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Ladispoli, sagra del Carciofo romanesco e progetto Arsial ‘Sapere i sapori 2018’: studenti del’alberghiero in piazza per la festa più importante della città

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LADISPOLI (RM) – Appuntamento numero 5 per il Progetto A.R.S.I.A.L. “Sapere i sapori: scuola, azienda agrituristica e stampa insieme per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche: il carciofo romanesco”. Questa volta, gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli sono scesi in campo, anzi in piazza, per concludere il percorso iniziato a marzo, a contatto diretto con i loro concittadini. In occasione della 68ima “Sagra del carciofo romanesco”, che si è svolta a Ladispoli dal 13 al 15 aprile, gli allievi hanno partecipato, infatti, all’allestimento di due stand: quello dell’Azienda agricola “Zani” (da loro visitata due settimane prima) e quello dell’Azienda “Roberto Cicillini”. A coordinare l’iniziativa finale è stata la Prof.ssa Sara Leonardi, Docente di Economia e Gestione delle Aziende Ristorative e Referente dell’Istituto Professionale di via Federici.

LA Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero Prof.ssa Vincenza La Rosa: “Concludiamo in piazza, fra i nostri concittadini, il percorso iniziato con l’A.R.S.I.A.L. due mesi fa”

Dopo i seminari dedicati alla storia dell’Ente Maremma, alla Riforma fondiaria degli Anni Cinquanta, ai prodotti enogastronomici tipici e alle proprietà organolettiche del carciofo romanesco, dopo le attività di laboratorio svolte nelle cucine del nostro Istituto e la visita didattica all’Azienda agricola ‘Zani’, oggi gli studenti hanno partecipato alla festa più importante della loro città. Abbiamo scelto di dedicare questo Progetto, promosso dall’A.R.S.I.A.L al carciofo romanesco, nella convinzione che tale prodotto, proprio perché profondamente inserito nella storia sociale e culturale di Ladispoli, rappresenti un ottimo ‘strumento cognitivo’ per trattare temi quali il rapporto cibo-territorio, l’ambiente agricolo e le filiere produttive ‘corte’, l’ ‘economia circolare’ e l’importanza della sostenibilità, il legame cibo-salute, il consumo critico, il concetto di ‘tradizione enogastronomica’ e la sua importanza ai fini della definizione dell’identità individuale e collettiva. E’ stata una straordinaria esperienza formativa. Desidero ringraziare l’A.R.S.I.A.L., Il Punto Magazine, L’Agone, i docenti organizzatori, gli assistenti tecnici e tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita di questo progetto”.

La Prof.ssa Sara Leonardi: “Il concetto di ‘tradizione enogastronomica è molto più profondo di quanto comunemente si creda”

“Per chi vive a Ladispoli – ha aggiunto la Prof.ssa Sara Leonardi – la “Sagra del carciofo romanesco” ha rappresentato un vero e proprio “collante familiare”, un fattore di ‘armonizzazione sociale’ che ha unito, dal 1950 in poi, migliaia di famiglie ladispolensi nella produzione e nel consumo di uno stesso prodotto agricolo. Ma con questo Progetto abbiamo voluto anche avvicinare gli allievi al mondo dell’informazione locale per potenziare, a contatto con i professionisti della comunicazione, le loro competenze di lettura, analisi e scrittura. A guidarci è stata la volontà di costruire una rete fra tutti i diversi soggetti che hanno a cuore la valorizzazione e la tutela del territorio: la scuola, l’Agenzia Arsial, la stampa, i cittadini. Grazie a tutti!”.

Lontanissime e antiche le origini delle sagre, che affondano nella religione

L’etimologia risale, infatti, al latino sacra, ossia ‘cose sacre’: celebrazioni e feste che si svolgevano in onore della divinità (spesso proprio di fronte ai templi o alle chiese), per ringraziarla o per propiziarsi le sue grazie. E in quell’occasione si offrivano sacrifici animali o parti del raccolto, che venivano poi consumate dalla comunità.

