Nemi (RM) – Nel 2008 l’Amministrazione provinciale di Roma, a seguito di un evento franoso, verificatosi in occasione di intemperie, ordinò la chiusura della Strada del Lago per garantire la pubblica incolumità, atteso che, a parere dei tecnici della Provincia era in atto uno stato di dissesto geologico di tutta la collina sovrastante la strada, fino al displuvio della zona di Fontan Tempesta.
Il quadro appariva veramente apocalittico. Le indagini geologiche successivamente attivate anche dall’allora Amministrazione comunale di Nemi, confermavano la necessità di un intervento di bonifica e di risanamento di importante rilievo.
Nel periodo autunno – estate del 2012, la Regione Lazio con il Dipartimento Tutela del Territorio, dopo anni di richieste da parte dell’Amministrazione comunale di Nemi, impegnava l’importo di euro 206 mila comprensivo di tutto: opere, progettazione, Iva ecc.
A fronte di questo intervento, la strada del lago viene riaperta. Intendiamoci, come cittadini siamo ben lieti che questo servizio di importanza capitale per l’economia e turismo di Nemi venga ripristinato dopo ben cinque anni. Possiamo pure essere certi, che le opere eseguite siano in grado di garantire in modo assoluto l’incolumità di tutti, compresi quelli che abitano nella zona.
Tuttavia sentiamo il dovere, ritenendo anche di avere il diritto di saperlo, di domandare alle Autorità preposte, tutte e nessuna esclusa, se gli interventi effettuati forniscono le risposte adeguate alle indicazioni tecniche sollevate dall’amministrazione provinciale di Roma nel 2008 e che portarono da allora alla chiusura della strada.
A fronte, infatti, della relativa modestia della somma impiegata, euro 206 mila, e della circostanza chele opere hanno interessato soprattutto via Roma (strada comunale) ed alcune proprietà private confinanti con essa, qualche dubbio appare legittimo.
Delle due l’una: o nel 2008 l’amministrazione provinciale di Roma gettò un allarme sovradimensionato, ed in tal caso, come cittadini ci sentiamo presi in giro; oppure l’allarme era corrispondente allo stato dei luoghi e, in tal caso, ci sentiremo ancora di più presi in giro con l’aggravante di coltivare un legittimo sospetto sul fatto che lo stato di pericolo non sia per nulla cessato.
In ogni caso l’Amministrazione provinciale di Roma, in questi cinque anni, non ha investito un centesimo per la riapertura della strada e, probabilmente, avrebbe potuto agevolmente impiegare, in questo lungo periodo, la modesta somma di euro 206 mila, oggi impegnata con apparente successo.
ROMA, ALLE 15 FLASH MOB CON LETAME ALLA REGIONE: “DAL LETAME NASCONO FIORI”
Redazione
Roma – Oggi, giovedì ì 14 Febbraio alle ore 15:00 di fronte al Palazzo della Regione Lazio, in P.za Oderico da Pordenone , almeno 40 giovani attivisti di "fermare il declino" in tuta bianca, mascherina e pala pronti a spalare il letame che verrà depositato sul marciapiede di di fronte al Palazzo della presidenza della Regione Lazio in P.za Oderico da Pordenone, sul letame saranno posati dei cartelli di sdegno.
Sarà presente anche una grossa rappresentanza di imprenditori laziali pronti a denunciare il malaffare regionale.
“Da Fiorito a De Romanis passando per Maruccio dell'Idv , sono troppi gli esempi di sperpero di denaro pubblico, nessuno può chiamarsi fuori da questo sistema malato che produce solo "Letame", lo dichiara in una nota Roberto Amiconi, capolista nella Lista "Fare per Fermare il declino" alle Elezioni di rinnovo del Consiglio della Regione Lazio.
