Formello: schiaffi, urla e offese. Arrestate due maestre di una scuola d’infanzia

Formello (RM)– Nella serata di ieri i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa – su richiesta della Procura della Repubblica di Tivoli – dal G.i.p. del locale Tribunale, dott. Aldo Morgni.

Da ieri due educatrici di una scuola dell’infanzia di Formello sono agli arresti domiciliari per maltrattamenti ai danni di numerosi alunni. Le insegnanti, come ricostruito dal Gip, sono gravemente indiziate di una serie di violenze, fisiche e psicologiche: schiaffi, urla e offese verbali, all’interno delle aule scolastiche, che hanno condizionato la vita dei bambini loro affidati.

Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione carabinieri di Formello a seguito delle segnalazioni di alcuni genitori, visibilmente preoccupati per alcuni gravi eventi che avevano coinvolto i loro figli, tanto che alcune delle giovani vittime avevano replicato, nella loro quotidianità insulti ed atteggiamenti visti a scuola. Alcuni di loro, inoltre, avevano paura di frequentare le lezioni, palesando il grande stato di stress cui erano stati sottoposti nel corso del tempo.

Le intercettazioni audio-video, autorizzate dal Gip, hanno documentato in pochi giorni i metodi violenti e le punizioni esemplari verso i bambini.

Si è deciso di non diffondere le immagini delle violenze, pur oscurando i volti, per rispettare la dignità delle giovani vittime.

Le indagini sono state svolte in tempi rapidissimi per porre immediatamente fine ai maltrattamenti; la richiesta di applicazione della misura cautelare è stata esaminata (e accolta) dal Gip del Tribunale di Tivoli in tempi brevissimi.

Ancora una volta si è dimostrato, nel circondario di Tivoli, che le denunce dei cittadini fiduciosi nell’azione della magistrature e delle forze dell’ordine, specificamente dell’Arma dei Carabinieri cui va fatto un plauso per la professionalità e sensibilità dimostrata, consentono di interrompere gravi azioni criminose.




Anguillara Sabazia, si dimette il vicesindaco Sara Galea

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il vicesindaco di Anguillara Sabazia Sara Galea si è dimessa dalla giunta pentastellata di Sabrina Anselmo.

Le dimissioni sono state protocollate nella giornata di oggi. Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno spinto la Galea a dimettersi. La carica di vice sindaco è stata assegnata all’assessore Viviana Normando.




Zagarolo, si dimette l’assessore Marco Bonini: e molte strade della città gridano ancora vendetta

L’Assessore ai Lavori pubblici di Zagarolo Marco Bonini si dimette dalla Giunta e e preannuncia l’uscita dalla maggioranza della lista civica “Zagarolo vince” in vista di un nuovo percorso politico.

“Questa mattina, Mercoledì 22 Gennaio, l’Assessore ai Lavori pubblici di Zagarolo, Marco Bonini, mi ha preannunciato le sue dimissioni dalla Giunta comunale e la conseguente uscita dal gruppo della maggioranza della lista civica “Zagarolo vince” in vista di un nuovo percorso politico. Mi riservo nei prossimi giorni di nominare un nuovo Assessore” – spiega in una nota il Sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai.

Bonini, nel corso del suo mandato ha ricevuto molteplici polemiche dai cittadini soprattutto quelli delle zone periferica a causa della pessima condizione in cui versano molte strade del paese.




Anguillara Sabazia, De Vito (Lega) su amministrazione “semi-pentastellata”: ”Il comico sarei io!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Finalmente questa Amministrazione semi – pentastellata ha battuto un colpo! Quello che dispiace – afferma il coordinatore della Lega Anguillara Daniele De Vito – è che ha risposto a me che sono un esponente della Lega, utilizzando dei termini violenti e arroganti che definirei  “De Rosazzanti”, mai utilizzati dal sottoscritto, evitando ancora una volta di dare risposte ai cittadini.

