COLLEFERRO, APPROVATA GRADUATORIA PER ASSEGNAZIONE DI 28 ALLOGGI POPOLARI

Redazione

Colleferro (RM) – Questa mattina la Giunta comunale ha approvato la graduatoria per l’assegnazione  degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che verrà pubblicata lunedì 3 dicembre. Nel corso della seduta si è deciso inoltre di inviare l’elenco alla Guardia di Finanza affinché provveda a verificare, per quanto di sua competenza, i requisiti ai fini dell’assegnazione. “E’ un ulteriore elemento a garanzia dei cittadini che hanno presentato domanda – spiega il Sindaco Mario Cacciotti -. Nel frattempo proseguiranno gli ultimi lavori per il completamento dei 28 alloggi e speriamo di poterli assegnare entro il 31 dicembre. Con queste case si potrà risolvere, almeno in parte, la necessità di tante famiglie di avere la disponibilità di una casa popolare. Certo non si risolve in tutto l’emergenza abitativa ma è sempre un importante passo avanti”.

I 28 alloggi di via Colle Bracchi, il cui cantiere era stato ripreso dall’Amministrazione comunale nel 2008, dopo un lungo iter giudiziario a causa del fallimento della ditta aggiudicataria dei lavori, sono stati quasi completamente in seguito ad un finanziamento regionale di oltre 1 milione di euro, ottenuto proprio per rendere abitabili quelle case. Mancano solo pochi ritocchi e, a breve, potranno essere finalmente consegnate alle famiglie aventi diritto.

tabella PRECEDENTI:

29/10/2012 COLLEFERRO, ATER: MERCOLEDI 31 OTTOBRE LA CONSEGNA DI 3 NUOVI ALLOGGI .


 




LAZIO, SANITA': NUOVE NOMINE DELLA POLVERINI "DIMISSIONARIA" PER LE ASL RMH E RMF

Chiara Rai

Castelli Romani (Rm) – Nuove nomine nelle asl RmH e RmF: per il distretto sanitario castellano, Anzio compreso, il nuovo commissario straordinario è Claudio Mucciaccio e per Civitavecchia Tolfa e Allumiere c’è Camillo Riccioni.

Mucciaccio ex sindaco di Grottaferrata negli anni ottanta, di estrazione politica di centrodestra favorito nelle fila Udc e con 40 anni alle spalle di attività medica, ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario tra il 2003 e il 2005 e adesso ha raccolto un incarico non di facile gestione: la sanità castellana ha diverse criticità da affrontare.

A partire dal sovraffollamento del pronto soccorso di Albano per proseguire con gli interventi di messa in sicurezza di Velletri e le carenze di pediatria a Marino nonché lo stallo de lavori all’ospedale dei Castelli. Per Camillo Riccione, direttore generale in carica della Asl RmA, angiologo classe 1956 la nomina di commissario straordinario lo impegnerà su due fronti.

Un nome che fa discutere sia Fli che il Pd che criticano la scelta del presidente regionale dimissionario Renata Polverini la quale ha scelto una figura già impegnata in ambito sanitario: insomma un direttore per due Asl, per i finiani e il centrosinistra è davvero troppo.  




FRASCATI, 3 CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA ESCONO DAL GRUPPO CONSILIARE PD E ADERISCONO AL GRUPPO MISTO

Redazione

Frascati (RM) – I Capigruppo della coalizione di centrosinistra, nel corso dell’odierna seduta del Consiglio Comunale, hanno preso atto della decisione di tre consiglieri comunali – Giuliano Caggiano, Romualdo Paoletti e Gianluigi Peduto – di lasciare la maggioranza di governo della Città, uscendo dal Gruppo consiliare del Pd per aderire al Gruppo misto. Questa decisione ha di fatto sancito il venir meno della maggioranza.  Il Sindaco, preso atto della posizione assunta – con senso di responsabilità – dai Capigruppo del centrosinistra, ha concordato sulla opportunità di sospendere il Consiglio Comunale e le votazioni dei punti all’ordine del giorno, riservandosi un momento di riflessione insieme alle forze politiche, riconoscendo la necessità di avviare una fase di consultazione per condividere ipotesi programmatiche utili a valutare se vi siano ancora le condizioni politiche per proseguire nell'attività di amministrazione della Città, sentendo forte la necessità di non lasciare Frascati senza un governo stabile in una delicata fase di completamento del programma elettorale e di rilancio dell'attività amministrativa.
 




