ANGUILLARA: DOPO PASSAGGIO GOLETTA DEI LAGHI RIATTIVATA ZTL A MARTIGNANO

Redazione

Anguillara (RM) – Legambiente apprende con soddisfazione la notizia della riattivazione della ZTL sul Lago di Martignano da parte del Comune di Anguillara Sabazia, ripartita ieri nell'area del Parco Naturale di Martignano. Il 13 luglio, in occasione del passaggio della Goletta dei Laghi, Legambiente aveva riacceso i riflettori su un intervento così importante per la salvaguardia dell'ambiente naturale del luogo.

“È fondamentale che la ZTL sia ripartita da subito, proprio nel pieno del periodo estivo quando l'eccessiva pressione antropica mette seriamente a repentaglio il delicato ecosistema del lago – ha dichiarato Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio-. La nostra segnalazione è risultata preziosa per contribuire ad accelerare i tempi, ora chiediamo il monitoraggio dell'area negli orari notturni, quelli non coperti dalla ZTL. Una gestione razionale del traffico dei veicoli in quest'area è indispensabile, con la ZTL si crea un circolo virtuoso che riesce ad autofinanziare l'offerta di un servizio efficiente ai visitatori nel rispetto dell'ambiente. La misura si era già dimostrata la più idonea durante lo scorso anno, andava pertanto giustamente reiterata. Nel periodo in cui il provvedimento era stato sospeso, illegalità e parcheggi selvaggi la facevano da padroni, con tariffe di parcheggio i cui proventi erano di dubbia destinazione e servizio scadente a discapito dell'ambiente naturale.”

Contestualmente alla Zona a Traffico Limitato, verrà istituita una nuova area sosta in zona Olmetto e sarà attivato il servizio navetta che porterà fino a Monte Chiodo. Sul sito del Comune una chiara indicazione delle tariffe per la sosta e il servizio navetta. 

In merito a quanto riportato dai mezzi di comunicazione riguardo i prelievi condotti nel Lago di Bracciano, Legambiente sottolinea alcuni aspetti importanti. “Ci teniamo a precisare- spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente -, che le analisi condotte nell'ambito della nostra campagna nel Lago di Bracciano si sono concentrate su cinque punti individuati attraverso segnalazioni di cittadini e associazioni, e che Goletta dei Laghi non ha mai dato un giudizio complessivo sull’intero specchio lacustre.

I quattro punti risultati inquinati- continua Zampetti – sono tutti corrispondenti a foci di fossi o canali che ancora oggi si sono rivelati essere il principale pericolo per l’apporto di scarichi fognari non depurati nello specchio lacustre. L'obiettivo di Goletta dei Laghi è quello di contribuire al miglioramento dell’ambiente lacustre nel suo complesso, per questo Legambiente chiede di utilizzare le segnalazioni e i risultati delle analisi, ribadendo la disponibilità a collaborare per risolvere le criticità emerse”. Goletta dei Laghi infatti, non si esprime sulla balneabilità, lasciando questo compito ad Arpa e agli altri soggetti o enti preposti al costante monitoraggio della qualità delle acque, ma mira ad individuare le criticità puntuali in modo da sollecitare interventi a beneficio della qualità ambientale e della salute dei cittadini. 




COLLEFERRO, INCENDIO AL TERMOVALORIZZATORE: SU INQUINAMENTO L'ARPA ESCLUDE PICCHI SIGNIFICATIVI

Redazione

Colleferro (RM) – In merito alla fuoriuscita di fumo rilevata in data odierna dagli abitanti di Colleferro e successivamente riportata da diversi organi di stampa, l’ARPA Lazio precisa quanto segue.

Il fumo è stato causato da un incendio avvenuto nelle prime ore della mattina all’impianto di termovalorizzazione di CDR E.P. Sistemi, ubicato in località Colle Sughero. Il personale dell’impianto aveva notato lo sviluppo di fumo a partire dalle 5,30, tenendolo sotto controllo con le manichette del sistema antincendio. Un’ora dopo, poiché il fenomeno rischiava di propagarsi, è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che sono rapidamente intervenuti e hanno estinto l’incendio in breve tempo.

