Napoli, ucciso a 19 anni “per uno sguardo di troppo”: troppa voglia di imitare serie tv e sentirsi boss

La cronaca racconta un’altra vita spezzata da chi ha bisogno di uccidere e rivendicare una presunta forza da capetto dei bulli falliti per accettarsi ed essere accettato in una società che continua a puzzare di marcio.

La cronaca. Un giovane di 19 anni, Francesco Pio Maimone, è stato ucciso a colpi di pistola nella notte a Napoli. L’omicidio è avvenuto nella zona degli chalet di Mergellina intorno alle 2,30. Maimone, ferito gravemente, è stato trasportato da conoscenti all’ospedale Vecchio Pellegrini dove però è morto. Indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli. Il ragazzo non è ritenuto appartenente alla criminalità organizzata. Secondo le prime risultanze investigative, Maimone sarebbe rimasto coinvolto – ma non è ancora chiaro in che modo – in un litigio tra giovanissimi per futili motivi, forse scoppiato per uno sguardo di troppo. I colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi davanti a un noto chioschetto della zona. La notte dello scorso 12 marzo la zona di Mergellina era stata teatro di un altro fatto di sangue, il ferimento di un giovane ritenuto legato alla camorra, colpito più volte mentre si trovava in auto. Molto gravi le ferite riportate: i killer l’hanno ferito gravemente all’addome e alla zona cervicale.

L’altra sera, ho finito di vedere una serie molto seguita dai ragazzi, una serie dove parlano in napoletano e dove probabilmente nell’ultima puntata, c’è un ragazzo che è grato alla “famiglia” del carcere minorile per avergli “insegnato a vivere”. La serie è fatta benissimo perché lancia anche il messaggio importante di contrastare la criminalità organizzata e che l’amore va oltre l’odio, la rivalità, la delinquenza e l’ho seguita tutta ma da persona cosciente che non è tutto oro quello che luccica. Il carcere dei minori non è affatto un posto dove un ragazzo dei voler desiderare di andare e di rimanere, non è un posto dove “si sta bene”, non è quello il posto dove si può pensare debba nascere una sana amicizia.

Tutto questo può anche succedere, soprattutto con i programmi di inclusione e sociali che fortunatamente aiutano (non sempre purtroppo) i ragazzi che delinquono a capire che hanno scelto una strada sbagliata e intraprendere un percorso diverso attraverso il confronto, il lavoro, il volontariato, la detenzione.

Purtroppo dovremmo interrogarci sulla necessità di offrire certi programmi tv solo se sostenuti da una corretta e massiccia campagna di sensibilizzazione e corretta informazione, altrimenti continueremo ad assistere a un incontrollabile escalation di cronache dove i ragazzi uccidono per uno sguardo di troppo. Troppo virale questa voglia di essere i protagonisti di una società sbagliata, studiamo altri esempi, facciamoci pure le serie tv, parliamo, scriviamo ma per favore non permettiamo che i nostri figli si lascino invaghire dei falsi miti che sono invece soltanto persone che hanno commesso errori enormi, addirittura spesso irreparabili.




Governo, dopo Anastasio che cita Mussolini, un altro scivolone di Rampelli: una rondine non fa primavera ma due….

Certamente di scivoloni, “quelli del Governo della Meloni” ne stanno facendo parecchi. Pensiamo soltanto che poco meno di una settimana fa si è dimesso Claudio Anastasio, presidente di 3-i, la società pubblica che dovrebbe gestire il software di Inps, Istat e Inail. Anastasio è stato al centro di una grande polemica che gli è costata la poltrona a causa di una sua uscita infelice nell’ambito di una mail (finita sui giornali) che ha scritto e dove ha parafrasato il discorso di Mussolini del 1925 rivolgendosi al Cda e parlando di senso dello Stato, patria e responsabilità dei singoli. “Ho fatto un errore pazzesco – ha detto Anastasio – per il contesto storico di quel discorso, che in nessun modo però ho legato al delitto Matteotti”. Anastasio era collaboratore di Romano Mussolini, figlio del Duce, ma ha dichiarato che mai si è comportato ne privatamente, ne pubblicamente da fascista. Chiaramente il popolo non è fesso come diceva un grande attore perché di fatto Anastasio che certamente non vuole creare grattacapi alla Meloni ha anche capito che non era l’uomo giusto nei panni del presidente di una società in stallo, improduttiva e che dovrebbe necessariamente approfittare dei progetti Pnrr legati alla transizione digitale. E che non sia stato considerato giusto dal consiglio di amministrazione lo si è visto per due grandi reazioni: nessuna risposta alla sua mail e perdipiù uno dei sei del Cda ha dato in pasto alla stampa la mail con l’infelice citazione mussoliniana. Fatto sta che Anastasio si è dimesso e la figuraccia l’ha collezionata e ieri sera è toccato a Rampelli che sì avrà detto anche la sua ma non è certamente un pensiero condivisibile soprattutto se pronunciato da rappresentante delle istituzioni.

“Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali”.

Così Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di FdI, nel corso della trasmissione In Onda su La7 ieri sera.

Parole a cui replica l’esponente del Pd Pina Picierno su Facebook: “Una frase cattiva, non soltanto nei confronti delle coppie che scelgono di accogliere con amore un figlio, ma soprattutto nei confronti dei figli stessi, che nemmeno possono difendersi da questa violenza.

Si spacciano per politici degni del governo del Paese – scrive l’esponente Dem – sono solo reazionari violenti.

Possibile che si arrivino a dichiarare certe cose? Purtroppo due bucce di banane cominciano a far vacillare la capacità che hanno alcuni signori di rappresentare degnamente le istituzioni. Una rondine non fa certamente primavera ma qui sembra che si lascino svolazzare certi pennuti per cominciare a potare qualche ramo secco. A pensar male si fa peccato, sicuramente.




Ritorna a Milano il festival Nordico dei Boreali

I Boreali – Nordic festival, il festival italiano dedicato alla cultura nordeuropea, torna dal 17 al 19 marzo al Teatro Franco Parenti ed al Il Cinemino di Milano con tre giornate dedicate a incontri con scrittori, film in lingua originale sottotitolati, musica e concerti, laboratori, gastronomia nordica, appuntamenti per bambini e molte novità.
 
Questa 9a edizione del festival è prevista tutta in presenza ma gli incontri principali sono anche in trasmissione diretta sul sito iboreali.it, sul canale YouTube di Iperborea, sulle pagine Facebook della casa editrice e del festival. A partire dal 2015 il festival, dopo le giornate milanesi, ha raggiunto anche altre città italiane (Venezia, Firenze, Torino, Cagliari, Trento, Rovereto, Bologna, Matera, Cernobbio/Lugano, Urbino). Nel 2023 toccherà a Siracusa ospitare un’edizione speciale dei Boreali.
 
Fulcro del festival è la letteratura, che vede un programma denso di incontri con grandi autori del Nord Europa e non solo, presentazioni, approfondimenti e letture. Data l’ampiezza del programma offriamo un paio di segnalazioni che nulla tolgono alla rilevanza di tutti gli eventi previsti.
 
Focus Finlandia: il cinema eclettico di Teemu Nikki
 
La rassegna cinematografica dei Boreali, realizzata in collaborazione con Il Cinemino, I Wonder Pictures e iwonderfull, quest’anno è interamente dedicata a #TeemuNikki, nuova stella del cinema finlandese, che sarà presente al festival. Tre serate alla scoperta dei suoi lavori più importanti, tra cui «Il cieco che non voleva vedere Titanic» (2020), vincitore a Venezia 78 del Premio del Pubblico della sezione Orizzonti Extra, l’acclamata serie «Mister 8» (2021), commentata in sala da Fabio Guarnaccia, Sarah Rezakhan e Andrea Romeo, la dark comedy «Nimby. Not in my backyard» (2020), e una selezione di cortometraggi. I biglietti sono acquistabili in prevendita sul sito del Cinemino, mentre sul sito, nella sezione “programma”, disponibili tutte le informazioni sui tre appuntamenti.
 
La vera luce del cuore: avventure di Emilie Demant Hatt nella terra dei Sámi
 
Emilie Demant Hatt era un’artista danese, maestra di xilografia, dai tratti espressionisti, ma anche appassionata della pittura a olio, che venne folgorata dal grande Nord, quello del mondo lappone, dove fu per numerosi soggiorni. Nel 1907-1908 poté dimorare per qualche mese presso una comunità di sami migranti, che la accolsero: da quell’incontro elaborò la necessità di rendere omaggio alla cultura sami, che portò alla conoscenza del mondo. Sabato 18 marzo alle 14.15, nel Café Rouge del Teatro Franco Parenti, Luca Scarlini dedica un ritratto all’artista danese – le cui storie popolari trascritte in anni di viaggi e ricerche sono raccolte, tra gli altri, nel volume «Intorno al fuoco» – con una performance in occasione dei Boreali.
 
