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GERUSALEMME: GAY PRIDE FINISCE NEL SANGUE. ECCO COSA E’ ACCADUTO

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Tempo di lettura 2 minuti Oded Fried ha dichiarato: "La marcia va avanti. La nostra lotta per l'eguaglianza può solo intensificarsi di fronte a simili eventi"

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di Christian Montagna

Gerusalemme – Ancora accoltellamenti, ancora discriminazioni in quelle terre in cui nulla è permesso. In una Gerusalemme bigotta e conservatrice, sei giovani ragazzi gay sono stati accoltellati e tra i feriti anche un agente di polizia. Il leader del principale gruppo per i diritti gay del Paese, Oded Fried ha dichiarato: "La marcia va avanti. La nostra lotta per l'eguaglianza può solo intensificarsi di fronte a simili eventi". A colpire stavolta è stata la stessa mano che nel 2005 ferì tre persone alla stessa manifestazione. Un vizio insomma, un abitudine, quasi un divertimento.


Il colpevole. L’uomo arrestato nuovamente per aver colpito le sei persone durante la parata è è Yishai Schlissel, 40 anni, ebreo ultra-ortodosso, scarcerato tre settimane fa dopo aver scontato 10 dei 12 anni di reclusione a cui era stato condannato. A darne conferma è stato un portavoce della polizia israeliana alla Bbc. Nonostante il forte schieramento di polizia, anche stavolta, il folle gesto è riuscito a far finire nel sangue una manifestazione pacifica. Anche stavolta, come nel 2005, l’uomo ha portato a termine la sua “missione” anti gay.


L’attacco. L'attacco è avvenuto nella via Keren ha-Yesod, non lontano dalla residenza ufficiale di Netanyahu, che ha così commentato l'accaduto: "Un evento molto grave, i responsabili saranno puniti con rigore. Le libere scelte di ciascun individuo sono uno dei valori base in Israele. Dobbiamo assicurare che ogni uomo e ogni donna possano vivere in piena sicurezza in ogni strada che scelgono di percorrere". Solidarietà dunque ai feriti da parte del presidente che si è dichiarato vicino alle famiglie.


Il gay pride. Tra le duemila e le cinquemila persone, non certo come le cento mila di Tel Aviv, hanno sfilato per le strade per chiedere la parità di diritti. Ma a Gerusalemme, si fa decisamente più sentire la presenza degli ultra-ortodossi rispetto alle altre città israeliane. Bollato sui giornali ortodossi come “Marcia disgustosa”, il Pride era stato preceduto da diverse polemiche: tra tolleranti e anti-gay, una vera e propria diatriba aveva infuocato gli animi nella città già nelle settimane precedenti alla parata.


I momenti di panico. Una scena apocalittica quella raccontata dai testimoni che vedevano ovunque persone urlare e scappare. Tra i sei feriti, anche un agente di polizia, riferiscono fonti mediche secondo le quali due persone, di cui una donna, sono in condizioni gravi. Il testimone, Shai Aviyor, ha affermato a Channel 2 di aver visto "un giovane ultra-ortodosso accoltellare chiunque si trovasse sulla sua strada. La gente gridava e scappava in cerca di rifugio. Corpi insanguinati erano rimasti sul terreno". 

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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