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Cronaca

Charmed, Cancer e altri progetti europei: gravi accuse di truffa. Si muove l’Europa

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La European Research Executive Agency –REA ha deciso di consegnare il caso LUMC nelle mani della Guardia di Finanza olandese e dell’Autorità giudiziaria competente

In Olanda il Comitato esecutivo del Centro Medico universitario di Leiden (LUMC) ha riscontrato gravi irregolarità nella contabilizzazione delle sovvenzioni europee in alcuni progetti di ricerca.  

Sono state adottate misure legali nei confronti di tre dipendenti del centro universitario olandese. Si tratta di due professori associati e di un tecnico di ricerca. I tre soggetti si sono resi complici di falsificazione di dati comunicati all’Unione Europea.

Quanto emerso sarebbe solo la punta di un iceberg rispetto a quello che appare come un vero e proprio scandalo che riguarda la frode perpetrata da alcuni soggetti che hanno beneficiato di fondi Europei in più paesi, compresa l’Italia

Nei progetti tornano sempre alcuni personaggi che sono perlopiù privi di requisiti professionali idonei per le ricerche scientifiche e che hanno coinvolto anche importanti università, società, associazioni e persone che ormai sono stati sospesi dai progetti europei.

Diversi partecipanti di questi progetti come Cancer e Charmed sono risultati privi di qualsiasi competenza per poter svolgere i compiti di ricerca scientifica e di innovazione, requisiti fondamentali per poter accedere ai finanziamenti europei Horizon2020.

Nel frattempo la società Percuros B.V., capogruppo di diversi progetti coinvolti, sembrerebbe aver chiuso i battenti nella sua sede olandese.  

Adesso in molti si chiedono: come è possibile che l’Europa abbia approvato dei progetti che tra i partners vedono addirittura coinvolte una agenzia immobiliare e un centro del turismo?

Infatti, il centro universitario LUMC ha recentemente ricevuto richieste di chiarimenti dalla UE in merito ai giustificativi dei costi sostenuti in una serie di progetti europei. In tutti i casi, nei progetti è sempre risultato coinvolto lo stesso soggetto esterno. Questo soggetto risulta specializzato nell’acquisizione e nel coordinamento di progetti UE e non lavora solo per la LUMC. La collaborazione del centro Universitario dei Paesi Bassi con questo soggetto esterno è stata interrotta.

LUMC non ha ancora rivelato il nome del soggetto esterno, perché ha ancora in piedi un contratto in essere con questa società e quindi andrebbe incontro ad una serie di violazioni.

Il centro universitario LUMC ha avviato subito tutti gli accertamenti del caso, tra cui un’ampia indagine interna sulle azioni del personale del centro. Questa indagine ha rilevato quella che è stata definita come “una frode sistematica” in almeno tre progetti.

I risultati sono stati tali che si è deciso immediatamente di adottare misure legali contro i tre dipendenti.

Ma non è tutto perchè nelle indagini di LUMC si è scoperta una lista di persone che per l’Unione Europea hanno dichiarato false trasferte (secondment), infatti a tale riguardo non sono stati trovati biglietti aerei di andata e ritorno e mancano le registrazioni dei soggetti interessati allo scambio di ricerca scientifica. Questo perché con i progetti RISE i professionisti devono necessariamente spostarsi e condividere tecniche e conoscenze tra laboratori.

È per questo che comunque la LUMC rischia di essere accusata di complicità perché per l’Europa risulta molto difficile che all’interno del centro medico universitario di Leiden non si conoscessero certe dinamiche fraudolente.   

Freeda van den Maagdenberg, membro del Comitato esecutivo del LUMC è sconcertata: “Siamo sconvolti della gravità dei fatti. Non sono in linea con l’affidabilità e l’integrità che ci si aspetta da noi. La LUMC sta traendo insegnamento da questa vicenda. Per questo motivo esamineremo con maggiore attenzione ciò che possiamo e dobbiamo fare ora per evitare che ciò accada in futuro”.

Un comitato esterno è stato incaricato di valutare l’organizzazione e la gestione dei progetti a tutti i livelli della LUMC e di redigere una relazione consultiva in merito per il Comitato esecutivo. La LUMC ha risposto alle domande dell’UE e ha condiviso con essa le informazioni rilevate dall’indagine interna. Il Centro LUMC ha espresso piena collaborazione con le Autorità competenti e fornirà tutte le informazioni necessarie.

Ciononostante la situazione è molto grave e complessa per i progetti Europei nell’ambito di Horizon2020 quali Cancer, Charmed, Prisar, Prisar 2.

Ora la European Research Executive Agency –REA ha deciso di consegnare il caso LUMC nelle mani della Guardia di Finanza olandese e dell’Autorità giudiziaria competente.  A causa di queste indagini tutti i progetti suindicati sono sospesi.

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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