Roma, Direzione Italia: Luciano Ciocchetti riparte dal territorio

 

di Silvio Rossi

ROMA – Si è svolta Sabato 4 marzo, a Roma, presso l’Istituto Seraphicum nel quartiere dell'Eur, l'assemblea regionale del Lazio di Direzione Italia, per promuovere anche nel Lazio il nuovo partito fondato da Raffaele Fitto. Sono intervenuti il coordinatore regionale Luciano Ciocchetti, il consigliere regionale Pietro Sbardella, il consigliere capitolino Ignazio Cozzoli, il consigliere della Città metropolitana di Roma Capitale Giovanni Libanori, l’ex consigliere regionale Massimiliano Maselli. A chiudere l'incontro Raffaele Fitto. Presenti anche i referenti di alcune liste civiche vicine a Direzione Italia, che stanno valutando la possibilità di confluire nel partito di Fitto, come Sergio Manciuria, di Anguillara Svolta.


I vari interventi hanno sottolineato la vocazione unitaria del partito che punta alla costituzione di un nuovo centro destra sui valori fondanti della famiglia e della dottrina sociale della Chiesa, ponendosi, come mete del percorso politico, la revisione delle convenzioni in Europa, la creazione di uno stato di cose che porti alla ripresa dell’occupazione, la sicurezza di tutti, l’apertura e la tolleranza interlocutoria, che pretende, a sua volta, il rispetto delle proprie idee da parte degli altri.


"Noi vogliamo cambiare il centrodestra, cambiare l'Italia e cambiare l'Europa" Queste le parole del  coordinatore regionale Luciano Ciocchetti durante la video intervista rilasciata a L'Osservatore d'Italia. Ciocchetti ha inoltre evidenziato il bisogno di un nuovo messaggio per riunire gli elettori moderati di centrodestra che negli ultimi anni hanno perso i riferimenti politici e programmatici con la conseguenza che 10 milioni di italiani non sono più andati a votare. "Occorre quindi fare autocritica – ha aggiunto il coordinatore regionale – e rilanciare un progetto partendo dalle realtà territoriali".

 




Pomezia, turismo: presentato il progetto Costa di Enea


di Silvio Rossi

POMEZIA (RM) – È stato presentato presso l’Hotel Palace di Pomezia il progetto “Costa di Enea”, che si propone l’ambizioso obiettivo di riunire l’offerta turistica di un ampio territorio nel litorale sud della capitale. Alla presenza di un nutrito gruppo di persone, selezionate tra operatori del settore, è stato presentato il sito che, a partire dal mese di maggio, raccoglierà le proposte del territorio suddivise per argomenti, strutture ricettive, musei, trasporti.


A presentare l’iniziativa il vicesindaco di Pomezia, Elisabetta Serra,
Comune che per primo ha sposato il progetto.  Ha partecipato anche l’Agenzia Regionale per il Turismo, rappresentata da Flaminia Santarelli, che ha elogiato il lavoro svolto. A contorno della presentazione sono intervenute alcune aziende agroalimentari del territorio, che hanno presentato le loro eccellenze, che sono parte integrante dell’offerta ipotizzata nel progetto Costa di Enea. Abbiamo incontrato i protagonisti della giornata, che ci hanno rilasciato brevi interviste




Genzano, Matematica Amica: Anna Cerasoli alla scuola De Sanctis

GENZANO (RM) – “Matematica Amica”, questo il titolo del libro presentato da Anna Cerasoli a Genzano l’istituto comprensivo De Sanctis diretto da Antonio Draisci. Ad invitare la celebre scrittrice di divulgazione scientifica per l’infanzia è stata la docente Patrizia Lombi che di fatto applica che questo nuovo metodo di apprendere la matematica ai suoi studenti delle elementari, facendoli appassionare ed entusiasmare alla materia.

 

Nei fatti Cerasoli è un nome: dopo la laurea in matematica e un periodo di ricerca al Cnr, ha insegnato nella scuola secondaria. Da anni si dedica alla divulgazione della matematica per ragazzi in forma narrativa, riscuotendo ampio successo.