CITTA' DEL VATICANO, BENEDETTO XVI° SU TWITTER

E.G.

Città del Vaticano – Benedetto XVI entra in Twitter. Tutte le informazioni a riguardo saranno comunicate il prossimo lunedì, 3 dicembre, in una conferenza che avrà luogo nella Sala Stampa della Santa Sede e a cui parteciperanno l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, monsignor Paul Tighe, segretario dello stesso dicastero, padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il direttore de “L'Osservatore Romano”, Gian Maria Vian e il “Media advisor” della Segreteria di Stato, Greg Burke.
Si deve ricordare che il Papa ha utilizzato già una volta i 140 caratteri di Twitter, quando a giugno del 2011, ha lanciato il portale informativo del Vaticano www.news.va , con le parole: “Cari amici, ho appena dato l’avvio a www.news.va. Sia lodato Gesù Cristo! Con le mie preghiere e la mia benedizione, Benedictus XVI”.
 




BRACCIANO, PARTITI I LAVORI PER LA NUOVA ROTATORIA IN LOCALITA' RINASCENTE

Redazione

Bracciano (RM) – Al via i lavori per la costruzione di una nuova rotatoria sulla Braccianese Claudia, in prossimità del centro abitato di Bracciano. Finanziata dall'Amministrazione Zingaretti con 850 mila euro, l'infrastruttura consentirà di eliminare un pericoloso incrocio stradale tra Braccianese Claudia, Settevene Palo I e Settevene Palo II. “L'apertura del cantiere – ha affermato l'assessore provinciale alla Viabilità, Marco Vincenzi presente alla cerimonia di consegna dei lavori alla ditta appaltatrice insieme al sindaco Giuliano Sala e al consigliere provinciale Emiliano Minnucci – è la migliore conferma che entro brevissimo tempo avremo dato una risposta definitiva, strutturale e di sicurezza in questo tratto della Braccianese dove la convergenza di tre strade provinciali e della viabilità locale, determina nelle ore di punta gravi ingorghi e congestionamenti.

Questa è l'undicesima rotatoria, con l'eliminazione di altrettanti pericolosi incroci – ha sottolineato Vincenzi – realizzata dalla Provincia in poco più di 4 anni con un investimento di quasi 6 milioni di euro. A conferma dell'attenzione dell'Amministrazione Zingaretti per garantire agli automobilisti di viaggiare su strade sicure e non intasate dal traffico così da evitare inutili perdite di tempo”. La nuova rotatoria avrà un raggio di 24 metri, sarà illuminata e dotata di banchine laterali. L'Amministrazione provinciale si farà carico di realizzare anche la messa in sicurezza degli ingressi viari al quartiere Rinascente e alla lottizzazione Capanna, limitrofi alla nuova infrastruttura. “L'apertura di questo cantiere è l’ulteriore dimostrazione – ha aggiunto il consigliere provinciale Emiliano Minnucci (Pd) – della grande attenzione che la Giunta Zingaretti ha dimostrato in questi anni in tema di sicurezza, viabilità e infrastrutture. Nonostante i tagli agli Enti locali le priorità di palazzo Valentini sono sempre state evidenti e il grande numero di cantieri aperti e soprattutto quello delle opere realizzate lo dimostrano. Questa rotatoria, in particolare, permetterà ai cittadini del territorio di viaggiare più speditamente e di evitare il traffico che in questa area era solito formarsi”.

 




COLLEFERRO, MANIFESTAZIONE DI SABATO, L’INVITO DEL SINDACO: “VENITE TUTTI IN PIAZZA PER DIFENDERE IL LAVORO”

Redazione

Colleferro (RM) – “Invito i cittadini a scendere in piazza per manifestare tutti insieme contro la chiusura delle nostre fabbriche, per difendere il lavoro nel nostro territorio”. E’ l’esortazione del sindaco Mario Cacciotti che sabato prossimo, 1 dicembre, scenderà in piazza, accanto agli altri primi cittadini del comprensorio ed ai sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Ugl che hanno promosso la mobilitazione, per ribadire la forte preoccupazione per il progressivo depauperamento industriale nella Valle del Sacco e la volontà di intraprendere una strada comune per rilanciare tutta l’area. Cacciotti, come i sindaci di Artena, Carpineto, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni e Valmontone sarà alla testa del corteo che a partire dalle ore 9,30, dal piazzale della piscina comunale, sfilerà lungo le vie della città fino a giungere sotto il palazzo comunale, in piazza Italia. “Il nostro è da sempre un territorio a vocazione industriale – dice Cacciotti – ed è impossibile pensare di seguire strade alternative, come il turismo, che non avrebbero motivo d’essere. Dobbiamo perciò difendere a tutti i costi ciò che rimane, impedire alle aziende presenti di delocalizzare, dobbiamo far sentire forte la nostra indignazione per una crisi che si cerca di risolvere sulla pelle dei lavoratori. Tutti insieme, sindaci, lavoratori, cittadini, la nostra voce sarà ancora più forte”.