Personale tecnico del Servizio Aria della Sezione provinciale di Roma dell’Agenzia si è quindi recato presso l’impianto in questione non appena avuta notizia dell’incidente, in considerazione della particolare attenzione che l’ARPA Lazio dedica all’area di Colleferro, così come a tutti i siti sensibili presenti sul territorio regionale, a tutela della salute dei cittadini.

I tecnici hanno quindi accertato che l’incendio ha riguardato un nastro trasportatore di alimentazione del CDR in prossimità della fossa di carico e che il CDR stesso non è stato interessato dalle fiamme. Sono stati inoltre analizzati i dati orari di qualità dell’aria registrati dalle due centraline ubicate nel territorio comunale di Colleferro che non evidenziano alcun picco significativo per nessuno dei parametri monitorati.




CRIMINI CONTRO L'AMBIENTE: PERSEGUIRE PENALMENTE RESPONSABILI DI DANNI AMBIENTALI

L'iniziativa sarà illustrata a Civitavecchia giovedì 25 luglio, alle ore 18 presso la sede di “Civitavecchia c’è”, al Ghetto, in via Cadorna

 

Redazione

Civitavecchia (RM) – Lucia Jane Beltrame, attivista e rappresentante italiana di End Ecocide in Europe-Fermiamo l’ecocidio in Europa, illustrerà l’iniziativa dei cittadini europei che ha come obiettivo di porre fine all’Ecocidio, un crimine contro l’ambiente per il quale i responsabili potranno essere perseguiti penalmente e non solo amministrativamente. 

E’ infatti un dato sconfortante che gli imputati risultati colpevoli di reati ambientali, anche rilevanti (sia in Europa che nel mondo), abbiano spesso patteggiato in sede di giudizio qualche forma di indennizzo economico alle vittime, lasciando sul campo danni non più sanabili e quindi la perdita definitiva di preziosi ecosistemi. 

In particolare viene richiesta l’adozione di una Direttiva europea, recepita successivamente dalle legislazioni di ogni singola Nazione aderente all’Unione, che contempli l’ecocidio come crimine nei casi seguenti:

– Sul territorio europeo (per il mare, sono incluse le acque territoriali);

 – Se commesso da cittadini o aziende europee, anche al di fuori dell’UE;

 – Favoreggiamento dell'ecocidio da parte di cittadini o aziende europee, inclusi investimenti in attività al di fuori dall’UE;

 – L’importazione in Europa di prodotti, ovunque fabbricati, che causano l'ecocidio.

Perché questo obiettivo sia raggiunto, è indispensabile raccogliere un milione di firme entro il 21 gennaio 2014, dopodiché la Commissione Europea sarà legalmente obbligata a considerare la nostra proposta di legge.

A parere di End Ecocide in Europe, è necessario, prima di adottare qualsiasi direttiva, programmare un periodo di transizione che permetta alle aziende responsabili di ecocidio di fermare le loro pratiche criminali e, ai governi corresponsabili di queste attività, di interrompere i loro investimenti e sussidi per  devolverli in progetti per energie rinnovabili e simili.

Per saperne di più, le associazioni e i comitati aderenti al Coordinamento, invitano i cittadini interessati a partecipare a questo incontro aperto. 

Inoltre, quanti vorranno sostenere l’iniziativa, dal sito internet www.endecocide.eu potranno votare per rendere un crimine l’ecocidio e per proteggere il nostro futuro.




CASTEL GANDOLFO: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA STORICA SAGRA DELLE PESCHE

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Anche quest’anno, dal 25 al 28 luglio 2013, organizzati dall’Amministrazione Comunale, si svolgeranno nello splendido borgo di Castel Gandolfo i festeggiamenti della Sagra delle Pesche, dedicata alle dolcissime pesche locali, frutto coltivato da secoli in grande quantità in queste fertili zone del bacino del Lago Albano. 