Entusiastica la partecipazione di Cerasoli alla De Sanctis per il semplice fatto che ha saputo tratteggiare con parole semplici ma frutto di uno studio profondo della matematica, quello che si presenta a tutti gli effetti come un modo nuovo di concepire i numeri e i concetti aritmetici: dalle divisioni agli insiemi per finire con i problemi di matematica e la logica. I suoi lavori, tradotti in molte lingue, costituiscono un utile supporto nell’insegnamento della matematica. Per questo motivo, erano presenti all’evento molte docenti, pronte a trasferire ai propri ragazzi questa maniera giocosa, semplice e innovativa di insegnare. La realtà traducibile in numeri: ed ecco che anche gli elementi che costituiscono un insieme diventano pasticcini alla crema o al cioccolato o crostatine succolente.

 

Interessante anche il momento in cui la scrittrice si è soffermata sulle figure geometriche con un approccio entusiasmante: Filo e suo nonno conversano di geometria, e la applicano ai tanti casi della vita: dalle crepes ai tramezzini, dalla metropolitana di Londra ai pinguini al pallone di calcio, fino ai terreni dell’antico Egitto. Basta con noiosi spauracchi scolastici! Le figure geometriche sono presenti nei nostri oggetti quotidiani e il loro fascino è tutto da scoprire. Dai fari delle auto ai barattoli di vernice, dalle cupole geodetiche alle ruote dentate, dai mosaici dell’Alhambra al nastro di Moebius: curiosità, aneddoti, storie, indovinelli, invenzioni… Un libro per ragazzi, professori e comuni lettori che, pagina dopo pagina, vi sorprenderà e vi farà dire: “Non lo sapevo!”

 

Sicuremante Cerasoli tornerà a Genzano per continuare a promuovere la matematica come un’amica: l’amica dei bambini ma prima di tutto delle insegnanti che, partecipando a questo incontro, hanno dimostrato come sia importante l’aggiornamento e l’apertura a nuovi modelli di apprendimento che, una volta fatti propri, potranno essere trasmessi agli studenti.

Oltre ai libri per Editoriale Scienza e ai manuali scolastici per Zanichelli, Cerasoli ha pubblicato: Sono il numero 1, Io conto, Tutti in cerchio, Matemago, Matematica amica (tutti Feltrinelli); 10 + il genio sei tu, Le avventure del signor 1, La geometria del faraone, La grande invenzione di Bubal, È logico! (tutti Emme Edizioni).




Nemi, lottizzazione i Corsi: parte la petizione popolare

 

di Ivan Galea

 

NEMI (RM) – L’idea è quella di lanciare una raccolta firme nel più breve tempo possibile dove tutti i cittadini di Nemi possano esprimersi per tentare di fornire un “no” morale in Consiglio Comunale alla realizzazione del Piano Integrato i Corsi.

Questa l’idea, lanciata sabato scorso da Vairo Canterani che ha promosso con Nemi per Sempre e Italia Nostra l’incontro per informare i cittadini di Nemi che la lottizzazione ai Corsi è passata grazie ad una recente sentenza del Tar che ha fatto anche da perno al successivo “ribaltone” di parere da parte del Parco Regionale dei Castelli Romani. Infatti l'Ente Parco dei Castelli Romani, inizialmente era contrario ed ha fatto da apripista anche al “no” della Regione Lazio, per poi dare parere favorevole.
Quello organizzato è stato un dibattito partecipato e anche acceso dato il clima di campagna elettorale che ha iniziato ad instaurarsi nella cittadina delle fragole.


Nascono nuove realtà, i cui membri ancora non si palesano apertamente come “Ricomincio da Nemi”, che sembrano destare molta attenzione. Simpatico l’intervento, al proposito, di Luca Bellini che quando Carlo Galzignato ha chiesto se in platea sedesse qualche candidato sindaco, si è girato verso Carlo Cortuso dicendogli di avergli fatto tana: il dominio “ricominciodanemi.com" è stato proprio acquistato dal marito del segretario Pd Azzurra Marinelli. Una domanda e volutamente una provocazione alla quale non ha risposto nessuno. Ma come dice Galzignato, tanto c’è la registrazione che testimonia tutto.
 
