Anguillara Sabazia, coalizione di centrosinistra: prima i progetti e poi il candidato sindaco

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Una coalizione compatta di centrosinistra ad Anguillara Sabazia quella che si accinge a scendere in campo alle prossime elezioni comunali e che vede riunire tutte le forze progressiste locali.

Linee programmatiche da mettere in campo in fase di discussione e condivisione per quello che dovrà essere il risanamento e rilancio della città dopo il fallimento della precedente amministrazione pentastellata guidata dalla ex sindaca Sabrina Anselmo.

E il modello Emilia Romagna, che ha visto vincere le recenti regionali da Stefano Bonaccini, rappresenta per Giuseppe Girardi di Sinistra Italiana l’esempio da seguire. Un “metodo vincente – ha detto Girardi – che ha visto aprire una discussione ampia tra le varie forze progressiste, il mondo dell’associazionismo e i cittadini”.  

Condividere le scelte programmatiche e il candidato sindaco, è dunque per Sinistra Italiana la ricetta giusta per recuperare tutte quelle persone che hanno orbitato nel mondo progressista e che si erano allontanate abbracciando quello che avrebbe dovuto essere il cambiamento ma che poi si è rivelato come il più grande fallimento della storia politica di Anguillara Sabazia, come del resto successo in altri comuni d’Italia.

Un grande progetto per rilanciare il turismo che vada al di là di visioni campanilistiche in un quadro generale che veda al centro il sistema lago di Bracciano.

Un progetto che necessità di figure altamente professionali con esperienze comprovate sul campo. Figure da cercare con tutta probabilità al di fuori dei propri confini. “Il turismo si porta dietro tutto”. Ha detto Silvio Bianchini, già capogruppo del Pd in Consiglio comunale durante la trascorsa legislatura. “Si porta dietro il Piano regolatore, – ha aggiunto Bianchini – le infrastrutture, il piano particolareggiato del centro storico che sono 10 anni che aspetta”.

E sia Girardi che Bianchini hanno ricordato come regioni quali il Trentino o l’Emilia Romagna hanno saputo fare del turismo una grande risorsa per l’economia dei propri territori.

Una coalizione progressista che prima ancora di individuare la figura del candidato sindaco intende consolidare il progetto condiviso che dovrà essere portato avanti da tutti i soggetti che ruoteranno intorno all’aspirante primo cittadino che avrà il compito di coordinare il tutto.

L’auspicio per Francesco Pizzorno, segretario del PD locale e già sindaco di Anguillara Sabazia dal maggio 2011 fino al giugno del 2016, è quello di identificare un candidato sindaco che abbia competenze e soprattutto entusiasmo, qualità indispensabili per portare avanti i punti programmatici principali per risanare la città.

“Serve una politica di idee e non di vendetta” ha detto Benedetta Onori rappresentante locale del partito di Renzi. Onori ritiene necessario, nel futuro governo che si insedierà ad Anguillara Sabazia, il rispetto e il coinvolgimento delle forze politiche di opposizione che potrà fare sicuramente la differenza rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti.

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ANGUILLARA SABAZIA DIBATTITO DEL 6/6/2020
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ANGUILLARA SABAZIA DIBATTITO DEL 6/6/2020



Greenpeace, dati choc: in Lombardia fondi Ue ad allevamenti inquinanti

Quasi la metà dei fondi europei destinati alla Regione Lombardia per la zootecnia – ben 120 milioni di euro – vengono destinati agli allevamenti intensivi nei comuni con carichi di azoto che eccedono i limiti di legge.

E’ quanto emerge dall’indagine di Greenpeace intitolata “Fondi pubblici in pasto ai maiali”. “Secondo una relazione tecnica della Regione Lombardia – scrive Greenpeace -, 168 comuni (uno su dieci) sono a rischio ambientale per eccessivi carichi di azoto, principalmente imputabili alle attività di zootecnia intensiva; eppure proprio in quegli stessi comuni gli allevamenti intensivi continuano a ricevere importanti finanziamenti pubblici tramite la PAC (Politica Agricola Comune), mentre le piccole aziende che producono in modo ecologico scompaiono in silenzio”.