In dialetto locale chiamate "ganasce di canonico", queste pesche sono un prodotto tipico del luogo conosciute per la loro dolcezza e bontà.

Castel Gandolfo, uno dei “I Borghi più belli d’Italia”, si trasformerà in un grande teatro grazie alle varie iniziative e spettacoli che animeranno i pomeriggi e le serate allietando i numerosi turisti e persone del posto.

La storica Sagra delle Pesche coinvolgerà artisti ed associazioni del territorio al fine di promuovere non solo la tradizione popolare e la cultura “castellana”, ma anche le sue peculiarità turistiche.

Seguirà la realizzazione dell’evento la Pro Loco di Castel Gandolfo, associazione attiva di promozione e valorizzazione turistica e storico-culturale del territorio castellano; 

Il programma dei festeggiamenti prevede manifestazioni di carattere culturale, serate di spettacoli musicali e teatrali, manifestazioni sportive per i più piccoli, vendita delle pesche dal mattino alla sera, degustazioni gratuite di delicatezze alle pesche, nonché percorsi enogastronomici. Non mancherà la tradizionale benedizione delle pesche che si terrà domenica 28 alle ore 11:00, durante la celebrazione eucaristica.




FEDERLEAGUE (RUGBY A 13), CHE FESTA AD AVEZZANO PER IL PRIMO MATCH DELLA NAZIONALE UNDER 17

Redazione

Roma – Le Final Four Scudetto disputate negli impianti del Coni all’Acqua Acetosa (Roma) il 13 ed il 14 luglio hanno riscosso un grande successo. E l’attività promossa della Federleague ha fatto registrare sabato scorso un altro evento di grande importanza nell’ottica della crescita del movimento Rugby a 13. Ad Avezzano, infatti, è andato in scena un raduno ufficiale della Nazionale Under 17 allenata dai coach Sebastian Velazquez e Gigi Ferraro e curata dal coordinatore dell'attività nazionale giovanile Massimo Nicotra. Dopo gli allenamenti e l'incontro mattutino, nel pomeriggio davanti ad un folto pubblico si è giocata la prima partita della rappresentativa nazionale della Federazione Italiana Rugby Football League composta da atleti under 17 militanti nei club che hanno partecipato alla “R-evolution rugby league” che ha visto riconfermarsi i Gladiators Roma come Campioni d'Italia per il quarto anno consecutivo. I selezionati, provenienti da varie regioni (Lazio, Abruzzo, Toscana, Sicilia, Marche ed Emilia Romagna), sono stati divisi in due team denominati “Italia probabili” e “Italia possibili” (questi ultimi vincitori per 46-24), dando vita a un divertente e combattuto match che ha dato preziose indicazioni ai tecnici per valutare meglio le condizioni sia fisiche che tecniche dei giovani rugbysti. Un incontro che ha dato grande soddisfazione a tutto lo staff tecnico del settore giovanile e al responsabile Massimo Nicotra: «Questo non è un traguardo, ma il primo passo di un lungo cammino per il rugby a 13 rivolto ai giovani». Pochi giorni prima a Civitavecchia c'era stato un pre-raduno che aveva contribuito a selezionare i talenti rugbystici della zona laziale. «Una bella giornata con ben quaranta ragazzi presenti – ha rimarcato Velazquez – che hanno fatto una seduta di allenamento fisica e successivamente tattica. Il lavoro su questi ragazzi e su quelli venuti ad Avezzano riguarda in special modo i nati nel 1996, ma anche nel 1997 e 1998: l'obiettivo è dare continuità a questo nostro progetto e allargare le selezioni giovanili azzurre anche ad altre fasce d'età».




CHIAMATELO ITAL-FRASCATI SCHERMA: SEI RAPPRESENTANTI AI MONDIALI DI BUDAPEST!