Ma l’intervento di Vairo Canterani è stato pressoché illuminante. Prima l’idea della raccolta firme poi ha illustrato un passaggio importantissimo:
“Su alcuni terreni interessati dal Piano Integrato i Corsi grava una ordinanza di rimessa in pristino per costruzioni abusive emessa dal Comune di Nemi verso la quale i privati hanno fatto ricorso al Tar che vede fissata al prossimo 14 marzo la data per il prosieguo della fase cautelare – dice Vairo – ma l’avvocato del Comune non si è presentato a difendere gli interessi dell’Ente nonostante sia stato deliberato a suo favore un impegno di spesa di 4.500 euro. Questi abusi sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica la quale ravviserà eventuali reati penali. La domanda è questa: si può dare esecuzione al Piano Integrato ai Corsi quando pende una ordinanza di rimessa in pristino per opere abusive e c’è di mezzo la Procura della Repubblica?".
 
Fondamentale al via libera al Piano Integrato, secondo i relatori dell’incontro, è stato il ruolo che ha avuto il Comune di Nemi il 22 dicembre 2015 quando ha prodotto una memoria con cui ha rappresentato fondamentalmente che il parere negativo che aveva espresso il Parco regionale dei Castelli Romani si basava su una motivazione erronea “perché investe (solo) profili di natura urbanistica che esulano” dalla sua competenza; – e che in ogni caso, non era dato comprendere le ragioni per le quali il Parco aveva ritenuto la zona priva delle “caratteristiche richieste per le zone territoriali omogenee del D.M. 1444/68”.

Dunque l’Ente Parco ha dato per buone queste motivazioni e ha espresso così parere favorevole. Un comportamento psichedelico perché sotto l’epoca di Peduto fu detto no, con Orciuoli fu detto sì, con Caracci è tornato il no e poi dopo il Tar è tornato il sì.

Ma non solo perché di fatto il Parco non ricorrerà al Consiglio di Stato per opporsi alla sentenza del Tar: “Non ci sono i fondi” ma soprattutto appare chiaro che non c’è la volontà. E le parole spese per l’Ente Parco dei Castelli Romani da parte dei membri di Italia Nostra non sono state edificanti: si è realizzato che è venuta a mancare la funzione principale dell'Ente regionale che è quella di tutela del verde: “Ultimamente – ha detto Medici – è più forte la volontà espansionistica dei Comuni che la resistenza del Parco. Si dicono dei No che poi diventano sì non appena c’è un po’ di pressing”.

Ad intervenire anche Elisabetta Mannoni che ha spiegato, con parole semplici di una cittadina della piazza, cosa significa per il territorio la realizzazione del Piano Integrato i Corsi.

Il professore universitario Franco Medici, membro di Italia Nostra ha cercato di fornire le motivazioni per le quali il progetto dei Corsi, sebbene non venga realizzato in un'area ad alto rischio idrogeologico e di frane, sia pressoché “inutile” e devastante” dal punto di vista ambientale: “Si tratta di migliaia di metri cubi di cemento in una zona che non favorisce certamente lo sviluppo e rilancio del centro storico”.
 
Dello stesso avviso anche l’architetto Carlo Testana che ha spiegato nei dettagli l’iter che hanno seguito i privati, in accordo con il Comune, per l’approvazione del Piano ai Corsi: “Ora non c’è più nulla da fare, ai Corsi si costruirà nonostante le nostre lunghe battaglie per dire No”.

Renzo Cavaterra, vicino ai privati promotori del progetto, contattato telefonicamente dalla nostra redazione,
ha ribadito che il Piano Integrato porterà ricchezza al Comune di Nemi e ha rivolto alcune domande ai relatori dell’incontro di sabato: Come mai non è stata fatta nessuna petizione per le case abusive costruite nella valle del lago nel periodo in cui Vairo Canterani era sindaco? Come mai non è stata fatta nessuna petizione per tutte le piscine abusive presenti nel territorio? Come mai non è stata fatta nessuna petizione in merito all’espansione e relativo sbanco fatto a Villa delle Querce sempre autorizzato nel periodo in ci Vairo Canterani governava la città delle fragole? Cavaterra ha poi evidenziato l’ecomostro presente a Nemi rappresentato della scuola mai conclusa per la quale fu abbattuta la vecchia sede scolastica e soprattutto il fatto di aver autorizzato una caserma dei Vigili del Fuoco su uno strapiombo accanto ad un asilo comunale.
 




