Albano Laziale, sarà braccio di ferro tra centrodestra e centrosinistra

ALBANO LAZIALE (RM) – Quattro i candidati a sindaco per Albano Laziale che si sfideranno alle prossime comunali per guidare la città nel quinquennio 2020/2025.

Bruno Valentini è il candidato del partito Comunista, Luca Nardi rappresenterà il M5s, Massimiliano Borelli il candidato per il centrosinistra e Matteo Mauro Orciuoli quello per il centrodestra.

Una sfida, per la conquista di palazzo Savelli, che già prelude ad un duello all’ultimo voto tra il centrosinistra e il centrodestra, considerando che ormai si è già assistito al tramonto definitivo di un certo populismo strillato con facili slogan che poi alla resa dei conti ha dimostrato incapacità amministrativa dal livello nazionale fino a quello comunale, producendo paralisi gestionale e in molti casi danni alla collettività. Come per il resto sono ormai tramontati da illo tempore schemi ideologici che appartengono ormai a pochi nostalgici.

I prossimi 20 e 21 settembre la sfida sarà tra il centrosinistra, che governa la città dal 2010 con il sindaco uscente Nicola Marini e che si presenta con il candidato Massimiliano Borelli e il centrodestra con il candidato Matteo Mauro Orciuoli.  

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L’intervista al candidato di centrosinistra Massimiliano Borelli
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L’intervista al candidato di centrodestra Matteo Mauro Orciuoli

Un centrodestra che si presenta già al primo turno unito e compatto con 7 liste a sostegno del proprio candidato a differenza delle precedenti amministrative del 2015, dove al primo turno si era presentato frammentato con diverse candidature in rappresentanza dei vari partiti e liste civiche per poi riunirsi intorno alla figura di Gino Benedetti per il ballottaggio con il candidato del centrosinistra Nicola Marini poi confermato sindaco per il secondo mandato alla guida di Albano Laziale.

“Ringrazio i segretari dei partiti e delle liste civiche che mi sostengono per la fiducia accordatami. – Ha detto il candidato sindaco del centrodestra Matteo Mauro Orciuoli a margine della presentazione delle liste – Consci della stima e dell’affetto che ci circonda, – ha proseguito Orciuoli – percorreremo insieme questo cammino verso il cambiamento di Albano carichi di entusiasmo certi di arrivare al governo della Città”.




Castelli Romani, Durigon e Bruognolo (Lega): “Soddisfatti dei candidati a Sindaco di centrodestra”

Si sono concluse oggi, le operazioni di presentazione delle liste per i Comuni della Provincia di Roma che a settembre vedranno rinnovati i rispettivi consigli comunali. A tal proposito giunge una nota congiunta a firma del Coordinatore provinciale della Lega On Claudio Durigon e del Coordinatore Area Castelli Romani sempre della Lega, Tony Bruognolo: ”Siamo estremamente soddisfatti – dicono- per essere giunti alla conclusione di un iter che ci ha impegnati giorno e notte al fine di scegliere per il Nostro Partito, gli uomini migliori che potessero garantire ai cittadini di Albano, Ariccia, Genzano e Rocca di Papa un futuro roseo, ricco di soddisfazioni. Ad Albano è stato fatto un grande lavoro che ha portato alla individuazione della scelta di candidare a Sindaco l’amico Matteo Mauro Orciuoli al quale tutto il centrodestra ha garantito un pieno e leale appoggio. Siamo convinti che l’esperienza e le grandi capacità amministrative dimostrate in più occasioni da Orciuoli , sappiano spazzare via un decennio di oscurantismo targato sinistra. Ad Ariccia la figura di Gianluca Staccoli, ha fugato ogni dubbio su chi potesse rappresentare al meglio la coalizione di centro destra. Staccoli inaugurerà una nuova stagione per la città Berniniana, caratterizzata dalla competenza e professionalità. Ci coglie l’obbligo di ringraziare l’instancabile Giorgio Leopardi che oltre ad essere impegnato nella sua personale campagna elettorale come candidato consigliere, ha svolto e svolge con alacre impegno la funzione di Coordinatore Area Castelli Romani degli enti locali della Lega sempre con ottimi risultati. Per quanto riguarda Genzano abbiamo scelto la competenza e l’illustre curriculum dell’Ing. Piergiuseppe Rosatelli che sicuramente saprà interpretare al meglio le esigenze di una città bella e importante come Genzano. Infine i nostri migliori auguri al candidato sindaco Calcagni su cui Rocca di Papa e l’intera coalizione ha puntato ad occhi chiusi. Dulcis in fungo rivolgiamo il nostro caloroso in bocca al lupo a tutti i candidati sicuri che la Lega di cui ci onoriamo di appartenere, farà da traino ad un grande per tutti i comuni al voto.




