonista Totò e che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico.
Curata da Alessandro Nicosia, che ha coordinato anche la direzione generale del progetto, insieme a Vincenzo Mollica, la mostra è prodotta da C.O.R, Creare Organizzare Realizzare.
Il catalogo ufficiale, realizzato da Skira, è introdotto da una prefazione di Goffredo Fofi.
13 aprile – 9 luglio 2017
Napoli: Palazzo Reale – Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino) – Convento di San Domenico Maggiore
ROMA – E’ morto a 84 anni, a Roma, Gianni Boncompagni. Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano con Renzo Arbore, autore e conduttore di storici successi radiofonici come Bandiera gialla e Alto gradimento, e poi autore e regista di Pronto Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba. Lo annunciano all’Ansa le figlie Claudia, Paola e Barbara: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”.
Dopo aver rivoluzionato il linguaggio radiofonico negli anni ’60 e ’70 con Bandiera gialla e Alto gradimento, complice l’amico di sempre Arbore, nel 1977 Boncompagni debutta in tv con Discoring. Poi arriva Pronto, Raffaella? (1984), condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale, di Pronto, chi gioca? (1985), condotto da Enrica Bonaccorti e poi realizza tre edizioni di Domenica in. Nel 1991 il passaggio a Mediaset, con Primadonna condotto da Eva Robin’s e soprattutto Non è la Rai, programma con cui lancia Ambra Angiolini che diventa l’idolo dei teenager.
Tornato alla Rai, nel 1996-97 firma due edizioni di Macao (la prima con Alba Parietti, poi esclusa), la cui seconda edizione chiude per bassi ascolti. Ugualmente sfortunata l’esperienza di Crociera. Nel 2002 il rilancio con il Chiambretti c’è di Piero Chiambretti, tra informazione e varietà, poi tra il 2007 e il 2008 dirige e conduce Bombay su La7. Papà della tv leggera, intelligente e imprevedibile, Boncompagni firma hit musicali come Ragazzo triste’ di Patty Pravo e ‘Il mondo’, successo mondiale lanciato nel 1965 da Jimmy Fontana, nonché tutte le hit di Raffaella Carra’, da ‘Tuca tuca’ a ‘Tanti auguri’ a ‘A far l’amore comincia tu’.
Baudo, ha segnato la storia di radio e tv – “Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv”, dice affranto Pippo Baudo apprendendo la notizia della scomparsa di “un grande amico. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore, con Alto gradimento che era una trasmissione modernissima. Penso ai tanti personaggi che ha inventato. Poi, quando si è dato alla tv – ricorda Baudo – ha portato la sua cifra anche sul piccolo schermo. E’ stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti. E non dimentichiamo che ha scritto anche tante nelle canzoni”. Boncompagni, sottolinea ancora Baudo, “è stato un talento multiforme, sempre spiritoso, ironico e autoironico. Negli ultimi tempi aveva scoperto il fascino della musica classica, aveva una discografia ricchissima, ascoltava von Karajan seguendolo su uno schermo gigante. La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde”.
Costanzo, uomo di grande intelligenza e ironia – “Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e alla sua ironia”. E’ l’omaggio di Maurizio Costanzo all’autore e conduttore scomparso.