Genzano di Roma, elezioni 2020. Gabbarini: “Ecco le nostre proposte per una Genzano green”

Nel programma giardini verticali, coperture a verde degli edifici e orti urbani

GENZANO DI ROMA (RM) – “Il futuro della città passa per una rivoluzione green. Si tratta di riprendere un percorso già iniziato negli scorsi anni, e studiare nuove strategie di sviluppo sostenibile, in grado di far emergere l’anima verde di Genzano” così il candidato Sindaco Flavio Gabbarini, sostenuto dalle liste “Città Futura, “Ripartiamo” e “Viviamo Genzano”, in merito alle tematiche ambientali fulcro del proprio programma elettorale. 

“Eco-sostenibilità è la parola chiave del nostro programma di governo che abbiamo declinato, come un vestito su misura, in tutti gli aspetti della nostra città, dal decoro cittadino ai trasporti, dalla valorizzazione del patrimonio esistente fino allo sviluppo turistico – ha continuato il candidato Sindaco -. Tra il 2011 e il 2016 importanti traguardi sono stati raggiunti, come l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta, con il raggiungimento nel 2015 del 70% di rifiuti differenziati, e l’installazione della casetta dell’acqua che ha permesso un risparmio di 2.100 bottiglie di plastica al giorno. Ma tali progettualità vanno coltivate tutti i giorni e implementate nel tempo, per evitare, come sta accadendo, che ci sia una diminuzione dei risultati raggiunti, a danno dei cittadini e della città stessa”.

“Genzano è famosa nel mondo per l’Infiorata – ha aggiunto Gabbarini – e noi da qui vogliamo ripartire per valorizzare il nostro territorio, che vanta oltre 33 ettari di verde, tra i quali spiccano le Olmate, parco Sforza Cesarini e l’area a ridosso della Villa degli Antonini. Siamo consapevoli del fatto che dall’ambiente possa derivare una maggiore qualità della vita, che passa anche attraverso la piantumazione di nuovi alberi, uno per ogni nuovo nato – come prevede la legge -, e l’installazione di nuovi cestini in tutti gli spazi cittadini. “.

“Nel nostro programma elettorale – ha concluso Gabbarini – abbiamo inserito anche la realizzazione di giardini verticali, i giardini pensili e le coperture a verde degli edifici che migliorano la qualità dell’aria e abbelliscono gli spazi cittadini, e gli orti urbani, isole di verde comunale date in comodato d’uso a gruppi di cittadini per coltivare ortaggi e frutta”.




Albano Laziale, Marco Mattei: intervista a tutto campo

Marco Mattei è stato per 10 anni Sindaco di Albano Laziale in rappresentanza di una coalizione di Centrodestra dal 2000 al 2010. Ora, da oltre 5 anni, vive ai margini della politica riservando il suo impegno alle attività che svolge presso la ASL Roma 6 come Direttore del Dipartimento del Territorio e Direttore del Distretto di Frascati. In quest’ultimo periodo è raro trovarlo negli incontri politici e preelettorali, eccezion fatta per la presentazione del Candidato Sindaco del Centrodestra e amico di sempre Matteo Orciuoli. Iniziamo con i ricordi del governo Mattei.

Cosa la rende orgoglioso di aver fatto il Sindaco di Albano Laziale?
 Per la verità tante cose ma ad alcune sono particolarmente legato.
In primis essere riuscito dopo tanti e tanti anni a far riconoscere dal Capo dello Stato, il tributo di vittime che la nostra Città ha pagato durante la seconda guerra mondiale con il bombardamento di Propaganda Fide. Proprio nel ricordo dei nostri concittadini, vittime del bombardamento del 10 febbraio del 1944, con Decreto del Presidente della Repubblica dell’11 dicembre 2009, Albano è “medaglia d’argento al merito civile”.
Il secondo ricordo che mi rende orgoglioso è l’essere riusciti a far riconoscere ad Albano il titolo di Città.
Per ottenere questo importantissimo riconoscimento abbiamo dovuto produrre una corposa documentazione storica, raccolta durante i miei anni di governo, che è stata valutata dall’Araldica dello Stato come meritevole per il conferimento del titolo di Città. L’iter si è concluso con il Decreto del Presidente della Repubblica del 15 novembre 2006. Da allora è stato modificato anche il glorioso gonfalone per la seconda volta nella storia con l’inserimento del motto Mater Urbis.

 

Due punti che sembrerebbero lontani dalle attività tipiche degli amministratori comunali?
Sono certamente due cose che possono rendere orgoglioso ogni cittadino di Albano, a prescindere dal credo politico, e che purtroppo sembrano quasi passate in secondo piano rispetto alle polemiche su buche, strade sconnesse Etc. Le nostre radici sono conservate nella storia della nostra Città e parlano di noi al mondo intero. Nel riconoscerci il titolo di città, l’Araldica dello Stato ha riconosciuto anche il motto di “Mater Urbis”, madre di Roma, riconoscendo ad Albano la discendenza dalla mitica Alba Longa.
 

