NEMI,PIENONE PER I PRIMI DUE GIORNI DELLA SAGRA DELLE FRAGOLE

C.R.

E’ passato il primo fine settimana per la storica Sagra delle Fragole che ha visto migliaia di visitatori calcare il salotto d’arte naturale nemese: Nemi è stata per due giorni una bomboniera di arte, fragole e fiori. Nel paese hanno sfilato le fragolare col tipico costume nemese. Si sono alternate mostre e concerti, insomma è stata una vera e propria festa piena di fragole e fiori. Il programma di quest’anno, messo a punto dal Commissario Prefettizio Fabio Maurano, si è presentato sobrio senza voli pindarici ma fedele alla tradizione. La parte da leone l’hanno fatta tutti i commercianti e le associazioni che con impegno hanno allestito le loro attività e abbellito piazze e vicoli, rendendo il piccolo paese delle fragole bello come un quadro d’altri tempi. Anche gli artisti hanno contribuito in maniera fondamentale alla riuscita dell’evento: Nemi è piena di talenti, tutti da conoscere e apprezzare. Non è mancata qualche critica riguardo il servizio navetta che domenica in mattinata è partito con un mezzo rispetto alla necessità di almeno tre navette. Il problema si è risolto in orario di punta, poco dopo le 12. Adesso l’appuntamento con la Sagra è previsto per il prossimo fine settimana, scandito da diversi appuntamenti. In allegato il programma.




ROMA, ALBANO E ARICCIA: ARRIVA "CEREALIA", LA FESTA DEI CEREALI.

Redazione

Dal 6 all’11 giugno 2012 torna “CEREALIA. La Festa dei Cereali. Cerere e il Mediterraneo”, il festival culturale dedicato al mondo dei cereali promosso da M.Th.I., ArcheoClub d’Italia sedi di Roma e Aricino-Nemorense, Nur Edizioni e organizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia in Italia e l’Ufficio di Cultura ed Informazioni dell’Ambasciata di Turchia.

La seconda edizione del Festival, vede il patrocinio del MIBAC, dell’Assessorato alla Cultura Arte e Sport e dell’Assessorato al Turismo e Marketing del “Made in Lazio” della Regione Lazio, dell’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capital e per i Castelli Romani del Comune di Ariccia. Numerosi i partners che hanno aderito nel territorio di Roma e Provincia di Roma.

 Si tratta di una manifestazione dal respiro internazionale con un focus particolare sul Mediterraneo. Lo scorso anno il paese gemellato è stato l’Egitto, e per il 2012 la scelta è caduta sulla TURCHIA. Il festival a Roma prevede una serie di iniziative, dislocate in vari luoghi,  ma il programma di Cerealia non si ferma a Roma anche i Castelli Romani il 9 e il 10 giugno parteciperanno con una serie di iniziative che si svolgeranno ad Albano e ad Ariccia.

Il prestigioso PALAZZO CHIGI di ARICCIA  ospiterà sabato 9 giugno, a partire dalle ore 16.30, un Convegno dal tema “I Cereali nel mondo antico e le problematiche della coltivazione nel mondo moderno” con la partecipazione di Francesco Petrucci (conservatore di Palazzo Chigi), Maria Cristina Vincenti (archeologa), Mauro Serra Bellini (agronomo), Alberto Silvestri (Presidente Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense), Lidia Puccio (Resp. Slow Food Provincia di Roma) , Eva Castrucci (Resp. Slow Food Albano e Ariccia)  e Roberto Defez (Centro Nazionale delle Ricerche).

Subito dopo si svolgerà un CONCERTO della Instanbul State Turkish Music Band, a cura dell’ambasciata turca di Roma. Il repertorio del quartetto comprende sia musica tradizionale turca che musica contemporanea.

L’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense auspica dunque che questa manifestazione  ponga al centro dell’interesse anche le potenzialità culturali dei Colli Albani, sia dal punto di vista storico-archeologico che eno-gastronomico, che potrebbero rappresentare un importante valore aggiunto del ricchissimo patrimonio di Roma Capitale. 




