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LATINA, STRETTA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL CONSUMO INDISCRIMINATO DI ALCOLICI IN SPAZI PUBBLICI

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Da oggi 1 settembre il divieto, in tutto il territorio comunale di: consumare in luogo pubblico e/o di uso pubblico (marciapiedi, strade, piazze, giardini pubblici ed aree verdi in genere, parchi, vicinanze scolastiche, campi sportivi, parcheggi pubblici e nella Zona Pub di via Neghelli bevande alcoliche e di qualsiasi gradazione (il consumo è invece consentito all’interno degli esercizi pubblici autorizzati)

 

Redazione

Arriva la stretta da parte dell’amministrazione comunale contro la vendita e il consumo indiscriminato di bevande alcoliche nei luoghi e  nelle occasioni non autorizzati. Nelle ultime settimane, infatti, sono state inoltrate al Comune diverse segnalazioni da parte delle forze dell’ordine e dei cittadini stessi relative a situazioni di disagio e episodi di aggressività che si sono registrati in aree pubbliche della città, la cui causa è riconducibile all’eccessivo consumo di bevande alcoliche. Si tratta di episodi che hanno spesso per protagonisti anche dei minorenni e che sfociano in danneggiamento dell’arredo urbano, schiamazzi, disturbi della quiete pubblica. L’amministrazione comunale, ritenuto che tali situazioni possano condizionare la qualità di vita dei cittadini e una lesione dei diritti alla salute, pubblica quiete, sicurezza urbana e incolumità pubblica, ha emesso una ordinanza che, al fine di evitare pericoli per le persone che frequentano spazi pubblici e che hanno diritto a usufruirne in condizioni di tranquillità, sicurezza ed igiene, stabilisce da oggi1 settembre il divieto, in tutto il territorio comunale di: –    consumare in luogo pubblico e/o di uso pubblico (marciapiedi, strade, piazze, giardini pubblici ed aree verdi in genere, parchi, vicinanze scolastiche, campi sportivi, parcheggi pubblici e nella Zona Pub di via Neghelli) bevande alcoliche e di qualsiasi gradazione (il consumo è invece consentito all’interno degli esercizi pubblici autorizzati); – abbandonare nei medesimi luoghi qualunque contenitore vuoto di bevande, in particolare di vetri, di alimenti, rifiuti ed altri oggetti che possano creare pericoli ai fruitori delle aree pubbliche; –    vendita e/o somministrazione di alcolici di ogni gradazione, a qualsiasi titolo e a persone di ogni età, nelle vicinanze dello stadio comunale “Francioni”, nei giorni di svolgimento delle partite di calcio (disposizione richiesta dalla Questura di Latina). Sono esclusi da tale divieto le attività “plateatiche”, praticate anche mediante tavoli e sedie, degli esercizi commerciali durante l’orario di apertura, limitatamente alle bevande somministrate, con l’obbligo per i gestori di provvedere con immediatezza, al termine del consumo, al ritiro dei contenitori rimasti vuoti. Sono esclusi dal divieto anche i casi di manifestazioni culturali e sportive (tranne lo stadio “Francioni” per le gare di calcio) sagre, fiere e mercati, limitatamente alle aree ad essi dedicati In caso di inosservanza si applicano le apposite sanzioni previste dalla legge.  
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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