Insomma, l’aver realizzato di fatto l’intero tratto di tangenziale Appia bis esistente, l’aver aperto dopo anni il Tribunale a Via Donizetti, l’aver completato il depuratore di Pavona e i quasi 10 km di fognature e le tante altre opere che rivendicano i componenti del centrodestra non la inorgoglisce?
 Certamente, anche queste cose mi rendono fiero di quel periodo, ma lascio le rivendicazioni a chi ora è nella competizione politica in prima persona. Certamente tutti i candidati del centrodestra, insieme a me, portano il merito di tante e tante cose realizzate in quegli anni.

Cosa dice a chi rivendica per la Giunta Marini la riapertura dell’Anfiteatro Romano Non voglio entrare nella polemica che sta montando in queste ore. Dico soltanto che non si può negare che la mia Amministrazione ha riaperto al pubblico e alle manifestazioni ludiche l’anfiteatro Romano, per la prima volta dopo secoli, nel 2001/2002 con la Rievocazione Storica dei giochi Gladiatori, manifestazione che è stata poi ripetuta per molte edizioni a seguire. Non nego neanche che da allora l’Anfiteatro è stato utilizzato sia dalla mia amministrazione che da quella del Sindaco Marini con tante belle manifestazioni. L’importante è non dimenticare quando sono terminati i lavori di restauro (2001) e quando è stato inaugurato (2002). Un po come per il teatro Alba Radians che è stato da noi riaperto e poi utilizzato sa negli anni del mio governo sia negli ultimi 10 anni. Non c’è nessuna polemica ad essere chiari.

Non pensa di tornare in campo, magari già in queste elezioni comunali?
 Se intende con una candidatura le rispondo che da 5 anni ho deciso di rimanere fuori dalle competizioni elettorali a qualsiasi livello. Se intende invece con l’azione di supporto a Matteo (Orciuoli ndr) e alla coalizione che lo sostiene, certamente. Mi lega a Matteo un’amicizia ultraquarentennale, abbiamo vissuto insieme tutte le stagioni della vita e della politica, sono al suo fianco da sempre e continuerò ad esserlo anche dopo che diventerà il nostro primo cittadino. Io sono ottimista, Matteo è una persona per bene, un uomo di cultura, laureato con un lavoro che svolge con capacità ed impegno. E’ un amministratore nato, scrupoloso, ragionevole attento ai bisogni dei cittadini, socialmente impegnato. Ha tutte le carte in regola per essere un ottimo Sindaco e io continuerò strenuamente a sostenerlo, perché sono convinto che i cittadini di Albano vogliano cambiare pagina e lui è la persona giusta per farlo.
 

Stavolta sembra che il centrodestra sia unito come ai suoi tempi. Unito e compatto sulla figura di Orciuoli lei cosa pensa?
 Penso che oltre alle qualità del candidato Sindaco il Centrodestra abbia una squadra compatta che ha riunito tutti gli amici che ci hanno permesso di ben governare Albano per 10 anni.
 

Qualcuno dice che lei però mantiene rapporti con il centrosinistra per motivi di carriera?
 Essere stato in passato un politico militante mi ha insegnato che le menzogne, le calunnie e la malafede, fanno parte di questo mondo. Avere amici tra gli esponenti del Centrosinistra non presuppone certo connivenza politica. Io sono stato il primo e unico sindaco che ad oggi ha portato al governo il Centrodestra ad Albano. Non sono più un attivista ma sono di Centrodestra e lo rimarrà nel prosieguo della mia vita. Capisco che a qualcuno possa far comodo ingenerare dubbi sulla mia posizione, ma io sono e resterà al fianco di Orciuoli e della coalizione che lo ha espresso.
Per la mia carriera invito chi vuole a leggere il mio curriculum ed in ogni caso sto svolgendo soltanto il mio lavoro. Non mi spingo oltre perché ritengo che ci siano limiti istituzionali che non vanno mai superati.
 

Qualche suo amico però dice che è stato lei a dirgli di candidarsi nel centrosinistra.
 
Qualche mio amico, che sbaglia, si è voluto collocare a sinistra prima che il Centrodestra si riunisse intorno ad Orciuoli. Lo avevo avvisato che la coalizione si sarebbe Unita per la Vittoria, ma non ha voluto ascoltarmi ed è caduto nell’inganno delle Sirene a sinistra. Immagino che ora faccia fatica a spiegare a molti amici comuni perché si è collocato in maniera innaturale e capisco anche che per giustificare la scelta, debba usare una versione romanzata dei fatti. Forse vuole far intendere che se tornasse di qua lo aspetteremmo a braccia aperte, ed è vero, ma prima della chiusura delle candidature.