Redazione

Frascati (Rm) – E' Ital-Frascati Scherma. Ai prossimi mondiali di Budapest (in programma dal 5 al 12 agosto) la società del presidente Paolo Molinari porterà addirittura sei suoi rappresentanti: quattro atleti e due maestri. «Credo sia la nostra maggior presenza di sempre in termini di atleti ai mondiali – dice con orgoglio Molinari -. Alla kermesse iridata parteciperanno nel fioretto Valerio Aspromonte e Carolina Erba e nella sciabola Rossella Gregorio e Livia Stagni. La soddisfazione è ancora maggiore se si pensa che saranno a Budapest anche due nostri maestri, il responsabile della sciabola Lucio Landi (che ormai è presenza fissa all'interno del team del commissario tecnico Giovanni Sirovich) e quello del fioretto Fabio Galli, alla prima esperienza personale nello staff tecnico azzurro di un mondiale». Il massimo dirigente del Frascati Scherma passa poi ad analizzare le possibilità di ogni singolo atleta tuscolano ai mondiali di Budapest. «Aspromonte, allenato dal nostro Salvatore Di Naro, non ha avuto una stagione brillante – dice Molinari – non essendo riusciuto a trovare la continuità di rendimento che cercava. Ma è un atleta che ha grandi potenzialità ed è davvero capace di tutto. Discorso completamente opposto per la Erba che viene dalla sua miglior stagione in carriera. L'allieva di Fabio Galli ha già sfiorato la medaglia agli Europei ed ha dimostrato grande solidità. A mio modo di vedere ha speranze di medaglia nonostante una concorrenza agguerritissima. Per le due sciabolatrici del maestro Lucio Landi si può fare un discorso comune: vanno a Budapest senza grosse pressioni e forse questo può essere un vantaggio, anche se oggettivamente hanno poche chance di centrare il podio. Sia loro che i due fiorettisti, poi, parteciperanno alle prove a squadre, da sempre molto propizie per i colori azzurri».
Il programma prevede per l'individuale la finale di fioretto femminile il 7 agosto, poi il 9 agosto sarà la volta delle gare di fioretto maschile e sciabola femminile. Il giorno dopo iniziano le gare a squadre col fioretto femminile, mentre il 12 agosto gran finale con le prove a squadre di fioretto maschile e sciabola femminile. 




ALBANO LAZIALE, RACCOLTA DIFFERENZIATA: I CONSIGLI DEI CITTADINI PER MIGLIORARE IL SERVIZIO

Redazione

Albano (RM) – Alcuni cittadini di Albano Laziale hanno scritto alla nostra redazione in merito alla raccolta differenziata. Di seguito pubblichiamo la nota.

Salve,siamo dei cittadini residenti ad Albano laziale.

Come sarà certamente noto,è iniziata la raccolta differenziata in due quartieri della cittadina (villa Ferrajoli e la Stella ) vi contattiamo al fine di portare a conoscenza le problematiche conseguenti al servizio, con la ferma convinzione di poterle migliorare nell’interesse di tutti i cittadini che, come i nostri due quartieri sperimentali, affronteranno la estesa raccolta differenziata.

La nostra esperienza  consiglia di migliorare tre punti:

1)     1) Ripristinare almeno uno dei “vecchi cassonetti” per la sola raccolta della plastica.( il suo volume raccoglie c/a il 70%)

2)      2) Effettuare una frequente disinfestazione, soprattutto in vista del caldo

3)      3) Lavaggio automatico dei cassonetti da parte della società Volsca (società responsabile della raccolta)

Dal momento del ritrovamento di resti animali ed insetti in via di decomposizione, data la scarsa igiene dei raccoglitori ad oggi fornitoci, al fine di evitare a bambini e persone con scarse difese immunitarie contrarre infezioni o malattie virali (cosa, ovviamente, da non sottovalutare in vista della futura espansione della differenziata sull’intero territorio).

