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Cultura e Spettacoli

L’Orecchio Di Giano 2019 apre la sua stagione con un omaggio ad Aurio Tomicich nel decennale della scomparsa

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ROMA – La 18a stagione dell’Orecchio di Giano è dedicata ad Aurio Tomicich nel decennale della scomparsa del grande basso triestino, colonna portante dell’Ensemble Seicentonovecento per oltre 15 anni.

L’inaugurazione del 12 marzo scorso è stata una “festa musicale” a cui hanno partecipato molti degli artisti dell’Ensemble che hanno avuto l’onore e il piacere di condividere con Aurio avventure professionali e di vita.

In questa occasione sono stati esposti per la prima volta alcuni disegni inediti di Furio Scarpelli (1919 – 2010), nel centenario della nascita del grande sceneggiatore, e Sylvano Bussotti, entrambi amici di Aurio e dell’Ensemble.

Dieci eventi alla scoperta di rarità musicali di ieri e di oggi con artisti e compositori illustri ospiti dell’Ensemble fondato e diretto da Flavio Colusso e da sempre impegnato nella rivisitazione del passato e nell’esecuzione di nuove opere.

Tra le novità del 2019 è l’Omaggio a Giacomo Lauri Volpi, con il giovane direttore Francesco Quattrocchi e illustri ospiti chiamati a ricordare il grande tenore nel centenario del debutto e dei 40 anni dalla morte, progetto comprendente anche la Prima edizione del Concorso internazionale di composizione per voce di tenore, in collaborazione con la figlia Carla e il nipote Giacomo.

Proseguono inoltre le iniziative di successo degli ultimi anni:

Il Pianoforte di Liszt, un Pleyel del 1866 che Liszt donò alla sua amica e allieva Nadine Helbig e il #SalottoHelbig, con il pianista Jan Jiraceck von Arnim che continua idealmente la “Piccola scuola romana” del compositore ungherese nel celebre cenacolo culturale di Nadine; #MusicaInFamiglia, con la soprano giapponese Akiko Nakajima e suo marito Niels Muus, direttore danese, che si raccontano nella loro lunga avventura familiare e professionale; #MusicaInMovimento in cui la clavicembalista Paola Erdas e la danzatrice Daša Grgič danno vita a uno spettacolo di ricerca sul “respiro”; #MitoStoria&SognoDiFarinelli con il controtenore Raffaele Pe alla scoperta di rare pagine intorno a uno dei più appassionanti fenomeni musicali, immersi in una giornata di studi; #iNavigantiDelTempo, nella splendida sede di Villa Giulia, che crea un ulteriore ideale ponte tra il monte e la valle della Città Eterna, facendo dialogare Musica e Archeologia.
Dialoghi della Antica e moderna Musica e, come sempre nel ciclo gianicolense, Dialoghi tra le diverse Arti e Dialoghi tra Italia e Finlandia, con i tanti artisti finlandesi e la collaborazione con la Sibelius Society Italia: Anniina Lehtinen al pianoforte racconta le immagini d’acqua create dall’artista visuale Iiris-Lilja Kuosmanen; Anna Aminoff al flauto e Luigi Pecchia al pianoforte presentano musiche di Sibelius e del suo contemporaneo Heino Kaski insieme a composizioni dello stesso Pecchia e di Aulis Sallinen, nell’interazione con la scultrice Lilli Stenius; la performance del soprano Pia Freund e della pianista Anna Laakso unisce le possibilità di interpretazione di voce, pianoforte ed elettronica, dal romanticismo di Sibelius alla nuova musica finlandese di Mikko Heiniö, Ilari Laakso, Minna Leinonen e Kaija Saariaho.

Dialoghi anche come approfondimento interdisciplinare con ospiti quali Igor Baglioni, Patrick Barbier, Sandro Cappelletto, Vincenzo Lucchese Salati e Luigi Verdi del Centro Studi Farinelli di Bologna, Aris Christofellis, Sabino Lenoci della rivista L’Opera, Valentino Nizzo del Museo Etrusco di Villa Giulia, Giuseppe Pucci, Francesco Pignataro e Simona Sanchirico della Fondazione DiàCultura.