Altro aspetto interessante è che
negli ultimi due anni il sottoscritto ha denunciato i limiti di questa
amministrazione sotto diversi aspetti, ai quali alcuna risposta è stata mai recapitata
e che per correttezza vado ad evidenziare poiché “repetita iuvant”:

  1. Procedimento
    illegittimo ed atti illegittimi nell’espletamento dell’appalto per affidamento
    lavori relativi alla pseudo scuola di Via degli Abruzzi;
  2. Atti
    espletati contro gli agricoltori;
  3. Atti
    illegittimi e contro i cittadini in ordine all’espletamento dei Servizi
    Sociali;
  4. Atti
    espletati contro le attività commerciali;
  5. Insufficienze
    in ordine all’Ufficio Anagrafe ed elettorale;
  6. Incapacità
    nella gestione degli acquedotti e del trattamento delle acque e soprattutto
    degli impianti fognari;
  7. Incapacità
    ed insufficienza del sevizio condoni;
  8. L’illegittimità
    del bando per la creazione di un “Crossodromo”;
  9. La
    totale sparizione del bando sulla “Piscina”;
  10.  La totale incomprensione delle motivazioni sul
    blocco del procedimento relativo all’appalto dell’Anguillara – Cesano;
  11. Il
    blocco del bando per gli impianti sportivi;
  12. Il
    totale stato di degrado ed incuria in cui versano le zone periferiche di
    Anguillara;
  13. Il
    mellifluo procedimento relativo all’ampliamento del cimitero e della nuova
    scuola;
  14. La
    distruzione di tute le feste cittadine ed i rioni;
  15. Aumento
    indisciplinato delle tasse.

Preferisco fermarmi qui!

Questi sono parte dei danni che
avete prodotto ad Anguillara Sabazia – continua De Vito- e mi viene da
preoccuparmi per la prossima amministrazione, indipendentemente da che colore
abbia, che dovrà perdere almeno tre anni del mandato per revocare i vostri atti
e ridare dignità ad Anguillara, lasciando indietro lo sviluppo della città, ed
i cittadini dovranno ulteriormente soffrire per la vostra inadeguatezza.

Oltre alla vostra negligenza,
ed  ai continui rimpasti di giunta,
abbiamo dovuto sopportare un sindaco totalmente assente per problemi di cui
ancora non è stata data contezza, un consigliere comunale indagato, con una
ordinanza di demolizione e con un debito nei confronti del comune per mancata
ottemperanza ad un ordinanza del comune che ad oggi è incompatibile con la
carica di consigliere e delegato del Sindaco, senza contare i condoni
rilasciati nel periodo natalizio ad un altro consigliere comunale!

Ed il comico sarei io!

La verità e che siete un branco
di commedianti da localetti di basso livello in periferia, aggrappati alle
poltrone poiché a quanto risulta dai vostri modelli unici depositati, vivete
solo di politica e dagli emolumenti che i cittadini vi versano.

Tornando a Ponton dell’Elce scrivete
di innumerevoli atti da voi posti in essere che qui di seguito andiamo ad
elencare:

  1. Metanizzazione
    del quartiere Ponton dell’Elce: nulla ancora è stato fatto sul territorio;
  2. Bando
    Periferie: non è stato messo nemmeno un mattone;
  3. Riqualificazione
    del centro sportivo: è solo sulla carta ed ad oggi è totalmente chiuso ed in
    stato di abbandono;
  4. Marciapiedi:
    ancora non sono stati fatti;
  5. Area
    a Verde: non edificata e quella che c’è è in totale stato di abbandono;
  6. Raddoppio
    serbatoio di Ponton dell’Elce: è un finanziamento della precedente
    amministrazione e ci sono voluti 7 anni per farlo ed una vasca è ancora
    lesionata;
  7. Compostiera
    quartiere Barattoli: non eseguita;
  8. Albucceto:
    la situazione è statica ed ancora nulla è stato fatto;

Come al solito tutto fumo e
niente arrosto.

Adesso capisco perché continuate
a stare nascosti nel palazzo senza stare tra la vostra gente, proprio per
evitare di ascoltare i cittadini perché, se viveste tra di loro, capireste
quanto siete inadeguati ed impreparati per il ruolo che svolgete!

