Pomezia, Volontari dell’Ordine di Malta: tessere precaricate per fare la spesa distribuite a famiglie bisognose da delegazione di Veroli

POMEZIA – Oggi alcuni Volontari dell’Ordine di Malta, Delegazione di Veroli, hanno fatto visita alla Parrocchia di Sant’Isidoro Agricoltore di Pomezia per distribuire a 15 famiglie assistite dalla Caritas alcuni dolci ed una tessera precaricata di 25 euro, da spendere presso una primaria catena di supermercati.

“E’ un piccolo sostegno che può tornare utile in un periodo senz’altro non facile, in cui sempre più famiglie fanno fatica ad affrontare anche le piccole spese quotidiane”, ha dichiarato il M.se Alessandro Bisleti, Delegato della Delegazione di Veroli. Non è la prima volta che l’Ordine dà il proprio sostegno alla Caritas Diocesana e ai suoi assistiti, che nel recente passato – oltre ad aiuti alimentari e vestiario – in alcuni casi hanno potuto beneficiare anche di prestazioni odontoiatriche gratuite. La Delegazione di Veroli è competente per le Province di Frosinone, Latina e da circa un anno per la Provincia sud di Roma (Diocesi di Albano Laziale, Frascati e Velletri-Segni)




Ostia, colpo alla gestione dell’occupazione abusiva delle case: arrestata coppia vicino ai Fasciani e Spada

OSTIA – Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare per una coppia di italiani gravemente indiziati di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’A.T.E.R., siti in Via delle Ebridi e Via Martinica, nonché eseguito un decreto di sequestro preventivo di numerosi locali commerciali e di tutte le cantine situate nel complesso alloggiativo di edilizia popolare, per un totale di 4947 mq.
La coppia è gravemente indiziata del reato di invasione di edifici, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, proprio perché gli immobili, ubicati nel quartiere c.d. “Nuova Ostia”, feudo delle famiglie Fasciani e Spada, sarebbero occupati al fine di utilizzare i locali quali basi logistiche e depositi per lo stoccaggio di materiale illecito, armi ed ingenti quantità di stupefacenti. 
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
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Mafia a Ostia, si stringe la maglia intorno a Roberto Spada: nuova ordinanza

ROMA – I Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno eseguito un’ordinanza che applica nei confronti del 47enne Roberto Spada l’obbligo di non lasciare il comune di Roma e di recarsi in caserma due volte al giorno.  Il provvedimento è stato emesso dalla Corte di Assise di Appello di Roma su richiesta della locale Procura Generale poiché si ritiene che le iniziali esigenze cautelari sono ancora attuali tenuto conto della elevata pericolosità sociale di Roberto Spada quale emerge, oltre che dai plurimi precedenti penali, dal suo accertato in via definitiva inserimento, quale organizzatore, nell’associazione di stampo mafioso denominata “clan Spada” (con il ruolo di organizzatore) e nell’attesa che la Corte Suprema di Cassazione si pronunci sulla rideterminazione della pena a seguito della sentenza della Corte di Assise d’Appello che lo ha condannato a 10 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso.Roberto Spada era stato scarcerato il 29 settembre scorso ed il suo ritorno ad Ostia era stato festeggiato con una serie di fuochi di artificio. Da subito, i Carabinieri hanno quindi intensificato i controlli e gli accertamenti nei confronti dello stesso al quale, poche settimane dopo la liberazione, è stata applicata anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale.Il presente comunicato è stato redatto in aderenza a quanto indicato nel d. Lgs. 188/2021




Anzio, blitz dei carabinieri a un centro commerciale: fuga e aggressione

ANZIO (RM) – Nella notte, i Carabinieri della Stazione di Lavinio Lido di Enea, nel transitare nei pressi del parcheggio di un centro commerciale di Via Nettunense di Anzio, notavano tre soggetti nascosti dietro ad un manufatto. La circostanza destava subito sospetto ai militari, i quali decidevano di procedere ad un immediato controllo dei soggetti che, intuite le intenzioni dei militari, si davano a precipitosa fuga a piedi. Dopo circa un chilometro, i militari sono riusciti a bloccare solo uno dei fuggitivi, identificato in un cittadino del Marocco 29enne, già noto ai militari, il quale al momento del fermo iniziava ad avere un atteggiamento minaccioso ed insofferente al controllo, aggredendo fisicamente uno dei due militari che riportava lesioni.L’arrestato è stato accompagnato in caserma e dovrà rispondere dei reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.




