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Redazione Lazio

Costume e società, italiani sempre con lo smartphone

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Tempo di lettura 4 minuti Il cellulare crea scompiglio anche tra vita privata e vita lavorativa: con l'utilizzo dei telefoni aziendali, la reperibilità diventa h24 costringendo a sacrificare il tempo libero

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di Marco Staffiero

 
Sempre connessi, sempre con quella "scatoletta" in mano, pronti a rispondere al primo messaggio o scattare subito la prima foto. E' l'immagine della stragrande maggioranza del nuovo cittadino del mondo. Si parla sempre di meno e comunicare è diventato impossibile. Ormai l'unica verità è rappresentata da una illusoria realtà virtuale. I dati che emergono dalla 'Global Mobile Consumers Survey 2016', una ricerca presentata da Deloitte e che coinvolge 31 Paesi tra i principali al mondo pongono delle domande: gli italiani trovano nello smartphone una fonte di distrazione dalla vita reale: quasi un quarto degli intervistati (21%) usa ogni giorno il telefonino per seguire i vip e i protagonisti dello showbusiness, conferendo all’Italia il primo posto in Europa per il 'gossip da smartphone', in netta contrapposizione con l’Olanda, dove solo il 7% degli intervistati segue i personaggi famosi sui social.
 
Gli italiani si divertono poi ad utilizzare il cellulare per giochi di realtà virtuale, come Pokèmon Go (13%), per cercare l’anima gemella (3%) e tentare la fortuna con le scommesse online (2%).Oltre a mettere il dito tra moglie e marito, il cellulare crea scompiglio anche tra vita privata e vita lavorativa: con l'utilizzo dei telefoni aziendali, la reperibilità diventa h24 costringendo a sacrificare tempo libero e ore di sonno per rispondere alle email, spesso anche durante la notte (83%). Il 57% delle persone in carriera controlla immediatamente il telefono al mattino, appena svegli, il 59% supera le 200 volte durante il giorno, l’80% si addormenta con il cellulare in mano.La ricerca evidenzia come gli italiani si affidino ai tradizionali siti web, per le attività più comuni, come leggere le notizie (67%) o prenotare viaggi (61%); per quelle più innovative, giocare (80%), controllare i social (72%) o cercare l’anima gemella (63%), scelgono di utilizzare le app.
 
Totale indifferenza tra le due opzioni si riscontra in un unico settore: quello dello shopping online (50 e 50). Il modello e la marca dello smartphone sono fattori che influenzano questa scelta: i possessori di iPhone utilizzano in media il 12% in più di App rispetto a chi dispone di un cellulare Samsung. Un'altra motivazione che spinge gli italiani ad affidarsi ai siti web è che il 57% ritiene le App inutili, mentre un 20% preferisce conservare la memoria sul telefono per foto e video.Un notevole incremento hanno invece subito le App di messaggistica istantanea: rispetto al 2015, il numero degli intervistati che dichiara di utilizzarle è cresciuto del 60%, mentre è salito del 45% il numero di coloro che accedono al profilo social mediante app. La classifica vede WhatsApp al comando con il 56% degli intervistati che lo utilizza costantemente, seguito da Facebook con il 39% e Instagram con l’11%.
 
Il sondaggio rivela come, sia in Italia che in Europa, i consumatori siano estremamente soddisfatti del proprio smartphone; il 69% degli italiani, infatti, lo promuove a pieni voti. Consensi minori, ma non in modo significativo nel resto d’Europa, dove in una scala da 1 a 10, il cellulare viene valutato con 8, 9 o 10 dal 68% dei tedeschi, 65% degli inglesi e il 59% dei francesi. L’Italia è il paese del mondo in cui si regalano più cellulari ai propri cari. Per quanto riguarda le case produttrici, l’83% dei clienti Apple suggerisce ad amici e parenti l’acquisto del telefonino. Al primo posto del mercato degli smartphone in Italia resta comunque Samsung con il 43% dei clienti seguito da Apple (15%) e Nokia (12%).
 
Sempre secondo la ricerca, spinti dalla scarsa disponibilità di reti Wi-Fi pubbliche e private a cui potersi connettere gratuitamente, il 52% degli italiani intervistati preferisce le reti mobili 3G e 4G al Wi-Fi (48%) assegnando al Paese un altro primato europeo. Sono tre le motivazioni principali di questa scelta: le migliori performance del 3G/4G, la necessità di condividere in tempo reale i video e la sempre crescente diffusione dei wearable (il 16% degli intervistati, infatti, ne possiede già uno, superando tedeschi e inglesi che si attestano entrambi al 13%). Oltre al confermato disagio di natura sociale, che danno i nuovi strumenti tecnologici, spesso viene volutamente messo da parte il grave danno verso tutta la saluta umana.Le onde elettromagnetiche della telefonia mobile e del Wi-Fi sono una struttura composta da microonde e da radiofrequenze. Sono stati misurati livelli allarmanti di radiazioni nelle vicinanze di router Wi-Fi, dei punti di accesso Wi-Fi e di computer portatili connessi al Wi-Fi: ad esempio a 2 metri di distanza sono stati riportati livelli fino a 3.000 µW/m², a 0,2 metri di distanza da un router Wi-Fi invece 8,8 V/m = 205,000 µW/m², mentre da un punto di accesso Wi-Fi sono stati misurati 7,5 V/m = 149,000 µW / m².
 
Un accreditato studio internazionale ha poi misurato 27,000 µW/m² a 0,5 metri di distanza da un computer portatile. Secondo ‘Le Linee Guida della Building Biology Evaluation’, questi livelli (oltre 1.000 µW/m²) sono classificati come una "estrema preoccupazione. Perché? Ciascuna di queste frequenze comporta una tossicità perché stimola la produzione di radicali liberi, interferisce con i geni responsabili della vitalità cellulare e interferisce con il corretto funzionamento di diversi organi, come il sistema nervoso centrale e quello riproduttivo.Forte di numerose avvertenze sulle radiazioni da Wi-Fi pronunciate negli ultimi anni da vari organismi pubblici e privati, nel 2014 una comunità medico-scientifica internazionale, composta da 238 scienziati provenienti da 38 nazioni nel mondo, ha presentato un appello alle Nazioni Unite e all'Organizzazione Mondiale della Sanità per ‘adottare norme di protezione a tutela della salute pubblica’ al fine di contenere l'esposizione dai campi elettromagnetici e della tecnologia wireless (WLAN e Wi-Fi).

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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