I cittadini di Anguillara vi
detestano e credo sia arrivato il momento di passare la mano al fine di
permettere alla cittadinanza di votare un nuovo sindaco ed una nuova giunta in
grado di garantire almeno il minimo indispensabile.

Se aveste letto – conclude De
Vito- con attenzione i comunicati da me pubblicati, avreste all’interno trovato
degli spunti per non commettere tutti gli errori da voi puntualmente compiuti.

In ordine infine al mio
accostamento al comico Danny De Vito, mio omologo per quanto riguarda il
cognome, indipendentemente dal fatto che la battuta è di basso livello, vi
rammento una frase estrapolata da uno dei suoi filmi che molto di addice alla
vostra amministrazione “ Sei orgoglioso come un ragazzino stupido che torna da
scuola e dice: “Guarda papà: ho preso due!”.”




Zagarolo, arrivano in centro altre eco-isole informatizzate

Dal 17 Febbraio prossimo il centro storico di Zagarolo, da Piazza Massimo D’Azeglio fino a Corso Vittorio Emanuele, avrà un nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta. Dopo l’installazione in Corso Vittorio Emanuele della prima eco-isola ad Aprile 2018, verranno posizionati altri tre ecopoint in Via Fratelli Zuccari, Via Calandrelli e Via Antonio Fabrini in modo tale da avere un centro storico automatizzato e informatizzato in chiave ecologica.

In allegato il comunicato stampa completo con le dichiarazioni del Sindaco, Lorenzo Piazzai, e dell’Assessore alle Politiche ambientali di Zagarolo, Andrea De Santis. Nella foto allegata l’eco-isola informatizzata di Corso Vittorio Emanuele (posizionata ad Aprile 2018).




Colleferro, elezioni: Italia in Comune sostiene il Sanna bis

Alle prossime amministrative di Colleferro Italia in Comune sosterrà la
ricandidatura di Pierluigi Sanna, sindaco uscente della città laziale.
Ad annunciarlo in una nota sono Alessio Pascucci e Damiano Coletta,
rispettivamente coordinatore nazionale e vice presidente di Italia in
Comune.

“Quella di Sanna è stata un’esperienza amministrativa vincente come
dimostra lo storico successo raggiunto qualche giorno fa con la
chiusura, dopo 26 anni di battaglie per l’ambiente e il territorio,
della discarica di Colleferro, la più grande nel Lazio dopo quella di
Malagrotta a Roma”, spiega Pascucci.

“Italia in Comune – afferma Coletta – ringrazia il lavoro sul territorio
portato avanti dalla nostra referente Cristina Vittori e conferma il
criterio scelto in tutte le competizioni elettorali nelle quali siamo
presenti, ovvero il sostegno a candidature che nascono dal territorio su
spinta della società civile ma soprattutto che premiano l’esperienza di
chi ha dimostrato di governare i territori essendo sempre al fianco dei
cittadini”, conclude la nota.




Carpineto Romano: salvato giovane disperso sui Monti Lepini

CARPINETO ROMANO (RM) – Era partito per un’escursione in solitaria sui Monti Lepini ma ha perso l’orientamento e non è riuscito a ripercorrere il sentiero che lo avrebbe riportato alla sua auto.

Una brutta avventura quella capitata a un ragazzo di 23 anni, che è stato poi rintracciato dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro.

L’amatore escursionista è partito, ieri mattina presto, dal comune di Bassiano (LT), è arrivato sul Monte Semprevisa – nel territorio del comune di Carpineto Romano – perdendo l’orientamento e contattando la madre per chiedere aiuto. Dopo la chiamata pervenuta presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Colleferro, i militari hanno messo in moto la macchina dei soccorsi.

I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, grazie alla conoscenza dell’area dei Monti Lepini, alle successive ore 17, sono riusciti a intuire la posizione in cui si trovava il giovane.

Impaurito e stremato, anche a causa del freddo, ma fortunatamente incolume, l’escursionista è stata trasportato alla Stazione dei Carabinieri che dopo essere stato rifocillato ha potuto fare rientro a casa.