Banca Popolare Valconca, salta la fusione col gruppo Banca Popolare del Lazio: l’analisi di un clamoroso “no”

Blu Banca offriva come biglietto da visita azioni svalutate che oggi ammontano a circa 17 euro cadauna contro i 40 euro di qualche anno fa

È clamorosamente saltata la fusione tra la Blu Banca (gruppo Banca Popolare del Lazio) e la Banca Popolare Valconca. Messi i pro e i contro sulla bilancia (e anche il nostro giornale è uscito con diversi interrogativi sul tema) i soci con la schiena dritta hanno impedito che questo matrimonio si perfezionasse, nonostante il bene placido di Banca D’Italia che in maniera fulminea aveva benedetto l’unione e sembra così voler proseguire a recitare il ruolo da protagonista di una tra le fiabe più famose al mondo: “La bella addormentata nel bosco”. Questo perché mentre dorme o peggio ancora finge di sonnecchiare, il gruppo Bpl continua a fare un po’ come gli pare, tentando gesta che vanno oltre le più temerarie intenzioni.

Blu Banca offriva come biglietto da visita azioni svalutate che oggi ammontano a circa 17 euro cadauna contro i 40 euro di qualche anno fa quando la governance era composta da elementi con la schiena dritta che proprio per questa conformazione sono stati sbattuti fuori in favore di modellanti e accomodanti uomini mutanti (o mutandis) stampati sul modello delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.

Il 50,44 per cento dei soci, pari a 3.586.255 azioni, si è espresso contro la fusione, mentre il 46,74 per cento, pari a 3.323.169 azioni, a favore

«Si tratta di una vittoria abbondante – ha spiegato l’ex presidente Valconca Gianfranco Vanzini in un articolo di Corriere Romagna, contrario al progetto di fusione –. Con questo voto abbiamo sventato la morte della Banca Popolare Valconca. Ora vedremo se riusciamo a farla continuare a vivere», e sull’attuale Cda aggiunge: «Vedremo quali scelte prenderanno, se non faranno nulla oppure si dimetteranno. Certamente, almeno una riflessione dovranno farla».
E adesso Banca d’Italia come si muoverà? Il 5 ottobre scorso aveva rilasciato l’autorizzazione all’operazione di fusione e ora, terminata l’assemblea straordinaria dei soci e raccolto il sonante NO, chissà se la strada indicata verrà definitivamente archiviata (ricordiamo che la fusione era vista da tutti, direttore generale della Valconca Dario Mancini in testa, come l’unica possibile soluzione per dare un futuro alla Valconca).

Ebbene i soci Valconca, diversamente dai tanti Bpl, non hanno digerito la palese malconvenienza del cambio con le azioni Blu Banca. L’ex Vanzini ha spiegato chiaramente come con la fusione, il 93 per cento del capitale sarebbe stato di proprietà dei soci della Blu Banca, mentre ai soci dell’istituto di credito morcianese, sarebbe rimasto un 7 per cento. Un rapporto che si sarebbe senz’altro ripercosso sui dividendi futuri.

Nel frattempo a Mancini sembra non restare altro che addrizzare il tiro. Lui che due anni fa decantava la sana gestione Valconca e il bilancio in buona salute, lui che prima della fusione parlava di situazione compromessa a tal punto da vedere nella fusione la sola via d’uscita. Le sue prime parole a caldo dopo aver incassato la sonante stangata dai soci sono state: «La fusione non è passata e andremo avanti con le nostre forze». (Sicuramente la Valconca andrà avanti ma più di qualcuno non disdegna un periodo di commissariamento letto quasi come il classico periodo di riflessione tra due ex innamorati che preferiscono non rincollare i pezzi di una relazione ormai rotta. Mancini per mantenersi almeno apparentemente coerente ha aggiunto «Il fronte del no ha prevalso ma senza un motivo. Evidentemente la trasparenza non ha pagato. Andremo comunque avanti con forza».

E il presidente della Bpl Capecelatro che si era già “apparecchiato” nel Cda Valconca nonostante l’evidente conflitto d’interessi che cosa farà? Assaporato il pre aperitivo, non ha potuto apprezzare le portate più ricche… i soci hanno tenuto ben salde le redini di una banca che vuole mantenere la propria autonomia senza essere fagocitata da chicchessia o da certi strani soggetti il cui modus operandi poco trasparente è stato già messo nero su bianco in un verbale stilato, sembrerebbe obtortocollo, da Banca d’Italia che ha bacchettato la governance Bpl senza prendere provvedimenti concreti per “punire” gli errori commessi dai singoli. Anzi c’è anche chi aveva il dovere di investigare ma ahinoi, invece, ha trovato un posto sicuro in banca per il suo pupillo. D’altronde non è la prima volta che lo diciamo: «I figli so’ piezz’e core».




