Volevano far entrare in Italia pericolosi clandestini: in manette due uomini

CAGLIARI – La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato due uomini ai vertici di un’organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione, che preparavano l’ingresso in Italia di pericolosi clandestini ed hanno sequestrato un veliero di 17 metri battente bandiera olandese a circa 2 miglia a largo della spiaggia di Piscinni (CA).

Gli uomini della Squadra Mobile di Cagliari hanno dato così esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. di Cagliari a carico un tunisino  62enne, e di un tedesco 26enne, indagati per aver partecipato ad un’associazione a delinquere transnazionale finalizzata a far entrare in Italia stranieri privi di titoli di soggiorno. I due erano ai vertici dell’organizzazione.

L’esecuzione delle misure cautelari si è resa necessaria perché era emerso che nei piani dell’associazione criminale vi era l’imminente trasporto sul territorio italiano di alcuni migranti di origine maghrebina definiti “uomini di potere” e “bombe per l’Europa”. Tenuto conto della gravità del progetto, la Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, ha dato ordine di eseguire le misure cautelari emesse dal G.I.P. non appena il veliero avesse di nuovo raggiunto le coste italiane.

Per le attività di localizzazione e di abbordaggio del veliero è stato fondamentale l’impiego di mezzi aerei e navali della Guardia Costiera, con il coordinamento del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo (I.M.R.C.C.) di Roma.

Dopo diverse missioni di ricerca protratte per giorni, un velivolo ATR42 della Guardia Costiera ha individuato il veliero a 50 miglia a sud della Sardegna, quest’ultimo era monitorato anche da una microspia Gps/Gsm installata dagli uomini della Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile. L’abbordaggio è scattato quando due motovedette della Guardia Costiera, con a bordo anche personale della Squadra Mobile, hanno intimato all’equipaggio di fermare la barca. L’area era sorvegliata da un elicottero e da un velivolo ART42 della Guardia Costiera.

Il veliero era all’ancora nel golfo di Piscinni, dove era giunto circa due ore prima dopo aver fatto scalo un giorno in Tunisia e due giorni a largo delle coste algerine.

Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, sono iniziate il 30 agosto 2020, dopo lo sbarco a Capo Malfatano, in provincia di Cagliari, di cinque tunisini e due tibetani. I migranti furono avvistati da alcuni bagnanti mentre scendevano a terra dal tender partito dal veliero. Furono poi fermati dai Carabinieri, chiamati dal gestore di un chiosco, e portati nel centro di accoglienza di Monastir (CA).

La ricostruzione di quello sbarco ha permesso agli uomini della Squadra Mobile di avviare una complessa indagine e di attivare numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, attraverso le quali sono stati raccolti gravissimi indizi di colpevolezza a carico degli indagati sull’esistenza di un’associazione a delinquere, con ramificazioni internazionali, in grado di trasportare in Italia decine di stranieri provenienti dal nord Africa e dai paesi asiatici (Tunisia, Algeria, India, Cina, Taiwan, Vietnam).

L’organizzazione si faceva pagare dai 3000 ai 6000 euro a persona, per il viaggio in Italia con il veliero e il successivo trasporto in auto verso altri paesi dell’Unione Europea. Gli stranieri venivano prelevati dalla Grecia o dalle coste della Tunisia e dell’Algeria, “da dove si poteva partire senza subire controlli”, come gli stessi indagati affermano nei dialoghi intercettati. L’organizzazione era in grado di mettere a disposizione dei migranti documenti falsi, qualora servissero. Alcuni viaggiavano anche con documenti autentici.

Le indagini hanno anche documentato che il 29 novembre 2020 gli arrestati hanno trasportato sulle coste siciliane 19 stranieri, di origine vietnamita e di Taiwan, che prima erano stati fatti transitare attraverso la Turchia e poi imbarcati in Grecia.

In quella occasione, il veliero aveva stazionato nella rada del porto di Siracusa per tre giorni. La segnalazione della Squadra Mobile di Cagliari, sotto il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, aveva consentito alla Questura di Siracusa di intervenire e di bloccare tutti i clandestini, dopo il loro sbarco in una parte nascosta dello scalo marittimo.

Il veliero veniva gestito dal cittadino tunisino, che è anche l’armatore, mentre il cittadino tedesco svolgeva le mansioni di “manager di bordo”, come lui stesso si definiva con i migranti, e organizzava gli sbarchi. Sul veliero sono stati trasportati sino a trenta migranti.

Durante la perquisizione dell’imbarcazione i poliziotti hanno rinvenuto un foglio, appeso in diverse parti della barca, nel quale si davano precise istruzioni ai clandestini, per “facilitare” la convivenza a bordo durante le lunghe traversate sino alla Sardegna o alla Sicilia. Ai migranti veniva dato ordine in inglese, di: “non parlare mai con il Capitano”; “non entrare nella stanza del Capitano e nel bagno dell’equipaggio”; “non fare nessuna foto”; “non gettare in mare la spazzatura”; “non salire mai in coperta durante le ore del giorno”; “non prendere cibo se non autorizzati ma solo acqua”; “pulire ciò che viene sporcato”; “non fumare nelle cabine”. Le istruzioni terminavano con un quasi ironico “benvenuti a bordo”.

All’operazione ha partecipato anche personale della DIGOS e del Commissariato P.S. di Iglesias. Il veliero è stato sottoposto a sequestro preventivo e condotto nel porto di Cagliari. I due arrestati si trovano ora nel carcere di Uta (CA).




