Connect with us

In evidenza

Guidonia, la maggioranza grillina perde un pezzo storico. Zarro passa al Gruppo Misto: “La misura è colma”

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 6 minuti In un lungo messaggio su facebook il consigliere spiega la sua scelta: “mancanza di condivisioni”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 6 minuti
image_pdfimage_print

GUIDONIA (RM) – Il Sindaco di Guidonia Montecelio, il pentastellato Michel Barbet, perde un pezzo della maggioranza: il consigliere e storico attivista Claudio Zarro. “La misura è colma, aderisco al gruppo misto”, spiega il diretto interessato nel lungo messaggio postato nella sua pagina Facebook. Una decisione, pesante, dovuta alla “reiterata mancanza di condivisione di scelte per la città, inopportuni personalismi e la totale assenza di ruoli e il rispetto degli stessi”. Dunque, il dado è tratto.

Dai malumori nazionali a quelli locali il passo è breve. E se a livello nazionale si cacciano i Senatori dissidenti, a detta dei probiviri, nei piani bassi sono gli eletti nelle file grilline, al contrario, che sbattono la porta o minacciano di farlo a stretto giro di posta. Come nel caso dei consiglieri di maggioranza del Municipio XII che, entrati in rotta di collisione con la Sindaca Raggi per aver individuato la nuova discarica a Monte Carnevale, poco distante da Ponte Galeria, sono pronti a dare le dimissioni in massa qualora l’inquilina del Campidoglio non riveda quella scelta. Segnali, questi, che se analizzati nell’insieme, danno una visione completa sulla crisi che sta attraversando M5S. Tra l’altro in continua discesa in termini di consensi elettorali.

Il Consigliere Zarro

Al Comune di Guidonia l’ultimo strappo, dei tanti registrati nell’alveo pentastellato del Lazio e in quella stessa Amministrazione, con l’uscita dalla maggioranza del consigliere Zarro. “Otto anni di M5S buttati al vento”, esordisce rammaricato, “potrei, come tantissimi miei colleghi nelle istituzioni, anche a livelli più alti, comunicare semplicemente la mia fuoriuscita e la mia adesione al gruppo misto in maniera scevra da spiegazioni. Ma non lo farò. No. Spiegherò per filo e per segno i motivi, tutti, che mi hanno costretto a lasciare un gruppo di sognatori, di persone utopiche, di gente perbene ma che ha perso di vista i valori che li univa”.

“Qualcuno può pensare che di questa scelta al sottoscritto non freghi nulla; eppure al sottoscritto pesa e peserà qualsiasi momento di quello che sta per fare. In primis perché la mia vita per quasi 9 anni è stata scandita da infinite riunioni, gazebo, agorà e momenti di incontro sul territorio locale, regionale e nazionale. In secondo luogo perché ho condiviso per quasi un decennio con delle persone un sogno che non è possibile e non si può raccontare umanamente in due righe. Chi mi conosce lo sa, e non sputerò mai nel piatto dove ho mangiato per anni. Ma il piatto attuale ha un sapore amaro e non si possono più mandare giù bocconi di questo tipo”.

La sua è una posizione sentita, sofferente. Sottolinea: “quando ho iniziato questa avventura, gli intenti volevano che in quanto rappresentante eletto all’interno di un’istituzione, l’assise della terza città del Lazio, avremmo potuto lavorare e portare avanti, seppur in tempi non celeri e con le difficoltà note, una costruzione di città diversa, così come paventato all’interno del nostro programma elettorale. Spesso invece, mi sono trovato a dover avallare scelte non condivise e le posizioni difformi non avevano modo di esistere, neanche a mo’ di critica costruttiva. Non è un giorno, bensì sono svariati mesi che si reiterano queste dinamiche: poche persone, tra l’altro non sempre elette dai cittadini, incidono sulle scelte e sulle linee politiche di questa maggioranza. Non mi aspettavo tutto ciò e soprattutto non mi aspettavo di non poter contribuire attivamente ai punti del programma che ci ha portato a vincere le elezioni 2 anni e mezzo fa”.

