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Redazione Lazio

CINQUE STELLE, SE QUESTO E' UN MOVIMENTO…….

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Tempo di lettura 5 minutiDa Milano a Roma passando per i Castelli: Tonanti a condannare politici corrotti, silenti nel riconoscere le stesse ambiguità in casa propria

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L.C.

Lazio – La cavalcata del 5 stelle verso le prossime elezioni amministrative va avanti senza sosta, senza pause. Dalle piazze ai social network, il 5 stelle sembra aver conquistato ogni spazio e, a vedere i sondaggi, soprattutto la fiducia di molti cittadini.

Navigando in rete si apprende di non trovarsi dinanzi a un partito: si situano oltre il concetto di destra e di sinistra, sono una comunità, “estremamente” garantista  nei confronti dei cittadini. L’organizzazione locale dei 5 stelle,  nasce dal web, dai meetup ( Roma e Milano furono i primi nel 2005) piattaforme, stile forum, in cui l’aggregazione virtuale si è tramutata, ed avviene tuttora,  settimanalmente in incontri veri, faccia a faccia, in cui si discute, ci si autorganizza, cercando proposte per il territorio.

Il loro front man comunicativo Beppe Grillo, si è presentato con il tempo come garante etico della condotta politica dei propri grillini, soprattutto  una volta candidati. Certificati tramite il  “non statuto” può rischiare l’epurazione chi trasgredisce le regole del beppegrillo.it: massimo due mandati, essere penalmente incensurati, essere residente nel luogo dove ci si candida, nessun apparentamento con altre realtà politiche, non aver fatto parte di partiti politici e, non ultimo, rimanere distanti dalle tv.

Detto questo ci si chiede se è possibile credere, o sperare visti  i tempi, che tramite il 5 stelle si possa risanare, recuperare il  nostro comune, la nostra regione, il nostro paese. 

Nella regione Lazio il relativo meetup è in rete da circa 3 anni. Nacque per le amministrative del 2010. In fatto d’organizzazione, provò ad impostare un gruppo assembleare nell’estate di quell’anno, tentativo scemato nell’autunno, non perché ormai si erano smaltiti gli entusiasmi post-elettorali relativi ai primi trionfi (vedi Favia per l’Emilia Romanga), quanto forse alla necessità di permettere alle singole realtà aderenti al progetto di ritornare ad occuparsi del proprio territorio; qualcuno narra addirittura che fu Grillo stesso a bloccare il tutto, ma si sa le leggende attraggono, anche nella politica. Il progetto però ha ripreso a muoversi ad ottobre 2012, date le dimissioni della Presidente Renata Polverini. Autonomamente, alla faccia di chi indica Casaleggio&Grillo i burattinai di turno, la Lista 5 stelle Lazio ha preso corpo, durante gli innumerevoli incontri susseguitesi dal 13 ottobre 2012, passando per la certificazione di Grillo, arrivando a proporre il suo candidato portavoce, Davide Barillari,  alle prossime elezioni regionali.

A sentirli sembrano i portatori sani d’etica, civiltà trasparenza, insomma tutto quello che manca nel nostra paese da anni.

La prima sorpresa, che fa storcere il naso verso questo senso di purezza del 5 stelle, sta proprio nel candidato 5 stelle laziale, già candidato a Milano, per le provinciali del 2004 per Penati. Un fatto non da poco visti i proclami che, per essere candidato nel 5 stelle, indicano prioritario il non aver mai fatto parte dei partiti, compresa quindi, nel caso incriminato, Rifondazione Comunista o lista civica apparentata.

Altro proclamo curioso è l’urlo contro le caste e le lobby, il che darebbe a pensare l’accurata  ricerca di attvisti 5 stelle tra semplici cittadini, anche neofiti in termini politici, ma comunque lontani dalle caste ed invece, anche qui, qualche riflessione, visti i fatti, va fatta. A campagna elettorale in corso ha fatto la sua comparsa ufficiale per il 5 stelle Lazio, il Prof. Livio De Santoli, docente alla Sapienza, oratore per le politiche di tutela del Territorio. Il professore in questione, però presenta alcune perplessità se si guarda, tra le righe, il suo curriculum vitae. Da intercettazioni telefoniche, nel 2009 risultava raccomandare la figlia di Diego Anemone per l’ingresso alla facoltà di Architettura di Roma: De Santoli conferma ad Anemone che tutto si è risolto in maniera positiva: «Tutto a posto hai visto? Tutto bene… dai adesso cominciamo a lavorare un po’… sono diventato preside della facoltà nel frattempo». Lo stesso  è nella lista di inchieste per incarichi tecnici di alcuni appalti sospetti, per l’esattezza la  progettazione dell’impiantistica della piscina di Vaco San Paolo, grazie all’intercessione di Balducci. Insomma uno che di caste e lobby, per non dire cricche, sa il fatto suo. Risulta essere stato addirittura consulente del sindaco Alemanno, che conosciamo bene come grande operante della tutela del territorio insieme al suo predecessore Veltroni. Tutto ciò però ha permesso all’emerito professore di guadagnarsi attenzione  da parte del 5 stelle laziale. Nel Graticola day di fine novembre 2012 al Campus di Tor Vergata, c’era addirittura chi lo voleva candidato, per non parlare degli eventi (ringraziamo Google!) che si susseguono in suo onore da inizio anno da Roma a Frosinone, passando per Cassino.