Cori, presentato ufficialmente il Consorzio Vini Doc: “Giornata storica per questo territorio”

Primo Consorzio di Tutela della provincia di Latina

CORI (LT) – Si è svolta ieri nel quattrocentesco chiostro di Sant’Oliva, all’interno del complesso monumentale omonimo, presente l’assessore regionale all’Agricoltura Enrica Onorati, la presentazione ufficiale del Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini D.O.C. Cori e del logo che lo rappresenterà.

Primo Consorzio di Tutela della provincia di Latina, esso avrà come finalità la tutela, la promozione, la valorizzazione e la cura degli interessi generali relativi alla denominazione ‘Cori’.

“Oggi si scrive una bella pagina della storia di questo territorio – ha esordito aprendo gli interventi il sindaco di Cori Mauro De Lillis in qualità di padrone di casa – Finalmente le aziende che hanno creduto e credono in questo territorio si uniscono per uno scopo comune, valorizzare e tutelare una delle nostre eccellenze, ma anche raccontare la storia, la cultura e l’identità di questa terra. Si gettano le basi concrete per realizzare un brand ‘Cori’ da promuovere a livello nazionale ed internazionale”. Il primo cittadino si è inoltre soffermato sulla difesa del territorio, anche da colture, come il kiwi, che sono un’opportunità economica per i produttori ma che stanno consumando le riserve idriche con conseguente danno per l’intera area. “Il consorzio – ha concluso in proposito – dovrà essere l’uomo in più per far incrementare il valore economico dei nostri prodotti autoctoni e delle terre in cui vengono coltivati e vincere la sfida reddituale con le altre colture che non appartengono a questi territori”.

Non ha voluto mancare ad un appuntamento così importante per la provincia di Latina l’assessore regionale all’Agricoltura: “Ci tenevo ad esserci”, ha detto infatti Enrica Onorati che ha poi sottolineato “l’audacia di questa amministrazione e dei soci fondatori – che ha ricordato uno ad uno -, dei visionari che in questi tempi non facili hanno saputo guardare oltre, peraltro nel corso di una pandemia, per cui ancora di più: grazie. Non è scontato che le istituzioni si aprano al mondo delle imprese, ma l’area corese testimonia quanto sia positiva l’unione tra istituzioni e libera impresa”. L’assessore si è quindi soffermata sui temi dell’ambiente, del paesaggio, dell’equilibrio tra redditività e gestione sostenibile. “I nostri agricoltori – ha aggiunto – sono gli ambasciatori di tutti noi e della nostra terra. Insieme percorreremo una strada che credo ci riserverà grandi soddisfazioni”.

Peculiarità del Consorzio è costituita dal fatto che il Comune di Cori fa parte del Consorzio stesso quale socio fondatore (insieme alla Soc. Coop. Cincinnato e alle aziende agricole Marco Carpineti, Tenute Filippi, Molino7Cento). L’assessore all’Agricoltura del Comune di Cori, che ha fortemente voluto la nascita di questo progetto, ne è infatti direttore generale: “Sono orgogliosa di appartenere a questo territorio – ha affermato Simonetta Imperia -. Il Comune partecipa al Consorzio ma è chiaro che protagonisti ne sono i produttori, il ruolo dell’amministrazione è stato quello di mettere attorno a un tavolo i protagonisti, seguire poi i vari passaggi nonché l’approvazione dello statuto da parte del ministero delle Politiche Agricole. L’intento – ha detto ancora – è aprire il Consorzio a tutti i produttori che vorranno aderire, è superare la gestione ordinaria, superare la politica dell’immediato per pensare alle generazioni future, è pensare all’economia sostenibile rivendicando un vitigno autoctono e stare su mercati che possano remunerare gli agricoltori. Dobbiamo comprendere che solo superando la visione dell’io ed entrando in quella del noi ci sarà una prospettiva per questo territorio e riusciremo ad andare lontano”.

“Cori è in controtendenza rispetto al territorio regionale – ha spiegato Claudio Di Giovannantonio dell’Arsial – anche grazie, oltre all’impegno dell’amministrazione e dell’assessore Imperia, alla presenza di aziende che godono già di ampia reputazione anche in ambito internazionale e che hanno visto un’opportunità rilevante al di là delle piccole dinamiche locali e del particulare. Il Consorzio non è però una bandierina da piantare bensì una leva da agire e anche sul tema della sostenibilità e del consumo di acqua c’è tanto lavoro che possiamo fare e noi saremo al vostro fianco”.

A chiudere gli interventi il presidente del Consorzio Nazzareno Milita (presidente anche della Cincinnato), che ha fatto un excursus dal passato e dalla nascita della Doc Cori, 50 anni fa, al futuro e alle prospettive da concretizzare, evidenziando “la fortuna di vivere in un territorio con tantissimi piccoli produttori che, così tutelando quest’area, non hanno colto la fase dell’internazionalizzazione di vitigni, come invece è avvenuto altrove. Abbiamo al contrario saputo cogliere l’importanza dei vitigni autoctoni, che molto impegno e lavoro ci sono costati nel corso degli anni. Ora tra gli obiettivi – ha concluso – ottenere la dicitura ‘Doc Nero Buono di Cori’ che porterà la bandiera della città e far sì che tante aziende aderiscano al Consorzio per dare lustro alla nostra terra”.

Al termine degli interventi è stato proclamato il vincitore del concorso attraverso il quale si è scelto il logo che d’ora in poi rappresenterà il Consorzio. Tra i sette partecipanti, la commissione ha selezionato il progetto di Dante D’Elia, con la seguente motivazione: “Il logo risulta estremamente identitario, elegante e istituzionale. L’autore è riuscito a sintetizzare graficamente, elementi architettonici e paesaggistici tipici del territorio corese con elementi propri della viticoltura nonché a porre il giusto accento sul marchio DOC e sul ‘nome della Città’. Il logo spicca per la sua immediatezza, facilmente riconoscibile e riconducibile al Consorzio. Viene inoltre apprezzata la versatilità che lo rende idoneo a qualsiasi tipo di formato”.