ARICCIA, AL VIA IL MERCATINO DEGLI ARTISTI ARTIGIANI.

Redazione

Ariccia (RM) – Le Associazioni Culturali "Il Giardino dei Cristalli & Arte e Armonia" i prossimi sabato e domenica 15 e 16 dicembre dalle ore 10.00 – 20.00 presentano presso “colibrico” via Nettunense km. 7.100 Ariccia (Rm) Il mercatino degli artisti artigiani “Aspettando il Natale”. Le opere che saranno esposte sono realizzate artigianalmente con l’unico elemento che solo gli Artisti conoscono: La creatività.
 




NEMI, UN’ALTRA BUFERA GIUDIZIARIA INVESTE IL COMUNE: INDAGATI ALBERTO BERTUCCI E GIOVANNI LIBANORI

Chiara Rai

Nemi (RM) – Un’altra bufera giudiziaria per il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, questa volta indagato per “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, perché in veste di amministratore del Comune di Nemi, nell’ordinanza 21 del 26 agosto 2010 “falsamente attestava, riferendosi al campo sportivo Iorio di Nemi” l’idoneità del campo, visto il certificato di agibilità del campo di gioco che consente agli spettatori di accedere alle tribune in muratura e ciò sebbene l’impianto sportivo fosse privo di certificato di agibilità, privo di attestazione di allaccio alla pubblica fognatura, privo di certificazione antincendio e addirittura composto da alcuni manufatti abusivi (tribuna per ospiti, toilette, due magazzini, spogliatoi e club House).

Indagato anche il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori

Una vicenda, quella del campo sportivo Iorio che non ha risparmiato neppure l’attuale consigliere di maggioranza Giovanni Libanori, il quale è indagato anch’egli per “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, perfino recenti, perché addirittura si sarebbe spacciato per il sindaco di Nemi attestando la perfetta idoneità del campo sportivo. In pratica Libanori, “attribuendosi la qualifica di primo cittadino del Comune di Nemi nel nulla osta “disponibilità campo giuoco stagione sportiva 2012/2013 del 16 luglio 2012 (già eletto consigliere di maggioranza) falsamente attestava, riferendosi al campo sportivo Iorio, la perfetta idoneità da ogni punto di vista normativo sulla sicurezza ed agibilità del campo di giuoco e degli annessi servizi e strutture a corredo” e ciò sebbene l’impianto sportivo risultava privo delle attestazioni su riportate.

Alberto Bertucci, il quale in campagna elettorale promise che avrebbe riaperto lo stadio già i primissimi giorni dopo l’elezione, adesso si ritrova indagato per falso ideologico nonché rinviato a giudizio per turbativa d’asta e frode nei confronti dello stesso Comune che amministra e rappresenta.


Si stanno scrivendo le pagine più nere nella storia del Comune di Nemi.

Un sindaco doppiamente perseguito dalla giustizia penale è una onta troppo pesante da digerire. E’ quantomeno umiliante essere rappresentati, in questo momento storico, da persone che arrogantemente dicono di perseguire la legalità, come ha sempre asserito il consigliere indagato Libanori (che addirittura avrebbe firmato in veste di sindaco quando invece non lo è) e che invece fanno pesare sulla cittadinanza una reale vergogna per il fatto di essere amministratori in carica nell’occhio del ciclone della Magistratura.

Si pensa a fare feste a riempirsi la bocca di presunte incensazioni da parte della stampa Europea, sicuramente ignara che al timone di uno dei paesi più preziosi di bellezze naturalistiche e archeologiche dei Castelli Romani c’è un sindaco che sta subendo un processo per aver tentato di frodare il proprio Comune e probabilmente potrebbe subire anche un altro processo per aver dichiarato il falso.