La prima Edizione della Sagra di Ladispoli si tenne nel 1950

E’ Corrado Melone, pittore, scrittore e storico locale scomparso nel 1998, a ricordare quei giorni nel suo “Storia e storie”: l’idea fu di alcuni amici della neonata Pro Loco di Ladispoli, che riuniti nella saletta del caminetto della trattoria ‘La Tripolina’ decisero di dar vita ad una manifestazione che rilanciasse la città dal punto di vista turistico ed economico. Il 2 aprile del 1950 si svolse, allora, la prima Sagra del Carciofo Romanesco. Fu un successo: “la partecipazione degli espositori andò oltre le aspettative, quella del pubblico fu enorme: mai a Ladispoli si era vista tanta gente tutta insieme in una domenica di primavera. – scrive Corrado Melone – Le trattorie e i ristoranti furono sommersi dai clienti; mi ricordava Milena Federici (moglie di quel Gaetano cui è intitolata la strada in cui si trova l’Istituto Alberghiero di Ladispoli ndr) che quel giorno cucinò tremila carciofi… I bar straripavano e tutti i locali esaurirono le scorte. L’eco del successo di questa manifestazione varcò i confini della nostra regione … in tutta Italia e anche all’estero Ladispoli era conosciuta soprattutto per questa festa”. Dal 1950, ministri, sottosegretari, deputati e senatori si alternarono nell’inaugurazione della Sagra. Nel libro di Corrado Melone scorrono prima le foto in bianco e nero, poi quelle a colori. Una tradizione che non si è mai interrotta e che continua ad unire le generazioni lungo il filo della memoria, della storia e dell’identità. Appuntamento al prossimo anno.

Costume e Società

Rocca di Papa: Soraya Galuppi incoronata Miss Rocchetta Bellezza Lazio 2024

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Rocca di Papa incorona Soraya Galuppi, ventenne di Latina, Miss Rocchetta Bellezza Lazio 2024.
Nella gremitissima piazza della Repubblica, sommersa dagli applausi, Soraya ha ricevuto dalle mani del sindaco della città, Massimo Calcagni, e dall’attrice Angelica Massera la prestigiosa fascia e la corona che consentono all’accesso alle prefinali del prestigioso concorso Miss Italia.

il sindaco di Rocca di Papa, Massimo Calcagni, incorona Soraya Galuppi (ph. by Roberto Antonelli)

L’evento organizzato dalla Delta Events, agenzia esclusivista da oltre dieci anni per la regione Lazio, è approdato per la prima volta nella sua storia a Rocca di Papa, il comune più alto dei Castelli Romani, coinvolgendo migliaia di persone accorse ad uno degli eventi che caratterizza ormai da tempo l’estate laziale.

le partecipanti alla serata nella splendida cornice di piazza della Repubblica a Rocca di Papa (ph. by Roberto Antonelli)

Emozionatissima la vincitrice della serata, Soraya Galuppi, ventenne di Latina, operaia presso una fabbrica di prodotti farmaceutici che ha incantato i presenti cantando a cappella la celebre canzone di Mina e Celentano “Acqua e Sale”.

il sindaco di Rocca di Papa, Massimo Calcagni, tra le prime tre classificate Aurora Filetti, Soraya Galuppi, Rania Limani (ph. by Roberto Antonelli)

Al secondo posto Rania Limani, 20 anni di Colleferro, seguita da Aurora Filetti di Velletri.
27 ragazze hanno preso parte allo show presentato abilmente da Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, per la regia di Mario Gori, ed arricchito dalla piacevolissima esibizione del cantante Federico Pisano.

da sx Margherita Praticò, Angelica Massera ed il sindaco di Rocca di Papa Massimo Calcagni (ph. by Roberto Antonelli)