il Sindaco Barbet alle prese con l’ennesima crisi

E ancora: “La priorità era quella di orientare la nostra azione amministrativa verso una profonda ristrutturazione di se stessa, un far riavvicinare i cittadini alle istituzioni e far sentire il Comune come la casa di tutti. Dove?? Ma dove?? Abbiamo perso 2 anni solo per fare una macrostruttura, il primo atto che si fa quando una persona prende in carico un ente o un amministratore delegato un’azienda degna di chiamarsi tale. Tantissimi uffici non ricevono né tramite il dirigente né le p.o. d’area e la burocrazia che attanaglia il nostro Comune è aumentata, non snellita, come auspicato. È aumentata l’esternalizzazione e non invertito il trend tramite internalizzazione e formazioni dei dipendenti; gli unici assessori che hanno provato a puntare su questi aspetti sono stati mandati via”. Poi la bordata: “Abbiamo cambiato otto assessori nell’arco di 2 anni e mezzo, e solo nell’area di cui sono presidente di commissione (commercio ed attività produttive) si sono susseguiti i seguenti dirigenti: da Simoncini alla Piseddu, a Nardi, all’interim della Pasquali, all’interim del Segretario Generale Livia Lardo, alla Petricca ed ora al Dottor Lauro. Con quale faccia un amministratore locale che intenda dare una progettualità alla sua azione legislativa può andare in giro? Come possono esserci provvedimenti che vanno portati avanti e che vedono cambiare sempre e comunque l’interlocutore di turno?”

“C’è bisogno di dare una scossa”, prosegue il consigliere, “un qualcosa che faccia capire che non siamo solo 1/16 della maggioranza, bensì un valore aggiunto da tenere in considerazione. A chi mi chiederà le dimissioni dal mio ruolo, per far entrare un mio successore all’interno del gruppo consiliare del MoVimento, risponderò che non sono io ad esser mutato, ma è cambiato totalmente l’atteggiamento del Sindaco e di come egli si approccia al rapporto col nostro gruppo consiliare. Dimettermi per cosa? Per rispettare delle regole mai rispettate da nessuno? Dove sono le assemblee pubbliche semestrali? Dove la rendicontazione e la trasparenza di quei pochi nostri introiti dei gettoni di presenza come consiglieri comunali, dove la rotazione del capogruppo semestrale? Dove la pubblicazione del lavoro fatto sul portale delle liste civiche del movimento E ancora: dov’è il rispetto (reale), di una meritocrazia paventata solo a parole e mai realmente messa in pratica!? Sono stato il nono consigliere per numero di preferenze nell’ultima tornata elettorale, eppure nessuno si è mai arrogato o non mi è mai balenata per la testa la possibilità di chiedere qualcosa in più o di diverso rispetto ai miei compagni di avventura. Questo perché credevo ed ho creduto, sempre, che il valore di ognuno di noi fosse uguale, sebbene i numeri dicessero altro”.

“Mi chiedo e chiedo a coloro che leggono e leggeranno può un consigliere comunale venire a conoscenza di un cambio del dirigente di riferimento da un articolo di giornale, senza che nessuno gli abbia mai detto prima niente? No. Può avallare scelte che prevedono l’assunzione a tempo indeterminato all’interno dell’ente di persone prese da graduatorie di comuni limitrofi, senza che venga spiegata la genesi e gli input che sottintendono a tutto ciò? Vogliamo parlare di chi c’è all’interno di questa graduatoria? No, meglio stendere un velo pietoso. Può relazionarsi all’interno di una maggioranza dove porre i problemi internamente, farlo ripetutamente nel corso di quasi 3 anni, far uscire questi problemi anche pubblicamente sperando che qualcosa cambi una volta per tutte, comporta come conseguenza solo una richiesta di dimissioni dagli altri suoi colleghi? No, non può.  Può in continuazione giustificare in commissione le parole del Sindaco, che dichiarava ad ottobre 2018, con l’apertura del sottopasso di Via Lucania, che il mercato di Villalba sarebbe stato pronto una settimana dopo? Può, in continuazione, fare riunioni su riunioni con lui, il Segretario Generale, il ViceSindaco ed il Presidente del Consiglio, portando avanti soluzioni concordate nelle stesse e poi vedere quelle stesse decisioni stravolte totalmente giorni dopo senza nessuna spiegazione? Può, in continuazione, nelle riunioni di maggioranza vedere a precise domande, un muro di gomma di non-risposte da parte del Sindaco, oppure un suo non alzare nemmeno lo sguardo usando il cellulare fregandosene totalmente? No, non può”.

