Boris Johnson si dimette da leader dei conservatori

Boris Johnson ha annunciato formalmente le sue dimissioni da leader del Partito Conservatore britannico, forza di maggioranza in Parlamento, in un discorso alla nazione.

Il premier – travolto alla fine dai contraccolpi degli ultimi scandali e da una raffica di dimissioni in seno alla sua compagine – intende comunque restare capo del governo fino all’elezione di un successore alla guida dei Tories prevista per ottobre, visti i tempi imposti dal recesso parlamentare estivo che inizia fra due settimane.

“Lascio ma non avrei voluto farlo”, ha detto Johnson annunciando alla nazione le sue dimissioni da leader Tory




Turchia, Svezia e Finlandia: un memorandum trilaterale con molte promesse e pochi fatti

La conclusione del braccio di ferro tra il presidente turco Erdogan e i due paesi nordici candidati NATO ha, come immaginabile, suscitato diffusi commenti e dibattiti in Finlandia

Alcuni i commenti sul cosiddetto Memorandum Trilaterale con la Turchia su  alcuni principali testate finlandesi: l’Helsingin Sanomat effettuava un sondaggio il giorno prima dell’accordo che dava il 70%  di finlandesi contrari a cedimenti alla Turchia, un 14% di favorevoli ed il restante, di non so. Per Iltalehti “i finlandesi sono totalmente contrari alle richieste della Turchia – non si piegano alle sue richieste”. Il sondaggio Gallup chiedeva “se la Finlandia debba cambiare la propria legislazione o rinunciare ad alcuni dei suoi principi per soddisfare le condizioni della Turchia, se ciò consentisse alla Finlandia di entrare nella NATO?” Per Ilta-Sanomat, commentando il sondaggio: “Sondaggio HS: la maggioranza dei finlandesi non vuole che la Finlandia si pieghi alle condizioni della Turchia per l’adesione alla NATO se questa chiedesse modifiche alla legge o compromessi sui principi”.

Secondo un noto commentatore e già esponente politico finlandese, Pekka Tiainnen, “non è di competenza del Presidente della Repubblica approvare da solo una questione del genere. La bozza del documento è stata la esaminata apparentemente in ambito TPUTVA (Comitato parlamentare per la politica estera e di sicurezza integrato dal Presidente della Repubblica) e si chiede quali poteri abbia conferito tale Comitato al Presidente e se lo stesso Comitato sia stato convocato durante i colloqui di Madrid o vi sia stata qualche comunicazione”. Prosegue affermando che “la questione è talmente importante da richiedere un’audizione parlamentare. In ogni caso, il Protocollo di adesione della NATO sarà deciso in via definitiva dal Parlamento dopo la ratifica dei Parlamenti dei Paesi NATO. Tale documento chiamato Memorandum non fa parte del Trattato NATO perché si tratta di un documento tra Paesi. Data la sua importanza, deve essere discusso separatamente dal Parlamento. Al momento sembra che alcuni di questi aspetti saranno inclusi nel protocollo di adesione della NATO e che la procedura parlamentare sarà gestita attraverso di esso. Tuttavia, i Paesi della NATO dovrebbero conoscere la posizione del Parlamento finlandese nelle loro procedure di ratifica, e la posizione di del citato Comitato non è sufficiente”.

Un passo avanti

Sono considerazioni abbastanza chiare e motivate e giustificano la prudenza e genericità delle dichiarazioni sia del Presidente finlandese  Niinistö che del  suo Ministero degli esteri per il quale “il documento è un impegno politico, firmato dai ministri degli Esteri di Finlandia, Svezia e Turchia. Il memorandum conferma il sostegno della Turchia all’adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO e consente progressi nel processo di adesione alla NATO di entrambi i paesi”. Lo stesso Presidente ha precisato, in una sua dichiarazione, che “la Finlandia continuerà, in tema di lotta al terrorismo ad agire “secondo la propria legislazione nazionale”  La scarna comunicazione del Ministero degli Esteri finlandese non faccia sottovalutare la fatica e lo stress profuso dai negoziatori per raggiungere questo accordo, anche se, come molti osservatori fanno notare, lo sblocco del veto turco all’ingresso in NATO dei due Paesi nordici sia stato un effetto della telefonata tra il presidente USA, Bidsen, e quello turco, Erdogan. Il che evidenzia come la posizione turca serva ad Erdogan più per ‘vendere’ sul suo mercato interno il risultato, anche per suoi motivi elettorali. Il testo infatti è più una sequenza di impegni che di elementi concreti, impegni che necessitano di tempi non brevi per la cui attuazione. Probabilmente ad Erdogan interessava più l’annullamento di certe sanzioni a suo carico sia da USA che nordici, sanzioni limitate e facilmente aggirabili, come tutte.

I commenti in Italia

Draghi ha commentato come “L’Italia accoglie con favore l’adesione all’Alleanza Atlantica di Finlandia e Svezia, ai sensi dell’articolo 10 del Trattato di Washington. Si tratta di una decisione sovrana, assunta democraticamente, da due Paesi che sono membri dell’Unione Europea e che condividono i principi ispiratori dell’Alleanza Atlantica, con la quale da anni collaborano strettamente. Svezia e Finlandia rafforzeranno il carattere dell’Alleanza come comunità basata sullo stato di diritto e sui valori democratici. Con le loro capacità, i due Paesi contribuiranno in modo significativo alla sicurezza ed alla missione difensiva dell’area euro-atlantica. La sicurezza di Finlandia e Svezia non deve essere messa a repentaglio in alcun modo. L’Italia afferma la sua determinazione a concorrere sin d’ora, in stretta consultazione con Finlandia e Svezia e nei modi più appropriati, alle loro esigenze di sicurezza e difesa. Conferma in proposito la validità degli impegni esistenti nel contesto europeo, ivi incluso l’articolo 42.7 del Trattato istitutivo dell’Unione Europea.

 Il riferimento al “ carattere dell’Alleanza come comunità basata sullo stato di diritto e sui valori democratici” non è tanto riferibile alla Turchia quanto ai due paesi nordici il che è un chiaro segnale ad Erdogan ad accontentarsi del memorandum che sta già spendendo in Turchia come improbabile ‘grande vittoria’.

MEMORANDUM TRILATERALE

(Versione italiana non ufficiale, a cura di Gianfranco Nitti)

1. In data odierna i rappresentanti di Turchia, Finlandia e Svezia, sotto gli auspici del Segretario Generale della NATO, hanno concordato quanto segue.

2. La NATO è un’Alleanza basata sui principi della difesa collettiva e dell’indivisibilità della sicurezza, nonché su valori comuni. La Turchia, la Finlandia e la Svezia affermano la loro adesione ai principi e ai valori sanciti dal Trattato di Washington.

3. Uno degli elementi chiave dell’Alleanza è l’incrollabile solidarietà e cooperazione nella lotta contro il terrorismo, in tutte le sue forme e manifestazioni, che costituisce una minaccia diretta alla sicurezza nazionale degli Alleati nonché alla pace e alla sicurezza internazionale.

4. In qualità di potenziali alleati della NATO, la Finlandia e la Svezia offrono il loro pieno sostegno alla Turchia contro le minacce alla sua sicurezza nazionale. A tal fine, la Finlandia e la Svezia non forniranno sostegno alle YPG/PYD e all’organizzazione descritta come FETO in Turchia. La Turchia estende inoltre il suo pieno sostegno alla Finlandia e alla Svezia contro le minacce alla loro sicurezza nazionale. La Finlandia e la Svezia respingono e condannano con la massima fermezza il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. La Finlandia e la Svezia condannano senza ambiguità tutte le organizzazioni terroristiche che perpetrano attacchi contro la Turchia ed esprimono la loro più profonda solidarietà alla Turchia e alle famiglie delle vittime.