“Da imprenditore sono cosciente delle istanze e i disagi provenienti dalla categoria e nel corso della mia campagna elettorale, avendo incontrato moltissimi imprenditori, ho deciso di convogliare la rabbia e le proposte, “Fare per fermare il declino” con questa manifestazione vuole concimare e dare nuova vita ad una istituzione da troppi anni alla mercé degli interessi clientelari dei partiti che lontani dall'economia reale si disinteressano dei problemi che l'impresa oggi soffre nella grave crisi economica che attraversa il paese – continua Amiconi. La troppa burocrazia e i tempi troppo lunghi per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione fanno si che le imprese che girano intorno all'indotto dei servizi legati alla Regione siano prossime ala chiusura a causa delle Inadempienze. Si deve cambiare di rotta.
Gli imprenditori e i simpatizzanti di Fare per fermare il declino, strozzati dalle lungaggini burocratico amministrative e dall'inumana tassa dell' IRAP si vedono comprimere lo spazio vitale minimo per continuare a garantire quei posti di lavoro che sono alla base dell'interesse pubblico per questo si ritroveranno di fronte al Palazzo di quella Regione che nell’ultimo ventennio non si è mai accorta del declino e del malaffare in cui si trova, e noi siamo qui a ricordare che cambiare si può”- conclude Amiconi.
MONTE PORZIO CATONE, CASO SHOCK ANTONIO PULITANI: ANTONIO E' TORNATO A CASA!
Monte Porzio Catone (RM) – Il Sindaco di Monte Porzio Catone, Luciano Gori, e tutta l’amministrazione, esprimono tutta la loro soddisfazione per il ritorno a casa del concittadino Antonio Pulitani, “dopo la barbara aggressione – dice il Sindaco Gori – finalmente il nostro concittadino riesce a tornare a casa, ci auguriamo che possa lasciarsi alle spalle tutta questa brutta vicenda, ma ci rendiamo conto che non è assolutamente facile”.
La storia di Antonio Pulitani più che una vicenda di cronaca sembra la trama di un film horror. Era alla guida del suo camion il mattino del 20 ottobre e si trovava all'ingresso di Frascati, su via Conti di Tuscolo, da brava persona qual è, con grande senso civico Antonio si fermò per assistere sei ragazzi rimasti con la loro auto in panne. Sceso dal camion, però, Antonio venne aggredito alle spalle e massacrato di botte con un bastone divelto da una staccionata: fu lasciato in fin di vita sull'asfalto.
Questa storia appartiene al passato, da oggi, finalmente, Antonio è stato dimesso ed è tornato a casa tra i suoi cari.
Ben tornato Antonio!
PAPA RATZINGER E BERNADETTE: NEL 1879 LA VEGGENTE SCRISSE A PAPA LEONE XII 5 MESSAGGI DELLA MADONNA
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Il tentativo che si sta facendo è di registrare, fare cronaca, commentare e legare fatti che ritornano e si concentrano in quest’anno. Il 2013 è all’insegna del grande cambiamento: Il Papa si è dimesso, l’attuale momento economico e politico dell’intero Paese è in profonda crisi. Tra qualche giorno ci sarà un nuovo Governo. Per Pasqua un nuovo Papa. C’è senz’altro un rinnovamento e si può e deve contribuire a far sì che avvenga nella maniera più radicale possibile perché se non si cambia rotta, oltre ad una crisi nella fede (Ior, Vatileaks, preti e pedopornografia, scandali, Elisa Claps, Emanuela Orlandi, ecc) si rischia di sprofondare in una profonda catastrofe globale.Per questo motivo, bisogna dare adesso un messaggio di speranza, ricordando i messaggi che solo la nostra memoria può far riaffiorare al momento giusto.
A volte è necessario credere che il caso non esiste. Papa Benedetto XVI aveva indetto per quest’anno “l’anno della Fede”. Il Papa lascerà il pontificato alle ore 20 del 28 febbraio 2013. Lo ha deciso l’11 febbraio. Non è un giorno a caso perché coincide con la festa liturgica della Madonna di Lourdes, nell’anniversario delle più celebri apparizioni mariane. Il giorno del suo compleanno, il 16 aprile, coincide con la nascita al Cielo di Bernadette Soubirous. Il 19 aprile giorno dell’ inizio del suo pontificato coincide con il funerale della santa dei Pirenei. E per volontà di Giovanni Paolo II dal 1992, l’11 febbraio per la Chiesa è anche la Giornata mondiale del malato. A Lourdes, tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858, la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.