 




VALMONTONE: UN CORO ALL'UNISONO DI "NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE"

Redazione

Valmontone (RM) – Il Comune di Valmontone ribadisce con forza la propria posizione contro qualsiasi forma di violenza sulle donne e chiede al Governo Letta un accelerazione per adeguare l’ordinamento nazionale a quanto stabilito dalla recente Convenzione di Istanbul. 

Dopo aver dedicato, il 6 luglio scorso, la Notte bianca alla sensibilizzazione della comunità locale su un tema così delicato, il vice sindaco Eleonora Mattia ha portato all’approvazione del Consiglio comunale una mozione che – votata all’unanimità da tutta l’aula – “impegna il Consiglio Comunale, Sindaco e la Giunta ad impegnarsi per affermare una cultura di rispetto e di valorizzazione delle differenze; a rendere costante e visibile in tutta la propria azione istituzionale il rispetto per la dignità e il ruolo delle donne nella comunità, considerando questa la premessa di una cultura per “togliere terreno” alla violenza, concorrendo a costruire società meno indifferenti e più rispettose per tutti i propri cittadini; a sollecitare il Governo a modificare, dopo l’approvazione della convenzione di Istanbul, l’ordinamento interno, attualmente incoerente e inadeguato alle previsioni convenzionali”.

La mozione, che ha tra le premesse“che in Italia e a Valmontone, che a livello di cultura maschilista potrebbe essere un modello, il pregiudizio verso l’inferiorità femminile è talmente radicato nella società che anche l’occhio più attento non si rende conto di quanto la discriminazione di genere sia una costante, in politica, in famiglia, nel lavoro, nella scuola, nelle istituzioni”, viene espressa “la più ferma condanna per ogni forma di violenza nei confronti delle donne, ritenuta espressione di degrado morale, civile e culturale delle comunità”. 

“Ringrazio tutto il Consiglio comunale – commenta il sindaco Alberto Latini – per aver voluto condividere questa nostra battaglia, iniziata il 4 luglio scorso con l’adesione formale alla campagna “365 giorni no alla violenza contro le donne” che, promossa dal Comune di Torino e condivisa dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si pone l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza dei cittadini, le donne in particolare, ponendo al centro il valore della dignità femminile. Oggi con l’approvazione della mozione siamo a ribadire la nostra ferma convinzione a proseguire su questa lotta, che vuole fare dell’informazione e della condivisione il proprio strumento per far breccia in una cultura che si cambia solo con azioni costanti e incisive”. 




IMU, PDM: SOLUZIONE NON VUOLE ESSERE VISTA. PER CANCELLARLA 8,4 MLD DA STOP F35, UNIFICAZIONE FORZE DI POLIZIA E TAGLIO REGALIE AI GENERALI

Redazione

Roma – "Organizzano i grandi "summit" per studiare come modificare l'IMU quando invece la soluzione per eliminarla e non continuare a gravare sulle tasche dei cittadini è sotto gli occhi di tutti ma non vuole essere vista." – Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) facendo riferimento al pacchetto di circa 4,5 miliardi di spese inutili da tagliare dal bilancio della Difesa che già nella scorsa legislatura ha proposto assieme ai parlamentari radicali ricevendo un netto rifiuto dalla partitocrazia – "Tra gli immediati tagli possibili da effettuare per scongiurare l'aumento dell'IMU – prosegue Comellini – ci sono quelli relativi all'indennità di ausiliaria, agli avanzamenti di grado all'ultimo giorno di servizio, ai richiami in servizio ed ai trattamenti economici superiori percepiti al compimento dei 13-15 e 23-25 anni di servizio, le indennità antiesodo dei piloti e controllori di volo, i costi del Cocer, gli stipendi dei cappellani militari e la speciale indennità pensionabile dei generali il cui ammontare complessivo è di circa 500 milioni/anno, e infine l’unificazione delle forze di polizia compresa la Guardia di Finanza frutterebbe una riduzione della spesa per la sicurezza di 4 miliardi all’anno. Inoltre – aggiunge – la sospensione per i prossimi tre anni (2014-2016) del programma relativo all'acquisto di 90 cacciabombardieri F35 consentirebbe al Governo di disporre di ulteriori 3.926 milioni di euro per altre e più urgenti esigenze per la ripresa economica del Paese. Imporre l'IMU solo su determinate fasce di immobili o solo sulle seconde case – insiste – porrebbe la questione nei medesimi termini già esaminati dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi i provvedimenti che i precedenti governi avevano varato, colpendo senza alcuna logica questa o quella fascia di contribuenti o pensionati e quindi violando apertamente gli tabella 3 e 53 della Costituzione. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta conosce benissimo le nostre proposte e se fino ad oggi la partitocrazia le ha respinte ci auguriamo che questa volta la ragione abbia la meglio sugli interessi delle caste e dei generali. – ha concluso Comellini "