Anguillara Sabazia, Manciuria: “Ufficio Condono e Autorizzazione Paesistica torni a funzionare. Ecco l’en plein dell’inettitudine grillina”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Le cartelle pazze come regalo natalizio, l’incremento dei costi per l’appalto rifiuti e verde e il fumo negli occhi con il  nuovo plesso scolastico Duca degli Abruzzi, per il quale è stato necessario ripubblicare la delibera, sono gli schiaffi rifilati dalla sindaca Anselmo ai cittadini nell’ultimo mese. Ma lei e la sgangherata giunta che la sostiene raggiunge l’en plein con il disservizio e l’inefficienza nel quale ha ridotto l’ufficio condono e autorizzazioni paesistiche”. Commenta così il Presidente di AnguillaraSvolta Sergio Manciuria, le continue lamentele dei cittadini e tecnici delegati sulla pessima gestione di un ufficio strategico per la gestione delle pratiche edilizie della città.

“Non più tardi di una anno fa – ricorda Manciuria – consigliammo
all’assessore all’urbanistica di individuare un progetto tanto pratico quanto
trasparente per procedere al rilascio delle concessioni in sanatoria dopo il
contenzioso con la Sogeea SPA, il cui esito dell’arbitrato è previsto per le
idi di marzo. Cosa ci ha confezionato invece il delegato sindacale
pentastellato? L’ennesima emergenziale inettitudine grillina: per pagare lo
scandalo dei containers voluti dal delegato scuola, ha affidato ad unico
soggetto solo 200 pratiche per 30.000 euro a spese dei contribuenti, la cui
produttività in questo semestre, è stata pari a zero “.

“Inoltre,
da settembre e dopo aver silurato inspiegabilmente l’Arch. Silvaroli – ribadisce
il referente sabatino
-, l’assessore giallo-sbiadito non soddisfatto dei
pessimi risultati del condono,  ha
completamente lasciata sguarnita la figura e nomina del paesaggista le cui
funzioni sono subdelegate dalla Regione Lazio. Risultato raggiunto? Paralizzato
un settore vitale in zona vincolata per la gestione del territorio”.

“La
missione da parte della sindaca Anselmo di lasciare nel caos e degrado la
nostra città  sembra ad un passo dalla
realizzazione – conferma il Presidente – ma noi ci ribelliamo e diciamo
basta a queste politiche di profanazione delle più elementari norme di civiltà
e senso civico.

Se la
priorità della ‘diversamente amministrazione’ è aumentare del 50% la
retribuzione di godimento posizione del segretario comunale piuttosto che
destinare queste somme ai servizi sociali, vuol dire che non c’è rispetto per i
deboli e chi è in difficoltà economica.

Anguillara Sabazia e i suoi cittadini, indipendentemente dal credo associativo o politico, ad un anno dalle elezioni amministrative non possono più rimanere inermi  e devono uscire allo scoperto per il bene della comunità. Dopotutto – conclude Manciuria – chi non lotta ha già perso “.




Guidonia Montecelio, M5s addio: Zarro, Terzulli, Cacioni e Ammaturo fanno il punto sulla gestione Barbet

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Sono passati quasi tre anni dall’11 giugno del 2017 quando i cittadini di Guidonia Montecelio sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali che hanno visto poi eleggere, al secondo turno, il sindaco Michel Barbet con il Movimento 5 Stelle.

Una campagna elettorale, quella del 2017, svolta
soprattutto sui social network che ha visto poca partecipazione di piazza e che
al primo turno ha registrato un 52 percento di assenteismo, sintomo quest’ultimo
di una città che con tutta evidenza si è sentita delusa e fortemente demotivata
dalle precedenti amministrazioni.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 16/01/2020

E oggi, arrivati a metà mandato, di quella che
doveva rappresentare la legislatura della speranza e del rinnovamento, sono
parecchi i mal di pancia che si sono registrati tra quei cittadini che avevano
riposto le proprie speranze nella gestione del sindaco Barbet che invece ha
portato ad un vero e proprio terremoto politico soprattutto con la recentissima
uscita dalla maggioranza consiliare dei consiglieri Loredana Terzulli e Claudio
Zarro.