Le apparizioni sono tra le più famose riconosciute dalla Chiesa cattolica, che ha anche riconosciuto ufficialmente come miracolose 68 guarigioni, fra quelle che si sarebbero verificate tra gli ammalati recatisi a Lourdes in pellegrinaggio. L'11 febbraio 1858, Bernadette, sua sorella Antonietta, e la loro amica Giovabnna Abadie, vanno in cerca di legna. Si dirigono verso il "luogo dove il torrente si getta nel Gave". Arrivano dinanzi alla Grotta di Massabielle, Antonietta e Giovanna attraversano l'acqua ghiacciata del torrente. Bernadette, a causa della sua asma cronica, esita a fare altrettanto. E' in quel momento che "sente un rumore come un colpo di vento", ma "nessun albero si muove". "Alzando la testa, vede, nella cavità della roccia, una piccola ragazza, avvolta di luce, che la osserva e le sorride". E' la prima apparizione di Nostra Signora.
C’è un ulteriore grande elemento che non può essere lasciato nel dimenticatoio.
Nel 1879 Bernadette ha scritto a Papa Leone XIII per sottoporgli dei messaggi della Madre di Dio per il nostro secolo. Di queste cinque profezie, quattro si sono già realizzate. La lettera considerata persa per 120 anni, è stata ritrovata dal Padre francese Antoine La Grande, in Vaticano, mentre cercava dei documenti sui miracoli di Lourdes.
Questa lettera al Papa, scritta da Bernadette proprio prima della sua morte, comprende cinque messaggi della Santa Vergine riguardanti gli avvenimenti del nostro secolo e l’avvenire dopo l’anno 2000. Il contenuto della lettera non è mai stato pubblicato e le persone in Vaticano dicono che era stata smarrita. Il Padre La Grande ha scoperto questo scritto il dicembre 1998, in un armadio metallico, nei sotterranei della biblioteca vaticana. Si tratta di cinque pagine, separate, e su ogni pagina si trova una rivelazione.
1. La prima profezia parla soprattutto dello sviluppo del Santuario di Lourdes, dopo la morte di Bernadette: descrive l’espansione di Lourdes come luogo di pellegrinaggio e l’efficacia della celebre sorgente guaritrice.
2. Questo messaggio annuncia una serie di importanti scoperte scientifiche, come l’utilizzazione dell’energia elettrica, la lampadina elettrica, il grammofono ed altri apparecchi elettrici.
3. La terza profezia si riferisce alla presa del potere, in Germania, da parte di Hitler e al Nazismo: a causa di questo, negli anni ’30 si sarebbe prodotta una cosa terribile che sarebbe sfociata in una guerra nella quale, quasi tutte le nazioni, avrebbero preso parte.
4. Gli sforzi degli uomini per viaggiare nello spazio sono annunciati nel quarto messaggio (annunciati ugualmente nel messaggio di Amsterdam). Intorno agli anni ’70, gli Americani riusciranno ad atterrare sulla luna. Profezia realizzata nel 1969, quando l’americano Neil Armstrong calcò, per la prima volta, il suolo lunare.