La matematica non è un’opinione e quando i nonni parlano con i proverbi affermando che “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino” non gli si può certo controbattere sventolando la bandiera della legalità e dandogli dei rimbambiti!

ALTRI tabella:

    29/11/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI

    26/11/2012 NEMI, IL VIGILE MERLONGHI FA CAUSA AL COMUNE

  24/11/2012 NEMI, PROLIFERANO GLI IMPUTATI NELL'ESERCIZIO DI PUBBLICHE FUNZIONI: FILIPPO MERLONGHI IMPEGNATO IN UN PROCESSO PENALE
  21/11/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: COTRAL E LA SINDROME DEL TERSICOREO
  19/11/2012 NEMI, ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE NELL'ACQUISTO DEI BENI COMUNALI
15/11/2012 NEMI, CASO SINDACO RINVIATO A GIUDIZIO. INSIEME PER NEMI CHIEDE LE DIMISSIONI IMMEDIATE COME ATTO DOVUTO
07/11/2012 NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO
  24/10/2012 NEMI, RIMESSI I SIGILLI AL CAMPO SPORTIVO
23/10/2012 NEMI STRADA PROVINCIALE "NEMI – LAGO": LA PROVINCIA ALL'OSCURO DI TUTTO
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
20/07/2012 NEMI, SIGILLI DEL TRIBUNALE ALLO STADIO LUCIANO IORIO
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI


 




NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI

I bambini della scuola di Nemi hanno avuto, finora, i riscaldamenti accesi soltanto fino alle dieci del mattino, mentre per fare una opportuna comparazione, ieri 28 novembre alle 18 in Comune i termosifoni nell’aula consiliare erano accesi con tanto di finestre aperte alla faccia della spending review.

Dopo un giro di parole poco chiaro, il sindaco non ha dato dettagli sulla riapertura della Nemi – lago, ma si è limitato ad asserire sostanzialmente che  la sua giunta è stata l’unica, dopo 3 anni e mezzo d’inerzia, a ottenere un finanziamento di oltre 200 mila euro

 

Chiara Rai

Nemi (RM) – Un consiglio comunale a Nemi affatto partecipato e con una maggioranza, in particolare il sindaco Alberto Bertucci e il consigliere Giovanni Libanori, sempre più improvvisata, guidata dalla presunzione e arroganza in un momento critico per la cittadina che si impoverisce sotto il profilo sociale, con una immagine dell’Ente danneggiata da vicende giudiziarie gravi e dove l’attenzione è concentrata su feste, eventi e celebrazioni che vedono impegni di spesa sempre più consistenti. Un bilancio in sofferenza, come dichiarato dagli stessi amministratori che, come del resto accade anche negli altri Comuni, hanno dovuto far quadrare i conti per arrivare all’approvazione della variazione di assestamento generale di bilancio 2012 che non ha portato, come sperato da gran parte della cittadinanza, alla diminuzione delle aliquote Imu.

In pratica nonostante il sindaco Alberto Bertucci avesse in estate annunciato che si sarebbe impegnato per abbassare l’Imu, non ha potuto tener fede alle promesse fatte, e l’Imu a Nemi grava più sulla prima casa che sulla seconda.

Nella seduta di ieri 28 novembre si è approvata la convenzione per la realizzazione del centro di raccolta delle dichiarazioni di volontà per la donazione post – mortem per i tessuti, organi e cellule a scopo di trapianto terapeutico presso l’Ufficio Anagrafe del Comune. Una convenzione senz’altro positiva, lo stesso consigliere Frison ha ricordato che in passato si era già provato a farla ma che poi non ha avuto il seguito sperato (Frison ha auspicato che questa volta sia applicata in maniera concreta e il consigliere Libanori a chiesto a Bertucci che venisse pubblicizzata ai cittadini anche mediante una lettera fatta pervenire agli stessi) ma che in questo determinato momento, la convenzione di cui sopra, non appare certamente come una priorità rispetto alle tante emergenze e criticità che subisce Nemi. Per di più Governo e associazioni riconosciute fanno una costante informazione in merito e ci sono diverse possibilità di donazione ormai consolidate alla quale si aggiunge, con l’approvazione della convenzione di ieri, la possibilità di compilare una scheda presso l’ufficio anagrafe di Nemi. Nel nostro Paese infatti, per la manifestazione della volontà di donare, già vige il principio del consenso o del dissenso esplicito (art. 23 della Legge n. 91 del 1 aprile 1999; Decreto del Ministero della Salute 8 aprile 2000). Il "silenzio-assenso" introdotto dagli artt. 4 e 5 della Legge 91/99 non ha mai trovato attuazione. A tutti i cittadini maggiorenni è dunque offerta la possibilità (non l'obbligo) di dichiarare la propria volontà (consenso o diniego) in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte, attraverso le seguenti modalità: 
– la registrazione della propria volontà presso la propria Asl di riferimento o il medico di famiglia, attraverso un apposito modulo. Queste dichiarazioni sono registrate direttamente nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), il data-base del Centro Nazionale Trapianti, che è consultabile dai medici del coordinamento in modo sicuro e 24 ore su 24;
 – la compilazione del c.d. "tesserino blu" (pdf, 20 Kb) del Ministero della Salute o del tesserino di una delle associazioni di settore, che deve essere conservato insieme ai documenti personali; qualunque dichiarazione scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, (considerata valida ai fini della dichiarazione dal Decreto ministeriale 8 aprile 2000), anch'essa da conservare tra i documenti personali;
–  l’atto olografo dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO). Grazie ad una convenzione del 2008 tra il Centro Nazionale Trapianti e l’AIDO, anche queste dichiarazioni confluiscono direttamente nel SIT.