5. La Finlandia e la Svezia confermano che il PKK è un’organizzazione terroristica proscritta. La Finlandia e la Svezia si impegnano a prevenire le attività del PKK e di tutte le altre organizzazioni terroristiche e le loro estensioni, nonché le attività di individui appartenenti a gruppi affiliati e ispirati o a reti collegate a queste organizzazioni terroristiche. La Turchia, la Finlandia e la Svezia hanno concordato di intensificare la cooperazione per prevenire le attività di questi gruppi terroristici. La Finlandia e la Svezia respingono gli obiettivi di queste organizzazioni terroristiche.

6. Inoltre, la Finlandia fa riferimento a diversi recenti emendamenti del suo Codice Penale con i quali sono stati introdotti nuovi atti punibili come crimini terroristici. Gli ultimi emendamenti, entrati in vigore il 1° gennaio 2022, hanno ampliato la portata della partecipazione alle attività di un gruppo terroristico. Allo stesso tempo, l’incitamento pubblico legato a reati di terrorismo è stato considerato un reato separato. La Svezia conferma che il 1° luglio entrerà in vigore una nuova e più severa legge sui reati di terrorismo e che il governo sta preparando un ulteriore inasprimento della legislazione antiterrorismo.

7. La Turchia, la Finlandia e la Svezia confermano che attualmente non esistono embarghi nazionali sulle armi. La Svezia sta modificando il quadro normativo nazionale per le esportazioni di armi in relazione agli alleati della NATO. In futuro, le esportazioni di armi da Finlandia e Svezia saranno condotte in linea con la solidarietà dell’Alleanza e in conformità con la lettera e lo spirito dell’articolo 3 del Trattato di Washington.

8. Oggi, la Turchia, la Finlandia e la Svezia si impegnano a compiere i seguenti passi concreti: – – — – Istituire un dialogo congiunto e strutturato e un meccanismo di cooperazione a tutti i livelli di governo, anche tra le forze dell’ordine e le agenzie di intelligence, per rafforzare la cooperazione in materia di antiterrorismo, criminalità organizzata e altre sfide comuni, secondo le loro decisioni. – – – La Finlandia e la Svezia condurranno la lotta contro il terrorismo con determinazione e risolutezza, in conformità con le disposizioni dei documenti e delle politiche pertinenti della NATO, e adotteranno tutte le misure necessarie per rendere più rigorosa la legislazione nazionale a tal fine. – La Finlandia e la Svezia affronteranno le richieste di espulsione o estradizione di sospetti terroristi presentate dalla Turchia in modo rapido e approfondito, tenendo conto delle informazioni, delle prove e dell’intelligence fornite dalla Turchia, e stabiliranno i quadri giuridici bilaterali necessari per facilitare l’estradizione e la cooperazione in materia di sicurezza con la Turchia, in conformità con la Convenzione europea di estradizione.

 – La Finlandia e la Svezia indagheranno e interdiranno qualsiasi attività di finanziamento e reclutamento del PKK e di tutte le altre organizzazioni terroristiche e delle loro estensioni, nonché dei gruppi o delle reti affiliati o ispirati, come indicato nel paragrafo 5.

– La Turchia, la Finlandia e la Svezia si impegnano a combattere la disinformazione e a impedire che le loro leggi nazionali vengano abusate a beneficio o per promuovere le organizzazioni terroristiche, anche attraverso attività che incitano alla violenza contro la Turchia.

– La Finlandia e la Svezia garantiranno che i rispettivi quadri normativi nazionali per le esportazioni di armi consentano i nuovi impegni nei confronti degli Alleati e riflettano il loro status di membri della NATO.

– La Finlandia e la Svezia si impegnano a sostenere il massimo coinvolgimento possibile della Turchia e di altri alleati non appartenenti all’UE nelle iniziative esistenti e future della politica di sicurezza e di difesa comune dell’Unione europea, compresa la partecipazione della Turchia al progetto PESCO sulla mobilità militare.

9. Per l’attuazione di queste iniziative, la Turchia, la Finlandia e la Svezia istituiranno un Meccanismo Congiunto Permanente, con la partecipazione di esperti dei Ministeri degli Affari Esteri, degli Interni e della Giustizia, nonché dei Servizi di Intelligence e delle Istituzioni di Sicurezza. Il Meccanismo Congiunto Permanente sarà aperto all’adesione di altri soggetti.

10. La Turchia conferma il suo sostegno di lunga data alla politica della Porta Aperta della NATO e accetta di sostenere al Vertice di Madrid del 2022 l’invito di Finlandia e Svezia a diventare membri della NATO.

Firmato da:

Sua Eccellenza Mevlüt Çavuşoğlu  Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Turchia

Ankara

Sua Eccellenza Pekka Haavisto Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Finlandia

Helsinki

Sua Eccellenza Sig.ra Ann Linde Ministro degli Affari Esteri del Regno di Svezia

Stoccolma

Madrid, 28 giugno 2022

Testo inglese del Memorandum Trilaterale:

https://um.fi/documents/35732/0/TU+SWE+FIN.pdf/03efa85e-a936-da51-4e09-a98ce514238c?t=1656454374367




Lapponia, l’Europa ascolta i Sámi

Le organizzazioni membre del Consiglio Sámi (cui partecipano organismi di Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia) hanno espresso nel tempo l’esigenza di una maggiore conoscenza e di uno scambio di esperienze su come le direttive, i regolamenti, le decisioni, i pareri e le raccomandazioni dell’UE influiscono sulla vita quotidiana del popolo Sámi.

Anche in seno al Consiglio parlamentare Sámi (SPR) è stata sollevata da tempo l’esigenza di dare ai Sámi una voce più chiara all’interno dell’UE e di organizzare un punto di contatto permanente con l’UE.

Il progetto è radicato sia a livello politico che nella società civile. Nel settembre 2019, il Consiglio lappone, in collaborazione con il Suoma Sámi Nuorat, ha ricevuto un finanziamento dal programma Interreg Nord dell’UE per il progetto Filling the EU-Sápmi knowledge gaps. L’obiettivo generale del progetto è quello di rafforzare le relazioni tra Sápmi e l’UE, attraverso la creazione di una piattaforma di conoscenze su argomenti rilevanti per l’UE-Sámi, ma anche di sviluppare un approccio più strategico nei confronti dell’UE. Il progetto prevede quattro attività principali, tra cui un programma di tirocinio, un corso basato su moduli su argomenti rilevanti per l’UE-Sápmi, una settimana Sámi pilota a Bruxelles nel 2022 e la creazione di un pensatoio UE-Sámi di esperti Sámi.

Anni Koivisto, primo vicepresidente del Parlamento Sámi finlandese, ha preso parte alla Settimana UE-Sámi che si è tenuta a Bruxelles il nei giorni scorsi. L’evento fa parte del progetto Filling the EU-Sámi knowledge gaps, organizzato dal Consiglio Sámi e dall’Associazione giovanile Sámi finlandese con l’obiettivo  che la Settimana UE-Sámi diventi un evento annuale utile a rafforzare il partenariato dei Sámi con le istituzioni dell’UE. “ Sono molto felice della Settimana UE-Sámi. Le politiche dell’UE influiscono sulla posizione del popolo Sámi ed è davvero importante che abbiamo la possibilità di influenzare le decisioni. È anche importante che i responsabili delle decisioni dell’UE diventino più consapevoli del popolo Sámi e che l’UE riconosca la competenza dei Sámi nelle politiche per le popolazioni indigene”, ha dichiarato la Koivisto.