Uscita arrivata dopo i tanti malumori rappresentati
più volte al sindaco e ai suoi più stretti collaboratori ai quali era stato
chiesto di invertire la rotta.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE LA VIDEO INTERVISTA

L’intervista ai consiglieri comunali Arianna Cacioni (Lega), Giovanna Ammaturo (FDI), Claudio Zarro (Gruppo Misto) e Loredana Terzulli (Gruppo Misto) a Officina Stampa del 16/01/2020

Un cambiamento nelle scelte amministrative, quello
richiesto,  per andare incontro ai veri
bisogni dei cittadini, soprattutto per quei servizi essenziali che fino ad oggi
non hanno offerto interventi concreti in una città in cui l’ordinario è
diventato emergenza. Appello rimasto inascoltato e che dopo mesi di tensioni ha
portato alla fuoriuscita di Terzulli e Zarro dalla maggioranza consiliare pentastellata.




Ferrovie concesse, guerra aperta tra Atac e Pendolari. Mozione per la Roma-Giardinetti

È guerra aperta tra Atac e le Associazioni consumatori – con il Codacons in testa – e, direttamente o indirettamente, con i pendolari.

Al centro i disservizi che ogni giorno affliggono le ferrovie regionali ex-concesse Roma-Lido e Roma-Viterbo, immortalati da Pendolaria, il consueto rapporto di Legambiente sulla qualità dei servizi ferroviari italiani. E la Roma-Giardinetti? Ce n’è anche per questa linea, la settimana appena iniziata potrebbe infatti riservare spiacevoli sorprese.

La
Viterbo attenzionata dal Garante.
Irrompe
il Codacons con il comunicato di tre giorni fa dove evidenzia che l’ART – Autorità di Regolazione dei Trasporti
ha deciso di far luce sul servizio ferroviario della Roma-Viterbo in
affidamento all’Azienda Capitolina, “annunciando”, recita la nota, “specifiche
azioni di verifica a riscontro delle criticità oggetto di segnalazione”. Nelle
settimane scorse infatti il Codacons, a seguito delle numerose proteste
ricevute dal cittadini, aveva presentato un esposto all’ Autorità in cui si
chiedeva di intervenire a tutela dei pendolari e degli utenti. “La ferrovia è
il mezzo di trasporto più problematico vista la lunghissima durata dei viaggi e
i frequenti ritardi dovuti alla presenza del binario unico”, scriveva l’associazione
consumatori nell’esposto, “presenta tutt’ oggi gravi carenze, sia nello stato
di salute dei mezzi, che continuano ad avere guasti e a presentare
infiltrazioni d’ acqua, sia nella frequenza delle corse, che obbligano spesso
gli studenti e i lavoratori ad arrivare a scuola o a lavoro in ritardo oppure a
uscire anticipatamente per poter raggiungere le fermate, obbligandoli ad
aspettare per ore dopo l’ uscita o impedendogli in molti casi di frequentare
corsi pomeridiani a causa della mancanza di corse nel secondo pomeriggio per il
rientro nei paesi di residenza”. Situazione “che potrebbe finire con l’incidere
anche sul diritto allo studio o sulle prestazioni lavorative di ciascun utente
fruitore. Duole notare la situazione di incuria e mala gestio di una delle tratte che dovrebbe essere un fiore all’occhiello
della città e dell’intera Regione: un concentrato di degrado quasi irreale, che
non risparmia nulla e infetta ogni singolo elemento della vita civile: strade, ponti,
cavalcavia, gallerie”. Nell’esposto il Codacons chiedeva l’intervento della
Procura e dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, “affinché si ponesse fine
all’ odissea quotidiana dei pendolari”.