Nemi, nuove tensioni in Comune: dopo Palazzi si dimette Pazienza

NEMI (RM) – Nemi di nuovo senza la figura del Vicesindaco dopo appena tre settimane da quando l’assessore Pietro Pazienza era stato nominato alla carica numero due dell’Ente comunale.

Dimissioni, che secondo fonti non ufficiali sarebbero state già protocollate in Comune e che fanno ripiombare in una situazione di empasse amministrativa la piccola cittadina castellana. Infatti la Prefettura di Roma aveva invitato a provvedere alla necessaria nomina del Vicesindaco come ribadito, peraltro, anche con la circolare ministeriale n. 2379 del 16.02.2012, proprio per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente.

Una carica necessaria quella del Vicesindaco, come evidenziato anche dal Consiglio di Stato, sez. I, nel parere n. 501/2001: ‘L’esigenza di continuità nell’azione amministrativa dell’ente locale postula che in ogni momento vi sia un soggetto giuridicamente legittimato ad adottare tutti i provvedimenti oggettivamente necessari nell’interesse pubblico.’. Pertanto, resta ferma l’assoluta necessità di ottemperare al disposto normativo che richiede l’esplicita designazione del Vicesindaco da parte del Sindaco.

Dunque, in assenza di un Vicesindaco il primo cittadino di Nemi non può muoversi dal paese in quanto, come evidenziato dal CdS verrebbe a mancare il “soggetto giuridicamente legittimato ad adottare tutti i provvedimenti oggettivamente necessari nell’interesse pubblico”.

Cortuso – Corrieri “Ricomincio da Nemi”: “Un Comune deserto”

Il Consigliere di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso si è recato in Comune nella mattinata odierna per richiedere alcune informazioni circa i lavori di adeguamento “Covid 19” della scuola in vista della prossima apertura del nuovo anno scolastico e ha potuto riscontrare l’assenza sia del sindaco che del suo vice, oltre all’assenza dei responsabili dell’Ufficio Tecnico, dell’Ufficio Economato.

“Non è semplice svolgere il nostro compito di consiglieri – scrivono Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomincio da Nemi” se non abbiamo praticamente nessun interlocutore. Siamo stanchi di parlare con i muri di gomma. – proseguono – Anche stavolta siamo costretti a scrivere al Prefetto, cosa che francamente è diventata davvero svilente e frustrante. Ci vergogniamo per il nostro sindaco, per i suoi consiglieri, per i suoi assessori per i suoi dirigenti, per il segretario comunale che non si comporta come garante dell’Ente, permettendo che tutto ciò accada. Fa un caldo africano e infatti, il comune è deserto!”

Tersigni “Insieme per Nemi”: “Dimissioni immediate e che la parola torni ai cittadini”

“Le dimissioni di Palazzi prima e di Pazienza dopo, avvenute dopo poche settimane dalla sua nomina, – dichiara il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi Stefano Tersigni – evidenziano più fratture all’interno della maggioranza. O il Sindaco riesce nell’impresa di ricompattare i suoi – conclude Tersigni – o l’unica soluzione sono le sue dimissioni e che la parola torni ai cittadini”




Nicola Ferrante, 25 anni al comando della Stazione dei Carabinieri di Grottaferrata: un punto di riferimento per tutto il territorio

GROTTAFERRATA (RM) – Gratitudine e affetto continuano ad arrivare al maresciallo dei Carabinieri Nicola Ferrante appena andato in pensione dopo 44 anni di servizio nell’Arma dei carabinieri di cui 25 al comando della stazione di Grottaferrata.

Per Nico, così ama chiamarlo chi lo conosce e gode della sua stima, si è chiuso dunque un lungo capitolo di “dedizione alla comunità” come ama definire lui stesso il suo lungo operato.

L’intervista di Chiara Rai al “Maresciallo Nico” trasmessa a Officina Stampa del 20/08/2020

Un maresciallo vecchio stampo che ha dedicato tutti questi anni di servizio non soltanto a far rispettare la legge ma a promuovere l’educazione civica e l’impegno sociale.

Ferrante all’epoca in cui ha ricoperto la carica di Vicecomandante del Nucleo Investigativo del gruppo di Frascati ha risolto molteplici omicidi. Poi si è distinto per operazioni sul contrasto agli stupefacenti e alla criminalità nell’area castellana.