Qui trovate tutte le informazioni sull’evento: iboreali.it/…/la-vera-luce-del-cuore-avventure…/
 
Qui sotto il link per consultare il programma completo dell’edizione 2023, con i protagonisti e il dettaglio di tutti gli incontri, mentre sono disponibili le prevendite dei biglietti:
 
 
Ideazione e realizzazione: Iperborea e collaborazione principale con: Teatro Franco Parenti – Associazione Pier Lombardo. Con il patrocinio di: Comune di Milano
 
Con il sostegno di: Ambasciata di Svezia in Italia, Netherlands letterenfonds dutch foundation for literature, FILI – Finnish Literature, Icelandic Literature Center, Kulturrådet In collaborazione con:
 
Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Sellerio Editore, Associazione Culturale Pasquale Anfossi, UaoNao, Link. Idee per la tv, Istituto Culturale Nordico, Gud Milano, Gogol & Company, Università degli Studi di Milano, UNA Hotels – Hotel Mediterraneo Milano
 
 
 
 
 
 
 



Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite, Mantovano: “Non ci sono droghe leggere”

“La droga costituisce una minaccia per la salute di ogni persona e per la sicurezza delle nostre comunità. È nostro dovere opporci a qualsiasi forma di traffico di sostanze stupefacenti e anche alla legalizzazione di talune di esse, perché tutte sono dannose, non ci sono droghe leggere”. È quanto ha affermato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, intervenuto a Vienna ad evento connesso alla 66a Sessione della Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite. A margine della Conferenza il sottosegretario ha avuto un incontro con la direttrice generale dell’ufficio Onu sulla droga e il crimine (UNODC), Ghada Fathi Waly. “Di fondamentale importanza è l’attività di prevenzione, informazione e comunicazione rivolte specialmente agli adolescenti, ponendo attenzione al trattamento e al recupero delle persone dipendenti.
Attualmente il nostro Paese garantisce l’accesso ai servizi di cura a chiunque ne abbia bisogno, senza discriminazione, sviluppando una solida rete territoriale, basata sulla collaborazione tra servizi pubblici di trattamento delle dipendenze e comunità terapeutiche, che nel 2021 hanno fornito assistenza a 123.871 persone con dipendenza. In altre Nazioni europee si sono conseguiti risultati importanti in termini di abbattimento, ad esempio, del consumo di tabacco, grazie a sanzioni mirate e a grandi campagne di informazione. Non possiamo dire altrettanto per il consumo di droga, questo perché continuano a circolare con troppa insistenza messaggi fuorvianti, relativi alla presunta innocuità o leggerezza di talune sostanze. Il richiamo ai diritti impone di interessarci, prima ancora dei milligrammi in più o in meno di ciascuna delle sostanze riportate nelle varie tabelle dei singoli Stati, di qualcosa di più importante: e cioè del significato da conferire a termini come libertà e responsabilità. Per chi intende riscrivere le legislazioni sulla droga avvicinandole a esperienze di legalizzazione, libertà ha la declinazione di fare quello che si vuole, incluso darsi la morte, o comunque porre sé stesso nelle condizioni di non essere più sé stesso. Chi contrasta questa deriva è convinto invece che la libertà consista nel porsi nelle condizioni di rispettare sempre sé stessi e la propria dignità, e nel dare senso alla propria vita. È questo il terreno di confronto”, ha concluso il sottosegretario Mantovano.
 
 



Reality Pro, Apple si prepara al lancio del visore per la realtà mista entro l’anno

Reality Pro diventerà presto realtà, almeno stando alle parole di Tim Cook. L’amministratore delegato di Apple, infatti, avrebbe spinto il lancio entro quest’anno del primo visore di realtà mista della Mela. La decisione sarebbe arrivata anche contro il parere dei tecnici del colosso di Cupertino, convinti invece che il prodotto debba essere ancora migliorato prima di uscire dai laboratori dell’azienda per raggiungere gli scaffali dei negozi. Come riporta il Financial Times, la genesi del visore capace di riprodurre contenuti sia in realtà virtuale che aumentata, ossia anche sovrapponendo le immagini nell’ambiente fisico circostante, sta durando più del previsto, ovvero da almeno sette anni, il doppio rispetto a quelli necessari per realizzare il primo iPhone. Il momento migliore per svelare il dispositivo potrebbe essere la World Wide Developer Congress 2023, la conferenza annuale per gli sviluppatori di Apple che si terrà a giugno. Per le date è attesa una conferma da parte dell’azienda. Tim Cook‌, che è stato a capo delle operazioni della società prima di diventarne amministratore delegato, secondo quanto riferito dalle fonti ascoltate dal Financial Times, avrebbe ignorato le indicazioni dei designer di Apple sullo spostare il lancio del dispositivo più avanti, lavorando maggiormente sull’aspetto oltre che sulla dotazione tecnologica in sé. I tecnici hanno parlato della “enorme pressione per la spedizione” del visore, che deve avvenire non più tardi del 2023. La società prevede di vendere circa un milione di unità di Reality Pro durante il suo primo anno di disponibilità, a un prezzo di oltre 3 mila dollari. Ad oggi, il principale produttore di visori di realtà mista è Meta, che ha lanciato da qualche mese Meta Quest Pro. A fine febbraio, Sony ha svelato PlayStation V2, dedicato ai videogame mentre Samsung collaborerà con Qualcomm per la realizzazione di un visore con il proprio marchio.