Albano Laziale, Anfiteatro: l’amministrazione Marini ripercorre eventi e manifestazioni organizzate lungo l’ultimo decennio

ALBANO LAZIALE (RM) – L’Amministrazione Comunale di Albano Laziale a seguito della pubblicazione su questo quotidiano dell’articolo dal titolo Albano Laziale tappa all’anfiteatro … il piccolo Colosseo è chiuso tranne che in occasione di eventi, ha ritenuto specificare che:

“Con l’Amministrazione guidata dal Sindaco Marini, il sito archeologico dell’Anfiteatro Severiano è diventato un vero polo di attrazione culturale, economico e turistico, punto di riferimento per gli eventi di eccellenza del panorama regionale e nazionale, con particolare riferimento al territorio dei Castelli Romani.

L’Anfiteatro di Albano Laziale, grazie alla sua unicità e all’ottima acustica, è stato trasformato in una vetrina di manifestazioni di grande qualità, con artisti di caratura nazionale ed internazionale.

Otto edizioni di “Anfiteatro Festival” si sono succedute con cadenza annuale, con concerti, opere liriche, rassegne di danza, aperitivi musicali e serate a tema.

Importanti personaggi hanno calcato il palcoscenico dell’Anfiteatro Festival: Uto Ughi, Michele Campanella, Giorgio Albertazzi, Monica Guerritore, Nicola Piovani, Catia Ricciarelli, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Lillo e Greg, Simone Cristicchi, Gino Paoli e Danilo Rea, Neri Marcorè, Teresa Mannino, Giobbe Covatta, Gioele Dix, Enrico Brignano, Max Giusti, Sergio Muniz per citarne soltanto alcuni.

Tra le molteplici attività che si svolgono presso l’Anfiteatro Severiano, spicca l’Archeologia Sperimentale, praticata ormai da molti anni che non ha mai smesso di essere rappresentata.

Negli ultimi anni tale attività sperimentale si è rivolta all’Esercito Romano, con l’obiettivo primario di rivalutare il circuito monumentale e archeologico di Albano Laziale, collegato alla presenza della Seconda Legione Partica Severiana.

Contemporaneamente è stata introdotta un’importante novità scientifica. Oltre all’aspetto militare, è stato fortemente sviluppato anche quello civile. È stato elaborato un progetto di studio e sperimentazione sull’abbigliamento nell’antichità romana, realizzato didatticamente con le scuole elementari e medie. E’ stata approfondita l’interessante tematica relativa alla vita civile romana, realizzando dal vivo l’atmosfera di una cerimonia di nozze. L’obiettivo ambizioso, grazie al concreto sostegno dell’Amministrazione Regionale e Comunale, è stato quello di conferire un livello stabile di qualità ed interesse alla manifestazione e coinvolgere i cittadini di Albano Laziale, con la possibilità di partecipare anche in prima persona alle rievocazioni storiche.

Questa importante manifestazione ha costituito una decisiva tappa per la valorizzazione dell’immagine e della crescita culturale della Città di Albano Laziale. L’edizione 2019, l’ultima prima dell’attuale emergenza da Covid-19 è stata un grande evento culturale e spettacolare che ha visto realizzate, oltre alle tradizionali manovre dei legionari, anche le rievocazioni di vita quotidiana e di suoni e movenze di musici e danzatrici. Si sono fatte rivivere non solo le atmosfere della vita pubblica istituzionale con un bellissimo spettacolo sulle gesta della mitica battaglia tra Orazi e Curiazi, ma anche quelle, non meno suggestive ed importanti, della vita quotidiana.

Inoltre è stata istituita, in collaborazione con il Liceo Classico Ugo Foscolo, eccellenza educativa del nostro territorio, la Rassegna dei Laboratori di Teatro Antico Giovanile, che ha visto la partecipazione di scuole provenienti da tutto il territorio Nazionale, in collaborazione anche con l’Istituto Nazionale Dramma Antico di Siracusa.

Le scuole analizzano e studiano i testi classici, mettendoli in scena e rendendoli un ottimo strumento per leggerne la contemporaneità. I testi classici greci e latini, messi in sena in questi anni all’Anfiteatro Severiano di Albano Laziale, rappresentano un patrimonio di sapienza di ogni epoca; le commedie e le tragedie antiche hanno affrontato questioni chiave dell’umanità che sono sempre le stesse e si ritrovano anche  nel nostro tempo: la giustizia e il suo rapporto con le leggi, la ricerca della nostra identità, i rapporti genitori-figli, la relazione vincitori–vinti,  l’emarginazione della diversità e della malattia, la sapienza e la debolezza della vecchiaia, la coscienza della colpa commessa e il problema della sua espiazione, l’esilio dalla Patria, la condizione di essere profughi e stranieri, il ruolo e il diritto della donna nella famiglia e nella città.

Siamo immersi in un territorio ricco di storia e cultura. L’Amministrazione Comunale si è sempre messa al servizio di questo patrimonio, promuovendo presso l’Anfiteatro Severiano il “Teatro” in ogni sua forma e declinazione: antico, moderno, amatoriale, sociale etc.

