CHARLIE CHALLENGE: IL RITUALE IMPAZZA SUL WEB

di Cinzia Marchegiani

Non è una moda che sta ammaliando solo il web e gli adulti, ma questi rituali esoterici hanno contagiato anche i bambini che spinti a dimostrare coraggio ai propri compagni di classe, si sono messi ad evocare lo spirito di Charlie tra i banchi di scuola. Il gioco pericoloso in cui cadono i piccoli alunni è dovuto anche ad un fraintendimento, poiché confondono il fantasma del demone bambino Charlie Challenge, con il caso Charlie Hebdo che hanno studiato a scuola, dopo l’attacco terroristico avvenuto a Parigi.

Così, piccoli temerari, molti spinti a partecipare per non essere additati come fifoni, si mettono intorno ad un foglio, con sopra due matite incrociate, che con l'arrivo del demone si muovono. Invocato lo spirito, lui dovrebbe rispondere alle domande dei partecipanti facendo muovere le matite nella direzione del "si" o del "no". L’intento della seduta spiritica però è quello di evocare Charlie, lo spirito di un bambino,che una leggenda metropolitana racconta morì all’età di 10 suicida, e poi diventò per l’eternità un demone.

Charlie è entrato di prepotenza anche nei giochi dei bambini, molti dei quali proprio in questi giorni si stanno instradando a ricevere la prima comunione. Forse gli adulti non comprendono quanto sia importante il ruolo dei genitori e soprattutto quello del social network, dove tra il mistico e realtà esiste un confine che per i bambini non è facilmente comprendibile

Charlie, il gioco inquietante per evocare il demone bambino sul web, ora imperversa anche a a scuola.