GENZANO, UN NUOVO CENTRO SATELLITE ENEL: UN SERVIZIO PER 10 MILA UTENTI CASTELLANI

Redazione

La realizzazione del nuovo centro satellite,  sito in Via Emilia Romagna, che è a servizio di circa  10 mila clienti nell’area dei Castelli Romani, rientra nell’ambito delle iniziative che Enel sta attivando per garantire una migliore qualità del servizio elettrico nella provincia di Roma e per rafforzare la propria attenzione al territorio. Se ne parla il 6 giugno alle ore 11,30 nell’Aula Consiliare del Comune di Genzano. Intervengono il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini e  il Responsabile Enel  Dipartimento Rete Lazio-Abruzzo-Molise Alfonso Sturchio.

 

NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?

Sperando che qualcuno si faccia avanti per illuminarci e fare chiarezza su questi movimenti di terra, il nostro auspicio è che l’ambiente e il verde dei Castelli Romani, rimanga intatto nella sua più imponente e legittima bellezza.

C.R.

Le foto si riferiscono al territorio di Nemi, a Pentima Pizzuta. Si tratta di un’area a mezza costa in corrispondenza del cimitero, sotto il “rifugio”. Ciò che si evince chiaramente dalle foto è uno sbancamento consistente del terreno che è stato addirittura gradonato. Lo sbancamento appare come una ferita fresca nel mezzo di un sito incontaminato. Parliamo di ferita perché c’è tanta terra smossa di recente in un’area finora mai toccata dall’uomo. Si evince una metamorfosi della pendenza naturale del terreno. Noi de L’osservatore laziale non abbiamo ulteriori dettagli per dire con precisione cosa stia succedendo e neppure a chi appartenga tale terreno. Ma le immagini parlano chiaro.  Sperando che qualcuno si faccia avanti per illuminarci e fare chiarezza su questi movimenti di terra, il nostro auspicio è che l’ambiente e il verde dei Castelli Romani, rimanga intatto nella sua più imponente e legittima bellezza.

tabella DI INTERESSE:

30/05/2012 LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE
29/05/2012 NEMI E CASTEL GANDOLFO, IL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI CERCA UN TERRENO DA ALMENO VENTI ETTARI
24/05/2012 PARCO DEI CASTELLI ROMANI: SIM SALA BIM E RIAPPAIONO 1,8 MILIONI DI EURO… PER LA CURIA DI ALBANO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
10/05/2012 CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO
27/04/2012 CASTELLI ROMANI, L'ENTE PARCO RINUNCIA A UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO
15/03/2012 PARCO DEI CASTELLI, MOBILITAZIONE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ CONTRO RESTRINGIMENTO CONFINI
12/03/2012 CASTELLI CONFINI DEL PARCO REGIONALE, SEL INDICE MOBILITAZIONE PER GIOVEDI'
22/02/2012 PARCO CASTELLI ROMANI. COORDINAMENTO SEL: “SINDACI CENTROSINISTRA RESPINGANO PROPOSTA RIDUZIONE PERIMETRO PARCO AVANZATA DAL COMMISSARIO LIQUIDATORE”

 




MARINO, + 39 PER CENTO DI AUMENTO TARSU DAL 2005 AD OGGI

Redazione

"Mentre il centrodestra marinese strombazza ai quattro venti i 6 milioni di euro provenienti dalla Regione, stanziati per opere che, almeno in parte, dovrebbero essere gia aperte ed in funzione da tempo come il Museo del Cinema ed il Piano del Colore,  i cittadini di Marino si trovano a dover subire e tirar fuori altri soldi per il servizio di nettezza urbana, un aumento della Tassa di circa il 39% ad abitazione, passando da 2,19 € del 2005 per mq a 2.89 del 2011 per mq a 3,18 per mq per il 2012, stante delibera di giunta approvata recentemente!!!! – Dichiara Marco Comandini segretario dell'Idv di Marino – Un vero salasso in questi tempi di crisi, soprattutto se si pensa che questo sia dovuto al fatto di ostinarsi a non voler attuare anche sul nostro territorio la raccolta differenziata porta a porta ed al fatto che essendo rimasti pressochè gli ultimi ad avere i cassonetti stradali stiamo diventando la pattumiera degli altri comuni limitrofi trovandoci così a pagare anche per gli altri, quindi oltre al danno anche la beffa. Senza contare poi che a queste percentuali di raccolta differenziata, ci aspetterebbero poi nei prossimi anni nuovi aumenti tariffari, una situazione paradossale. – Il segretario Idv prosegue – Speriamo  che la maggioranza prendendo atto di questa scelta fallimentare, corregga ed in fretta il tiro, poiché i marinesi non debbano pagare, letteralmente pagare, le inefficienze di scelte palesemente errate. Crediamo che qualcuno dovrebbe prendersi la responsabilità, in un paese dove la cultura del merito è messa dentro un cassetto, di tale risultato catastrofico, rassegnando le dimissioni per manifesta inadeguatezza stante i pessimi risultati oramai evidenti anche ad un cieco." Conclude Comandini.
 