5. L’ultima profezia, la più lunga di queste predizioni, eccola: “Sua Santità, la Santa Vergine mi ha detto che con la fine del XX secolo arriverà anche la fine della scienza. Una nuova era di fede avrà inizio su tutta la terra. Verrà data la prova che fu Dio a creare il mondo e l’uomo. Sarà l’inizio della fine della scienza nella quale gli uomini non crederanno più. Milioni di uomini torneranno di nuovo a Cristo e la potenza della Chiesa sarà più grande che mai. La ragione, per cui molti uomini non confideranno più negli scienziati, sarà l’attitudine arrogante di questi uomini di scienza che lavorano alla realizzazione di una creatura derivata dall’incrocio fra l’uomo e l’animale. Gli uomini sentiranno allora, nel profondo del loro cuore, che questo non può essere giustificato. In un primo tempo non ci si saprà opporre alla realizzazione di questi mostri, ma gli scienziati saranno finalmente scacciati, come si scaccia un’orda di lupi. Alla vigilia dell’anno 2000 si assisterà ad uno scontro fra gli adepti di Maometto e le Nazioni cristiane. Una terribile battaglia avrà luogo, nella quale 5.650.451 soldati perderanno la vita, e una bomba fortemente distruttrice sarà lanciata su una città della Persia (dal 1935=IRAN). Ma alla fine vincerà il segno della croce e tutti i mussulmani si convertiranno al Cristianesimo. Seguirà un secolo di pace e felicità, poiché tutte le Nazioni deporranno le armi. Ne conseguirà una grande ricchezza, poiché il Signore espanderà la sua benedizione sui credenti. Su tutta la terra nemmeno una sola famiglia rimarrà nella povertà e nella fame. Dio darà, a un uomo su dieci, il potere di guarire le malattie di coloro che chiederanno, per questo, aiuto. In seguito a questi miracoli, si sentiranno le grida di un gran numero. Il XXI secolo sarà chiamato “Seconda Era d’Oro dell’Umanità” ("Prima Era d'Oro dell'Umanità": Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione e Glorificazione di Nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo).
FRASCATI SCHERMA, LA MANCINI SCENDE DALL'AEREO E VINCE IL TITOLO ITALIANO GIOVANI
Redazione
Frascati (Rm) – Camilla Mancini ha compiuto un'altra piccola grande impresa. La fiorettista del Frascati Scherma è stata capace di vincere il titolo italiano Giovani poche ore dopo aver preso l'aereo che la riportava in Italia dopo la trasferta di Budapest. L'atleta frascatana, infatti, aveva partecipato sabato alla prova di Coppa del Mondo Assoluti in terra ungherese dove era uscita di scena nel tabellone dei 64 per mano dell'altra azzurra Volpi. Ma Camilla è un'atleta di carattere e si è scrollata in un attimo di dosso sia la delusione per la gara di Coppa del Mondo sia la stanchezza per il viaggio. Arrivata ad Udine, ha quindi conquistato il titolo italiano della categoria Giovani (riservata agli atleti nati tra il 1993 e il 1995) sbaragliando la concorrenza e eliminando ai quarti la De Zolt (15-10), in semifinale la Biagiotti (15-4) e in finale l'atleta dell'Aeronautica Palumbo, sconfitta con un netto 15-5.
A Udine sono arrivate altre splendide notizie per il Frascati Scherma: nella sciabola, categoria Giovani, Alessandro Riccardi ha conquistato un grande secondo posto, perdendo di una sola stoccata il metallo più pregiato. Emozionante la finale contro l'atleta foggiano D'Armiento che si è imposto per 15-14. Quello di Udine è stato un evento memorabile anche per l'altra sciabolatrice frascatana Flaminia Prearo che è stata capace di conquistare prima la medaglia d'argento nella categoria Cadetti (atleti nati tra il 1996 e il 1998) perdendo solo in finale (anche lei per 15-14) contro l'atleta del Cs Roma Pivanti e poi di meritare anche un bel bronzo nella prova Giovani dove è stata piegata (11-15) in semifinale dalla livornese Baldini.
Tornando alla prova di Coppa del Mondo di Budapest, va segnalato il terzo posto di Arianna Errigo, che da oltre un mese si allena alla “Simoncelli” e che si è fermata solo in semifinale per mano della russa Deriglazova, e il settimo di Carolina Erba, fermata ai quarti proprio dalla Errigo al termine di un assalto tiratissimo (15-14). C'è stata gloria anche per Ilaria Salvatori che dopo una prova individuale non brillante si è riscattata con la vittoria nella prova a squadre assieme a Di Francisca, Errigo e alla giovane Volpi che ha sostituito la Vezzali.