Collusioni tra Camorra e politica nel Napoletano: indagato il senatore di Forza Italia Cesaro

I carabinieri del Ros stanno hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura distrettuale, a carico di 59 indagati accusati di numerosi reati, tra i quali associazione mafiosa, concorso esterno, corruzione elettorale, estorsione e turbata libertà degli incanti.

L’operazione colpisce i clan “Puca”, “Verde” e “Ranucci” operanti a Sant’antimo (Napoli) e comuni limitrofi, svelando – secondo gli investigatori – una fitta rete di ‘cointeressenze’ sia in ambito politico sia imprenditoriale.

Il gip di Napoli Maria Luisa Miranda, che ha firmato le misure cautelari si è riservato di prendere una decisione in relazione alla posizione del senatore Luigi Cesaro, “all’esito – si legge nell’ordinanza – dell’eventuale autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni, ritenute rilevanti, secondo la procedura che verrà attivata da questo ufficio”. Il senatore di Forza Italia risulta tra le persone indagate nell’inchiesta su presunte collusioni tra camorra e politica nel Napoletano, tra Sant’Antimo e comuni limitrofi, che ha portato oggi i carabinieri del Ros a notificare 59 misure cautelari: 38 arresti in carcere, 18 ai domiciliari, due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una sospensione dai pubblici uffici.

Nell’ambito dell’operazione dei Ros sono stati arrestati anche i tre fratelli del senatore di Forza Italia Luigi Cesaro. Nei confronti di Antimo Cesaro il gip di Napoli ha emesso un provvedimento cautelare in carcere. Ai domiciliari invece gli altri due fratelli, Aniello e Raffaele. L’accusa contestata è di concorso esterno in associazione mafiosa. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano anche diversi elementi di spicco della criminalità organizzata.

Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di oltre 80 milioni di euro.




Anguillara Sabazia, coalizione di centrodestra: una deadline per un candidato sindaco condiviso

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Candidato condiviso da tutte le forze di centrodestra ad Anguillara Sabazia entro e non oltre il prossimo 20 giugno.

Questa la deadline fissata da Sergio Manciuria, Presidente dell’associazione “AnguillaraSvolta” che insieme a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia dovrebbe rappresentare la coalizione di centrodestra alle prossime amministrative, che si terranno con tutta probabilità il prossimo autunno.

Una scelta per un candidato condiviso, dunque, che vede in pole position per guidare il fronte del centrodestra il Presidente di “AnguillaraSvolta” che dovrà necessariamente confrontarsi con le tre sigle politiche (LEGA – FDI – FI) per consolidare la propria candidatura.

Una scelta, però, che potrebbe assistere anche al ritorno di Antonio Pizzigallo, portavoce di Forza Italia e già sindaco di Anguillara Sabazia.

Pizzigallo lo scorso 29 febbraio, nel corso del dibattito organizzato da questo giornale, aveva fatto intendere che sarebbe stato disposto a fare un passo indietro in favore di una candidatura condivisa da tutti.

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Incontro dibattito del 29/02/2020

Durante il confronto pubblico tra i rappresentanti delle varie forze politiche in campo, organizzato da questo quotidiano lo scorso 6 giugno, Pizzigallo ha detto che si può ragionare sulla sua candidatura.

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Incontro dibattito del 06/06/2020

L’ex sindaco ha comunque precisato di essere aperto anche ad altre soluzioni per il bene di Anguillara Sabazia dopo il disastro della giunta Anselmo.

Un fronte di centrodestra che fino a qualche giorno fa è sembrato diviso

Infatti, dopo l’incontro confronto organizzato dal Commissario prefettizio Dr. Gerardo Caroli con i vari rappresentanti politici, dal fronte di centrodestra sono partiti 4 comunicati stampa anziché un unico comunicato congiunto come invece avvenuto dal fronte opposto di centrosinistra. Un frangente, quest’ultimo, che ha lasciato presagire un qualche mal di pancia all’interno della possibile coalizione di centrodestra.       