Roma, degrado, accattonaggio e commercio abusivo: passate al setaccio l’area da piazza Pio XII e via della Conciliazione

ROMA – Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma San Pietro unitamente ai Carabinieri del Nas di Roma e della Polizia Locale di Roma Capitale, hanno effettuato una mirata attività di controllo in tutta l’area da piazza Pio XII e via della Conciliazione, volta a contrastare ogni forma di degrado, il commercio ambulante abusivo e l’accattonaggio, che ha permesso di denunciare 2 cittadini stranieri e di elevare sanzioni amministrative per 20 mila euro. 

In particolare, i Carabinieri della Stazione San Pietro hanno denunciato a piede libero, per esercizio molesto dell’accattonaggio due cittadini stranieri, senza fissa dimora di 40 e 51 anni, entrambi già noti ai militari.

I due sono stati sorpresi rispettivamente in piazza Pio XII e largo Giovanni XXIII mentre, con l’ausilio di una stampella e l’altro di un bastone, si fingevano claudicanti e chiedevano insistentemente l’elemosina ai turisti in transito.

Con il supporto dei Carabinieri del NAS e della Polizia Locale sono state elevate sanzioni amministrative nei confronti di 7 venditori ambulanti per un importo complessivo di 20 mila euro. In particolare sono stati sanzionati per inosservanza delle procedure volte a garantire la sicurezza igienica degli alimenti, due romani di 56 e 59 anni. Inoltre è stata disposta l’immediata chiusura dell’attività di vendita ambulante nei confronti di un 60enne e di una 56enne, che con i loro camion bar, in piazza Pio XII e in via della Conciliazione, sono stati sorpresi mentre occupavano arbitrariamente una postazione destinata al commercio ambulante di un altro venditore.




Roma, operazione antidegrado dei Carabinieri dal centro storico alle periferie

4 arresti e una denuncia in meno di 48 ore. Sequestrate dosi di droga e sanzionato un bar

ROMA – Continua l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma contro ogni forma di degrado e di illegalità nella Capitale, dal centro storico alle periferie.

Nelle ultime 48 ore, infatti, i Carabinieri hanno passato al setaccio vie, parchi pubblici, nodi di scambio e zone maggiormente frequentate durante la movida.

All’ esito delle attività, quattro persone sono state arrestate e una denunciata. I Carabinieri hanno anche sequestrato dosi di droga – tra cocaina, hashish e shaboo – e hanno sanzionato il titolare di un esercizio commerciale per violazioni amministrative.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro hanno arrestato un 40enne di Frascati sorpreso in via Recanati angolo via Osimo, quartiere San Basilio, mentre cedeva un involucro contenente hashish ad un giovane. Il pusher è stato bloccato e trovato in possesso di dosi di hashish e di cocaina mentre l’acquirente è stato identificato e segnalato come assuntore all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Dovrà rispondere di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Con la stessa accusa, i Carabinieri della Stazione Roma Porta Portese hanno arrestato una 34enne romana, senza fissa dimora e già nota alle forze dell’ordine, fermata in via Orti di Cesare, dopo aver ceduto alcune dosi di shaboo ad un acquirente, identificato e segnalato quale assuntore. Nelle tasche della 34enne, i Carabinieri hanno rinvenuto, e poi sequestrato, 2 g di shaboo e 100 euro in contanti, provento dell’attività illecita. L’arrestata è stata trattenuta in caserma, in attesa del processo di convalida.

Nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma Quadraro, unitamente a quelli del Nas di Roma, hanno effettuato controlli presso alcuni esercizi commerciali del quartiere, sanzionando il titolare di un bar in via Scribonio Curione, per un totale di 3.000 euro, per la mancanza del manuale Haccp e Igiene, nonché per la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, invece, hanno arrestato un 31enne romano, con precedenti, con le accuse di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, che procedeva a velocità sostenuta a bordo di un motoveicolo lungo via Filippo Serafini, alla vista dei militari che gli hanno intimato l’alt, si è dato alla fuga impegnando contromano l’incrocio tra viale Palmiro Togliatti e via Santi Romano, dove collideva con un’autovettura in transito. Il 31enne ha abbandonato il veicolo e ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato dai Carabinieri. Dagli immediati accertamenti, il motoveicolo è risultato rubato e denunciato oggetto di furto nella stessa giornata dal proprietario e quindi per l’uomo sono scattate le manette. L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Nella notte, i Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà sono intervenuti in via di Torpignattara per la segnalazione di una rissa in strada tra tre persone. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno trovato solo due cittadini stranieri, un 31enne indiano e un 57enne afghano, che, unitamente ad un terzo uomo allontanatosi, in evidente stato di alterazione psico-fisica presumibilmente dovuta all’assunzione di alcool e a seguito di una lite per futili motivi, si erano aggrediti reciprocamente con calci e pugni, colpendosi anche con un tergicristallo strappato da un’autovettura in sosta. I due sono stati medicati al Policlinico Umberto I per le ferite riportate, guaribili in 8 e 10 giorni. I Carabinieri li hanno denunciati a piede libero per rissa, lesioni personali e danneggiamento. Dagli accertamenti eseguiti dai militari è emerso anche che il 30enne indiano, senza fissa dimora, era gravato da un’ordinanza di sostituzione dell’obbligo di presentazione in caserma, a cui era sottoposto, con la custodia cautelare in carcere, emessa in data 16 settembre 2020 dal Tribunale di Roma, per il reato di tentata rapina. È stato quindi arrestato e portato nel carcere di Velletri, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Crispiano, teatro: grande successo per l’edizione 2021 di “Terra e Sangue”

Al termine della rappresentazione, ispirata al capo brigante Cosimo Mazzeo, detto Pizzichicchio, applausi a scene aperte

CRISPIANO (TA) – Oltre 60 attori, musicisti e comparse, hanno rievocato il brigantaggio meridionale post unitario, mettendo in primo piano alcuni personaggi emblematici che, tra il 1860 e il 1864, concentrarono le scorribande nel territorio di Grottaglie, Montemesola, Martina Franca e Crispiano dove, nella battaglia della Masseria Belmonte venne annientato il grosso della banda mentre il capo Cosimo Mazzeo detto “Pizzichicchio”, riuscito a fuggire, fu in seguito catturato alla Masseria Raggeruddo.