Botta
e risposta al vetriolo
.
L’annuncio del Codacons, intenzionata ad avviare una “class-action” al riguardo,
acuisce l’ormai atavica diaspora che vede protagonisti Atac stessa e il Comitato Pendolari RomaNord. “Finalmente
un’associazione di consumatori si accorge della nostra situazione e denuncia”, attacca
il portavoce Fabrizio Bonanni, “ma
d’altra parte basta leggere quello che pubblichiamo quotidianamente attraverso
i nostri canali sociali facebook e twitter per farsi una idea di come stiamo
messi”. E non solo. Nei giorni antecedenti il Comitato aveva aggiornato la lunga
lista delle soppressioni, salite a 1200 in 190 giorni, “al netto” delle
cancellazioni “fantasma”, precisano, ovvero di quei treni che sarebbero stati “annunciati
e poi scomparsi dopo la partenza e non segnalati ufficialmente ma ricavati
dalle segnalazioni utente in stazione, senza che siano effettivamente state
effettuate le rispettive corse”.  Piccata
la risposta dell’Azienda: “non risponde al vero che Atac eviti di comunicare le
eventuali cancellazione di corse”, si legge nel comunicato di ieri pomeriggio,
12 gennaio.  “Lo stato del servizio della
ferrovia Roma-Viterbo è pubblicato in tempo reale sul sito atac.roma.it e sugli
altri canali aziendali (ad esempio i social), distribuito open data ai
principali altri canali e distribuito dalle principali app”, tuonano da via
Prenestina. E rispetto alle soppressioni precisano che sabato “sono state
cancellate 20 corse, ed esclusivamente nella tratta urbana, e non ‘una trentina’,
come riportato. Nessuna cancellazione ha riguardato la tratta extraurbana. Si
fa notare in particolare che sulla tratta urbana, in alcuni momenti delle ore
di punta la frequenza dei treni tra Montebello e Flaminio scende sino a 5
minuti. Riportare dati”, aggiungono, “aggregati su base plurimensile senza
rapportarli al totale delle corse programmate è gravemente distorsivo della
realtà, dalla metà di settembre alla fine di dicembre del 2019 è stato
effettuato il 96,2% delle corse previste. 
Le 1.200 corse cancellate, riportate, inoltre si riferiscono a oltre 190
giorni di esercizio. Ciò significa che parliamo di circa 6 corse in media
cancellate al giorno, quando nei giorni feriali ne sono previste 226”.

Nemmeno 12 ore dopo…A stretto giro di posta la replica del Comitato, seguito dallo scossone tellurico di questa mattina. “Ieri sera [domenica 12 gennaio, ndr] abbiamo ribattuto punto su punto al comunicato Atac che ci accusava sostanzialmente di dire bugie sul servizio erogato sulla nostra ferrovia”, annota Bonanni, “ecco che nemmeno 12 ore dopo succede quello che diciamo da tempo: Atac non comunica in tempo i disagi e non attiva per tempo i servizi sostitutivi. Stamattina infatti, dalle ore 7.30 si sono susseguite informazioni tra i pendolari circa un ipotetico guasto a un treno extraurbano. Tale guasto, poi purtroppo confermato da chi era a bordo, ha di fatto bloccato la linea per oltre un’ora. Ebbene, in questo frangente Atac ha sempre valutato come regolare il servizio, mentre accadeva il pandemonio tra Sacrofano e Riano: treno guasto, tentativo di rimorchio fallito da parte di altro treno, passeggeri messi a rischio e ritardi mostruosi sull’intera tratta. Tutto regolare, appunto, secondo Atac almeno fino alle 8.24”.  A corredo di quest’ultima nota, la foto del sito aziendale, dove, effettivamente, nella parte che riguardava la Viterbo non compariva alcuna annotazione sul guasto.

L’annotazione pubblicata dal Comitato Pendolari

Arriva
l’esposto sulla Roma-Lido?
Sulla
ferrovia litoranea, anch’essa segnala dai disservizi, rendicontati soprattutto da
Odissea Quotidiana, è, invece, l’associazione
Assotutela a minacciare un’azione
legale, similare a quella del Codacons. A dirlo il presidente nazionale, Michel Emi Maritato:“Come associazione che difende i
diritti dei consumatori, vogliamo esprimere la nostra forte vicinanza ai
pendolari della Roma-Lido, che nella giornata di ieri [9 gennaio, ndr] hanno
dovuto sopportare ennesimi disagi sulla linea. Una odissea quotidiana, una
triste abitudine che Assotutela denuncia da anni e sulla quale non possiamo più
rimanere inermi. Le istituzioni preposte continuano a essere lacunose,
lasciando al proprio destino una delle linee dei trasporti laziali più importanti
del nostro territorio. Anche e soprattutto alla luce dei disservizi tecnici di
ieri, Assotutela ha intenzione di presentare un esposto alla Procura della
Repubblica al fine di comprendere le dinamiche specifiche che conducono ai
continui disagi sulla Roma-Lido”.