Il Consigliere riferisce inoltri, con toni perentori, di essersi rifiutato di partecipare alle riunioni della maggioranza da due mesi “perché erano un esercizio inutile e sterile di perdita di tempo. Tolto alla famiglia ed a cose molto più importanti, come la salute persa”. Poi si toglie altri sassolini dalle scarpe, per non dire macigni. “Questa non è un’amministrazione a 5 stelle, questa è un amministrazione Barbet, dove non c’è nulla di 5 stelle. Manca la condivisione, la trasparenza, gli atti vengono tenuti nei cassetti e se si pongono delle domande è un problema, perché più teste pensanti ci sono, più problematico è governare. Qua siamo al silenzio-assenso di una maggioranza, dove la Giunta ed altri attori non titolari a farlo (tranne sporadiche eccezioni) agiscono autonomamente, bypassando totalmente la volontà politica della maggioranza, anzi, gliela comunicano a cose fatte. Proseguirò il mio impegno di consigliere comunale”, conclude, “nel gruppo misto, sperando che le persone che so esserci in maggioranza e che la pensano come me, non abbiano il timore di rimandare o di non esprimere ciò che pensano, o di seguire il sottoscritto in un percorso arduo. Sono convinto che il tempo mi darà ragione e sono convinto che seppur a fatica, questa è la scelta giusta, senza nessun calcolo, né politico, né di sorta”.

Costume e Società

Rocca di Papa: Soraya Galuppi incoronata Miss Rocchetta Bellezza Lazio 2024

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Rocca di Papa incorona Soraya Galuppi, ventenne di Latina, Miss Rocchetta Bellezza Lazio 2024.
Nella gremitissima piazza della Repubblica, sommersa dagli applausi, Soraya ha ricevuto dalle mani del sindaco della città, Massimo Calcagni, e dall’attrice Angelica Massera la prestigiosa fascia e la corona che consentono all’accesso alle prefinali del prestigioso concorso Miss Italia.

il sindaco di Rocca di Papa, Massimo Calcagni, incorona Soraya Galuppi (ph. by Roberto Antonelli)

L’evento organizzato dalla Delta Events, agenzia esclusivista da oltre dieci anni per la regione Lazio, è approdato per la prima volta nella sua storia a Rocca di Papa, il comune più alto dei Castelli Romani, coinvolgendo migliaia di persone accorse ad uno degli eventi che caratterizza ormai da tempo l’estate laziale.

le partecipanti alla serata nella splendida cornice di piazza della Repubblica a Rocca di Papa (ph. by Roberto Antonelli)

Emozionatissima la vincitrice della serata, Soraya Galuppi, ventenne di Latina, operaia presso una fabbrica di prodotti farmaceutici che ha incantato i presenti cantando a cappella la celebre canzone di Mina e Celentano “Acqua e Sale”.

il sindaco di Rocca di Papa, Massimo Calcagni, tra le prime tre classificate Aurora Filetti, Soraya Galuppi, Rania Limani (ph. by Roberto Antonelli)

Al secondo posto Rania Limani, 20 anni di Colleferro, seguita da Aurora Filetti di Velletri.
27 ragazze hanno preso parte allo show presentato abilmente da Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, per la regia di Mario Gori, ed arricchito dalla piacevolissima esibizione del cantante Federico Pisano.

da sx Margherita Praticò, Angelica Massera ed il sindaco di Rocca di Papa Massimo Calcagni (ph. by Roberto Antonelli)