Un periodo, dunque, quello dei prossimi giorni che assisterà a incontri serrati tra i vari rappresentanti delle forze di centrodestra per cercare la quadra su un programma unitario e sul nominativo del proprio candidato sindaco.




Facebook, adesso è possibile “ripulire” il proprio profilo

Facebook, il social network più famoso del mondo di proprietà di Mark Zuckerberg, rende più facile fare tabula rasa del proprio passato virtuale ripulendo la bacheca – e la propria immagine – da foto, video e frasi che non si vogliono più vedere o far vedere agli altri. Il social network ha infatti introdotto una nuova sezione, chiamata Manage Activity, che consente di nascondere o cancellare in blocco i vecchi post. “Che tu stia entrando nel mercato del lavoro dopo il college, o stia voltando pagina dopo la fine di una relazione, sappiamo che le cose cambiano nella vita delle persone e vogliamo renderti più facile curare la tua presenza su Facebook per riflettere più accuratamente chi sei oggi”, spiega Facebook in un post. La nuova sezione consente di gestire da un unico luogo quello che compare sulla bacheca. I vecchi post che si vogliono conservare come ricordo ma non far vedere agli altri, ad esempio alcuni del periodo scolastico, possono essere archiviati. I post di cui ci si vuole sbarazzare, invece, possono essere buttati nel cestino, dove resteranno per 30 giorni prima di essere eliminati. In questo modo l’utente ha un mese di tempo per ripensarci. Per semplificare la messa a nuovo del profilo, spiega ancora Facebook, si potrà agire su molteplici post in una sola volta, decidendo ad esempio di eliminare tutti quelli pubblicati in un determinato lasso di tempo o quelli in cui è presente una persona che non si vuole più avere sulla bacheca. Insomma, se nella vita reale molto spesso non è possibile porre rimedio a scelte sbagliate, a frasi dette nei nervi o ad azioni commesse, con Facebook invece sarà possibile rimettere a nuovo il proprio profilo e far sapere di se soltanto ciò che si vuole.

F.P.L.




Smartphone, in Italia il mercato crolla del 21 per cento

L’epidemia di coronavirus e il conseguente lockdown hanno colpito duramente anche il mercato italiano degli smartphone, che nel primo trimestre ha registrato vendite in crollo del 21% su base annua. A riferire il dato sono gli analisti di Counterpoint, secondo cui si tratta del risultato peggiore riportato in Europa. Tra le aziende, Samsung resta prima con il 39% del mercato italiano. Seguono Huawei e Apple, appaiate al 20%.   Stando a quanto diffuso dai ricercatori, da gennaio a marzo le vendite di smartphone in Europa sono diminuite del 7% su base annua. A livello europeo Samsung mantiene la leadership ma la sua quota scende dal 31 al 29%. Apple tiene, cresce di un punto percentuale e scavalca Huawei piazzandosi al secondo posto con il 22%. Huawei passa invece dal 23 al 16% e scivola in terza posizione. Le vendite di Huawei “sono diminuite del 43% su base annua, a causa delle sanzioni Usa che continuano a colpire”, osserva l’analista Abhilash Kumar. A guadagnare del calo europeo di Huawei è principalmente Xiaomi, che registra una crescita del 145% nel trimestre, seguita da Oppo. Xiaomi è infatti passata dal 4 al’11% di quota di mercato; Oppo dall’1 al 3%. Guardando ai mercati principali, in cui rientra anche l’Italia, il Regno Unito ha subito un calo dell’8%. Qui in testa c’è Apple, con un solido 49% di market share; Samsung è al 23% e Huawei al 10%. In Germania la flessione è stata dell’11%. Sul podio dei costruttori c’è Samsung (35%) davanti a Apple (32%) e a Huawei (13%). In Francia le vendite di smartphone sono diminuite del 9%. Samsung detiene il 35%, Apple il 32% e Xiaomi il 13%. In Russia la flessione è stata contenuta all’1%. A guidare la classifica delle vendite è Huawei con il 33%, seguita da Samsung (19%) e da Xiaomi (18%). Insomma, anche un mercato solido come quello degli smartphone ha subito un duro colpo a causa del virus. Riuscirà nei prossimi mesi a riconquistare quanto perso in questi mesi di lockdown? Non resta altro che aspettare e incrociare le dita.