COLLEFERRO, APRE “CENTRAL PARK”, IL GIARDINO PUBBLICO DI VIA CONSOLARE LATINA

E.G.

Centinaia di cittadini, sabato scorso 2 giugno, hanno voluto partecipare alla cerimonia di inaugurazione dei giardini pubblici di via Consolare Latina, riaperti dopo l’opera di restyling degli ultimi mesi, con un nome tutto nuovo “Central Park”. Alla presenza del sindaco Mario Cacciotti, del vice sindaco Giorgio Salvitti, dei consiglieri delegati allo Sport Aldo Giuliani e ai lavori pubblici Giancarlo Ceccarelli, di diversi membri della soc. di calcio a 5 A.S.D. Città di Colleferro, che gestisce l’impianto, tra cui il presidente Franco Greggi, Daniele Navarra, Emanuele Galati, è stata sancita la rinascita del parco pubblico, uno dei più frequentati in città. Al termine della benedizione da parte di don Nando Brusca, il parco è stato riaperto ufficialmente e le centinaia di persone, tra cui molti bambini, si sono diretti alla scoperta del giardino, rimanendovi fino a sera. Alcune le novità: oltre ai nuovissimi giochi, che sono stati molto apprezzati dai più piccoli, il giardino ha un unico ingresso, quello su via Consolare Latina, all’altezza del punto ristoro, invece dei tre precedenti, per dare modo ai genitori, soprattutto dei bambini più piccoli o vivaci, di sentirsi più tranquilli mentre sono nel parco. In questo modo sarà più semplice, infatti, tenerli d’occhio ed evitare che possano scappare improvvisamente in strada. Rimarranno aperti tutto il giorno, fino a tarda sera adesso che siamo nella stagione estiva ed i cittadini hanno piacere di uscire anche sul tardi, dopo cena, mentre in inverno chiuderanno prima. Oltre ai lavori di ristrutturazione, che li hanno resi più funzionali alle esigenze dei frequentatori, sono stati rinnovati tutti i giochi dedicati ai bambini, che sono stati sistemati nell’area più a ridosso del bar, mentre una zona è stata lasciata più tranquilla e appartata per coloro che preferiscono riposarsi al fresco dei grandi alberi, magari leggendo un libro o chiacchierando piacevolmente. Com’era prevedibile, i nuovi giochi hanno entusiasmato i bambini: dal coloratissimo castello, con scivoli, camminamenti, corde, etc. al tappeto elastico e alle immancabili altalene. Nel parco ci sono anche due fontanelle pubbliche, una pista di pattinaggio, una piccola arena e probabilmente verrà inserito anche qualche gioco sportivo che possa essere svolto sia da grandi che da piccini.
 




ROCCA SANTO STEFANO, TUTTO PRONTO PER L'INFIORATA

A.P.

Si svolgerà domenica prossima 10 giugno  a Rocca Santo Stefano (Roma), in occasione della festa del Corpus Domini, la venticinquesima edizione dell’Infiorata. Durante la manifestazione, promossa dal Comune con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio,  sarà promossa una raccolta fondi da devolvere ai paesi dell’Emilia devastati dal terremoto.  Il tappeto floreale, lungo sessanta metri, in via Padre Pellegrino Ernetti, sarà realizzato dall’associazione Maestri Infioratori di Rocca Santo Stefano. E’ prevista inoltre la partecipazione dei gruppi infioratori di Gerano e Genazzano (Roma), Poggio Moiano (Rieti) e Torre del Greco (Napoli). Si esibiranno anche gli sbandieratori di San Gemini (Terni). Un appuntamento che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il Lazio.  “Oltre al significato religioso – dice il sindaco di Rocca Santo Stefano, Sandro Runieri (Udc) –   è un’occasione per promuovere sempre di più il nostro territorio attraverso le elevate capacità artistiche dei maestri infioratori che da anni si fanno apprezzare a livello nazionale”.