F.P.L.




Colonna, stadio pieno per i funerali del senatore Bruno Astorre, signore della Politica con la maiuscola

Francesca Sbardella: «Ciao amore mio. Ti amo tanto»

Lacrime, sorrisi, abbracci, grandi emozioni: Venerdì 9 marzo il campo sportivo di Colonna ai Castelli Romani, ha accolto migliaia di persone riunitesi per dare l’ultimo saluto al senatore Bruno Astorre, segretario del Lazio per il Partito Democratico, signore della politica, quella con la maiuscola, sempre dalla parte delle persone semplici e pronto ad ascoltare il territorio.

Tra tutti i primi cittadini della provincia anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il procuratore capo della Repubblica di Velletri Giancarlo Amato con sua moglie, il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, il presidente Pd Paolo Gentiloni, l’amico ed ex governatore Nicola Zingaretti, il “fratello politico” Daniele Leodori, Michela Califano, Alessio D’amato, il ministro Francesco Lollobrigida, il segretario del PD Elly Schlein. Il figlio Francesco in composto silenzio insieme alla madre e ai parenti, la sua Francesca sposata da due anni, la grande partecipazione di ieri è stata un riconoscimento per tutto l’impegno umano e politico di un uomo delle istituzioni: «Oggi avrebbe compiuto 60 anni» ha ricordato Monsignor Mauro Meacci Abate del monastero di Subiaco che si è commosso durante l’omelia parlando del fratello Bruno che ha deciso di porre fine alla sua vita:«Bruno diceva sempre – ha ricordato monsignor Meacci – la gente bisogna vederla in faccia, chiedere che cosa gli serve e trovare le risposte concrete. Era un uomo desideroso di sedersi all’ombra degli insegnamenti di San Benedetto, alla ricerca di bene, pace e serenità. Un chirichetto come amava farsi chiamare orgoglioso. Il tuo faccione sempre sorridente nascondeva la sofferenza che ti dilaniava. Perdonaci Bruno!».

Come lettura, «la vigna del Signore è la casa d’Israele», parole cucite per Bruno Astorre, uomo di Chiesa e persona cresciuta con il valore per la terra, le origini contadine i valori della famiglia e dell’amicizia. Un gran bel momento quello dello scambio del gesto di pace, il sole ha fatto capolino tra il cielo biancastro e le nuvole grigie, molte persone si sono strette le mani e hanno sorriso come faceva il loro amico Bruno:«Bruno – ha detto commosso il suo caro amico Massimo Gargano – è stato e rimane un grande interprete vero e probabilmente irripetibile di tutto il territorio, uomo di grande umanità e di intelligenza vivacissima. Ci mancherà a tutti». Dopo la cerimonia, l’ultimo saluto della moglie Francesca Sbardella, sindaca di Frascati:«Ciao amore mio – ha detto – “Grazie” per tutto, per i sorrisi, per le risate, per le braccia sempre aperte, per le nostre giornate insieme. Grazie per aver accolto le mie difficoltà e i miei difetti. Scusa se non ho capito fino in fondo, mi porterò tante domande e anche senzi di colpa. Grazie per il cammino che abbiamo fatto insieme e continueremo mano nella mano per sempre, ti amo tanto».

Poi la presidente dei senatori del PD Simona Malpezzi:«Piazza Sant’Eustacchio era l’ufficio di Bruno, “piazza Astorre” perché Bruno stava tra la gente per la gente. Bruno hai fatto un miracolo ci hai costretto a fermarci. Ci hai fatto sedere, a guardarci negli occhi e a chiederci se siamo capaci di conoscerci e riconoscerci l’uno nell’altro». I saluti di Lollobrigida da parte del Governo e personali:«Voglio ricordare una persona che mi ha insegnato tanto, credeva nell’amore, nella passione».

Toccanti le parole dell’amico fraterno e sindaco di Colonna Fausto Giuliani: «Ti lascio con una canzone che ti accompagni in cielo tra i colori dell’arcobaleno, ciao fratello nostro». Fuochi d’artificio che a Bruno piacevano tanto quando partecipava alle feste e processioni nei borghi, un grande applauso e poi il silenzio. Il corpo cremato e sepolto nella sua Colonna.




