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Redazione Lazio

CONSIGLIO REGIONALE, OK A INDIRIZZI PER I CONTRIBUTI AI CONFIDI AGRICOLI

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Tempo di lettura 3 minuti Erder Mazzocchi, presidente Arsial: "Teniamo presente l'excursus economico degli ultimi anni…"

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Redazione

Via libera, all'unanimità, dalla commissione Agricoltura agli indirizzi per la concessione dei contributi in favore dei confidi agricoli. Il relativo schema di delibera torna ora in Giunta per l'approvazione definitiva. "Con questo parere positivo – osserva il presidente Francesco Battistoni (Pdl) – la legge approvata lo scorso marzo (legge 3/2011 "Interventi in favore di organismi di garanzia collettiva dei fidi nel settore agricolo") è pienamente applicabile e il settore agricolo può ricevere un concreto sostegno". L'atto fissa i principali criteri applicativi della normativa regionale. In particolare, vengono stabiliti: il numero minimo di imprese agricole aderenti al consorzio fidi, la misura dei contributi, i criteri di ammissione delle domande e le modalità di erogazione dei contributi, la priorità nell'erogazione, i criteri cui devono attenersi i consorzi nell'erogazione delle garanzie e nell'attività di consulenza, gli obblighi dei confidi verso la Regione e le modalità per i controlli sulla corretta utilizzazione dei contributi. La legge regionale prevede uno stanziamento di un milione di euro a favore degli organismi di garanzia collettiva dei fidi per ciascun anno, dal 2011 al 2013. Erano presenti i consiglieri Gina Cetrone (Pdl), Rodolfo Gigli (Udc), Angelo Miele (Lista Polverini),Giuseppe Parroncini (Pd), Ivano Peduzzi (Fds) e Mario Perilli (Pd).

La commissione ha inoltre tenuto questa mattina un'audizione sulle modalità di applicazione della "misura 511" (servizi di assistenza tecnica inerenti il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lazio), richiesta dal vicepresidente della commissione Mario Perilli e dal consigliere Angelo Bonelli (Verdi). Nel corso della seduta è emersa, in particolare, la questione della scadenza contrattuale di 17 unità di personale non prorogate. Presenti l'assessore all'agricoltura Angela Birindelli, il presidente dell'Arsial Erder Mazzocchi e il direttore regionale Roberto Ottaviani.

L'assessore Birindelli ha spiegato che della complessiva dotazione finanziaria in carico alla "misura" (24 milioni di euro) sino ad ora sono stati spesi solo 4 milioni, ma che il rischio di disimpegno della somma restante si verificherà soltanto al termine del periodo di validità del PSR, cioè nel 2013. Ha poi ricordato che il bilancio 2011 dell'Arsial – incaricata già dalla precedente amministrazione di dare seguito alla "misura" – presenta un disavanzo di 10 milioni di euro e non è stato approvato. Essendoci perplessità, quindi, sulla reale capacità dell'Agenzia di anticipare somme si è ritenuto necessario sospendere temporaneamente la "misura": "Nei prossimi mesi sarà concordato un piano di rientro e di rilancio dell'Arsial. Solo allora potremo riattivare una misura che riteniamo importante a sostegno del PSR". Il vicepresidente Perilli ha domandato quale sia la politica dell'assessorato rispetto all'Arsial: "Non sono convinto che il disimpegno delle somme non avvenga automaticamente. Temo che questi fondi andranno perduti e ritengo un errore non prorogare i contratti delle 17 alte professionalità". Chiesta, sempre dal consigliere Pd, la convocazione di una seduta di commissione in cui l'assessore possa chiarire "con quali fondi si intende sostenere l'agricoltura nel 2012".