MARINO, A PROPOSITO DEL’ARTICOLO: MARINO, SANITÀ, IL CENTROSINISTRA…

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore,
in allegato alcuni fatti verificati nel tempo che ritengo utili per comprendere al meglio l'interessante articolo che sull'argomento è stato scritto. (Articolo de L'osservatore laziale del 03/06/2012 MARINO, SANITA' IL CENTROSINISTRA: “LE PRIORITÀ DEVONO ESSERE ALTRE: GLI ULTIMI, NON I RICCHI; I CITTADINI, NON LE BANCHE!”)

La ringraziamo per il tempo che ci dedicherà.
Cordiali saluti.
portavoce dell'associazione: corrado colizza
 

Il vero problema nasce quando si parla di coerenza nel caso di situazioni e persone che nell’arco di un ventennio mutano, ebbene si cita la coerenza come fosse un elastico, che ognuno tira dalla sua parte per farla sua. Si può parlare di coerenza nei comportamenti politici a partire dalla L.833 con la quale si cerco di realizzare il principio che la salute è un diritto di tutti i cittadini? Per non storicizzare l’argomento partirei dalla nascita delle Aziende unità sanitarie locali che nel caso della Roma H unificò le usl dei castelli romani e del litorale. In quel periodo l’eccellenza del San Giuseppe di Marino si stava affievolendo anche a seguito del fatto che la vecchia USL 32 di Ciampino – Marino aveva trascorso molto tempo assoggettata a commissariamenti per mancanza di un Direttore Generale stabile; la qual cosa di fatto aveva favorito la USL 29 di Frascati, retta costantemente da un unico presidente che allo stesso tempo costituiva riferimento politico. Facemmo un incontro sulla Sanità nei Castelli Romani e l’assessore alla sanità del tempo formulò la teoria che il San Sebastiano, data la prossimità con il GRA divenisse ospedale con DEA, mentre il San Giuseppe di Marino assumeva il ruolo di ospedale per interventi programmati o di Vocazione). L’attuazione di questa teoria comportò che la Traumatologia ed il Centro Trasfusioni si spostassero a Frascati; è toccato poi all’ortopedia in quanto i medici erano di fatto gli stessi che operavano in Traumatologia. Strano ma vero, si sposta anche la Urologia, voi penserete per qualche rottura legata agli incidenti stradali? Non è dato sapere, ma una ipotesi possibile è rappresentata dalla mancanza di un riferimento politico di livello per cui le decisioni relative alla spoliazione della struttura del San Giuseppe seguivano un filone ben definito a favore del San Sebastiano.. A Marino, al momento, si conservava la ginecologia, l’ostetricia, il nido, la medicina, la medicina nucleare, laboratorio di istopatologia, il servizio di Cardiologia ed altro ma con notevole riduzione di posti letto. Iniziano i lunghi e duraturi lavori della radiologia. Si puntava di fatto a divenire riferimento castellano per la neonatologia in associazione con la ginecologia ed ostetricia anche qui iniziano i lavori e l’ipotesi passa a favore dell’ospedale di Genzano, anch’esso a vocazione rispetto al pronto soccorso ad Albano. Qualcuno ricorderà che la sezione ospedaliera del San Giuseppe a Ciampino – consistente in ortopedia e maternità ed una ipotesi di pronto soccorso; in pratica il pronto soccorso fu trasformato  in punto medico e poi chiuso in coincidenza con il rientro dei due reparti al San Giuseppe.La medesima situazione si è verificata col San Giuseppe, pur avendo una struttura meglio organizzata e ben 5 camere operatorie nuove, ma sostanzialmente privo dei necessari reparti a supporto del Pronto Soccorso. Ora questa è storia, e ben hanno fatto cittadini e partiti a sollecitare il rispetto del decreto del Presidente della Regione – il n. 80 – che di fatto avrebbe rappresentato  la restituzione al San Giuseppe del mal tolto che i “politici” avevano realizzato in circa venti anni. Il tempo trascorso ha avvantaggiato il San Sebastiano, che ha trovato prima il supporto dei comuni della ex USL 29 e di tutto il Centro sinistra, e poi la decisione del TAR che vedeva la chiusura di reparti senza avere la certezza che i corrispondenti a Marino fossero pronti (si palesava una interruzione di pubblico servizio); questo perché i lavori di ammodernamento per il Pronto soccorso sono stati lenti e forse rallentati come quelli del nuovo reparto di ginecologia.
Si parlò di una modifica del decreto. Anche di questo non è stato possibile conoscere gli eventuali sviluppi perché in attesa della sentenza del TAR e del Consiglio di Stato. Purtroppo i residenti di questo meraviglioso castello si accorgono dei valori che hanno solo quando li perdono; finchè li hanno a disposizione preferiscono “da miopi” ammirare l’erba del vicino che sicuramente è più verde”. Bene farebbe l’Amministrazione ad incontrare i cittadini e poi la Regione per avere la modifica del decreto e la certezza delle cure nel rispetto del dettato Costituzionale, conformemente alle scarse disponibilità finanziarie. Una cosa la vogliamo sottolineare e riguarda sicuramente una parte degli amministrativi che si sono succeduti sia nella USL 32 e nella Roma H, e cioè come mai a parità di soldi rimessi dalla Regione, il  “Regina Apostolorum” è diventato un ospedale mentre il San Giuseppe? Come si vede è  questione di indirizzo politico e ma anche di chi gestisce.