Ma, al di là delle attività che abbiamo ricordato, anche se solo sommariamente, va ricordato che l’Anfiteatro Severiano, al centro di una Convenzione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è costantemente fruibile per l’utenza (apertura tutto l’anno), continuamente mantenuto e monitorato, sia dal punto di vista della pulizia ordinaria e straordinaria che dal punto di vista della conservazione delle strutture.

Vale anche la pena aggiungere che l’Amministrazione Comunale ha partecipato a un bando Regionale per la Valorizzazione dei luoghi della Cultura e che l’Anfiteatro è risultato tra i luoghi vincitori di contributo con un progetto che prevede un camminamento di collegamento tra Via San Francesco e via Anfiteatro Romano, con la sistemazione dell’area esterna alla cavea, che porterà ad un’ulteriore qualificazione del monumento sia dal punto di vista della fruibilità che della visibilità.

Ad ulteriore e definitiva dimostrazione dell’impegno che l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Nicola Marini, ha messo nella valorizzazione dei Nostri maggiori monumenti archeologici, si precisa e si informa che proprio la Rievocazione Storica “Atmosfere del mondo romano antico”, che si tiene ogni anno presso l’Anfiteatro Severiano, è stata inserita nell’Albo delle Rievocazioni Storiche della Regione Lazio con Determinazione n. G13440 del 2019.

Tanto si doveva, con l’auspicio che in futuro eventuali articoli sul patrimonio storico della Nostra Città possano rappresentare anche la posizione della scrivente Amministrazione”.

Nota di redazione:

L’articolo Albano Laziale tappa all’anfiteatro … il piccolo Colosseo è chiuso tranne che in occasione di eventi non rappresentava nessuna posizione di terzi, tantomeno quella dell’amministrazione comunale. L’articolo riporta fatti storici di cronaca locale e valutazioni esercitate nel pieno esercizio del giornale del diritto di critica.




Rocca Priora, ripresa scuola: la Parrocchia San Giuseppe Artigiano ospiterà tre aule

ROCCA PRIORA (RM) – Sono proseguiti, senza sosta, i lavori del tavolo tecnico sulla riapertura delle scuole ed è stata firmata la convenzione con la proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale nel corso dell’ultimo incontro con la dirigenza scolastica e i rappresentanti dei genitori. Dal 14 settembre alcune classi dell’I.C. Duilio Cambellotti saranno ospitate nei locali della Parrocchia San Giuseppe Artigiano.

Oggi è arrivata l’ufficialità della decisione, con la pubblicazione della Delibera di Giunta la quale ha sottoscritto all’unanimità la convenzione con la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, in via Tuscolana km. 28.500, per l a concessione di spazi da rimodulare in classi scolastiche per l’anno scolastico 2020/21, così come previsto anche dall’ultimo Decreto Ministeriale.

La decisione è stata concertata e approvata anche nell’ultimo incontro del tavolo tecnico, dello scorso giovedì 30 luglio, al quale hanno partecipato la sindaca Anna Gentili, l’Assessore alle politiche scolastiche Sara Ponzo, l’Assessore ai lavori pubblici Claudio Fatelli, il Presidente del Consiglio Comunale Damiano Pucci mentre per il Consiglio d’Istituto era presente la componente docenti con la professoressa Rossella Ferracci e la professoressa Valeria Foti e la componente genitori con Bruno Carnevale, Giorgio Cappellini e Chiara Rossi.

I rappresentanti del tavolo hanno passato al vaglio tutti i criteri di sicurezza richiesti per l’alloggiamento di classi scolastiche in risposta al fabbisogno di spazi aggiuntivi in questa emergenza sanitaria e l’edificio della Parrocchia di via Tuscolana soddisfa tutte le norme, così come garantire un’ottima praticabilità anche nei luoghi esterni per auto e pedoni.  

“Da oltre un mese abbiamo all’ordine del giorno la questione della sicurezza degli alunni e la necessità di garantire ad ognuna e ognuno di loro una ripresa della scuola in presenza. Oggi, grazie alla solerte e pronta risposta delle autorità ecclesiastiche – ha commentato l’Assessore Sara Ponzo – la Parrocchia è venuta incontro alle esigenze della nostra comunità, mettendo a disposizione dei nostri bambini e delle nostre bambine aule idonee e capienti che, attraverso una ristrutturazione che realizzeremo anche con i fondi del Ministero, permetteranno di ricavare tre aule nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza e dei requisiti igienico sanitari. Ora ci preme risolvere anche la sistemazione della scuola d’infanzia, per la quale siamo in attesa di una risposta dal MIUR. Intanto alla dirigenza scolastica, agli uffici comunali e ai genitori va tutto il ringraziamento mio e dell’Amministrazione per il prezioso lavoro che stiamo portando avanti, passo dopo passo, tutti insieme”.