Il Consiglio dei giovani del Parlamento Sámi era rappresentato all’evento da Anni-Sofia Niittyvuopio, Anni-Sofia Löf e Lilja Ljetoff.,  presente anche Pirita Näkkäläjärvi, membro del Parlamento Sámi e presidente della Commissione cultural, partecipando come rappresentanti del Parlamento Sámi a una tavola rotonda sul partenariato tra l’UE e i Sámi, insieme con Kalle Varis, Segretario legale del Parlamento Sámi, e Lars-Anders Baer, Segretario per gli Affari internazionali.

Il progetto Filling the EU-Sámi knowledgr gaps è finanziato da Interreg Nord, dalla Federazione della Lapponia, dal Parlamento norvegese dei Sámi, dalla Contea di Tromsø e Finnmark, dalla Regione Norrbotten e dalla Regione Västerbotten.

L’impegno finanziario UE rientra nella priorità “Promuovere la cultura Sámi e l’uso delle lingue Sámi “.

L’Istituto culturale finlandese per il Benelux ha partecipato al programma culturale, sostenendo uno spettacolo di danza Sámi di due giovani ballerini Sámi di talento, Katja e Birit Haarla. Esse creeranno un nuovo pezzo di danza appositamente per la Settimana UE-Sámi. Essendo gemelle, Katja e Birit introducono il pezzo attraverso il concetto di “simbiosi del movimento”, che può essere interpretato come una simbiosi tra gli esseri viventi negli ecosistemi. Con il duetto, creano uno spazio performativo che racchiude un’atmosfera potenziante generata dalla fisicità espressiva del corpo, a significare come la danza e il suo potere curativo sono qualcosa di molto simile a quello che emerge dalla Madre Terra.  “I Sámi hanno vissuto per decenni in accordo con la terra per perpetuare un modo duraturo e nutriente l’ abitare in modo paritario su questo pianeta. Nel contesto della Settimana Sámi dell’Unione Europea, desideriamo dedicare questo pezzo ai nostri compagni Sámi che invitiamo a condividere la nostra conquista del palco del Beursschouwburg”,




La Francia non consente l’estradizione degli ex brigatisti

La Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi ha deciso di negare l’estradizione richiesta dall’Italia per i 10 ex terroristi rossi arrestati nell’ambito dell’operazione ‘Ombre rosse’ nell’aprile 2021, tra cui l’ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, condannato in Italia come uno dei mandanti dell’omicidio del commissario Calabresi.

Alla lettura nel tribunale di Parigi della sentenza un gruppo di italiani guidato dal deputato della Lega Daniele Belotti, ha gridato “assassini!’.

Del gruppo, che aveva srotolato uno striscione di protesta davanti al palazzo di Giustizia prima dell’udienza, fanno parte anche il sindaco di Telgate, in provincia di Bergamo, comune di origine di uno degli ex terroristi, Narciso Manenti, e il presidente e vicepresidente dell’associazione carabinieri di Bergamo intitolata a Giuseppe Gurrieri, l’appuntato ucciso nel 1979 da Manenti davanti al figlio di 11 anni.

“E’ una decisione grave” per le implicazioni che comporta rispetto alla sofferenza dei familiari delle vittime e alla memoria delle vittime .

Ad ascoltare la decisione della Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi, c’erano tutti gli italiani condannati e fuggiti in Francia, ad eccezione del più anziano, Giorgio PIETROSTEFANI, 78 anni. Da tempo malato, per le conseguenze di un trapianto è spesso in ospedale e in condizioni che non gli hanno consentito finora di essere presente alla altre udienze che lo riguardavano. E’ stato uno dei fondatori di Lotta Continua, in Italia ha avuto una condanna a 22 anni come uno dei mandanti dell’omicidio Calabresi. Per lui, come per gli altri estradabili, in questi mesi si sono susseguite le udienze, che in buona parte sono stati rinvii per consentire l’invio dall’Italia di materiale relativo alle condanne degli ex terroristi.

Ecco gli italiani condannati e fuggiti in Francia presenti in aula.

  • ENZO CALVITTI, 67 anni, ex psicoterapeuta oggi in pensione ed ex Br condannato in contumacia a 18 anni di carcere per associazione a scopi terroristici e banda armata.
  • NARCISO MANENTI, 64 anni, 40 dei quali trascorsi in Francia, arredatore e gestore di una società di comunicazione. E’ sposato dal 1985 con una francese dalla quale ha avuto 3 figli ed è oggi nonno. Ex membro dei ‘Nuclei armati per il contropotere territoriale’, fu condannato nel 1983 all’ergastolo per l’omicidio dell’appuntato Giuseppe Gurrieri.
  • GIOVANNI ALIMONTI, 66 anni, padre di due figlie e oggi anche lui nonno, faceva invece parte delle Brigate rosse. E’ stato condannato nel 1992 a 19 anni di carcere per il tentato omicidio di un poliziotto nel 1982, Nicola Simone.
  • ROBERTA CAPPELLI, 66 anni, è stata condannata all’ergastolo di isolamento per tre omicidi avvenuti a Roma: quello del generale dei carabinieri Enrico Galvaligi, ucciso l’ultimo dell’anno del 1980, dell’agente di polizia Michele Granato (9 settembre 1979) e del vice questore Sebastiano Vinci (19 giugno 1981).
  • MARINA PETRELLA, 67 anni, ex Br come la Cappelli, condannata come lei per l’omicidio del generale Galvaligi, del sequestro del giudice Giovanni D’Urso, avvenuto a Roma il 12 dicembre del 1980, e dell’assessore regionale della Democrazia Cristiana Ciro Cirillo, avvenuto a Torre del Greco il 27 aprile del 1981 e nel quale furono uccisi due membri della scorta, per l’attentato al vice questore Nicola Simone (insieme a Cappelli e Alimonti).
  • L’ex brigatista SERGIO TORNAGHI, 63 anni, anche lui condannato all’ergastolo, fra l’altro per l’omicidio di Renato Briano, direttore generale della ‘Ercole Marelli’.
  • MAURIZIO DI MARZIO, 60 anni, sfuggito alla retata dell’aprile 2021 e arrestato in seguito, è al centro di una diatriba sulla prescrizione. Dovrebbe scontare in Italia un residuo di pena a 5 anni e 9 mesi di carcere per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina. Di Marzio gestisce a Parigi da molti anni un noto ristorante, il ‘Baraonda’.
  • RAFFAELE VENTURA, 70 anni, ex Formazioni Comuniste Combattenti, dovrebbe scontare 20 anni di carcere in Italia dopo essere stato condannato per concorso morale nell’omicidio del vicebrigadiere Antonio Custra, avvenuto il 14 maggio 1977, durante una manifestazione della sinistra extraparlamentare a Milano.
  • LUIGI BERGAMIN, 72 anni, ex militante dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo), è anche lui al centro di una battaglia legale per la prescrizione. Deve scontare una pena a 16 anni e 11 mesi di reclusione come ideatore dell’omicidio del maresciallo Antonio Santoro, capo degli agenti di polizia penitenziaria ucciso a Udine il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti.



Nato, Turchia ritira veto per ingresso di Svezia e Finlandia

La Turchia ritira il veto per l’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. I tre Paesi hanno firmato un memorandum d’intesa.  La Turchia “ha avuto quello che chiedeva” dai colloqui con Svezia e Finlandia sulla loro adesione alla Nato. Lo riferisce la presidenza turca, sottolineando di aver ottenuto la “piena cooperazione” da Helsinki e Stoccolma contro il PKK e i suoi alleati.

“La politica delle porte aperte della Nato è un successo, abbiamo mostrato di saper risolvere i problemi attraverso le negoziazioni, con l’ingresso di Svezia e Finlandia nell’alleanza saremo tutti più sicuri”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, precisando che i dettagli del memorandum saranno presto firmati, compreso l’accordo sulle estradizioni, che rispetterà gli standard europei.