F.P.L.




Cybercriminali clonano il sito di vendita ticket online e vendono biglietti per tour Vasco Rossi: truffati centinaia di fans

Dopo il grande concerto “Modena Park” del 2017 Vasco Rossi torna negli stadi italiani, l´anno successivo, con il tour “Non stop live 2018”, registrando numeri da record: 10 tappe per un totale di 455.000 spettatori.

Per molti fans però gli eventi del tour hanno riservato una terribile sorpresa

Dopo mesi di attesa, infatti, hanno scoperto che non vi era alcuna biglietteria dove poter ritirare il ticket acquistato molto tempo prima su internet. Sono circa 1400 le vittime che, indotte in errore dalla denominazione dei siti, hanno creduto di trovarsi sul sito ufficiale gestito dalla Best Union Company S.p.A., società bolognese titolare del sito internet vivaticket.it, quando hanno effettuato il pagamento (come indicato dal sito) del ticket. Il giorno del concerto, avendo nel frattempo ricevuto, tramite corriere, il “qrcode” da presentare in biglietteria per il ritiro, realizzavano, con loro grande delusione, che presso i varchi non vi era alcuna biglietteria e che il codice in loro possesso non era valido.

La Best Union Company S.p.A., unica società autorizzata a vendere i biglietti per il concerto dell´artista di Zocca, a seguito delle centinaia di segnalazioni di utenti truffati, ha denunciato quanto accaduto alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna che ha avviato un´articolata attività di indagine a seguito della quale gli investigatori hanno successivamente individuato otto siti “cloni”, creati ad hoc per richiamare l´aspetto grafico di quello ufficiale, sui quali era stato illecitamente pubblicizzato il marchio registrato “Vivaticket”.

Il numero delle vittime, l´importo corrisposto per i biglietti, l´ammontare delle somme movimentate tra i complici della truffa, fanno ritenere che i proventi delittuosi per la sola frode dei falsi accessi ai concerti del tour “Non stop live 2018” si attestino su una cifra ben superiore ai 500.000 euro.
L´attività investigativa, coordinata dal Sost. Proc. della Procura della Repubblica di Bologna Dott. Luca Alfredo Davide Venturi, ha consentito di rilevare come i siti internet, le sim telefoniche ed i conti correnti utilizzati per ricevere i pagamenti delle false prenotazioni per i concerti, fossero intestati a dei “prestanome”: un sessantunenne di Albignasego (PD) ed un quarantatreenne moldavo regolarmente residente a Fontaniva (PD) titolare di una società milanese di carpenteria. L´iscrizione nel registro delle imprese risultava indispensabile ai truffatori per poter ottenere la convenzione con i circuiti di pagamento con carte di credito.

Allo scopo di evitare ad altri ignari fans di cadere nella medesima truffa ed interrompere  l´attività criminosa, con un provvedimento di sequestro preventivo, richiesto urgentemente dalla Procura della Repubblica di Bologna al G.I.P. presso il Tribunale di Bologna, sono stati oscurati gli otto siti clone: privatetickets.it, privatetickets.eu, vivaticket.eu, vascorossi.co, privateticket.eu, vivatickets.eu, privateticket.it e nonstoptickets.eu.

La Procura della Repubblica di Bologna ha altresì emesso provvedimenti di perquisizione personale, domiciliare ed informatica nei confronti dei due “prestanome” nel corso delle quali risultava possibile individuare un ulteriore indagato: un quarantenne di Sandrigo (VI) che era in contatto costante con i reali ideatori, organizzatori e principali beneficiari della truffa mediante la piattaforma di messaggistica skype.