Twitter dice basta ai post violenti. In arrivo nuove regole

Twitter dice basta ai post e ai linguaggi violenti. La piattaforma social rimette così in piedi, almeno in parte, alcune delle regole precedenti l’acquisizione da parte di Elon Musk, stringendo le maglie su quello che gli utenti possono pubblicare sulla piattaforma. Un tentativo di riabilitarsi dopo la riammissione di profili, come quello di Trump, che erano stati censurati online per comportamenti non idonei alle policy del gruppo. Tra gli aggiornamenti, Twitter ha introdotto nuovi divieti sui post che includono non solo minacce fisiche a persone ma anche a edifici e strutture, sia private che pubbliche. Il profilo ufficiale TwitterSafe scrive: “abbiamo apportato alcuni cambiamenti alla nostra policy sui contenuti e linguaggi violenti. Oggi vogliamo lanciare ufficialmente la nostra ‘Violent Speech Policy’, che proibisce le minacce e gli inviti alla violenza, la glorificazione di quest’ultima e l’incitazione alla forza bruta”. Nella sezione di domande e risposte del social network è apparso un nuovo box informativo che recita “non potrai minacciare di infliggere danni fisici ad altri, il che include (ma non si limita a) minacce di morte, tortura, molestie sessuali o altre forme di violenza su terzi. Ciò include anche la minaccia di danneggiare la casa o il rifugio di un civile o delle infrastrutture che sono vitali per le attività civili, economiche e quotidiane”. La mossa è un’inversione di tendenza rispetto a quello che l’attuale proprietario di Twitter, Elon Musk, aveva affermato in passato, ossia la volontà di rendere il social network un luogo per la libertà di espressione. Visti i licenziamenti, che hanno ridotto, dallo scorso ottobre, la forza lavoro di Twitter da 7.500 a meno di 2.000 dipendenti, non è chiaro come il team rimasto potrà far fronte alle nuove norme, seppur gran parte del sistema di monitoraggio del social sia informatizzato e basato su controlli automatici.

F.P.L.




Meta, occhiali per la realtà aumentata definitivi nel 2027

Attesi all’inizio per la fine del 2024, i primi “veri” e propri occhiali di realtà aumentata targati Meta dovrebbero vedere la luce solo nel 2027. A darne notizia è il sito The Verge, che avrebbe appreso la notizia da alcuni dipendenti del colosso americano. Stando alle indiscrezioni, il gruppo guidato da Mark Zuckerberg si sarebbe mosso per condividere internamente i piani di sviluppo in merito ai prodotti di realtà aumentata e virtuale, focalizzando la concentrazione sul 2027, quando ciò dovrebbe lanciare i suoi occhiali di realtà aumentata (AR) definitivi, ossia con tutte le tecnologie che l’azienda ha, almeno in parte, anticipato finora, declinate in dispositivi differenti, tra cui i Rayban Stories e i Meta Quest Pro. Proprio la seconda versione degli occhiali classici Rayban Stories, prodotti insieme a EssilorLuxottica, vedrebbero la luce già quest’autunno, mentre per la fine del 2023 arriverà il Quest 3, meno costoso del Quest Pro e, come quest’ultimo, dotato di fotocamere per visualizzare l’ambiente reale circostante, senza togliere il dispositivo dal volto. Stando a Mark Rabkin, vicepresidente dell’azienda per la realtà virtuale, Meta ha venduto quasi 20 milioni di visori Quest fino ad oggi. Anche questi dettagli sono stati condivisi con migliaia di dipendenti della divisione Reality Labs durante una presentazione della tabella di marcia e, per The Verge, dimostrano come il gruppo voglio continuare a investire nell’hardware di consumo, dopo una serie di battute d’arresto e una corposa riduzione di costi e del personale in tutte le sue principali aree di business. In ogni caso, se tali voci si dovessero rivelare vere, prima di vedere gli occhiali “delle meraviglie” in azione dovrà ancora passare un discreto numero di anni.

F.P.L.




Acqua e vino alleati contro la crisi climatica: la lungimirante esperienza della Franciacorta

Dopo l’inaugurazione della prima ex cava trasformata in bacino di raccolta idrica a Castrezzato, la Lombardia si conferma regione-pilota negli interventi di contrasto alla crisi climatica: ANBI Lombardia, Consorzio di bonifica Oglio Mella e Consorzio Franciacorta hanno, infatti, concordato un protocollo d’intesa con l’obbiettivo di migliorare l’efficienza e l’estensione del servizio irriguo nel territorio delle eccellenze enoiche bresciane e per individuare soluzioni in grado di gestire le emergenze.