Stoltenberg ha poi precisato che i leader Nato a questo punto inviteranno ufficialmente Svezia e Finlandia nel corso del vertice, passaggio che aprirà la via al percorso di ratificazione da parte di tutti gli alleati. “Con il loro ingresso tutto il quadro dello scacchiere baltico-scandinavo verrà rafforzato”, ha aggiunto.

“Congratulazioni a Finlandia, Svezia e Turchia per la firma di un memorandum trilaterale, un passo fondamentale verso l’invito della Nato a Finlandia e Svezia, che rafforzerà la nostra Alleanza e la nostra sicurezza collettiva, e un ottimo modo per iniziare il Vertice”, scrive il presidente Usa Joe Biden su twitter.

I leader della Nato domani inviteranno formalmente Finlandia e Svezia a unirsi all’alleanza: lo ha reso noto Jens Stoltenberg in conferenza stampa da Madrid. Aggiungendo che il memorandum firmato da Ankara, Helsinki e Stoccolma “affronta le preoccupazioni della Turchia, comprese le esportazioni di armi, e la lotta al terrorismo”. Stoltenberg ha partecipato alla riunione con i leader dei tre Paesi, alla vigilia del vertice Nato di Madrid, che ha portato alla firma del memorandum.




Il ministro Giorgetti in Finlandia per constatare la dinamicità del paese e sviluppare la cooperazione

Nella visita che il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, effettua in Finlandia dal 29 al 30 giugno, potrà constatare de visu le potenzialità e le capacità industriali ed economiche che il paese, seppur a popolazione limitata, riesce a creare.

Giorgetti incontrerà il ministro per la cooperazione allo sviluppo ed il commercio estero, Ville Skinnari, che aveva incontrato a Roma lo scorso maggio durante la visita di quest’ultimo in Italia, il ministro dei trasporti e comunicazioni, Timo Harakka, operatori economici locali nonché esponenti della comunità imprenditoriale italiana.

Recente la notizia che, nella classifica internazionale della competitività,  la IMD World Competitiveness Ranking, la Finlandia sale al massimo degli ultimi 17 anni, avendo ricevuto punteggi  elevati per le infrastrutture tecnologiche, l’istruzione, la salute, l’ambiente e l’efficienza aziendale.  L’indagine valuta le economie in base a quanto siano attraenti per gli investimenti esteri, ad esempio. La Finlandia è salita all’ottavo posto su 63 paesi, appena davanti alla vicina Norvegia al nono posto e agli Stati Uniti al decimo. La Danimarca è in cima alla lista per la prima volta nei 34 anni di storia della classifica, mentre la Svezia, connazionale nordica, è scesa di due gradini al quarto posto. L’Italia si posiziona al 41° posto, lo stesso che nel 2021 mentre era 44a nel 2020.

La classifica della Finlandia è stata migliorata dalla performance delle società, tra gli altri fattori, secondo il pensatoio Etla Economic Research, che ha fornito dati per la classifica. “Durante la pandemia di coronavirus, il calo dell’economia finlandese è stato più moderato rispetto alla media di altri paesi. Il PIL della Finlandia si è contratto relativamente poco nel 2020, quindi la ripresa non è stata così forte rispetto ad altri. Inoltre, meno investimenti diretti esteri è arrivato in Finlandia rispetto all’anno precedente”, secondo il ricercatore di Etla Ville Kaitila.

La Finlandia si è classificata quarta al mondo per infrastrutture, con punteggi particolarmente alti per le infrastrutture tecnologiche – classificate al secondo posto – così come per l’istruzione e la salute/ambiente mentre è stata classificata al quinto posto in termini di efficienza aziendale, incluso il primo posto per “struttura sociale”. Nell’efficienza del governo, si è classificata al decimo posto, perdendo terreno a causa della politica fiscale. Nella performance economica complessiva, la Finlandia si è piazzata al 44° posto (Italia al 41°); tuttavia, complessivamente, la posizione in classifica del Paese è cresciuta costantemente dal 2018, quando era classificata al 16° posto. Nella sua posizione più debole, la Finlandia si è classificata al 20° posto tra il 2013 e il 2016. Intorno all’inizio del millennio, tuttavia, il paese si è piazzato secondo o terzo per cinque anni consecutivi.

L’IMD World Competitiveness Yearbook valuta 63 economie in base a 333 criteri di competitività. È stato pubblicato dal 1989 dall’Istituto internazionale per lo sviluppo manageriale con sede in Svizzera; l’Etla, con sede a Helsinki, è finanziata dai principali gruppi di datori di lavoro come la Confederation of Finnish Industries (EK) e la Confederation of Finnish Industry and Employers (TT).

Avanti anche nella digitalizzazione

La Finlandia è al secondo posto nel Digibarometer 2022, che confronta 22 paesi con un indice composito composto da 36 variabili. La classifica è la stessa dello scorso anno. La Danimarca è al primo posto come lo scorso anno. La Norvegia sale dal quarto posto dell’anno scorso al terzo posto. Gli Stati Uniti sono al quarto posto, i Paesi Bassi al quinto e la Svezia balza dal terzo al sesto. Il fondo della lista è ancora una volta occupato da Brasile, Italia e Russia.

Digibarometer è uno studio che valuta quanto bene i singoli paesi utilizzino la digitalizzazione e come si confrontano tra loro in questo senso. Misura l’utilizzo delle capacità digitali. In altre parole, fattori generali come i livelli di istruzione o il ruolo di un paese come produttore di TIC, ad esempio, non influiscono sul punteggio. La misurazione viene effettuata su tre livelli (capacità, utilizzo e implicazioni) e su tre settori (azienda, civico e pubblico). Ogni settore viene esaminato a ogni livello, formando così una matrice di punteggio di nove celle per ciascun paese.

La Finlandia è stata tra i tre migliori paesi nel Digibarometro durante i nove anni in cui è stato realizzato. Ha persino tenuto il primo posto, una volta, nel 2016. L’alto posizionamento della Finlandia è spiegato dalla sua performance uniforme su vari indicatori, e le capacità di utilizzare la digitalizzazione sono tra le migliori al mondo così come l’utilizzo effettivo (3° posto). Per quanto riguarda le implicazioni (6°), invece, la Finlandia ha un punteggio più basso. In precedenza, il settore aziendale è stato il principale settore digitale della Finlandia ed adesso la posizione delle società finlandesi nel confronto internazionale (4° quest’anno) è in leggero calo. Il settore pubblico perde una posizione in classifica ma ottiene comunque un ottimo punteggio (2°). Nel settore civico, anche la Finlandia si posiziona bene e si trova al quarto posto.

Sono dati e contenuti che il ministro Giorgetti potrà approfondire in loco anche per far tesoro di esperienze avanzate e sempre in fase di costante sviluppo.




In Finlandia, i “Colloqui di Kultaranta” per la pace e la sicurezza

I ‘Colloqui di Kultaranta’ costituiscono un evento di discussioni in due giornate sulla politica finlandese estera e di sicurezza che si svolge dal 2013 nella residenza estiva del Presidente della Repubblica di Finlandia a Kultaranta, sulla costa di Naantali, ed è stato convocato anche il 12 e 13 giugno scorsi dal Presidente della Repubblica Sauli Niinistö, invitando un centinaio di esperti di politica estera e di sicurezza provenienti da varie parti della società, inclusi decisori politici, ricercatori, rappresentanti del governo, dell’industria, delle organizzazioni e dei media. Aprendo i lavori del Parlamento, nel 2013, il Presidente Niinistö aveva illustrato l’idea di realizzare un dibattito di politica estera ricorrente, poiché il mondo cambia ad un ritmo sempre più veloce. Lo scopo delle discussioni di Kultaranta doveva essere quello di creare un nuovo tipo di evento di discussione nazionale che consideri apertamente e in modo critico la politica nazionale estera e di sicurezza, ed il Presidente si prefiggeva di fornire un’opportunità di dialogo utile e di qualità.

