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Latina

LATINA, FIRMATO PROTOCOLLO D'INTESA TRA PROVINCIA E COMUNE

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Tempo di lettura 3 minuti L'accordo prevede l'apertura al pubblico per la imminente stagione estiva della zona di valmontorio.

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A.P.

È stato firmato tra il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani e il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi un protocollo d’intesa per “la valorizzazione ambientale finalizzata a una migliore fruibilità degli ambiti naturalistici del territorio del Comune di Latina”,  nel caso specifico dell’apertura al pubblico dell’area demaniale in località Valmontorio. Il Comune di Latina, infatti, intende procedere all’apertura di Valmontorio, area attualmente inibita all’accesso, per il solo periodo estivo al fine di consentirne l’accesso all’arenile e alle zone adiacenti. Per consentire la fruibilità di questa zona occorre predisporre una attività di bonifica, recupero ambientale, riordino accompagnata dalla riorganizzazione di percorsi e segnaletica al fine di rendere compatibile la fruizione alla tutela ambientale. Nel protocollo firmato la Provincia si impegna a prestare il proprio contributo finanziario a sostegno dell’iniziativa promossa dal Comune di Latina al fine di consentire la bonifica del sito di Valmontorio, favorendone la fruizione pubblica in condizioni di sicurezza e di compatibilità ambientale. A sua volta il Comune di Latina si impegna ad utilizzare tale fondi per la realizzazione degli interventi in questione: “L’apertura di Valmontorio per questa stagione estiva offrirà alla cittadinanza e numerosi turisti la possibilità di godere di un’area di pregio naturalistico  e ambientale – afferma il sindaco Giovanni Di Giorgi – Per questo rilevo con soddisfazione l’impegno dell’amministrazione provinciale, grazie alla sensibilità del presidente Armando Cusani, con l’importante contributo del vice presidente del Consiglio provinciale, Renzo Scalco, per questa collaborazione in una iniziativa di grande interesse, capace di valorizzare una zona di rilevante attrazione turistica e di grande valenza ambientale. Un lavoro compiuto in sinergia tra le due istituzioni e che vede l’impegno diretto anche dell’assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli. Del resto – continua il primo cittadino – è  nostra precisa intenzione valorizzare l’intero nostro litorale attraverso iniziative mirate nell’ambito di una programmazione complessiva che possa consentire di valorizzare uno straordinario patrimonio che ha delle potenzialità enormi. Su questa strada decisiva è la collaborazione con la Provincia, nell’ambito anche delle competenze riservate a tale ente in materia ambientale. Il nostro obiettivo immediato è restituire Valmontorio ai nostri cittadini”.        
“La Provincia ritiene di interpretare a pieno titolo per le sue competenze di area vasta, il ruolo di ente promotore delle politiche per l'ambiente- evidenzia il Presidente Cusani –  coinvolgendo le diverse componenti sociali e civili, in una logica di sviluppo sostenibile, di uno sviluppo, cioè, sano, giusto e durevole, in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. Come Provincia, infatti, abbiamo sin qui svolto un ruolo strategico per ottenere il miglioramento delle condizioni ambientali su specifiche materie quali i rifiuti, l'energia, la qualità dell'aria e dell'acqua, la tutela del suolo e del sottosuolo ed il recupero di un territorio.” “Secondo le linee tracciate dal Programma di Governo della XVI Consiliatura – continua Cusani – la tutela ambientale e la promozione di uno stile di vita sano, rispettoso della natura, costituisce un volano per l'economia turistica ispirata ai temi della green age ed a quei valori che animano questa filosofia di vita da considerare sotto altri e diversi fattori che inevitabilmente la condizionano: fisici, sociali, economici sino agli stili di vita ed ai comportamenti che governano una determinata comunità. L'ambiente e la valorizzazione delle aree naturalistiche è essenziale per la crescita di un territorio nelle tutte le sue variegate sfaccettature per i riflessi positivi che indiscutibilmente riverbera sulla qualità della vita. Il ripristino ambientale mediante le tecniche bio – naturalistiche significa apprendere dalla natura stessa l'importanza di gestire il territorio e le sue risorse con canoni eco compatibili, recuperando al contempo i modi e i tempi dell'equilibrio antico fra uomo e natura.” “Il ruolo della Provincia, in questo orizzonte, è di essere punto di riferimento politico ed organizzativo per la produzione, il coordinamento, il sostegno, la promozione di azioni e iniziative mirate a diffondere una nuova cultura ambientale ad aumentare il benessere della popolazione- tiene a precisare sempre Cusani – La Provincia di Latina punta così a costruire una rete provinciale di rapporti, collaborazioni, partenariati nell'ambito dello svolgimento di alcuni programmi concordati e reputati di grande interesse, realizzando una serie di iniziative volte a valorizzare il patrimonio ambientale locale, al fine di accrescerne e migliorarne la fruibilità dei cittadini.” Provincia di Latina e Comune di Latina, quindi,  intendono  valorizzare il paesaggio circostante l'arenile del Valmontorio come risultato dell'integrazione tra componenti ecologiche, naturali e culturali. Il progetto di valorizzazione del sistema dei beni naturali, paesistici e architettonici si avvale della realizzazione di percorsi di accesso che, prendendo spunto dalle greenways, uniscono finalità ecologiche, fruitive e percettive interconnettendo le aree ad attrezzature e servizi attraverso una rete di accessibilità ricreativa e turistica. L'obiettivo che la Provincia di Latina e il Comune di Latina si pongono è quello di ripristinare l'ambiente naturale preesistente allo stato di degrado, eliminando i detrattori ambientali ed i fattori inquinanti con un intervento mirato di bonifica e risanamento ambientale a tutela delle matrici autoctone della vegetazione e del suolo”
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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