L’edizione 2021 dello spettacolo è andata in scena nella Masseria Mita, di Vincenzo Imperatrice

Al termine della rappresentazione applausi a scene aperte per i tre organizzatori, Luciano Paciulli, Leonardo Bello e Concetta Vitale i quali, con tenacia e nonostante le molteplici difficoltà derivanti anche dal Covid 19, hanno fatto in modo che anche quest’anno lo spettacolo potesse andare in scena con una rinnovata sceneggiatura e una recitazione passionale e ricca di enfasi.

Alla prima serata hanno assistito tra gli altri, il Presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti insieme alla consigliera Sabrina Pontrelli, l’Assessore Aurora Bagnalasta delegata ai Servizi Sociali, alla Cultura e allo Spettacolo e alle Pari Opportunità del Comune di Crispiano, la Consigliera con delega al Turismo Monica Taurino e il Prefetto Francesco Tagliente con la sua signora.

L’Osservatore d’Italia ringrazia il fotografo Silvano Martinelli poter la gentile concessione delle foto pubblicate in galleria.



Roma, ospedale San Giovanni Addolorata: inaugurato il reparto ristrutturato di medicina interna ad alta intensità di cura

L’assessore D’Amato ha consegnato gli attestati di benemerenza agli operatori impegnati nella lotta contro il covid

ROMA – Stamattina l’Assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha consegnato un attestato di benemerenza a una rappresentanza del personale dell’Azienda impegnato in prima linea nella lotta contro la pandemia. La cerimonia si è svolta presso la Sala Folchi del complesso monumentale del San Giovanni Addolorata alla presenza della Direzione Strategica dell’Azienda e di 60 professionisti e operatori in rappresentanza dei 714 che hanno ricevuto la benemerenza.

Un riconoscimento speciale per ringraziare medici, infermieri, operatori per l’impegno profuso nei mesi più difficili della pandemia, per la dedizione, professionalità, umanità dimostrate nell’assistenza fornita senza sosta ai pazienti colpiti. 

Nel corso della visita dell’Assessore al San Giovanni si è svolta anche l’inaugurazione del nuovo reparto di “Medicina Interna ad Alta Intensità di Cura” dell’ospedale, adiacente al Pronto Soccorso e destinato ai pazienti acuti più complessi che necessitano di ricovero, ristrutturato con i fondi destinati a potenziare Rete Ospedaliera regionale al fine di contrastare gli eventi pandemici (D.L. 34/2020 del 19 maggio 2020, convertito in legge n. 77 del 17 luglio 2020). 

Nello specifico il finanziamento ha reso possibile:  

  • la realizzazione di 8 nuovi posti di terapia sub-intensiva 
  • la riqualificazione, edile ed impiantistica, delle 8 postazioni di terapia sub-intensiva già esistenti nel reparto 
  • l’adeguamento del reparto e dei suoi servizi ancillari ai requisiti previsti dal DCA U0008 del 10.02.2011 e s.m.i.  

    Grazie ai lavori eseguiti, pertanto, il reparto può disporre oggi di 24 posti letto in totale: 8 ordinari per acuto e 16 di terapia sub–intensiva, di cui 2 isolati. 

    Gli impianti elettrici, elettronici, rilevazione incendi, gas medicinali e di ventilazione e condizionamento sono stati completamente rinnovati; in particolare l’impianto di ventilazione e condizionamento delle stanze di degenza sub–intensiva è stato concepito per garantire un trattamento differenziale delle pressioni interne, che possono essere fatte variare da positive a negative in funzione della tipologia dei pazienti da trattare. 

    “Oggi – ha commentato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – ho avuto il piacere di partecipare a due eventi diversi ma collegati. Il primo è la consegna degli attestati di benemerenza al personale sanitario che si è distinto e continua a distinguersi per l’impegno nella lotta al Covid; l’altro è l’inaugurazione del nuovo reparto di Medicina Interna ad Alta Intensità di Cura del San Giovanni. I due eventi sono legati, perché entrambi simboleggiano la continuità nell’impegno, nel duro lavoro e nell’innovazione del nostro Sistema Sanitario Regionale, per garantire ai nostri cittadini sempre un alto livello di qualità nei servizi erogati.” 




Il Festival mondiale ObiettivoCorto – MobileFilmFestival premia l’eccellenza italiana Mirko Alivernini

Il regista sta attualmente realizzando il suo ultimo progetto “Rocky Giraldi – Delitto a Porta Portese” che uscirà nel mese di ottobre e sarà dedicato a tutti i fan di Tomas Milian e Bombolo

Il regista romano Mirko Alivernini continua a mietere successi con le sue opere: il 22 agosto sul palcoscenico della rassegna “ObiettivoCorto – MobileFilmFestival” ritirerà il prestigioso premio come “Eccellenza italiana” per il suo cinema tecnologico e all’avanguardia.