I tre indagati veneti risultavano gravati da precedenti di polizia per “reati contro il patrimonio”.
L´attività investigativa, eseguita mediante l´analisi delle connessioni telematiche ai conti correnti utilizzati dai malviventi, ha consentito di rilevare come le utenze mobili utilizzate agganciassero “celle” del territorio sardo. Al fine di preservare l´anonimato, i malviventi, dopo vari trasferimenti di denaro da un conto corrente all´altro, riciclavano il provento dell´attività delittuosa in criptovaluta Bitcoin.
L´analisi dei flussi finanziari e le evidenze probatorie raccolte dagli inquirenti hanno consentito di identificare in due giovani insospettabili professionisti della provincia di Sassari gli ideatori del progetto criminale.

Nel marzo scorso, Il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna, coadiuvato dall´omologo Compartimento di Cagliari, ha eseguito sul territorio sardo, sulla base di ulteriori decreti emessi della Procura della Repubblica di Bologna, due perquisizioni a carico dei vertici dell´organizzazione.

Nella circostanza sono stati sequestrati agli indagati sardi un tablet ed alcune sim card, due delle quali particolarmente importanti per le indagini. Le due schede risultavano, infatti, aver “sollecitato”, negli stessi momenti, le medesime celle del territorio nazionale a cui si connettevano le sim dati utilizzate per le frodi, a riprova che i due indagati avevano avuto nella loro disponibilità anche queste ultime e quindi delle loro responsabilità quali ideatori del progetto criminale.
I delitti contestati agli indagati, allo stato sei, sono l´associazione per delinquere,  sostituzione di persona, turbativa della libertà dell´industria e del commercio,  contraffazione del marchio, indebito utilizzo di carte di credito e truffa continuata.




55mila mascherine dalla Cina per le Forze dell’Ordine italiane

Si è svolta presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino la cerimonia di consegna di una fornitura di dispositivi di protezione individuali donata dal Ministero di Pubblica Sicurezza cinese alle Forze dell’Ordine italiane. Si tratta di 55.000 mascherine, 2.000 occhiali e 2.000 tute protettive che sono  state spedite in Italia e sono state distribuite a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. 

 “Questa nuova donazione da parte delle Autorità cinesi rappresenta un ulteriore segnale della profonda amicizia tra i nostri due Paesi e dell’eccellente collaborazione tra le nostre Forze dell’Ordine”, ha dichiarato l’Ambasciatore Ferrari nel corso della cerimonia.

 Nel corso dell’evento i rappresentanti della Polizia cinese hanno consegnato una lettera indirizzata al Capo della Polizia italiana, Prefetto Franco Gabrielli, nella quale il Vice Ministro della Pubblica Sicurezza cinese Wang Xiaohong sottolinea i comuni sforzi di Italia e Cina nella lotta contro l’epidemia di Covid-19 e auspica l’ulteriore sviluppo della collaborazione in corso fra le Forze dell’Ordine dei due Paesi.  

 A partire dal 2016 Italia e Cina hanno avviato un progetto che prevede l’impiego, in pattuglie miste, di operatori di polizia italiani e cinesi nelle principali città turistiche di entrambi i Paesi, con funzioni di assistenza al personale di polizia dello Stato ospitante nei servizi sul territorio, al fine di agevolare e facilitare le comunicazioni con i propri connazionali e lo scambio informativo con le rispettive Autorità, nonché con le rappresentanze diplomatico-consolari.




5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente: nuova sperimentazione naturalistica in Versilia

E’ definita “manutenzione gentile” ed è l’impegno che i Consorzi di bonifica italiani hanno imparato a perseguire costantemente nel coniugare pulizia idraulica e tutela della biodiversità, tema centrale della Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata annualmente il 5 Giugno per iniziativa dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

In linea con queste nuove strategie di attenzione all’habitat, particolarmente sentite in Toscana, sono stati collocati i primi rifugi artificiali per uccelli acquatici, lungo il corso del torrente Carrione, a Carrara; parte, infatti, da questo corso d’acqua della costa apuana, la nuova sperimentazione naturalistica del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord: la realizzazione e la posa di cestoni artificiali, che servano da riparo per le nidiate di germano reale.