Il tema di questa edizione era ‘Una regione nordica responsabile, forte e stabile’, e gli ospiti includevano il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre: è quindi facile comprendere come il tema dominante sia stato la richiesta di adesione alla NATO da parte di Finlandia e Svezia in merito alla quale Niinistö ha sottolineato come tale adesione non aumenterà le tensioni nella regione nordica. Le discussioni si sono concluse con un discorso del Presidente Niinistö, in cui ha affermato che nel 2022 si sono verificati eventi significativi, ovvero che “quest’anno si riflette del fatto che è successo di più”.

Nella discussione di apertura con il Segretario generale della NATO Stoltenberg, il Presidente ha sottolineato il messaggio del Segretario generale secondo cui le preoccupazioni della Turchia devono essere prese sul serio. “Lo faremo sicuramente, ma allo stesso tempo vale la pena ricordare che, a mio avviso, siamo in linea con i paesi NATO in relazione alla Turchia e nella lotta al terrorismo”, ha affermato il presidente. Secondo il Presidente, l’adesione di Finlandia e Svezia alla NATO non aumenterà le tensioni nella regione nordica. “Al contrario, permette persino di stabilizzare ulteriormente la situazione”. Il presidente finlandese ha però ribadito che il suo paese non entrerà a far parte della Nato senza la Svezia. Al termine delle sue osservazioni conclusive, il presidente ha dichiarato di ritenere che i colloqui abbiano contribuito a offrire più riflessione. “E spero che ci sia anche qualcosa che possa affrontare questi problemi, se non risolverli completamente”. Per Stoltenberg l’adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO rafforzerebbe ulteriormente la regione nordica dell’Alleanza. “Gli alleati stanno valutando i prossimi passi verso la NATO. Dobbiamo affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutti gli alleati, comprese le preoccupazioni turche sul gruppo terroristico PKK”, ha sottolineato Stoltenberg. “Quindi rimango in stretto contatto col presidente finlandese ed i suoi colleghi, con la Svezia e con la Turchi  sulla strada da percorrere. Il mio staff mantiene anche uno stretto dialogo con i funzionari di tutti e tre i paesi, per affrontare le legittime preoccupazioni turche e per portare avanti la richiesta adesione alla nostra Alleanza”, ha affermato. Stoltenberg ha sottolineato che la sicurezza della Finlandia e della Svezia è elemento importante per la NATO e che la NATO rimane vigile, con una maggiore presenza nella regione e più esercitazioni. Ha menzionato l’esercitazione BALTOPS, attualmente in corso con oltre 7.000 forze provenienti da 14 alleati della NATO, nonché da Finlandia e Svezia. Le forze finlandesi e svedesi stanno anche partecipando all’esercitazione di difesa aerea e missilistica integrata della NATO nella regione baltica e in Polonia. “Queste sono potenti dimostrazioni dell’impegno della NATO in questa regione di importanza strategica”, ha sottolineato. Stoltenberg ha discusso del difficile contesto di sicurezza, con la “guerra crudele della Russia contro un vicino pacifico”. Ha avvertito che “le ambizioni di Putin vanno oltre l’Ucraina. I cosiddetti “trattati di sicurezza” che ha presentato alla NATO e agli Stati Uniti lo scorso dicembre hanno avanzato richieste non solo all’Ucraina, ma anche alla NATO. Queste richieste equivalgono alla completa riscrittura dell’ordine di sicurezza europeo, sancito dall’Atto finale di Helsinki. Uno dei principi cardine dell’Atto Finale è il diritto di ogni nazione di scegliere la propria strada. “Le candidature di Finlandia e Svezia per entrare a far parte della nostra alleanza trasmettono un messaggio chiaro. L’aggressività non paga. L’intimidazione non funziona. La porta della Nato rimane aperta”, ha affermato il Segretario generale. Dopo la sua visita in Finlandia, Stoltenberg si è recato in Svezia, per incontrare il Primo Ministro Magdalena Andersson e il suo governo.

I mutamenti  nella politica di sicurezza come oggetto di una tavola rotonda

Una tavola rotonda del secondo giorno dei Colloqui si era concentrata sui cambiamenti nella politica di sicurezza, e vi hanno partecipato il Comandante delle Forze di Difesa, generale Timo Kivinen, il Presidente della Commissione Affari Esteri Jussi Halla-aho, il Presidente della Commissione Difesa Petteri Orpo, il Direttore del Consiglio di Ricerca dell’Università di Helsinki, professor Tuomas Forsberg e la ministra dell’Istruzione Li Andersson. All’inizio della discussione, il comandante Kivinen ha affermato che nessuno può stimare per quanto tempo duri la guerra in Ucraina. Non vi è alcuna prospettiva che nessuna delle parti ottenga un vantaggio, ma non c’è nemmeno la volontà di negoziare. Per lui, “la Russia ha fatto progressi lenti con un uso molto massiccio del fuoco, ma non ci sono segnali che la difesa dell’Ucraina stia crollando”, ed ha sottolineato il coordinamento dei piani di difesa con la NATO. Oltre ai diritti, la Finlandia avrà obblighi, ad esempio, per quanto riguarda le forze di preparazione. Halla-aho, ha trovato pericoloso e difficile iniziare a dare consigli dall’esterno su ciò di cui l’Ucraina in particolare dovrebbe accontentarsi mentre il professor Forsberg stima che, anche se lo stallo dovesse portare a trattative, le parti potrebbero considerare la soluzione solo temporanea, ricordando che la Russia è in guerra con l’Ucraina da otto anni e che, a lungo termine, l’adesione alla NATO può stabilizzare la situazione al confine orientale della Finlandia. Ora la cooperazione politica e civile è in declino ma man mano che la situazione cambia, è necessario guardare dove si trovano le finestre di opportunità

Durante la discussione, si è ritenuto importante continuare  con il sostegno militare, economico e umanitario all’Ucraina. La  ministra Anderson ha affermato che mentre la guerra si trascina, c’è  il rischio  che l’interesse pubblico per la situazione in Ucraina diminuisca e ritiene importante definire a un certo punto che tipo di membro diventerà la Finlandia. In questo, il rapporto sulla politica estera e di sicurezza gioca un ruolo significativo .

Foto di Juhani Kandell – Ufficio del Presidente della Repubblica




Macron perde la maggioranza assoluta Le Pen fa il pieno di deputati

Per Emmanuel Macron, due mesi dopo la conferma all’Eliseo, è arrivata la più bruciante delle sconfitte.

Un crollo al di là di ogni previsione per il presidente che in settimana – tornando dalla sua prima visita nell’Ucraina in guerra – aveva chiesto ai francesi una maggioranza “forte e chiara” per una “Francia davvero europea”.

Ha vinto Jean-Luc Mélenchon, il tribuno della gauche che tallona la maggioranza presidenziale.

Ha stravinto Marine Le Pen, che senza neppure fare campagna elettorale ha decuplicato il numero dei deputati all’Assemblée Nationale.

A parlare nella serata più difficile dell’era Macron, è stata la premier Elisabeth Borne, che ha pronunciato parole pesanti: “E’ una situazione inedita che rappresenta un rischio per il nostro Paese viste le sfide che dobbiamo affrontare, sia sul piano nazionale che internazionale”. La Borne ha lanciato un appello all’unità per “costruire una maggioranza d’azione” per il paese, ipotizzando “compromessi” per tenere la rotta. 