Officina Stampa: dai migranti agli stabilimenti balneari, boom di ospiti

 

Redazione

 

Protocollo Sprar e collocazione dei migranti nei vari Comuni d’Italia. Promette di essere una puntata molto interessante quella di oggi giovedì 16 febbraio ad OFFICINA STAMPA, il nuovo modo di fare informazione collaborando con più testate giornalistiche del territorio.

 

Numerosi gli ospiti della puntata tra quelli che saranno presenti nel salotto di Grottaferrata, il Black Jack di Lino Ventriglia e gli altri che hanno voluto comunque lasciare un contributo video, data l’importanza dell’argomento. La trasmissione condotta dalla giornalista Chiara Rai, andrà in diretta web Tv giovedì 16 febbraio a partire dalle 18:00. Il programma può essere seguito in diretta su diverse piattaforme: sul canale Youtube OFFICINA STAMPA , sul sito www.officinastampa.tv e sulla pagina Facebook di OFFICINA STAMPA.


In studio saranno presenti il Sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli, il Sindaco di Marino Carlo Colizza, il Sindaco di Genzano Daniele Lorenzon, il consigliere della città Metropolitana di Roma per FdI-AN e assessore ai Lavori pubblici di Lanuvio Andrea Volpi. 
A partecipare in video servizio il Sindaco di Albano Nicola Marini, Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Velletri Giulia Ciafrei. Dalla Sicilia, Paolino Canzoneri  de L’Osservatore d’Italia ha intervistato la dottoressa Pruiti del Consorzio Sol.Co. Rete di Imprese Sociali Siciliane, uno delle più grandi realtà che opera nell'intera regione Sicilia con il progetto Sprar.


Per l’angolo di Simone Carabella, un altro servizio in tema direttamente realizzato da Simone presso il  centro "Mondo Migliore" di Rocca di Papa (RM)
che ospita gli immigrati: come vivono? Cosa mangiano e cosa pensano dell’accoglienza che gli viene rivolta?


Dai migranti si passerà a parlare del tema della concessione degli arenili ad Anguillara, Bracciano e Martignano: una storia che si trascina da oltre un ventennio. Ospiti in trasmissione Sergio Manciuria, presidente di AnguillaraSvolta, Carlo Franco Presidente Associazione Spiagge Vigna di Valle e Massimiliano Necci, operatore turistico lago di Martignano. Prezioso, al riguardo, il contributo video giornalistico del quotidiano d'informazione online di Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino e litorale a nord di Roma Terzo Binario (www.terzobinario.it) diretto da Alessio Vallerga e l’intervento di Claudia Pescatori cooperante opinionista di Mecenate TV.


Non mancheranno, come sempre, i momenti di musica live con il pianista cantante romano Domenico D’Agostino detto “Mimmo”.


Come sempre a chiudere la puntata un momento di rassegna stampa della settimana con Marco Montini, collaboratore de “Il giornale della Provincia”, “Le Città” e “La Torre”.


Davvero un altro appuntamento da non perdere quello di giovedì 16 febbraio con OFFICINA STAMPA che si conferma a tutti i gli effetti come il laboratorio d’informazione dove cogliere in esclusiva le notizie

 


PER VEDERE LA DIRETTA (INIZIO ALLE ORE 18 DI GIOVEDI' 16 FEBBRAIO 2017)




Sicilia, progetto SPRAR: Parliamone con il Consorzio Sol.Co

 

di Paolino Canzoneri

 

Il progetto SPRAR ossia Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati si rivolge ai richiedenti e/o titolari di protezione internazionale di minori/adulti e nuclei familiari. Lo scopo principale è l'accoglienza e l'accompagnamento all'autonomia e l'inclusione sociale dei beneficiari dell'accoglienza. Gli interventi previsti vanno dal vitto all'acquisizione di strumenti per l'autonomia, in sintonia con i servizi e le opportunità offerte dla territorio in cui esiste il progetto SPRAR. 
 
