RIANO, IL SITO BRUCIA SENZA SOSTA… E SORGONO I DUBBI SULLA NATURA DEGLI INCENDI

Solo tre giorni fa (9 agosto) pubblicavamo l’articolo “RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?”. Le fiamme sono arrivate a lambire dei capannoni situati proprio all’interno della cava che doveva diventare discarica.

 

Gabriella Resse
A Riano nell’area di Pian dell’Olmo, quasi a ridosso della paventata discarica individuata nei mesi scorsi dalle Autorità capitoline, nei pressi di un quartiere residenziale (borghetto) dell’agglomerato abitativo di Colleromano e su gran parte della collinetta denominata Procoio Vecchio, roghi di piccole e grandi dimensioni, si sono succeduti incessantemente fino a oggi pomeriggio, sabato 11 Agosto, gettando nel panico e nello sconforto i residenti che hanno visto il fuoco sfiorare le proprie abitazioni a poche centinai di metri se non di meno. Le fiamme si sono propagate fino alla via Tiberina, dove anzi sembra che siano partiti alcuni focolai. I testimoni ci hanno confermato che il caldo ed il fumo creatosi per effetto della combustione ,ha generato non pochi problemi, sia dal punto di vista fisico che psicologico, molte persone sono rimaste sveglie durante la notte per controllare che i piccoli focolai ,che non erano stati spenti del tutto ,non riprendessero la loro attività distruttiva e molti di loro si sono organizzati per un’eventuale repentina evacuazione dell’area. Sempre secondo il racconto di testimoni oculari, volontari della protezione civile e vigili del fuoco avrebbero asserito che la paternità degli incendi potrebbe essere di origine dolosa, ma per ora non abbiamo una conferma ufficiale in tal senso. Certo è che si tratta di una curiosa coincidenza che proprio l’area che il 4 giugno scorso fu indicata per ospitare il sito di smaltimento rifiuti della Malagrotta bis, e dopo la strenua lotta dei Rianesi che momentaneamente hanno allontanato questa ipotesi, sia oggi oggetto di un devastante incendio che diversi indizi ( compresa la durata ..”tre giorni ” ed il moltiplicarsi di focolai) lo farebbero ricondurre ad un evento doloso. Considerata l’importanza che quest’area ha rivestito negli ultimi mesi per la questione rifiuti nel Lazio e non solo, perché di Pian dell’Olmo discarica se ne parlava già un anno fa, si auspica che per una maggiore chiarezza, Prefettura e Magistratura di Roma si attivino in sinergia, al fine di far luce sulla natura di questo scempio.
 

ARTICOLI PRECEDENTI:

10/08/2012 LAZIO TRA LE REGIONI PIÙ COLPITE DAGLI INCENDI.
09/08/2012 RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?
14/07/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, LA COMMISSIONE EUROPEA VALUTERA' IPOTESI DI APRIRE UN’INFRAZIONE PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE NELLE DECISIONI ASSUNTE DALLE ISTITUZIONI ITALIANE
01/07/2012 LAZIO EMERGENZA RIFIUTI, PIAN DELL'OLMO: IL 12 LUGLIO SI DISCUTE LA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
30/06/2012 COLPI DI SCENA DEL SENATORE GRAMAZIO: DALLA SANITA' AI RIFIUTI ALLA POLITICA ALLE STRAGI DEGLI ANNI DI PIOMBO
20/06/2012 RIANO, GIU' LE MANI DA CAVA PERINA: NASCE IL COMITATO CITTADINO E NON INTENDE FERMARSI DAVANTI A NULLA
12/06/2012 RIANO, RIFIUTI TOSSICI SOTTO LA CAVA: DOPO L’ARTICOLO DE L’OSSERVATORE LAZIALE A DISTANZA DI 20 ANNI DAL FATTO PARTE L’ESPOSTO ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI
10/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: I CITTADINI DEL PRESIDIO DI PIAN DELL'OLMO RISPONDONO ALL'ARTICOLO DI REPUBBLICA
08/06/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, BUCCI (IDV): “SALTA CONSIGLIO STRAORDINARIO,LA POLITICA DISTANTE DALLA REALTA’”
07/06/2012 ROMA DISCARICA PIAN DELL'OLMO, IL CONSIGLIO REGIONALE RIMANDA LA DISCUSSIONE PER LA MOZIONE DI BERNAUDO/DE ROMANIS
07/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: PRESENTATA MOZIONE PER ESCLUDERE PIAN DELL’OLMO
06/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA, BERNAUDO (PDL) INVITA SOTTILE AD ANDARE IN COMMISSIONE AMBIENTE
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI, SOTTILE: PIAN DEL'OLMO E' LA SCELTA PIU' GIUSTA
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI: MARUCCIO (IDV): “CONTRO IPOTESI PIAN DELL’OLMO, CON NOI LA POLVERINI?”
04/06/2012 RIANO: NELLA NOTTE 200 PERSONE INCATENATE SULLA VIA TIBERINA CONTRO DISCARICA A PIAN DELL’OLMO
03/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: 18 SINDACI DELLA VALLE DEL TEVERE INSIEME AI PRESIDI PER DIRE NO A IPOTESI DISCARICA
04/04/2012 RIANO VERITA’ SHOK: INSABBIATI RIFIUTI E POI SILENZIO. I CITTADINI VOGLIONO SAPERE LA VERITA’, ADESSO
29/03/2012 ROMA RIFIUTI, CLINI SUL POST MALAGROTTA: UN "PIANO PER ROMA"
24/02/2012 CORCOLLE – RIANO DISCARICA, CITTADINI IN PIAZZA SABATO PROSSIMO
21/01/2012 RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO


 




CIAMPINO TRASFERIMENTO “DISCRIMINATORIO” AL CAMPO NOMADI “LA BARBUTA”, IL SINDACO DI CIAMPINO: “DRITTI FINO ALLA CHIUSURA”

Chiara Rai

Senza mezzi termini il primo cittadino di Ciampino Simone Lupi punta dritto all’obiettivo di chiudere definitivamente il campo nomadi “La Barbuta”: “Finalmente stanno emergendo tutte le lacune di un piano nomadi di Roma Capitale – dice Lupi – che non garantisce nessuno. La battaglia del Comune di Ciampino continuerà al fine di raggiungere la chiusura definitiva di un campo illegittimo che lede da sempre i diritti umani e di coloro che ci vivono attualmente. La Belviso ha fallito. Poche parole che sintetizzano le constatazione dell’assessore Gabriella Sisti: “il Piano nomadi sottoscritto dalla Comunità Europea, Anci e Ministero dell’Interno non prevedeva assolutamente alcun tipo di “discriminazioni”. La discriminazione più clamorosa è stato lo scellerato tentativo di gettare 600 rom e persone di diverse etnie sotto il cono di volo aeroportuale e sopra una falda acquifera, quindi, di fatto, inquinando e ledendo la salute pubblica. Mi auguro che la Belviso abbia compreso che i servizi non sono questi! La prima discriminazione che si è operata e' soprattutto nei confronti degli italiani che si trovano in emergenza abitativa e vivono dentro le roulotte. La sua operazione elettorale di svuotare il dodicesimo municipio aggravando la situazione del decimo e della città di Ciampino e' fallita”. Una reazione molto forte quella di Gabriella Sisti a seguito della notizia della clamorosa sentenza della II sezione del Tribunale civile di roma che ha ordinato a Roma Capitale di sospendere subito, su ricorso delle associazioni '21 luglio' e 'Agi', il trasferimento dei rom nei moduli abitativi del campo autorizzato di La Barbuta di Roma. L'ordinanza del Tribunale e' una sospensione in via cautelativa, in attesa della sentenza definitiva che dovrebbe essere nel periodo invernale. "Io mi rendo diponibile ad accompagnare questo magistrato nei campi abusivi – ha detto Belviso – per fargli capire quanto superficiale, irrispettosa e irresponsabile sia stata la sua firma, e per fargli vedere, nel degrado dei campi abusivi, cosa davvero sia lesivo per la dignita' umana". Per il vicesindaco "e' una vicenda gravissima, se passasse il principio di questa ordinanza dovremmo chiudere tutti i campi autorizzati d'Italia. "Forse già' martedì' prossimo notificheremo un reclamo al Collegio contro questa ordinanza – ha annunciato l’avvocato Andrea Magnanelli – che oltretutto e' in contrasto con quanto aveva detto il Consiglio di Stato su La Barbuta. Secondo noi le motivazioni della sentenza sono infondate: in particolare, non e' vero che nel campo vanno solo rom, quindi la discriminazione non c'e'. In realta' ci sono anche senza tetto italiani. Speriamo il Collegio ne tenga conto".