“Nei locali della Parrocchia verranno realizzate tre aule di 50mq l’una, servizi igienici e corridoi di accesso tali da permettere la ripresa della scuola in piena sicurezza – ha spiegato la Sindaca Anna Gentili – mentre con Asl Roma 6 abbiamo individuato anche degli interventi da realizzare nel refettorio della scuola dell’infanzia così da scongiurare anche una possibile questione di impraticabilità legata al gas radon”.

“Le maestre e gli alunni e le alunne – conclude la Sindaca Anna Gentili – hanno la necessità di tornare a scuola sin dal primo giorno di ripresa dell’anno scolastico. A loro questa emergenza sanitaria ha tolto, modificato, stravolto e rimodulato la parte più bella che avevano: il guardarsi negli occhi e il prendersi per mano per crescere insieme. Ecco perché al primo punto della nostra Amministrazione vi è la necessità di garantire che vi sia una ripresa della didattica in presenza, in sicurezza e a partire dal 14 settembre prossimo. Il tempo che abbiamo a disposizione è poco e aver raggiunto in così breve tempo un accordo con la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano è stata per noi una grande soddisfazione da poter condividere con tutto il tavolo tecnico, che si è molto impegnato in questi mesi, e con ogni genitore dell’I.C. Cambellotti. Il dialogo con Asl Roma 6 su un utilizzo pubblico dell’Ospedale Cartoni non si è interrotto, lì è nostro progetto poter realizzare dei locali da destinare ad altri servizi pubblici utili alla cittadinanza”.




Albano Laziale, Durigon su ingresso Guglielmino e Giorgi nella Lega: “Due persone valide che contribuiscono alla crescita del partito”

Sul recente ingresso nella Lega dei consiglieri comunali di Albano Laziale Pina Guglielmino e Romeo Giorgi interviene anche Claudio Durigon, ex sottosegretario al Lavoro della Lega e attuale coordinatore romano del partito.

Durigon ha espresso soddisfazione per l’entrata dei due consiglieri nel partito di Salvini: “Ampliamo ancor di più la nostra pattuglia – ha detto – è sempre positivo che la famiglia si vada a ingrandire con due persone che oggettivamente portano un salto di qualità nel partito, sul territorio, a servizio dei cittadini. Avanti tutta!”




Albano Laziale, tappa all’Anfiteatro… il “piccolo Colosseo” è chiuso tranne che in occasione di eventi

ALBANO LAZIALE (RM) – Il viaggio de L’Osservatore di Italia fa tappa all’Anfiteatro di Albano Laziale. Oggi l’Anfiteatro è fruibile ma non messo a sistema.

Accoglie manifestazioni estive ma rappresenta un tesoro storico archeologico inestimabile che non appare valorizzato per la sua importanza.

Il “piccolo Colosseo” alle porte di Roma ha i cancelli chiusi quando non ci sono eventi, quando potrebbe essere sempre visitabile

Potrebbe tornare agli antichi splendori riprendendo il grande evento traino della rievocazione storica dei giochi dei gladiatori, riproposta in termini ancora più ampi e proiettati alla creazione di un indotto turistico che possa rientrare tra i principali volani di rilancio di Albano Laziale.

L’Anfiteatro dovrebbe essere reso fruibile al pubblico tutto l’anno rappresentando il punto di partenza di un circuito turistico con guida esperta, degustazioni enogastronomiche, eventi sotto le stellee e un calendario culturale solido e permanente tutto l’anno.

Nel 2001 / 2002 l’Anfiteatro di Albano Laziale venne rimesso a nuovo e reso fruibile al pubblico grazie a un intervento dell’allora amministrazione guidata dal sindaco Marco Mattei

Terminata l’importante opera di restauro, l’Anfiteatro fu riaperto per la prima volta al pubblico con la rievocazione storica dei giochi dei gladiatori che fu poi replicata per molte stagioni a venire.

Nel 2007 il Ministero delle Infrastrutture da notizia del finanziamento di 348.096,16 euro concessi per la risistemazione dell’arena e degli spazi circostanti

Un’azione finalizzata principalmente alla conservazione della struttura monumentale dell’Anfiteatro, attraverso interventi mirati di pulitura e consolidamento e alla sistemazione delle pertinenze.

L’Anfiteatro dunque ha visto nuova luce e nuova rinascita, sono stati fatti dei lavori importanti durante l’amministrazione a guida centrodestra

Prima di tutto è stato attuato un completo decespugliamento e diserbo dell’intera area archeologica; sono stati effettuati, inoltre, una serie di scavi nei punti indicati dalla Direzione Lavori, in modo da scoprire le strutture antiche e nascoste. Le opere di consolidamento sono state incentrate nella risarcitura, con materiali idonei, delle lesioni riscontrate e nell’integrazione delle parti perdute, sostituendole con elementi realizzati in materiale idoneo, che ben si accorda con il contesto monumentale. E’ stato realizzato un cappellotto di protezione nella parte superiore dell’arena, in modo da impedire l’apparizione di organismi vegetali e l’infiltrazione di acqua meteorica, che viene
invece convogliata in un sistema di raccolta e di diffusione. L’anfiteatro, infine, è stato dotato di camminamenti protetti, per indirizzare il flusso dei visitatori direttamente negli spazi archeologici sicuri. Attraverso una presenza costante di una associazione che dia lavoro ai giovani, questa ricchezza può essere messa a sistema.