“Grazie a questa intesa ed al finanziamento regionale, che copre in parte i costi – spiega Gladys Lucchelli, Direttore di ANBI Lombardia – si è avviato uno studio per verificare la fattibilità tecnico-economica dell’ampliamento dell’attuale reticolo irriguo, gestito da Consorzio di bonifica Oglio Mella; inoltre sarà valutata la fattibilità tecnico-economica di nuovi pozzi consortili ed invasi per lo stoccaggio d’acqua, nonchè per la realizzazione della relativa rete distributiva”.

In particolare, la ricerca punta ad individuare le migliori soluzioni per lo stoccaggio e la distribuzione dell’acqua, in modo da renderla disponibile per l’irrigazione delle superfici agricole franciacortine. La stima dei fabbisogni irrigui si articolerà in diverse fasi per arrivare ad una proiezione, che consideri le variabili meteorologiche fino al 2050.

“Le conseguenze dei cambiamenti climatici si stanno evidenziando con velocità imprevista e, in attesa di cospicui investimenti statali per indispensabili interventi infrastrutturali, i territori si stanno attrezzando per aumentare la propria resilienza. Grazie alla consolidata sinergia fra Regione e Consorzi di bonifica, la Lombardia si conferma un punto di riferimento nazionale” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

La Franciacorta è un’area di grande pregio: 3500 ettari di superfici vitate, dove si coltivano le uve, da cui si producono i rinomati vini D.O.C.G. (Denominazione d’Origine Certificata e Garantita).

“E’ un territorio da tutelare – aggiunge il Presidente di ANBI – soprattutto alla luce di cambiamenti climatici, che provocano eventi meteo estremi: dalle gelate tardive ai lunghi periodi siccitosi, accompagnati da temperature elevate, come lo scorso anno.”

Negli anni, il distretto della Franciacorta ha visto un numero crescente di vigneti ed attualmente la superficie vitata occupa circa il 18% delle superfici agricole; di queste, però, solo una piccola parte è servita da impianti irrigui.

Lo studio lombardo si avvarrà della consulenza scientifica del Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università Statale di Milano, che ha sviluppato in questi anni una ricca attività di ricerca, mettendo a punto strumenti di indagine, sistemi di monitoraggio e modelli di simulazione, che permettono di stimare con buona approssimazione i fabbisogni irrigui della vite. Obbiettivo della ricerca è di quantificare i fabbisogni irrigui del territorio del  Franciacorta nelle attuali condizioni agroclimatiche ed in quelle prevedibili sulla base delle proiezioni di cambiamento climatico. In questo modo sarà possibile valutare la possibilità di estendere la copertura del servizio irriguo all’intero territorio consortile, con sempre maggiore efficienza orientata al risparmio idrico.

“Alla luce di queste indicazioni – evidenzia Cesare Dioni, Direttore del Consorzio di bonifica Oglio Mella – potremo attuare, insieme al Consorzio Franciacorta, risposte concrete per rispondere agli effetti della crisi climatica, puntando sull’innovazione nella gestione ottimale delle risorse idriche.”

“L’adozione di una rete funzionale unitamente all’impiego di efficienti tecniche irrigue è diventata una necessità impellente” aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Quanto allo studio in Lombardia è anche in piena sintonia con la strategia del Piano Laghetti proposto a livello nazionale con Coldiretti e che prevede 10.000 bacini medio-piccoli e multifunzionali da realizzarsi entro il 2030 in sintonia con l’ambiente e le comunità locali.”

“L’innovazione irrigua è fondamentale in epoca di cambiamenti climatici, così come l’utilizzo dei dati scientifici per la programmazione agricola. Efficientare la rete irrigua significa dare ulteriore valore al lavoro delle aziende ed avere uno strumento in più per vincere sui mercati” conclude Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia.