Il video servizio che ripercorre la carriera del Luogotenente dei Carabinieri Nicola Ferrante trasmesso a Officina Stampa del 20/08/2020

Una persona eccezionale, come viene definito da tante persone, piena di umiltà e di rispetto: dai Prefetti di Roma che si sono susseguiti nel tempo, ai colleghi delle altre Forze dell’Ordine, fino ad arrivare ai tanti cittadini e amministratori dell’area dei Castelli Romani. E anche chi da Ferrante ha ricevuto dure lezioni di legalità.

Una bella e ricca carriera per “Nico” carabiniere paracadutista, che ha iniziato la sua carriera nel prestigioso Reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania” uno dei tanti fiori all’occhiello per la prima Arma d’Italia. Insignito dal Presidente della Repubblica prima Cavaliere e successivamente Ufficiale al merito della Repubblica oltre a tanti altri attestati di benemerenza.




Morte Gianmarco Pozzi, tanti i dettagli che non convincono la famiglia e gli investigatori

È giallo intorno alla morte di Gianmarco Pozzi il ragazzo trovato senza vita con una profonda ferita alla testa all’interno di un giardino di una villetta sull’isola di Ponza in via Staglio, nei pressi della spiaggia di Santa Maria.

Il 28 enne, residente a Frascati, nel 2014 è stato campione mondiale dilettanti di kickboxing e l’anno successivo campione europeo nella muay thai con la Iaksa. E sempre nel 2015 nella kickboxing ha alzato al cielo la cintura della Wfc.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 20/08/2020

A portarlo sull’isola di Ponza il suo lavoro di addetto alla sicurezza che svolgeva per diversi locali. Un’attività che lo portava a stare fuori fino a tarda notte.

Stando a quanto ricostruito dalle prime indagini effettuate dai carabinieri della stazione di Ponza e da quelli di Formia, si sarebbe trattato di un incidente.

Gianmarco, secondo quanto ricostruito fino ad oggi, mentre camminava su alcuni terrazzamenti per andare al mare sarebbe scivolato e caduto nel giardino della villetta da un’altezza di circa sette metri.
Le indagini sono ora coordinate dalla procura di Cassino.

E l’autopsia svolta dal medico legale Daniela Lucidi conferma che la morte è avvenuta per caduta ma ci sono ancora dettagli che non convincono la famiglia e gli investigatori.

Che cosa ci faceva Gianmarco su quel terrazzamento? Secondo i famigliari non può essere morto soltanto a causa di un incidente perché ci sono troppi interrogativi a cui non riescono a dare risposta come per esempio la strada che Gianmarco ha preso è la via più lontana per arrivare al mare, un sentiero isolato che Gianmarco non avrebbe mai percorso se non in condizioni particolari. Forse lo inseguivano? Qualcuno ha litigato con lui per qualche sconosciuto motivo? Gianmarco è stato ritrovato morto in costume e scalzo e senza nessun effetto personale.

Ora i genitori e le due sorelle attendono di capire cosa è accaduto, comprendere se davvero Gianmarco Pozzi è morto cadendo scavalcando una balaustra. Un incidente che non si addice ad un atleta del suo livello.




Albano Laziale, abbandono rifiuti in piazza Pia: “zozzone” sanzionato

ALBANO LAZIALE (RM) – “Stamattina la Polizia Locale è intervenuta per l’identificazione dell’incivile che ha abbandonato questo sacchi di immondizia a Piazza Pia. Lo zozzone è stato identificato e sanzionato. Ringrazio per l’intervento il comandante Mauro Masnaghetti e tutto il comando di Polizia Locale”. Lo scrive in un post Facebook il consigliere comunale con delega ai Rifiuti Luca Andreassi




Nemi, Tersigni presenta una mozione per la sicurezza stradale

NEMI (RM) – Il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni ha presentato una mozione comunale con richiesta di voto per il Consiglio per impegnare il Sindaco e l’amministrazione affinchè vengano installati dei dissuasori stradali di velocità (dossi artificiali) ed eventualmente ‘Autovelox fissi’ nei tratti stradali che interessano gli accessi a Nemi partendo dalla via dei Laghi, piazza Roma e la via Nemorense fino alla clinica ‘Villa delle Querce’.

Una mozione che Tersigni ha motivato a seguito dei recenti incidenti stradali e dei numerosi fortunatamente evitati nonchè alla velocità dei veicoli in transito che spesso è molto più elevata rispetto ai limiti imposti.