Il sistema è sperimentale e si basa su esperienze maturate nel Parco della Maremma. I rifugi artificiali per germano reale sono cunicoli mobili, completamente rivestiti dalla tipica vegetazione spondale, in modo da integrarsi perfettamente nel paesaggio. Sono realizzati, imitando le caratteristiche degli ambienti, che la specie di uccelli ricerca per ripararsi e riposare. I rifugi sono ancorati al terreno con semplici picchetti e posizionati al lato dell’alveo del torrente, in modo da non interferire con l’andamento idraulico.  

Grazie all’esperienza quotidiana  ed  alle indicazioni di nuove professionalità, come i biologi presenti nella programmazione delle attività dei Consorzi di bonifica, si pianificano le operazioni idrauliche, intervenendo  in favore della fauna che frequenta i corsi d’acqua, tutelandola anche dalla presenza invasiva di specie aliene, conseguenza dei cambiamenti climatici” ricorda Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“Stiamo monitorando i nidi per  verificare l’efficacia del sistema, così da poterlo estendere ad altre zone ricreando le condizioni, affinchè adulti e pulcini di  germano reale possano continuare a  frequentare anche i corsi d’acqua più impegnativi per la manutenzione idraulica – spiega Ismaele Ridolfi, Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord – Questa è uno delle tante azioni, che si stanno adottando  in sintonia con la delibera della Regione Toscana, che stabilisce le linee guida per coniugare interventi contro il rischio idrogeologico e salvaguardia ambientale.”

“Proprio il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBIè il primo ente consortile italiano ad aver deliberato lo stato di emergenza climatica, preso atto delle conseguenze, che il fenomeno sta avendo sulle attività quotidiane per la sicurezza idraulica ed ambientale; ne deriva una programmazione consorziale, fatta di impegni concreti nel segno della sostenibilità.  Le analisi del Consiglio Nazionale delle Ricerche dimostrano un aumento delle temperature medie in primavera ed estate, un incremento delle ondate di calore e dei giorni con temperature critiche con aumento dell’alternanza fra stagioni siccitose ed a rischio idrogeologico, accentuato dall’estremizzazione degli eventi atmosferici. Per questo, l’azione dei Consorzi di bonifica, in sintonia con i principi dell’ingegneria naturalistica, è mirata non solo a tutelare la biodiversità, ma ad incrementare la resilienza dei territori, cui chiediamo siano indirizzate importanti risorse per il rilancio dell’Italia. Noi siamo pronti con migliaia di progetti definitivi ed esecutivi, in attesa solo di essere finanziati nell’interesse del territorio, della sua economia e dell’occupazione del Paese.”




CNA Roma: “Nella Capitale il 12,5% del turismo nazionale. Subito politiche efficaci per far ripartire il settore”

“Quello del turismo è uno dei settori trainanti della nostra città. In tempi di emergenza sanitaria, è stato tra i primi a fermarsi e sarà tra gli ultimi a ripartire: proprio per questo ha bisogno di supporto e liquidità, accompagnati da politiche efficaci che rilancino concretamente il marchio Roma nel mondo. Chiediamo ad Alitalia, rifinanziata anche con gli ultimi provvedimenti “covid”, di assicurare tratte dirette con le principali capitali mondiali, comprese quelle del Medio Oriente e dell’Asia, così determinanti per la ripresa dei flussi turistici di fascia alta”, così dichiara Stefano Di Niola, Segretario della CNA di Roma.

Secondo quanto emerge da Roma: Global Challenge, uno studio realizzato dalla CNA di Roma, in collaborazione con Nina International, il GISLAB dell’Università de L’Aquila e con il contributo della Camera di Commercio di Roma, negli ultimi dieci anni la capacità attrattiva del sistema locale è aumentata, soprattutto nei confronti dei viaggiatori provenienti dai principali paesi extra-europei.