Tanto per citare invece una priorità che poteva essere affrontata dal Comune di in maniera immediata: fino a ieri, oggi non sappiamo se la situazione è cambiata, i bambini della scuola di Nemi hanno avuto i riscaldamenti accesi soltanto fino alle dieci del mattino, mentre per fare una opportuna comparazione, ieri alle 18 in Comune i termosifoni nell’aula consiliare erano accesi con tanto di finestre aperte alla faccia della spending review. Ecco, oltre alla donazione degli organi (iniziativa importante) esistono priorità di ordinaria amministrazione che meritano attenzione. La convenzione di Nemi è stata approvata all’unanimità con parere favorevole anche dell’opposizione.   

Subito dopo si è arrivati all’approvazione del regolamento del Piano di distribuzione carburanti. Un regolamento che vede la dislocazione dell’unico distributore di benzina presente a Nemi in altro sito idoneo ad accoglierlo, lontano dalla scuola e dal centro. Il sito, ha dichiarato la maggioranza, è stato già identificato e l’approvazione del regolamento è stato dichiarato dal consigliere Giovanni Libanori l’unico atto concreto esistente: “Abbiamo fatto scopa – si è espresso in questi termini il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori – e tirato fuori il regolamento”. Favorevoli al piano distribuzione carburante ma perplesse i due consiglieri di opposizione Cinzia Cocchi (Insieme per Nemi) e Stefania Osmari (Partecipazione Democratica), le quali hanno fatto notare al sindaco che avrebbero voluto conoscere e studiare meglio il regolamento per poter esprimere un eventuale giudizio favorevole. Nello specifico Cinzia Cocchi ha detto: “mi dispiace dover ogni volta ricordare al sindaco che questo è un altro tema che si è iniziato ad affrontare con la precedente amministrazione – ha detto – e ritengo che Bertucci ex assessore all’Ambiente ricordi bene che sono stati fatti determinati passaggi già in passato”. Di fatti, ha ricordato Cocchi, che erano stati fatti atti propedeutici per l’istituzione del regolamento, tanto è vero che l’Ente Parco espresse un parere in merito: “Mi auguro che il regolamento sia stato stilato  – ha aggiunto Cocchi – in modo e maniera da tener conto di tutte le ragioni e parametri opportuni ad una corretta istituzione di un Piano distribuzione carburante adeguato”. Infine Cocchi ha inteso ricordare che questa celere approvazione, combacia, con la scadenza temporale di dismissione (entro il 31 dicembre) imposta nei fatti dalla Total che finora ha fornito carburante a Nemi. Il consigliere Stefania Osmari, a proposito, ha sottolineato che l’approvazione del piano distribuzione carburanti è un intervento degno di approfondimento e studio: “si tratta di interventi che vanno in variante al piano regolatore – ha detto Osmari – pertanto, pur non essendo contraria ma impossibilitata a dare un parere positivo, chiedo l’istituzione di una commissione per studiare questo argomento”. Osmari ha altresì ricordato che nelle sedute precedenti aveva già richiesto l’istituzione di una commissione urbanistica in quanto strumento fondamentale per Nemi, data la sua ubicazione regolata da diversi vincoli. Il sindaco ha inteso rispondere a Cocchi utilizzando termini come “baggianate”, cercando di screditare le asserzioni dei due consiglieri attraverso una spicciola liquidazione dell’argomento. Più precisa, invece, la risposta del vicesindaco Edy Palazzi, che ha comunque voluto rassicurare la minoranza asserendo che il piano è stato concertato con esperti e sostanzialmente è fedele alla regolamentazione regionale in materia. Palazzi si è infine resa disponibile ad eventuali richieste di approfondimento.