ROMA, SI DA FUOCO DAVANTI MONTECITORIO. RICOVERATO AL SANT'EUGENIO

Redazione

Si dà fuoco appiccando le fiamme con un accendino dopo essersi cosparso di liquido infiammabile. È successo questa notte verso l'una in piazza Montecitorio. L'uomo, dall'età apparente di 50 anni, è stato salvato dai carabinieri in presidio sul posto, che sono intervenuti spegnendo le fiamme e prestando i primi soccorsi. L'uomo, probabilmente di nazionalità italiano, è stato trasportato d'urgenza al Sant'Eugenio. È attualmente in prognosi riservata con ustioni di 2° e 3° grado sull'85% della superficie del corpo. Sono in corso accertamenti sull'identità dell'uomo e sui motivi de gesto.

 




ROMA, IL POPOLO DELLA "MOVIDA" RICORRE AL TAR CONTRO L'ORDINANZA ANTI ALCOOL DI ALEMANNO

Redazione

L'associazione 'Riprendiamoci la notte' ha proposto ricorso al Tar del Lazio per contestare l'ordinanza con la quale il sindaco di Roma il primo agosto scorso ha disposto il divieto di vendita al dettaglio o per asporto di bevande alcoliche dopo le 23, il divieto di somministrazione e di consumo di bevande alcoliche su strade pubbliche o aperte al pubblico transito dalle 23 alle 6 nelle zone della Movida romana. Il ricorso sara' discusso il 30 agosto prossimo. (Fonte Ansa)




ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO

La mamma della piccola Beatrice alla signora d'Italia: : "Da mamma, da cittadina Italiana, mi appello a Lei che prima di essere la moglie della massima carica istituzionale del nostro paese, il Capo di Stato, è una mamma, una nonna.
Io e il mio legale l’Avv. Giuseppe Lipera abbiamo rivolto numerose istanze a Suo marito, che non hanno avuto seguito….Si dice che per arrivare al Re bisogni passare dalla Regina, pertanto, La prego, La supplico La scongiuro si interessi congiuntamente a Suo marito di questo atto di mala giustizia. Mi appello al suo cuore di mamma e di nonna faccia concedere la grazia alla mia piccola bimba inerme che nulla di male ha commesso, graziatela fatela uscire da questo stato detentivo a cui è costretta concedetele di ritornare nella sua casa tra i suoi affetti alla sua mamma che tanto reclama e che la ama più della sua vita. Rivoglio mia figlia e mai figlia rivuole la sua mamma!"

 

La vicenda:  ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA

 

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera inviata da Federica Puma ieri 10 agosto a Clio Bittoni Napolitano