Nei giorni della rassegna che si svolgerà dal 17 al 22 agosto 2021 a Isernia verrà data al pubblico la possibilità di vedere una delle ultime opere del regista, “The WoodCutter”, thriller horror – psicologico con protagonista l’attrice Paola Lavini, presente su Amazon Prime e prodotto dalla Mainboard Production, casa di produzione di Mirko Alivernini.

ObiettivoCorto è un concorso internazionale di cortometraggi e documentari riservato ai registi che operano esclusivamente con smartphone, tablet, action camera e droni per la realizzazione delle opere cinematografiche.

Il progetto vuole avvicinare le persone al cinema e fornire spunti di riflessione, analizzando le nuove tecnologie ed evidenziando come possano divenire validi strumenti di interpretazione e osservazione del mondo.

L’iniziativa è inserita nell’ambito dell’iCINEMA Film Festival (iNTERNATIONAL – iNNOVATIVE – iNTERACTIVE), festival internazionale dedicato alle arti visive e cinematografiche.

Lo spettatore potrà vedere opere internazionale, provenienti da oltre 400 Paesi del mondo e realizzate attraverso le nuove tecnologie.

L’uso della metodologia a doppia intelligenza artificiale di Alivernini, che lo ha reso il primo regista in Italia a introdurre questo nuovo metodo di lavoro, oggi sempre più diffuso tra i giovani, ha spinto gli organizzatori di ObiettivoCorto ha volere fortemente che il regista ritirasse questo premio.

“L’importanza di ciò che si fa appartiene alla visione personale che si ha del mondo” con queste parole Alivernini ha commentato entusiasta la notizia del riconoscimento, ribadendo che “chi ha paura del progresso vive costantemente in un’inevitabile regresso”.

Mirko Alivernini attualmente sta realizzando il suo ultimo progetto “Rocky Giraldi – Delitto a Porta Portese” che uscirà nel mese di ottobre e sarà dedicato a tutti i fan di Tomas Milian e Bombolo.




Sole Luna Doc Film Festival: premiati “Il mio Corpo” di Michele Pennetta e “The Golden Buttons” di Alex Evstigneev

Due film che raccontano le esistenze in bilico di adolescenti in angoli diversi del mondo: dalla Sicilia più emarginata alla Russia militare

La giuria internazionale del 16esimo Sole Luna Doc Film festival ha decretato i film vincitori di quest’anno. Il premio come miglior documentario è andato a Il mio corpo di Michele Pennetta che racconta le vite sospese di un adolescente siciliano, Oscar, e di Stanley, giovane nigeriano, e che ottiene anche una menzione speciale come miglior montaggio. Il premio per il miglior cortometraggio è andato a The Golden Buttons di Alex Evstigneev, premiato anche dalla Giuria Nuovi Italiani, che riesce a mostrare l’addestramento a cui tanti adolescenti russi si sottopongono iscrivendosi volontariamente alla scuola presidenziale dei cadetti per poter servire un giorno nella Guardia Nazionale voluta da Putin.

Conquista il premio Soundrivemotion per il sound e la migliore colonna sonora originale firmata da Roy Paci, il film A Black Jesus di Luca Lucchesi, proiettato per la prima volta in Italia su grande schermo proprio al Sole Luna e giudicato il “Miglior film” di questa edizione dalla giuria degli Studenti. Il pubblico ha invece premiato il film The village resists di David Bert e Joris Dhert.

Il miglior documentario ha ricevuto un premio di 3 mila euro finanziato da Fondazione Sicilia. Al miglior cortometraggio è andato il premio di 300 euro sostenuto dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino. Il vincitore del premio Soundrivemotion, ideato da Joe Schievano, ha ricevuto una strumentazione tecnica per la registrazione dei suoni ambientali.

«È stato un onore per noi poter ospitare quest’anno tante anteprime internazionali e nazionali: film che erano rimasti nei cassetti a causa del Covid e che adesso iniziano il loro percorso nei festival», dicono i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura. È il caso del corto- rivelazione The Golden Buttons presentato in anteprima italiana: potente tanto nei contenuti quanto nel registro narrativo. È un’anteprima siciliana, invece, Il mio corpo di Michele Pennetta girato in Sicilia e prodotto da Kino Film in co-produzione con Close Up Films, RSI radiotelevisione svizzera e Rai Cinema. Presentato in anteprima assoluta nel 2020 a Visions du Réel, il film ha già conquistato la critica internazionale per la sua poetica e la forza del racconto. A ritirare il premio per il miglior documentario, Stanley Abhulimen.

«Questo premio è una grande gioia per me. …Avrei tanto voluto essere presente», ha detto nel video messaggio il regista Michele Pennetta, in partenza per il Festival di Cannes dove tra qualche giorno Il mio corpo sarà proiettato nell’ambito dell’Acid Cannes. «Conosco la Sicilia da tanto tempo ed è per me un onore che il film riceva un premio in quest’Isola per un film girato qui», ha aggiunto Paolo Ferrari, direttore della fotografia. Ha ringraziato in video messaggio anche Alex Evstigneev, autore di The Golden Buttons. Il premio per la colonna sonora e il premio della giuria degli studenti al film A Black Jesus sono stati consegnati dagli stessi studenti e da Joe Schievano sabato sera al regista Luca Lucchesi e a Roy Paci.