Arrivati al bilancio il consigliere Cocchi ha ricordato al sindaco che non ha abbassato le aliquote Imu nonostante le rassicurazioni e l’invito ai consiglieri di minoranza al voto favorevole avanzato dello stesso Bertucci nella precedente seduta estiva. Il consigliere Osmari, di concerto con Cocchi, ha osservato la sofferenza e poca disponibilità economica rivolta ai servizi sociali.  

In conclusione la maggioranza ha risposto a due interrogazioni dei rispettivi consiglieri di minoranza. La modalità utilizza dal sindaco nel rispondere alle interrogazioni si è palesata con connotazioni irriverenti nei confronti della minoranza e anche di presa in giro nei riguardi di entrambe i consiglieri Cocchi e Osmari. Partendo dall’interrogazione di Osmari, Alberto Bertucci ha riassunto in maniera approssimativa la richiesta avanzata in forma di interrogazione (senza chiedere alla Osmari di leggere il testo della interrogazione) che concerne il trasporto pubblico a Nemi. Ovvero i problemi continui di Cotral che sovente salta le corse. Bertucci non ha specificato che la Osmari ha sollevato il problema delle continue carenze nella corsa Nemi – Genzano delle 7:20 del mattino, ma si è limitato ad annunciare in pompa magna, coadiuvato da Libanori, che ha provveduto ad annoverare la corsa Nemi – Velletri come tratta protetta, garantendo che in futuro non si verificheranno più disservizi e mancate corse se non per motivi di malattia del conducente o guasto del mezzo. Il sindaco ha detto che non essendo pervenute lamentele rispetto la corsa Nemi – Genzano non può affidarsi a lagnanze non circostanziate e riportate dal consigliere Osmari in maniera strumentale. Bertucci infatti ha letteralmente tirato le orecchie al consigliere Osmari che avrebbe formulato l’interrogazione con una caduta di stile: “parole non degne dell’eleganza e spessore che caratterizzano il consigliere Osmari”.

Poi è venuto il momento della sfuriata di Libanori il quale ha iniziato a dire: “voglio le denuncie, voglio le segnalazioni circostanziate dei disservizi”, asserendo che riguardo la tratta Nemi – Genzano non è pervenuta alcuna lamentela. In conclusione Bertucci si è lasciato andare ad un’altra promessa: si interesserà per garantire la corsa Nemi – Genzano, anche con soluzioni alternative. Dunque anche se non c’è il problema (a dire della maggioranza che ha ignorato la segnalazione di Osmari) Bertucci avrebbe già pronta la soluzione.

In ultimo il sindaco, propenso ad una spicciola ironia, ha risposto all’interrogazione di Cocchi (concernente i dubbi sui ritardi nell’apertura della strada Nemi – lago e la richiesta di delucidazioni inerenti gli interventi operati), sempre con la stessa modalità denigratoria, interrotta poi da Cocchi che ha ricordato al primo cittadino che il regolamento prevede la lettura dell’interrogazione da parte del Consigliere che l’ha presentata.

In pratica dopo un giro di parole poco chiaro, il sindaco non ha dato dettagli sulla riapertura della Nemi – lago, ma si è limitato ad asserire sostanzialmente che  la sua giunta è stata l’unica, dopo 3 anni e mezzo d’inerzia, a ottenere un finanziamento di oltre 200 mila euro per la riapertura della strada. Il sindaco, spinto anche dal fatto di dover convivere con una stampa indipendente, ha asserito che la notizia che la Provincia non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione scritta dalla Regione relativa al completamento dei lavori alla strada la Nemi – lago è frutto di una fonte inattendibile.