Da Roma a Ladispoli per rubare capi d’abbigliamento, in manette coppia di ladri

LADISPOLI (RM) – I Carabinieri della Stazione di Ladispoli hanno sorpreso e arrestato 2 cittadini sud-americani, un 32enne ed una 28enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine per pregresse vicende giudiziarie, gravemente indiziati di aver sottratto capi di abbigliamento in esposizione da ben 3 differenti negozi.

I fatti sono accaduti nella mattinata di sabato scorso, in pieno centro a Ladispoli: i due soggetti, camuffati tra i numerosi clienti di un sabato mattina come tanti, hanno più volte percorso andata e ritroso il centralissimo Viale Italia, scegliendo con attenzione gli esercizi commerciali e la merce in vendita di loro interesse. Dopodiché, in maniera fulminea, hanno fatto ingresso, in rapidissima successione, nei negozi prescelti e si sono impossessati di alcune t – shirts, un giubbino e indumenti intimi, tutti capi di noti marchi griffati, per darsi velocemente alla fuga a piedi verso la locale Stazione ferroviaria.

È stato proprio lì che i militari della locale Stazione li hanno bloccati mentre erano in procinto di salire su un treno regionale diretto a Roma. L’intera refurtiva, del valore di oltre mille euro, è stata recuperata e restituita ai commercianti vittime dei furti. Condotti in Caserma, sono stati entrambi arrestati e condotti agli arresti domiciliari. Gli arresti operati sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.




Pomezia, Carabinieri arrestano a Napoli coppia di truffatori

POMEZIA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Pomezia, alle prime luci dell’alba, si sono recati a Napoli per arrestare un uomo ed una donna di 47 e 69 anni gravemente indiziati di aver truffato un’anziana signora di Pomezia, riuscendo a sottrarle svariati oggetti in oro e quasi 5 mila euro in contanti.

La mattina del 26 ottobre la donna ha ricevuto una chiamata da un interlocutore che le ha raccontato falsamente che suo nipote aveva bisogno di soldi per evitare che i suoi genitori venissero arrestati. A quel punto un uomo si è presentato a casa della signora ed ha recitato il suo copione, convincendo l’anziana donna a consegnargli tutti i suoi averi. Nel fuggire l’uomo è stato bloccato dai Carabinieri che hanno anche identificato una donna che lo stava aspettando in macchina, riuscendo a riconsegnare i valori ed il denaro alla malcapitata signora.

Non ha tardato ad arrivare la risposta del Tribunale di Velletri che su richiesta della locale Procura della Repubblica ha emesso un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per l’uomo che materialmente è stato sorpreso mentre usciva da casa della signora e gli arresti domiciliari per la donna che lo attendeva in auto.




Anzio, esplosione in una villetta: grave una donna

Tanta paura dopo un boato. Poi le macerie e la corsa contro il tempo per salvare una donna rimasta sotyo i detriti.

Alle 10,03 la sala operativa dei vigili del fuoco ha inviato ad Anzio,via dei Faggi 98, diverse squadre VVF per un’esplosione avvenuta all’interno di una villetta, probabilmente causata da fuga di gas. Durante le operazioni di soccorso il personale dei vigili del fuoco ha individuato ed estratto da sotto le macerie una donna, circa 55 anni ancora in vita ,che riportava ustioni su diverse parti del corpo. Affidata al personale sanitario è stata trasportata al pronto soccorso.




Santa Severa, al Castello una magia di musica tra Medioevo e Rinascimento della Bassadanza 

Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 16,30 al Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella, l’ensemble Musicale La Bassadanza, porta all’attenzione del pubblico la migliore musica strumentale e vocale di origine profana prodotta durante il Medioevo ed il Rinascimento. 

A partire dall’Alto Medioevo la musica profana, pur non essendo ufficialmente riconosciuta dall’establishment colto, continua ad esistere nella cultura popolare divenendo il luogo dove la musica occidentale e quella mediorientale si fondono. Da questa fusione derivano un insieme di forme, ritmi, strumenti e formule musicali che sono sopravvissute nella tradizione orale ed in alcuni importanti documenti in notazione come le Cantigas di Santa Maria.  