portavoce dell’associazione: Corrado Colizza

tabella PRECEDENTI:

03/06/2012 MARINO, SANITA' IL CENTROSINISTRA: “LE PRIORITÀ DEVONO ESSERE ALTRE: GLI ULTIMI, NON I RICCHI; I CITTADINI, NON LE BANCHE!”

 




RIANO: NELLA NOTTE 200 PERSONE INCATENATE SULLA VIA TIBERINA CONTRO DISCARICA A PIAN DELL’OLMO

Gabriella Resse

Dopo che ieri, domenica 3 giugno, il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Sottile, ha convocato a sorpresa i vertici di Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune e ministero dell’Ambiente, per cercare una soluzione condivisa  per il nuovo sito discarica della capitale, sui giornali e nel tg regionale della Rai si sono succedute freneticamente notizie che davano per certa la scelta di Pian dell’Olmo, nel XX° municipio, ma che è di fatto a ridosso del territorio di Riano. A questo punto c’è stato un gran fermento in paese e nel presidio permanente di Quadro Alto, a poche centinata di metri da quello che oggi probabilmente il prefetto Sottile indicherà  quale nuovo sito per la discarica. Una moltitudine di cittadini si è riversata in strada, incatenandosi per protesta. E da testimonianze dirette ,apprendiamo  che in nottata la dimostrazione, illuminata da decine di fiaccole al bordo della strada, abbia contato fino ad un gruppo di 200 persone. Naturalmente sono accorsi anche diversi giornalisti per raccogliere dalla viva voce dei cittadini ,le motivazioni di una così eclatante forma di protesta. Al momento ,il presidio straordinario al bivio con via Pian dell’Olmo sulla Tiberina è ancora custodito dai cittadini incatenati che si danno il cambio ogni tot ore  e non si sa per quanto tempo andrà avanti, anche perché oggi alle 15 e 30 è previsto l’incontro tra le istituzioni  locali romane, il prefetto Sottile e il Ministro Clini per formalizzare la decisione  sul sito da indicare come futura discarica di Roma. Dunque i cittadini di Riano sono ben determinati ,con l’appoggio dei comuni limitrofi a protestare con vigore a questa ipotesi che in molti considerano scellerata, per l’estrema vicinanza delle case da quel sito e per una serie di vincoli e criticità importanti che al momento sembrano non essere state considerate dal prefetto, non ultime ,quelle legate al rischio esondazione, già segnalato dall’Autorità di Bacino del Tevere ed il rischio di inquinamento della falda acquifera sottostante la cava  e che si getta direttamente nel fiume della capitale. Considerato che è giunto l’ennesimo ultimatum da parte della Commissione Europa per tentare di accelerare i tempi sulla chiusura di Malagrotta, forse oggi, è il giorno della verità.

tabella PRECEDENTI:

03/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: 18 SINDACI DELLA VALLE DEL TEVERE INSIEME AI PRESIDI PER DIRE NO A IPOTESI DISCARICA
04/04/2012 RIANO VERITA’ SHOK: INSABBIATI RIFIUTI E POI SILENZIO. I CITTADINI VOGLIONO SAPERE LA VERITA’, ADESSO
29/03/2012 ROMA RIFIUTI, CLINI SUL POST MALAGROTTA: UN "PIANO PER ROMA"
24/02/2012 CORCOLLE – RIANO DISCARICA, CITTADINI IN PIAZZA SABATO PROSSIMO
21/01/2012 RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO
 
 
 


 




ROMA IL MESSAGGERO: LA CRISI, I PRECARI E LE COLPE DEL SINDACATO

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da: "Senza Bavaglio"

ll Messaggero è in una gravissima crisi. L’editore ha chiesto il prepensionamento di 26 colleghi, che si aggiungono a quelli allontanati dalla redazione lo scorso anno durante l’ultimo stato di crisi. Il declino della gloriosa testata capitolina comincia diversi anni fa. Si fa acuta nel 2009, quando, in occasione dello stato di crisi, il Cdr “duro” viene di fatto sfiduciato dalla redazione. Subentra un Cdr più accomodante, che firma un accordo in cui l’azienda dichiara, e il Cdr ne prende atto, che avrebbe considerato esuberi e messo immediatamente in cassa integrazione i giornalisti collaboratori che avessero vinto una causa e il giudice avesse ordinato l’assunzione come redattori del giornale a pieno titolo. *) Quell’accordo fu oscenamente controfirmato dall’Associazione Stampa Romana (il segretario Paolo Butturini), dall’Assostampa Umbra e dalla Fnsi, cui abbiamo sempre rimproverato questo cedimento. Dopo tante contestazioni, se non altro Gigi Ronsisvalle, che controfirmò nel 2009 per il sindacato nazionale, ha ammesso onestamente che è stato un errore e ha promesso che non avrebbe mai più firmato una cosa del genere. Questa volta però ha fatto peggio: nel nuovo accordo raggiunto in questi giorni, non c’è la clausola affonda-collaboratori-che-fanno-causa , ma si prevede la cassa integrazione per 24 mesi per 5 collaboratori che hanno il contratto articolo 2 a tempo indeterminato. Due anni in cassa integrazione, una bella botta per loro e anche per l’Inpgi. Siccome non c’è scritto testualmente la parola “licenziamento”, la FNSI ha firmato. Nonostante il direttore generale del Messaggero abbia spiegato, se non altro onestamente, che fine l’azienda intende far fare a questi colleghi: dopo due anni di cassa integrazione, licenziarli. Ma non è finito: quest’ultimo accordo precarizza il lavoro, perché sull’organico a regime di 137 giornalisti articolo 1, la proprietà ha detto ha detto chiaramente che intende anche i contratti a tempo determinato (ex articolo 3 del contratto), e che non voleva specificare “a tempo indeterminato”. Morale: i più deboli sono abbandonati da tutti. L’unico membro del CdR a difenderli fino alla fine è stato Fabio Morabito, ma ha solo potuto condividere la loro solitudine e non ha firmato l’accordo. Racconta un collega del Messaggero: “Fabio ha lasciato la riunione finale consegnando un biglietto destinato agli altri membri del CdR. Non so cosa ci fosse scritto. E’ andato via senza stringere la mano a questi stravaganti personaggi che giocano con i destini dei colleghi invece di difenderli. Gente così se avesse un minimo di senso di responsabilità dovrebbe dimettersi”. G. A. *) L’accordo del 2009 era su 38 esuberi dopo una richiesta iniziale di 48, ma siccome molti colleghi lasciarono il giornale con il famigerato articolo 33 del contratto (quello che dice che l’azienda può far cessare il rapporto di lavoro, in caso di determinati requisiti: 35 anni di contributi e 59 anni nel 2009, 60 nel 2010 e così via), alla fine le uscite furono 54, più 5 che erano già usciti dall’inizio della richiesta dello stato di crisi alla firma del ministero del Lavoro. Riepilogando: richiesta iniziale 48, uscite effettive 54 più 5, uguale 59. Undici uscite in più rispetto alla richiesta dell’azienda.




FRASCATI, LA SCOMPARSA DI GENEROSO MANCINI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo

"'è voluto molto tempo perché potessimo razionalizzare l'idea che da oggi non avremo più accanto Generoso Mancini, con la sua sincera amicizia, la sua capacità di sdrammatizzare con una battuta arguta anche i momenti più difficili, il suo alto senso di responsabilità istituzionale, la sua genuinità, tipica di un figlio di una terra dove si lavora duramente, com'è quella Ciociaria di cui era originario e di cui portava nei gesti spontanei e nell'impegno senza fatica i tratti distintivi. La ragione deve combattere, talvolta, contro l'emotività, che non vorrebbe ammettere che quel male, di fronte al quale fino all'ultimo momento Generoso non ha ammainato la bandiera della lotta, alla fine ce l'ha portato via.
Il coordinamento politico comunale di Frascati del partito di Sinistra Ecologia Libertà e il gruppo consiliare “Frascati a Sinistra” si uniscono in un commosso abbraccio alla moglie, ai tre figli e agli amici del Partito democratico, per il quale Generoso Mancini era al secondo mandato come consigliere comunale. Di lui merita di essere ricordato un episodio recente che ne testimonia in maniera limpida lo spirito di servizio nei confronti della comunità locale che ha degnamente rappresentato.
Si era nel pieno di una difficile e turbolenta seduta del consiglio comunale, con il rischio che il venir meno del numero legale rendesse impossibile prendere importanti e urgenti provvedimenti per la nostra città. Generoso, seduto al suo banco, riceve una telefonata, dopo la quale si chiude in un silenzio innaturale per la sua abituale giovialità, ma non abbandona il suo posto. La situazione non sfugge a chi lo conosce bene e gli è vicino. Ma, nonostante le insistenze, ci vuole molto per convincerlo a dire cosa lo aveva turbato: quella telefonata gli aveva annunciato che le condizioni di salute della sua mamma stavano irreparabilmente aggravandosi; ma nonostante l'ormai prossimo epilogo tragico, chiuso nel silenzio Generoso non ha pensato neanche per un attimo di abbandonare il suo posto, per essere sicuro che i cittadini da cui era stato chiamato ad amministrare Frascati non perdessero la possibilità di vedere approvati importanti progetti. Non è stato facile convincerlo a lasciare il suo seggio e correre per l'ultimo saluto alla sua mamma.
Nella sua prima consiliatura, Generoso è stato presidente della commissione Urbanistica, nonché delegato alle periferie e ai comitati di quartiere. Nella seconda è stato presidente della commissione Lavori Pubblici e manutenzioni e delegato alle manutenzioni periferiche.
Il pensiero va ai figli e alla moglie, che hanno perso un padre e un marito giovane e vitale. Generoso avrebbe compiuto 63 anni a settembre. E' sempre stato una persona solare, spiritosa, a volte di quella grana grossa che fa però gruppo, ti dà quel senso di appartenenza, al di là del ruolo amministrativo. Non sono serviti ad abbatterne lo spirito di servizio per la comunità locale neanche i beceri argomenti di una certa politica di bassa lega, che hanno preso come pretesto di polemica politica insinuazioni gratuite riguardanti il lavoro di Generoso, per il quale era assegnatario da tempo di un locale di proprietà comunale, e l'attività svolta con merito nell'associazionismo culturale cittadino dalla figlia, la quale ha pagato il fatto che il padre fosse consigliere comunale, come se fosse una colpa o un demerito, e come se tutto ciò che ha dato con la sua associazione alla città di Frascati fosse unicamente merito del ruolo del padre e non della straordinaria capacità sua e di chi ha lavorato insieme a lei.
«Al cordoglio dei suoi cari – dice Damiano Morelli, presidente della Società Tuscolana servizi, la multiservizi partecipata dal Comune di Frascati – si aggiunge quello di tutti i lavoratori della Sts, di chi lo ha conosciuto personalmente e di chi lo ha conosciuto soltanto per il ruolo, oltre che da parte del Consiglio di Amministrazione e del Presidente, a cui mancherà tantissimo e con cui ha condiviso otto anni di strada fianco a fianco».