Albano Laziale, elezioni 2020. Ginestra per Orciuoli sindaco: “10 anni di immobilismo. Ora è il momento dei fatti”

ALBANO LAZIALE (RM) – A pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle Liste e dei candidati sindaco per le elezioni amministrative nel Comune di Albano Laziale, il portavoce della Lista Civica “La Città Albano Laziale”, Fabio Ginestra, esprime alcune considerazioni sulla prossima tornata elettorale.

“La campagna elettorale che stiamo apprestandoci a vivere sarà molto particolare. Nella mia lunga esperienza politica amministrativa comunale non mi è mai capitato di vivere una situazione dialettica tra le forze politiche come questa. Esponenti autorevoli dell’attuale Maggioranza non si preoccupano di parlare di programma o di progettualità per il paese, ma si avventurano a considerazioni e valutazioni sui rapporti interni alla coalizione avversaria e si abbandonano a considerazioni sulla non rappresentanza del candidato sindaco degli avversari nella competizione politica del prossimo 20 e 21 settembre. Il Patto per la Crescita, la coalizione elettorale di cui personalmente faccio parte, ad Albano è ottimamente rappresentato dal Dott. Matteo Mauro Orciuoli (peraltro laureato in materie affini alla Pubblica Amministrazione), persona amministrativamente e politicamente molto preparata, capace di ricoprire al meglio l’incarico di Sindaco, a cui è candidato. La nostra Lista Civica “La città Albano Laziale” lo ha fortemente voluto, proprio per la sua capacità di entrare in Comune e di lavorare, fin dal primo giorno, alla realizzazione di un programma che vuole dare una svolta a questo paese, da dieci anni immobile. La coalizione che sostiene questa candidatura è ampia, sette gruppi politici, radicata sul territorio e molto ben partecipata da professionisti, manager della pubblica amministrazione e di aziende private e da persone giovani e mature, che hanno una visione prospettica nuova del futuro di Albano Laziale, certamente diversa dall’immobilismo e dall’incuria che l’attuale Amministrazione di sinistra ha riservato alla nostra bella cittadina. I nostri avversari si stanno affannando nel paese a dire che sono forti, numerosi e ben organizzati, dimenticando, come hanno fatto nelle ultime due legislature, cosa vogliono fare per la nostra città. Visitando il centro di Albano e le frazioni alla ricerca di proposte per integrare il nostro Programma elettorale, si ha chiara la sensazione che i nostri concittadini hanno chiaro che la coalizione elettorale a noi avversa, rappresenta la continuità dell’attuale amministrazione comunale, della quale le persone che ho incontrato, non sono per niente soddisfatte. Secondo la mia personale valutazione, ai nostri avversari non basterà parlare male dei riferimenti nazionali dei nostri alleati, di esasperare il confronto su campi ideologici e partitici: i cittadini di Albano hanno capito e deciso che è arrivato il momento della discontinuità amministrativa, di parlare di progettualità chiare per il futuro della nostra città e di non abbandonarsi ad inutili preclusioni su valutazioni nazionali. Noi abbiamo avuto l’abilità di redigere un programma serio e realizzabile, che ci ha consentito di cementare una coalizione intorno ad un progetto comune, e di individuare la persona in grado di realizzarlo.”




Albano Laziale, Cascella sorride alla “sparata” di Colini: “Votateci nonostante Zingaretti, potrebbe essere il vostro slogan!”

ALBANO LAZIALE (RM) – Sempre più in fermento la campagna elettorale ad Albano Laziale dove le uscite “particolari” sono frequenti. Ieri è apparsa una nota del segretario del Pd locale Alessio Colini il quale ha dichiarato di non sapere chi fosse il candidato del centrodestra (ironicamente s’intende) soltanto perché probabilmente infastidito dai manifesti che circolano per Albano laziale con il volto di Meloni e Salvini che coerentemente con le loro linee politiche hanno diffuso i componenti della coalizione guidata dal candidato sindaco Matteo Mauro Orciuoli.