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OSTIA: SENZA APPARENTE MOTIVO AGGREDISCE VICINO DI CASA A COLTELLATE. ARRESTATO DALLA POLIZIA PER TENTATO OMICIDIO

Redazione

 Ostia (RM) – Saranno le indagini affidate agli agenti del Commissariato di Ostia Lido, diretti dal dr. Antonio Franco, a stabilire le vere cause che hanno portato al litigio che si è consumato ieri pomeriggio in via Tenuta di Giano e che si è conclusa con l’accoltellamento di due persone, poi finite in ospedale.

Sono circa le ore 7 della sera quando una telefonata al 113, mette in allarme la Questura.

Sul posto si dirigono gli agenti del Commissariato di zona. Al loro arrivo una delle persone coinvolte nella lite, la più grave, è già stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata in ospedale. L’altro ci andrà poco dopo. Per entrambi si tratta di ferite da arma da taglio.

Gli investigatori intanto cominciano a raccogliere le testimonianze di alcune persone che avevano assistito alla scena. Pochi dubbi sulla dinamica. Dalla ricostruzione fatta dai poliziotti sembra che uno dei due contendenti, di rientro dal mare con la sua compagna, mentre stava aprendo il cancello del cortile, sarebbe stato aggredito, senza un apparente motivo, da uno dei condomini, A.F., romano di 59 anni.

L’uomo lo avrebbe prima aggredito verbalmente e poi con un coltello. A quel punto, la vittima, dopo aver spostato la compagna per allontanarla, si è difeso tentando di tenere a distanza il 59enne usando il frigo portatile che aveva in mano come scudo.

Nonostante avesse cercato di evitare i colpi, alcuni fendenti portati dall’aggressore a più riprese, riuscivano a colpirlo. Dopo la colluttazione i due cadevano a terra e a quel punto anche l’aggredito ha estratto un coltellino dalla tasca, che lo stesso usava per lavoro in quanto proprietario di un banco di frutta e verdura, e colpiva A.F..

Trattenuti in ospedale, entrambi con prognosi superiore ai 25 giorni, sono tutt’ora ricoverati.

Al termine degli accertamenti il 59enne è stato arrestato. Messo disposizione dell’Autorità Giudiziaria dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.




NEMI: TRA CROSS COUNTRY ED ECOSISTEMA… PROVIAMO AD ABBEVERARE GLI ASSETATI

Angelo Parca

Nemi (RM) – Ci sono state diverse polemiche attorno alla gara di mountain bike che si è appena conclusa a Nemi.

Qualcuno ha male interpretato i dubbi sollevati da alcuni cittadini, comitati e Verdi e anche i nostri dubbi relativi esclusivamente alla scelta dell’itinerario, ritenuta dai sopracitati poco opportuna per un sito protetto e con un micro ecosistema con equilibri già precari.

Ciò senza voler minimamente criticare lo sport del cross country o le biciclette di per sé.

Con stupore abbiamo notato che sempre qualcuno ha insinuato che il nostro quotidiano pubblicasse termini di cui non conosce il significato, termini quali “ecosistema”. E con il fare da maestrini, atteggiamento che a parere dei redattori risulta infantile e poco edificante, hanno iniziato a porre un interrogativo dietro l’altro facendo capire di essere chissà quali portatori di verità scientifiche.