E la Roma-Giardinetti? La linea sulla Casilina, per metà ferrovia e per l’altra metà tranvia (o viceversa), sta vivendo un periodo di stagnazione. Da un lato c’è il progetto di ammodernamento e prolungamento formulato dall’ingegner Andrea Spinosa, e inserito da Roma Capitale nel PUMS, dall’altro il servizio attuale che si trascina a stento. “La linea si trova a un bivio, devono sbrigarsi”, sottolineano dall’associazione TrasportiAmo che ha lanciato una petizione popolare sostenuta tra gli altri da ORT – Osservatorio Regionale sui Trasporti, Legambiente Lazio e dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, presieduto da Luciana Angelini.

“L’idea Spinosa è l’unica praticabile”, riprende l’associazione, “in quanto consente la valorizzazione dell’infrastruttura esistente a costi contenuti”. E sulla pagina proprio del Comitato Andrea Tortorelli de Sferragliamenti sulla Casilina rimarca: “Sebbene il sentire comune vorrebbe l’adeguamento allo scartamento ordinario ‘perché è così che deve essere’, tale scelta porta con sé notevoli complicazioni progettuali ed extracosti. Il mantenimento dello scartamento ridotto, aggiornato con le tecnologie ed i confort della modernità, consentirebbe la creazione di una vera e propria rete metrotramviaria ad est della città, alla stregua della Docklands Light Railway londinese. La presa di posizione del Ministero – prosegue – mi sembra sia caduta in questo peccato ‘di convinzione’. Per tale ragione, fermo restando che il Riparto 2019 rappresenta un’occasione unica ed irripetibile per la salvezza della linea, ritengo che l’Amministrazione Comunale debba sfruttare il rimando al 30 aprile 2020 per rafforzare le tesi che a suo tempo condussero saggiamente verso la scelta dei 950 mm”.

La mozione. Le osservazioni delle associazioni trovano un punto di forza nella mozione (n. 319/2019) a firma della consigliera capitolina Svetlana Celli (capogruppo RomaTornaRoma), che impegna la “Sindaca e la Giunta a porre in essere ogni iniziativa utile a definire il trasferimento della linea ferroviaria Roma-Giardinetti dalla Regione Lazio a Roma Capitale, e a provvedere alla riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti o al prolungamento della linea fino al Parco di Centocelle”. La mozione impegna altresì a sollecitare “il MIT affinché assegni le risorse necessarie per l’ammodernamento e il prolungamento, ad avviare gli interventi di revisione generale agli elettrotreni” e, infine, a “istituire un Osservatorio presso Roma Capitale, aperto ai Municipi, alle Associazioni/Comitati utenti/cittadini del territorio e alle Organizzazioni Sindacali, finalizzato a monitorare l’avanzamento dei lavori”. Argomenti rispetto ai quali la compagine pentastellata difficilmente potrà sottrarsi. “Un intero quadrante aspetta la riqualificazione della ferrotranvia Roma-Giardinetti, promessa dal M5S in campagna elettorale quattro anni fa”, attacca la consigliera Celli. “La maggioranza aveva prospettato la riapertura fino alla stazione Giardinetti e la presa in carico della linea. Ma nulla di fatto ed oggi tutto è fermo. Dallo snodo con la Metro C, all’altezza del Parco di Centocelle, al rilancio della Roma-Giardinetti come metropolitana di superficie, proprio come avviene nelle grandi capitali europee. Tutti progetti possibili, dei quali si avvantaggerebbero i cittadini e l’ambiente, oltre che l’intero sistema Tpl. Questa settimana in Aula andrà al voto la mozione preparata come gruppo RTR che auspica proprio questi scenari futuri. Ci auguriamo sia l’occasione per la maggioranza per rilanciare un progetto strategico per Roma”.