“Hinc totam licet aestimare Romam” (da qui si può ammirare tutta Roma), scriveva Marziale: i concerti bi-fronte invitano ad affacciarsi sul panorama della Città eterna e ad “ascoltare” estendendo Vista e Udito dal passato al futuro, dall’esterno all’interno, dal conosciuto all’incognito.
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L’Orecchio di Giano: Dialoghi della Antica et Moderna Musica dell’Ensemble Seicentonovecento, fondato e diretto da Flavio Colusso, organizzato da Musicaimmagine con l’Institutum Romanum Finlandiae, il sostegno del MiBAC e il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia.

Dialoghi della Antica et Moderna Musica a VILLA LANTE

Festa per Aurio
Villa Lante al Gianicolo
Roma, passeggiata del Gianicolo, 10
Ensemble Seicentonovecento
direttore Flavio Colusso
Donatella Casa flauto
Maria Chiara Chizzoni soprano
Andrea Coen pianoforte
Silvia De Palma soprano
Fabrizio Di Bernardo basso
Fabrizio Fiale pianoforte
Alberto Galletti pianoforte
Valerio Losito violino
Jean Nirouët contraltista
Margherita Pace soprano
Luigi Petroni tenore
Nunzia Santodirocco soprano
Matteo Scarpelli violoncello
musiche di J.S.Bach, Castello, Colusso,
Antonio Draghi, Fabrizio Fiale, Puccini,
R. Strauss, R. Schumann, Verdi

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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Cultura e Spettacoli

Tivoli, al via il festival della cultura giapponese

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Nei giorni 4,5 e 6 luglio si svolgerà a Tivoli la Prima Edizione del Festival della Cultura Giapponese, nell’ambito del rapporto di gemellaggio che lega Tivoli alla città giapponese di Yugawara.
Questo appuntamento si inserisce nel complesso dei rapporti istituzionali che collegano le due comunità e vuole rappresentare anche un ponte tra due culture millenarie che sembrano distanti e che invece hanno molti punti di contatto.
All’iniziativa hanno dato il proprio Patrocinio Gratuito i Comuni di Tivoli e di Guidonia Montecelio, L’Istituto Va-Ve, Villae Tivoli, la Fondazione Italia-Giappone, la DMO di Tivoli e Valle dell’Aniene Terre di Otium e la Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio che ha erogato anche un contributo finanziario a sostegno dell’iniziativa.
Numerosi sono stati gli sponsor privati del territorio che hanno voluto supportare l’evento.
Il Comitato promotore del Festival è composto dall’Associazione Tivoli Città della Cultura, Tivoli ONLUS, LUIG (Libera Università Igino Giordani) e Agenzia del Viaggiatore-CTS.
Il programma allegato è ampio e denso di eventi ed è finalizzato a far conoscere alcuni aspetti della cultura giapponese con l’intento di rafforzare i rapporti anche dal punto di vista istituzionale e degli scambi commerciali.
Una delegazione della Città di Yugawara sarà ospite della nostra Città negli stessi giorni in cui si svolgerà il Festival e visiterà molti luoghi e strutture sia di Tivoli sia di Guidonia Montecelio.
Il Sindaco di Tivoli accoglierà la Delegazione il 4 luglio presso Palazzo San Bernardino per i saluti e lo scambio dei doni
istituzionali.
Particolarmente significativo ed evocativo sarà l’evento del 6 luglio, alle ore 17,00, presso le Scuderie Estensi.
In quell’occasione si celebrerà il primo Raid aereo Roma-Tokyo del 1920 e si commemorerà la figura dell’Ufficiale Pilota Arturo Ferrarin che compì la trasvolata. Per l’occasione, il giorno 5 luglio alle ore 9,30, il 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza presso l’Aeroporto di Guidonia Montecelio, sorvolerà la Città di Tivoli per omaggiare la memoria del
pilota italiano, la sua impresa, la Delegazione giapponese e la città di Tivoli.
A Yugawara è presente uno dei più grandi biscottifici del Giappone intitolato alla città di Tivoli, così come un grande Centro Commerciale, inaugurato nel 2017, dove insiste un’ampia zona in cui è possibile trovare prodotti alimentari italiani, in particolare di Tivoli e della Valle dell’Aniene.

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