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GUIDONIA (RM) – Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio, Giovanna Ammaturo interviene sull’uscita dei consiglieri Loredana Terzulli e Claudio Zarro dal M5S e l’adesione al Gruppo Misto nella seconda città d’Italia non capoluogo di Provincia.
“L’abbandono pentastellato è iniziato. – dichiara Ammaturo – La Terzulli ha seguito in meno di 24 ore l’addio di Zarro. Quest’ultimo – prosegue – ha chiarito con una lunga ed articolata missiva su Facebook e non ritrae solo la delusione di chi ha voluto sbattere la porta in dissenso con chi ha snaturato il movimento, ma rappresenta una vera propria denuncia.
Accuse circostanziate che condivido per aver in questi due anni e mezzo di amministrazione penta stellata denunciato le stesse. Mancanza di trasparenza unita alla finzione di amministrare ed incapacità manifesta. La rivelazione che “poche persone, tra l’altro non sempre elette dai cittadini, incidono sulle scelte e sulle linee politiche di questa maggioranza” scrive Zarro, dovrebbe far riflettere tutti. Seppure penalmente non rilevante per lo meno meriterebbe una attenzione adeguata da parte della Procura. Di certo è una accusa fin troppo imbarazzante per il Sindaco Barbet, la giunta e la sua maggioranza necessita di prese di posizioni adeguate. Una giunta in cui si sono avvicendanti ben 9 assessori in 30 mesi e i dirigenti e funzionari fatti girare come trottole mentre ad oggi il consiglio si divide in 13 all’opposizione e 11 in maggioranza, mentre restano in bilico le posizioni di Mortellarro e della Santoni del M5S . Il dissenso è sempre fastidioso quanto la reale democrazia, lo sappiamo per averlo verificato di persona, ma qui emergono accuse precise sulla incoerenza tra quanto promesso agli elettori e quanto viene oggi imposto alla maggioranza “dalla giunta o da altre figure vicine al Sindaco”.
Chi siano queste persone dovrebbe chiarirlo Barbet prima di andarsene quanto “ avallare scelte che prevedono l’assunzione a tempo indeterminato all’interno dell’ente di persone prese da graduatorie di comuni limitrofi senza che venga spiegata la genesi e gli input che sottintendono a tutto cio’? Vogliamo parlare di chi c’e’ all’interno di questa graduatoria?” ha scritto Zarro. Noi qualche nome ce lo siamo fatto, abbiamo bisogno solo che Barbet risponda alla interrogazione per fare i manifesti e renderli di dominio pubblico. I silenzi prolungati del sindaco Barbet sono meno machiavellici adesso che Zarro ha la libertà di favella e manifesta l’astuzia e la mancanza di scrupoli politici da parte del primo cittadino.
Personalmente e come Capogruppo di Fratelli d’Italia siamo fedeli alla democrazia ovvero la forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti. Siamo contrari a cene carbonare e massoniche dove uomini non eletti decidono il destino della Città soprattutto quando i commensali sono le stesse vecchie volpi che hanno ridotto il Paese come tutti lo possono vedere. C’è bisogno di aria nuova, di politici nuovi, anche di sindaci nuovi ed auspico che Barbet faccia le valigie e il Popolo apra la caccia alle volpi. Il decisionismo in politica è cosa buona perché responsabilizza chi governa, ma i cittadini – conclude Giovanna Ammaturo – non possono restare fantocci nelle mani di chi ha pretese per successione ereditaria o crede di aver costituito una ristretta oligarchia”.