"Alla Cortese Attenzione
Ill.ma Dott.ssa Clio Bittoni Napolitano

Ill.ma  Dott.ssa  Bittoni Napolitano,

sono Federica Puma, mamma disperata di una bimba di 7 anni di nome Beatrice. La mia bambina ed io siamo state ingiustamente separate dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma , Melita Cavallo, che dal 14 dicembre 2011 ha collocato la mia piccola bimba in una Casa Famiglia romana.
La motivazione di tale drastico provvedimento è da ricercarsi in una presunta conflittualità genitoriale rappresentata al giudice da assistenti sociali. Il papà della mia bimba, sig. Alfonso Grottesi, in vero, non l’ha mai voluta come testimoniano numerosi documenti che compongono il voluminoso fascicolo depositato  presso la cancelleria del Tribunale per i Minorenni di Roma. Questo ingiusto decreto ha interrotto un legame sacro e inviolabile, il legame che unisce una mamma con la sua bambina. La morte sarebbe stata una dolce consolazione al confronto. Vivo ormai di ricordi di una vita che non c’è più, prima di quel nefasto 14 dicembre 2011 ero una mamma che accompagnava la sua bambina a scuola, che la portava al parco che le faceva fare i compitini, che la riempiva di affetto, baci coccole. In casa tutto parla di lei, la sua stanza, i suoi giochi ma Beatrice non c’è più, tutto tace, non si sente più la sua vocina che mi chiama, i suoi meravigliosi sorrisi, le sue carezze sul mio viso…. Anche la mia bambina vive di ricordi che ogni giorno che passa all’interno della galera in cui è stata destinata da un padre risultato malato di mente agli accertamenti di periti del tribunale e da un giudice fuorviato da relazioni mendaci di assistenti sociali, si fanno sempre più affievoliti per essere sostituiti da una dura realtà composta da un ambiente degradato, inigienico. La sua mamma è stata sostituita da  figure anaffettive che si fanno chiamare “operatore” da compagni di sventura che sono affetti da problemi psicologici. La mia bambina che era una principessa nella sua casa si è trovata a pulire i gabinetti usati da più persone, a subire violenze fisiche, psicologiche, atti di bullismo perpetrati dagli ospiti della casa famiglia . Le hanno perfino cambiato scuola, la piccola era iscritta ad una prestigiosa scuola privata romana ( I Salesiani) e si è ritrovata ad essere iscritta in una scuola pubblica di una degradata periferia.
Beatrice è disperata, vuole tornare a casa, vuole tornare dalla sua mamma, dai suoi nonni, dal suo cagnolino, alla sua vecchia scuola alla sua vita! Da mamma, da cittadina Italiana, mi appello a Lei che prima di essere la moglie della massima carica istituzionale del nostro paese, il Capo di Stato, è una mamma, una nonna. Io e il mio legale l’Avv. Giuseppe Lipera abbiamo rivolto numerose istanze a Suo marito, che non hanno avuto seguito…. Si dice che per arrivare al Re bisogni passare dalla Regina, pertanto, La prego, La supplico La scongiuro si interessi congiuntamente a Suo marito di questo atto di mala giustizia.
Mi appello al suo cuore di mamma e di nonna faccia concedere la grazia alla mia piccola bimba inerme che nulla di male ha commesso, graziatela fatela uscire da questo stato detentivo a cui è costretta concedetele di ritornare nella sua casa tra i suoi affetti alla sua mamma che tanto reclama e che la ama più della sua vita.

Rivoglio mia figlia e mai figlia rivuole la sua mamma!

Con profonda Stima
Mamma Federica Puma

Roma 10 agosto 2012"

tabella PRECEDENTI:

07/08/2012 ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA


 




CIAMPINO: FIAMME IN UNA PALAZZINA, AGENTI DI POLIZIA LOCALE E PASSANTI EVITANO UNA TRAGEDIA

Redazione

Attimi di terrore si sono vissuti in una palazzina di tre piani questo pomeriggio, alle ore 16, in Via della folgarella, quando a causa di un incendio divampato nel sottoscala al piano terra, le fiamme ed il fumo si sono propagate nell’atrio e per le scale.  L’allarme è scattato immediatamente con diverse telefonate delle circa 30 persone che erano all’interno delle 9 abitazioni e di un ristorante, tra le quali molti bambini, che hanno allertato la Centrale operativa della Polizia Locale e i Vigili del Fuoco di Marino e si sono riversati sui balconi. Fondamentale è stato l’arrivo sul posto in pochi attimi di una pattuglia della Polizia Locale, con a bordo il Comandante e l’isp. Enzo Alesse. I due – aiutati da un imprenditore del posto, Riccardo Tramontano, e da un passante che hanno procurato sei estintori – incuranti del rischio a cui andavano incontro, valutato il pericolo per i gli abitanti che erano incastrati nelle loro abitazioni, hanno affrontato le fiamme entrando, estintori alla mano, nello stabile ed arginando il propagarsi dell’incendio.  Dopo pochi minuti sono giunte sul posto due pattuglie dei Vigili del Fuoco di Marino, che hanno finito di domare l’incendio in circa mezz’ora, ed altre 4 pattuglie della Polizia Locale che hanno chiuso il traffico deviandolo sulle vie limitrofe, e tenuto a distanza di sicurezza passanti e curiosi, oltre a rassicurare i congiunti degli abitanti nella palazzina, accorsi alla vista del fumo e da alcune telefonate degli stessi. Grazie al tempestivo intervento, non si sono registrati feriti e sono stati attenuati i danni, comunque ingenti, nella palazzina, in particolare all’impianto elettrico, alle scale e ad alcune porte di ingresso delle case. La stessa tempestività ha permesso di evitare danni strutturali all’edificio ed alle abitazioni che, dopo un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, sono state dichiarate tutte agibili. Sono ora in corso le indagini sulle cause del rogo, per verificarne l’eventuale origine dolosa.
 