Basti pensare che al 31/12/2018 in termini di valore della spesa, numero di viaggiatori e di pernottamenti, la quota di visitatori è passata dal 10 al 12,6% del totale nazionale. L’aumento più significativo è di viaggiatori provenienti dai paesi extra-europei, a scapito dei principali paesi UE, tranne la Francia.

In particolare, la quasi totalità dei giapponesi che vengono in Italia (80% nel 2018) scelgono Roma e provincia come meta turistica. Quote molto elevate si registrano anche per gli argentini (68%), i brasiliani (64%) e gli australiani (54%).

La spesa media per viaggiatore a Roma è più alta di quella nazionale: nel 2018 un turista straniero spendeva 609 euro rispetto ad una media nazionale di 444 euro. Tuttavia, negli ultimi anni Roma ha richiamato in misura maggiore viaggiatori con un reddito più basso della media, segno della perdita di attrattività verso turisti con fascia di reddito alta. Anche la durata media del soggiorno si è ridotta negli ultimi anni (20,5%), rimanendo comunque al di sopra della media nazionale.




Osservatorio Anbi sulle risorse idriche: crollano le portate del Po e dei fiumi del nord Italia

Portate dei fiumi in forte calo nel bacino padano mentre, seppur in diminuzione, restano sopra le medie stagionali (ad eccezione del lago di Como) le quantità idriche, trattenute nei grandi laghi del Nord (Maggiore, Garda ed Iseo): è questa la tendenza più significativa, segnalata dal monitoraggio settimanale dell’Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche.

A preoccupare maggiormente è il flusso del fiume Po che, in poco più di una settimana, ha perso quasi 900 metri cubi al secondo toccando, a Pontelagoscuro nel ferrarese, quota mc/sec 1.147, più che dimezzata rispetto all’anno scorso (mc/sec 2.522) ed abbondantemente sotto la media storica del periodo (mc/sec 1.999). In assenza di precipitazioni e considerato l’andamento climatico stanno confermandosi le fosche previsioni su un crescente stato di criticità idrica da monitorare con attenzione.

Non va meglio al fiume Adige, i cui livelli, a Boara Pisani, sono inferiori anche alla stagione 2017 caratterizzata da forte siccità, toccando il minimo dal 2014.

Analoga situazione si registra in Piemonte (le portate di Dora Baltea, Tanaro e Stura di Lanzo sono in calo ed inferiori ad un anno fa) così come in Emilia Romagna, dove il fiume Secchia (portata: mc/sec 2,96) è vicino al minimo storico (mc/sec 2,01, ma l’anno scorso: mc/sec 77,15!), ma sotto media sono anche i flussi del Taro e del Trebbia. Migliore la situazione di Panaro, Nure, Enza, Savio così come dei fiumi lombardi (Adda, Mincio, Brembo, Ticino, Chiese): tutti in media.

“E’ la conferma del carattere torrentizio, assunto anche dai corsi fluviali, fortemente condizionato dall’ andamento delle piogge, le cui precipitazioni dovrebbero essere maggiormente trattenute sul territorio grazie ad una rete di invasi, che deve diventare un asset strategico per il rilancio del Paese” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“Stanti le attuali condizioni climatiche è presumibile che, nonostante la buona dotazione idrica finora presente nei laghi, ci si avvii ad una stagione complicata nella gestione dell’acqua – anticipa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Un ulteriore punto sarà fatto l’11 Giugno prossimo, in occasione della convocazione dell’Osservatorio Permanente sulle Crisi Idriche, già annunciata dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po.”

Per quanto riguarda il resto d’Italia, al Centro risulta idricamente deficitaria solo la situazione delle Marche, mentre nel Sud siccitoso permane grave, in particolare, la condizione di Puglia e Basilicata che, nella recente settimana, hanno visto ridursi di ulteriori 3 e 6 milioni di metri cubi le già carenti riserve idriche (mancano rispettivamente circa 96 milioni e 73 milioni di metri cubi d’acqua rispetto all’anno scorso).