GRAZIE




Auguri Spotify, da 10 anni la musica è cambiata anche in Italia

Tanti auguri Spotify, buon decimo anniversario tricolore. La popolarissima piattaforma streaming di origine svedese è stata lanciata nel 2008 ma in Italia è arrivata solo nel 2013. Grazie a Spotify in questi due lustri gli artisti italiani hanno registrato un incremento del numero di “stream” nel mondo, arrivato a 22 miliardi nel 2022 (+1200%). La piattaforma ha anche sperimentato i podcast, il format che ha arricchito il panorama dell’intrattenimento digitale e la creazione di contenuti. Nel 2021 è stato lanciato anche il primo podcast firmato Spotify “The Jackal: tutto Sanremo ma dura meno”. “Spotify ha donato nuova linfa all’industria audio italiana, permettendole di tornare ai massimi livelli grazie soprattutto alla spinta dello streaming – dice Federica Tremolada, Managing Director Spotify per il Sud e Est Europa – Le dimensioni del mercato della musica registrata nel 2012 rispetto al 2021 sono più che raddoppiate passando da 150,9 milioni di euro a 332 milioni di euro secondo gli ultimi dati Fimi. Nessun altro servizio di streaming è posizionato come Spotify per la capacità di identificare, amplificare e contribuire a plasmare la cultura locale in Italia e nel mondo”. Il numero totale di artisti italiani presenti sulla piattaforma è ora di 196 mila con un incremento del 650% registrato negli ultimi 10 anni. Quelli più ascoltati sono Sfera Ebbasta e Madame, la canzone più sentita Il cielo nella stanza (Salmo feat. Nstasia). I generi di podcast più ascoltati in Italia negli ultimi 10 anni sono news, società e cultura e commedia. I podcast più ascoltati quelli di Muschio Selvaggio, seguono The Essential e i podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia. I podcast in lingua italiana sulla piattaforma sono più di 50.000. Negli anni più recenti, Spotify ha lanciato in Italia anche due suoi programmi: Radar e Equal, la campagna dedicata a promuovere la parità di genere. Spotify rappresenta il nuovo modo di vivere la musica per averla sempre con se, sul telefonino, sul computer, sulla tv, sulla console, ma anche in macchina, insomma, Spotify ha rivoluzionato il modo di vivere la musica e ha cambiato un po’ il modo di ascoltarla. Chissà cosa accadrà nei prossimi 10 anni? Non resta altro che scoprirlo vivendoli insieme alle nostre canzoni preferite.

F.P.L.




Tecnologia blockchain: una rivoluzione da sfruttare in tutti settori

La tecnologia blockchain è stata introdotta nel 2008 come il cuore della criptovaluta Bitcoin, ma negli ultimi anni si è diffusa in molti settori, dimostrando il suo enorme potenziale. La blockchain è un registro digitale decentralizzato e immutabile, in grado di mantenere e condividere informazioni in modo sicuro e trasparente senza l’ausilio di intermediari.

Questa tecnologia è stata in grado di rivoluzionare molti settori, dal finanziario all’industriale, dal turismo alla logistica, poiché offre la possibilità di effettuare transazioni in modo più veloce, sicuro ed economico, riducendo la necessità di intermediari e di conseguenza i costi di transazione.

Tuttavia, nonostante il suo enorme potenziale, la blockchain è ancora una tecnologia in evoluzione e presenta alcune sfide. Una di queste è la scalabilità, ovvero la capacità di gestire grandi volumi di transazioni in modo efficace, soprattutto quando si tratta di blockchain pubbliche.

Nonostante ciò, molti esperti vedono nella blockchain una grande opportunità per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la sicurezza in molti settori, e molte imprese stanno già sfruttando questa tecnologia per innovare i propri processi e servizi.

In questo articolo, esploreremo le potenzialità della tecnologia blockchain, illustrando i principi fondamentali che la governano e le principali applicazioni in vari settori. Inoltre, analizzeremo le principali sfide che questa tecnologia deve ancora affrontare e le prospettive per il futuro. L’obiettivo è fornire ai lettori una panoramica completa sulla blockchain e sulle opportunità che questa tecnologia potrebbe offrire nei prossimi anni.

La tecnologia blockchain: principi fondamentali e potenzialità

La tecnologia blockchain ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui le informazioni vengono gestite e condivise in molti settori. La sua architettura decentralizzata consente a molte parti di condividere informazioni in modo sicuro e affidabile, eliminando la necessità di intermediari e di conseguenza riducendo i costi di transazione. Inoltre, la blockchain è in grado di garantire la sicurezza delle informazioni, rendendo difficile le attività fraudolente e di hacking.

Il principio fondamentale della blockchain è quello di avere un registro digitale immutabile e decentralizzato, in cui le informazioni vengono archiviate in blocchi che sono collegati tra loro in modo cronologico e crittografato. In questo modo, ogni blocco contiene un insieme di transazioni che sono state convalidate dalla rete e che sono registrate in modo permanente. Ogni blocco contiene anche un “hash” che funge da impronta digitale unica, che viene utilizzata per garantire l’integrità del blocco.

Grazie a questo approccio innovativo, la blockchain ha il potenziale di eliminare la necessità di intermediari, come banche, notai, broker e altri intermediari, che tradizionalmente sono coinvolti nei processi di scambio di informazioni e di valore. Ciò può portare a un significativo aumento dell’efficienza e della trasparenza, nonché a una riduzione dei costi e dei tempi di transazione.