ALBANO CONSIGLIO COMUNALE, MARCO MATTEI TORNA A "CASA SAVELLI"

Redazione

Un importante ritorno a palazzo Savelli, sede comunale di Albano dove l'assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei ha valcato, stamattina, la soglia nella funzione di consigliere Comunale, posto lasciatogli da Matteo Mauro Orciuoli, attuale commissario straordinario del Parco Regionale dei Castelli Romani. Il sindaco Nicola Marini oggi non era presente e qualcuno dice che stia "gia a studiare le carte, per dare ragione dei suoi atti non a colpi di slogan ma con riferimenti puntuali. Si dice che il 29 Agosto, data del prossimo consiglio Comunale, se ne vedranno delle belle, sarà un momento di "verifica".




FRASCATI VOLLEY CLUB, CI SARÀ ANCHE IL SETTORE MASCHILE: ACCORDO CON LO ZAGAROLO PER LA PRIMA SQUADRA

Redazione

Anche nella prossima stagione il Volley Club Frascati avrà un settore maschile, oltre al “ricchissimo piatto” offerto nel femminile. Lo scorso 3 agosto la Fipav ha diramato i gironi dei campionati di serie C e D regionali e nel maschile, tra i nomi delle varie compagini, spiccava l'assenza del Frascati appena retrocesso dalla B2 nazionale. La società, in realtà, avrà una sua prima squadra grazie ad un accordo con lo Zagarolo, che compare nel girone B assieme a Lazio, Fiumicino, Casal Bertone, Fenice, Monte Porzio, Tuscia Volley, Nepi, Civitavecchia, Tor Sapienza, Bracciano, Hydra Latina, Ferentino e Ladispoli. «L'obiettivo – spiega il direttore sportivo frascatano Pasquale Di Leo – è quello di dare continuità e futuro, per questo abbiamo unito le forze con la società gabina. Per ora il discorso di collaborazione vale per la prima squadra, ma non è escluso che si possa fare qualcosa anche per le giovanili. Da quel punto di vista stiamo verificando solo alcune difficoltà logistiche. La prima squadra sarà allenata da coach Franco D'Alessio, avrà il nome di Zagarolo Frascati anche sulle maglie e giocherà i due terzi delle gare interne di campionato a Zagarolo e le restanti a Frascati. La rosa – conclude Di Leo – sarà sostanzialmente una “mista” dei due vecchi organici, ma anche su questo ci prendiamo qualche giorno per decidere». D'altronde il massimo campionato regionale inizierà a metà ottobre e dunque c'è tempo per definire meglio i dettagli di questo accordo. Ma una cosa è certa: nel ricco piatto del Volley Club Frascati per la stagione 2012-13 ci sarà anche il settore maschile.
 




NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA

Non dico niente di non provabile, c'e' un video che dice tutto e che a mio parere e' davvero vergognoso. Che La Regione, il Comune di Nemi, il Parco, la Soprintendenza, il Ministero facciano subito qualcosa. Almeno una di queste istituzioni. Salviamo l'Italia da questi scandali e forse tra qualche anno si potra' ammirare un  piccolo parco archeologico a Nemi, dove vicino all'area del Tempio di Diana c'e' una strada antica e visitatori in  fila che pagano un biglietto per ammirarne la bellezza. Per ora basta un panino da De Santis, ed e' un vero peccato per i nostri figli e le generazioni che verranno.

[tabella PRECEDENTI:  25/07/2012 NEMI TEMPIO DI DIANA, DOVE SI VA’? AL SITO ARCHELOGICO O ALL’AZIENDA AGRICOLA?]

 