Infine, qualcun altro, ha continuato a ripetere di andarsi a fare una passeggiata per i boschi nemesi o nella valle del Lago.

Ebbene, a questo qualcuno, tra l’altro appartenente ad un movimento politico conosciuto per l’alta capacità di critica (giusta o sbagliata che sia), facciamo presente che non solo siamo soliti passeggiare per boschi e valle nemese ma, oltre ad aver evidenziato innumerevoli “abusi”, rifiuti, degrado ecc., siamo andati anche oltre la capacità di cronaca e di critica, denunciando alle autorità preposte tali situazioni. E per una parte di esse si sono aperti dei fascicoli in procura.

Certamente, con aria da maestrini, non andiamo a chiedere a nostra volta se oltre a farsi continue passeggiate, coloro che criticano abbiano anche denunciato ciò che vedono.

Diciamo denunciato nero su bianco con atti dimostrabili che possono benissimo pervenire alla nostra redazione via e-mail e che non mancheremo di pubblicare. Noi abbiamo i pezzi di carta e siamo stati anche vicini con il giornale a tutti quei ragazzi che si sono armati di buona volontà e hanno ripulito la zona dai rifiuti. 

Ebbene, nel rispetto anche di quei lettori che dopo una lettura mordi e fuggi puntano la lampada da investigatore, con molta umiltà tentiamo di trasmettere alcune nozioni, gran parte delle quali, in questi giorni, ci sono giunte via e-mail da lettori che non hanno gradito la leggerezza con la quale si liquidano certi argomenti come quello ambientale. 

Nemi il suo nome, dal latino Nemus, significa bosco sacro.  Furono i Romani a destinare alcuni boschi a culto religioso come la selva di Ariccia e le selve delle coste del lago di Nemi elevandole a rango di bosco sacro, e quindi preservandone di fatto lo stato naturale. Loro sì, hanno pensato di preservarne le bellezze naturali, non alterandone l’ecosistema. Questo è quanto si legge sul sito istituzionale dell’Ente Parco dei Castelli Romani che dovrebbe essere in prima linea nella tutela dell’ambiente protetto che rappresenta.

Si legge anche (sempre sul sito istituzionale dell'Ente Parco dei Castelli Romani) e a dire il vero con molto stupore che: “La complessa ricostituzione di un equilibrio tra specie animali e l’ecosistema che le ospita è uno dei principali compiti dell’Ente Parco, e può essere raggiunto soltanto se tutte le componenti del sistema umano (pubbliche amministrazioni, singoli cittadini e associazioni) intraprendono percorsi comuni condivisi e trasversali; l’equilibrio naturale, del resto, è essenziale per la stessa sopravvivenza della specie umana”.

Ad oggi l’Ente Parco dei Castelli Romani non solo non ha sentito l’esigenza di intervenire su questo tema, magari anche argomentando con pareri e mostrando un atto da noi insistentemente cercato e anche richiesto: il nulla osta.

Del nulla osta ambientale non vi è traccia. Eppure per organizzare una qualsiasi manifestazione nell’area protetta questo iter è obbligatorio. E non è facile neppure ottenere il permesso. Ma, probabilmente c’è solo un ritardo nella pubblicazione dell’atto nell’albo pretorio online e anche probabilmente si troveranno tutti in ferie.

Comunque torniamo a chiedere il pezzo di carta: possiamo vedere il nulla osta?

Torniamo a cercare di soddisfare, non con lectio magistralis, quella volontà di ottenere risposte bio – scientifiche, consci che chi pensa di conservare lo scibile non sarà mai soddisfatto.

Il termine ecosistema (sistema ambiente), come idea di un tutt’uno tra organismi ed ambiente risale a tempi molto antichi, anche se solo nel XX secolo è entrato nel gergo scientifico ufficiale ed è stato proposto per la prima volta dall’ecologo inglese George Tansley nel 1935.