Dello stesso avviso il capogruppo Pd al Municipio VI, il consigliere Fabrizio Compagnone: “I cittadini dei quartieri interessati dalla non sono più disposti a tollerare l’immobilismo dell’Amministrazione Capitolina e il silenzio assordante del Presidente del Municipio VI Romanella e della sua Giunta, le zone commerciali insistenti sul percorso sono allo stremo. Rispetto a questo tema, infatti, in campagna elettorale avevano promesso la riapertura fino alla stazione Giardinetti e la presa in carico della linea. Allo stato attuale, invece, constatiamo che nulla di quanto paventato è stato realizzato. È necessario, a questo punto, un’azione rapida e concreta al fine di individuare quelle soluzioni esaustive in modo da sboccare l’intera situazione e dare un presente e un futuro alla Giardinetti, così tanto importante per un quadrante della Capitale. Ci associamo alle preoccupazioni espresse dalle associazioni e dei comitati di quartieri e speriamo che l’anno appena iniziato risvegli dal torpore l’Amministrazione, votando, in primis la mozione della consigliera Celli”.




Anguillara Sabazia, Manciuria: “Polo scuola Duca Abruzzi? E’ solo fumo negli occhi”

“Gabellare i genitori della scuola di via Verdi con la seconda deliberazione di Giunta sulla fattibilità tecnica ed economica del nuovo plesso scolastico in Via Duca degli Abruzzi, è il solito fumo negli occhi da parte del delegato alla scuola De Rosa per rendere confusa la situazione riguardante i vergognosi container, compreso il riscatto o proroga della locazione e gli esiti della vulnerabilità sismica degli altri plessi scolastici della città”. Lo dichiara Sergio Manciuria, Presidente di AnguillaraSvolta, commentando la delibera di Giunta Comunale 195 del 2019 riguardante i plessi scolastici.

“La legge che dispone il divieto
fumo nei luoghi pubblici- ironizza il referente sabatino –  dovrebbe essere estesa alla propaganda
fasulla grillina, che dispensa notizie ingannevoli e altrettanto dannose.
Mentre le mamme sono preoccupate a dover iscrivere i propri figli senza
conoscere i dati strutturali depositati dall’Ing. Scopetti, la giunta
giallo-sbiadita per sua stessa ammissione dichiara che prima del 2023 non verrà
inaugurato alcunché ”.

“Le manie di grandezza del
delegato alla scuola – evidenzia il presidente
mal si conciliano con la realtà dei fatti, e chiamare polo scolastico la
realizzazione di poche classi per i bambini dell’infanzia e primaria del 205°
circolo è il solito azzardo dettato dall’incompetenza a cinque stelle, come la
famosa agibilità esibita il 23 settembre scorso”.

Rivedere dopo solo tre mesi il solo quadro economico con una riduzione di circa un milione e mezzo di euro solo grazie alla revisione dei costi di realizzazione e la sbadata dimenticanza delle sistemazioni esterne – ribadisce l’esponente politico -, ci fa sorgere un dubbio: è frutto di un iniziale errore tecnico del precedente capo area, oppure di improvvisazione politica per rimediare alla scandalosa realizzazione provvisoria dei containers? Basterebbe utilizzare le spese tecniche approvate, cioè i 370.000 euro compresi di Iva, per poter  avviare e coprire circa il 50% dell’adeguamento sismico per il plesso di via Verdi”.

“Le velleità di De Rosa per ingessare il bilancio comunale nei prossimi anni con progetti sovrastimati, improvvisati e su un’ area da bonificare, visto il suo precedente utilizzo – anticipa Manciuria – saranno oggetto di verifiche nelle sedi opportune, come l’appalto alla Metalsystem le cui migliorie sono tutt’ora uno “spot bufala” della giunta Anselmo. Ad un anno dall’addio a poltrona e stipendio, questa ‘diversamente amministrazione’ ha un solo compito da espletare per rispetto dei cittadini: rendere pubblici “ad horas” gli indici di vulnerabilità sismica di tutti i plessi scolastici e programmare con le dirigenze scolastiche gli interventi di messa in sicurezza attingendo sia alle risorse comunali sia a quelle regionali e statali”.