Chiara Rai

Povera Italia. Le cose non vanno perche' abbiamo un modus faciendi tutto nostro. Il video che riportiamo con l'articolo, cari lettori, e' a dir poco scioccante. In un qualsiasi altro paese d'Europa una situazione del genere non si sarebbe verificata. Con queste riprese abbiamo toccato il fondo. Siamo arrivati ad un punto dove tornare indietro risulta difficile, ma dobbiamo assolutamente virare indietrotutta e fare in modo che coloro che vogliono a tutti i costi ridicolizzare noi e il nostro Paese, si fermino. C'e' una ignoranza e una incivilta' inaudita che va frenata. Faccio un urgente e serio appello alla soprintendente ai beni archeologici del Lazio Marina Sapelli Ragni, tra l'altro chiamata in causa nel corso del video da questo signor Gino De Sanctis, il quale nella sua azienda a pochi metri dall'area del Tempio di Diana, ha scoperto  dei basoli di epoca romana (credo perche' non sono un esperto) e di testa sua e a suo gusto li ha sistemati.  Secondo le dichiarazioni di questo signore e di altri nel video si tratterebbe della strada di Virbio, cosidetto "Re di Nemi", sacerdote della divinita' di Diana. Sto parlando della Valle del lago di Nemi, sto parlando di un'area PRIVATA ADIACENTE IL TEMPIO DI DIANA, dove si sponsorizza la buona cucina e l'accoglienza di un'azienda assieme a dei reperti archeologici ritrovati dal proprietario dell'azienda che, a mio parere dovrebbero essere custoditi altrove, magari presso il non lontano Museo delle Navi di Nemi diretto dalla dottoressa Giuseppina Ghini. Il signor De sanctis, con le sue ciabatte e un tubo in gomma continua a calpestare i basoli ritrovati e a bagnarli con l'acqua come fosse un terrazzino in calcestruzzo impolverato. Se ne vanta e dice addirittura, che avvisata la soprintendente del Lazio, quest'ultima avrebbe apprezzato il gesto del signor Gino che ha arrangiato una strada, tagliati i basoli, creato un vialetto a misura per lui, per la sua azienda e soprattutto per i visitatori che pensa di richiamare a se'. Sono sicura che qualsiasi turista, vedendo pietre romane originali in terreni privati dove sorgono attivita' commerciali, ride e ci beffeggia alle spalle. Ci sono le indicazioni stradali per il tempio di Diana letteralmente mozzate, ci sono i variopinti cartelli di De Sanctis che fanno capire che il tempio e' da lui. Anzi i templi, perche' nel video si vanta la proprieta' di tre, quattro templi e di strade romane come se fossero del signor Gino e non patrimonio pubblico. Quei basolati sono nostri. Faccio appello anche al Comune di Nemi, affinche' verifichi subito questa situazione, faccio appello al ministro per i Beni e Attivita' Culturali Lorenzo Ornaghi affinche' metta al sicuro quel poco che e' rimasto, affinche' verifichi e nel caso prenda i dovuti provvedimenti. Se nel mio orto trovassi un'antico reperto archeologico, non aspetterei un minuto in piu' e lo metterei a disposizione del patrimonio pubblico. Invece, pare che a due passi dall'area del Tempio di Diana esista un "custode" non autorizzato che tratta il tempio e le sue ricchezze archeologiche circostanti come fossero un appendice di casa sua. Non dico niente di non provabile, c'e' un video che dice tutto e che a mio parere e' davvero vergognoso. Che La Regione, il Comune di Nemi, il Parco, la Soprintendenza, il Ministero facciano subito qualcosa. Almeno una di queste istituzioni. Salviamo l'Italia da questi scandali e forse tra qualche anno si potra' ammirare un  piccolo parco archeologico a Nemi, dove vicino all'area del Tempio di Diana c'e' una strada antica e visitatori in  fila che pagano un biglietto per ammirarne la bellezza. Per ora basta un panino da De Santis, ed e' un vero peccato per i nostri figli e le generazioni che verranno.

Il video proposto è stato scaricato da youtube dove era stato caricato da giardinodian in data 11/ott/2011
La didascalia riportata sul video è la seguente:
L'azienda agricola il giardino di Diana è situata in una felice posizione nella splendida vallata del Lago di Nemi e dispone di oltre 40.000 mq di terreno distribuiti in vari appezzamenti. Il lago è distante poche centinaia di metri, tutto è circondato dall'ampio cratere vulcanico immerso in boschi di leccio, querce faggio, aceri, roverelle, corbezzoli, tigli, castagni e quant'altro di unico e raro, tale da rappresentare un autentico esempio di macchia preistorica. Si raggiunge percorrendo le strade che scendono sia da Nemi che da Genzano e si trova a poca distanza dal Museo delle Navi Romane. L'azienda ricade interamente nel Parco dei Castelli Romani ed è parte integrante dell'Area archeologica del Tempio di Diana Nemorense con presenza di parti significative dell'antico santuario. La superficie agricola è destinata ad oliveto specializzato, orto, colture officinali e naturalmente allevamento di api, con indirizzo produttivo nel pieno rispetto dei criteri di coltura biologica. (girato da Ulderico Agostinelli Cico Movies di Velletri)

tabella PRECEDENTI:

25/07/2012 NEMI TEMPIO DI DIANA, DOVE SI VA’? AL SITO ARCHELOGICO O ALL’AZIENDA AGRICOLA?

