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Chiara Rai
Il degrado, la mancanza di sicurezza e l’incuria sul lago Albano di Castel Gandolfo hanno le ore contate. L’assessorato regionale all’Ambiente Marco Mattei ha stanziato 50 mila euro al Parco regionale dei Castelli destinati alla messa in sicurezza degli arenili del lago, ivi compresa la tanto attesa bonifica. Una grande notizia per lo splendido bacino dei Colli Albani in sofferenza dal 2007 quando la Procura di Velletri ha messo i sigilli a più di 15 esercizi balneari. I gestori furono dichiarati “abusivi” perché negli anni si sarebbero accaparrati illecitamente pezzi di demanio facendovi sorgere opere non autorizzate quali pontili, piscine, box in legno, cabine. E’ chiaro, che quelle opere non potranno più tornare a occupare un sito naturale protetto di interesse comunitario nonché zona a protezione speciale, la cui competenza ricade sulla Regione e interessa il Parco dei Castelli Romani. In questi giorni un tam tam di incontri e telefonate tra l’assessore regionale Marco Mattei, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli per risolvere definitivamente la questione. E al momento la boccata d’aria di 50 mila euro servirà a rimettere in piedi gli arenili in completo stato di abbandono. “Mi fa molto piacere – ha detto il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi – che insieme al Parco e alla Regione si stia risolvendo l’annosa questione degli arenili. Intanto, ho anche parlato con il legale che sta curando la vicenda dei contenzioso tra gli ex gestori e la Regione affinché verifichi la possibilità di poter dare in temporanea concessione le aree dissequestrate agli ex gestori in attesa che venga approvato il Pua e che si risolva definitivamente la questione”. Di fatti, oltre alla vicenda dei sequestri ci sono anche i contenziosi giuridici tra gli ex gestori e la Regione, in quanto i primi negli anni non avrebbero versato regolarmente i canoni delle concessioni degli arenili sfruttati. Così, l’unico documento che rimane pubblico, almeno per il momento, è il Burl – bollettino ufficiale della Regione – del 28 marzo dello scorso anno dove vengono pubblicati i nomi dei richiedenti la concessione di demanio, circa una ventina di nominativi che corrispondono perlopiù agli storici gestori degli stabilimenti gandolfini. Molti dei quali, oggi, si arrangiano con il lavoro, in attesa di non essere più etichettati come “abusivi”. Perche, di fatto, chi ha sempre tenuto pulite le spiagge come gioiellini sono proprio gli ex gestori che attendono un cenno dall’alto per poter tornare a svolgere la loro attività nella legalità.
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