Perché tanto nervosismo da ribadire l’ovvio? Con una nota è intervenuto il coordinatore della Lega di Albano Laziale Giovanbattista Cascella: “Caro signor Colini – dice Cascella – non è certo colpa di Lega e di FdI se possono contare su due leader carismatici ed amati dall’elettorato di centrodestra. Anziché farci ironie sopra, mi porrei il problema di trovarne uno anche nel vostro partito visto che il segretario viene contestato un giorno si e l’altro pure dai suoi stessi compagni (Gori, Orfini, Bonaccini) e già si prevede un congresso per fargli le scarpe dopo le regionali. La Lega Albano Laziale è orgogliosa della sua identità e la rivendica con i propri elettori, mentre i vostri candidati in tutta Italia non fanno altro che nascondere il simbolo del PD per poter covare qualche speranza di vittoria. Questo dà l’idea del livello di scarso appeal che il vostro partito può vantare nell’elettorato, quello albanense compreso: votateci nonostante Zingaretti, potrebbe essere il vostro slogan. Noi, invece, siamo fieri di Matteo Salvini e della sua credibilità riconosciuta anche nel nostro comune visto che la Lega è risultata primo partito di Albano alle Europee di un anno fa”.




Marino, organizzazione scuole: i comunisti temono tensioni e rivolte

Gli accomodamenti e le mezze misure non servono. Così come gestita, e con i risultati annunciati,
nonostante la buona volontà, è prevedibile che ci saranno seri problemi alla ripresa dell’anno
scolastico per i docenti, per il personale che lavora nelle scuole, per gli studenti ed il loro diritto allo
studio. Non possiamo che immaginare azioni di rivendicazione e di lotta. Cominciamo con la
questione del precariato. In un modo o nell’altro, la vicenda del lockdown aveva dato la opportunità
di chiudere la stagione del precariato. Invece no, la Ministra Azzolina e il Governo, hanno
pervicacemente sbarrato la strada ad una qualsiasi soluzione. Ora per questo ci sarà un confuso
reclutamento di precari dove necessario. Sembra che per quanto attiene il personale ATA la
situazione sia ancora peggio. Comunque di tutte e due queste situazioni, la comunicazione della
Giunta comunale di Marino è totalmente reticente. Purtroppo, queste scelte sono direttamente
collegate alle conseguenze che avranno gli studenti e gli alunni per gli anni a venire circa la loro
preparazione e, di fatto, verrà messo in discussione l’effettivo diritto allo studio di ognuno di loro.
L’errore macroscopico, che l’amministrazione ha compiuto nella predisposizione dell’apertura
dell’anno scolastico, è stato quello di rinchiudere tutto nel confronto con gli esperti. Di fatto
trasformando la riapertura delle scuole in prevenzione ad un confronto tra super addetti ai lavori.
Intendiamoci, questo confronto era da fare. Ma non si doveva utilizzare l’esito, e forse lo si doveva
intrecciare nel percorso, come comunicazione di decisioni assunte. Come se la giunta fosse un
grande ufficio tecnico allargato ad altri tecnici, e come se l’assessore e la giunta fossero un
capoufficio. Annuncia il comune che si sono riuniti “ oltreché Sindaco e Assessori, anche gli
Uffici Comunali, i Dirigenti Scolastici e la Multiservizi dei Castelli di Marino”. Questa assenza di
dialogo, di confronto con genitori, con i lavoratori, con le forze politiche e sociali (non a caso, per
scelta del M5S non esistono più le Consulte comunali che qui sarebbero state, e possono essere
prossimamente se scoppieranno problemi alla ripresa dell’anno scolastico).

Eppure la piccola grande scuola della gestione covid in versione condivisa dell’associazionismo e del volontariato dovrebbe aver insegnato qualcosa! Invece no, tranne i ringraziamenti ufficiali (che erano dunque solo formali?) e qualche giochino sporco (a loro insaputa, ricordate il M5S che strumentalizzò gli aiuti di associazioni e volontari di Marino come fossero “cosa loro”?), non sembra che la Giunta
M5S abbia voluto avere un confronto con la comunità marinese. Intendiamoci, la scelta, nel caso di
coinvolgimento ampio, secondo noi, sarebbe comunque dovuta rimanere nelle mani di chi guida
l’amministrazione. Ma questo è il passato e una pezza non è possibile mettercela. Per le scelte
“concrete” come vengono definite, invece abbiamo da obiettare, innanzitutto, il sacrificio delle
modalità di utilizzo, forse non per tutti, e addirittura, da un commentino presente nel comunicato,
perfino un aumento mensa.

No non va proprio bene. Giovanni Cena, è ritratto in una foto di inizio secolo, in una baracca al centro dei Pratoni del Vivaro (forse la foto è rintracciabile presso il Parco dei Castelli romani) mentre impartisce una lezione a degli studenti, volenterosissimi, figli di pecorai e contadini. Cioè, le strutture, purchè di salvaguardia antiCovid (perché è questa l’emergenza, come abbiamo sentito dalla vicenda della cattiva gestione di prevenzione delle scuole in Germania dove stanno scoppiando numerosi casi di contagio), possono essere altre dai plessi scolastici.