I giovani fiorettisti del Frascati Scherma hanno partecipato, senza grandi riscontri, alla prova internazionale Under 17 che si è tenuta a Pisa.
RUGBY CITTÀ DI FRASCATI SSD, I “VECCHI” FRASCATANI AZZURRI PREMIATI AL FORO ITALICO. GIAMMARIOLI DI NUOVO CONVOCATO NELL'UNDER 18 ITALIANA
Redazione
Frascati (Rm) – C'era anche un'importante rappresentativa di gloriosi rugbisti frascatani tra i circa 400 ex o attuali giocatori italiani che erano presenti lo scorso 3 febbraio, nella sala d'onore del Coni al Foro Italico, in occasione della cerimonia organizzata dalla Federugby per la consegna collettiva dei “cap”, cioè del berrettino che nella tradizione anglosassone simboleggia la presenza in Nazionale. Presenti per l'evento il presidente federale Alfredo Gavazzi che, affiancato dal presidente onorario Giancarlo Dondi e dal vice-presidente vicario Nino Saccà, ha consegnato a tutti loro il cap azzurro con il rispettivo numero di matricola. A rappresentare la storia della palla ovale frascatana c'erano Paolo Paoletti, Giulio Rubini, Franco Bargelli, Giampiero Mazzi, Antonio Spagnoli, Guido Porzio e Paolo Paladini. «E' stata una grande emozione – dice Giampiero Mazzi, uno dei presenti alla cerimonia – anche perché abbiamo potuto ritrovare tanti vecchi compagni di squadra. La consegna del cap e l'inno cantato in campo assieme agli azzurri hanno reso indimenticabile quella giornata. E poi c'è stata la ciliegina sulla torta della vittoria della Nazionale sulla Francia». Mazzi, cinque presenze in Nazionale, è nato rugbysticamente a Frascati dove ha militato fino all'Under 15, poi ha costruito la sua carriera coi colori della Rugby Roma. Attualmente è il vice di Paladini nel Primo XV del Cus Roma. «Ma l'affetto per i colori frascatani non può scomparire – sottolinea –, a maggior ragione pensando al fatto che lì giocano ancora due nipoti e mio fratello Luciano è nello staff tecnico dell'Under 20».
LA CONVOCAZIONE – Renato Giammarioli è tornato ad indossare la maglia azzurra. Il numero 8 dell'Under 20 del Rugby Città di Frascati è stato di nuovo inserito nell'elenco dei ventisei convocati stilato da Fabio Roselli, responsabile tecnico dell’Italia Under 18, per il primo test match ufficiale della stagione 2012-2013 contro i pari età irlandesi, in programma ad Ashbourne(Irlanda) sabato 23 febbraioalle 14.00 locali. Giammarioli, che compirà 18 anni il prossimo 23 marzo, dovrà presentarsi assieme ai suoi compagni martedì 19 febbraio al raduno di Parma, mentre la partenza per l'Irlanda è prevista per il giovedì successivo.
CASTEL GANDOLFO, EMERGENZA BOMBE SUL LUNGOLAGO: IL SINDACO MONACHESI SI APPELLA ALLE AUTORITA' PER UNA BONIFICA PROGRAMMATA
Chiara Rai
Castel Gandolfo (RM) – Affiorano sempre più numerose cassette piene di bombe risalenti alla seconda guerra mondiale sul lago Albano a Castel Gandolfo. Decine e decine. Non si tratta più di ritrovamenti occasionali una tantum, adesso le bombe in spiaggia sono una vera e propria emergenza tanto che il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha dovuto addirittura emettere una ordinanza di interdizione al transito dei pedoni per più di un chilometro di spiaggia a partire dalla località “porticciolo”.
