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Roma

Marino, manette a 5 stelle: il PCI chiede un Consiglio Comunale urgente

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Tempo di lettura 3 minuti Il PCI trova irresponsabile il comportamento non immediatamente operativo a livello amministrativo, del sindaco e della giunta pentastellata

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Red. Politica

 

MARINO (RM) – In questo frangente dell'arresto di un dirigente – fresco di nomina – del comune di Marino, il PCI trova irresponsabile il comportamento non immediatamente operativo a livello amministrativo, del sindaco e della giunta. Per non dire della polemica del M5S, da vecchi politicanti. I comunisti chiedono il consiglio comunale per sapere giudizi e provvedimenti che salvaguardino politica di difesa del territorio.

Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito Comunista Italiano Sezione di Marino "E. Berlinguer":


"Siamo all’inizio del primo tempo. Una delle punte (che gioca un doppio ruolo) si azzoppa. Cosa fa la guida/allenatore? La prima cosa che fa, ripetiamola: la prima cosa che fa, guarda in panchina ed indica la sostituzione per proseguire secondo quanto ci si è prefissi nella conduzione della gara. Oppure no? Questo sembra stia accadendo a Marino.

Uno dei dirigenti di punta, a cui il sindaco con decreto n.14 del 20 giugno 2017 ha affidato non solo uno degli incarichi di Area, ma anche quello di coprire in “doppietta” un’altra Area tecnica scoperta (quindi sia Lavori Pubblici che Urbanistica); non basta, con medesimo atto il sindaco Carlo Colizza, individuando in questa persona doti particolari gli affida anche il compito di fondere e ristrutturare le due Aree (uffici e dirigenti) dei Lavori Pubblici e dell’Urbanistica.


Ebbene, questo dirigente, l’architetto Marco Cuffaro, viene ristretto agli arresti domiciliari per fatti che lo coinvolgono in cose giudiziarie pugliesi. E cosa fa il sindaco di Marino? A leggere le dichiarazioni a lui attribuite, fa un comunicato metà del quale è dedito a polemizzare con un avversario politico. Sai che ce ne importa a noi cittadini! L’altra metà del comunicato viene dedicato a: 1. Dirci che l’architetto è chiamato a rispondere per cose non marinesi. 2 che comunque la Giunta l’ha chiamato a seguito di concorso e regolette e pezzi di carta tutti a posto. 3. Che siccome è arrestato sarà sospeso e non avrà la paga e che il sindaco dirà chi lo sostituirà. Ecco, nonostante alcune bonarie prese di posizione “a gratis”, e calci agli stinchi di “sguincio”, a Carlo Colizza sindaco e capo politico del M5S di Marino (e un pezzo anche della Citta Metropolitana) non possiamo condonare due cose. Anzi le denunciamo con forza: 1. Nel primo intoppo politico-istituzionale di un certo rilievo (come scrive il NON filocomunista NoiCambiamo “è oggettivo che una tegola è caduta sulla testa della Giunta e del Sindaco”) i cinquestelle, il sindaco e la Giunta si comportano come se nulla fosse accaduto : è DA IRRESPONSABILI. Anche e solo dal punto di vista di chi voglia sostenere, ad esempio, la pienezza della linea politica espressa dall’assessore Andrea Trinca. Si vuole o no esprimere piena solidarietà alla linea politica di difesa del territorio? Politicamente e istituzionalmente lo si vuole fare con la convocazione immediata del Consiglio comunale? Oppure si è timorosi di chissà cosa?  2. Come l’esempio di calcio in apertura, il Sindaco quale guida della Amministrazione, per mantenere il passo delle cose che continuano a funzionare, vuole dire immediatamente chi sarà a sostituire l’architetto Cuffaro? Sarà chi c’era prima? Oppure chi segue in graduatoria? Non vogliamo sceglierlo noi! Non siamo noi a giocare questa partita! Però siamo quelli che denunciano che non ci si può perdere in chiacchiere: si dica qual è la scelta. Ricordando che siamo all’inizio del primo tempo. E che le ultime boutade “vedrete qualche sorpresa prossimamente” forse non sono state di buon auspicio. Meglio fare cose lineari e parlarne dopo averle fatte che assistere a “sorprese” inaspettate. Oppure ha ragione chi dice che non è finita qui? Comunque la si guardi, questa vicenda ha un dato certo: quando le giunte avevano i comunisti (a guida o partecipi) queste ambiguità non esistevano! Per far funzionare davvero trasparenza ed onestà al servizio del buon governo locale occorrono le forze comuniste. Richiediamo con forza: si faccia il Consiglio comunale!"
 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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