Se l’Amministrazione, come sembra, ne aveva reperite, non doveva mollare. Ristrutturare provvisoriamente, per poi riportare a regime, equivale a fare le buche e poi ricoprirle: abbastanza
inutile. Ricavare aule, dalla sospensione dei laboratori, dalla modifica degli spazi comuni non
sembra una cosa molto lungimirante, escluso il fatto di voler mantenere tutto – come si dichiara –
nei medesimi plessi già noti ai genitori e quindi viene scelto per loro! Ma perché non sentirli prima
e durante l’assunzione delle decisioni? E’ così scandaloso? Per la Giunta sembra di si! Infine la
mazzata: per tutto quanto messo in atto, una delle conseguenze sicure, sarà la cancellazione dei
servizi pre e post scolastici. Così, candidamente, viene annunciato alla parte che forse
maggiormente ha necessità sociale e trova completezza educazionale nella formula della
organizzazione rivolta agli alunni e studenti di pre e post scuola, e probabilmente anche alle
famiglie, che tale diritto viene cancellato! E’ follia pura. E’ proprio quanto di più lontano può
offrire come soluzione di sicurezza un ente locale che voglia soddisfare al meglio i bisogni dei
cittadini, tutti, magari a cominciare dalle fasce più deboli. Per questi provvedimenti, incluse le
modalità, noi fossimo in cattedra, daremmo un sono quattro con richiesta di venire accompagnati
dai genitori immediatamente.




Nemi, sentiero Le Prata nel degrado: al via la raccolta firme per farlo rimettere a posto. Si firma qui!

NEMI (RM) – Nemi è uno splendido paese alle porte di Roma immerso nel cuore del parco dei Castelli Romani che vive un momento di immobilismo e mancata valorizzazione che negli anni, purtroppo, ha causato del degrado cronico in alcune delle zone più suggestive della cittadina.

Nemi è una località meravigliosa e fortunatamente, grazie ai gestori delle attività produttive che la rendono più bella e appetibile, il degrado non è ancora così percepibile al visitatore e turista mordi e fuggi.

Si può cambiare il corso degli eventi e fare in modo che le istituzioni inizino a prendersene cura

Due giorni fa, mentre si scattavano le foto che mostrano le attuali condizioni del sentiero, una famiglia con accento del Nord ha chiesto dove fosse il fontanile con il belvedere da dove si vedono i tetti di Nemi. Indicare loro il sito è significato prendere atto che Nemi è un fulcro di sempre maggiore interesse e allo stesso tempo che purtroppo avremmo presentato quel belvedere in pessime condizioni. Insomma non è mancato un momento di vergogna!

È partita una petizione dal direttore dell’Osservatore d’Italia per una raccolta firme finalizzata a rimettere a posto il meraviglioso sentiero di Le Prata. Ecco il link per firmare. Non costa nulla.

Dopo aver cliccato si accede al sito della petizione dove c’e’ l’apposito pulsante con scritto “FIRMA LA PETIZIONE”

Il Sentiero Le Prata a Nemi è tra i percorsi naturali più suggestivi del territorio. Si tratta di un percorso naturalistico che se fosse valorizzato porterebbe più turismo e visitatori

C’è un lavatoio antico, una terrazza con il belvedere con vista suggestiva sul lago di Nemi e il mare dietro. I tetti di Nemi come sfondo sono incantevoli. Il Sentiero Le Prata, percorso ogni giorno da decine di amanti del trekking e visitatori che dalla via Dei Laghi vogliono conoscere e scoprire le meraviglie del piccolo paese dei Castelli Romani, congiunge inoltre il Parco dei Lecci fino al centro storico, il cuore del bellissimo borgo.

Il sentiero ricade nel Comune di Nemi ed è parte integrante del Parco dei Castelli Romani ma purtroppo il degrado e l’incuria stanno prendendo il sopravvento. I cartelli informativi ormai sono assenti, rotti e qualcuno poggiato da qualche parte. Gli scalini sono rotti, c’è poca illuminazione e fruibilità. Potrebbe essere rivalutato e inserito in un percorso virtuoso turistico della cittadina che ad oggi purtroppo non è valorizzata e curata come dovrebbe. Solo insieme possiamo chiedere alle istituzioni di valorizzare questo sentiero, patrimonio naturalistico collettivo. Firmare è importante!