Una serata che ha unito sfilate e balletti sulle musiche del film “Barbie” presentando, tra l’altro in passarella, i capi della collezione della stilista Sabrina Minucci e una capsule collection del brend “Nero Luce made in Rebibbia“, marchio sartoriale nato nel 2013 all’interno del carcere femminile di Rebibbia a Roma con il progetto “Ricuciamo” un laboratorio sartoriale aperto all’interno della Casa Circondariale.

le ragazze durante il balletto con le musiche dal film “Barbie” (ph. by Roberto Antonelli)

In giuria l’attrice Angelica Massera, la modella Ginevra Carta, la stilista Sabrina Minucci, il personal trainer dei Vip Tommaso Capezzone, Fabrizio Nobili, Riccardo Gubbiani, Antonella Tomassini, Chiara Fedeli, Biagio Mangano e in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Rocca di Papa le consigliere comunali Manuela Agus e Silvia Marika Sciamplicotti con il Capo di Gabinetto del Sindaco Filippo Fornasiere .

le ragazze durante la sfilata di Sabrina Minucci presentate dalla maestria di Margherita Praticò (ph. by Roberto Antonelli)

Prossimi appuntamento di luglio: venerdì 26 a Capodimonte (lungolago) per Miss Miluna Lazio 2024 e domenica 28 a Carbognano (piazza del comune) per Miss Etruria 2024.
Sarà, come sempre, un’estate che coniuga bellezza, eleganza e stile.

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Editoriali

19 luglio 1992: un maledetto pomeriggio

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Lo ricordo come allora quel tragico 19 luglio 1992.
Un caldo improponibile, come quello di questi giorni.
Ma era sabato e con gli storici amici del paese l’appuntamento era fisso: “… ci vediamo più tardi al chiosco, verso le 5, e poi decidiamo dove passare pomeriggio e serata …“.
E cosi facemmo!
Arrivammo un po’ alla spicciolata (cellulari, WhatsApp ed altro sarebbero arrivati anni dopo).
Per ultimo, ma non per questo meno importante, uno dei nostri amici, all’epoca cadetto alla scuola sottufficiali dei Carabinieri.
Lo sguardo basso, ferito oserei dire.
Il passo lento, non era il suo solito passo.
Gli occhi lucidi che facevano presagire che qualcosa di grave era successo.
“Hanno ammazzato pure Paolo”, furono le sue uniche indimenticabili parole.
In un momento i nostri sorrisi, la nostra voglia di festeggiare quel sabato si ruppe.
Non erano passati neanche due mesi dell’attentato di Capaci in cui Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta erano stati ammazzati per ordine della Mafia ed ora anche Paolo Borsellino e la sua scorta erano lì dilaniati dall’ennesimo atto vigliacco di Cosa Nostra.
Giovanni e Paolo incarnavano i sogni di quella nostra generazione pronta a scendere in piazza per dire “NO ALLA MAFIA”.
Una generazione che aveva fatto dell’impegno politico e sociale la propria stella polare.
Quei due uomini seppero farci capire quanto l’impegno dovesse essere sempre animato da uno spirito di sacrificio personale.
Ci fecero capire che per cambiare il mondo il primo impegno era mettersi in gioco.
Quel pomeriggio i nostri sogni di ragazzi che volevano un mondo migliore saltarono in aria come quella maledetta bomba in via d’Amelio.
Ma capimmo, anni dopo, che dalla loro morte sarebbe germogliato quel seme che avrebbe fatto crescere la pianta rigogliosa della legalità.
Oggi a più di 30 anni dalla loro morte tengo in mente due loro pensieri:

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

L’ importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza (Giovanni Falcone)
La paura è umana, ma combattetela con il coraggio (Paolo Borsellino)


Ecco paura e coraggio … le loro vite, il loro impegno, il loro sacrificio ci hanno insegnato che possono convivere e farci essere grandi uomini.

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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