 




RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?

Gabriella Resse

I Roghi non si arrestano, dalle testimonianze raccolte sul social network facebook, in alcuni gruppi dedicati alla lotta antidiscarica di Riano (ora in fase di stand by), sembra che nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 9 agosto, abbiano preso fuoco le zone circostanti a Quadro Alto e Pian dell’Olmo a Riano, lambendo infine la località residenziale di Colleromano. I vigili urbani hanno bloccato il transito sulla Tiberina, ed ancora secondo i testimoni nei primi momenti dell’emergenza, c'era un solo elicottero che portava l'acqua nell’intento di spegnere le fiamme. Naturalmente sono accorsi i vigili del fuoco, ma è difficile dire quanto sia grave la situazione, perché non è stato possibile avvicinarsi nei pressi dei focolai. Secondo una testimonianza telefonica da me raccolta, il segretario del Comitato Cittadino di Riano, ha asserito che il fumo pareva lambire anche la località Procoio Vecchio, luogo sul quale si erge l’antica torre medievale della cittadina. Questa la cronaca della situazione fino alle ore 19 circa. Un evento come questo, oltre ad essere un fatto tragico che inevitabilmente arreca danni e ferisce un territorio già in traballante equilibrio, ci pone di fronte ad una riflessione: un luogo come questo, che a quanto pare può essere soggetto ad eventi disastrosi di tale calibro, come potrebbe rappresentare un’area di interesse logistico per l’installazione di una discarica? Se un incendio del genere trovasse nel suo percorso una discarica ad alimentarlo, sarebbe un disastro vero, un’invasione di diossina fortemente inquinante e deleteria per la salute, avvolgerebbe tutte le zone circostanti. Hanno avuto ragione i Rianesi ad opporsi all’idea folle delle istituzioni di voler insidiare qui la discarica post Malagrotta. Oltre a tutti gli altri fattori escludenti, se ne aggiunge un altro, e cioè la presenza di boschi intorno alle aree indicate come idonee ad ospitare discariche . Arbusti e sterpaglie, in presenza di circostanze climatiche eccezionali, come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, possono diventare molto pericolosi, ed è incredibile che tecnici ed ingegneri di elevato lignaggio non abbiano preso in considerazione questa eventualità quando a suo tempo si sono lanciati in azzardate ipotesi per l’installazione della nuova discarica di Roma.

ARTICOLI PRECEDENTI:

14/07/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, LA COMMISSIONE EUROPEA VALUTERA' IPOTESI DI APRIRE UN’INFRAZIONE PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE NELLE DECISIONI ASSUNTE DALLE ISTITUZIONI ITALIANE
01/07/2012 LAZIO EMERGENZA RIFIUTI, PIAN DELL'OLMO: IL 12 LUGLIO SI DISCUTE LA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
30/06/2012 COLPI DI SCENA DEL SENATORE GRAMAZIO: DALLA SANITA' AI RIFIUTI ALLA POLITICA ALLE STRAGI DEGLI ANNI DI PIOMBO
20/06/2012 RIANO, GIU' LE MANI DA CAVA PERINA: NASCE IL COMITATO CITTADINO E NON INTENDE FERMARSI DAVANTI A NULLA
12/06/2012 RIANO, RIFIUTI TOSSICI SOTTO LA CAVA: DOPO L’ARTICOLO DE L’OSSERVATORE LAZIALE A DISTANZA DI 20 ANNI DAL FATTO PARTE L’ESPOSTO ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI
10/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: I CITTADINI DEL PRESIDIO DI PIAN DELL'OLMO RISPONDONO ALL'ARTICOLO DI REPUBBLICA
08/06/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, BUCCI (IDV): “SALTA CONSIGLIO STRAORDINARIO,LA POLITICA DISTANTE DALLA REALTA’”
07/06/2012 ROMA DISCARICA PIAN DELL'OLMO, IL CONSIGLIO REGIONALE RIMANDA LA DISCUSSIONE PER LA MOZIONE DI BERNAUDO/DE ROMANIS
07/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: PRESENTATA MOZIONE PER ESCLUDERE PIAN DELL’OLMO
06/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA, BERNAUDO (PDL) INVITA SOTTILE AD ANDARE IN COMMISSIONE AMBIENTE
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI, SOTTILE: PIAN DEL'OLMO E' LA SCELTA PIU' GIUSTA
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI: MARUCCIO (IDV): “CONTRO IPOTESI PIAN DELL’OLMO, CON NOI LA POLVERINI?”
04/06/2012 RIANO: NELLA NOTTE 200 PERSONE INCATENATE SULLA VIA TIBERINA CONTRO DISCARICA A PIAN DELL’OLMO
03/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: 18 SINDACI DELLA VALLE DEL TEVERE INSIEME AI PRESIDI PER DIRE NO A IPOTESI DISCARICA
04/04/2012 RIANO VERITA’ SHOK: INSABBIATI RIFIUTI E POI SILENZIO. I CITTADINI VOGLIONO SAPERE LA VERITA’, ADESSO
29/03/2012 ROMA RIFIUTI, CLINI SUL POST MALAGROTTA: UN "PIANO PER ROMA"
24/02/2012 CORCOLLE – RIANO DISCARICA, CITTADINI IN PIAZZA SABATO PROSSIMO
21/01/2012 RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO


 




TREVIGNANO ROMANO, GALLONI (PD): “DOPO LA STANGATA IMU ARRIVA IL SALASSO PARCHEGGI"

Redazione

“Con l'arrivo dell'estate a Trevignano, cittadini e villeggianti, hanno trovato un bel regalo sulle rive del lago. Infatti, dopo l'aumento dell'IMU sulle seconde case dal 7,6 per mille al massimo consentito per legge ovvero il 10,6, la Giunta Comunale ha deciso di mettere mano anche sulle tariffe relative alla sosta locale in alcune zone del nostro paese con rincari stratosferici del 700% circa rispetto al passato. – Dichiara il Capogruppo di Opposizione del Consiglio Comunale di Trevignano Romano Luca Galloni – Nel centrale piazzale del Molo e in piazza Vittorio Emanuele III, – prosegue Galloni – considerando anche che sulla prima area è presente la cosiddetta fontana leggera installata per consentire alla cittadinanza l'acquisto di acqua frizzante a costi agevolati e la riduzione degli imballi, i cittadini residenti non potranno più sostare gratuitamente nei giorni feriali come era previsto e la tariffa a loro dedicata non sarà più di 0,30 centesimi al dì nel periodo invernale e 0,60 nel periodo estivo ma bensì 2,00 euro giornalieri tutti i giorni dell'anno. Dunque in un solo colpo circa sette volte tanto rispetto al passato. – Il Capogruppo prosegue aggiungendo – Chi vorrà fermarsi a comprare il giornale, prendere un caffè, recarsi in Comune per chiedere informazioni, o comprare acqua a prezzo calmierato dovrà considerare 0,50 centesimi di spesa in più rispetto al previsto, tanto infatti è il costo della sosta anche per soli 5 minuti. A tutto ciò va aggiunto che oramai nelle zone centrali di Trevignano sono del tutto sparite le strisce bianche per la sosta gratuita contrariamente al buon senso civico. Una decisione, quella presa dalla Giunta Comunale, che il nostro Gruppo Consiliare di Opposizione auspica sia rivista nella direzione di una minore pressione economica sui residenti, sulle attività commerciali che vivono la zona centrale e sui turisti e villeggianti sempre meno invogliati a venire nel nostro territorio carente di servizi, costoso per i parcheggi e poco invitante nell'acquisto di dimore per l'aliquota massima IMU sulla seconda casa. – Il Consigliere Galloni conclude dichiarando – Sarebbe stato più ragionevole considerare l'istituzione nel piazzale del Molo della sosta a disco orario, magari lasciandone una porzione a pagamento per evitare il problema di occupazione giornaliera di quei parcheggi utilizzati dai lavoratori pendolari, soprattutto nel periodo invernale, che lasciano la propria autovettura e partono per il lavoro dalla fermata Cotral di piazza Vittorio Emanuele III. Per questi ultimi, l'auspicio è che presto vengano realizzate due fermate in prossimità dei parcheggi di scambio alle porte del centro abitato servite da adeguati collegamenti”.