«Per il Festival – dice Lucia Gotti Venturato, presidente dell’Associazione Sole Luna. Un ponte tra le culture – questo è un anno di svolta. Insieme alla direzione artistica e alla direzione scientifica del Festival abbiamo scelto di consolidare le collaborazioni con altri Festival e mettere al centro di questa e delle prossime edizioni il tema dell’Ambiente. Inoltre, insieme ad Enel Green Power, nostro main sponsor, abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno sul fronte della produzione documentaria dedicata alla transizione ecologia e alle energie rinnovabili». «È stata un’edizione ricca di nuovi legami e di giovani – dice il direttore scientifico Gabriella D’Agostino – Giovani delle scuole che da quest’anno arrivano anche da fuori Palermo, giovani volontari giunti al festival anche dall’estero e giovani universitari, italiani e non,  interessati ai temi che caratterizzano la nostra rassegna: diritti umani, ambiente, migrazioni, inclusione. Restiamo convinti che questa sia la strada giusta per sensibilizzare e far maturare una coscienza più consapevole della realtà che ci circonda e del tempo che viviamo».

La giuria internazionale composta da Pierfrancesco Li Donni, regista vincitore della scorsa edizione del Sole Luna; Ian Brennan, musicista e produttore musicale, premiato ai Grammy Awards; Lamia Belkaied Guiga, critica cinematografica edirettricedell’École supérieure de l’audiovisuel et du cinéma (Università di Cartagine, Tunisia); Marilena Delli Umuhoza, fotografa, regista e autrice di libri sul razzismo (l’ultimo: Negretta. Baci razzisti, Red Star Press, 2020); e Nadeesha Dilshani Uyangoda, scrittrice e giornalista freelance per testate internazionali come Al Jazeera English, The Telegraph e Open Democracy, specializzata in questioni relative alle migrazioni e, in particolare, alle cosiddette seconde generazioni, ha assegnato anche una serie di menzioni speciali:

per la regia al film Fiancées di Julia Bünter

per la fotografia al film  Rhythms of Lost Timedi Anisa Sabiri

per il montaggio al filmIl mio corpo di Michele Pennetta

per il sound al filmA black Jesus di Luca Lucchesi

«Abbiamo lavorato bene – dice a nome di tutti i giurati Nadeesha Dilshani Uyangoda, componente della giuria internazionale – Ci siamo ritrovati sulla gran parte delle valutazioni e anche quando non è stato così, siamo arrivati facilmente ad una sintesi, facilitati dall’alta qualità dei film in concorso».

Altre menzioni speciali sono state assegnate dalla giuria degli Studenti al film I, Mary di Aliki Saragas e dalla giuria Nuovi Italiani al corto Memory of the land di Samira Badran

A seguire le motivazioni complete delle giurie:

GIURIA INTERNAZIONALE

BEST DOC – Il mio corpo
Per aver saputo dar voce a dei mondi sommersi che vivono sospesi ai margini del nostro tempo, restituendo uno spaccato umano capace di fotografare il tempo sospeso della vita. Per aver rimesso al centro corpi marginalizzati e dimenticati. In onore delle migliaia di persone che sono morte tentando di raggiungere queste coste.

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BEST SHORT – The golden buttons

Come in thriller il film fa luce su uno dei lati oscuri della Russia contemporanea indagando con ritmo, immagine e suggestione il mondo-bambino schiacciato da militarismo e propaganda. Il regista utilizza con sapienza limiti logistici per un vantaggio artistico e, dunque, crea un’opera che senza quegli ostacoli e la sua risposta a essi non sarebbe stata possibile.

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Menzione
BEST DIRECTING – FIANCÉES

Per la rara intimità catturata dalla camera, Fiancées, la regista Julia Bünter ha eccelso nel conquistare la fiducia dei suoi soggetti e nel presentare momenti indimenticabili che sono oro cinematografico. Il suo lavoro empatico la mette nella stimata tradizione del cinema diretto e di artisti di documentari leggendari come i fratelli Maysles, Agnès Varda, D.A. Pennebaker e Barbara Kopple.
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Menzione
BEST PHOTOGRAPHY – Rhytms of lost time

Per la qualità della forma, la giusta distanza tra il narratore e la narrazione: in Rhythms of Lost Timeil dop Alexey Venzos ha ritratto con sensibilità non solo le persone ma anche la loro cultura, traducendo emozioni sulla vita e sulla morte.

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Menzione
BEST EDITING – Il mio corpo

Per la forza della narrazione e delle emozioni interiori, Orsola Valenti e Damian Plandolit hanno creato in Il mio corpo, un equilibrio tra due mondi paralleli abitati da persone che hanno resistito situazioni difficili in tempi difficili.

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BEST SOUND – A black Jesus

Dall’inizio del film la musica si presenta in modo importante come trait d’union della storia, e crea una narrazione usando linguaggi a volte drammatici, nostalgici, ma anche ironici e gaudenti, creando un percorso di emozioni che si integrano molto bene con il suono ambientale e la grande presenza della musica diegetica. 

Un sapiente mix di musica originale, di musica ripresa dall’ambiente e di sound design.

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GIURIA STUDENTI

I membri della Giuria speciale, composta da studenti e studentesse del Liceo Scientifico Statale Albert Einstein di Palermo, dell’Istituto Magistrale Statale Camillo Finocchiaro Aprile di Palermo e dell’Istituto di istruzione superiore Abramo Lincoln di Enna, in seguito ad una attenta e appassionata visione, decretano quale miglior documentario della XVI edizione del Sole Luna Doc Film Festival, A Black Jesus di Luca Lucchesi, con le seguenti motivazioni:

●   Per l’originale sceneggiatura e montaggio che hanno permesso di affrontare tematiche quali il razzismo e la xenofobia in un’ottica totalmente rivoluzionaria e innovativa, rendendo il documentario coinvolgente;

●   Per la grandiosa colonna sonora che accompagna tutto il film composta dalle musiche di Roy Paci, dalla corale presenza del paese di Siculiana che si consegna allo spettatore attraverso le numerose e evocanti voci senza volto, dalle meravigliose e tipiche melodie siciliane che hanno contribuito ad amplificare l’identificazione geografica dell’intero documentario;

●   Per la splendida fotografia che, tramite l’intervallarsi di campi medi, lunghi e vari piani, oltre che per la vividezza dei colori, è riuscita a narrare essenziali aspetti della terra siciliana e della sua storia.