Gina Cetrone ha sollecitato una maggiore collaborazione tra commissione e assessorato "per pianificare insieme il programma di sviluppo del settore agricolo" ed ha chiesto "maggiore sostegno alle imprese agricole e snellimento delle procedure burocratiche". Chiarimenti sono stati chiesti da Bonelli sui rapporti tra la direzione dell'Assessorato e Arsial, che ha una propria autonomia. Bonelli ha invitato il presidente Arsial a prorogare i lavoratori, sottolineando che si stanno mettendo a rischio i fondi. Ivano Peduzzi, anche lui per la proroga, ha inoltre chiesto di mettere all'ordine del giorno della commissione la legge di riordino dell'Arsial e, entro marzo, "un programma che definisca ruolo e potenzialità che l'Arsial può svolgere per il mondo agricolo". Giuseppe Parroncini ha chiesto la proroga dei contratti per consolidare le competenze acquisite e di ragionare sul patrimonio, le risorse e le competenze dell'Agenzia.Rodolfo Gigli, infine, ha suggerito di dedicare alcune sedute della commissione ai problemi dell'Agenzia.

Sulla necessità di ridefinire la mission si è detto d'accordo il presidente Mazzocchi: "Però bisogna tener presente l'excursus economico degli ultimi anni. Le attività si portano avanti se ci sono le risorse". Birindelli ha tenuto a precisare che non c'è intenzione da parte dell'assessorato di "mettere sotto tutela" l'Arsial o di smantellarne l'operatività: "L'assessorato vuole esercitare il potere di controllo e vigilanza previsto dalla legge, pertanto nelle more degli approfondimenti che si sono resi necessari dopo aver accertato il deficit di bilancio di 10 milioni di euro, si è ritenuto doveroso sospendere un'attività, come quella della "misura", che prevede bandi". Ha poi precisato che "faremo le proroghe se avremo gli strumenti legislativi che ce lo permetteranno".

"La discussione di oggi è stata importante perché ci ha permesso di capire meglio quello che è successo – ha detto in conclusione il presidente Battistoni – Credo che la situazione meriti un'attenta valutazione. Dedicheremo sicuramente altre sedute ad approfondire le questioni che interessano l'Arsial".

 

Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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Roma

Roma, inchiodato il rapinatore di Tor Bella Monaca

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L’uomo si trova già detenuto al carcere romano di Regina Coeli dove sta scontando una pena per un altro reato
 
ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno notificato a un 40enne romano, appartenente a una nota famiglia di Tor Bella Monaca, un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa in data 8 aprile 2024 dal GIP del Tribunale ordinario di Roma, perché gravemente indiziato del reato di rapina.
 
L’uomo, già detenuto in carcere per altro reato, è gravemente indiziato di aver compiuto una serie di rapine, nella Capitale, tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il provvedimento, emesso dall’Autorità Giudiziaria, recepisce appieno le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri di Tor Bella Monaca, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per ben 8 colpi, commessi con lo stesso modus operandi. Dopo aver raggiunto l’obiettivo a bordo di una moto, un uomo entrava nelle attività commerciali e, sotto minaccia di una pistola si faceva consegnare l’incasso.
 
I Carabinieri, grazie all’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza delle attività commerciali poste lungo le vie limitrofe, hanno potuto raccogliere gravi elementi indiziari a carico del 40enne circa la commissione delle rapine ai danni di: un negozio in via Partanna commessa il 12.12.2023; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 16.12.2023; una farmacia in via Giovanni Castano commessa il 29.12.2023; una farmacia in via Siculiana commessa il 30.12.2023; un supermercato in via Isnello commessa il 08.01.2024; un distributore in via di Tor Bella Monaca commessa il 27.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 28.01.2024; un supermercato in via Torraccio di Torrenova commessa il 29.01.2024, durante la quale il titolare, intervenuto in soccorso della cassiera, è stato colpito con il calcio di una pistola, riportando lesioni guaribili in 10 giorni.
 
Il bottino complessivo dei colpi messi a segno hanno fruttato circa 5.500 euro. A notifica avvenuta, l’indagato rimane ristretto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli, dove era già detenuto per altra causa.
 
Privo di virus.www.avast.com

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