Casino online e blockchain: come la tecnologia sta trasformando il settore

Il gioco online è un settore in continua espansione, che ha visto un forte aumento di popolarità negli ultimi anni. Tuttavia, questo settore è ancora soggetto a diverse problematiche, come la sicurezza dei dati personali, la trasparenza dei giochi e la gestione dei pagamenti.

La tecnologia blockchain offre una soluzione ideale per affrontare queste problematiche, consentendo di creare giochi più sicuri e trasparenti e semplificare le transazioni di denaro tra giocatori e casino online.

In particolare, la blockchain può essere utilizzata per garantire l’equità dei giochi, eliminando la possibilità di manipolazioni o frodi. La natura decentralizzata della blockchain consente di creare un sistema di gioco completamente trasparente, in cui ogni giocatore può verificare in tempo reale il risultato delle proprie giocate. In questo modo, la blockchain può contribuire a ridurre i rischi di truffe e di hacking.

Inoltre, la blockchain può semplificare le transazioni di denaro, eliminando la necessità di intermediari e riducendo i costi. Utilizzando la blockchain, i pagamenti tra giocatori e casinò possono essere effettuati in modo immediato e sicuro, senza la necessità di utilizzare intermediari come banche o altri istituti finanziari. Ciò può portare a una significativa riduzione dei costi di transazione, nonché a una maggiore velocità e sicurezza delle transazioni.

Applicazioni della blockchain in altri settori: dal turismo alla logistica, passando per il finanziario e l’industriale

Altri settori che stanno sfruttando il potenziale della tecnologia blockchain includono la logistica, la sanità, l’energia e l’agricoltura. La blockchain può fornire una soluzione per la tracciabilità dei prodotti lungo l’intera catena di approvvigionamento, migliorando la trasparenza e la sicurezza. Inoltre, la blockchain può essere utilizzata per la gestione dei dati medici, consentendo ai pazienti di controllare e condividere in modo sicuro i propri dati medici con i fornitori di assistenza sanitaria.

Nel settore energetico, la blockchain può essere utilizzata per creare una rete energetica decentralizzata, consentendo ai consumatori di condividere l’energia in modo più efficiente e riducendo la dipendenza dalle grandi società energetiche. Inoltre, la blockchain può consentire di tracciare e verificare l’origine dell’energia, migliorando la trasparenza e la sostenibilità.

Infine, nel settore dell’agricoltura, la blockchain può essere utilizzata per garantire la tracciabilità degli alimenti lungo l’intera catena di approvvigionamento, migliorando la sicurezza e riducendo il rischio di frodi. Inoltre, la blockchain può consentire di pagare in modo più equo i produttori agricoli, eliminando la necessità di intermediari e garantendo che i produttori ricevano un compenso giusto per il loro lavoro.

In ogni caso, l’adozione della tecnologia blockchain in questi settori richiederà una certa collaborazione tra le parti interessate e una certa esperienza tecnica. Tuttavia, i vantaggi offerti dalla blockchain sono significativi e possono portare a un miglioramento della trasparenza, dell’efficienza e della sicurezza in molti settori diversi. Con l’ulteriore sviluppo della tecnologia blockchain e l’aumento della consapevolezza delle sue potenzialità, è probabile che vedremo un’adozione sempre maggiore della blockchain in molti altri settori.

Sfide e prospettive future della tecnologia blockchain

Nonostante le promettenti potenzialità della tecnologia blockchain, ci sono ancora diverse sfide da affrontare per consentirne una diffusione su larga scala. Tra queste ci sono problemi di interoperabilità tra le diverse implementazioni della blockchain, la necessità di standardizzazione e regolamentazione per garantire la sicurezza e la privacy degli utenti, nonché la questione della scalabilità delle attuali implementazioni che sono ancora limitate in termini di velocità e capacità di elaborazione.

Tuttavia, nonostante queste sfide, il futuro della tecnologia blockchain sembra essere promettente. L’adozione della blockchain sta crescendo in vari settori, come la finanza, la logistica e il settore immobiliare, e molte organizzazioni stanno sperimentando soluzioni innovative per sfruttare appieno il potenziale della tecnologia. Inoltre, lo sviluppo di nuove tecnologie come le blockchain di nuova generazione e l’implementazione di soluzioni di interoperabilità e scalabilità potrebbero consentire una diffusione ancora più ampia della tecnologia blockchain in futuro. In conclusione, la tecnologia blockchain è destinata a rivoluzionare molti settori e rappresenta un’opportunità di innovazione e progresso per il futuro.