Redazione
Nemi (RM) – Togli la determina e rimetti la determina. Togli il geologo e metti l’ingegnere. Una dinamica alquanto insolita che si intende evidenziare.
La Determinazione del comune (138 del 4 luglio 2013) prevede l’affidamento dell’incarico, all'ingegner Nando Mastrostefano, relativo alle indagini geotecniche nonché la redazione di una relazione geologica sulla sp32/c "Nemi Lago" meglio conosciuta come via del Tempio di Diana.
Fin qui nulla da eccepire se non fosse che la strada in questione, nell’estate 2012, è stata oggetto di interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del movimento franoso del versante tra via Roma e Via Tempio di Diana per un importo di circa 200 mila euro, effettuati dall’assessorato all’Ambiente – Area Difesa del Suolo – della Regione Lazio e finalizzati alla messa in sicurezza del versante.
A seguito di questi lavori la strada Nemi Lago è stata riaperta.
Insieme per Nemi, (che ha inviato questa ulteriore nota al nostro quotidiano) il gruppo politico che vede l’ex sindaco Cinzia Cocchi seduta ai banchi dell’opposizione in Consiglio, lo scorso ottobre ha preparato un dossier [ CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOSSIER ] nel quale veniva evidenziato il fatto che gli interventi effettuati dall’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, ai fini della riapertura della strada per la quale le precedenti amministrazioni avevano stimato (con l’ausilio di tecnici di Provincia e Regione) circa 1 milione di euro di interventi, non avrebbero messo in sicurezza il versante compreso tra via Roma e via Tempio di Diana. Nel dossier fotografico, Insieme per Nemi evidenzia altresì che sarebbero stati utilizzati fondi pubblici per interventi su proprietà private.
Ma non solo. C’è un altro fatto. E cioè che il 5 settembre del 2012, è stato revocato con la delibera di Giunta l’affidamento di una perizia ad un geologo nell’area sita lungo via Tempio di Diana. Tale revoca è stata motivata dal fatto che l’intervento della Regione Lazio avrebbe messo in sicurezza l’intera area ai fini della riapertura. La riapertura, dunque, c’è stata. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DI REVOCA DEL GEOLOGO ]
"Ciò che salta all’occhio, – commentano da "Insieme per Nemi" – dopo diversi mesi dalla stessa, è l’affidamento con la Determinazione 138 del 4 luglio 2013 dell’incarico revocato (con la stessa finalità investigativa) ad un nuovo professionista (Ing. Nando Mastrostefano). [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'AFFIDAMENTO INCARICO ALL'INGEGNER NANDO MASTROSTEFANO ]
La motivazione viene ricondotta alla necessità di “stimare la possibilità di revocare l’ordinanza sindacale di sgombero n.3/2011” per cui “occorre conoscere le caratteristiche geologiche per definire i parametri utili per la progettazione di eventuali opere di sostegno da mettere in atto ed avere un quadro conoscitivo completo per le opportune opere di difesa che dovranno essere progettate”.
Perché? A cosa serve questa ulteriore indagine tecnica se la Giunta ha asserito nella precedente delibera che non era necessaria ulteriore perizia in quanto la Regione Lazio è responsabile della messa in sicurezza avvenuta (??) considerando che gli interventi hanno interessato anche le aree che dovrebbero essere oggetto dell’attuale indagine.
Ed ancora, – proseguono nelle dichiarazioni da " Insieme per Nemi" – senza nulla togliere all’altissima professionalità del tecnico, perché questa volta si è deciso di affidare l’incarico ad un ingegnere anziché ad un geologo?
E per finire, trattandosi di interventi su proprietà private, gli oneri della perizia tecnica pari ad euro 5.033,60 [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'AUTORIZZAZIONE ALLA SPESA DI EURO 5.033,62 ] e degli eventuali lavori non dovrebbero essere a carico dei proprietari dei terreni??
Perché un altro dispendio di risorse pubbliche, quando la Regione Lazio, come più volte affermato dall’Amministrazione, con i lavori eseguiti ha permesso la riapertura dell’arteria Nemi – Lago?
C’è qualcosa che non va?".
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Roma – Atac ha sottoscritto un protocollo di intesa con la Protezione Civile di Roma Capitale, per la distribuzione di bottiglie d’acqua ai clienti nelle stazioni metro e ferroviarie di maggior afflusso, durante le giornate nelle quali il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile prevede particolari ondate di calore.
In caso di emergenza, il personale dell’assistenza clienti Atac, in forza alla direzione commerciale e presidio del territorio, supporterà l’attività degli operatori e volontari della Protezione Civile di Roma Capitale nelle stazioni individuate quali principali nodi della mobilità cittadina.
L'attività è stata già svolta in via sperimentale nelle stazioni di Saxa Rubra, Ottaviano, Ponte Mammolo, Piramide/Porta San Paolo, Lido Centro.
L'iniziativa, che andrà avanti per le prossime settimane, rappresenta l’ulteriore sforzo di Atac per migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti e ai cittadini.
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Carpineto Romano (RM) – Quest’anno, dopo Tarquinia e Viterbo,Carpineto Romano farà da cornice alla IV edizione del Festival della Complessità.Il Festival non è un convegno, non è un incontro tra esperti; non ci sono complicate teorie da spiegare. È un modo diverso di fare e condividere cultura. In dieci conversazioni propone ai partecipanti un’esperienza irripetibile e l’idea che poche cose sono semplici e che un filo invisibile collega fatti, vicende, passato, presente e futuro delle persone, delle società e di tutto ciò che vive sul nostro pianeta.Questa IV edizione vuole condividere una riflessione su alcuni problemi di questa nostra epoca di globalizzazione in cui il destino di ciascuno appare dipendere dal destino di tutti gli altri e essere collegato a un tutto incomprensibile.