Un po’ di storia

L’Anfiteatro Albano fu realizzato dalle maestranze della II legione Partica che venne stanziata sul territorio nel 202 d.C. dall’Imperatore Settimio Severo. Poteva contenere circa 16 mila persone. Intorno al XI sec. d.C. nel III fornice fu ricavato un oratorio cimiteriale cristiano nell’abside affrescata erano raffigurati i Santi Stefano, Lorenzo, Nicola, Pancrazio ed un anonimo papa. Nelle pareti dello stesso fornice e in altri vicini si ricavarono loculi per sepolture. L’Anfiteatro di Albano Laziale in scritti, cartografie, incisioni e disegni antichi è stato spesso chiamato il “piccolo Colosseo”.




Albano Laziale: “Criticità sul programma integrato Santa Palomba”

Dopo le note ufficiali dall’Amministrazione Comunale, alle quali ancora non è stata data risposta, il Sindaco Nicola Marini, insieme a diverse Associazioni e semplici cittadini, il Sindaco Nicola Marini ha firmato le osservazioni che evidenziano le innumerevoli criticità legate alla realizzazione del Programma Integrato “Santa Palomba”, da inviare alla Città di Roma per il tavolo di confronto organizzato su tale questione.

«Questo Programma Integrato prevede un intervento urbanistico molto pesante, perlopiù residenziale, con la costruzione di circa 1.000 appartamenti che ospiteranno 3/4mila persone in un terreno completamente libero subito a ridosso dei nostri confini comunali – commenta il primo cittadino – Vista la dislocazione, le migliaia di nuovi abitanti non potranno che ricercare i servizi nei Comuni limitrofi tranne che a Roma, distante più di 20 km. Senza considerare le ripercussioni ambientali e di viabilità».




Albano Laziale, i consiglieri comunali Guglielmino e Giorgi aderiscono alla Lega

I Consiglieri Comunali di Albano Pina Guglielmino e Romeo Giorgi aderiscono al partito della Lega di cui già è capogruppo in consiglio l’attuale candidato Sindaco di centrodestra Matteo Mauro Orciuoli. Ecco la nota di Guglielmino e Giorgi: “Abbiamo deciso di aderire al progetto di Matteo Salvini e della Lega per la concretezza con la quale ha affrontato sia la fase di governo, sia l’ultimo difficilissimo periodo per l’Italia e per i nostri concittadini.
Ci è sembrato chiaro, nel guardare a ritroso il suo percorso, che è un uomo pragmatico che guida un partito attento alle istanze del territorio e dei suoi amministratori.
Al posto dei proclami ai quali siamo stati abituati dai politici, che ancora oggi calcano la scena, Salvini e la Lega hanno portato avanti sia come forza di governo che all’opposizione progetti concreti e realizzabili. Matteo Salvini aveva promesso di fermare l’immigrazione senza regole e nessuno può negare che lo abbia fatto già nei primi 100 giorni di governo.
Oggi è all’opposizione e, a chi lo taccia di antieuropeismo, sta rispondendo in maniera altrettanto chiara: l’Unione Europea non viene messa in discussione finché non lede gli interessi dei cittadini italiani, che vengono prima di ogni altra cosa.
Questo non è un atteggiamento razzista, perché chi decide di vivere in Italia, rispettandone le tradizioni e le regole, è ben accetto e va accolto con rispetto.
Con la stessa concretezza vorremmo affrontare questa campagna elettorale di Albano.
Al fianco del candidato Sindaco Matteo Orciuoli e di tutti gli amici della coalizione con i quali stiamo costruendo un programma, semplice e condiviso, che rilancerà la nostra città dopo 10 anni di buio con questo centrosinistra inconcludente.
Cogliamo l’occasione per ringraziare gli amici Claudio Durigon, Parlamentare e Segretario Provinciale della Lega, Tony Bruognolo Responsabile Territoriale del partito e amico di sempre e Giovambattista Cascella Segretario della lega ad Albano”




Nemi, dopo il pseudo gemellaggio con Nottingham e la ricerca dell’inesistente terza nave arriva la dichiarazione di guerra alla Germania

di Virbio

Caro Direttore,

“mala tempora” ancora una volta “currunt” sullo scenario dell’illuminatissima amministrazione comunale di Nemi.

Come Tu stesso hai ricordato in un recente pezzo del Tuo giornale, siamo al cospetto di un’ennesima levata di ingegno del primo cittadino che non è ancora pago, evidentemente, di aver varato un gemellaggio con la Città di Nottingham senza averglielo mai comunicato e di aver fatto sondare il bacino del lago alla vana ricerca di una terza, inesistente, nave imperiale romana.