La definizione di ecosistema tratto dalla Enciclopedia Treccani corrisponde ad “unità funzionale fondamentale in ecologia”. E’ l’insieme degli organismi viventi e delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio di materiali e di energia, in un’area delimitata, per es. un lago, un prato, un bosco ecc.

Tutti i fattori ambientali di natura chimico-fisica che caratterizzano un ecosistema, quali la temperatura, il pH, la concentrazione di sali minerali, la quantità di luce, l’ossigeno e l’anidride carbonica disponibili costituiscono le componenti abiotiche. In questa parte inanimata detta "biotopo" alberga la comunità vivente costituita dall'insieme delle componenti biotiche; esse sono formate da specie vegetali, animali e microrganismi e sono dette nel loro insieme “biocenosi".

Si tratta, quindi, di un’associazione biologica che si è creata soprattutto a causa di particolari condizioni climatiche, pedologiche, idrologiche presenti in un determinato spazio geografico, il biotopo, che funge da "supporto attivo" per la comunità vivente (biocenosi).

Ma torniamo al bosco. Per bosco si intende tutto ciò che è compreso tra l'apice delle chiome degli alberi in alto e la roccia madre in basso, vivente o non vivente che sia. Dunque non bisogna concentrarsi solo sulla vegetazione quanto anche sulla fauna. 

Tra gli esseri viventi si considerano quindi tutti i vegetali (alberi, arbusti, erbe, alghe, licheni), gli animali superiori (erbivori, carnivori), gli invertebrati (insetti, ragni, vermi), i funghi e i batteri, molti dei quali assolvono all'importante compito di degradazione delle sostanze morte. L'insieme degli organismi viventi (biocenosi) interagisce poi col clima e col suolo formando appunto, l'ecosistema bosco.

Ne consegue che ogni interferenza, seppur minima, provoca una alterazione delle relazioni tra le diverse componenti di un ecosistema, così strette che, se una di esse viene danneggiata o alterata, l'intero ecosistema risulta turbato.

A Nemi questo è già successo e un esempio ne sono la proliferazione invasiva dei fiori di loto. Piante bellissime (come di virtù certamente sono ricche le biciclette) ma non compatibili con l’ecosistema di questo territorio. E’ bastato un piccolo seme portato, probabilmente senza pensare alle conseguenze, da parte di qualche visitatore a creare un danno all’ambiente che ancora oggi, dopo anni, si sta cercando di debellare con l’eradicazione a mano. 

Ma torniamo a noi: 1500 ciclisti che percorrono il circuito per 5 volte (vedere programma), quindi 7500 biciclette in 48 ore, purtroppo arrecano danni all’ecosistema non indifferenti. Per non parlare dell’impatto dei supporters, degli addetti alla sicurezza, degli uomini della protezione civile, che tra l’altro (non si sa in nome di quale norma) scorrazzano allegramente nei boschi con i fuoristrada (loro possono).

E non si venga a parlare che quei sentieri esistono da secoli (utilizzati in passato da pedoni od al massimo da muli e asini): in un fine settimana si è sottoposto il bosco ad uno stress che normalmente avviene in un decennio.

Per finire, sull’onda del clamore suscitato dallo svolgimento del Campionato MB, nei prossimi mesi quanti ciclisti vorranno cimentarsi nel circuito? 100, 1.000, 100.000? Non sarebbe opportuno cancellare il circuito, ponendo anche dissuasori, allo scopo di evitare ulteriori danni all’ecosistema?

Comunque, nessuno ha la verità in mano ma le posizioni di ognuno andrebbero rispettate a prescindere la dalla valenza o meno della tesi sostenuta.

Il nostro quotidiano lascia molto spazio a coloro che tentano di preservare l’ambiente. Forse i nostri termini non andranno bene a qualche professore ma sicuramente otteniamo spesso dei risultati volti alla tutela del territorio.

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