Una serata che ha unito sfilate e balletti sulle musiche del film “Barbie” presentando, tra l’altro in passarella, i capi della collezione della stilista Sabrina Minucci e una capsule collection del brend “Nero Luce made in Rebibbia“, marchio sartoriale nato nel 2013 all’interno del carcere femminile di Rebibbia a Roma con il progetto “Ricuciamo” un laboratorio sartoriale aperto all’interno della Casa Circondariale.

le ragazze durante il balletto con le musiche dal film “Barbie” (ph. by Roberto Antonelli)

In giuria l’attrice Angelica Massera, la modella Ginevra Carta, la stilista Sabrina Minucci, il personal trainer dei Vip Tommaso Capezzone, Fabrizio Nobili, Riccardo Gubbiani, Antonella Tomassini, Chiara Fedeli, Biagio Mangano e in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Rocca di Papa le consigliere comunali Manuela Agus e Silvia Marika Sciamplicotti con il Capo di Gabinetto del Sindaco Filippo Fornasiere .

le ragazze durante la sfilata di Sabrina Minucci presentate dalla maestria di Margherita Praticò (ph. by Roberto Antonelli)

Prossimi appuntamento di luglio: venerdì 26 a Capodimonte (lungolago) per Miss Miluna Lazio 2024 e domenica 28 a Carbognano (piazza del comune) per Miss Etruria 2024.
Sarà, come sempre, un’estate che coniuga bellezza, eleganza e stile.

Continua a leggere

Editoriali

19 luglio 1992: un maledetto pomeriggio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Lo ricordo come allora quel tragico 19 luglio 1992.
Un caldo improponibile, come quello di questi giorni.
Ma era sabato e con gli storici amici del paese l’appuntamento era fisso: “… ci vediamo più tardi al chiosco, verso le 5, e poi decidiamo dove passare pomeriggio e serata …“.
E cosi facemmo!
Arrivammo un po’ alla spicciolata (cellulari, WhatsApp ed altro sarebbero arrivati anni dopo).
Per ultimo, ma non per questo meno importante, uno dei nostri amici, all’epoca cadetto alla scuola sottufficiali dei Carabinieri.
Lo sguardo basso, ferito oserei dire.
Il passo lento, non era il suo solito passo.
Gli occhi lucidi che facevano presagire che qualcosa di grave era successo.
“Hanno ammazzato pure Paolo”, furono le sue uniche indimenticabili parole.
In un momento i nostri sorrisi, la nostra voglia di festeggiare quel sabato si ruppe.
Non erano passati neanche due mesi dell’attentato di Capaci in cui Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta erano stati ammazzati per ordine della Mafia ed ora anche Paolo Borsellino e la sua scorta erano lì dilaniati dall’ennesimo atto vigliacco di Cosa Nostra.
Giovanni e Paolo incarnavano i sogni di quella nostra generazione pronta a scendere in piazza per dire “NO ALLA MAFIA”.
Una generazione che aveva fatto dell’impegno politico e sociale la propria stella polare.
Quei due uomini seppero farci capire quanto l’impegno dovesse essere sempre animato da uno spirito di sacrificio personale.
Ci fecero capire che per cambiare il mondo il primo impegno era mettersi in gioco.
Quel pomeriggio i nostri sogni di ragazzi che volevano un mondo migliore saltarono in aria come quella maledetta bomba in via d’Amelio.
Ma capimmo, anni dopo, che dalla loro morte sarebbe germogliato quel seme che avrebbe fatto crescere la pianta rigogliosa della legalità.
Oggi a più di 30 anni dalla loro morte tengo in mente due loro pensieri:

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

L’ importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza (Giovanni Falcone)
La paura è umana, ma combattetela con il coraggio (Paolo Borsellino)


Ecco paura e coraggio … le loro vite, il loro impegno, il loro sacrificio ci hanno insegnato che possono convivere e farci essere grandi uomini.

Continua a leggere

In evidenza

Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti