Terremoto Centro Italia, conferenza stampa a Palazzo Chigi

Si è svolta a Palazzo Chigi la conferenza stampa  del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sul terremoto che ha colpito il Centro Italia, a un anno dalle prime scosse. 

Source: GOVERNO




Gentiloni al Meeting di Rimini

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto al Meeting di Rimini.

Source: GOVERNO




Attentato di Barcellona, bandiere a mezz’asta a Palazzo Chigi

Bandiere a mezz’asta a Palazzo Chigi dopo l’attentato di Barcellona.  Sul portone principale sono esposte le bandiere a mezz’asta spagnola, europea e italiana in segno di lutto.

 




Estradizione verso l'Italia del "Re delle slot"

Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata

Rientra in Italia oggi presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, scortato da agenti dello SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, F.C., arrestato a Saint Martin (Antille Olandesi) il 13 dicembre 2016, nell’ambito dell’operazione “Rouge et Noir”, unitamente al suo braccio destro B.R.T.A.

C., a seguito delle indagini eseguite dallo S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma con il coordinamento dello S.C.I.P., è stato ritenuto il promotore di un’associazione a delinquere a carattere transnazionale specializzata nel riciclaggio di grosse somme di denaro ricavate dal mancato versamento delle imposte sugli introiti delle c.d. slot machine.

L’operazione “Rouge et noir”, guidata dalla D.D.A. di Roma, ha consentito agli investigatori di far luce sul sistematico riciclaggio dei proventi illeciti realizzato mediante numerosi trasferimenti di denaro all’estero al fine di eludere il pagamento dei tributi erariali.

Nello specifico, le operazioni fraudolente del sodalizio criminale hanno coinvolto personaggi noti del mondo politico ed economico italiano ed hanno fruttato all’organizzazione guadagni per oltre 200 milioni di euro.

Dopo le formalità espletate presso gli Uffici della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, C., per il quale sono nel frattempo decorsi i termini di custodia cautelare secondo la normativa italiana, sarà sottoposto alle misure alternative alla detenzione dell’obbligo di dimora, dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e del divieto di espatrio.

Allo stesso C. saranno contestualmente notificati, ad opera di militari dello S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma, numerosi decreti di sequestro di denaro, conti correnti, quote societarie, beni mobili ed immobili, anche siti all’estero, per un importo pressoché equivalente agli illeciti guadagni dallo stesso ottenuti.




Contraffazione – Sequestrati oltre 4 milioni di pezzi

Comando Provinciale Venezia

Nel corso della stagione estiva migliaia sono i turisti, provenienti da tutto il mondo, presenti tra le calli ed i campi di Venezia, in una cornice unica, tra le più belle e suggestive del mondo.

In città, accanto ai commercianti e imprenditori che quotidianamente operano nella legalità, anche venditori abusivi senza scrupoli, intenti a vendere beni contraffatti.

Per questo motivo, dall’inizio dell’estate, i Finanzieri veneziani, in abiti civili, continuano nell’attività di controllo economico quotidiano del territorio, in particolare del centro storico lagunare e di tutto il litorale della Provincia di Venezia, che proseguirà con intensità rafforzata fino a tutto settembre, anche attraverso controlli straordinari periodici e attività investigative volte ad individuare e scardinare l’intera filiera che distribuisce in tutta Italia prodotti contraffatti e/o non sicuri.

Investigazioni che partono dalle spiagge o dalle vie centrali delle località di villeggiatura e delle città d’arte per arrivare, ricostruendo a ritroso il percorso, fino ai produttori/importatori, ai centri di smistamento e di distribuzione della merce illecita. Solo all’interno della città lagunare, durante tutto l’arco della giornata, viene dispiegata una forza complessiva di decine di militari, a rinforzo dei presidi del Corpo già stabilmente operanti in Riva degli Schiavoni e lungo Strada Nova, nonché in zona Calle Larga XXII Marzo.

Personale in uniforme, inoltre, si muove lungo i punti nevralgici di smistamento, stazionamento e passaggio degli abusivi, in prossimità della Stazione ferroviaria e nell’area monumentale di Piazza San Marco. Alle tradizionali borse, magliette, occhiali ed orologi contraffatti, si sono aggiunti negli ultimi tempi anche molti accessori per telefonia e per abbigliamento, giocattoli e teli per il mare, oltre alle palline antistress, freccette luminose e articoli vari, tutti privi dei requisiti previsti dal “Codice del Consumo”.

Per essere ammessi nel nostro mercato, i prodotti di importazione extra-europea devono sottostare ai severi standard di conformità comunitaria: utilizzo di sostanze non tossiche e comunque in quantità “sotto soglia” di nocività, delle quali il consumatore deve essere adeguatamente informato per questioni di tolleranza individuale, indicazione della provenienza effettiva, del produttore e dell’importatore, il quale si assume la responsabilità della sicurezza del prodotto, indicazioni in lingua italiana sul corretto utilizzo da parte del consumatore finale, qualità della componentistica degli apparecchi elettronici, robustezza meccanica dei giocattoli destinati ai bambini.

Dopo un attento lavoro di intelligence, nelle ultime settimane i finanzieri hanno eseguito lungo le spiagge di Chioggia, Sottomarina e sul lungomare di Jesolo, decine di interventi con il sequestro di borse, magliette, occhiali e orologi recanti marchio contraffatto e contestualmente di articoli privi dei requisiti di sicurezza e conformità richiesti dalla legge (“accessori per abbigliamento, giocattoli da spiaggia, teli mare, palline antistress, dardi luminosi), per un totale di circa 12.000 pezzi.

A Caorle, Bibione e nell’entroterra di Portogruaro e San Donà di Piave, infine, le pattuglie impiegate hanno eseguito specifiche attività preventive e di controllo del territorio, sottoponendo ad ispezione vari esercizi commerciali, con il sequestro di circa 22.000 articoli (soprattutto bigiotteria) privi delle indicazioni di legge previste dal Codice del Consumo.

A confermare la bontà della strategia operativa messa in campo dalle Fiamme gialle veneziane parlano i numeri: dall’inizio dell’anno oltre 4 milioni di prodotti illeciti sequestrati, 196 soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria e 220 soggetti segnalati all’Autorità amministrativa.

Da ultimo, nella giornata di ferragosto, sul litorale clodiense, in particolare a Sottomarina, nell’esecuzione di un’attività di controllo straordinario interforze del territorio, finalizzata a garantire la sicurezza pubblica e contrastare l’abusivismo commerciale, la contraffazione e l’immigrazione clandestina, sono stati complessivamente sequestrati ulteriori 1.664 articoli contraffatti, 2.857 articoli (di abbigliamento e chincaglieria) non sicuri per un valore di oltre 200 mila euro ed è stato arrestato dai Carabinieri un cittadino extracomunitario per lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.

La costante ed intelligente attività di vigilanza delle Fiamme gialle punta ad assicurare non solo ai residenti una quotidianità accettabile ma anche ai turisti la migliore permanenza possibile in luoghi, quali la città di Venezia, che per le peculiarità urbanistiche e per l’inestimabile patrimonio artistico, è universalmente considerata un vero e proprio “museo a cielo aperto”, patrimonio dell’Umanità.




Piano di controlli estivi a tutela delle imprese regolari e dei consumatori

Comando Generale

Dal 1° luglio 2017:

  • oltre 11.000 interventi svolti, 240 al giorno. Individuati 460 venditori abusivi. Scoperta discoteca all’aperto spacciata per circolo ricreativo;
  • 1.450 i lavoratori non assunti o pagati con il sistema del “fuori busta”;
  • 370 i casi di affitti “in nero”, boom di “case pollaio” in Salento; –
  • sequestrati 12 milioni di prodotti contraffatti, con una media di 250 mila articoli tolti dal mercato ogni giorno. Investigazioni che partono dalle spiagge e arrivano a produttori, importatori e ai centri di smistamento e distribuzione della merce illecita;
  • 1.000 i distributori stradali controllati, 1 su 5 irregolare;
  • accertamenti sui trasferimenti di denaro tramite “money transfer”: identificati 900 soggetti.

Il Generale Giorgio Toschi: “Priorità alla lotta alla grande evasione e alla criminalità transnazionale, senza però abbassare la guardia sugli abusivi o sui <furbetti del fisco>”.

“Un cancro, grande o piccolo che sia – ha aggiunto il Comandante della GdF – va comunque estirpato, per il bene del sistema economico del Paese”.

Roma – Lotta all’evasione fiscale, anche internazionale; agli sprechi di risorse pubbliche e alla corruzione; contrasto patrimoniale alle “mafie”; lotta ai traffici illeciti, anche via mare. “Alla tutela del “sistema-Paese” la Guardia di Finanza contribuisce non solo con grandi indagini di polizia economico-finanziaria – ha affermato il Comandante Generale delle Fiamme Gialle Giorgio Toschi – ma anche con quotidiane azioni di controllo che, nel periodo estivo, nelle zone di villeggiatura, hanno visto una netta intensificazione a vantaggio delle imprese regolari e a protezione dei cittadini e della parte sana della società”.

Anche quest’anno, infatti, la Guardia di Finanza ha messo in campo un piano straordinario di interventi, tuttora in corso di svolgimento, a tutela dell’economia legale nelle aree costiero – balneari, montane e nelle città d’arte a maggiore vocazione turistica: 11.300 i controlli effettuati dal 1° luglio fino alla prima settimana di agosto, con una media di 240 interventi al giorno.

Nel complesso, finora, sono stati individuati 460 venditori abusivi per la totale assenza di licenze e permessi previsti dalla normativa commerciale e di pubblica sicurezza. 1.600 gli esercenti che invece, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno comunicato al Fisco l’avvio delle attività o non hanno installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino, risultando, talvolta, anche evasori totali. Scoperto, in questo ambito, un finto circolo ricreativo che in realtà era una vera e propria discoteca, con cene a bordo piscina e feste private, tutto “esentasse”: oltre a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per gli enti “no profit”, evitavano anche di pagare l’affitto, pur utilizzando impianti sportivi di proprietà del Comune di Anzio, con un danno per le casse pubbliche di oltre 170.000 euro.

Sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finiti anche i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di villeggiatura: degli 811 interventi eseguiti uno su due è risultato irregolare, con 450 violazioni riscontrate. “Case pollaio”, inoltre, a Gallipoli, abitazioni senza i minimi requisiti igienico-sanitari, affittate “in nero” e riempite all’inverosimile di turisti, soprattutto ragazzi tra i 16 e i 28 anni disposti a dormire, pur di risparmiare qualche euro, come successo in un caso, in un deposito con bagno senza finestre né impianto di areazione.

Sono invece 1.450 i lavoratori “in nero” o irregolari scoperti da inizio estate. 268 di loro sono stranieri, 27 i minori, impiegati soprattutto nei campi agricoli. In Sicilia, in un’operazione “anti-caporalato” e contro lo sfruttamento della manodopera delle Fiamme Gialle di Siracusa, è stato applicato, tra le prime volte in assoluto, il “controllo giudiziario d’azienda”. Istituto, introdotto lo scorso anno, che prevede la nomina di uno o più amministratori da affiancare all’imprenditore nella gestione dell’attività.

Nella lotta ai “falsi” e ai prodotti pericolosi sono stati sequestrati 12 milioni di articoli contraffatti, con una media di 250 mila pezzi tolti dal mercato ogni giorno a tutela dei consumatori. Denunciati 920 responsabili e scoperti 7 opifici e depositi clandestini in cui venivano prodotte e stoccate le merci irregolari, destinate a rifornire i venditori abusivi. Le investigazioni sono partite dalle spiagge o dalle vie centrali delle località di villeggiatura e delle città d’arte per arrivare, ricostruendo a ritroso l’intera filiera del falso, fino ai produttori/importatori, ai centri di smistamento e di distribuzione della merce illecita e continueranno per tutta l’estate. A Napoli, seguendo le tracce raccolte sul territorio, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto, su un camion, 23 mila paia di scarpe da ginnastica sulle quali erano stati applicati adesivi anonimi per nascondere il marchio contraffatto di una multinazionale leader mondiale nella commercializzazione di articoli sportivi.

Effettuati, inoltre, 635 interventi a contrasto del gioco e delle scommesse abusive: irregolare uno su tre; sequestrate 425 macchinette videopoker illegali, 93 punti di scommesse clandestine e verbalizzate 270 persone, delle quali 43 denunciate all’Autorità Giudiziaria. A Torino sono stati sequestrati apparecchi da gioco manomessi da un gruppo criminale che, attraverso un software, ne alterava il funzionamento in modo da erogare vincite di importo di gran lunga inferiore rispetto a quello spettante.

1.000 i distributori stradali di carburante controllati in tutto il territorio nazionale, uno su cinque irregolare: 256 le violazioni constatate, delle quali 113 riferite alla disciplina prezzi, con sanzioni amministrative a carico dei gestori degli impianti. Nelle ipotesi più gravi, 38 responsabili sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, con il sequestro di 290 mila litri di prodotti petroliferi. Tra i casi di frode scoperti le classiche truffe nell’erogazione di carburante e miscelazioni abusive, oltre a immissioni in consumo in evasione d’accisa. A Messina è stato scoperto un commerciante che rivendeva carburante per l’agricoltura a imprese di trasporto non legittimate a beneficiare del particolare regime fiscale: a fronte di un prezzo di mercato mediamente di 1,35 euro al litro, pagavano appena 0,85 al litro, con un risparmio del 37% a danno del Fisco e sbaragliando pure la concorrenza degli operatori onesti del settore. Sequestrati 20 mila litri di gasolio agricolo, 5 serbatoi e un’autocisterna; 9 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria.

Controlli mirati, infine, nei confronti dei trasferimenti di denaro da un Paese all’altro allo scopo di prevenire l’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti o di finanziamento del terrorismo: 681 gli accertamenti eseguiti presso altrettanti sportelli di money transfer, che hanno permesso di identificare 900 soggetti, di cui 110 gravati da precedenti di polizia e oltre 510 di origine extra- comunitaria.