L'Osservatore d'Italia oggi vuole focalizzare il suo interesse per questo progetto esteso su tutto il territorio nazionale per sondare e comprendere gli sviluppi e le difficoltà che emergono per il corretto svolgimento delle attività dei centri. Sembra che da più parti persista una seria preoccupazione circa i centri di accoglienza oramai giunti al collasso per varie motivazioni legate forse a difficoltà gestionali del Comune. Difficoltà e criticità dovute sopratutto alla mancanza di destinazione delle risorse ministeriali. Il presidente della Consulta delle culture Adham Darawsha ha recentemente parlato di chiara "incapacità gestionale del Comune" e "già a settembre dello scorso anno il Comune non ha destinato le risorse ministeriali in tempi rapidi" lasciando i centri senza soldi e senza stipendi. Ad aprile le somme relative al 2015 erano state erogate mentre per il 2016 il ministero sembra abbia stanziato il 40% del dovuto ma i pagamenti sono fermi. Chiaramente una situazione piuttosto scomoda e insostenibile da risolvere nel minor tempo possibile per riavviare serenamente tutte le attività dei centri. 
 
Noi de L'Osservatore d'italia abbiamo contattato il Consorzio Sol.Co. Rete di Imprese Sociali Siciliane che opera in una vastissima area dell'intera regione Sicilia che ringraziamo per la gentile e gradita disponibilità. 
 
Il centro si occupa del coordinamento educativo, dei servizi educativi ed ausiliari, del servizi di supporto psicologico, di gestione della struttura, dell'accoglienza materiale e delle spese di integrazione. Si definiscono un Consorzio di Imprese sociali che, intraprendono la strada della cooperazione sociale in Sicilia, ha fatto dei valori di solidarietà, integrazione, promozione e garanzia della qualità del lavoro sociale il fulcro di tutto il sistema cooperativo e delle attività messe in campo a servizio delle persone svantaggiate. 
 
Abbiamo posto delle domande alla dottoressa psicologa e psicoterapeuta Francesca Pruiti che oltre a darci un chiaro ed esaustivo quadro generale delle attività del centro in relazione al progetto SPRAR, ci ha fatto comprendere le difficoltà che possono emergere nell'attuazione del progetto stesso. Estratti di questa intervista saranno trasmessi all'interno della quinta puntata di "Officia Stampa" in onda streaming giovedi 16 Febbraio alle 18.00 sul canale YouTube Officina Stampa. Buona visione
 




Ariccia: Dar Burino pasti caldi per italiani in difficoltà


di Simone Carabella

ARICCIA (RM) – Mentre in provincia di Roma, inclusa l'area dei Castelli Romani, sono in arrivo 8mila emigrati e mentre il Prefetto e le Istituzioni si danno da fare per trovare i soldi per ospitarli nei nostri alberghi, ci sono italiani che decidono di aiutare gli italiani in difficoltà. E così ad Ariccia, Mariano titolare della fraschetta "Dar Burino" ha deciso di proporre un menù a 3 euro esclusivamente per le famiglie italiane che si trovano in disagio. Quindi dal martedì al venerdì le famiglie italiane in difficoltà potranno pranzare nella fascia oraria che va dalle 11 alle 12.30 per soli 3 euro a persona. Il menù fisso, deciso esclusivamente dalla casa, comprende un primo un secondo e l'acqua. Ma l'iniziativa prevede anche la possibilità di cenare, sempre dal lunedì al venerdì e sempre a 3 euro per persona e sempre a menù fisso, primo, secondo e acqua, deciso dalla casa. Mariano, titolare della Fraschetta di Ariccia, invita quindi tutti gli italiani in difficoltà a contattarlo al numero 3331828584 per prenotare e per maggiori informazioni sull'iniziativa.   
 