Peccato che la nostra testata custodisce gelosamente copia di una e-mail del dirigente provinciale Ingegner Ruggeri il quale in forma scritta ha comunicato a Chiara Rai, direttore responsabile della testata L'osservatore laziale,  quanto segue: “Alla data odierna (22 ottobre 2012) non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione da parte della Regione Lazio relativa al completamento dei lavori avviati nel giugno scorso. Solo a seguito della predetta comunicazione e della constatazione congiunta di avvenuta messa in sicurezza dell'area sarà possibile riaprire al transito la S.P. Nemi Lago”. [Art. del 23/10/2012 NEMI STRADA PROVINCIALE "NEMI – LAGO": LA PROVINCIA ALL'OSCURO DI TUTTO ]

Dunque sostanzialmente Bertucci ha dichiarato inattendibile la fonte giornalistica e di conseguenza le parole del dirigente provinciale, diffuse dal nostro quotidiano regolarmente registrato al tribunale di Velletri e di cui Bertucci stesso è stato ospite nel dibattito con i candidati in campagna elettorale. Ma, come dire, in campagna elettorale la testata era attendibile e una volta seduto in poltrona è diventata inattendibile, probabilmente perché scomoda. I modi e il comportamento del primo cittadino trovano poi accoglienza nelle parole espresse dal consigliere Cocchi: “anziché dare risposte è andata in scena una fiction”. Anche ieri si è tirato a campare e molti nodi devono ancora venire al pettine.

ALTRI tabella:

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  19/11/2012 NEMI, ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE NELL'ACQUISTO DEI BENI COMUNALI
15/11/2012 NEMI, CASO SINDACO RINVIATO A GIUDIZIO. INSIEME PER NEMI CHIEDE LE DIMISSIONI IMMEDIATE COME ATTO DOVUTO
07/11/2012 NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO
23/10/2012 NEMI STRADA PROVINCIALE "NEMI – LAGO": LA PROVINCIA ALL'OSCURO DI TUTTO
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI


 




ROMA EUR: 47 ENNE ROMANO SORPRESO A MASTURBARSI NELLA SUA VETTURA, DI FRONTE AD ALCUNE DONNE IN ATTESA DELL'AUTOBUS

Redazione

Roma – E’ stato sorpreso in “flagranza”.

L’uomo – un 47enne romano – è stato notato all’interno della sua autovettura con i pantaloni abbassati intento a masturbarsi; il tutto di fronte ad alcune donne ferme ad una fermata di mezzi pubblici.

A fermare una Volante del Commissariato Esposizione – in servizio di controllo del territorio nella zona – sono stati alcuni cittadini che avevano visto quest’uomo a bordo di un furgone in sosta in viale Europa; secondo quanto riferito, l’uomo, al passaggio di alcune ragazze, si masturbava.

Intervenuti nella circostanza gli uomini in abiti civili del Commissariato , diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, in modo tale da non farsi notare.

Al loro arrivo, l’uomo era ripartito.

Con una serie di “appostamenti” nelle zone limitrofe i poliziotti sono riusciti però nuovamente a sorprenderlo.

Il 47enne si è infatti di nuovo fermato – questa volta di fronte ad una fermata dell’Autobus – “mettendo in atto” anche qui i suoi propositi; questa volta però davanti agli occhi degli agenti che sono immediatamente intervenuti.

L’uomo però accortosi di loro ha cercato la fuga.

Nonostante uno dei poliziotti avesse cercato di bloccarlo all’interno del suo furgone, lui ha accelerato scaraventando in terra l’agente.

Inseguito da altre pattuglie, è stato poi raggiunto e bloccato.

Identificato per C.S, già noto alle Forze di Polizia per lo stesso reato, l’uomo è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico e arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale.

L’agente di Polizia rimasto ferito è stato soccorso e accompagnato in ospedale dove è stato dimesso con 2 settimane di prognosi per varie escoriazioni e contusioni.

 




ROMA, METROPOLITANE: IL GRANDE BLUFF

Redazione

Roma – Si è svolto ieri mercoledì 28 novembre lo sciopero di 8 ore per ogni turno di lavoro nei cantieri delle linee metropolitane B1 e C, proclamato unitariamente dai sindacati provinciali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. Azione culminante di una densa settimana di mobilitazioni, lo sciopero ha ricevuto piena adesione da parte dei lavoratori che si sono riuniti in presidio presso i 4 cantieri di piazza Annibaliano, Conca d’Oro, Centocelle e San Giovanni e davanti la sede di Roma Metropolitane in via Tuscolana 171. “Metropolitana: no soldi, no parti”, o ancora “Metropolitane di Roma, binario morto per 1.200 lavoratori”, alcuni degli slogan che hanno accompagnato la protesta con cartelloni, fischietti e striscioni. A metà giornata lavoratori e sindacati hanno incontrato la cittadinanza e gli organi di informazione, a piazza San Giovanni, per spiegare le motivazioni della protesta, legata alla grande incertezza che regna sul futuro di questi cantieri e all’odissea senza fine che interessa la costruzione delle nuove linee di trasporto metropolitano della Capitale.