Gli ordigni sono uno dei più massicci regali che ha fatto finora il bacino lacustre ritirandosi ancora di livello. Più le acque si ritirano e più emergono gli esplosivi che i tedeschi gettarono in acqua durante la ritirata per non farli trovare agli americani. Dunque, sepolte dalla bruna ghiaia ed argilla alluvionale, intere cassette colme di bombe, adesso mettono paura. “Di recente c’è stata la bonifica di una bomba a Ciampino – ha detto la prima cittadina Monachesi – colgo l’occasione per rinnovare l’appello alle autorità competenti, Prefettura e Genio Civile compresi, affinché avviino quanto prima un intervento di bonifica ma che sia programmato e non straordinario perché occorre studiare insieme un'azione risolutiva dell’annoso e emergenziale problema”. Del resto lo scorso anno è stato sommerso l’armamento intero del secondo battaglione Friuli che fu disarmato dai tedeschi al momento dell’armistizio.
Già allora, gli artificieri dell’Esercito, hanno indicato che in corrispondenza del porticciolo di Castel Gandolfo dovrebbero essere sommerse bombe da mortaio, al centro canottaggio le bombe a mano e in via dei Pescatori le bombe di tipo ballerina e lenticolare. Insomma un vero e proprio arsenale che rischia di creare non pochi problemi di sicurezza, specialmente adesso che ci si avvia verso la primavera e la spiaggia torna ad essere frequentata. Addirittura nell’aprile del 2011 un uomo di Ariccia ha consegnato alla polizia di sua spontanea iniziativa un ordigno bellico trovato lungo il lago senza chiamare gli artificieri. Si trattava di un mortaio della seconda guerra mondiale, preso in mano e trasportato su un carro attrezzi di proprietà dell'uomo. In commissariato scattò un piano di sicurezza e blocco delle attività del presidio di polizia per permettere l'arrivo degli artificieri e il disinnesco del mortaio. E di ordigni bellici ce ne sono da scovare, se si pensa che proprio durante la seconda guerra mondiale, nella fase più dura dei bombardamenti anglo-americani seguita allo sbarco di Anzio, molti civili si rifugiarono nelle gallerie ferroviarie e proprio lì vicino avvenivano i passaggi di munizioni, se si immagina inoltre che la stazione di Castel Gandolfo, è posta a metà strada tra l'omonima cittadina e la spiaggia del lago. Poi, attraversato con un passaggio a livello, il secondo tornante della strada statale che scende verso il lago, vede sbucare la ferrovia dal cratere con un altro traforo, fino su alla stazione di Albano Villetta lungo la via Appia, anch’essa sosta prediletta dei guerriglieri.
SSD COLONNA, PALLAVOLO. IL RESPONSABILE URGOLO: «OTTIMA ANNATA PER UNDER 13 E UNDER 14»
Redazione
Colonna (Rm) – Nella Società Sportiva Dilettantistica Colonna si è ritagliato uno spazio importante anche il volley (tutto al femminile) da due anni affidato al responsabile del settore Giancarlo Urgolo. «Abbiamo un gruppo di circa trenta tesserate che si divide tra minivolley, con piccole atlete dai 5 agli 8 anni, e il gruppo Under 13 e 14 che gioca su due campionati, ma che di fatto è composto dalle stesse ragazze, nate tra il 1999 e il 2002. Entrambe le selezioni sono affidate a coach Maria Teresa Cannuccia, un tecnico estremamente preparato e competente che sta facendo davvero un grosso lavoro». Le più piccole aspettano il “torneone” organizzato dalla Federazione e previsto tra marzo e aprile. «Il loro obiettivo è solo quello di crescere e iniziare a prepararsi per il salto nell'agonistica» sottolinea Urgolo. Le più grandi, intanto, si stanno facendo valere nei loro campionati. «L'Under 14 è prima in classifica e l'Under 13 è quarta: sono evidenti i miglioramenti rispetto allo scorso anno, c'è anche un grande affiatamento tra le atlete e siamo molto soddisfatti come stanno andando le cose». I progetti di Urgolo per il settore volley sono diversi. «Abbiamo intenzione di intavolare alcuni rapporti con scuole del territorio, ma anche con parrocchie della zona. La speranza è quella di allargarci anche ad altre categorie, anche se forse almeno per l'anno prossimo la situazione rimarrà questa. Tra l'altro – rimarca il responsabile del settore volley – dobbiamo sempre fare i conti con i problemi di spazi all'interno della tensostruttura dove facciamo attività e che condividiamo con basket e pattinaggio artistico». Proprio oggi (alle ore 18,30) l'Under 13 giocherà in casa contro l'Albano, mentre domenica l'Under 14 (ore 11) dovrà difendere il suo primato sul campo del PalaOlimpic Colleferro.