Agli albori del 1300 la musica profana riprende vigore tornando alla luce del sole nella musica polifonica e nell’intrattenimento di corte con ritmi di danza e l’uso degli strumenti musicali. In questa maniera a partire dall’epoca di Dante e Petrarca assistiamo ad un progressivo aumento delle forme vocali e strumentali fino ad arrivare al 1507, anno della prima stampa musicale (Intavolatura per Liuto, Libro Primo) ad opera del tipografo veneziano Ottaviano Petrucci. 

Attraverso il repertorio dell’Ensemble La Bassadanza, composto daLuca Caputo, Fabrizio D’Anna, Leonardo Fauci, Francesca Romana Iorio, Emiliano Manna, Ernesto Pianella, Giuseppe Tidei è possibile vivere in prima persona aspetti musicali “antichi”,  dalle Cantigas de Sancta Maria alle Canzoni di Landi attraverso colori, danze, suoni e strumenti di una storia sommersa che torna alla luce nelle sale dell’antico maniero baciato dal mare. 

Programma di sala 

Galilei – Holborne: La Gagliarda
G. Sanz: Canarios
G. Del Biabo: Fuggi Fuggi da questo Cielo
J. Desprez: El Grillo è Buon Cantore
C. Negri: Biancofiore
A. Falconieri: O Bellissimi Capelli
G. Sanz: Folias
J. Desprez: Dindirindin
Anonimo: Greensleves
M. Cazzati: Ciaccona
P. Attaignant: Tourdion
T. Arbeau: Belle Qui Tiens ma Vie
T. Merula: La Gallina
G. Mainerio: Schiarazula Marazula
J. Dowland: The Earl of Essex
S. Landi: A Che Più l’Arco Tendere
A. Kirchner: Antidotum Tarantulae 




Ardea, rapina, estorsione e spaccio: 2 arresti

ARDEA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Tor San Lorenzo, nel giro di pochi giorni, hanno eseguito due ordini di esecuzione pena, nei confronti di due italiani, un 56enne e un 63enne.
Il primo risultava già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per numerosi reati tra cui rapina, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante il controllo previsto per i soggetti sottoposti a questo tipo di misure, i militari hanno accertato che il 56enne non era presente in casa. Di conseguenza, l’Autorità Giudiziaria, informata della vicenda, ha immediatamente emesso il decreto di sospensione della misura alternativa della detenzione domiciliare con contestuale ordine di carcerazione.
Il secondo, invece, responsabile nel tempo di reati come minaccia, danneggiamento, lesioni personali e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, dovrà scontare una pena di otto mesi.
Al termine delle formalità di rito, entrambi sono stati tradotti presso la casa circondariale di Velletri.
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Civitavecchia, sospesa la licenza al “locale delle risse”

CIVITAVECCHIA (RM) – E’ stato chiuso con Provvedimento del Questore di Roma, ex art. 100 T.U..L.P.S., un locale del lungomare dove, nel mese di agosto, si era consumata una violenta rissa tra alcuni avventori ed un dipendente della struttura.
I fatti risalgono alla notte tra il 5 ed il 6 agosto, quando, all’ingresso del locale, ubicato sull’arenile del lungomare Thaon de Revel, un gruppo di ragazzi si fronteggiava, animatamente, con un addetto alla sicurezza del locale, fino a farne scaturire una rissa, ripresa con i cellulari e poi pubblicata su alcuni social network.
 
Gli agenti del Commissariato di Civitavecchia, venuti a conoscenza del video, hanno subito avviato le indagini risalendo agli autori della rissa ed al locale teatro dell’episodio. Le indagini si concludevano con la denuncia per il reato di rissa di 3 giovanissimi civitavecchiesi ed un 33enne, con mansioni di addetto alla sicurezza del locale ma non formalmente assunto e privo dei requisiti per esercitare tale mansione. L’uomo ed uno dei ragazzi venivano inoltre denunciati per il reato di percosse a seguito delle reciproche querele presentate.
 
Il provvedimento di sospensione della licenza e la conseguente chiusura del locale per 10 giorni, emesso dal Questore di Roma, dopo una attenta istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa, si è resa necessaria in considerazione del grave episodio accaduto e soprattutto poiché, né l’addetto alla sicurezza né tantomeno l’esercente la proprietà dell’esercizio commerciale, ritenevano di richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine, ma soprattutto perché il locale in questione già nell’estate del 2021 era stato teatro di analoghi gravi episodi che, anche in quel caso, avevano generato un analogo provvedimento di chiusura.