Sono a rischio paralisi la tratta T3 (San Giovanni – Colosseo) di Metro C ed il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero. Le più importanti opere della mobilità capitolina rischiano di rimanere incomplete per assenza di fondi e cattiva gestione amministrativa. 1.200 posti di lavoro nel settore dell’edilizia potrebbero andare perduti, in una città già in ginocchio a causa della crisi, vanificando l’enorme esborso economico sostenuto per anni dai cittadini e i numerosi disagi già subìti. Dal 2007 ad oggi il settore delle costruzioni, soltanto nella Capitale, ha subito la perdita di 18.000 posti di lavoro. Lo stallo di queste infrastrutture rende di fatto inapplicabile l’accordo di salvaguardia occupazionale, a tutela dei lavoratori dei cantieri, siglato nel luglio 2011 dalle federazioni sindacali provinciali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil con l’amministrazione comunale.

La tratta T3, da San Giovanni a Colosseo, della linea C è attualmente appaltata ma non contrattualizzata, ciò significa che i lavori sono ancora ben lontani dal partire. Diversamente da quanto annunciato alla cittadinanza, le stazioni si fermeranno a piazza Lodi perché le linee di credito del Comune e della Regione sono esaurite. L’opera, la cui progettazione data fine anni ’90, rischia di essere monca e dunque non funzionale alla mobilità cittadina a causa della pessima gestione amministrativa che negli anni è riuscita soltanto a far lievitare i costi, come evidenziato anche dalla Corte dei Conti, senza portare a compimento l’infrastruttura.

Ancora più rocambolesca la situazione in cui versano i cantieri per il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero. Per finanziare la propria quota parte il Comune di Roma ha deliberato di procedere alla valorizzazione immobiliare di alcune aree urbane, individuate con mesi di ritardo, tranne poi scoprire che buona parte delle suddette aree non risultano essere di proprietà di Roma Capitale! Anche per quest’opera si profila dunque un futuro assai incerto.

Un completo disastro, che si somma al flop della linea B1, inaugurata prima che ne fossero risolti i problemi tecnici. A pagare rischiano di essere i soliti noti: i cittadini – vessati da una tassazione locale tra le più alte d’Italia e costretti a subire mille disagi a causa di cantieri infiniti che procedono a singhiozzo e di una mobilità pubblica inefficiente in perenne dissesto economico – e i lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro. Alcuni di essi, come i tecnici ex dipendenti di I.M. Intermetro Spa, figure ad altissima specializzazione nel campo del trasporto metropolitano, con gli ammortizzatori sociali ormai scaduti, chiamati ciononostante ad intervenire per ogni emergenza del trasporto pubblico locale, attendono ancora di essere ricollocati dopo oltre due anni sulla base dell’accordo di salvaguardia occupazionale siglato da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil di Roma con l’amministrazione capitolina nel maggio 2010. Ennesimo accordo ad oggi non rispettato.

“Siamo alla completa débâcle della mobilità cittadina. Se le nuove linee del trasporto metropolitano non saranno completate il danno per la città di Roma sarà enorme, in termini economici, occupazionali e infrastrutturali. Non possiamo permetterlo” – dichiarano Anna Pallotta della Feneal Uil di Roma, Attilio Vallocchia della Filca Cisl di Roma e Marco Carletti della Fillea Cgil di Roma e del Lazio – “Lavoratori e cittadini non saranno i capri espiatori della completa inefficienza e miopia delle amministrazioni locali, dalle quali registriamo soltanto dichiarazioni di intenti ma nessuna risposta concreta. Intraprenderemo nuove azioni, ancora più forti, la nostra protesta proseguirà fino a quanto non saranno garantiti i finanziamenti necessari al completamento delle opere e non sarà assicurata la ricollocazione dei lavoratori”.

tabella PRECEDENTI:

28/11/2012 ROMA, SCIOPERO CANTIERI EDILI METROPOLITANE: ADESIONE DEL 95% DEI LAVORATORI