E in tema rifiuti? Contro discariche ed inceneritori ma non dappertutto…. Ai Castelli Romani è nota alle cronache la discarica di Roncigliano nel comune di Albano laziale. La realtà a 5 stelle di Albano, è stato da sempre sostenitrice della lotta contro la discarica e l’impianto d’incenerimento ivi previsto. Il progettista dell’ultimo invaso (il VII) l’ Ing. Bruno Guidobaldi, è altrettanto conosciuto nella regione Lazio come il tecnico di fiducia di Manlio Cerroni, monopolista dei rifiuti della suddetta regione, ultimamente firmatario anche di un grosso impianto di Compostaggio Anaerobico, con centrale biogas annessa a Velletri, per la Volsca Spa.. L’estate scorsa, il 23 luglio, a Genzano di Roma per lo spettacolo teatrale di  Marco Travaglio, l’ingegnere in questione e relativo studio SAIM, comparvero come sponsor ufficiali dell’evento. L’evento, si badi bene, non fu patrocinato dal comune, ma venne organizzato dalla Mecomunicazione di Emanuele Menicocci, attivista ed ex candidato del 5 stelle nel 2011 per il comune di Genzano. L’organizzatore sembra  conoscere bene il professionista in questione, poichè durante la campagna elettorale del 2011 fu oggetto di sue critiche per la costruzione di un centro commerciale in zona vincolata tra Genzano e Lanuvio e, in quanto presunto giornalista, in merito allo sperpero di denaro pubblico per la costruzione della Tangenziale dei Castelli Romani, che vede sempre progettista l’Ingegnere Bruno Guidobaldi.

I Movimentisti limitrofi al comune di Genzano, chiesero spiegazioni in merito, prima durante e dopo lo spettacolo, ma le risposte anche sugli eventuali compensi percepiti, furono nulle; nessuno degli attivisti 5 stelle genzanesi assunse posizioni in merito.

Oggi la realtà 5 stelle Castellana, a leggere il loro meetup di riferimento “Amici di beppegrillocastelliromani” è ancora scossa. Da una parte c’è chi crede ancora nei valori etici di un movimento e nella protesta civile sana portatrice di proposte alternative,  dall’altra invece c’è chi guarda alla campagna elettorale, come farebbe qualunque partito. In rete, da facebbok all’informazione online, il Menicocci risulta appunto  un attivista convinto,  estremo sostenitore della propria candidata 5 stelle al Senato Elena Fattori. Silente anch’essa per i fatti sopra compiuti,   dal punto di vista etico, è altrettanto interessante. A leggere il meetup laziale, nel novembre 2012 per un breve periodo è stata, autoproponendosi, candidata per le regionali, e  contemporaneamente candidata al Senato della Repubblica, in barba a quall’aut-aut, di matrice etica, dettato dalla Casaleggio Associati.

Altro candidato, altro giro strano. Fabio Massimo Castaldo, candidato nella lista provinciale di Roma, risulta essere figlio di Roberto Castaldo, nota figura politica del Pometino e Ardeatino. Il papà dal lontano Psi,poi PSDI,  entra in Forza Italia negli anni ‘90 per poi passare al Pdl. Qualche dubbio, per non dire paura, comincia a lievitare tra gli attivisti grillini riguardo ai voti, che in termini politici possono significare interessi, che il partito in questione possa portare all’interno del 5 stelle tramite Fabio Massimo Castaldo alla luce soprattutto della mancata trasparenza che in nessuno incontro, prima durante e dopo la presentazione, ha mai reso pubblica.

Un detto diceva se il buon giorno si vede dal mattino… possiamo star certi che i fatti di cui sopra lasciano dei forti dubbi sul cambiamento tanto osannato, soprattutto da chi si definisce 

“Movimento” . Tonanti a condannare  politici corrotti o mancanti d’etica di turno, in sede locale e nazionale, silenti nel riconoscere le stesse ambiguità in casa propria. Molti altri sarebbero i casi da elencare a dimostrazione che, anche i 5 stelle, non vengono meno a quel compromesso in ambito politico che purtroppo sembra far parte del gene arrivista  di questo paese. Le responsabilità per una ripresa generale delle condizioni, etiche,civili sociali devono passare per persone vere che amano, veramente i loro luoghi, li difendono e con essi i loro cittadini, privi d’interessi e tornaconto personali, senza necessitare bandiere o nicchie politiche.