●   Per la scelta di descrivere attraverso le contraddizioni dei personaggi il difficile rapporto tra le nuove esigenze di integrazione e una Sicilia chiusa in se stessa e nella sua povertà, nonostante una tradizione di apertura culturale rappresentata dal Gesù Nero.

●   Per la scelta valoriale del regista di manifestare con grande rispetto per le altrui posizioni la sua opposizione ad una politica populista ed inconcludente, che utilizza altri esseri umani come strumento di propaganda soffiando sul fuoco del razzismo.

I membri della Giuria speciale delle scuole attribuiscono, inoltre, una menzione speciale al documentario I, Mary di Aliki Saragas-Georgiou per le seguenti motivazioni:

●   Per la sceneggiatura che, attraverso la vita di Mary, donna resiliente e generosa, è riuscita a far conoscere a noi giovani la difficile vita delle persone albine nel Sudafrica.

●   Per la forza del documentario nello spingere gli spettatori a interrogarsi sul ruolo e le funzioni che le tradizioni giocano all’interno di una comunità e delle loro potenziali conseguenze discriminatorie per alcuni suoi membri.

●   Per la forza morale ed esistenziale della protagonista che la rendono un esempio di essere umano in grado di sopportare il peso delle discriminazioni, della solitudine, anche intrafamiliare, senza mai smettere di lottare per costruire una coscienza in altre persone sottoposte a simili umiliazioni e provare a creare un mondo più rispettoso della diversità umana.

●   Per l’accurato e simbolico montaggio che, attraverso una delicata composizione di scene di vita vissuta e di interviste alla protagonista, provoca una risposta fortemente empatica negli spettatori.

●   Per aver mostrato l’innovativa funzione di Internet nella vita della ragazza, attraverso la quale Mary è riuscita a esprimere se stessa e denunziare pubblicamente le forme di discriminazione a cui gli albini sono, ancora oggi, sottoposti.

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GIURIA NUOVI ITALIANI

La giuria composta da: Priyanka Datta, Amadou Diallo, Saifoudiny Diallo, Bandiougou Diawara, Gian Matteo Marie.

BEST FILM: The golden buttons

il film riesce a offrire uno sguardo intimo su una accademia militare, in modo originale, sorprendendo con scene di dolcezza, emozioni e sensibilità diverse da ciò che si aspetterebbe pensando all’esercito personale di Putin. La storia è raccontata attraverso gli scatti e le inquadrature della macchina fotografica, offrendo storie e immagini nascoste, ma di facile comprensione. Infine, la musica completa la storia ei sentimenti del film.

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MENZIONE SPECIALE
Memory of the land riceve la menzione speciale per la trama coinvolgente e appassionante. Le gambe diventano protagoniste, simboleggiando tutto il mondo e la storia, e cosi il film riesce perfettamente a trasmettere perfettamente le emozioni connesse alla repressione e alla violenza.  
Le animazioni sono fatte molto bene, in particolare nel contrasto tra le immagini fredde fisse e quelle calde in movimento, e nell’equilibrio tra immagini o video reali e disignati. Il documentario assume un punto di vista neutrale, che può rappresentare tutti, non solo un un’etnia o un paese, infatti attraverso questi disegni e movimenti possono essere raccontate molte altre storie e tragedie.




Asl Roma 6, al via le vaccinazioni per gli immigrati dei cas di Anzio e Nettuno

La campagna vaccinale pro-attiva proseguirà nelle domeniche successive presso i Cas di Pomezia, Rocca di Papa e Frascati

Al via, a partire da oggi, le vaccinazioni monodose sugli immigrati ospiti dei CAS di Anzio e Nettuno e degli immigrati del territorio della Asl Roma 6.

Una importante operazione socio-sanitaria resa possibile grazie al prezioso contributo dei Mediatori Culturali e delle associazioni del Terzo Settore in rete con i servizi dell’azienda sanitaria. La campagna vaccinale pro-attiva proseguirà nelle domeniche successive presso i Cas di Pomezia, Rocca di Papa e Frascati.

“Grazie alla collaborazione della  Caritas Diocesana di Abano e delle associazioni del Terzo Settore, – fanno sapere dalla Asl Roma 6 – si sta lavorando per intercettare la popolazione dei senza fissa dimora per garantire loro la somministrazione del vaccino monodose.”




Roma, alla scoperta della città con il bus teatrale: per reagire alla crisi durante la pandemia

ROMA – Fino al 7 agosto ritorna nella Capitale BUS T – Corto Circuito Teatrale, l’itinerario teatrale realizzato a bordo di uno dei caratteristici bus Hop On Hop Off, che guida il pubblico alla scoperta della città

Un nuovo modo di fare teatro, con performance itineranti, che nasce nell’estate 2020 da un’idea dell’attore e regista Daniele Coscarella per reagire alla crisi durante la pandemia. L’iniziativa, promossa dalla compagnia teatrale Monolocale Produzioni in collaborazione con Roma Open Bus, l’azienda di pullman turistici scoperti a due piani, ogni venerdì e sabato propone un percorso culturale e tanto divertimento a misura di famiglia.

“Colpito al cuore da chiusure e distanziamenti, quello dei palcoscenici e della vita culturale della citta, è stato forse il settore più travolto dall’emergenza Coronavirus, insieme a quello turistico – spiega Coscarella -. Cercavamo un modo per ripartire senza dovere rinunciare alla presenza del pubblico e portare il teatro direttamente dalle persone c’è sembrata una buona idea. Il format dello spettacolo in movimento è stato accolto con grande interesse e, grazie al sostegno di Roma Open Bus, con cui è nata una partnership anche su altri fronti, quest’anno è stato possibile riproporlo”.