Il Parlamento francese esce infatti dalle urne con equilibri sconvolti. Emmanuel Macron con la sua coalizione Ensemble! è lontanissimo dalla maggioranza assoluta necessaria per governare: 289 seggi. Nel primo mandato aveva 341 deputati, oggi fra 210 e 230, secondo le ultime proiezioni. Insegue la Nupes di Jean-Luc Mélenchon, con 170-190 seggi. Decuplica Marine Le Pen, con il Rassemblement National che sale a 80-95 seggi, rispetto agli 8 attuali. Scende, invece, il partito dei Républicains, la destra tradizionale, a 58-65 seggi.




Navigando tra Finlandia e Svezia: boom di prenotazioni per la Viking Glory

Una delle navi più ecologiche del mondo che offre ai passeggeri un comfort di prima classe e un’ampia gamma di esperienze

La risposta alla nuova ammiraglia della compagnia di navigazione baltica Viking Line, Viking Glory, è stata travolgente e il numero di prenotazioni, ha superato tutte le aspettative.

Nel suo primo mese di servizio, Viking Line ha già rafforzato la sua quota di mercato di oltre il 70% sulla rotta Turku-Åland-Stoccolma ; inoltre quasi 280.000 passeggeri hanno prenotato un viaggio e aspettano il loro turno. Lo scorso 1° marzo, la nuova ammiraglia della Viking Line, la Viking Glory, è stata lanciata in servizio sulla rotta Stoccolma–Mariehamn–Turku. È una delle navi più ecologiche del mondo e offre ai passeggeri un comfort di prima classe e un’ampia gamma di esperienze. Più di 70.000 passeggeri sono già riusciti a godersi panorami meravigliosi attraverso le grandi finestre che offrono viste sul suggestivo arcipelago baltico. Durante il varo, c’è stata incertezza sulla messa in servizio di una nuova nave, dato l’impatto della pandemia di Covid sui viaggi. Ma l’interesse e le vendite della gente hanno superato le aspettative e da quando i biglietti sono stati messi in vendita quasi 350.000 passeggeri hanno prenotato un viaggio su Viking Glory. “Con Viking Glory, ora non abbiamo solo un nuovo concetto di crociera, ma anche un’esperienza di crociera completa con un’atmosfera internazionale sul Mar Baltico. Molti ospiti con cui abbiamo parlato hanno paragonato la loro esperienza a bordo a un moderno hotel cittadino con lounge bar, pianisti, trio jazz e DJ moderni. Dicono che abbiamo creato qualcosa di nuovo sul Mar Baltico, e questo è un grande elogio”, afferma Johanna Boijer-Svahnström, responsabile della comunicazione di Viking Line.

Ora che le restrizioni di viaggio sono state revocate, c’è anche un maggiore interesse per crociere, vacanze in cabina e pacchetti alberghieri tra le persone che viaggiano sia in Finlandia che nelle isole Åland. “Dopo un periodo lungo e impegnativo, constatiamo che l’interesse per le crociere e i viaggi di vacanza nelle aree vicine sta crescendo e in una certa misura si sta avvicinando alla normalità, il che è un po’ speciale quest’anno dato che Åland celebra anche 100 anni di governo autonomo nel 2022. L’intero arcipelago sta festeggiando, con tutti i tipi di eventi durante la primavera e l’estate, inclusi musical, mostre e concerti, quindi ci sono almeno 100 motivi per visitare le Åland quest’anno”, aggiunge Boijer-Svahnström. Quest’estate, un gran numero di finlandesi punta sulle vacanze in barca e, nonostante l’inflazione, sono disposti a spendere i loro soldi anche per il lusso. Ora che le restrizioni legate al Covid sono state revocate, le crociere e le partenze di linea stanno attirando persone in Svezia, ma continua a esserci grande interesse anche per le Isole Åland. I dipendenti di Viking Line hanno notato lo stesso fenomeno che si osserva generalmente nel settore dei viaggi: nonostante lo spettro dell’inflazione, i budget di viaggio delle persone sono maggiori rispetto agli anni precedenti. Le categorie di cabine più costose sono esaurite per prime. “Ora le persone viaggiano in nave per coccolarsi. I passeggeri desiderano che il loro viaggio abbia un elemento di lusso, ad esempio prenotando trattamenti termali o scegliendo alternative premianti invece della solita colazione. Stanno spendendo più soldi di prima nei ristoranti e nei negozi esentasse”, specifica il direttore delle vendite di Viking Line, Philip Sjöstrand. La grande popolarità delle crociere speciali e a tema di Viking Line è anche un’indicazione che i passeggeri ora cercano esperienze in misura ancora maggiore. Sulle quattro crociere speciali della compagnia da Helsinki a Visby, solo pochi posti sono ancora disponibili e la crociera Åland Harvest Festival alla fine dell’estate è quasi al completo. Anche le crociere con champagne sono popolari in questo momento. “Le persone hanno un chiaro desiderio di incontrarsi e socializzare. Abbiamo sicuramente una bella estate di navigazione davanti a noi, dal momento che rispetto agli ultimi anni la nostra situazione delle prenotazioni sembra davvero buona nel complesso. Sulla nostra nuova ammiraglia, la Viking Glory, stimiamo che le prenotazioni supereranno il mezzo milione già a maggio”, osserva Sjöstrand. La nuovissima nave ha anche stimolato i viaggi marittimi in generale. Da quando Viking Glory ha iniziato il servizio sulla rotta per Turku a marzo, la quota di mercato di Viking Line su questa rotta strategicamente importante è aumentata fino a quasi il 70%. E con Amorella che ora si unisce a Gabriella nel suo servizio Helsinki-Stoccolma, le persone potranno anche navigare quotidianamente sulla rotta con Viking Line. Durante la pandemia di Covid, il turismo a Stoccolma e Tallinn è diminuito, mentre la popolarità di Åland come destinazione è aumentata enormemente. “Durante gli anni del Covid, le Åland hanno superato la Svezia come destinazione. Ora sembra che la tendenza delle Åland stia reggendo mentre i viaggi in Svezia si stanno riprendendo a un ritmo rapido. Per questa estate sono stati prenotati molti viaggi in auto e partenze programmate per la Svezia. Tallinn è anche un’opzione disponibile per i nostri clienti ancora una volta”, afferma Sjöstrand. Dato che la pandemia si sta attenuando, ci sono stati anche cambiamenti nel comportamento di prenotazione dei clienti. “Durante i tempi di Covid, i passeggeri hanno prenotato i loro viaggi in cicli molto più brevi poiché temevano che un cambiamento delle circostanze avrebbe portato alla cancellazione dei viaggi. Ora le persone prenotano i viaggi, in particolare su Viking Glory, con molto anticipo, per essere sicuri di avere un posto su determinate partenze specifiche e in determinate categorie di cabine. Molte delle partenze di questa estate stanno già iniziando a riempirsi e anche le crociere di Natale vengono prenotate ora”, aggiunge Sjöstrand. Negli ultimi anni non ci sono stati cambiamenti per quanto riguarda le tipologie di clienti di Viking Line. “In estate sono soprattutto le famiglie con bambini a navigare con noi, quindi investiamo soprattutto nel loro divertimento. Ad esempio, sulle nostre navi viene costruito uno speciale Ville Viking World come intrattenimento estivo per i bambini”, afferma Sjöstrand. “La più grande differenza rispetto ai tempi pre-pandemici è che ora i clienti provengono principalmente dai paesi vicini, ovvero dalla Finlandia, dalla Svezia e dall’Estonia. Prima della pandemia, avevamo molti ospiti da altre parti d’Europa e dall’Asia e i clienti internazionali rappresentavano un segmento in netta crescita. Questo è un bacino in cui vogliamo anche continuare a investire: quest’estate vediamo già segnali che il turismo internazionale si sta riprendendo e che il mercato sta prendendo vita, anche se lentamente”, conclude Sjöstrand.




Il turismo in Germania riparte dalla cultura e dall’ambiente

Presentate a Roma tre campagne dedicate allo straordinario patrimonio naturalistico tedesco

Dopo la forzata sosta imposta dalla pandemia, la voglia di viaggiare e di godere itinerari ricchi di sostenibilità e natura è abbondante, e la sospensione o riduzione delle misure che sono state dettate dall’emergenza stimola di più a muoversi, specie in Europa, e quindi, anche per questo la Germania ha deciso di presentare a Roma i suoi programmi per incentivare e sostenere la ripresa del turismo verso  le sue destinazioni classiche o meno note.

Talune iniziative speciali recentemente introdotte allo scopo hanno proprio questo obiettivo . In questo contesto l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (Deutsche Zentrale für Tourismus, DZT) ha presentato a Roma tre campagne dedicate allo straordinario patrimonio naturalistico della Germania e ai suoi “paesaggi naturali nazionali”, al fascino di città e regioni con i loro aspetti più originali e meno noti fra tradizioni artigianali e sapori autentici  e alle vacanze “a impatto zero” con idee di viaggio selezionate e certificate dalla DZT e dagli enti preposti. Le tre campagne, ha spiegato Agata Marchetti, direttrice ad interim e responsabile ufficio stampa e comunicazione dell’Ente nazionale germanico per il Turismo, a margine di un evento per la stampa a Roma, si articolano in varie categorie per meglio illustrare le moltissime possibilità per chi sceglie un tipo di vacanza sostenibile, sia in città che nelle regioni rurali. Ciascuna campagna è illustrata in un apposito minisito con idee concrete di viaggio che invitano a immergersi nell’atmosfera del viaggio ancor prima di partire grazie a video e immagini suggestive, e anche alla “voce” di persone che vivono questa straordinarietà nella vita di tutti i giorni: guardiani dei parchi, guide turistiche di luoghi unici e speciali, artisti e imprenditori che valorizzano l’aspetto più ‘verde’ della loro attività…

‘Embrace German Nature’ ossia abbraccia la natura tedesca. conduce alla scoperta dei paesaggi naturali nazionali e delle regioni finora meno note del paese proponendo esperienze autentiche e individuali sia con filmati, sia con approfondimenti tematici che forniscono informazioni utili e idee concrete suddivise in quattro sezioni: paesaggi naturali (Natural Landscapes), sentieri escursionistici (Hiking Trails), piste ciclabili su lunga distanza (Cycle Trails) e centri termali di salute e benessere (Spas). ‘German Local  Culture’ – la cultura locale tedesca – presenta città e regioni fuori dai tracciati più noti con la loro grande varietà di paesaggi, ambienti e località, e con il loro patrimonio di usanze e tradizioni, artigianato artistico e storiche manifatture, cucina locale e regionale tradizionale o rivisitata in chiave moderna, cultura,  architettura e natura sia dentro che fuori i centri urbani. Le idee-vacanza sono suddivise in quattro sezioni: Taste (gusto) è dedicata ai sapori più autentici e genuini dei territori, Green (Verde) si concentra sulla diversità naturalistica, Craft  (artigianato) valorizza le maestrie artigianali raccontandone il presente, il passato e le prospettive di sviluppo future, mentre Flair  (estro) accompagna alla scoperta di luoghi suggestivi

Feel Good (star bene) promuove le vacanze ecologiche in tutte le loro declinazioni: paesaggi naturali ancora intatti, le meraviglie del verde urbano, mezzi di trasporto alternativi e strutture ricettive dalla spiccata consapevolezza ambientale. Le proposte di viaggio all’insegna della sostenibilità sono suddivise in cinque categorie: Cities (città) suggerisce città “verdi” grandi e piccole da visitare con originali soluzioni di mobilità innovativa, Regions (regioni)  descrive regioni attive nella promozione di iniziative a impatto zero o certificate come “destinazione sostenibile”, On the Move (in movimento) si concentra sulla mobilità a bassa emissione di CO2, anche in combinazione con i vantaggi di carte per ospiti e pacchetti vacanza a tariffa tutto ocmpreso, Travel Adventures (avventure di viaggio) propone idee concrete per vacanze attive a stretto contatto con la natura e insolite eco-esperienze, mentre Accommodation  (alloggio) offre un’ampia scelta di strutture ricettive a certificazione verde.

“La Germania ha un patrimonio naturalistico immenso e straordinario, e una profonda vocazione verde anche a livello turistico – ha aggiunto Marchetti – in quest’ottica si colloca anche la recente iniziativa che coinvolge tutti i mezzi del trasporto pubblico locale e regionale, a cui dal 1° giugno al 31 agosto sarà possibile accedere con uno speciale abbonamento mensile del costo di soli 9 euro, per viaggiare su tutta la rete nazionale dei mezzi pubblici e su tutti i treni regionali . Studiato sia per ridurre i costi per pendolari e viaggiatori frequenti, sia per attirare un maggior numero di persone verso un tipo di trasporto pubblico più sostenibile rispetto a quello delle auto private.” I “9-Euro-Ticket” possono essere acquistati nelle stazioni ferroviarie, in tutte le biglietterie self-service e nei canali di vendita online della Deutsche Bahn e dei suoi partner regionali, hanno un mese di validità e sono disponibili anche in formato digitale. Inoltre, a decorrere dall’1 giugno e fino al 31 agosto viene sospeso il requisito del green pass base (“Regola delle 3G”: possesso del documento di vaccinazione, guarigione o esito negativo del tampone molecolare) per chi entra nel Paese. Al momento per i viaggiatori permane soltanto l’obbligo di indossare la mascherina su tutti i mezzi di trasporto pubblico, indipendentemente dalla loro percorrenza. Quanto al flusso di turisti italiani, ha aggiunto Marchetti, “siamo fiduciosi che ci vorrà ancora del tempo per raggiungere i livelli pre-pandemici. Le previsioni più ottimistiche parlano del 2023, quelle più pessimistiche parlano del 2024. In ogni caso abbiamo i dati fino a marzo 2022 che ci mostrano un +4% su base annua, ma abbiamo sbirciato anche in quelle di maggio e abbiamo visto che ci sono degli ottimi segnali di ripresa, la propensione al viaggio degli italiani è molto alta e la Germania è la terza scelta quando si parla di destinazione all’estero”.

Nel corso della presentazione romana, un discorso a parte è stato riservato alla capitale, Berlino,  già pronta per ripartire all’insegna di numerosi spunti di viaggio per i prossimi mesi e moltissimi programmi ed eventi culturali. e ne ha parlato Carlo Carbone, market e media relations manager di Visit Berlin che ha evidenziato come sia soprattutto il centro culturale della città che si trova a vivere un cambiamento dinamico. Tra gli sviluppi più spettacolari c’è l’Humboldt Forum, inaugurato di recente nel cuore di Berlino:  circa 30.000 metri quadrati di spazio, distribuiti su cinque piani, ove si svolgono mostre di alto profilo. Tra i punti di forza dell’Humboldt Forum da citare le collezioni del Museo Etnologico e del Museo d’Arte Asiatica, famose in tutto il mondo, con i loro oggetti d’arte e manufatti provenienti da Africa, Asia, Oceania e dalle Americhe. Nei prossimi mesi, inoltre, alcuni nuovi musei verranno inaugurati nell’area intorno all’Humboldt Forum. Burkhard Kieker, CEO di Visit Berlin, ribadisce che Berlino, tra le città tedesche più visitate dai turisti italiani, attende con ansia i prossimi visitatori, e quest’anno ha predisposto gli ospiti numerose attrazioni nel campo dell’arte, della cultura e dell’intrattenimento.




Guerra, la proposta della Russia: fine degli attacchi se l’Ucraina inizierà attività di sminamento presso i suoi porti per fare passare navi che trasportano grano

La Russia non attaccherà se l’Ucraina inizierà attività di sminamento presso i suoi porti per fare passare navi che trasportano grano.