L'EVENTO – Lo stesso Urgolo è anche responsabile del settore pattinaggio. «Ne approfitto per ricordare che il prossimo 27 febbraio alle ore 17 presso la nostra tensostruttura si terrà una manifestazione dal titolo “La Rotella”, un'esibizione molto affascinante delle nostre tesserate. Consiglio a tutti di partecipare».
VIRTUS ROMANINA CALCIO A 5. JUNIORES D'ELITE, È L'ORA DELLA VERITÀ. MISTER DI VITTORIO: «CON L'ACQUEDOTTO SARÀ UNA SUPER PARTITA»
Redazione
Roma – In palio il primo posto. Nel campionato di Juniores d'Elite è il momento della verità per la prima piazza che garantisce la qualificazione diretta alla finale dei play off di fine stagione e la Virtus Romanina è una delle protagoniste. L'altra è l'Acquedotto, attuale capolista con un punto di vantaggio sui ragazzi di mister Emanuele Di Vittorio che venerdì prossimo saranno ospiti della battistrada. «La prepareremo come tutte le altre – dice il tecnico della Virtus Romanina – prendendo come riferimento gli spunti offerti dalla gara d'andata. Cercherò come sempre di trasmettere serenità ai miei ragazzi e non far pesare loro troppo questo incontro a livello emotivo. Certo, sappiamo che è una gara importante che però non determina nulla ai fini della vittoria finale del campionato, in quanto ci saranno i play off dove tutto tornerà in ballo». La squadra, però, è in un grande periodo. «Queste gare ti portano naturalmente ad essere molto “carichi” – dice Di Vittorio -, anche se non potremo avere Moranti e Masci, mentre speriamo di recuperare Gabrielli uscito malconcio dall'ultimo match. Mi aspetto una partita intensa e spettacolare come all'andata dove magari meritavamo più noi la vittoria, ma loro si dimostrarono più cinici. L'Acquedotto – continua l'allenatore – è una grande squadra, esperta tatticamente e tecnicamente preparata, ma noi andremo lì a fare la nostra gara senza mollare su nessun pallone. Consiglio a tutti gli appassionati di calcio a 5 giovanile di seguire questo scontro diretto perchè ci saranno in campo tanti talenti che potrebbero ritagliarsi spazi importanti nel nostro futsal». Nell'ultimo turno la Juniores d'Elite ha sconfitto 10-3 il Divino Amore con sette reti di uno scatenato Raguso, doppietta di Di Pasquali e gol di Carluccio. «Buono il risultato e a tratti alcune trame di gioco, pero si poteva e si doveva essere più concentrati sulla fase di non possesso» conclude Di Vittorio.
LE ALTRE SQUADRE – La serie D maschile ha espugnato il campo dell'Atletico Palestrina (6-3), mentre la D femminile lunedì ha visto rinviata la sua sfida per maltempo. L'Under 21 ha superato la Vis Subiaco per 6-3, mentre gli Allievi hanno battuto 8-6 in casa l'Innova Carlisport e i Giovanissimi hanno ceduto 5-3 sul campo dello Sporting Coppa d'Oro.