Ispirate al genere dell’home comedy, le rappresentazioni, dal titolo evocativo ‘Vacanze romane’, coinvolgeranno turisti e romani in un viaggio lungo le strade, i rioni, i vicoli e i borghi più suggestivi della Città Eterna. Teatranti e platea ristretta nel rispetto delle norme anti-contagio e spettacoli tradotti per i turisti stranieri.

“Calano le luci, si erge il tramonto, risplende l’arancio e la città si trasforma in poesia. Il viaggio sta per iniziare: Roma sa essere avvincente, romantica, controversa, basta immergersi e non trovare più la strada di casa. Questa è l’avventura di un gruppo di turisti, saliti per caso, volevamo solo una vacanza ma non sono mai più scesi da questa città e in chiave comica e irriverente, raccontano una storia dove ognuno noi ritroverà un angolo della propria città” – rivela Coscarella nelle note di regia.

L’abbinamento tra il giro in Open e le rappresentazioni teatrali è uno dei prodotti “innovativi” messi in campo per il rilancio del settore nel post covid dall’azienda turistica romana.

Unica scenografia del tour by night, il cielo stellato di Roma a fare da sfondo alle performance degli attori di Monolocale, ovvero: Dario Tacconelli, Emanuela Panatta, Filippo Macchiusi, Alessandro Cecchini, Cristina Chinaglia, Giulia Maulucci, Alessandra Merico, Shara Guandalini, Giorgia Ciotola, Micol Pavoncello, Emanuela Bisanti, Fabrizio Mazzeo, Massimo Ceccovecchi.

Dal 10 luglio al 7 agosto ogni venerdì e sabato: appuntamento in piazza dei Cinquecento (angolo Via Cavour) alle ore 19.30. Partenza alle ore 20.00. Biglietti a 25 euro, 20 euro gruppi e fidelizzati, compresi di aperitivo. Info e Prenotazioni a info@roma-openbus.it – monolocaleaccento@gmail.com.

Durata del percorso 1 ora e 30 min. L’itinerario: Piazza Santa Maria Maggiore, Colosseo, Circo Massimo, Bocca della Verità, teatro Marcello, Piazza Venezia, Corso Vittorio Emanuele, Castel Sant’Angelo, Via Ludovisi, Piazza Barberini e ritorno in Piazza dei Cinquecento.




Nettuno, mobilità sostenibile: da oggi 50 monopattini elettrici a disposizione di tutti

NETTUNO (RM) – Da oggi, LINK – azienda di monopattini elettrici in sharing progettato da Superpedestrian, la tech company leader nella micromobilità nata al MIT di Boston – sbarca a Nettuno con 50 monopattini disponibili in tutta la città, escluse solo alcune aree interdette al traffico quali il porto, Parco Palatucci e il cimitero americano.

L’ingresso del servizio di micro-mobilità ha l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente nei piccoli spostamenti urbani e offrire una nuova opportunità per raggiungere in comodità i luoghi di interscambio, come la stazione cittadina. Per usufruire di questo innovativo servizio, basterà scaricare sul proprio smartphone l’app di LINK, disponibile per iOS e Android, che fornirà all’utente tutte le informazioni relative ai costi, l’individuazione e lo sblocco dei veicoli, le aree, i percorsi e i parcheggi consentiti attraverso la mappa, che si estende per oltre 12 km. Infine, per prevenire furti o atti vandalici e garantire la sicurezza degli utenti, il servizio verrà interamente monitorato con sensori GPS, installati sui monopattini, che consentiranno di geolocalizzarli in tempo reale: grazie a questo sistema, gli operatori saranno in grado di intervenire qualora la posizione dei mezzi creasse pericolo o intralcio alla circolazione.

“Siamo contenti di portare questo servizio nella nostra città – dichiara il Vicesindaco con delega al Turismo Alessandro Mauro – i cittadini e i turisti potranno godere delle nostre splendide sere d’estate muovendosi con questi monopattini elettrici a zero impatto ambientale. E’ nostra intenzione mandare un messaggio chiaro che sensibilizzi tutti sulla tematica green e sull’importanza di una mobilità sostenibile, soprattutto in località turistiche come la nostra. Invito tutti a provare questo servizio di noleggio di monopattini elettrici, prestando la massima attenzione nell’osservanza delle regole del codice della strada e delle istruzioni contenute nel vademecum diffuso e reso disponibile dai gestori. Il divertimento e la spensieratezza dell’Estate non possono in alcun modo prescindere dalla sicurezza nostra e di chi ci è intorno”.

“Dopo aver lanciato Roma come prima destinazione europea di LINK, siamo molto contenti di aprire il servizio a Nettuno, a conferma del nostro impegno nel rafforzare l’investimento nel Lazio e sul litorale – afferma Matteo Ribaldi, Public Policy Manager di LINK Italia – Siamo convinti che l’impegno dell’amministrazione comunale nell’aprire al servizio di monopattini elettrici in sharing in questa fase sperimentale sia strategico in termini di riduzione del traffico veicolare nella stagione estiva e di riduzione dell’inquinamento atmosferico. Da parte nostra offriamo a tutti i cittadini di Nettuno e ai turisti un mezzo altamente tecnologico, frutto di investimenti ingenti e anni di lavoro in ricerca e sviluppo, per garantire un servizio efficiente e sicuro ad un prezzo altamente competitivo che non prevede costi di sblocco ma soltanto una tariffa di 0.25 € al minuto basata sull’effettivo utilizzo del mezzo”.