Lago di Bracciano, Minnucci: "Ancora 30 centimetri e poi il disastro ambientale"

 

di Ivan Galea


ANGUILLARA (RM) – Il deputato Pd Emiliano Minnucci torna a lanciare l'allarme sul gravissimo fenomeno che sta interessando il lago di Bracciano con l'abbassamento delle acque. "Siamo ormai a meno 120 centimetri rispetto lo zero idrografico" ha detto Minnucci durante la diretta web di Officina Stampa, trasmissione giornalistica condotta da Chiara Rai, andata in onda lo scorso 2 febbraio. Minnucci ha quindi ricordato quanto evidenziato dal CNR, ovvero che se l'abbassamento delle acque del lago dovesse raggiungere quota meno 150 centimetri si verrebbe a creare una condizione di non ritorno.

Dopo la riunione con Acea fatta presso il Consorzio di Navigazione del Lago il gestore idrico ha diffuso un comunicato stampa: "In questo comunicato è chiara la presa di posizione di Acea che è una via di mezzo tra la tragedia e la commedia, la tragedia dopo la farsa" Con queste parole il deputato Dem ha commentato le dichiarazioni del gestore idrico che pur riconoscendo le ragioni sollevate, durante la riunione, riguardo il rischio di disastro ambientale  ha affermato di non poter interrompere la captazione dell'acqua dal lago di Bracciano in quanto verrebbero lasciate a secco intere zone della Capitale e della provincia di Roma.


Minnucci ha quindi ribadito che Acea deve fare urgenti investimenti al fine di scongiurare quella che appare a tutti gli effetti come una situazione destinata a degenerare e che il gestore idrico oggi è una società quotata in borsa e non più la municipalizzata del Comune di Roma di 30/40 anni fa. "Io capisco che Acea debba perseguire il profitto – ha affermato Minnucci – ma non può farlo a danno di intere popolazioni che vivono sulle rive del lago da migliaia di anni".

 

Il deputato ha quindi fatto sapere di aver presentato delle interrogazioni ai Ministri delle Infrastrutture e dell'Ambiente preannunciando un azione, che sarà portata avanti insieme a molti cittadini, di rivolgersi all'Autorità Giudiziaria.

 

Un vero e proprio rischio di disastro ambientale, già vissuto durante un'estate caldissima di qualche anno fa, ha ricordato Minnucci, con la differenza che quello che si sta verificando oggi avviene in piena stagione invernale. "Siamo a febbraio e questo significa che di questo passo – ha proseguito – se si mantiene la siccità e se contestualmente il gestore del servizio idrico – ACEA – continua a prelevare in modo esagerato e senza tener conto – ha evidenziato il deputato – delle ricadute ambientali che questo può determinare, a luglio il lago potrebbe abbassarsi oltre i 30 centimetri che mancano a raggiungere il livello di non ritorno di meno 150 centimetri".


Il rischio di un vero e proprio disastro ambientale è dunque una realtà che potrebbe verificarsi molto presto qualora non si corra immediatamente ai ripari. Un ultimo appello, quello di Emiliano Minnucci rivolto al sindaco di Roma Virginia Raggi che è anche il legale rappresentante dell'Ambito Territoriale ATO2 in quanto presidente della Città Metropolitana, ad ACEA e ai sindaci di Anguillara, Bracciano e Trevignano.
 




Nemi, forno Fortuna: sfornata di ciambelline alle fragoline

 

Red. Eventi

 

NEMI (RM) – Nemi, fantastico angolo di paradiso a due passi da Roma ha prodotti tipici d’eccellenza come le rinomate ciambelline alle fragoline di bosco preparate dall’antico forno Fortuna che si trova in piazza Umberto. Un ambiente dove non tramonta mai la tradizione: i sapori genuini degli ingredienti semplici ed essenziali contribuiscono al successo di questo piccolo grande forno. Spesso c’è Fausto che prepara queste delizie locali: “Le ciambelle sono fatte con le fragoline di bosco, il vino bianco e lo zucchero”. Prodotti che si possono trovare solo nel Paese delle fragole.




Anguillara, ex amministratori condannati: Emiliano Minnucci commenta la sentenza e difende gli ex sindaci

 

di Silvio Rossi

 

ANGUILLARA (RM) – La recente sentenza emessa dalla Corte dei Conti che prevede un risarcimento della Bracciano Ambiente per circa tre milioni di euro e che ha condannato un numero notevole di amministratori e dirigenti di vari comuni, tra cui Anguillara e Bracciano, che conferivano i loro rifiuti nella discarica di Cupinoro ha lasciato uno strascico di polemiche.