Oggi tutto sembra tradirci. La scienza, il progresso, il benessere che abbiamo conquistato appaiono come rivoltarsi contro di noi e generare inquinamento, conflitti, crisi economica, corruzione, solitudine, malattie inguaribili.Forse dobbiamo ricominciare a porci delle domande: la globalizzazione ci sta rubando la nostra identità? Internet è davvero il futuro? Possiamo imparare ancora dal nostro passato e dalla natura? Che significa fare salute? È ancora possibile uno sviluppo per i territori che abitiamo? Ha senso parlare di valori e beni comuni? Siamo davvero liberi di pensare e di sperare? Viviamo tempi in cui è difficile orientarsi e guardare in avanti: forse è necessario che ricominciamo. Ma non da zero, ma da dove siamo. Diciamo, parafrasando l'indimenticabile Troisi, che Ricominciamo da tre.
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Roma – Il lavoro investigativo svolto dalla Squadra Mobile di Roma nelle ore immediatamente successive all’arresto del Cretarola – autore dell’omicidio di Vincenzo Femia – ha consentito di risalire ad un box che di via di Torrevecchia nella disponibilita’ dell’uomo, che lo aveva affittato utilizzando documenti falsi.
All’atto dell’irruzione i poliziotti della Squadra Mobile quasi non credevano ai loro occhi….. una vera e propria “santa barbara”.
Un “set” completo per un vero killer professionista:
Ø –sei pistole
Ø –un fucile
Ø –notevole quantita’ di munizionamento dello stesso calibro della armi utilizzate sul luogo dell’eccidio.
Ø –un giubbotto antiproiettile
Ø –un passamontagna
Ø –uno scooter – rubato circa un anno fa’ – con caschi integrali.
Sono in corso accertamenti degli investigatori della Squadra Mobile volti alle verifica se tra le armi sequestrate c’è anche l’arma che ha ucciso nel gennaio scorso Femia, oppure se sono state utilizzate per altri omicidi.
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Colleferro (RM) – La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento ed il potenziamento del depuratore di Valle Sette Due. Il primo stralcio dell'intervento, per un importo di circa 1 milione e 300 mila euro, si è reso necessario per soddisfare le accresciute esigenze del comune, che negli anni ha visto l’aumento delle unità abitative sul proprio territorio. “Questi lavori sono indispensabili per il buon funzionamento del sistema di depurazione della nostra città – dice soddisfatto il sindaco Mario Cacciotti – soprattutto per quanto riguarda il IV Km. Il depuratore di Valle Sette Due, infatti opera già al massimo delle sue capacità e necessita dell’indispensabile adeguamento per poter ricevere il carico idraulico proveniente dalle condotte fognarie di Via Latina, ed in particolare dei nuovi nuclei perimetrati in loc. IV km”. In proposito pertanto l’Ufficio tecnico ha predisposto un progetto preliminare per l'adeguamento dell'impianto di depurazione di Valle Sette Due, anche in funzione delle attuali normative in materia, che è stato ritenuto meritevole di finanziamento da parte della Regione Lazio.
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Bracciano (RM) – L’esito del monitoraggio dei principali bacini lacustri nel Lazio realizzato dalla Goletta dei laghi di Legambiente ha dato dei risultati, per il lago di Bracciano, che contraddicono le analisi in possesso dei Comuni rivieraschi fatte dall’ARPA LAZIO che è l’istituzione regionale titolata per legge a tali controlli.
Legambiente nel suo comunicato sostiene che “su un totale di 5 prelievi realizzati nel perimetro dello specchio d'acqua” sono stati rinvenuti 4 punti critici.
Mantenendo fermo l’apprezzamento pubblico per il grande lavoro di attenzione e sensibilizzazione svolto negli anni da Legambiente, le Amministrazioni dei Comuni di Bracciano, Anguillara e Trevignano, tuttavia, fanno presente che le risultanze delle analisi fatte dall’ARPA LAZIO in ben 12 punti a Bracciano, 4 punti ad Anguillara e 3 a Trevignano hanno dato risultati completamente diversi.
Sia Trevignano, sia Anguillara hanno totalizzato il 100% del giudizio di eccellenza sulla balneabilità, mentre per i 12 prelievi effettuati a Bracciano il giudizio di non idoneità ha riguardato unicamente le foci, tornando ad essere positivo a poca distanza dalle foci stesse. Vale la pena a questo proposito sottolineare che tali dati sono tutti consultabili on line sul sito dell’ARPA LAZIO.
A rafforzare le affermazioni delle istituzioni locali a difesa della salute ambientale del lago di Bracciano, si aggiungono le azioni di controllo e salvaguardia delle acque, svolte sia dal Parco Regionale di Bracciano e Martignano, sia dall’ACEA che monitora costantemente le acque del lago di Bracciano durante tutto l'arco dell'anno effettuando, per quanto di competenza, prelievi diffusi sullo specchio lacustre a diverse profondità, senza che siano state rilevate variazioni significative rispetto alle medie storiche dei valori dei parametri controllati.
Lungi dal voler assumere atteggiamenti polemici, i rappresentanti dei Comuni del lago rivendicano la qualità dell’acqua lacustre monitorata con cadenza periodica costante e rassicurano le proprie comunità sull’impegno a mantenere alta la guardia per salvaguardare i propri territori.