Lo ha assicurato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu trasmessa dalla Tv di Stato Trt. Sul possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, il team di negoziatori deve riprendere il processo dei colloqui, la palla è nel campo di Kiev, ha riferito Lavrov a Cavasoglu. Il ministro turco riferisce che della possibilità di una ripresa del negoziato tra Russia e Ucraina per arrivare al cessate il fuoco.

LA SITUAZIONE SUL CAMPO
Una scuola e un edificio amministrativo sono stati colpiti stamani da raid aerei russi a Bakhmut, nell’oblast di Donetsk. “La scuola è stata completamente distrutta”, ha riferito il ministero dell’Interno ucraino, citato da Ukrinform, aggiungendo che secondo le prime informazioni dei soccorritori sul posto ci sarebbero vittime.
 Due ospedali sono stati distrutti dai bombardamenti russi a Severodonetsk e Rubizhne come mostrano le nuove immagini satellitari scattate da Maxar Technologies e pubblicate dalla Cnn. Sul tetto della struttura ospedaliera di Severodonetsk era stata dipinta una grande croce rossa. Nel sud di Rubizhne oltre all’ospedale sono stati rasi al suolo anche un’azienda farmaceutica e gli edifici circostanti.

Kiev sostiene che l’avanzata nella zona è stata, comunque, frenata. “Nella direzione di Severodonetsk l’esercito di Kiev sta frenando all’assalto delle truppe russe, i combattimenti continuano. Anche il tentativo di prendere il controllo delle vicine città di Toshkivka e Ustinivka è stato respinto”: afferma nel suo rapporto operativo della mattina lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, riportato da Unian. “Nelle direzioni Avdiivka, Novopavlivska e Zaporizhzhia, intenso bombardamenti sulle posizioni ucraine negli insediamenti di Pisky, Lubomyrivka, Avdiivka, Novobahmutivka, Orikhiv, Komyshuvakha, Vodiane, Pervomaiske, Marinka, Opytne”, afferma lo Stato maggiore. “Nessuno si arrenderà a Severodonetsk. I russi vogliono catturare la città entro il 10 giugno. Si stanno svolgendo feroci battaglie, i nostri difensori stanno combattendo per ogni centimetro della città”, ha dichiarato il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, citato dal Guardian. “I russi non controllano la strada Lysychansk-Bakhmut, ma sparano pesantemente. Noi non usiamo questa strada, è troppo pericolosa. Le truppe russe progettano nuovamente di attraversare il fiume Seversky Donets per creare una testa di ponte per l’offensiva”, ha aggiunto.

“Oltre 31.000 militari russi sono già morti in Ucraina. Dal 24 febbraio, la Russia paga ogni giorno quasi 300 vite dei suoi soldati per una guerra completamente insensata contro l’Ucraina. E comunque verrà il giorno in cui il numero delle perdite, anche per la Russia, supererà il limite consentito”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.

‘UN INVERNO DIFFICILE’
Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato che l’Ucraina sospenderà tutte le esportazioni di gas e carbone, in vista di quello che secondo lui sarà “l’inverno più difficile di tutti a causa della guerra”. “Non venderemo i nostri gas e carbone all’estero – ha detto Zelensky nel suo ultimo video-messaggio -. Tutta la produzione si concentrerà sulla soddisfazione della domanda interna”. Il primo ministro ucraino Denis Shmygal ha affermato da parte sua che la produzione di carbone nelle miniere statali è diminuita di un terzo dalla fine di febbraio e ha raccomandato di “prepararsi per la stagione di riscaldamento più difficile di sempre in Ucraina”. Il governo ucraino ha incaricato la compagnia statale Naftogaz di accumulare almeno 19 miliardi di metri cubi di gas negli impianti di stoccaggio sotterranei ucraini. L’Ucraina ha completato la sua scorsa stagione di riscaldamento con 9 miliardi di metri cubi di gas nei suoi depositi. Al 1 giugno il Paese disponeva di 10 miliardi di metri cubi. 

DIPLOMAZIA E GRANO
Intanto la diplomazia si muove per la questione del grano. Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha ricevuto ad Ankara l’omologo russo Serghei Lavrov. La “preparazione tecnica” per creare corridoi sicuri per il trasporto di grano dai porti dell’Ucraina attraverso il mar Nero “sarà completata il prima possibile”, ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l’omologo russo Serghei Lavrov trasmessa dalla Tv di Stato Trt. La richiesta della Russia di revocare le sanzioni è “legittima”, dice la Turchia nell’ambito del colloquio tra il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu e l’omologo russo Serghei Lavrov ad Ankara sulla crisi alimentare. Con il ministro turco, ha detto Lavrov, abbiamo parlato “dei problemi di trasporto del grano ucraino che i colleghi occidentali cercano di presentare come una catastrofe: in realtà solo meno dell’1% della produzione mondiale di grano e di altri cereali bloccati. Questo non ha a che fare con la crisi alimentare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa ad Ankara dopo l’incontro con l’omologo Cavusoglu. Lavrov ha tuttavia detto di apprezzare “gli sforzi dei nostri amici turchi per per sbloccare il grano, sminare i porti ucraini e permettere l’accesso alle navi straniere che al momento sono in ostaggio”. “La crisi alimentare non ha origine da questa guerra”, ha detto ancora Lavrov nella conferenza stampa congiunta ad Ankara. “La federazione russa non ha creato alcun ostacolo per il passaggio”. “La Russia continua la propria guerra anche oltre le frontiere ucraine attraverso le menzogne. Dice di voler impedire una carestia globale ma ruba le riserve di grano. E noi stiamo avviando una contro iniziativa della verità. La Russia non rispetta alcuna legge o convenzione di guerra e chiameremo i responsabili con il loro nome”. Lo ha detto il presidente della Rada dell’Ucraina Ruslan Stefanchiuk parlando alla Plenaria del Parlamento europeo. “Chi ha causato tanti danni dovrà risarcirli”, ha attaccato.

RIAPERTO IL PORTO DI BERDYANSK
Il porto dell’Ucraina sud-orientale di Berdyansk, occupato dai russi, è stato riaperto dopo lo sminamento e si prevede che le prime navi con il grano prenderanno il mare alla fine di questa settimana, ha riferito all’Agenzia russa Tass Vladimir Rogov, membro del consiglio direttivo dell’autoproclamata amministrazione locale “Tutto è pronto per la spedizione del carico, e probabilmente il grano partirà per primo. In realtà qui c’è molto grano, tutti gli elevatori sono pieni”. Le prime navi dovrebbero lasciare il porto alla fine di questa settimana”, ha detto. I territori occupati dall’esercito russo nella regione sud-orientale ucraina di di Zaporizhzhia stanno fornendo grano al Medio Oriente. Lo ha dichiarato il capo dell’autoproclamata amministrazione militare-civile Yevgeny Balitsky in un’intervista al canale televisivo Rossiya 24, citato dall’agenzia russa Interfax. “Stiamo inviando grano attraverso la Russia e i contratti primari sono stati firmati con la Turchia – ha detto – i primi treni sono partiti dalla Crimea per il Medio Oriente. Si tratta di un mercato tradizionale per l’Ucraina”. La crisi alimentare e del grano ucraino è frutto di “un freddo, insensibile e calcolato assedio di Putin ad alcuni dei Paesi e delle persone più vulnerabili del mondo. Il cibo è diventato parte dell’arsenale del terrore del Cremlino”, ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando alla Plenaria del Parlamento europeo e ribadendo che le sanzioni europee non colpiscono i prodotti alimentari bloccati in Ucraina.

Ieri l’ex presidente russo Medvedev attacca intanto gli occidentali, definendoli “bastardi” che devono “sparire”.