Facendo un discorso a parte per quanto riguarda i ruoli degli amministratori e dirigenti del Comune di Bracciano, che hanno una responsabilità diversa (e condanne anche diverse in quanto a valore economico), sorprende la durezza con cui sono stati condannati i sindaci delle altre località.


Solo per quanto riguarda Anguillara Sabazia, che ha visto dal 2010 al 2014, anni in cui si sono svolti i fatti contestati dal tribunale amministrativo, si sono alternati alla guida della città tre persone, dal sindaco Antonio Pizzigallo, in carica fino al dicembre 2010, quando è stato dichiarato decaduto dal Tribunale di Civitavecchia, il vicesindaco facente funzioni, Stefano Paolessi, che lo ha sostituito fino alle elezioni del maggio 2011, e Francesco Pizzorno, eletto in quest’ultime consultazioni, e tutti indistintamente, assieme al dirigente comunale Matteo Rovelli, sono stati chiamati a risarcire la Bracciano Ambiente.


Esprime la propria solidarietà ai propri concittadini il deputato Pd Emiliano Minnucci,
in maniera indistinta, perché a suo avviso, non può essere condannato un amministratore che svolge il proprio operato senza che ci sia dolo o una colpa grave. Si rischia, secondo l’opinione dell’onorevole, che ha assunto in passato anch’egli la carica di sindaco di Anguillara, che non ci saranno in futuro persone valide che si assumono il rischio di impegnare il loro tempo e le loro competenze candidandosi al Comune.

Di seguito la video ’intervista completa visionabile nel video allegato all'articolo




Omicidio Serena Mollicone e morte del brigadiere Tuzi: il video messaggio della figlia Maria

 

di Ivan Galea 

 

SORA (FR) – Maria Tuzi, figlia del brigadiere Santino Tuzi, trovato cadavere l’11 aprile 2008 all’interno di una Fiat Marea parcheggiata vicino la diga di Arce in località Sant’Eleuterio, non crede al fatto che il padre si sia stato ucciso.

 

Ci sono molti conti che non tornano, soprattutto molti misteri come i due cellulari del padre che la figlia ha asserito essergli stati riconsegnati completamente “vergini”, puliti di qualsiasi dato o rubrica. Maria Tuzi cerca la verità ed è fiduciosa nel lavoro della magistratura e soprattutto nel lavoro meticoloso che sta facendo il sostituto procuratore Alfredo Mattei, titolare dell’indagine, il primo a voler far chiarezza sulla vicenda a seguito dell’istanza di riapertura del fascicolo presentata da Rosangela Coluzzi, l’avvocato di Maria Tuzi, la figlia del brigadiere.


Diverse le “stranezze” in un giallo dalle tinte forti tutto da chiarire. Basti pensare che dietro il sedile dell’auto di Tuzi sia stato rinvenuto il fodero della sua pistola di ordinanza mentre nel verbale riportato nell’istanza di archiviazione si fa presente che il fodero della pistola si trovava nell’armadietto del Brigadiere. O ancora ci si chiede come mai non sarebbe stata effettuata un’analisi dell’arma di ordinanza relativamente al proiettile rinvenuto nell’autovettura? Come si fa a dichiarare che quell’ogiva appartenga alla pistola rinvenuta sul sedile dell’auto di Tuzi? Per altro il brigadiere dopo essersi sparato al petto avrebbe avuto la calma e la lucidità di adagiare l’arma sul sedile. Inoltre sull’arma non vengono rinvenute impronte di Tuzi, se non una impronta parziale e latente della mano sinistra, quando Tuzi era destrorso.


Non dimentichiamo che pochi giorni prima del decesso, il brigadiere era stato ascoltato quale sommario informatore nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Serena Mollicone
, la diciottenne di Arce scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata morta in un boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella due giorni dopo legata, imbavagliata e con la testa infilata in un sacchetto di plastica.  I due casi sembrano voler convergere in uno solo nonostante questa pista, da sempre sostenuta dai media, possa essere stata in alcuni casi “smontata”.