L’attuale perla è costituita dal roboante annuncio di richiedere alla Repubblica Federale di Germania il risarcimento del danno per l’incendio, nella primavera del 1944, che distrusse le navi di Caligola, che, in modo eccellente e straordinario, erano state strappate, alla fine degli anni ’20 dalla melma del fondo del Lago e dalla memoria della storia.

Astrattamente questa idea potrebbe avere un fondamento logico se non entrasse in rotta di collisione con il buonsenso e con la conoscenza di quanto avvenne quella triste notte tra il 31 maggio ed il 1° giugno di quel maledetto anno.

L’immaginario collettivo ha attribuito ai soldati dell’armata tedesca in ritirata la paternità del crimine per una sorta di “responsabilità oggettiva” senza prove o riferimenti significativi.

Tanto è vero che negli anni ’40 la Commissione Parlamentare che esaminò la vicenda la archiviò come “fatto a carico di ignoti”.

In realtà, l’opinione pubblica dei Castelli Romani, ha memoria di un’altra versione di quegli eventi, legata all’estremismo politico, esasperatamente ideologico che sarebbe, di lì a poco sfociato anche nella guerra civile, soprattutto nel nord d’Italia.

L’odio per il regime fascista in decomposizione e la volontà di rivalsa diedero vita, in quel tempo a innumerevoli iniziative ed azioni di lotta, ispirate dall’odio di parte.  Non a caso uno storico toscano confermò questa versione, avendola attinta da testimonianze raccolte tra la cittadinanza dei Castelli Romani, soprattutto con riferimento al fatto che, in quel tempo, per sfuggire ai bombardamenti, molti sfollati trovarono ricovero nei grandi ambienti del museo che ospitava i reperti archeologici delle navi imperiali.

Non è mancato chi adombrò una responsabilità colposa, per negligenza od altro, e non volutamente dolosa nei riguardi dell’incendio.  Ma ritorniamo alla realtà.

A questo punto: o il primo cittadino è in possesso di elementi diversi e, comunque nuovi rispetto a quelli esaminati dalla Commissione Parlamentare di inchiesta, oppure non si comprende su che cosa abbia fondato la richiesta di parere legale rivolta allo studio Lau di Firenze.  In ogni caso l’idea di dichiarare guerra alla Repubblica Federale Tedesca è balsana e non tiene in alcun conto i trattati che sono intervenuti negli anni fra gli Stati belligeranti per il ristoro dei cosiddetti danni di guerra.  E poi, il Sindaco ha valutato il costo di un’azione giudiziaria di applicazione del delitto internazionale contro uno Stato sovrano ed economicamente potente?   Il primo cittadino ha valutato le conseguenze ed il peso per  Nemi di una eventuale soccombenza nella lite?

Non vorremmo che oltre il danno si verifichi anche la beffa!

Qualche maldicente afferma che tanto la condanna alle spese legali farebbe la fine di tutte le sanzioni amministrative e penali sinora erogate nei confronti del Sindaco e che sono rimaste a carico della collettività e dei cittadini di Nemi.

A parere di altri, si tratta dell’ennesima iniziativa che permette al Sindaco di cercare indecorosi spazi pubblicitari sui mezzi di informazione.

Bolle di sapone e disinformazione per distogliere l’opinione pubblica di Nemi dai problemi seri e concreti che vedono il Sindaco governare praticamente da solo, mal sopportato dalla sua stessa  maggioranza che lo tiene appeso per le …….. e, nonostante tutto però, continua inspiegabilmente a subirlo.

In altre parole “se la canta e se la suona” da solo; propone le sue idee, sempre straordinarie, alla giunta e poi, sempre da solo, se le approva in quanto la stessa giunta è “c’est lui”, se vogliamo ricorrere ad una nota parafrasi, scusandoci però per il paragone storico.

Ancora una volta l’apparire diventa più importante dell’essere.

Il voler sembrare a tutti i costi bravo e attento agli interessi dei cittadini, in realtà nasconde una ambizione personale spregiudicata ed una volontà di ottenere e mantenere il potere che si esprimono in modo troppo spesso imbarazzante.

L’attuale feroce libertà dei media amplificano le notizie dei fatti a prescindere dalla loro fondatezza in quanto non vi è filtro né diga alcuna verso i falsi e le follie.

Aspettiamo con ansia gli sviluppi di questa boutade di mezza estate.

                                                                  Virbio




Nemi, 110 con lode per la neo dottoressa Ilaria Cavaterra

NEMI (RM) – 110 con lode per Ilaria Cavaterra la neo dottoressa di Nemi tra le prime laureate nella facoltà di conservazione e restauro dei beni culturali dell’ateneo della Tuscia.

Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali abilita alla professione di Restauratore di beni culturali e si struttura in un percorso distribuito tra insegnamenti teorico metodologici ed attività tecnico – didattiche di diagnostica, conservazione e restauro, svolte in laboratorio e in cantiere ed esercitate prevalentemente su contesti e manufatti originali. L’accesso al corso è a numero programmato e prevede la verifica dell’idoneità dei candidati mediante specifiche prove, mentre l’iter si conclude con un esame finale. Il percorso formativo mira a fornire basi storiche, scientifiche e tecniche, una corretta impostazione metodologica, un elevato livello di capacità di riconoscimento, critica e diagnostica, una solida preparazione pratica, nonché attitudini di intervento e di gestione. I laureati dovranno muoversi in un orizzonte che richiede senso di responsabilità, nell’impegno ad acquisire una coscienza culturale, forme comunicative adeguate ed una tensione costante verso l’aggiornamento. Il percorso è quindi strutturato nell’obbiettivo di costruire l’inclinazione alla ricerca e alla sperimentazione, assumendo una precisa prospettiva deontologica di rispetto e cura dell’ambiente e dei beni culturali, in vista della loro trasmissione al futuro.

Ilaria Cavaterra insieme al fratello Andrea

Sbocchi professionali    

Il laureato svolgerà la funzione di Restauratore di beni culturali con autonomia decisionale strettamente afferente alle proprie competenze tecniche, effettuando azioni dirette ed indirette mirate alla conoscenza e tendenti a limitare i processi di degrado dei beni culturali, assicurandone la trasmissione al futuro. I laureati svolgeranno la libera professione o avranno la funzione di Restauratore di beni culturali presso le istituzioni del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (soprintendenze, musei, biblioteche…), le strutture private operanti nella diagnostica, nella conservazione e nel restauro, le Università ed gli Enti di ricerca pubblici e privati.




Albano Laziale, Cuccioletta (FdI) al consigliere metropolitano Borelli: “Offensivo non condividere il merito di un risultato con il team che ha contribuito a portarlo a termine”

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale Massimiliano Borelli, candidato sindaco per il centrosinistra ad Albano Laziale, ha postato sul suo profilo Facebook una nota in cui ricorda che “Grazie a due miei emendamenti al Bilancio oggi sono stati individuati fondi per via del Mare a Pavona e via Tor Paluzzi a Cecchina”.

Borelli spiega poi che nel bilancio appena approvato della Città Metropolitana trovano quindi risposta due sue proposte: “Un intervento pari a 100 mila euro per lavori urgenti su Via del Mare per manutenzione e segnaletica stradale e altri 75 mila euro su via di Tor Paluzzi a Cecchina sempre per manutenzione”.

Cuccioletta (FdI): “Offensivo non condividere il merito di un risultato con il team che ha contribuito a portarlo a termine”

Un post, quello di Borelli che non è passato inosservato a Roberto Cuccioletta, coordinatore Fratelli d’Italia di Albano Laziale che ha definito come offensivo il mancato riconoscimento da parte del candidato sindaco di centrosinistra in merito al contributo degli altri consiglieri metropolitani di area castellana nel portare a casa il risultato. “Come diceva Henry Ford – dichiara Cuccioletta – mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. Queste parole mi hanno sempre ispirato, sia nella mia attività professionale sia nell’esperienza politica. Attribuirsi il successo personale di una iniziativa senza condividerne il merito con gli altri lo trovo umiliante per sé stessi ed offensivo per il team che ha contribuito a portarlo a termine”.

Il coordinatore del partito di Giorgia Meloni ad Albano Laziale parla quindi di accaparramento di meriti per un risultato ottenuto anche grazie al contributo dell’azione di altri colleghi. “Per Fratelli d’Italia non è così. – ha proseguito Cuccioletta – L’attenzione al territorio è frutto di sinergie e di lavori di un lavoro di squadra tra militanti, consiglieri comunali, consiglieri della città metropolitana, consiglieri regionali e deputati. Un team costantemente al lavoro per far sì che si sappia svolgere in modo egregio quel ruolo di catena di trasmissione tra i cittadini e le istituzioni che la buona Politica richiede. Un esempio di lavoro in sinergia tra le istituzioni è stato il maxiemendamento firmato ieri dall’opposizione in Città Metropolitana Roma Capitale, grazie al quali i fallimentari e senza maggioranza 5 stelle a guida Raggi, alleati di governo nazionale con il PD, hanno approvato il bilancio. Singolare il fatto che il  PD in provincia  faccia finta di essere in opposizione a Casalino,  Casaleggio, e Di Maio. Ma tornando al maxiemendamento e al lavoro di squadra, – prosegue ancora – i consiglieri “provinciali” di FDI, Andrea Volpi e Giovanni Libanori, hanno ottenuto di far destinare 25.000 euro per la riapertura della strada provinciale dei Cappuccini, già in passato oggetto di riqualificazione grazie all’intervento dell’On. Marco Silvestroni. Chi non ha la maturità per pensare e agire in modo interdipendente può essere solo un giocatore solitario, ma non un buon dirigente o giocatore di squadra. Albano non ha bisogno di prime donne o di solisti, ha bisogno di una squadra che condivida un progetto ed un solo obiettivo: il bene comune”.