BASKET FRASCATI, SERIE C2 SUBITO VINCENTE CON MOCCI. CAPITAN PAPALOTTI: «IL GRUPPO È STATA LA CHIAVE DEL SUCCESSO»
Redazione
Frascati (Rm) – Il neo tecnico della serie C2 del Basket Frascati Linea Gaggioli Cristiano Mocci l'aveva detto. «Ho visto una grande voglia di riscatto nei ragazzi che sono più agguerriti che mai». E le prime sensazioni da coach dell'ex “vice” di Nevio Ciaralli erano evidentemente giuste. La squadra tuscolana, dopo il sofferto cambio dell'allenatore, ha subito festeggiato una vittoria che mancava da due mesi esatti (ultimo successo il 9 dicembre contro il Pamphili) piegando il Tevere Basket per 72-68. «Una vittoria determinante per la classifica – dice il neo capitano Marco Papalotti -. La chiave del successo è stato il gruppo e l'affiatamento subito trovato tra noi e i nuovi arrivati». In effetti di cambiamenti ce n'erano stati tanti nelle ore precedenti il match: dopo l'esonero di coach Nevio Ciaralli avevano lasciato Frascati l'ex capitano Peruzzi, Giulio Ciaralli, Chianese, Vinci e Policari, mentre hanno fatto il loro esordio assieme al “nuovo” primo tecnico Mocci anche il play Valerio Romanazzo e la guardia (o ala piccola) Angelo Mulè. «Indietro non guardo – sottolinea Papalotti -, bisogna pensare al presente: abbiamo un allenatore e uno staff fantastici, Cristiano Mocci e Valerio Libutti sono due persone competenti e con una grande passione per questo sport. Poi – continua l'ala – c'è una società solida con un presidente come Fernando Monetti che non ci fa mancare nulla: siamo privilegiati a giocare qui e chi se n'è andato si renderà conto di cosa ha perso». Papalotti vuole ringraziare i suoi compagni per la scelta di concedergli il ruolo di capitano. «La designazione è stata fatta tra noi ed è stata inaspettata: è un'emozione unica ed un onore essere capitano di questi ragazzi fantastici. Cercherò di dare il buon esempio sia per la squadra che per chi ci guarda». Il Frascati Basket è atteso ora da due impegni ravvicinati. «I prossimo match, sia sabato a Ostia che il recupero del mercoledì successivo a Velletri, saranno duri. Ma non saranno partite facili anche per i nostri avversari – chiosa Papalotti – perché siamo un gruppo che non molla e, pur avendo il massimo rispetto di Ostia e Velletri, proveremo a fare risultato».
MONTE COMPATRI, FIAMME GIALLE SEQUESTRANO 3 MILA BORSE E ACCESSORI CONTRAFFATTI
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Monte Compatri (RM) – Adesso anche le più note griffe dell’alta moda entrano nel business delle organizzazioni cinesi dedite alla produzione ed alla distribuzione di merce contraffatta.
Oltre trentamila sono le borse e gli accessori di abbigliamento sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nell’ambito di un piano di controlli che ha riguardato la Capitale, scattato a seguito del sequestro di merce contraffatta in un negozio, gestito sempre da cittadini cinesi, ubicato nei pressi di Montecompatri.
Le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati, dopo lunghi e laboriosi accertamenti, sono riuscite a risalire al magazzino di smistamento, situato a Roma nella zona di Tor Pignattara, al cui interno sono state rinvenute borse ed altri capi di abbigliamento perfettamente riproducenti modelli e marchi delle famose case di alta moda “Gucci”, “Louis Uitton” e “Alviero Martini”.
La merce, destinata principalmente ad invadere il mercato della Capitale specie attraverso la consueta rete di venditori africani, sarebbe stata venduta ad un prezzo sensibilmente inferiore rispetto all’originale, con notevoli danni per le case madri ed i rivenditori autorizzati, oltre che per le casse dell’Erario, in ragione dei mancati introiti legati all’IVA ed alle imposte sui redditi.
Gli artefici del giro erano soliti introdurre e prelevare le partite di merce soprattutto nelle ore notturne, al fine di scongiurare eventuali “spiate” da parte di occhi indiscreti.
Tre cittadini di etnia cinese sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Roma per i reati di ricettazione, alterazione di segni distintivi di prodotti industriali, detenzione e vendita di merce contraffatta.